Post on 18-Feb-2019
2. Il cambiamento climatico è una fra le minacce più serie che oggi ci troviamo ad affrontare …: si tratta di un pericolo per le nostre economie, per il nostro stile di vita, forse persino per la nostra tranquillità e la nostra sicurezza.
Stavros Dimas, Commissario UE per l’ambiente
L’inquinamento nelle città
L’assessore regionale della Lombardia Zambetti: “Tenete le caldaie a 14 gradi”
“Termosifoni più bassi”, scoppia la polemica
Fonte: La Repubblica, venerdì 21 ottobre 2005, Cronaca di Milano
Aumento dell'anidride carbonica nell'atmosfera
270280290300310320330340350
1780 1800 1820 1840 1860 1880 1900 1920 1940 1960 1980 2000
Il crescente consumo di fonti energetiche fossili è la prima causa dell’aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera.
I consumi energetici sono ritenuti responsabili dell’80% dell’effetto serra.
Gli allarmi provocati dagli effetti ambientali dei consumi energetici sopravanzano la preoccupazione sull’esaurimento delle risorse.
I disastri naturali
I disastri naturali• Nell’ultimo decennio, l’89% dei disastri naturali è stato
provocato da eventi climatici estremi;
• Negli anni ’70 i disastri naturali hanno causato danni per 131 M.di di $, negli anni ’80 per 204 M.di, negli anni ’90 per 629 M.di.
• In Italia, nel corso di un secolo, le piogge che possono dar luogo ad alluvioni sono aumentate dal 40 al 100% e la tendenza è in aumento
Fonte: La Repubblica, 16/10/05
I consumi energetici sono ritenuti responsabili dell’80% dell’effetto serra.
Gli allarmi provocati dagli effetti ambientali dei consumi energetici sopravanzano la preoccupazione sull’esaurimento delle risorse.
La combustione di tutte le fonti energetiche di origine fossile comporta l’emissione di una certa quantità di inquinanti
• NOx, ossidi di azoto• SO2, biossido di zolfo• CO ossido di carbonio• CO2 anidride carbonica
• PM10 particolato sottile• altri
Combustione = combustibile + O2 = calore + inquinanti
D a t i r e la t iv i a i s e i g a s o g r u p p i d i g a s a d e f f e t t o s e r r a r e g o la t i d a l p r o t o c o l lo d i K y o t o
C o n c e n tr a z io n e p r e in d u s t r ia le
(p p m )
C o n c e n tr a z io n e n e l 1 9 9 4 (p p b )
V i t a m e d ia a tm o s fe r a (a n n i )
G W P
C O2 2 7 0 3 5 8 .0 0 0 5 0-2 0 0 1 C H4 0 ,7 1 .7 0 0 1 2 2 1
N2O 0 ,2 7 5 3 1 2 1 20 3 1 0
H F C 0 0 1 ,5-2 6 4 1 4 0-1 1 .7 0 0
C n F m 0 0 ,0 0 4-0 ,0 7 0 2 .6 0 0-5 0 .0 0 0 6 .5 0 0-9 .2 0 0
S F6 0 0 ,0 3 2 3 .2 0 0 2 3 .9 0 0
N O T A : G W P = g lo b a l w a rm in g p o te n tia l
Surriscaldamento della Terraipotesi di aumento di temperatura (°C)
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
1850 1900 1950 2000 2050
BASSO
MEDIO
ALTO
Questo aumento siè già verificato!
• Rapidi cambiamenti del clima;• Scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei
mari, sommersione di aree costiere e di isole;• Rapidi cambiamenti degli ecosistemi naturali ed
antropici (desertificazioni, ecc.);• Milioni di persone corrono il rischio di diventare
“profughi ambientali”;• Forti crescite dei costi per fronteggiare catastrofi
naturali.
I rischi connessi all’effetto serra:I rischi connessi all’effetto serra:
L’Accordo di Kyoto:
riduzione del 5% delle emissioni di CO2 al 2012 rispetto al 1990
Un primo passo per mitigare l’effetto serra:
E m i s s i o n i d i C O2 e t a r g e t i n a l c u n e a r e e , 2 0 1 0 ( m i l . t o n n . C O2)
6 9 9 5
4 3 2 3
16 8 2
16 7 0
8 6 7
15 5 3 7
4 9 3 5
3 6 6 4
13 0 7
2 3 5 7
115 0
13 4 13
0 2 0 0 0 4 0 0 0 6 0 0 0 8 0 0 0 10 0 0 0 12 0 0 0 14 0 0 0 16 0 0 0 18 0 0 0
Nord America
Europa
Pacifico
Russia
Ucraina ed Europa dell'Est
Totale
Milioni di tonn. di CO2
T a rg e t d i K y o t o
E m is s io ni p re v is t e
differenza (%) tra il target di Kyoto e le emissioni previste
-41,7
-18
-28,7
29,1
24,6
-15,8
-50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40
Nord America
Europa
Pacifico
Russia
Ucraina ed Europadell'Est
Totale
• Unione Europea - 8%• Germania - 21%• Regno Unito - 12,5%• Italia - 6,5%• Francia 0• Spagna + 15%
GLI OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO DI RIDUZIONE DELLA CO2
• Un milione di impianti fotovoltaici;
• Diecimila Megawatt da impianti eolici (2004, 30.000 MW già installati!);
• Un milione di abitazioni scaldate da impianti a biomassa;
• Cinque milioni di tonnellate di biocarburanti;
• Quindici milioni di metri quadrati di collettori solari termici (2005,
16 milioni già installati!).
Il “Libro verde” dell’UE per le fonti rinnovabili (obiettivi al 2008-2012).
85
90
95
100
105
110
115
120
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Emissioni CO2
Consumo lordo(1990=163,5 Mtep)
Consumi energetici nazionali ed emissioni di CO2
L’Italia si è impegnata a ridurrela CO2 del 6.5% entro il 2012!
Le emissioni di gas serra(variaz. % 1990 – 2006 Fonte: ONU)
-60 -40 -20 0 20 40 60
Estonia
Ucraina
Russia
Polonia
Germania
GranBretania
Svezia
Francia
Olanda
Giappone
ITALIA
Finlandia
Stati Uniti
Canada
Irlanda
Grecia
Australia
Portogallo
Spagna
Quali sono le dispute attorno agli accordi di Kyoto?
• Enormi investimenti per le nuove tecnologie;
• Costi più alti per le forniture energetiche
Per contro…• Opportunità di promuovere nuovi
settori industriali (es. eolico, fotovoltaico) e di conquistare nuovi mercati;
• Riduzione di costi per la sanità e l’ambiente.
Posizione USA
Posizione EU
L’Europa dopo Kyoto: il vertice dell’8 marzo 2007
20% di riduzione della CO2 entro il 2020 e fino al 30%;
20% di energia da produrre con fonti rinnovabili; ora è intorno al 7%;
+ 20% di risparmio energetico;
10% di biocombustibili entro il 2020;
60 – 80% la riduzione della CO2 entro il 2050.
La strategia del 20 – 20 - 20
• + 35% annuo di crescita;
• 6,5 milioni di occupati entro il 2030;
• 300 miliardi di € di fatturato;
• 9,4% della richiesta elettrica mondiale;
• 6,4 miliardi di tonn. di CO2 evitate.
LE PROSPETTIVE DEL LE PROSPETTIVE DEL FOTOVOLTAICO NEL MONDOFOTOVOLTAICO NEL MONDO
Fonte: Solar Generation 2007 – Greepeace-Enpia
• ricorso a combustibili meno inquinanti (metano v. petrolio /carbone)
• riduzione della % di inquinanti (oli BTZ))
Strategie per la riduzione dell’inquinamento:
Le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto:
Uso efficiente dell’energia
• abbattimento degli inquinanti nei grandi impianti (desolforatori, denitrificatori, abbattim. polveri);
• tecnologie avanzate di combustione.
Strategie per la riduzione dell’inquinamento:
Le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto:
Conservazione e miglioramento delle foreste
Un’altra fonte rinnovabile:Un’altra fonte rinnovabile:l’uso razionale dell’energia!l’uso razionale dell’energia!
L’uso razionale dell’energia o efficienza energetica (termini più corretti rispetto al più usato “risparmio energetico”) si deve ottenere senza rinunciare al comfort, eliminando gli sprechi ed incrementando l’efficienza.
L’obiettivo è quello di avere lo stesso servizio finale impiegandomeno energia primaria.
Evoluzione dei valori di consumo specifico negli
edifici
205
167
124
91
55
15-10
-50
0
50
100
150
200
250
ante 1977 1977 1986 PAT-ITEA1990
PAT BassoConsumo
Casapassiva
Casaenergy plus
kWh/
mq
Consumi specifici medi delle automobili (km/litro)(fonte: elaborazione APAT)
12
13
14
15
16
17
18
km/litro
20
00
20
05
20
10
20
15
20
20
benzinadiesel
SULL’ENERGIA: la costruzione e gestione degli edifici incide per il 40% su tutta l’energia consumata;
SULL’AMBIENTE: il settore dell’edilizia produce il 50% dei rifiuti e il 50% dell’inquinamento dell’aria;
SULL’ECONOMIA: le spese energetiche legate all’abitare, lavorare e muoversi rappresentano una parte consistente del reddito delle famiglie e aziende;
IL PESO DELL’EDILIZIA
industria20%
usi civili39%
trasporti35%
termoelettrico4%
agricoltura2%
STRUTTURA DEI CONSUMI ENERGETICI NELLA PAT PER SETTORE (2000)
Il bilancio energetico dell’abitazione(kWh per 100 mq., Classe “D” )
ventilazione12%
riscaldam.62%
ACS10%
cucina4%
elettricità12%
8 7 4
1 4 9 0
8 46
13 3 012 5 0
0
2 0 0
4 0 0
6 0 0
8 0 0
1 00 0
1 20 0
1 40 0
1 60 0
1 9 8 0 1 9 85 1 9 9 0 19 9 5 20 0 0
a g r ic o ltu ra
in d us tr ia
u s i c iv ili
tra s p o r ti
te r moe le ttr ic o
to ta le
IL PESO DELL’EDILIZIA
Il bilancio energetico dell’abitazione(kWh per 100 mq., Classe “D” )
ventilazione; 3000
riscaldam.; 15000
ACS; 2400
cucina; 1000
elettricità; 3000
Consumo x riscaldam.
(tep/abit., clima medio)
Consumo x riscaldam.
(kep/mq., clima medio)
Consumo elettrico.
(kWh/abitaz.)
Austria 1,39 15,61 4305
Danimarca 0,79 7,38 4189
Francia 1,16 13,55 5012
Germania 0,80 10,22 3734
Spagna 0,47 - 3160
Italia 1,34 13,57 2766
Comparazione dei consumi civili per abitazione
Fonte: ENEA, Rapporto energia ambiente 2000
Il bilancio energetico dell’abitazione
(kWh per 100 mq., Classe D – B – A+ )
C O N S U M I A B I T A Z I O N E C L A S S E " D "
3 0
1 5 0
3 0
1 02 4
0
2 0
4 0
6 0
8 0
1 0 0
1 2 0
1 4 0
1 6 0
r i s c a l d a m e n t o v e n t i l a z i o n e a c s c u c i n a e l e t t r i c i t à CONSUMI ABITAZIONE CLASSE "B"
3 01 8
1 0
3 01 5
0
20
40
60
80
100
120
140
160
riscaldamento ventilaz ione acs cucina elettric ità
C O N S U M I A B IT A ZIO N E C L A S S E " A+ "
1 01 2
3 0
1 09
0
2 0
4 0
6 0
8 0
1 00
1 20
1 40
1 60
r is c a ld a me n to v e n tilaz io ne a c s c u c in a e le t tr ic ità
Esempio: Complesso “Stella”- Viale Verona - TrentoIniziativa promossa dal Consorzio ACLI Casa
Costo annuo di un appartamento per riscaldamento e acqua calda sanitaria:
400 €/anno !
Ridurre drasticamente i consumi di risorse nell’edilizia è tecnicamente facile ed economicamente conveniente!
LE POTENZIALITA’ DELL’EDILIZIA
ENERGIA: diminuire la domanda, utilizzare fonti rinnovabili e impianti ad alta efficienza;
COME DIMINUIRE IL PESO DELL’EDILIZIA
ACQUA: limitare la domanda, utilizzare acque grigie o acqua piovana, permettere l’infiltrazione nel sottosuolo;
MATERIALI: limitare la domanda di nuovi materiali, incrementare l’uso delle risorse rinnovabili, ridurre i rifiuti;
QUALITÀ DELL’ARIA INTERNA: uso di materiali a bassaemissione di inquinanti, uso di riscaldamento a bassa temperaturae/o ad irraggiamento.
• posti di lavoro a livello locale;
• specializzazione di progettisti e imprese, miglioramento della qualità delle realizzazioni;
• risparmio energetico, risparmio economico e riduzione delle emissioni anche a livello locale;
• nascita e crescita di imprese locali, riduzione dei costi.
LE RICADUTELE RICADUTE