Foliage per raccontare l'autunno e sedurre turisti

Post on 26-Jun-2015

183 views 1 download

description

Come l'autunno ci può aiutare a raccontare i territori e sedurre turisti

Transcript of Foliage per raccontare l'autunno e sedurre turisti

c.lab sas di Michele Cignarale www.c-lab-italy.com - edu@clab-italy.com - twitter @miccign

C’era un volta l’autunno

Dalle fiabe al societing: un percorso di lettura dei luoghi, per fare dell’autunno un attrattore turistico di eccezionale seduzione

Cosa sono queste immagini?

Contenitori di storie

Ognuna delle immagini che abbiamo visto è un contenitore di storie fatte di biodiversità,

di cultura, di emozioni, di vita vissuta, di fantasia.

Le fiabe

Le fiabe

Le fiabe

Le fiabe

Il bosco è un luogo magico

Il bosco, quindi, è un luogo magico in cui tutto può accadere e da cui, nell’immaginario collettivo,

iniziano le storie più avvincenti, quelle che anche oggi continuiamo a raccontare ai nostri figli

Parole Chiave

Biodiversità, valorizzazione rurale, smart-rural, storytelling, territorio, cultura,

futuro, opendata, incoming, big data, formazione, social network, realtà aumentata, netnografia

Lo chiamavano autunno

Quando il giallo, il rosso, l’arancione,  il marrone e il viola esplodono tingendo le foglie degli alberi in autunno, ecco che gli amanti

del foliage e dei viaggi, sfoderano le loro macchine fotografiche e sfogano la loro creatività!

Ma voi sapete esattamente cos’è il foliage?

Lo chiamavano autunno

Negli Stati Uniti, per esempio, esiste un vero e proprio esercito di viaggiatori che scalpitano per assistere a questo regalo della natura e che si informano per sapere quale sia il momento e il luogo ideale per

godere dei colori più belli e dei paesaggi, tinti di tonalità calde, più suggestivi. Le foreste del New England sono le più famose per gli

amanti del genere.

Lo chiamavano autunno

Si sta come d’autunno, Tra gli alberi i turisti

Il racconto del territorio

Foliage Made in Italy Val di Non

Il Trentino è in cima alla lista dei luoghi in Italia in cui ammirare il cambio di colori dell’autunno. La Val di Non ha vigneti e vaste coltivazioni di meli che rendono unico il

paesaggio: sulle rive del lago Tovel avrete una visione davvero spettacolare.

Foliage Made in Italy Val Ferret

Sopra Courmayeur, vicino al Monte Bianco, si aprono dei sentieri in cui le piante a foglie larghe si accendono di colore alla fine di ottobre. In inverno si trasformano in piste da sci di fondo,

ma il paesaggio merita un’escursione anche in autunno.

Foliage Made in Italy Colli piacentini

Tra Piacenza e Bobbio si aprono le colline piacentine che in autunno si trasformano nel luogo perfetto in cui fare una passeggiata.

Foliage Made in Italy Sila

Il Parco Nazionale della Sila è tra i parchi italiani in cui pianificare un week end a ottobre per poter ammirare a pieno il foliage. Le sue vaste foreste di faggi si colorano di rosso e giallo.

Foliage Made in Italy Appennino Tosco Emiliano

Altra zona d’Italia in cui perdersi tra le foglie è la statale del Brennero che collega Pisa con l’Emilia Romagna, nel passo dell’Abetone.

Foliage Made in Italy Vulture e Laghi di Monticchio

La zona alle pendici del Vulturerappresenta il luogo ideale per attirare i turisti del foliage. Quello che dobbiamo fare è imparare a raccontare il territorio e presentare una proposta

strutturata che sappia sedurre i nostri potenziali turisti.

I numeri del foliage in Italia

Uno spettacolo naturale (senza costi di avvio o gestione) che calamita ogni anno 500mila visitatori,

un quarto dunque dei 2 milioni di turisti che scelgono mete italiane in base alla presenza di garden, giardini

storici e monumentali, orti botanici.

Valore del turismo digitale

La spesa digitale degli italiani per il turismo

si attesta attorno ai 7 miliardi e ammonta

al 22% della spesa totale

(31,5 miliardi, escluso l'incoming e cioè la spesa di turisti stranieri in viaggio in Italia).

Valore del turismo digitale

Da dove partire

Il punto di partenza è l’osservazione del tessuto paesaggistico e territoriale che ci troviamo di fronte, che ha mantenuto un elevato

grado di biodiversità, malgrado l’avvento dell’agricoltura meccanizzata,

che ha comportato la diffusione di agro-ecosistemi altamente produttivi ma fragili dal punto di vista ecologico, ad alto impatto

ambientale e con produzioni a scarsa valenza identitaria

Da dove partire Accanto al foliage, e quindi dopo il “c’era una volta”, abbiamo il compito di costruire

delle storie da raccontare, che siano condite da tutti i servizi utili ad accogliere i potenziali turisti e coccolarli e far si che loro stessi diventino

ambasciatori del nostro territorio:

1.  Costruire pacchetti turistici dedicati

2.  Alimentare la messa in rete delle strutture ricettive, ristoranti, artigiani, istituzioni, cittadini, attrattori già esistenti sul territorio

3.  Far crescere la consapevolezza che l’autunno è il momento in cui cadono le foglie e noi dobbiamo raccogliere opportunità di destagionalizzazione dei flussi turistici.

Dobbiamo ripartire dall’osservazione non invasiva, dalla narrazione identitaria, per stimolare una fascinazione che tocchi trasversalmente gli italiani, in una delle poche “suggestioni credibili”

Tra boschi e digitale Il mondo del digitale, la rete, i social network agevolano ogni processo di

crescita e diffusione delle informazioni e quindi delle opportunità.

Noi abbiamo il compito di cogliere i frutti migliori della rivoluzione digitale in atto, pianificando le nostre strategie di marketing nella nuova

logica del “societing”

Tra boschi e digitale Il mercato turistico diventa ogni giorno più aperto,

si costituiscono dei network sociali

e le persone possono essere aggregate sotto forma di “tribù”.

Questo comporta nuove forme di legami e di responsabilità

verso il carattere sociale di ogni attività.

Questo è il Societing, la possibilità di far crescere una “impresa” come una comunità produttiva estesa e tenuta insieme da un ethos comune.

Monitoraggio Attraverso l’applicazione del metodo di ricerca qualitativo definito come etnografia digitale saremo in grado di immergerci nelle conversazioni

online su specifici argomenti (Interesse per il bosco, alimentazione, ruralità, nutrizione, cultura) per trarne informazioni significative e utili a orientare le strategie di sviluppo e l’alimentazione del concetto “smart rural” intorno a cui costruire la nostra proposta di lettura del territorio.

Risultati attesi

Consapevolezza del tessuto imprenditoriale, istituzionale e dei residenti

Tensione all’innovazione da parte degli operatori sul territorio

Sensibilizzazione degli operatori economici rispetto al tema smart-rural

Seduzione del turista o viaggiatore che punti su qualità e varietà dell’offerta

Prospettive future Lo sviluppo del turismo d’autunno nella nostra area

ha bisogno di una spinta propulsiva immediata per poter presentare il territorio allo straordinario appuntamento di EXPO2015,

Bisogna pensare ad una prospettiva di sviluppo che faccia leva sugli strumenti

della nuova progettazione europea, a partire da Horizon 2020

  I progetti strutturati e costruiti potranno partecipare alle

calls sullo sviluppo del territorio

  Strutturando un’offerta turistica convincente potremmo condividerla

con i Paesi dell’area mediterranea, favorendo l’internalizzazione delle imprese attive nei settori turismo e agroalimentare.

c.lab sas di Michele Cignarale www.c-lab-italy.com - edu@clab-italy.com - twitter @miccign