Fonti primarie, esauribili - WordPress.com · etanolo o alcool etilico da cereali e ortaggi ricchi...

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Fonti primarie, esauribili:

• Petrolio

• Gas naturale

• Carbone

• Uranio (Energia nucleare)

Fonti primarie rinnovabili:

• Solare

• Eolica

• Idrica

• Biomasse

• Geotermica

Fonti secondarie:

• Benzina (da trattamento del petrolio)

• Gas di città (da gas naturali)

• Idrogeno (da metano, da petrolio e per

elettrolisi dell’acqua)

• Energia elettrica (trasformazione di energia

meccanica o chimica)

Consumo energetico mondialeAnnualmente vengono consumati nel mondo circa 10

miliardi di TEP (tonnellata equiv.petrolio = 11.700 kWh).

Percento delle diverse fonti Riserve (anni)

Petrolio 36% 40

Carbone 26% 250

Gas naturale 24% 50

Idroelettrico 6% ∞

Nucleare 6% 400

Rinnovabili 2% ∞

S'intende per biomassa ogni sostanza organica derivante

direttamente o indirettamente dalla fotosintesi

clorofilliana. Mediante questo processo, le piante

assorbono dall'ambiente circostante anidride carbonica

(CO2) e acqua, che vengono trasformate, con l'apporto

dell'energia solare e di sostanze nutrienti presenti nel

terreno, in materiale organico utile alla crescita della

pianta. In questo modo vengono fissate complessivamente

circa 2×1011 tonnellate di carbonio all'anno, con un

contenuto energetico equivalente a 70 miliardi di

tonnellate di petrolio, circa 10 volte l'attuale fabbisogno

energetico mondiale.

DISPONIBILITA’ DI BIOMASE RESIDUALI IN ITALIA

RESIDUI AGRICOLI

LEGNAMERESIDUI

AGROINDUSTRIALITOTALE

kton/anno % kton/anno % kton/anno % kton/anno

7.849 45.6 7.714 44.8 1.641 9.6 17.204

ENERGIA PRODOTTA DALLE BIOMASSE IN ITALIA

Mton*

ENERGIA ELETTRICA

0.502

ENERGIA TERMICA

1.4

*milioni di ton. equivalenti di petrolio

Le biomasse comprendono vari materiali di origine biologica,

scarti delle attività agricole riutilizzati in apposite centrali

termiche per produrre energia elettrica.

Si tratta generalmente di scarti dell'agricoltura,

dell'allevamento e dell'industria:

legname da ardere

residui agricoli e forestali

scarti dell'industria agroalimentare

reflui degli allevamenti

rifiuti urbani

specie vegetali coltivate per lo scopo

LE COLTURE DA BIOMASSA COMBUSTIBILE

ERBACEE ANNUALI

Sorgo da fibra

Mais da fibra

ERBACEE POLIENNALI

Miscanto

Canna comune

SELVICOLTURA A CICLO BREVE

Pioppo

Salice

Robinia

COLTURAPRODUTTIVITA’

(t/ha ss)

POTERE CALORIFICO

(MJ/kg)

ENERGIA LORDA (tep/ha)

CENERI (%)

Sorgo –mais

28 17.0 11.3 4.4

Canna 33 17.4 13.6 4.6

Miscanto 28 17.2 11.5 4.3

Pioppo 20 17.8 8.5 3.2

Salice 15 17.8 6.4 -

Robinia 13 17.8 5.5 -

Carbone - 27.4 - 5.2

PRODUTTIVITA’ E POTERE CALORIFICO DELLE COLTURE

La biomassa può essere utilizzata in vari modi:

bruciata per produrre energia termica (in particolare il

legno);

fermentata in appositi digestori dove alcuni batteri la

trasformano in GAS (BIOGAS);

alimentazione di elettrodomestici e apparati vari;

produzione di biocarburante (biodiesel da olio di colza,

etanolo o alcool etilico da cereali e ortaggi ricchi di zucchero)

che può essere impiegato come combustibile per motori a

scoppio;

CICLO DELL’USO DELLA BIOMASSA

Impianto finlandese

destinato al

riscaldamento di una casa

di riposo e deposito del

cippato

IMPIANTO A BIOMASSE, CATANZARO (ITALIA)

Impianto a biomasse, USA

TRARRE ENERGIA DALLE BIOMASSE CONSENTE DI

ELIMINARE RIFIUTI PRODOTTI DALLE ATTIVITÀ

UMANE, PRODURRE ENERGIA ELETTRICA E RIDURRE

LA DIPENDENZA DALLE FONTI DI NATURA

FOSSILE COME IL PETROLIO.

Con l'energia di 1 kg di biomassa:

un ferro da stiro (1 000 W) è scaldato per circa 10

minuti

un televisore (80 W) funziona per circa 1 ora e 45 minuti

una lampadina (60 W) resta accesa per circa 2 ore e 20

minuti

un'automobile percorre 1 chilometro senza emissioni di

CO2.

I biocombustibili sono combustibili solidi, liquidi o gassosi

derivati direttamente dalle biomasse (es. legna da ardere) od

ottenuti a seguito di un processo di trasformazione

strutturale del materiale organico:

Biodisel

Bioetanolo

Cippato

Biogas

Pellets

BIOCOMBUSTIBILI

Tali vantaggi per le biomasse possono essere riassunti così:

• Sostenibilità (rinnovabilità);

• Protezione dell’ambiente (nullo, o quasi nullo, impatto

ambientale);

• Dispersione sul territorio (presidio e occupazione in

aree marginali interne);

• Facilità d’impiego ed efficienza nella conversione

energetica.

VANTAGGI

SVANTAGGI

•Bassa densità energetica, derivante da un’elevatadispersione sul territorio delle biomasse;

•Tecnologia ad uno stadio di sviluppo cheattualmente non è sempre in grado di assicurarerendimenti elevati nella conversione energetica;

•Carenza di una precisa programmazione, di unastrategia nazionale e di un piano operativo disettore;

•Macchina delle procedure autorizzative spessolenta e complicata;

•Opinione pubblica non ancora adeguatamenteinformata sulle possibilità offerte da questo tipodi fonte energetica.

Gli obiettivi di natura economico-sociale

• Valorizzazione dei residui agricoli e dei residui delle utilizzazioni boschive, spesso smaltiti in modo non corretto;

• Nuove opportunità di sviluppo per zone marginali e/o riduzione di surplus agricoli con sostituzione di colture tradizionali con colture energetiche;

• Possibilità di riconversione, diversificazione ed integrazione delle fonti di reddito nel settore agricolo;

• Possibilità di sviluppo di nuove iniziative industriali;

• Autonomia energetica locale di aziende agricole o d’industrie di lavorazione del legno o industrie

agroalimentari.

REATTORE PER BIOMASSE AD ALTO TENORE DI SOSTANZA SECCA

Esempi di

alimentazione delle

biomasse solide nel

digestore

A CURA DI:

• MATTIA LILLI

• ALESSANDRO PACIOTTI