Post on 01-May-2015
FAMIGLIE NEL
SISTEMA ECONOMICO
Offre LAVOROLAVORO
AUTONOMOAUTONOMOQuando il lavoratore
organizza da solo la propria attività: artigiani, imprenditori, liberi
professionisti , rappresentanti ecc..
AUTONOMOAUTONOMOQuando il lavoratore
organizza da solo la propria attività: artigiani, imprenditori, liberi
professionisti , rappresentanti ecc..
DIPENDENTEDIPENDENTEQuando il lavoratore
svolge la propria attività sotto le direttive di un
datore di lavoro
DIPENDENTEDIPENDENTEQuando il lavoratore
svolge la propria attività sotto le direttive di un
datore di lavoro
RICEVE UN REDDITO
StipendioStipendio per
lavorodipendente intellettuale
StipendioStipendio per
lavorodipendente intellettuale
SalarioSalarioPer lavorodipendente
manuale
SalarioSalarioPer lavorodipendente
manuale
Profitto =Profitto =Ricavi-costiPer il lavoro autonomo o d'impresa
Profitto =Profitto =Ricavi-costiPer il lavoro autonomo o d'impresa
INTERESSIINTERESSIPer chi presta
somme di denaro
INTERESSIINTERESSIPer chi presta
somme di denaro
RenditaRenditaPer chi mette a disposizione di
altri case o terreni
RenditaRenditaPer chi mette a disposizione di
altri case o terreni
RedditoReddito
monetariomonetario
== ConsumoConsumo ++ RisparmioRisparmio
Per soddisfare i bisogni presenti
Per soddisfare i bisogni futuri
Consumo
Le scelte delConsumatoredipendono da:1. Reddito2. Mode3. Pubblicità
1. CONSUMI E REDDITO1. CONSUMI E REDDITO
In termini assoluti (di cifre):
• se il reddito aumenta i consumi delle famiglie aumentano
• Se il reddito diminuisce i consumi delle famiglie diminuiscono
In termini %In termini %
in terminipercentuali
se il reddito aumenta i consumi diminuiscono perché la famigliapuò risparmiarne una parte
reddito consumi risparmi
500e 500
100%
0
0%
1000 800
80%
200
20%
1500 1050
70%
450
30%
TIPI DI BENI ACQUISTATICon l'aumento del reddito cambia anche il tipo di
beni acquistati dal consumatore, infatti:• Se le famiglie hanno un reddito basso lo
utilizzeranno tutto per l’acquisto di beni per i bisogni primari (generi alimentari e, tra questi, prodotti che costano poco e che hanno un alto potere saziante: cereali, patate.. Beni inferiori)
• All’aumentare del reddito aumenterà anche l’acquisto dei beni per i bisogni secondari (beni normali) fino a passare al consumo di beni di lusso (beni superiori).
LEGGE DI ENGEL
• Più povera è una famiglia maggiore è la % del reddito spesa per i generi alimentari
• Più ricca è una nazione più bassa è la % del reddito spesa per i generi alimentari
2. CONSUMI E MODE2. CONSUMI E MODE
Si comprano beni imitando i gruppi
• di appartenenza (amici, famiglia, scuola): per adeguarsi al gruppo,
per non essere disapprovati
• di riferimento (personaggi famosi, attori, vip): per illudersi di appartenere ad un mondo che appare pieno di successo denaro e felicità
3. CONSUMI E PUBBLICITA’
• LA PUBBLICITA’ è un mezzo utilizzato dalle imprese per promuovere la vendita dei prodotti
Tipi: Pubblicità DIRETTA: stampa, radio,
insegne, cartelloni, televenditePubblicità INDIRETTA: premi, offerte
speciali, sponsor
QUANTA PUBBLICITA’?
• Su un settimanale il 55% del contenuto è pubblicità
• La TV offre ogni anno più di 400.000 spot da 30’
• In media passano 20 spot ogni ora
FUNZIONE DELLA PUBBLICITA’
• Aumentare le vendite
• Far conoscere il prodotto
• Creare curiosità e desiderio
• Costruire l’immagine di un prodotto/marca associandolo a bisogni emotivi
• Promuovere la fedeltà ad un prodotto/marca creando dei riti attorno al prodotto
COSTI
• Il costo di uno spot in televisione varia in base all’orario/al canale/al programma
• Le tariffe Rai di uno spot da 30’ prima del TG1 delle 20 = 60-75 mila euro
• Tot degli investimenti pubblicitari del 2004 è stato di 16.354 milioni di euro
COSTI
• Il costo della pubblicità incide sul prezzo finale pagato dai consumatori: quando compriamo qualcosa paghiamo inconsapevolmente una % che serve per coprire le spese pubblicitarie
PUBBLICITA’ VIETATA
•La legge a tutela deiconsumatori vieta la
PUBBLICITA’ PUBBLICITA’ INGANNEVOLEINGANNEVOLE
E’ INGANNEVOLE la pubblicità
• MENZOGNERA: quella che non dice la verità es. di alcuni prodotti “dimagranti”
• RETICENTE: quella che non dice tutte le informazioni necessarie per comprendere il messaggio es. indica il costo di uno scatto ma non dice che c’è anche lo scatto alla risposta
• NON TRASPARENTE: quella non riconoscibile come pubblicità in alcuni articoli di giornale
PUBBLICITA’ E PRODOTTI PERICOLOSI
• Se un prodotto è pericoloso per la salute o per la sicurezza dei consumatori deve indicarlo espressamente
• Es. pubblicità dei farmaci = “non somministrare al di sotto dei 12 anni, leggere il foglietto illustrativo, può avere effetti collaterali anche gravi”
PUBBLICITA’ E MINORI
• La pubblicità rivolta ai minori deve rispettare la tutela fisica e psichica dei minori
• Non deve stimolare comportamenti imitativi pericolosi
SANZIONI
• Giudica l’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato
• www.agcm.it
• La pubblicità ingannevole viene ritirata
• Sanzioni pecuniarie fino a 100.000 euro
Come sarebbe la nostra vita senza pubblicità?
MIGLIOREMIGLIORE• I film non verrebbero interrotti• Le trasmissioni spazzatura non
esisterebbero• I prezzi sarebbero più bassi• I compensi dei calciatori sarebbero più
bassi• Le auto costerebbero meno
Come sarebbe la nostra vita senza pubblicità?
PEGGIORE:PEGGIORE:• Ci sarebbero meno prodotti in vendita• I giornali costerebbero il doppio/ triplo• Le riviste sarebbero la metà• La TV avrebbe solo 2/3 canali• Il canone Rai costerebbe il doppio• Le TV trasmetterebbero meno partite di
calcio
CHE FARE?CHE FARE?
• Diffidare dei messaggi miracolosi.• Leggere tutta l’informazione, anche quello
scritto minuscolo.• Non firmare mai nulla senza leggere.• Tenere lontano il cuore dal portafoglio:
maghi, chiromanti approfittano dei momenti di debolezza delle persone.
• Fare attenzione alla pubblicità occulta nei film, negli articoli..