GIOVANNI GIOLITTI1901 - 1914

Chi era Giolitti?

Giovanni Giolitti (1842-1928)

● Era un politico piemontese e faceva parte di una nuova generazione di persone che non avevano partecipato al Risorgimento.

● Apparteneva alla sinistra moderata liberale ed era un uomo pragmatico, cioè pensava più agli interessi pratici e ai risultati che alle belle parole.

L’età giolittiana

Il periodo storico tra il 1901 e il 1914 viene chiamato “età giolittiana” perchè fu dominato dalla figura di Giovanni Giolitti che fu prima Ministro degli Interni e poi per molti anni Presidente del Consiglio.

La politica interna di GiolittiConsidera i lavoratori una risorsa per sè e per la crescita del paese perchè:

● sono una forza produttiva● sono dei potenziali consumatori● sono dei potenziali elettori

QUINDI

Secondo Giolitti lo stato deve essere neutrale davanti alle proteste dei lavoratori: non deve stare nè dalla parte dei lavoratori nè dalla parte degli industriali.

La politica interna di Giolitti

● Introdusse il suffragio universale maschile. Così potevano andare a votare tutti i cittadini maschi che: - avevano più di 21 anni

- avevano fatto il servizio militare- non erano analfabeti-

● Cercò l’appoggio dei socialisti più moderati e introdusse leggi per migliorare le condizioni dei lavoratori: - ridusse l’orario di lavoro giornaliero

- innalzò l’età minima per lavorare- assicurò le cure ai lavoratori malati

La politica interna di Giolitti

● Cercò l’appoggio dei cattolici chiedendo il loro voto in cambio di una politica a favore della Chiesa cattolica (religione a scuola, no al divorzio).

● Promosse politiche protezionistiche introducendo tasse alte sui prodotti stranieri per favorire l’acquisto dei prodotti italiani.

Grande sviluppo industriale dell’Italia del NORD.

Il nord durante l’età giolittiana

I GRANDI SUCCESSI AL NORD:

● Decollo della rivoluzione industriale;● Aumento dei prestiti delle banche;● Nascita del triangolo industriale (Milano-Torino-Genova);● Nascita di grandi aziende italiane (FIAT, Alfa Romeo, Lancia); ● Illuminazione, trasporti e servizi pubblici nelle città più grandi;● Acqua corrente e gas nelle case.

L’Italia del sud durante l’età giolittiana

I GRANDI PROBLEMI DEL SUD:

● Non ci fu alcuna rivoluzione industriale a causa delle infrastrutture carenti;● Favori personali ai ricchi e potenti (spesso anche malavitosi) in cambio dei

voti alle elezioni;● I terreni non furono distribuiti ai contadini.

Il sud rimase povero e arretrato. L’unica soluzione rimase l’IMMIGRAZIONE

La politica del doppio volto

La politica del doppio volto

La politica del doppio volto

La politica estera di Giolitti

Portò avanti i progetti di espansione coloniale per:

● Aumentare il prestigio internazionale dell’Italia● Conquistare nuove terre da distribuire ai contadini poveri

Nel 1912 l’Italia conquisto la Libia dopo una guerra sanguinosa

La fine dell’età giolittiana

Nel 1914 Giolitti sente di non avere più l’appoggio della maggioranza del Parlamento e si dimette suggerendo come suo successore Antonio Salandra.