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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELL’INTERNO
DECRETO 1° settembre 2021 .
Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincen-dio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a) , punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
IL MINISTRO DELL’INTERNO
DI CONCERTO CON
IL MINISTRO DEL LAVOROE DELLE POLITICHE SOCIALI
Visto l’articolo 2, comma 1, lettera c) della legge 26 lu-glio 1965, n. 966, recante «Disciplina delle tariffe, delle modalità di pagamento e dei compensi del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per i servizi a paga-mento» e successive modificazioni;
Visto il decreto-legge 1° ottobre 1996, n. 512, recante «Disposizioni urgenti concernenti l’incremento e il ripia-namento di organico dei ruoli del Corpo nazionale dei vi-gili del fuoco e misure di razionalizzazione per l’impiego del personale nei servizi d’istituto» convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 609.»;
Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2004, n. 42 re-cante «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.»
Visto il decreto-legge 31 marzo 2005, n. 45, recante «Disposizioni urgenti per la funzionalità dell’Amministra-zione della pubblica sicurezza, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» e convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 31 maggio 2005, n. 89;
Visto il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, re-cante «Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell’articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229» e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recan-te «Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro» e in particolare l’articolo 46, com-ma 3, che prevede l’adozione di uno o più decreti per la definizione, tra l’altro, dei criteri diretti ad individuare metodi di controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio;
Visto il regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamen-to europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio;
Visto il decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105, re-cante «Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose»;
Visto il decreto legislativo 29 luglio 2015, n. 123 re-cante «Attuazione della direttiva 2013/29/UE concernen-te l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di articoli pirotecnici»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 di-cembre 2000, n. 445 e successive modificazioni, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamenta-ri in materia di documentazione amministrativa»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 1° ago-sto 2011, n 151, concernente il «Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4 -quater , del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 no-vembre 2018, n. 146 recante «Regolamento di esecuzione del regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a ef-fetto serra e che abroga il regolamento (CE) n. 842/2006»;
Visto il decreto del Ministro dell’interno 30 novem-bre 1983 recante «Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 339 del 12 dicembre 1983;
Visto il decreto del Ministro dell’interno di concer-to con il Ministro del lavoro e della previdenza sociale 10 marzo 1998, recante i «Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repub-blica italiana n. 81 del 7 aprile 1998;
Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 recante «Regolamento concernen-te l’attuazione dell’articolo 11 -quaterdecies , comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di instal-lazione degli impianti all’interno degli edifici», pubblica-to nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 61 del 12 marzo 2008;
Visto il decreto del Ministro dell’interno 5 agosto 2011, recante «Procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministe-ro dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139», pubblicato nella Gazzetta Ufficia-le della Repubblica italiana n. 198 del 26 agosto 2011;
Visto il decreto del Ministro dell’interno 14 marzo 2012 recante «Tariffe per l’attività di formazione del per-sonale addetto ai servizi di sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81», pub-blicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 76 del 30 marzo 2012;
Visto il decreto del Ministro dell’interno 20 dicembre 2012, recante la «Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l’incendio in-stallati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Re-pubblica italiana n. 3 del 4 gennaio 2013;
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Visto il decreto del Ministro dell’interno 3 agosto 2015, recante «Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139», pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale della Repubblica italiana n. 192 del 20 agosto 2015;
Ritenuto di dare attuazione al disposto dell’articolo 46, comma 3, del richiamato decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, che prevede l’adozione di uno o più decreti da parte dei Ministri dell’interno e del lavoro concernenti la definizione, tra l’altro, dei criteri diretti ad individuare metodi di controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio, sostituendo le vigenti disposi-zioni in materia di cui al richiamato decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998;
Sentito il Comitato centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi di cui all’articolo 21 del decreto le-gislativo 8 marzo 2006, n. 139;
Espletata la procedura di informazione ai sensi delle direttive (UE) 2006/123/CE e 2015/1535;
Decreta:
Art. 1. Definizioni
1. Ai fini del presente decreto si definiscono: a) manutenzione: operazione o intervento finalizza-
to a mantenere in efficienza ed in buono stato, impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio;
b) tecnico manutentore qualificato: persona fisica in possesso dei requisiti tecnico-professionali di cui all’al-legato II, che costituisce parte integrante del presente decreto;
c) qualifica: risultato formale di un processo di va-lutazione e convalida, ottenuto quando l’amministrazione competente determina che i risultati dell’apprendimen-to conseguiti da una persona corrispondono a standard definiti;
d) controllo periodico: insieme di operazioni da ef-fettuarsi con frequenza non superiore a quella indicata da disposizioni, norme, specifiche tecniche o manuali d’uso e manutenzione per verificare la completa e corretta fun-zionalità di impianti, attrezzature e altri sistemi di sicu-rezza antincendio;
e) sorveglianza: insieme di controlli visivi atti a veri-ficare, nel tempo che intercorre tra due controlli periodici, che gli impianti, le attrezzature e gli altri sistemi di sicu-rezza antincendio siano nelle normali condizioni opera-tive, siano correttamente fruibili e non presentino danni materiali evidenti. La sorveglianza può essere effettuata dai lavoratori normalmente presenti dopo aver ricevuto adeguate istruzioni.
Art. 2. Campo di applicazione
1. Il presente decreto stabilisce, in attuazione dell’arti-colo 46, comma 3, lettera a) punto 3, del decreto legislati-vo 9 aprile 2008, n. 81, i criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, delle attrezzature e degli altri sistemi di sicurezza antincendio.
Art. 3.
Controlli e manutenzione degli impiantie delle attrezzature antincendio
1. Gli interventi di manutenzione e i controlli sugli impianti, le attrezzature e gli altri sistemi di sicurezza antincendio sono eseguiti e registrati nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, secondo la regola dell’arte, in accordo alle norme tecniche appli-cabili emanate dagli organismi di normazione nazionali o internazionali e delle istruzioni fornite dal fabbricante e dall’installatore, secondo i criteri indicati nell’Allegato I, che costituisce parte integrante del presente decreto.
2. L’applicazione della normazione tecnica volonta-ria, come le norme ISO, IEC, EN, CEI, UNI, conferisce presunzione di conformità, ma rimane volontaria e non obbligatoria, a meno che non sia resa cogente da altre disposizioni.
3. Il datore di lavoro attua gli interventi di cui al com-ma 1, anche attraverso il modello di organizzazione e ge-stione di cui all’articolo 30 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
Art. 4.
Qualificazione dei tecnici manutentori
1. Gli interventi di manutenzione e i controlli sugli im-pianti e le attrezzature e le altre misure di sicurezza an-tincendio sono eseguiti da tecnici manutentori qualificati.
2. Le modalità di qualificazione del tecnico manutento-re sono stabilite nell’Allegato II del presente decreto, che costituisce parte integrante del presente decreto.
3. La qualifica di tecnico manutentore qualificato sugli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antin-cendio è valida su tutto il territorio nazionale.
Art. 5.
Abrogazioni
1. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono abrogati l’articolo 3, comma 1, lettera e) , l’articolo 4 e l’allegato VI del decreto del Ministro dell’interno del 10 marzo 1998.
Art. 6.
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore un anno dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repub-blica italiana.
Roma, 1° settembre 2021
Il Ministro dell’interno LAMORGESE
Il Ministro del lavoroe delle politiche sociali
ORLANDO
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ALLEGATO I
(Art. 3, comma 1)
1 Manutenzione e controllo periodico
CRITERI GENERALI PER MANUTENZIONE, CONTROLLO PERIODICO E SORVEGLIANZA DI IMPIANTI, ATTREZZATURE ED ALTRI SISTEMI DI SICUREZZA ANTINCENDIO
1. Il datore di lavoro deve predisporre un registro dei controlli dove siano annotati i controlli periodici e gli interventi di manutenzione su impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, secondo le cadenze temporali indicate da disposizioni, norme e specifiche tecniche pertinenti, nazionali o internazionali, nonché dal manuale d’uso e manutenzione. Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per gli organi di controllo.
2. La manutenzione e il controllo periodico di impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio devono essere effettuati da tecnici manutentori qualificati, nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, secondo la regola dell’arte, in accordo a norme e specifiche tecniche pertinenti, ed al manuale di uso e manutenzione dell’impianto, dell’attrezzatura o del sistema di sicurezza antincendio.
3. La tabella 1 indica alcune possibili norme e specifiche tecniche di riferimento per la manutenzione ed il controllo di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, che integrano le disposizioni applicabili.
Impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio
Norme e specifiche tecniche (TS) per verifica, controllo, manutenzione
Estintori UNI 9994-1
Reti di idranti UNI 10779, UNI EN 671-3, UNI EN 12845
Impianti sprinkler UNI EN 12845
Impianti di rivelazione e allarme incendio (IRAI)
UNI 11224
Sistemi di allarme vocale per scopi d'emergenza (EVAC)
UNI ISO 7240-19 o UNI CEN/TS 54-32
Sistemi di evacuazione fumo e calore UNI 9494-3
Sistemi a pressione differenziale UNI EN 12101-6
Sistemi a polvere UNI EN 12416-2
Sistemi a schiuma UNI EN 13565-2
Sistemi spray ad acqua UNI CEN/TS 14816
Sistemi ad acqua nebulizzata (water mist) UNI EN 14972-1
Sistema estinguente ad aerosol condensato UNI EN 15276-2
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Sistemi a riduzione di ossigeno UNI EN 16750
Porte e finestre apribili resistenti al fuoco UNI 11473
Sistemi di spegnimento ad estinguente gassoso
UNI 11280 Serie delle norme UNI EN 15004
Tabella 1: Possibili norme e specifiche tecniche (TS) per verifica, controllo e manutenzione di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio.
1. Oltre all’attività di controllo periodico e alla manutenzione di cui al punto 1, le attrezzature, gli
impianti e i sistemi di sicurezza antincendio devono essere sorvegliati con regolarità dai lavoratori normalmente presenti, adeguatamente istruiti, mediante la predisposizione di idonee liste di controllo.
2 Sorveglianza
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ALLEGATO II
(Art. 4, comma 2)
QUALIFICAZIONE DEI MANUTENTORI DI IMPIANTI, ATTREZZATURE E ALTRI SISTEMI DI SICUREZZA ANTINCENDIO 1. Generalità
1. Il tecnico manutentore qualificato ha la responsabilità dell’esecuzione della corretta manutenzione degli impianti, delle attrezzature e degli altri sistemi di sicurezza antincendio, in conformità alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili, alla regola dell’arte e al manuale d’uso e manutenzione.
2. Il tecnico manutentore qualificato deve possedere i requisiti di conoscenza, abilità e competenza relativi alle attività di manutenzione degli impianti, delle attrezzature e degli altri sistemi di sicurezza antincendio.
3. A tal fine il tecnico manutentore qualificato deve effettuare un percorso di formazione erogato da soggetti formatori, pubblici o privati, tenuti ad avvalersi di docenti in possesso dei requisiti di cui al punto 2 con i contenuti minimi indicati nel punto 3.
4. Al termine del percorso di formazione, il tecnico manutentore qualificato deve essere sottoposto alla valutazione dei requisiti in accordo a quanto indicato nel punto 4.
5. I soggetti che alla data di entrata in vigore del presente decreto svolgono attività di manutenzione da almeno 3 anni sono esonerati dalla frequenza del corso di cui al punto 3 e possono richiedere di essere sottoposti alla valutazione di cui al punto 4.
6. Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco rilascia l’attestazione di tecnico manutentore qualificato a seguito di valutazione positiva dei risultati dell’apprendimento di cui al punto 4.
7. Il tecnico manutentore qualificato, nel corso della sua attività, deve mantenersi aggiornato sull’evoluzione tecnica e normativa degli impianti, delle attrezzature e degli altri sistemi di sicurezza antincendio.
2. Docenti 1. I docenti dei corsi di formazione per tecnico manutentore qualificato devono essere in possesso di
un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore e avere conoscenza di leggi e regolamenti specifici del settore ed esperienza documentata, almeno triennale, sia nel settore della formazione sia nel settore della manutenzione degli impianti, delle attrezzature e dei sistemi di sicurezza antincendio e nel settore della sicurezza e della salute dei luoghi di lavoro e della tutela dell’ambiente.
2. Le attività di formazione devono comprendere anche esercitazioni pratiche: pertanto, i docenti devono possedere esperienza di pratica professionale documentata, non inferiore ai tre anni, nel settore della manutenzione degli impianti, delle attrezzature e dei sistemi di sicurezza antincendio oggetto della specifica formazione pratica.
3. Contenuti minimi della formazione per la qualifica del tecnico manutentore
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1. I percorsi di formazione del manutentore qualificato devono essere orientati all’acquisizione delle competenze, conoscenze ed abilità per poter effettuare i compiti e le attività elencate nel seguente Prospetto 1.
Prospetto 1. Compiti e attività del tecnico manutentore qualificato 1 Eseguire i controlli documentali; 2 Eseguire i controlli visivi e di integrità dei componenti; 3 Eseguire i controlli funzionali, manuali o strumentali;
4 Eseguire le attività di manutenzione necessarie a seguito dell’esito dei controlli effettuati;
5 Eseguire le registrazioni delle attività svolte su supporto cartaceo o digitale;
6 Eseguire le attività di manutenzione secondo le norme e le procedure relative alla sicurezza e alla salute dei luoghi di lavoro e alla tutela dell’ambiente;
7 Relazionarsi con il datore di lavoro (o responsabile dell’attività) in merito alle attività di controllo e manutenzione;
8 Coordinare e controllare l’attività di manutenzione;
2. Il Prospetto 2 riporta le conoscenze, abilità e competenze che deve possedere il tecnico manutentore qualificato per ciascuno dei compiti e delle attività indicate nel Prospetto 1.
3. I Prospetti 3.1 ÷ 3.13 riportano i contenuti minimi della formazione teorica e delle esercitazioni pratiche per gli impianti, le attrezzature ed i sistemi di sicurezza antincendio maggiormente utilizzati all’interno dei luoghi di lavoro.
4. Con decreto del Direttore centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, sentito il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, possono essere aggiornati o definiti ulteriori contenuti minimi della formazione, riferiti anche ad impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio di tipo innovativo.
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5
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zion
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6
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i man
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— 9 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
Com
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rezz
atur
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sist
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io
Com
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nza
rela
tivam
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ad
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atur
e o
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i sic
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8
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quel
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qual
ifica
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— 10 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
Pros
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— 11 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
Pros
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— 12 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
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— 13 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
Pros
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— 14 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
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— 15 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
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— 16 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
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— 17 —
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— 18 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
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— 19 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
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— 20 —
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 23025-9-2021
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4. Valutazione dei requisiti 1. La valutazione dei requisiti deve basarsi sulle conoscenze, sulle abilità e sulle competenze di cui
al punto 3. 2. La valutazione, per ogni tipologia di impianto, attrezzatura o sistema di sicurezza per cui viene
chiesta la qualificazione, deve comprendere: a) l’analisi del "curriculum vitae" integrato da documentazioni comprovanti le attività lavorative
e formative dichiarate dal candidato; b) una prova scritta per la valutazione delle conoscenze. Tale prova di esame può consistere in una
delle due opzioni seguenti: i. una prova composta da almeno 20 domande a risposta chiusa: per ogni domanda vengono
proposte almeno 3 risposte delle quali n.1 sola è corretta (da escludere quelle del tipo “vero/falso”);
ii. una prova composta da almeno 6 domande a risposta aperta. c) una prova pratica con simulazioni di situazioni reali operative attinenti all’attività professionale
atta a valutare, oltre alle abilità e competenze acquisite dal candidato, anche le capacità relazionali e comportamentali, attraverso l’osservazione diretta, durante l’attività lavorativa;
d) una prova orale per approfondire eventuali incertezze riscontrate nelle prove scritte o per approfondire il livello delle conoscenze acquisite dal candidato.
3. La commissione attribuisce un punteggio per ogni singola prova (fino a 10 punti per la valutazione del curriculum di cui al comma 2, punto a), fino a 20 punti per la prova di cui al comma 2, punto b), fino a 50 punti per la prova di cui al comma 2, punto c), fino a 20 punti per la prova di cui al comma 2, punto d), sommando i punteggi ottenuti in ciascuna prova. L’esame si intende superato per il candidato che ottiene un voto non inferiore a 70/100, avendo superato ciascuna delle n. 3 prove (scritta, pratica e orale) con un punteggio non inferiore alla metà del massimo.
4. Nel caso di tecnici manutentori che siano stati qualificati prima dell’entrata in vigore del presente decreto con certificazione volontaria o da una commissione istituita dal Corpo Nazionale dei Vigli del Fuoco, a seguito della frequenza di un corso presso un ente di formazione accreditato con contenuti minimi e durata pari o superiore a quanto indicato nei Prospetti 3.1 ÷ 3.13, la valutazione dei requisiti sarà svolta con sola prova orale, che si intende superata per il candidato che ottiene un voto non inferiore a 7/10, ovvero con modalità di equivalente efficacia che dovranno essere stabilite con apposito provvedimento.
5. Con il superamento dell’esame si conclude il processo di valutazione e convalida con cui la commissione riconosce la qualifica di “tecnico manutentore qualificato”.
5. Procedure amministrative 1. La qualifica di tecnico manutentore qualificato degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di
sicurezza antincendio è rilasciata dalle strutture centrali e periferiche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco in seguito all'esito favorevole della valutazione dei risultati dell’apprendimento di cui al punto 4 innanzi ad un’apposita commissione esaminatrice.
2. La commissione esaminatrice è nominata dal: a) Direttore centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica, nel caso in cui la valutazione dei
risultati dell’apprendimento sia effettuata dalle strutture centrali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
b) Direttore regionale dei vigili del fuoco, competente per territorio, nel caso in cui sia effettuata dalle strutture territoriali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
3. La commissione esaminatrice ha la seguente composizione: - dirigente che espleta funzioni operative del Corpo nazionale dei vigili del fuoco con funzione di
presidente;
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- ispettore o direttivo che espletano funzioni operative del Corpo nazionale dei vigili del fuoco con funzione di componente;
- ispettore o direttivo dei ruoli tecnico-professionali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco con funzione di segretario.
4. La commissione esaminatrice, per lo svolgimento delle prove, si avvale di uno o più tecnici manutentori qualificati, aventi anche le caratteristiche di “docenti” previste al punto 2.
5. Le attività di valutazione dei requisiti sono trattate alla stregua delle attività di accertamento previste per il personale addetto ai servizi di sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 ed erogate dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco ai sensi dell’articolo 7-bis del decreto-legge 31 marzo 2005, n. 45.
6. Ai componenti della commissione esaminatrice è corrisposto, nelle modalità già in essere, lo stesso importo previsto per i componenti delle commissioni d’esame delle attività di accertamento per il rilascio dell’attestato di idoneità per il personale addetto ai servizi di sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera b) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
7. I soggetti interessati alla richiesta di accertamento rivolgono istanza alla Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica o alla Direzione regionale competente, su modello simile a quello in uso per gli accertamenti per il personale addetto ai servizi di sicurezza nei luoghi di lavoro, specificando nella causale che si tratta di “valutazione dei requisiti di tecnico manutentore qualificato degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio per “…(specificare la qualifica che si intende acquisire fra gli impianti, le attrezzature e gli altri sistemi di sicurezza antincendio indicati nel Prospetto 3)”. Possono essere inoltrate istanze per una o più tipologie di impianti, attrezzature o altri sistemi di sicurezza antincendio fra quelli indicati nei Prospetti 3.1 ÷ 3.13.
8. All’istanza sono allegati: - ricevuta di versamento, nelle modalità e con l’importo previsto nell’Allegato 1 al decreto del
Ministro dell’interno del 14 marzo 2012, punto C. “VALUTAZIONE DEI REQUISITI PER IL RILASCIO DELL’ATTESTATO DI TECNICO MANUTENTORE QUALIFICATO PER…” (specificare la qualifica che si intende acquisire fra gli impianti, le attrezzature e gli altri sistemi di sicurezza antincendio indicati nei Prospetti 3.1 ÷ 3.13);
- dichiarazione resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 dal soggetto interessato alla richiesta della valutazione dei requisiti, nella quale si dichiara che i discenti per i quali si richiede la valutazione dei requisiti hanno frequentato il corso di formazione teorico pratico secondo il programma didattico riportato al punto 3 riferito all’impianto, attrezzature o altri sistemi di sicurezza antincendio per il quale si intende acquisire la qualifica;
- indicazione, sempre da parte del soggetto interessato alla valutazione dei requisiti, della struttura ove saranno rese disponibili le attrezzature, i presidi e le parti di sistemi di protezione antincendio ove effettuare la parte pratica della valutazione dei requisiti.
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