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GESTIONE DEGLI ABUSI IN PRONTO SOCCORSO

Rosalba Fiorile Foggia 23/05/2015

S.C. MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZADirettore Dott. V. Procacci

Dirigente Medico Dr.ssa R.Fiorile

SFERA

SOCIALE

SFERA

SANITARIA

PRONTO

SOCCORSO

IL PERCORSO DELLA QUALITA’ IN PRONTO

SOCCORSO

PRONTO SOCCORSO

COME PORTINERIA

DELL’OSPEDALE

PRONTO SOCCORSO

COME LUOGO DI

DIAGNOSI E TERAPIA

DELLE EMERGENZE-URGENZE

ED OTTIMIZZAZIONE

DELL’APPROPRIATEZZA

DEI RICOVERI

PRONTO SOCCORSO

COME SERVIZIO

GLOBALE ALLA

PERSONA

QUALITA’

TECNICO-ORGANIZZATIVA

QUALITA’

RELAZIONALE

L’approccio ad un paziente traumatizzato,

e/o con disturbi che possano ricondurre

Al sospetto di maltrattamenti fisici e/o

Psicologici, richiede una valutazione non

Solo prettamente clinica ma anche

Relazionale e psicosociale.

PAZIENTEPROBABILMENTE

VITTIMA DI VIOLENZA

PROBLEMIORGANIZZATIV

I

PROBLEMICLINICI

PROBLEMIRELAZIONALI

PROBLEMIMEDICO-LEGALI

PROBLEMIPSICO-SOCIALI

PROGETTAZIONE

ACCOGLIENZA

PRETRIAGETRIAGE

AREA

VERDE

OSSERVAZIONE

BREVE ORDINARIA

AREA GIALLA

DIMISSIONE

RICOVERO

PROTOCOLLI

DI

TRIAGE

LINEE GUIDA

E

PROTOCOLLI

INFERMIERISTICI

DI EMERGENZA

ESAMI E

CONSULENZE

PROTOCOLLI

DI OSSERVAZIONE

BREVE

PROTOCOLLI

INTERFUNZIONALIC

OD

ICI R

OSSI

AREA

ROSSA

OSSERVAZIONE

BREVE

INTENSIVA

Attesa

gialli

Attesa

verdi

IL TRIAGE NEL SOSPETTO DI ABUSO SULLA PERSONA

• Approccio Comunicativo

• Ambiti Riservati

• Considerazione dello stato globale, anche psicologico, nell’attribuzione del codice di priorità

CODICI

ROSSO

GIALLO

VERDE

BIANCO

IMMEDIATO PERICOLO DI VITA - TEMPO ATTESA 0

PAZIENTE POTENZIALMENTE INSTABILE - TEMPO ATTESA < 10 MIN.

PAZIENTE STABILE - TEMPO ATTESA 10MIN.-2 ORE

PAZIENTE AMBULATORIALE

PROBLEMI CLINICI

PROBLEMI CLINICI

• Approccio Metodologico di tipo Induttivo

• Tendenza alla focalizzazione clinica

• Tempi Ristretti di Intervento

• Comunicazione Pronto Soccorso - 118

• Collaborazione Medico di Pronto Soccorso-Specialisti di Riferimento

• Difficoltà nell’eseguire una corretta anamnesi per la tendenza dei parenti (e spesso dello stesso paziente) a nascondere e/o minimizzare

PROBLEMI CLINICI

• Protocollo Comune e Condiviso

• Ambito Specifico di Trattamento

• Consulenze in Loco

• Collaborazione Pronto Soccorso - 118

• Collaborazione Medico di Pronto Soccorso - Psichiatra

AUDIT CLINICO e CLINICAL GOVERNANCE

DEA A B C D E F

CONSULENZE ED ESAMI DIAGNOSTICI

RICOVERI

AUDIT CLINICO e CLINICAL GOVERNANCE

D

E

A

A B C D E F

INPUT OUTCOME

PERCORSI TERAP.-ASSISTENZIALI CONDIVISI

Protocollo Comune e Condiviso

• Valutazione dello scenario da parte del 118

• Comunicazione al Pronto Soccorso di eventuali fattori di rischio per diagnosi di violenza

• Identificazione di fattori di rischio per violenza

• Individuazione di locali specifici (anche se non dedicati) per il triage e l’approfondimento delle problematiche connesse al rischio di violenza

• Individuazione dell’Infermiere incaricato del Nursing specifico

• Procedura per la Consulenza Psichiatrica e Medico-Legale

• Procedure per l’attivazione del Servizio di Pronto Intervento Psico-Sociale (L.R. 19, Reg. Regionale n. 4 e s.m.)

Fattori di Rischio ed Elementi di Sospetto per Violenza

•Ambientali

•Psico-Sociali

•Clinici

Fattori di Rischio Ambientali

• Contesto Socio-Culturale

• Contesto Familiare

• Problemi legati ad alcolismo e tossicodipendenza

• Problematiche legate alla Scolarità

Fattori di Rischio Psicosociali

• Ritardo Mentale e Disturbi dell’apprendimento

• Anamnesi familiare positiva per patologie psichiatriche

• Disturbi dell’Alimentazione

• Personalità con problemi relazionali e tendenze autistiche

Fattori Clinici di rischio e sospetto per violenza fisica

• Molteplicità ed incongruità delle lesioni

• Incongruità o scarsa chiarezza della dinamica

• Ricorso recidivante al Pronto Soccorso Per traumatismi

• Eccessiva Tendenza all’occultamento o minimizzazione

• Intervento Medico richiesto per ragioni inevitabili

Fattori Clinici di Sospetto per violenza psicologica

• Quadri Psicopatologici (Disturbi dell’alimentazione, ritardo nell’apprendimento, iperattività, attacchi di panico ecc.)

• Personalità Dipendente

• Atteggiamento mutacico e negativistico con difficile accesso al colloquio

• Eccessivo protezionismo da parte dei familiari

• Tentativi autolesionistici reali e/o dimostrativi

COSA FARE QUANDO SI SOSPETTA UN EVENTO LEGATO

A VIOLENZA FISICA E/O PSICOLOGICA ?

E’ sufficiente avvisare l’Autorità Giudiziaria?

In considerazione dei Fattori di rischio citati, il fenomeno della

violenza sui minori va considerato nella sua globalità, con

particolare riguardo al contesto socio-culturale e psicosociale

Nella quasi totalità dei casi il Pronto Soccorso è la prima e

unica porta di accesso in grado di consentire l’emersione di

problematiche legate alla violenza sui minori

In questi casi la dimensione sociale del Pronto Soccorso

diventa estremamente importante e alle volte preminente rispetto alla

dimensione clinica

Ma il Medico di Pronto Soccorso è in condizioni di gestire in maniera organica situazioni di questo tipo,

senza rischiare una pericolosa sottostima (con conseguente reimmersione del fenomeno)?

Difficoltà

• Tendenza a curare la dimensione clinica senza considerare quella psicosociale

• Rigidità dei rapporti con il Sistema Giudiziario

• Rigidità dei Rapporti con il Servizio Sociale Professionale

Strategie di Superamento

• Maggiore Comunicazione con il Sistema 118

• Collaborazione con i Consulenti Psichiatra e Medico-Legale

• Pronto Soccorso Materno-Infantile Dedicato

• Maggiore elasticità nei rapporti con l’Autorità Giudiziaria

• Servizio di Pronto Intervento Sociale

SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE

• Il Servizio di Pronto Intervento Sociale è nato all’interno del Pronto Soccorso degli OO.RR. Foggia in applicazione del dettato della legge Regionale n. 19 e del successivo Regolamento Attuativo n. 4 (Riordino dei Servizi di Assistenza Sociale)

MISSION

• La Mission del Servizio di Pronto Intervento Sociale consiste nell’attuare interventi di urgenza in qualsiasi ora della giornata, sette giorni su sette, su pazienti portatori di bisogni sociali, necessitanti di una risposta urgente, difficilmente suscettibili di risoluzione da parte del Servizio Sociale Professionale

Approccio Globale al Paziente Vittima di Violenza

APPROCCIO RELAZIONALE

APPROCCIOCLINICO

APPROCCIOPSICOSOCIALE

SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE(Legge Regionale 19/06 E Regolamento Attuativo N.4/07)

PRONTOSOCCORS

O

SERVIZIOSOCIALE

PROFESSIONALE

PRONTO INTERVENTO

SOCIALE

Engineering Assistenziale del Servizio di Pronto Intervento Sociale

ATTIVAZIONE• PRONTO SOCCORSO

• TRIAGE

• C.O. 118

• REPARTI OSPEDALIERI

• ORG. ACCREDITATE DI VOLONTARIATO

DEFINIZIONE

DEL

PROBLEMA

DEFINIZIONE

DEL

PIANO DI

INTERVENTO

INTERVENTI DI

URGENZA

Collegamento

Con il Servizio

Sociale Professionale

Collegamento

Con L’autorità

Giudiziaria

Attivazione della

Rete territoriale

Per gli

Inserimenti sociali

13/07b

SCHEDA DI RILEVAZIONE ACCESSO AL SERVIZIO DI “PRONTO INTERVENTO SOCIALE”

Tel.n. 0881/733869 - 3403484190 e mail mmiln@opdaliriunitifoggia.itACCESSOData OraCittà Provincia Fuori Provincia OspedaleDiretto Telefonico E mail OspedaleCognome NomeSesso M FEtàNazionalitàResidenza

Domicilio Temporaneo

Senza DomicilioDisoccupato/a Inoccupato/a PensionatoParenti Si NoSe la risposta è SI specificare grado di parentela ………. e Numero Telefonico…………Alloggio Si No

Eventuali precedenti penali

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Problemi di dipendenzaAlcool Droga Gioco Altro

PROBLEMA

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SCREENING PSICOLOGICO

________________________________________________________________________________________________________________________________________

INTERVENTO EDUCATIVO

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

INTERVENTOData OraDiretto Telefonico E mailCittà Provincia Fuori Provincia

CONTATTO

Casa FamigliaAssociazione di VolontariatoInterpetreR.S.A.Strutture sanitarieCase ProtetteReinserimento in famigliaIntervento psicologico

L’Assistente Sociale

8 CASI di soggetti in stato confusionale dovuta all’assunzione sia cronica che casuale di sostanze stupefacenti, psicofarmaci ed alcool;15 CASI di soggetti che versano in gravi situazioni di abbandono;6 CASI di violenza subita da parte del coniuge o del convivente;7 CASI di soggetti che presentano stati e/o comportamenti depressivi;2 CASI di soggetti con disturbi del comportamento alimentare (anoressia);2 CASI di soggetti che presentano atteggiamenti di autolesionismo;1 CASI di minore con problemi correlati ad affidamento e/o patologie infantili)2 CASI di problematiche varie di natura socio psicologica (per lo più si tratta di cittadini extra comunitari)

CASISTICA

9%

43%

9%

17%

9%

9%4%

Stati confusionaliabbandonoviolenzastati depressividisturbi del comportamento alimentarecomportamenti di autolesionismominori

1 MAGGIO-30 OTTOBRE 2010: TOTALE CASI TRATTATI n.42

Dott.ssa Milano Milena, Dott.ssa Paglialonga Giulia, Dott.ssa Pierro Teresa

VISIONPronto Intervento Sociale OO RR

Collegamento alla ASL e all’ IRCCS Casa Sollievo delle Sofferenza di San Giovanni

Rotondo

Dimensionamento di sistema

S.P.I.SPronto Soccorsi,

ASLProvinciale

118

Reparti

ospedalieri

Pronto Soccorso OO RR

Processo

Di

Risoluzione

Dei

Problemi

IL PERCORSO DELLA QUALITA’ IN PRONTO

SOCCORSO

PRONTO SOCCORSO

COME PORTINERIA

DELL’OSPEDALE

PRONTO SOCCORSO

COME LUOGO DI

DIAGNOSI E TERAPIA

DELLE EMERGENZE-URGENZE

ED OTTIMIZZAZIONE

DELL’APPROPRIATEZZA

DEI RICOVERI

PRONTO SOCCORSO

COME SERVIZIO

GLOBALE ALLA

PERSONA

QUALITA’

TECNICO-ORGANIZZATIVA

QUALITA’

RELAZIONALE

IL RUOLO DEL VOLONTARIATO

UN’OCCASIONE

DI COINVOLGIMENTO DEI

CITTADINI IN UNA SANITA’ DEGNA