Elisa Anfuso | La caduta di Eva

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Galerie Augustin, Wien

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La caduta di EvaElisa Anfuso Der Fall der Eva

La caduta di Eva

Elisa Anfuso

Wien | Galerie Augustin14 ottobre | 8 novembre 2014

Der Fall der Eva

14 ottobre | 8 novembre 2014

GALERIE AUGUSTIN Lugeck 3Ecke Köllnerhofgasse 11010 Wien

tel. 01 / 512 62 70wien@galerie-augustin.com

www.galerie-augustin.com

www. elisaanfuso.com

Testo in catalogodi Antonio Casaburi

La caduta di Eva

Elisa Anfuso

Der Fall der Eva

Elisa Anfuso, giovane e straordinario talento catanese che ha saputo conquistarsi in breve tempo importanti attenzioni europee e d’oltreoceano, è un’artista che non ha bisogno di presentazioni. E non si tratta di mera retorica. A definirla, infatti, non sono il suo brillante iter accademico, i numerosi premi collezionati o i nomi di gallerie che l’hanno fortemente voluta. A parlare di lei, delle sue doti tecniche, del percorso creativo ed umano intrapreso sono le sue peculiari opere, vivide istantanee ad olio alle quali affida l’intimo racconto di sé.

“La caduta di Eva” è una delicata ed intensa selezione di segmenti dell’io di questa affascinante personalità, estrapolati e riassemblati con sapienza per creare un’antologia omogenea: l’excursus della creazione e dell’evoluzione di quell’amalgama di spirito e fango che ci costituisce.

Non siamo nati in questo mondo. Ci siamo stati collocati per un disegno che ci pare astratto da mani capricciose che avevano voglia di giocare. Eravamo semplicemente Anima. Purissima Anima che aspirava solo al Cielo - il luogo dell’origine - finché qualcuno, per puro diletto, ci costrinse sulla Terra dentro corpi inospitali e meravigliosamente imperfetti. “La caduta di Eva”, dunque, è sì il racconto pittorico della caduta di Anime che, scontrandovisi, si fondono coi predestinati corpi di carne - perfezione e corruttibilità, infinito e finito - ma potrebbe essere letto anche come la cronaca figurata di un’esistenza compromessa, poiché contaminata. “La caduta”, per l’appunto, intesa come disfatta.

Ogni opera racchiude in sé elementi fissi, ed in ciascuna si percepisce con nitore una voce cristallina che canta le memorie di ciò che eravamo, disturbata dal riverbero prodotto dalla

La caduta di Eva

Antonio Casaburi

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condanna di una coatta aderenza al suolo; e poi l’incapacità di trovare un equilibrio stabile, pregiudicato dal passaggio da una preesistente condizione di totale assenza di peso ad una forza di gravità che schiaccia tanto più si cede al fardello della carne, delle inconfessabili ossessioni, della soddisfazione di desideri sbagliati.

Eva è insieme vittima e carnefice. Non è sedotta dal serpente poiché il serpente è ella stessa. La corruzione non è nell’oggetto del desiderio ma nel corpo di colei che quell’oggetto cerca, accumula e divora in maniera bulimica. Il peccato trova forma nel non saper vivere, nel non saper scegliere di farlo, nel non sapersi opporre a sé. Vestita di un’infanzia mai assaporata, Eva si coniuga in varianti di “fragili creature spietate”, in guerra contro se stesse, non per se stesse. Tovaglie di lino bianco sono l’immacolato campo di battaglia in cui a morire è la forza di volontà. Mele scarlatte evocano la schiavitù che impongono le pulsioni terrene. Teneri pettirossi e palloncini bianchi, echi del desiderio di un ritorno alla forma primigenia, testimoniano la voglia di affrancarsi. Schizzi infantili (spesso citazioni letterali di disegni realizzati dalla pittrice da piccola, e per questo ancor più stupefacenti per estro e profondità contenutistica), sono l’archetipico rimando ad un’urgenza espressiva congenita. Le scatole neutre che fanno da sfondo suggeriscono una colonna sonora di silenzio assoluto, quello di un’interiorità inespressa.

L’Eva di Elisa Anfuso è una straziante eroina tragica che potrebbe resistere alla sua natura, poiché ne avrebbe forse gli strumenti, ma che pur mirando intimamente al riscatto vive nel timore di una perpetua “caduta”, provvisoriamente congelata com’è in quell’istante fatidico che precede la svolta.

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Elisa Anfuso lebt und arbeitet in Catania auf Sizilien, wo sie 1982 geboren wurde. Mit ihren außergewöhnlichen Werken erregte sie innerhalb kürzester Zeit europäische und internationale Aufmerksamkeit. Um ihre Arbeiten zu definieren, bedarf es weder dem Wissen über ihre akademischen Grade und die zahlreichen Kunstpreise, mit denen sie ausgezeichnet wurde, noch der Namen der zahlreichen Galerien, in denen sie bereits ausgestellt hat. Um ihre künstlerische und technische Begabung, sowie ihren kreativen und menschlichen Werdegang zu beschreiben, müssen lediglich ihre signifikanten Werke betrachtet werden. Diese erzählen bereits eine intime Geschichte über Elisa Anfuso.

Elisa Anfusos Geschichten, die zwischen Realität und Fantasie oszillieren, entstehen meist als Mischtechnik aus Öl und Pastell in großformatigen Werkserien. Eine Mischung aus plastischer Malerei und grafischen Stilmitteln erzeugt einen sehr homogenen, isolierten und idyllischen Bildraum. Oft sind auf einer weißen Tischdecke, im Bildvordergrund, wiederkehrende Bildmotive zu finden: rote Äpfel, weiße Luftballone, Vögel oder ein roter Faden. Antonio Casaburi, ein Freund der Künstlerin, erklärt Anfusos Werke in seinem Text darüber folgendermaßen: “Scharlachrote Äpfel beschwören die Unterdrückung und drängen dem Betrachter weltliche Triebe auf. Zarte Rotkehlchen und weiße Luftballone sind das Echo des Wunsches einer Rückkehr zu einer ursprünglichen Form der Seele. Sie bekräftigen den Willen sich zu befreien.”

Elisa Anfuso entführt den Betrachter in ihre Welt der Träume und in die Welt des Unterbewusstseins. In ihren Bildgeschichten aus Symbolen und Mythen spielt sie gekonnt mit Objekten und Gedanken

Der Fall der Eva

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und versteht es, die Phantasie und Emotionen des Betrachters zu wecken. Hinter der dargestellten scheinbaren Ruhe verbirgt sich ein Mosaik aus Traum und Wirklichkeit, sinnlich und zurückhaltend. Stets sind junge, hübsche Frauen die Protagonistinnen der Bildwelten. Dadurch entsteht unwillkürlich eine Nähe zu der Emotionswelt der Künstlerin. Ist es aber tatsächlich die Traumwelt der Künstlerin, die sie mit dem Betrachter teilen will? Hält sie dem Betrachter einen Spiegel vor, um seine eigenen Traumwelten ergründen zu können?

Elisa Anfusos Werke sind voll von scheinbaren Gegensätzen, die eine faszinierende Spannung er-zeugen. Ihre Werke wirken unheimlich und fühlen sie sich trotzdem vertraut an. Persönliche Geschichten des Betrachters können überraschend schnell Eintritt in die Bildinterpretation finden, da die Werke eine Vielfalt unterschiedlichster Assoziationsmöglichkeiten anbieten. Zum Beispiel interpretierte Antonio Casaburi die 2014 entstandene Werkserie Der Fall von Eva (La caduta di Eva) als gemalte Erzählung vom Fall der Seelen, die von einem willkürlich gewählten Körper gefangen genommen worden sind. Perfektion trifft auf Verderblichkeit. Unendlichkeit und Endlichkeit fallen in sich zusammen. Elisa Anfusos Eva ist, in Casaburis Augen, eine qualvolle und tragische Heldin, die stets nach einer inneren Befreiung sucht. Die Angst eines immerwährenden Sturzes lebt in ihr. Dadurch scheint sie vorläufig in einem schicksalsschweren Augenblick - der stets einem Wendepunkt vorangeht - erstarrt zu sein.

Trotz der Schwere und Melancholie, die Anfusos Werke vermitteln, fällt es schwer, den Blick abzuwenden. Die exakte und eindrucksvolle Malweise spricht die Sinne an. Die Äpfel sind zum Anbeißen rot und das Verlangen nach ihrem Geschmack wird geweckt. Die Tischdecke und das Gewand sind Stoffe, deren Falten geglättet werden wollen. Es sind alltägliche Dinge, wie kleine Kuchenkrümel auf Porzellantellern, die Vertrauen wecken. Lässt man sich auf das sinnliche Erfahren der Kunstwerke ein, werden Zugänge zu Verborgenem freigelegt. Die anziehenden Werke von Elisa Anfuso sind unheimliche, faszinierende Projektionsflächen, die auf eine ganz persönliche Weise zum Erfahren und Erforschen anregen.

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Opere | Werke

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Il cielo copre, la terra sostiene.

Olio su telacm 120x150, 2014

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La ninna nanna

Olio e pastelli su telacm 120x80, 2014

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Autoritratto con bandierina a pois

Olio e pastelli su telacm 100x120, 2014

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16

In camera caritatis

Olio su telacm 100x120, 2014

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Sleeping beauty

Olio e pastelli su telacm 130x180, 2014

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20

Il circolo delle solitudini

Olio su telacm 100x150, 2014

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22

Estasi e vacuità (di tutte le cose visibili e invisibili)

Olio e pastelli su telacm 120x80, 2014

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24

Attenta al lupo

Olio e pastelli su telacm 80x120, 2013

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Solitud-es n.3

Olio e pastelli su telacm 100x70

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Solitud-es n.2

Olio e pastelli su telacm 70x100

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30

Le ballate finite a metà

Olio e pastelli su telacm 90x120

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Time-out

Olio e pastelli su telacm 50x100, 2013

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34

Destinazione Paradiso

Olio e pastelli su telacm 120x150, 2013

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Adagio

Olio e pastelli su telacm 100x120

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Potrebbe volare ma non vola, potrebbe cadere ma non cade

Olio e pastelli su telacm 210x120

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40

Il giorno di festa

Olio e pastelli su telacm 120x80, 2014

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42

Io ti salverò

Olio e pastelli su cartacm 50x70, 2014

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44

Prosopopee n.1

Olio e pastelli su cartacm 35x70, 2013

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Prosopopee n.2

Olio e pastelli su cartacm 50x70, 2013

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Trittico della gravità

Olio e matite su cartacm 135x60, 2013

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Solo Exhibition 2013 - A thing to play with - Studio Lab, Capri (Na)2013 - Pondus Animae - Caruso Gallery, Milazzo (Me)2012 - [Solitudo] - Spazio Arte Duina, Paitone (BS)2012 - Di sogni, di carne - 999 contemporary, Roma2011 - La stanza dei giochi di Penelope - V-Bonà Club, Catania 2011 - Non calpestare la linea rossa - Galleria dell’Ombra, Brescia2010 - La mia ombra è lieve - Galleria Gagliardi, San Gimignano2010 - SOgNO - Artesia Galleria d’Arte, Catania

Group Exibition 2014 • From Figurative to Abstract. Section Portrait - White Room,Capri • Aliens, Le forme alienanti del contemporaneo (II) - Casa di Ludovico Ariosto, Ferrara2013 • Wikam - Palais Ferstel & Palais Niederösterreich, Vienna • Locus Animae 8 | Dea Madre - Foyer del Kursaal, Lido di Jesolo (Ve) • Aliens, Le forme alienanti del contemporaneo - E-lite studiogallery, Lecce • Scritto sul corpo - E-Lite Studiogallery, Lecce 2012 • Iconica - RezArte Contemporanea, Reggio Emilia • Ilussioni parallele - Spazio Arte Duina, Paitone (Bs) • Locus Animae 7 - Laguna Shopping, Jesolo - Ve

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• A proposito di donne - Galleria Conarte - Savona • Non solo pittura - Convento di S. Francesco, Patti - Me • No Lands Border - Terrain Vague - Cosenza 2011 • Germinale - Spazio Arte Duina, Paitone - Bs • Conviv-io, Convivenza con l’io - S. Carlo dei Barnabiti, Firenze • Premio Arte Mondadori - Artista finalista 2010 • Una donna senza tempo - Galleria Mondadori, Venezia • Premio Combat - Artisti Finalisti in mostra - Bottini dell’Olio, Livorno • Premio Arte Laguna - Arsenale, Venezia Premio speciale Galleria dell’Ombra Premio speciale Galleria Gagliardi Premio speciale Istituto di Cultura Italiana 2009 • Sguardi Multipli, Rassegna nazionale di arti visive - Castello Estense, Ferrara • Il secondo libro dei sogni - Vie di fuga - Castel dell’Ovo, Napoli • Biennale del Libro d’Artista, a cura di Linea d’Arte, Palazzo Merolla, Napoli • Aida, rassegna d’arte - Palazzo dei congressi, Taormina (Me) • Premio Laetitia Cerio 2009 - Centro Caprense I. Cerio, Capri (Na) • Start-Up, Rassegna internazionale, a cura di R. Ronca, Villa SantIsidoro (Mc) • È nato prima l’uovo o la colomba? Museum & Fashion Marella Ferrera, Catania

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