Esperienze di educazione ambientale e alla sostenibilità

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Esperienze di educazione ambientale e alla sostenibilità

alla scuola dell’infanzia

Anno scolastico 2010/11

CIRCOLO DIDATTICO DI CAMPOFORMIDO

Obiettivi dell’esperienza:

Rendere i bambini consapevoli dei delicati equilibri che governano la natura

Avviare i bambini alla consapevolezza delle azioni buone e/o negative che possono rovinale l’ambiente

Promuovere delle azioni e dei comportamenti che consentano di ridurre il proprio impatto ambientale

Promuovere la creatività utilizzando materiali di recupero.

Il percorso ha coinvolto i bambini di 4/5 anni della scuola dell’infanzia di Terenzano, Circolo didattico di Campoformido.La metodologia di tipo laboratoriale ha permesso di intraprendere un’attività di ricerca attraverso varie fasi:

fasi della motivazionefase esplorativa o di “pasticciamento”fase dell’osservazione focalizzataformulazione di ipotesifase delle teorizzazionitrasferimento delle teorizzazioni in contesti concreti.

Introduzione attraverso lo storytelling alla precarietà dell’ambiente e alla necessità di fare emergere un sentimento di gratitudine e di protezione nei confronti del nostro pianeta.

FASE DELLA MOTIVAZIONE

Gaia e la pietra di fuoco

È un racconto di Marcus Pfister, edito dalla Nord-Sud, una favola moderna per riflettere sul destino del nostro pianeta.La storia di Gaia è stata l’elemento motivante per pensare su quanto sia prezioso tutto ciò che ci circonda e su come possiamo fare per mantenere “bella” la natura attorno a noi.

http://www.cittadelsole.it/

I bambini si sono resi conto di come “prendere senza dare in cambio” può essere devastante per il pianeta.Come lo è stato per l’isola di Gaia e dei suoi amici topini.

FASE ESPLORATIVA

L’isola di Gaia

Cercando le pietre … …scava, scava …

Chi cerca trova! La pietra di fuoco

Quel che resta dell’isola

Questa fase implica l’attività di osservazione dell’ambiente circostante, in questo caso il giardino della scuola.

FASE DELL’OSSERVAZIONE FOCALIZZATA

In giardino … … guarda gli alberi

… l’albero ferito … … la corteccia …

… l’erba e la terra, la foglia secca …

… la foglia gialla, i tesori della natura…

… raccolti in giardino.

Che cos’è la Natura?

“La Natura è tutto ciò che ci regala il nostro Pianeta: montagne, rocce, fiumi, mari, prati, animali, erba, terra, alberi.”

I bambini si confrontano sul perché nel giardino ci siano tante immondizie: •chi le ha portate? •come sono arrivate fino qui? •come facciamo per ripulire?

FASE DELLE IPOTESI

Le immondizie in giardino …

… ripuliamo insieme.

Dove va questo? Raccolta differenziata

Nella fase delle ipotesi si discute sulla necessità di raccogliere le immondizie, ma soprattutto come riutilizzare i materiali e gli oggetti che non servono più.

Gli oggetti creati con i materiali raccolti

I bambini discutono con l’aiuto dell’insegnante su ciò che è emerso durante la fase precedenteSi elabora un cartellone di gruppo che rappresenta un modello per la raccolta differenziata.

FASE DELLE TEORIZZAZIONI

Il cartellone della raccolta differenziata

Le teorie costruite dai bambini possono essere trasferite in altri contesti concreti.

Emerge la necessità di costruire dei contenitori per la raccolta differenziata, per gli spazi interni comuni della scuola

FASE DEL TRASFERIMENTO

Prepariamo i contenitori:

prima li abbiamo rivestiti con colla e carta,

poi li abbiamo colorati: giallo il raccoglitore della carta, blu quello della plastica, marrone quello dell’umido, verde quello del vetro.

Il percorso si è poi arricchito ulteriormente con un laboratorio creativo “Da cosa nasce cosa” svolto dall’Associazione 0432, nell’ambito del Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale (LaREA, Arpa-FVG).

Hanno collaborato le Coccinelle delle sezioni C e D della scuola dell’infanzia di Terenzano (Pozzuolo del Friuli - UD), Circolo didattico di Campoformido (Udine). Si ringraziano le colleghe delle sezioni C, D e le collaboratrici della scuola.

Insegnante referente del percorso didattico: Cecilia Della Vedova.