I cambiamenti climatici in Italia Centrale: quadro attuale ...I cambiamenti climatici a livello...

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IcambiamenticlimaticiinItaliaCentrale:quadroattuale,scenari,gapconoscitivi

DomenicoGaudiosoIstitutoSuperioreperlaProtezioneelaRicercaAmbientale(ISPRA)

CONVEGNOIlclimacambia.Qualeadattamentoperl’agricoltura?VENERDÌ,4NOVEMBRESaladegliSpecchi,PalazzoBufalini

IcambiamenticlimaticialivelloglobaleeinItalia

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dove nelle provincie meridionali il mese di maggio del 2015  è   stato   il   più  piovoso  dall’inizio  delle  rilevazioni. Infine, il 6 agosto a Marrakech (Marocco) è caduta in una sola ora una quantità di pioggia pari a 13 volte il valore medio mensile. Per   quanto   riguarda   gli   eventi   tropicali,   nell’agosto   2015   per   la   prima   volta   dal   1948   sono   stati  osservati contemporaneamente tre uragani nel bacino del Pacifico (Kilo, Ignacio e Jimena), mentre il ciclone tropicale Chapala è stato il primo uragano a toccare la penisola dello Yemen. La  mappa  dell’anomalia  media  annuale  del geopotenziale a 500 hPa (figura 2.3), mostra che nel 2015 sull’Europa   centro-meridionale hanno prevalso valori superiori alla media 1981-2010, con massimi sull’Europa  centrale, mentre valori inferiori alla media sono stati osservati sull’Atlantico  settentrionale  e sulla Groenlandia, con un minimo sullo stretto di Danimarca. Questa configurazione ha prevalso anche in  parte  dell’estate  e  nella  seconda  metà  dell’anno,  determinando  in  Italia  condizioni  prevalenti  di blocco con temperature superiori alla media climatologica. Figura 2.1: Serie delle anomalie di temperatura media globale sulla terraferma e in Italia, rispetto ai valori climatologici normali 1961-1990. Fonti: NCDC/NOAA e ISPRA. Elaborazione: ISPRA.

SeriedelleanomalieditemperaturamediaglobalesullaterrafermaeinItalia,rispettoaivaloriclimatologicinormali1961-1990.Fonti:NCDC/NOAAeISPRA.Elaborazione:ISPRA.

• Il2015èstatol’annopiucaldodell’interaseriestoricadal1961,siaalivelloglobalecheinItalia.

• L’anomalia2015dellatemperaturamediaglobalesullaterrafermarispeXoallamedia1961-1990èstatadi+1.23°C.

• InItalianel2015l’anomaliadellatemperaturamediarispeXoaltrentennio1961-1990èstatadi1.58°C,appenasuperioreaquelladell’annoscorso.

Principalianomalieclimatichenelcorsodel2015• Ivalorimedidelle

precipitazionisonostatiinferioriallanorma1961-1990.

• ValoriparticolarmentebassisonostatiregistratiinEuropacentrale,Cile,CanadaorientaleeSudAfrica,elevatineiBalcani,inAnatolia,Europasettentrionale,StatiUnitiorientalieArgentinasettentrionale.

• Nell’agosto2015perlaprimavoltadal1948sonostatiosservaticontemporaneamentetreuraganinelbacinodelPacifico(Kilo,IgnacioeJimena),mentreilciclonetropicaleChapalaèstatoilprimouraganoatoccarelapenisoladelloYemen.

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Figura 2.2: Sintesi delle principali anomalie climatiche globali verificatesi nel corso del 2015. Fonte: NOAA. Elaborazione: ISPRA. Fonte.NOAA.Elaborazione:ISPRA

Lafirmadell’AccordodiParigi

• Il2015haanchevistolafirmadell’AccordodiParigi,ilprimoaccordointernazionalechevedeilcoinvolgimentodituttiiPaesinellalottaaicambiamenticlimatici

• L’Accordoèstatoratificatoda83Paesi,corrispondentiapocopiùdel60%delleemissioniglobali,edentreràinvigoreil4novembre2016

• L’obiettivofondamentaledell’accordoèquellodicontenerel’innalzamentodellatemperaturamediaglobaleal2100benaldisottodei2°C,cercandoilpiùpossibiledilimitarel’aumentoa1.5°C

• L’accordosiproponediraggiungerequantoprimailpiccoemissivoalivelloglobale,equindidiconseguireunarapidariduzionedelleemissioniapartiredal2050,finoaraggiungereilbilanciotraemissioniantropogenicheedassorbimenti

A livello internazionale il problema dei cambiamenti climatici e dei relativiimpatti è affrontato attraverso due strategie di azione:

MITIGAZIONEStrategia di prevenzione che agisce sulle causedei cambiamenti climatici.ObiettivoRiduzione delle emissioni di gas serra provenientidalle attività umane per arrestarne o rallentarnel’accumulo in atmosfera.

ADATTAMENTOStrategia che agisce sugli effetti deicambiamenti climatici.ObiettivoModificare i sistemi naturali o umani inrisposta a stimoli climatici in atto o attesi o ailoro effetti. Limitare la vulnerabilità deisistemi ambientali e socio-economici aglieffetti negativi dei cambiamenti del clima,ridurre i danni derivanti dagli impatti presentie futuri e cogliere le eventuali opportunità.

Adattamentoemitigazionesonostrategiecomplementari.Molteopzionidiadattamentoedimitigazionepossonocontribuireadaffrontareicambiamenticlimatici,manessunaopzionesingolaèdipersésufficiente.

Mitigazione/adattamento

Ledifferenze tra mitigazione eadattamento

• Lamitigazione el’adattamento si riferiscono adiversescalespaziali etemporali.

• Lamitigazione è "globale"e"alungo termine",mentre l'adattamento è"locale"e”abreve termine".

• Lamitigazione può essere considerata comeuna soluzione "definitiva"pericambiamenti climatici diorigine antropica.

• L'adattamento è più temporaneo inquanto affronta ingenere danni attuali oattesi.Possono quindi essere necessari degli aggiustamenti qualora i dannisiano sostanzialmente diversi daquelli originariamente previsto.

• Molte opzioni diadattamento edimitigazione possono contribuire adaffrontare Icambiamenti climatici,manessuna singola opzione è dipersésufficiente.

• Esistono inoltre molte importanti sinergie tra adattamento preventivo emitigazione.Ciò vale,inparticolare,perIpaesi inviadisviluppo,peril settoreagroforestale,perquello energetico eperlezonecostiere.

Informazioni climatologiche necessarie perglistudi diimpatto,vulnerabilità eadattamento

• Variabili:levariabili più comuni applicate negli studi diimpattosono i dati ditemperatura eprecipitazionimisurati sullasuperficie terrestre,mamolti modelli diimpatto richiedonoanche laconoscenza divariabili comelaradiazione solare,l’umidità,lavelocità delvento,l’evapotraspirazione.

• Risoluzione spaziale:possono essere richiesti dati perunsingolosito (modelli climatici delle colture agricole),una regione (uninsieme disiti su unbacino fluviale)ol'intero globo (dati sugrigliato necessari perlamodellazione dimalattie umane).

• Risoluzione temporale:può variare daannuale conmediestagionali emensili (distribuzione della vegetazione)agiornaliera (previsione della domanda energetica dipicco)einalcuni casi (rischio dimareggiate)può essere richiesta laconoscenza degli eventi estremi.

• BaseinformativasulclimainItalia:

Ø elaborazioneediffusionedegliindicatoriclimaticiattraversoilsistemaSCIA(Sistemanazionaleperlaraccolta,l'elaborazioneeladiffusionedidatiClimaticidiInteresseAmbientale)eilrelativositoweb,

Ø redazionedelrapportoannuale“Gliindicatori delclimainItalia”

• StimadelletendenzedellevariabiliclimaticheinItaliaattraversol’elaborazionedelleserietemporaliel'applicazionedimodellistatistici

Attività dell’ISPRA sul clima inItalia:baseconoscitiva evalutazione delle tendenze

INDICATORICLIMATICI- ESIGENZE• Integrazionedidatiprovenientidafontidiverse• Armonizzazionedeimetodidicalcolo• Facilitàerapiditàdiaccesso• Aggiornamentoregolare

Eterogeneitàdiorganismi,retiedatimeteoclimaticiRicchezzaevarietàdiseriestoriche

www.scia.isprambiente.it

SistemaSCIA

Analisi delle proiezioni modellistiche al2100 sull’area del Mediterraneo delprogetto Med-CORDEX, per quantoriguarda la temperatura (minima, massimae media) e la precipitazione, secondoquattro modelli, negli scenari di emissioneRCP4.5 e RCP8.5

Analisi dell’andamento del climanel corso del 2015 eaggiornamento della stima dellevariazioni climatiche negli ultimidecenni in Italia

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TrenddellatemperaturainItaliadal1981al2015

Indicatore Trend(°C/10anni)

Temperaturamedia +0,33± 0,06Temperaturaminima +0,30± 0,05Temperaturamassima +0,37± 0,08Temperaturamediainverno (+0,16± 0,17)Temperatura mediaprimavera +0,34± 0,11Temperaturamediaestate +0,42± 0,13Temperaturamediaautunno +0,25± 0,014

• L’incrementodellatemperaturamediaèabbastanzauniformeattraversolestagionienellediverseareedelPaese.

AndamentodellatemperaturamediainItalia

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Figura 3.7: Anomalia della temperatura media annuale 2015 rispetto al valore normale 1961-1990.

• Il2015èstatol’annopiucaldodituttalaseriedal1961,conintensitadecrescentedaNordaSud.

• L’anomaliadellatemperaturamediaannualeèstatainmediadi+2.07°CalNord,+1.70°CalCentroe+1.28°CalSudesulleIsole.

• Tuttiimesidel2015sonostatipiucaldidellanorma,adeccezionedisettembrealNordefebbraioalSudesulleIsole.

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Figura 3.10: Serie delle anomalie medie in Italia della temperatura media rispetto al valore normale 1961-1990.

• Ilvaloredell’anomaliamediaannuale(+1.58°C)collocail2015al1°postonell’interaseriedal1961al2015,superandodipocoil2014.

• Gliannipiucaldidell’ultimomezzosecolosonostatiil2015,il2014,il1994,il2003edil2000.

• L’aumentodellatemperaturamediaannualeriguardatuttelestagioni,conunaanomaliapiumarcatainestate(+2.53°C).

Eventiestremiditemperatura:giornicongelo

• Anchenel2015l’indicerelativoalnumerodigiornicongelo,cioeilnumeromediodigiornicontemperaturaminimaminoreougualea0°C,haregistratounvalorenegaqvo;essoèstatoinferiorealvalorenormale1961-1990dicirca16giorniinunanno.

• Negliultimi20anniigiornicongelosonostatisempreinferioriallanorma,adeccezionedel2005.

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Figura 3.13: Serie delle anomalie medie annuali del numero di giorni con gelo in Italia rispetto al valore normale 1961-1990. Figura 3.14: Serie delle anomalie medie annuali del numero di notti tropicali in Italia rispetto al valore normale 1961-1990.

Eventiestremiditemperatura:nottitropicali

• Ilnumeromediodinottitropicali,cioecontemperaturaminimamaggioredi20°C,haregistratonel2015ilsecondovalorepiualtodell’interaseriedal1961dopoil2003,conunaanomaliadicirca+26nottirispettoalvalorenormale.

• Il2015èil16°annoconsecutivoconnumerodinottitropicalisuperioreallamediaclimatologica.

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Figura 3.13: Serie delle anomalie medie annuali del numero di giorni con gelo in Italia rispetto al valore normale 1961-1990. Figura 3.14: Serie delle anomalie medie annuali del numero di notti tropicali in Italia rispetto al valore normale 1961-1990.

Eventiestremiditemperatura:giorniestivi

• ilnumeromediodigiorniestivi,cioecontemperaturamassimamaggioredi25°C,èstatonettamentesuperioreallamediaclimatologica:inmedia,circa20giorniinpiunell’anno.

• Il2015èil16°annoconsecutivoconvaloresuperioreallanorma1961-1990.

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Figura 3.15: Serie delle anomalie medie annuali del numero di giorni estivi in Italia rispetto al valore normale 1961-1990. Figura 3.16: Serie delle anomalie medie annuali del numero di giorni con onde di calore (WSDI) in Italia rispetto al valore normale 1961-1990.

Eventiestremiditemperatura:ondatedicalore

• L’indicerappresentaqvodelleondedicaloreèilWarmSpellDurationIndex(WSDI),checontailnumerodieventidelladuratadialmeno6giorniconsecuqvineiqualilatemperaturamassimaèsuperioreal90°percentiledelladistribuzionedelletemperaturemassimegiornalierenellostessoperiododell’annosultrentennioclimatologico.

• Comesemprenegliulqmi30anni,nel2015ilWSDIèstatosuperioreallamedia1961-1990esicollocaal4°postodellaserieapartiredal1961,conun’anomaliadicirca+28giorninell’anno.

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Figura 3.15: Serie delle anomalie medie annuali del numero di giorni estivi in Italia rispetto al valore normale 1961-1990. Figura 3.16: Serie delle anomalie medie annuali del numero di giorni con onde di calore (WSDI) in Italia rispetto al valore normale 1961-1990.

TrenddellaprecipitazionecumulatainItaliadal1981al2015

Precipitazione cumulata Trend(°C/10anni)

ANNUALENord (-1,2± 2,0)Centro (-1,8± 2,1)Sud eIsole (-1,8± 2,2)

STAGIONALE (Italia)Inverno (-2,3± 4,5)Primavera (-0,2± 2,7)Estate (+0,2± 3,9)Autunno (-0,8± 2,8)

• IdatirelativialleprecipitazioniinItalianegliultimidecennisonocaratterizzatidaunanotevolevariabilitaspazialeetemporalenonchédalladisomogeneitadeidatidisponibili.

• Siasubaseannualechesubasestagionalenonrisultanotendenzestatisticamentesignificative.

Eventiestremi:intensitàdipioggiagiornaliera

• L’intensitadipioggiagiornaliera(SDII,SimpleDailyIntensityIndex)rappresentalaprecipitazionecumulataannualedivisaperilnumerodigiornipiovosinell’anno,considerandopiovosiigiorniconprecipitazione≥1mm.

• Nonemergonosegnalinettidivariazionisignificativedellafrequenzaedellaintensitadelleprecipitazioninelmedio-lungoperiodo.

• Nel2015,l’indiceSDIIalCentroealSudesulleIsoleharegistratoilvalorepiuelevatodell’interaseriedal1971.

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Figura 5.13: Serie   delle   anomalie   medie   al   Nord,   Centro,   Sud   e   Isole,   dell’intensità   di   pioggia   giornaliera  (SDII), rispetto al valore normale 1971-2000.

Scenariclimatici

• Laconoscenzadelclimafuturosibasasulleproiezionideimodelliclimatici.

• Leproiezioniclimatichenonsonopredizionidelfuturo,mafornisconoinvecelaprobabilitaconcuideterminatevariazionidelclimapossonoverificarsineiprossimidecenni,inrelazioneadiversepossibilievoluzionidellosvilupposocio-economicoglobale.

• Lafontedeidatichesarannomostratidiseguitoèl’iniziativaMed-CORDEX,chestudiailclimadelMediterraneo.

• Dall’insiemedeglioutputdeimodellidisponibili,sonostateestratteeanalizzateleproiezioniditemperatura(minima,massimaemedia)eprecipitazionefinoal2100diquattromodelliclimaticiregionaliadaltarisoluzione,negliscenaridiemissioneIPCCRCP4.5(scenarioconmitigazione)eRCP8.5(scenarioconemissionielevate).

• Ilgrigliatodeimodellihaunarisoluzionedi0.44°x0.44°,checorrispondeall’incircaa50km.

Variazioni rispetto alla media 1971-2000 dei valori previsti dai quattromodelli (media su periodi di 30 anni) nei due scenari RCP4.5 (blu) e RCP8.5(rosso).

ProiezionifutureditemperaturainItalia

Acronimo Istituto RCM GCMALADIN Centre National de Recherches Météorologiques CNRM-ALADIN5.2 CNRM-CM5GUF Goethe University Frankfurt GUF-CCLM4-8-18 MPI-ESM-LRCMCC Centro EuroMediterraneo sui Cambiamenti Climatici CMCC-CCLM4-8-19 CMCC-CMLMD Laboratoire de Météorologie Dynamique LMD-LMDZ4-NEMOMED8 IPSL-CM5A-MR

RCMselezionatidalprogrammaMed-CORDEX

Nel corso di un secolo iquattro modelliprevedono un aumentodella temperaturamedia in Italiacompreso tra 1.8 e 3.1°C(ensemble mean 2.5°C)nello scenario RCP4.5 etra 3.5 e 5.4°C nelloscenario RCP8.5(ensemble mean 4.4°C).

Aumentodeivalorimedial2100

Parametrodiriferimento RCP4.5 RCP8.5

Temperaturamassima 1,9– 3,3°C 3,4– 5,7°C

Temperaturaminima 1,7– 3,0°C 3,4– 5,1°C

Temperaturamedia 1,8– 3,1°C 3,5– 5,4°C

• Ilprevistoaumentodellatemperaturamediaèattribuibileinmodopiuomenoequivalentesiaall’aumentodelletemperaturemassimediurnechedelletemperatureminimenotturne.

Distribuzionestagionaleal2100

Periododiriferimento

RCP4.5 RCP8.5

Medianazionale-ensemble

Minimonazionale

Massimonazionale

Medianazionale-ensemble

Minimonazionale

Massimonazionale

Inverno 2,1 1,2 3,3 3,4 2,4 5,1

Primavera 1,9 0,8 2,9 3,2 1,7 5,1

Estate 3,0 1,7 4,6 4,9 2,8 7,4

Autunno 2,3 0,8 3,5 3,9 2,7 5,2

Annuale 2,3 1,2 3,2 3,9 2,6 5,3

• Ilsegnodellevariazionièpositivo(aumentodellatemperatura)intuttelestagioniecoerentepertuttiimodelli,mal’entitadellevariazionidifferiscespessoinmodosignificativodaunmodelloall’altro

Distribuzionespazialedellatemperaturamedia

• Levariazioniprevistedaimodellisonopiuttostouniforminellospazio,invirtudelfattocheilriscaldamentohaoriginedaforzantiedinamicheagrandescalaequindiinteressainmodoabbastanzauniformetuttoilterritorionazionale.

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Figura 3.4 – Temperatura media (°C), scenario RCP4.5. Mappe delle variazioni previste dai modelli e dall’ensemble mean ai tre orizzonti temporali 2021-2050 (prima riga), 2041-2070 (seconda riga), 2061-2090 (terza riga).

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Figura 3.5 – Come in figura 3.4, per lo scenario RCP8.5.

Proiezionideglieventiestremiditemperatura

• Gliindicidegliestremiditemperaturamostranovariazioniugualmenteimportantiesignificative.

• Tuttiimodellisonoconcordinell’indicareunariduzionedeigiornicongeloeunaumentodinottitropicali,giorniestivieondedicalore,macondifferenzetalvoltasignificativesull’entitadellevariazioni.

Variazionirispettoallamedia1971-2000deivaloriprevistidaiquattromodelli(mediasuperiodidi30anni)neiduescenariRCP4.5(blu)eRCP8.5(rosso)

ProiezionifuturediprecipitazioneinItalia

• Leproiezionidelleprecipitazionisonomoltopiùincerte diquelledellatemperatura.

• NelloscenarioRCP4.5levariazioniprevisteal2061-2090sonocompresetraunadiminuzionedicircal’8%eunaumentodel5%,mentrenelloscenarioRCP8.5l’intervalloècompresotra-15%e+2%circa.

• Lamediadeimodelliindicaunariduzionedelleprecipitazionemediadi13mmnelloscenarioRCP4.5edi71mmnelloscenarioRCP8.5

Distribuzionestagionaledellaprecipitazionecumulata

• Ivalorimedinazionalirisultanoprevalentementeinmodestadiminuzioneinprimavera,estateeautunno,einmodestoaumentoininverno.

• Localmente,lavariazionedellaprecipitazionecumulataassumevaloridirilievo,finoapuntediriduzionedi150-200mminprimaveraoinestate,ediaumentodi100-150mmininverno.

• Diversamentedallatemperatura,ladistribuzionedeivaloridi precipitazionenonpresentadifferenzemoltomarcatetraiduescenari.

Distribuzionespazialedellaprecipitazionecumulata

• Diversamentedallatemperatura,l’andamentoneltempoeladistribuzionedelleprecipitazionicumulateannualisonopiuttostodiversificatidamodelloamodello

• Nell’insieme,emergesolol’indicazionechedallariduzionedelleprecipitazionisarebberopiuprobabilmenteesentateleregioninord-orientali.

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Figura 4.2 – Precipitazione cumulata (mm), scenario RCP4.5. Mappe delle variazioni previste dai modelli e dall’ensemble mean ai tre orizzonti temporali 2021-2050 (prima riga), 2041-2070 (seconda riga), 2061-2090 (terza riga).

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Figura 4.3 – Come in figura 4.2, per lo scenario RCP8.5.

Proiezionideglieventiestremidiprecipitazione

• Leproiezionidialcuniindicirappresentatividellafrequenza,dell’intensitaedegliestremidiprecipitazioneindicanounafutura,progressivaconcentrazionedelleprecipitazioniineventipiuintensiemenofrequenti.

• L’entitadiquestevariazionirisultacomunquemoltoincertaemediamentedeboleomoderata.

• Infine,l’analisidell’indice“giornisecchiconsecutivi”indicaunprobabileaumentodelladuratadeiperiodidisiccitasuquasituttoilterritorionazionale,conaumentipiumarcatinelloscenarioRCP8.5ealSudesulleIsole(finoa+35giorniinunsecolo).

Sintesideidatipresentatiperl’ItaliaCentrale

• Aumentodellatemperaturamediaalivellonazionaletra1,9e3,3°CnelloscenarioRCP4.5etra3,4e5,7°CnelloscenarioRCP8.5(conunaumentopiùomenoequivalentedelletemperaturemassimediurneedelletemperatureminimenotturne).

• Aumentodellatemperaturamedianell’ItaliaCentraleinlineaconquellonazionale,piùmarcatonellastagioneestivaemenomarcatonellastagioneprimaverile.

• Proiezionidelleprecipitazionialivellonazionalemoltopiùincertediquelledellatemperatura:lamediadeimodelliindicaunariduzionedelleprecipitazionemediadi13mmnelloscenarioRCP4.5edi71mmnelloscenarioRCP8.5

• Distribuzionespazialedelleprecipitazionivariabiledamodelloamodello:dallariduzionedelleprecipitazionisarebberoesentatesololeregioninord-orientali.

• Lamedianazionaledellaprecipitazionecumulatasarebbeinmodestadiminuzioneinprimavera,estateeautunno,einmodestoaumentoininverno.

• Previstounincrementodell’intensitàdiprecipitazionegiornaliera,inparticolaresulversantetirrenicoeunaumentodelnumerodigiorniconsecutivisenzapioggiacostanteneltempoeinlineaconlamedianazionale.

Strategianazionalediadattamento:Rapportosulleconoscenzescientifiche

AREA ALPINO-APPENNINICAAccelerazione del processo di ritiro dei ghiacciai (diminuzione estensione e volume)Aumento della quota del limite di scioglimento del permafrostRiduzione della copertura nevosa più marcata a bassa quota Spostamento altitudinale delle specie animali e vegetaliAumento del rischio di estinzione delle specie Aumento del rischio di erosione del suolo e del rischio idrogeologicoDiminuzione del turismo invernale (sciistico)

DISTRETTO IDROGRAFICO DEL POVariazioni dei deflussi idriciAumento dei periodi di siccità e alluvioniIncremento del rischio idrogeologico(e relative conseguenze)Aumento del rischio di episodi di intrusione del cuneo salinoDeterioramento qualità dell’acqua ed ecosistemi associatiMaggior esposizione al rischio sanitario

SISTEMI NATURALI Diminuzione delle portate fluvialiRiduzione disponibilità e qualità risorse idricheAumento del rischio di perdita di biodiversitàVariazione nell’areale di distribuzione di alcune specieErosione e desertificazioneAumento del rischio di dissesto idrogeologicoAumento del rischio d’incendioInnalzamento del livello del mareAumento del rischio inondazione ed erosione costieraIncremento della temperatura superficiale del mareIncremento dell’acidificazione dei mariSpostamento latitudinale a nord delle specie marineModifica delle comunità fitoplanctonicheInvasione delle specie aliene

SETTORI SOCIO-ECONOMICIMortalità per ondate di caloreInfortuni, disturbi allergici, malattie e decessiComparsa e diffusione malattie di origine infettiva, idrica e alimentareSpostamento altitudinale/latitudinale degli ecosistemiDiminuzione del potenziale di produzione idroelettricaDiminuzione del turismo estivo e potenziale incremento nelle altre stagioniAumento della domanda idrica in agricolturaDiminuzione della produttività agricolaSpostamento verso nord degli areali di coltivazioneCalo produttività del settore della pescaAumento della domanda estiva di energia elettricaDanni al patrimonio culturaleDanni a infrastrutture di trasporto

Impattiincorsoepotenziali

Isettoripiùcritici

1.lerisorseidriche eleareearischiodidesertificazione;2.l’erosioneel’inondazionedellezonecostiereel’alterazionedegliecosistemi marini;

3.laregionealpinaegliecosistemimontani,conlaperditadighiacciaiedicoperturanevosa;

4.lasalute,benessereesicurezzadellapopolazione;5.leareesoggettearischioidrogeologico;6.l’areaidrograficadelfiumePo eibaciniidrograficideldistrettodell’Appenninocentrale dovesonoinsediatiigrandiinvasidiregolazionedelleacque.

Possibiliimpattiattesi(1)

§ risorseidriche:possibilepeggioramentodellecondizionigiaesistentidifortepressione

§ regimeidro-geologico:aumentodelrischiodifrane,flussidifangoedetriti,crollidirocciaealluvionilampoareepiuvulnerabili:bacinodelfiumePoeareealpineedappenniniche

§ degradodelsuoloerischiopiuelevatodierosioneedesertificazionedelterreno

§ maggiorrischiodiincendiboschiviesiccita perleforesteitaliane(zonaalpinaeregioniinsulari)

§ maggiorrischiodiperditadibiodiversitaediecosisteminaturali,soprattuttonellezonealpineenegliecosistemimontani;

§ maggiorrischiodiinondazioneederosionedellezonecostiere:maggioreincidenzadieventimeteorologiciestremiinnalzamentodellivellodelmare(ancheinassociazionealfenomenodellasubsidenza,dioriginesianaturalesiaantropica)

Possibiliimpattiattesi(2)§ potenzialeriduzionedellaproduttivitaagricola:

colturedifrumento,maanchedifruttaeverdura;coltivazionIdiulivo,agrumi,viteegranoduropotrebberoesserepossibilinelnorddell’Italia,mentrenelSudlacoltivazionedelmaispotrebbepeggiorareerisentireancorpiudellascarsadisponibilitadiacquairrigua;

§ possibiliripercussionisullasaluteumana:possibileaumentodimalattieemortalitalegatealcaldo,possibileaumentodimalattiecardio-respiratoriedainquinamentoatmosferico,possibileaumentodiinfortuni,decessiemalattiecausatidainondazionieincendi,possibileaumentodidisturbiallergiciecambiamentinellacomparsaediffusionedimalattiediorigineinfettiva,idricaedalimentare;

§ potenzialidanniperl’economiaitaliananelsuocomplesso:ridottopotenzialediproduzionedienergiaidroelettrica;offertaturisticainvernaleridotta(opiucostosa)eminoreattrattivitaturisticadellastagioneestiva;calodellaproduttivitanelsettoredellapesca;effettisulleinfrastruttureurbaneeruraliconpossibiliinterruzionioinaccessibilitadellareteditrasportocondanniagliinsediamentiumaniealleattivitasocio-economiche.

Conclusioni§ Leinformazionisulclimafuturoprodottedaimodelli,insiemeaquelle

chederivanodall’analisidelleosservazioniedallastimadelletendenzeincorso,sonofondamentaliperlastimadegliimpattiedellevulnerabilitaaicambiamenticlimaticieperladefinizionedellestrategieel’implementazionedeipianidiadattamento.

§ Idatipresentatisiriferisconoaivalorimedidellevariabiliclimatichesumaglieallarisoluzionedicirca50km;localmentelevariazionipotrebberoesserepiumarcateesignificative,inparticolarepergliindiciestremi.

§ Unostrumentoutileperlaspazializzazionedeidatifinoallascalalocale,èrappresentatodall’applicazionedimodelliempirico-statistici,cherichiedonoperòladisponibilitàdilungheseriestorichediosservazionidiqualitacontrollataperlesingolelocalita.

§ NelprocessocheporteràallapredisposizionedelPianoNazionalediAdattamentoaiCambiamentiClimatici,ilCMCCstapredisponendounazonazioneclimaticadelterritorioitalianosullabasedellevariazioniclimaticheatteseperilperiodo2021-2050.Alfinedifacilitareglistudidiimpatto,ognizonasaràcaratterizzatadaivalorimedidelleanomaliepreviste.

Parlaredifatalitàèfareuntortoall’intellettoumano.Lastoriainsegna:cisiamosempredifesi,conporti,dighe,argini,caseeconlamedicina.Toccaanoi,alsensodiresponsabilità,investirelagiustaenergianellamessainsicurezzadellenostrecase.

RenzoPiano,31ottobre2016