Einaudi Mag-Giu 2016 - Punto Einaudi Palermo · L’arte della guerra zombi ... Chiara Valerio ci...

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Einaudi Novità

M a g g i o G i u g n o 2 0 1 6

I LIBRI DEL MESEAleksandar Hemon, L’arte della guerra zombi

Murakami Haruki, Vento & Flipper

Chiara Valerio, Storia umana della matematica

Marco Revelli, Non ti riconosco

Eugenio Borgna, Responsabilità e speranza

Einaudi Novità maggiogiugno 2016

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Una commedia agrodolce, alta e bassa insieme: esilarante, rutilante e insopportabilmente illuminante

L’imprevedibile autore del Libro delle mie vite e di Amore e ostacoli l’aveva promesso: «Il mio prossimo romanzo sarà un ottovolante di sesso e violenza». L’arte della guerra zombi mantiene la promessa garantendo uno spasso che dà assuefazione e una trama che sembra una sfida lanciata ai fratelli Coen.

Joshua Levin, aspirante sceneggiatore sulla trentina, è il prototipo dell’uomo qualunque americano contemporaneo: nevrotico, egoista, pigro eppure ambizioso, indeciso, dedito al consumo, ossessionato dal sesso. E proverbialmente inconcludente. Tra le sue tante sceneggiature che non vanno da nessuna parte, Joshua decide che ce n’è una vincente: s’intitola Guerre zombi e racconta le avventure del maggiore Klopstock e il suo tentativo di salvare il mondo dall’invasione dei famelici mangiacervelli. Ma a partire da quest’idea ogni scelta di Joshua sarà piú disastrosa della precedente conducendolo rapidamente e inesorabilmente verso la débâcle. E sempre piú evidenti diventeranno i paralleli fra i non-morti della sua fantasia e quelli che popolano un Paese-zombi, l’America, che si ciba dell’altro senza misura e, come Desert Storm ben dimostra, senza considerazione per le conseguenze.Per la prima volta Aleksandar Hemon si sgancia dal topos dello scrittore bosniaco espatriato di ogni sua opera precedente per calare la vicenda saldamente nel fallimento del sogno americano, e con un meraviglioso e inaspettato colpo di reni, scoperchia una vena comica potentissima in un romanzo adrenalico e spietato con i suoi personaggi, divertente come una comica di Buster Keaton, il genio dalla faccia triste che non ride mai.

Aleksandar Hemon è nato a Sarajevo nel 1964 e dal 1992 vive negli Stati Uniti, dove è rimasto bloccato dallo scoppio della guerra in Bosnia poco tempo dopo il suo arrivo. Appena tre anni piú tardi ha cominciato a scrivere in inglese, riscuotendo gli elogi della critica anche per la ricchezza del suo stile, al punto da aggiudicarsi nel 2004 la prestigiosa «genius grant» della MacArthur Foundation, ed è oggi unanimemente considerato uno tra gli autori piú raffinati e interessanti in circolazione. Presso Einaudi ha pubblicato Spie di Dio (2000), Nowhere Man (2004), Il progetto Lazarus (2010), Il libro delle mie vite (2013) e Amore e ostacoli (2014).

Aleksandar HemonL’arte della guerra zombiTraduzione di Maurizia Balmelli

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SUPERCORALLI • € 19,00 • pp. 250 • 978880622704-3

«È come se all’improvviso ci trovassimo davanti a un prequel di Una notte da leoni diretto da Tarkovskij».

«The Guardian»

«Una potente opera maestra da uno dei nostri scrittori piú significativi, allo stesso tempo scriteriata e meditabonda».

«The National Post»

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I due romanzi d’esordio di Murakami Haruki per la prima volta tradotti in Occidente

Un giorno, a ventinove anni, Murakami Haruki è allo stadio a guardare una partita di baseball quando, osservando la traiettoria della pallina finire nel guantone di un giocatore, ha come un’illuminazione: lui, un giorno, diventerà uno scrittore.

Tornato a casa – lo racconta lui stesso nell’introduzione scritta per questo volume – sul tavolo della cucina inizia a scrivere un romanzo e poi un altro ancora, nei ritagli di tempo mentre gestisce il suo jazz bar a Tokyo. I romanzi sono Ascolta la canzone del vento (1978) e Il flipper del ’73 (1980). Fino a oggi Murakami si era sempre rifiutato di farli uscire dal Giappone, eppure l’universo murakaminiano è già tutto qui, concentrato in due storie delicate, misteriose, incredibilmente moderne (ai tempi, in patria, furono accolti come romanzi dirompenti, che rivoluzionavano la lingua e l’immaginario tradizionali). In Ascolta la canzone del vento uno studente passa il tempo al Jay’s Bar in compagnia del Sorcio, un ragazzo ricco ma profondamente solo e disilluso. Bevono e fumano troppo, ascoltano jazz, si confidano col vecchio Jay, che fa quasi da fratello maggiore per questi giovani malinconici, già delusi dalla vita. Finché un giorno, il narratore conosce una ragazza sfuggente e bellissima che lavora nel vicino negozio di dischi: quando, senza dare spiegazioni, la ragazza sparirà nel nulla, il protagonista capirà che fino ad allora era stato lui a confessarsi, a parlare delle sue ferite, di una ex che si è suicidata, senza mai penetrare il mistero di quella enigmatica fanciulla. Il flipper del ’73 si svolge qualche anno dopo: il narratore è lo stesso, ora lavora come traduttore per un piccolo editore e convive con due gemelle arrivate nella sua vita chissà da dove. Al suo fianco c’è ancora il Sorcio, e le serate si passano sempre al Jay’s bar. Insomma, tutto sembra scorrere pacificamente, almeno fino all’arrivo di un strano flipper – ricordo della giovinezza del protagonista – e alla partenza del Sorcio…

Murakami HarukiVento & FlipperTraduzione di Antonietta Pastore

Murakami Haruki (Kyoto, 1949) è autore di molti romanzi, racconti e saggi e ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Carver, Capote, Salinger. Einaudi ha pubblicato Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik, Underground, Tutti i figli di Dio danzano, Norwegian Wood (Tokyo Blues), L’uccello che girava le Viti del Mondo, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Kafka sulla spiaggia, After Dark, L’elefante scomparso e altri racconti, L’arte di correre, Nel segno della pecora, I salici ciechi e la donna addormentata, 1Q84, A sud del confine, a ovest del sole, Ritratti in jazz (con le illustrazioni di Wada Makoto), L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, Sonno, Uomini senza donne e La strana biblioteca (con le illustrazioni di Lorenzo Ceccotti).

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SUPERCORALLI • € 19,00 • pp. 250 • 978880622798-2

«Ogni nuova dose del maestro giapponese ci scalda il cuore [...] Questi libri, vecchi e nuovi allo stesso tempo, sono brevi ma in nessun modo da poco».

«The Economist»

«I fan di Murakami attendevano con ansia questa pubblicazione. E per i novizi questa è un’eccellente introduzione a uno degli scrittori piú influenti della sua generazione».

«The Guardian»

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Chiara Valerio vi farà amare la matematica e, peggio ancora, i matematici

I matematici sono uomini come tutti gli altri, alle prese con un talento spesso precoce, imperativo e solitario. Cosí le grandi scoperte matematiche sono anche storie di padri e figli, balistica e cibernetica, amori e fallimenti, ostinazione e fortuna. Chiara Valerio ci racconta la seduzione della piú inafferrabile delle scienze esatte.

Per capire come János Bolyai, matematico, abbia risolto il problema delle parallele, bisogna tornare indietro di una vita, a Farkas Bolyai, suo padre, matematico. Senza Mauro Picone, giovane matematico, sull’altopiano della Bainsizza – lo stesso di Emilio Lussu – l’esercito italiano non avrebbe mai potuto fare la guerra. Se Alan Turing, il risolutore di Enigma, desiderava ardentemente essere una macchina, Norbert Wiener, il padre della Cibernetica, non avrebbe mai e poi mai voluto essere un bambino prodigio: entrambi tuttavia progettavano automi. Se Lev Landau, fisico e matematico valentissimo, non muore in un incidente sulla strada che da Mosca porta a Dubna, è perché in ospedale, oltre ai medici migliori di tutte le Russie, arrivano i fisici piú preparati di tutte le Russie. Chiara Valerio ci dimostra come ragione e sentimento, irrazionale e razionale, reale e immaginario non siano concetti opposti ma possibilità dell’essere. La capacità di calcolare il mondo lo determina nel momento stesso in cui lo descrive, attraversando i confini, le epoche storiche e le generazioni. La matematica nasce perché gli esseri umani sono fatti della stessa sostanza di cui è fatto il tempo.

Chiara ValerioStoria umana della matematica

Chiara Valerio è nata a Scauri nel 1978, ha conseguito un dottorato in matematica all’Università Federico II di Napoli e vive a Roma. Ha scritto romanzi e racconti, tra cui: A complicare le cose (Robin 2007), La gioia piccola d’esser quasi salvi (nottetempo 2009), Spiaggia libera tutti (Laterza 2010). Presso Einaudi ha pubblicato Almanacco del giorno prima (2014). Collabora con «Ad alta voce» di Radio3 e con il programma televisivo «Pane quotidiano».

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SUPERCORALLI • € 18,00 • pp. 180 • 978880623006-7

Anche senza capire nulla di geometria si può concordare che il problema delle parallele coincide col problema dell’infinito. Nessun matematico può vedere cosa succede dopo il bordo del foglio sul quale le parallele che va tracciando non s’incontrano. Da bambina, quando papà mi parlava delle parallele, eccepivo che i binari, all’orizzonte, si incontravano e, dunque, che fine avrebbe fatto il treno?

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Un viaggio per tappe della mente e del cuore nell’Italia di oggi, attraverso momenti di grande trasformazione e cambiamento, ma anche di caduta e stordimento

Un viaggio in Italia, da Torino a Lampedusa, sulle tracce di città conosciute, amate e a volte perdute. Di luoghi dell’esperienza e del ricordo che mutano nel tempo e nelle stagioni fino a «non riconoscerli piú», e di cui non puoi fare a meno. Di paesaggi familiari che giorno dopo giorno stupiscono, disorientano e promettono nuove frontiere.

Torino, la città di Marco Revelli, è un luogo in cui uno può perdersi. Ci si può perdere non solo nel centro, fissato dai recenti restauri in cartolina da consumare con i piedi e con lo sguardo piú che da abitare, ma anche in periferia: il grande anello della città fabbrica è diventato terra di nessuno e i vecchi stabilimenti sono ora spazi rarefatti, accumuli di macerie tossiche, vuoti industriali. Nuovi mondi. Ma Torino è anche Arduino, «una piattaforma hardware low cost programmabile», un simbolo del futuro e di un nuovo possibile spazio di condivisione e cambiamento all’interno della città.Il viaggio, attraverso la nostra penisola e le storie dei suoi abitanti, continua nel paese fantasma di Consonno, luogo prima di divertimenti e svaghi, poi di abbandono e rovine: il delirio di un «imprenditore moderno» che sognava di anticipare il futuro facendone la Las Vegas brianzola. E a Prato, città alle porte di Lucca e Firenze, con le sue «industrie» tessili e non solo, e la sua comunità orientale. Poi a sud, a Taranto e Gioia Tauro fino a Lampedusa, luogo di arrivo e di sbarco continuo di altre realtà.Un viaggio in Italia, fuori da luoghi comuni e falsi ottimismi, condotto con sguardo critico e innamorato e con una penna che ben sa padroneggiare e integrare sia le cifre e i risultati dell’indagine sociale e dei mutamenti, sia il fascino delle voci dei protagonisti e il portato della narrazione.

Marco RevelliNon ti riconoscoViaggio in Italia

Marco Revelli insegna Scienza della politica all’Università del Piemonte orientale. Fra i suoi libri: Le due destre: le derive politiche del postfordismo (Bollati Boringhieri, 1996), La sinistra sociale (Bollati Boringhieri, 1999). Per Einaudi ha curato il testo di T. Ohno, Lo spirito Toyota e ha pubblicato Oltre il Novecento (2001), La politica perduta (2003), Poveri, noi (2010) e Finale di partito (2013).

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FRONTIERE EINAUDI • € 18,50 • pp. 200 • 978880622944-3

Nel corso di questo lungo viaggio erratico tra le pieghe di un Paese sospeso, ho incontrato un’infinità di tracce di una metamorfosi istantanea. Di pieni divenuti d’improvviso vuoti. Di futuri fattisi, istantaneamente, anteriori. Di promesse appena immaginate e già mancate. Di progetti iniziati e non terminati. Il profilo di una bolla cresciuta a dismisura lungo vettori creduti eterni. E i segni di mappe che non valgono piú. Ma non riesco a considerarli simboli di un paradiso perduto.

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Siamo chiamati a non spegnere in noi e negli altri la speranza e di questo siamo responsabili

Il grande psichiatra illustra con stile, chiarezza e precisione la relazione che lega indissolubilmente responsabilità e speranza nei rapporti umani.

Noi rispondiamo – o dovremmo rispondere – al dovere, al carico di pensarci sempre in relazione con gli altri, e con noi stessi, non solo mediante le nostre azioni ma anche mediante le nostre parole e le nostre emozioni. Ne sentiamo la responsabilità nello scorrere delle giornate in cui siamo continuamente chiamati ad ascoltare gli altri, a rispondere alle loro angosce e alle loro speranze. Conoscere se stessi e conoscere gli altri è il modo piú intenso di essere responsabili. Nessuno si conosce del resto fino a quando è soltanto se stesso, e non, allo stesso tempo, anche un altro. Noi non siamo mondi isolati, dalle porte e dalle finestre chiuse, ma mondi aperti all’ascolto in una circolarità di esperienze che ci rendano consapevoli di quanta sia la nostra responsabilità nel determinare i modi di essere e di comportarsi degli altri. Le loro speranze. La speranza, che è apertura al futuro, ci obbliga a pensare non solo alle conseguenze presenti e passate delle nostre azioni e delle nostre parole, ma anche alle conseguenze future, e ci obbliga a ricercare quello che è ancora possibile in ogni situazione della vita. Nel libro la speranza è analizzata nelle sue diverse articolazioni tematiche che abbiamo il dovere e la responsabilità di conoscere. Come dice Nietzsche, la speranza è un arcobaleno gettato al di sopra del ruscello della vita, inghiottito centinaia di volte dalla spuma e sempre di nuovo rinascente.Non lasciamo morire in noi la speranza se vogliamo aiutare chi la sta perdendo. Lo dice Walter Benjamin: solo per chi non ha piú speranza ci è data la speranza.

Eugenio BorgnaResponsabilità e speranza

Eugenio Borgna è psichiatra e docente. Per Feltrinelli ha scritto Come in uno specchio oscuramente, Le emozioni ferite e La solitudine dell’anima. Per Einaudi ha pubblicato: Elogio della depressione (con A. Bonomi, 2011), La fragilità che è in noi (2014) e Parlarsi (2015).

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VELE • € 11,00 • pp. 100 • 978880623040-1

Sappiamo di essere responsabili delle parole e degli sguardi, dei gesti e del silenzio che la speranza la fanno nascere o la fanno morire?“ ”

NARRATIVAAuður Ava Ólafsdóttir

Daniel Alarcón

Lev Tolstoj

Eugenio Scalfari

Michele Mari

Fabrizia Ramondino

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SUPERCORALLI • € 15,00 • pp. 100 • 978880622841-5

Tra personaggi bizzarri e barattoli di marmellata, ritorna l’inconfondibile autrice islandese

Augustina è un’adolescente speciale, una «creatura della natura», ma a un certo punto tutti dobbiamo provare a crescere.

In un piccolo villaggio islandese vive Augustina. Concepita tra i campi di rabarbaro, la ragazza vi trascorre molto del suo tempo. È una specie di genio matematico, un genio sregolato che non segue i normali metodi di studio e di analisi, per cui capita che di tanto in tanto metta in difficoltà il suo insegnante con quesiti che sono veri e propri arcani. Augustina vive con Nina in una casa color rosa salmone. Nina non è sua madre, la madre della ragazza è un’ornitologa, sempre in giro per il mondo occupata dalle sue ricerche sui volatili. Madre e figlia si scrivono lettere. Augustina non ha mai conosciuto suo padre, esperto di balene, ma periodicamente gli invia messaggi in bottiglia. Nel seminterrato c’è poi l’officina di Vermundur, uno che aggiusta tutto e che produce paralumi. È un personaggio curioso, dotato di una particolare forma di saggezza. Un giorno Augustina riceve dalla madre un telegramma che le annuncia la nascita di un fratellino e la ragazza dovrà decidere se lasciarsi finalmente il villaggio alle spalle e iniziare ad aiutare le persone che hanno piú bisogno di lei.

Auður Ava Ólafsdóttir è nata a Reykjavík nel 1958. Ha insegnato Storia dell’arte ed è stata direttrice del Museo dell’Università d’Islanda. Per Einaudi ha pubblicato Rosa candida (2012), La donna è un’isola (2013) e L’eccezione (2014).

Auður Ava ÓlafsdóttirIl rosso vivo del rabarbaroTraduzione di Stefano Rosatti

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SUPERCORALLI • € 20,00 • pp. 300 • 978880621596-5

«Uno dei piú grandi talenti della sua generazione».«The New York Times»

Una storia che si legge tutta d’un fiato, e insieme una stimolante meditazione sul destino, l’identità e le conseguenze devastanti che possono derivare anche dalle nostre piú piccole scelte.

La vita di Nelson non sta andando come lui sperava. La sua ragazza lo tradisce, suo fratello ha abbandonato il paese sudamericano in cui sono nati lasciandolo solo a prendersi cura della madre vedova, e la sua carriera di attore stenta a decollare. Almeno fino a quando non ottiene un ruolo da protagonista in un revival de Il presidente idiota, leggendaria pièce teatrale dell’eroe di Nelson, Henry Nuñez. E qui iniziano i guai: il tour porta Nelson fuori dai confini protetti della città, attraverso terre a lui del tutto ignote che ancora portano le cicatrici della guerra civile. Replica dopo replica, Nelson si avvicina agli altri attori del gruppo, restando irrimediabilmente invischiato nelle loro vite complicate, fino a quando, nel corso di una performance memorabile, un tradimento a lungo rimasto sepolto riaffiora in superficie e trascina la troupe nel caos. A rivelare poco alla volta il destino di Nelson è l’indagine del narratore, un giovane ossessionato dalla sua storia, con la quale ha forse piú legami di quanto non lasci trapelare.

Daniel AlarcónDi notte camminiamo in tondoTraduzione di Ada Arduini

Daniel Alarcón è nato a Lima, in Perú, nel 1977, ma vive negli Stati Uniti. è stato inserito nei«21 migliori giovani scrittori americani» dalla rivista «Granta» e tra i «20 migliori under 40» dal «New Yorker». Radio città perduta, il suo primo romanzo, è stato pubblicato da Einaudi nel 2011.

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SUPERCORALLI • € 24,00 • pp. 900 • 978880622678-7

Torna in una nuova magistrale traduzione il capolavoro piú amato della letteratura russa

Continua il programma einaudiano di riproposta dei grandi classici: la traduttrice di Vita e destino di Grossman alle prese con il capolavoro di Tolstoj.

Per Dostoevskij Anna Karenina «in quanto opera d’arte è la perfezione... e niente della letteratura europea della nostra epoca può esserle paragonato». Nabokov scrisse che il romanzo di Tolstoj è «il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo» e Faulkner lo definí «il romanzo meglio scritto di tutti i tempi». Ma la fama e la considerazione per Anna Karenina continuano anche nel nostro secolo: nel 2007 la rivista «Time» ha chiesto a un panel di 125 tra i piú famosi scrittori contemporanei (da Jonathan Franzen a Stephen King, da Norman Mailer a David Foster Wallace) quale fosse il miglior romanzo di tutti e tempi e la risposta è stata – avete indovinato – Anna Karenina.Le traduzioni, si sa, invecchiano piú degli originali e le voci di Anna, Vronskij, Levin e di tutti gli altri personaggi dell’amatissimo romanzo, sono qui rese in italiano dalla celebre traduttrice di altre importantissime voci russe, da Vasilij Grossman a Anna Politkovskaja, per nuove generazioni di lettrici e lettori che seguiranno Anna fino al suo appuntamento col destino.

Lev TolstojAnna KareninaTraduzione di Claudia Zonghetti

Di Lev Nikolaevic Tolstoj (1828 - 1910) Einaudi ha pubblicato: Guerra e pace, Anna Karenina, La sonata a Kreutzer, Carteggio confidenziale con Aleksandra Andrejevna Tolstaja, Resurrezione, Racconti, I quattro libri di lettura, Due ussari, Racconti di Sebastopoli, Quattro romanzi (La felicità familiare, Morte di Ivan Ilic, La sonata a Kreutzer, Padre Sergio).

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SUPERCORALLI • € 18,50 • pp. 200 • 978880623011-1

Torna in libreria il primo romanzo di uno dei piú grandi intellettuali del nostro tempo

Un romanzo ammaliante che, muovendosi tra fiaba e mito, mette a nudo le contraddizioni dell’animo umano e celebra il potere creativo della mente.

In un vasto e bizzarro edificio a metà tra il mare e la campagna, vive un’immensa tribú famigliare guidata dall’eccentrico patriarca Cortese dei Gualdo, amante delle recite e della teatralità. Per il giovane Andrea, quel susseguirsi irregolare di stanze, corridoi, scale e passaggi è un labirinto in cui far correre libera la fantasia, per conoscerne ogni anfratto e ogni segreto. Finché un giorno nella vita immobile dei Gualdo irrompe una pittoresca compagnia di girovaghi e il vento del cambiamento incomincia a soffiare. Quando don Cortese allestisce la sua ultima recita in occasione della propria morte, arriva il momento per Andrea di abbandonare il labirinto per esplorare il mondo fuori. Ma è possibile uscirne davvero? E se fosse solo una costruzione della mente?Una storia ricca di quelle profonde implicazioni morali e filosofiche cui l’autore ci ha abituati. Un romanzo suggestivo che torna finalmente in libreria dopo diciotto anni dalla sua prima uscita.

Eugenio ScalfariIl labirinto

Tra i libri di Eugenio Scalfari ricordiamo La sera andavamo in via Veneto. Storia di un gruppo dal «Mondo» alla «Repubblica» (Mondadori 1986, Einaudi 2009), Incontro con io (Rizzoli 1994, Einaudi 2011), Alla ricerca della morale perduta (Rizzoli 1995), La ruga sulla fronte (Rizzoli 2001, Einaudi 2010) e, con Giuseppe Turani, Razza padrona (Feltrinelli 1974, Baldini Castoldi Dalai 1998), L’uomo che non credeva in Dio (Einaudi 2008), Per l’alto mare aperto (Einaudi 2010 e 2011), Scuote l’anima mia Eros (Einaudi 2011 e 2013), Dialogo tra credenti e non credenti (Einaudi 2013, con Papa Francesco), L’amore, la sfida, il destino (Einaudi 2013), Racconto autobiografico (Einaudi 2014) e L’allegria, il pianto, la vita (Einaudi 2015). Con il Gruppo editoriale L’Espresso ha pubblicato, raccolti in cinque volumi, gli articoli scritti tra il 1955 e il 2004. Nel 2012 Mondadori ha pubblicato nei «Meridiani» La passione dell’etica. Scritti 1963-2012.

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L’ARCIPELAGO EINAUDI • € 13,50 • pp. 200 • 978880622896-5

Un gioco letterario divertentissimo, il ritorno di un libro introvabile e ormai diventato di culto

Cosa nasconde il giovane Leopardi dietro il suo amore per la Luna? Il poeta piú famoso dell’Ottocento come non lo abbiamo mai visto.

Recanati, 1813. La vita a casa Leopardi è scandita da ritmi sempre uguali: sotto l’occhio severo del «signor Padre» i tre fratelli fanno i compiti, vanno a messa ogni domenica, saltuariamente giocano. Ma c’è qualcosa che inquieta Orazio Carlo, ed è il comportamento del fratello maggiore, Tardegardo Giacomo. Infatti, dietro la facciata del ragazzino giudizioso che se ne sta sempre chiuso in biblioteca, il futuro autore dell’Infinito sembra nascondere una natura difficile da tenere a bada.Nel frattempo, alcuni avvenimenti misteriosi e sanguinari mettono a rischio la serenità degli abitanti di Recanati... Che sia implicato il giovane Giacomo, e la sua passione per le notti di luna piena?Attraverso le pagine di un diario apocrifo – scritte in un italiano ottocentesco reinventato, sempre godibilissimo – Michele Mari prende la voce del fratello del celebre poeta per mettere in scena una piccola favola nera. Già amato dai lettori di Mari e pronto a trovarne di nuovi, Io venía pien d’angoscia a rimirarti è un libro prezioso, che s’inserisce in pieno nell’onda «leopardiana» di questi ultimi anni.

Michele MariIo venía pien d’angoscia a rimirarti

I libri di Michele Mari sono Di bestia in bestia (Longanesi 1989), Io venía pien d’angoscia a rimirarti (Longanesi 1990; Marsilio 1998; Cavallo di Ferro 2012), La stiva e l’abisso (Bompiani 1992; Einaudi 2002), Euridice aveva un cane (Bompiani 1993; Einaudi 2004), Filologia dell’anfibio (Bompiani 1995; Laterza 2009), Tu, sanguinosa infanzia (Mondadori 1997; Einaudi 2009), Rondini sul filo (Mondadori 1999), I sepolcri illustrati (Portofranco 2000), Tutto il ferro della torre Eiffel (Einaudi 2002), I demoni e la pasta sfoglia (Quiritta 2004; Cavallo di Ferro 2010), Cento poesie d’amore a Ladyhawke (Einaudi 2007), Verderame (Einaudi 2007), Milano fantasma (edt 2008, in collaborazione con Velasco Vitali), Rosso Floyd (Einaudi 2010), Fantasmagonia (Einaudi 2012), la nuova versione di Di bestia in bestia (Einaudi 2013), Roderick Duddle (Einaudi 2014) e Asterusher. Autobiografia per feticci (Corraini 2015, in collaborazione con Francesco Pernigo). Ha tradotto per Rizzoli L’Isola del Tesoro di Stevenson e Ritorno all’Isola del Tesoro di Andrew Motion, e per Bompiani Il richiamo della foresta di London.

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LETTURE EINAUDI • € 20,00 • pp. 280 • 978880623043-2

Il ritorno di un libro che ha fatto epoca

Il capolavoro della scrittrice racconta una Napoli controllata dai tedeschi alla fine del 1943, cupa e pericolosa. Ma, vista con gli occhi di una bambina di sette anni, piú affascinante che mai.

Nata a Napoli, Fabrizia Ramondino si era subito trasferita in Spagna con la famiglia e lí era cresciuta. In Althénopis la scrittrice racconta il ritorno quando aveva sette anni in una città occupata dai tedeschi, pericolosi ma anche un po’ ridicoli, arrabbiati e delusi di non aver trovato la stessa Napoli che aveva incantato Goethe. Il romanzo è anche, se non soprattutto, un libro di memorie familiari in cui spiccano le figure di una nonna prodiga e stravagante e quella della madre, la cui agonia costituisce il climax emotivo della narrazione. Ben lontano da qualsiasi effetto nostalgico, il caleidoscopico campionario di esperienze della bambina vibra di una vitalissima curiosità e di un alone favoloso. Con uno stile che non ha nulla dell’elegiaco e dello svenevole, ma è piuttosto accumulativo, trascinante, contrastato, ironico e autoironico, con un gusto speciale per nomi e parole, sciorinati e assaporati nella loro ricchezza di suoni e significati. Non a caso uno dei suoi scrittori piú amati era Gadda.

Fabrizia RamondinoAlthénopisPrefazione di Silvio Perrella

Fabrizia Ramondino è nata a Napoli nel 1936. È stata per anni una figura di riferimento dell’impegno sociale nella sua città, organizzando scuole per i bambini dei vicoli e attività politiche e culturali per i disoccupati. Tra i suoi libri, oltre ad Althénopis, Storie di patio (1983), Un giorno e mezzo (1988), L’isola riflessa (1998), Passaggio a Trieste (2000), Guerra d’infanzia e di Spagna (2001), La Via (2008). Quest’ultimo romanzo uscí in libreria il giorno dopo la morte della scrittrice, per un malore durante un bagno nel mare di Gaeta.

POESIAPaul Celan

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COLLEZIONE DI POESIA • € 13,50 • pp. 180 • 978880622844-6

Il libro originario del poeta tedesco

Uscita nel 1948 da un piccolo editore viennese in poche copie, la prima raccolta di poesie in tedesco di Celan è la base per tutte le successive. Il poeta è gia pienamente lui, ma piú trasparente.

Tra il 1947 e il 1948, dopo avere lasciato Bucarest, Celan visse qualche mese a Vienna e cercò di pubblicare la sua prima raccolta di poesie in tedesco. Il primo tentativo abortí in bozze. Il secondo sembrava andare a buon fine e il libro fu stampato in 500 copie numerate. Con questo libro Celan intendeva esordire sulla scena letteraria di lingua tedesca, ma quando si accorse della quantità di refusi presenti nell’edizione chiese all’editore di non distribuire il volume. Dunque La sabbia delle urne è un libro fantasma, che Celan non ristampò mai, ma fece rifluire parzialmente in pubblicazioni successive. Rimase per lui l’autentico inizio della sua opera poetica, tanto che nel 1970, per le progettate Opere complete, Celan l’aveva indicato come testo di apertura. Anche questo progetto fu interrotto, e questa volta per una ragione piú drammatica: il suicidio dell’autore. La raccolta è stata recuperata solo in anni recenti, nell’edizione critica tedesca di Suhrkamp. In Italia non era finora mai stata pubblicata.

Paul CelanLa sabbia delle urneA cura di Dario Borso

Paul Celan nacque in Romania nel 1920 di famiglia ebrea tedesca. Scampò, unico della sua famiglia, allo sterminio nazista. Dal 1948 visse a Parigi, dove morí suicida nel 1970. Delle sue opere poetiche Einaudi ha già pubblicato quattro volumi: Di soglia in soglia (1996), Conseguito silenzio (1998), Sotto il tiro di presagi (2001) e Oscurato (2010). Nel 1993 è stato pubblicato anche un suo libro di saggi intitolato La verità della poesia.

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COLLEZIONE DI POESIA • € 9,00 • pp. 80 • 978880617649-5

Un poemetto che è quasi un esercizio zen

La sensazione della durata è difficile da spiegare: la si impara dal silenzio e la si prova quando si riesce a essere fedeli a se stessi fino in fondo.

Prendendo spunto da Goethe, «maestro del dire essenziale», Handke propone in questo poemetto una sua personale ricerca sul concetto di durata, l’entità che fornisce contorno a quanto ha la tendenza a dissolversi. Connessa al ripetersi degli eventi quotidiani, ma al contempo svincolata dalla permanenza in luoghi o itinerari consueti, la sensazione della durata è l’esito della fedeltà a ciò che l’individuo sente come piú profondamente proprio: fedeltà al divenire di una persona, fedeltà a «certe piccole cose» che ci accompagnano «in tutti i traslochi», fedeltà infine a determinati luoghi, un lago, una piazza, una sorgente alla periferia di Parigi. La durata tuttavia non esiste a priori, bisogna cercarla, andarle incontro, trovare un punto di mai definitiva, instabile quiete. La poesia – dice Handke – è uno dei migliori supporti in questa ricerca interiore. Ed è dunque naturale che questo libro di meditazione filosofica sia stato scritto in versi, quasi per bussare alla porta di quella condizione sapienziale tipica della poesia di ogni tempo.

Peter HandkeCanto alla durataTraduzione di Hans Kitzmüller

Peter Handke è nato a Griffen, in Austria, nel 1942. Da molti anni vive in Francia. Ha iniziato a pubblicare negli anni Sessanta come narratore sperimentale. Il suo romanzo La paura del portiere prima del calcio di rigore (1970) è diventato un film con la regia di Wim Wenders, la prima di tante collaborazioni fra i due. Tra i suoi altri romanzi il piú famoso è stato forse La donna mancina (1976). Durante le guerre jugoslave ha scritto tre pamphlet filo-serbi pubblicati da Einaudi.

SAGGISTICATimothy Brook

Salvatore Settis

Anthony A. Long

Sven Beckert

Frank Close

Valerio Calzolaio e Telmo Pievani

Mario Vegetti e Francesco Ademollo

Adriano Prosperi

Francesco Cassata

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SAGGI • € 24,00 • pp. 200, con 28 tft • 978880623067-8

Il nuovo libro dell’autore del fortunato Cappello di Vermeer

Nel 1659 arrivò a Oxford una strana mappa della Cina, lasciata in eredità dall’avvocato Selden alla Biblioteca Bodleiana. Nessuno se ne occupò, fino a quando nel 2009 ci mise sopra gli occhi un sinologo curioso: Timothy Brook.

Quando Timothy Brook vide per la prima volta la mappa di Selden si accorse che rappresentava un puzzle da risolvere: un artefatto dall’aspetto cosí moderno da sembrare quasi un falso. Invece era originale, e quello che rappresentava era sorprendente. Mostrava la Cina non tagliata fuori dal mondo, ma legata in relazioni marittime tali da creare l’embrione di una rete di commercio globale, la stessa che avrebbe alimentato lo sviluppo dell’Europa, e quello della Cina di oggi. Tutto ciò faceva sorgere alcune domande: come arrivò la mappa nelle mani di Selden? chi immaginò il mondo in quel modo? e, domanda piú importante, cosa ci dice del mondo che raffigura? Come un detective, Brook si fa strada per cercare delle risposte. Dal deserto del Gobi alle Filippine, da Giava al Giappone, fino al cuore della stessa Cina, il celebre sinologo esplora ogni dettaglio della mappa per individuare le forze che modellarono l’inizio dei rapporti della Cina con il mondo moderno.

Timothy BrookLa mappa della Cina del signor SeldenIl commercio delle spezie, una carta smarrita e il mare cinese meridionaleTraduzione di Chiara Veltri

Timothy Brook, eminente sinologo, insegna alla University of British Columbia di Vancouver ed è professore onorario all’East China Normal University di Shanghai. Ha scritto e curato piú di una dozzina di libri, tra i quali ricordiamo: The Confusions of Pleasure. Commerce and Culture in Ming China (1998) e The Troubled Empire. China in the Yuan and Ming Dynasties (2010). Ha inoltre diretto una monumentale storia della Cina imperiale in sei volumi (2007-2010). Il cappello di Vermeer (Einaudi, 2015) ha vinto il Mark Lynton History Prize 2009.

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PASSAGGI EINAUDI • € 15,00 • pp. 130 • 978880623071-5

Cronaca di una Costituzione sotto attacco

Una scelta di scritti civili che invitano a colmare il baratro fra i principî della Carta fondamentale e le pratiche di governo.

Nella Costituzione troviamo scolpiti la sovranità popolare, il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto alla cultura, il precetto di orientare l’economia e la proprietà secondo il principio supremo dell’utilità sociale (cioè del bene comune). Troviamo un orizzonte dei diritti, mai pienamente attuato, per cui possiamo dire con Calamandrei che «lo Stato siamo noi». Noi, non i governi. Perché i governi, troppo spesso, hanno tradito la Costituzione: hanno smontato lo Stato, ridotto lo spazio dei diritti, svenduto le proprietà pubbliche, anteposto il guadagno delle imprese al pubblico interesse.Con lo Stato contro i governi. Questo ci ricorda un antico principio del diritto romano (resuscitato in alcune recenti Costituzioni, per esempio in Brasile), l’azione popolare, e cioè il diritto dei cittadini di agire in giudizio, in nome della legalità costituzionale, contro governi e pubbliche amministrazioni che non la rispettino. È la Costituzione il metro con cui misurare i drammi dell’economia e immaginarne soluzioni possibili. Tenendo l’ago della bussola fisso sul bene comune, principio supremo che informa ogni parola della nostra Carta fondamentale.

Salvatore SettisCostituzione!Perché attuarla è meglio che cambiarla

A cura di Anna Fava

Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, ha diretto il Getty Research Institute di Los Angeles e la Normale di Pisa. È presidente del Consiglio scientifico del Louvre. Collabora con «la Repubblica», «Il Sole 24 Ore» e «l’Espresso». Tra i suoi libri pubblicati per Einaudi ricordiamo Italia S.p.A. (2002), Futuro del ‘classico’(2004), Paesaggio Costituzione cemento (2010), Azione popolare (2012), Costituzione incompiuta (2013, con A. Leone, P. Maddalena e T. Montanari) e Se Venezia muore (2015).

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PBE I MAVERICK • € 20,00 • pp. 180 • 978880622803-3

Capire noi stessi — la nostra natura, le nostre capacità, le nostre possibilità — dialogando con gli antichi Greci

Razionalità, irrazionalità, desiderio, passione, motivazione, libero arbitrio e destino: i concetti di mente che i Greci hanno spiegato e rifinito valgono universalmente e superano i secoli.

Come sono legate al corpo la mente e l’anima? Cosa ci accade quando moriamo? La vita e la morte, la mortalità e l’immortalità, sono opposti polari, o sono i due rovesci di un tutto continuo? Siamo responsabili per la nostra felicità? Possiamo raggiungere l’autonomia?Non esistono riscontri scientifici che permettano di decidere, una volta per tutte, se la mente è parte del corpo, o se invece è una sostanza spirituale, oppure un epifenomeno del cervello. Ancora non sappiamo, scientificamente parlando, cosa sia la coscienza. E però possiamo allargare e arricchire la nostra esperienza comprendendo in che modo gli autori greci, prima della scienza moderna, hanno spiegato quella cosa che, pur essendo la piú vicina a noi, continua ad essere, in un certo senso, molto misteriosa – la nostra essenza di individui umani.Un saggio vivace e appassionato dedicato ai concetti greci di mente e individualità umana che da Omero, Platone, Epitteto e Plotino giungono fino a noi.

Anthony A. Long La mente, il corpo, l’anima Modelli greci

Traduzione di Mauro Bonazzi

Anthony A. Long è Emeritus Professor of Classics, Irving G. Stone Professor of Literature e Professor of Philosophy and Rhetoric alla University of California, Berkeley. In italiano ha pubblicato La filosofia ellenistica. Stoici, epicurei, scettici (il Mulino 1997).

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LA BIBLIOTECA • € 34,00 • pp. 500, con 109 illustrazioni in b/n nel testo e 7 mappe • 978880622849-1

«Un’affascinante e profonda analisi della storia di una coltivazione che trasformò il mondo moderno. La storia globale dovrebbe essere scritta cosí».

Eric Foner

Il cotone è cosí onnipresente nella nostra vita da essere quasi invisibile, ma la sua storia è la chiave per capire le origini del capitalismo moderno.

Il volume racconta come, ben prima della meccanizzazione della produzione nel 1780, imprenditori europei e potenti uomini politici ridisegnarono l’industria manifatturiera mondiale, unendo espansione imperiale e schiavismo, per trasformare il mondo. In apparenza il libro di Sven Beckert si propone come una storia, dalle origini ai giorni nostri, del prodotto piú importante del XVIII e del XIX secolo, il cotone, e della sua produzione, trasformazione, circolazione. In realtà, attraverso il prisma costituito da tale prodotto, importante se non centrale nella storia dell’agricoltura, della manifattura e infine del capitalismo industriale, è di quest’ultimo che l’autore vuole tracciare la storia globale, nelle sue dimensioni e componenti fondamentali, non solo economiche e tecnologiche, ma anche sociali, giuridiche e politiche, su scala internazionale. E il cotone può legittimamente assurgere al ruolo di prisma nella misura in cui, ci ricorda Beckert, è a partire da esso che il capitalismo industriale è nato.

Sven BeckertL’impero del cotoneUna storia globale

Traduzione di Andrea Asioli

Sven Beckert insegna Storia americana alla Harvard University. Laureato alla Columbia University, si occupa della storia economica, politica e sociale del capitalismo. Per le sue ricerche ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo The Monied Metropolis: New York City and the Consolidation of the American Bourgeoisie (Cambridge University Press 2001 e 2003) e, con Julia Rosenbaum, The American Bourgeoisie. Distinction and Identity in the Nineteenth Century (Palgrave-Macmillan 2010). Fa parte dell’American Council of Learned Societies e della John Simon Guggenheim Memorial Foundation. Vive a Cambridge, Massachusetts.

Saggio vincitore del Bancroft Prize assegnato dalla Columbia University.

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SAGGI • € 32,00 • pp. 350, con 20 illustrazioni in b/n nel testo • 978880621767-9

Una vicenda sorprendente raccontata da una nuova prospettiva

Il professore di fisica a Oxford insegue il destino di Bruno Pontecorvo e, descrivendone le vicende biografiche, racconta il clima di spionaggio e paranoia della guerra fredda e lo straordinario apporto che il fisico italiano diede alla ricerca scientifica.

Nel 1950, Bruno Pontecorvo, un fisico di Harwell, il laboratorio di fisica nucleare del Regno Unito, sparí senza lasciare traccia all’età di 37 anni. Quando ricomparve, cinque anni piú tardi, si trovava dall’altra parte della Cortina di Ferro. Pontecorvo, uno dei piú geniali scienziati della sua generazione, era al corrente di molti segreti: aveva lavorato al Manhattan Project anglo-canadese e aveva dato un contributo fondamentale alle ricerche sulla fissione nucleare. Quando sparí, il controspionaggio del Regno Unito sostenne che non era una persona pericolosa. Oggi, grazie alla possibilità di accedere a nuovi archivi e carteggi e dopo aver consultato membri della famiglia e i colleghi scienziati, Frank Close si chiede se la fuga di Pontecorvo fu l’atto finale di una vita da spia, cercando di far luce sulla storia di un uomo segnato dall’avvento dell’era atomica e della guerra fredda.

Frank CloseUna vita divisa in dueLa storia di Bruno Pontecorvo, fisico o spia

Traduzione di Giorgio Panini

Frank Close insegna fisica a Oxford. Nel corso della sua carriera ha ricoperto numerosi incarichi, tra i quali la vicepresidenza della British Association for Advancement of Science, la direzione della divisione di fisica teorica presso il Rutherford Appleton Laboratory e la direzione del dipartimento di comunicazione e educazione pubblica al CERN. È autore tra i piú noti di divulgazione scientifica in Gran Bretagna. Antimateria (Einaudi 2010) è stato il suo primo libro tradotto in italiano. Nel 2013, sempre per Einaudi, ha pubblicato L’enigma dell’infinito.

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VELE • € 11,00 • pp. 140 • 978880622954-2

La libertà di migrare e il diritto di restare

Migrare è un fenomeno che accompagna la specie umana da sempre: insieme alla libertà di migrare va tutelato anche il diritto a restare.

Le specie umane migrano da due milioni di anni: lo hanno fatto prima in Africa, poi fuori dall’Africa e il risultato è che il quadro popolazionale umano si è complicato: convivenze, sovrapposizioni tra flussi migratori successivi, selezione naturale, forse conflitti, forse ibridazioni tra diverse specie umane cugine, fino a Homo sapiens. Il cervello è cresciuto e con esso la flessibilità adattativa. Gli esseri umani si sono evoluti grazie alle migrazioni, ma ciò non significa affatto che oltre alla libertà di migrare non vada tutelato anche il diritto di restare nel proprio paese. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre 2015 ha approvato i nuovi «obiettivi del Millennio» e tra essi è implicita la lotta alle migrazioni forzate. Manca ancora il riconoscimento dello status di «rifugiati climatici»: infatti i cambiamenti climatici, stando alle stime piú ottimistiche, metteranno in fuga dalle loro case almeno duecento milioni di donne e uomini entro il 2030.

Valerio Calzolaio Telmo PievaniLibertà di migrarePerché ci spostiamo da sempre ed è bene cosí

Valerio Calzolaio (Recanati, 1956) è giornalista e scrittore. È stato deputato italiano per quattro legislature e sottosegretario al Ministero dell’Ambiente dal 1996 al 2000. Ha pubblicato Ecoprofughi. Migrazioni forzate di ieri, di oggi, di domani (NDA Press 2010) e, con Carlo Latini, Da Moro a Berlinguer. Il Pdup dal 1978 al 1984 (Ediesse 2014).

Telmo Pievani (1970) insegna Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova. Per Einaudi ha curato l’edizione italiana di Esplorazioni evolutive di Stuart Kauffman (2005) e quelle dell’Origine delle specie (2009) e di Lettere sulla religione (2013) di Charles Darwin. Sempre per Einaudi ha scritto Creazione senza Dio (2006) e Evoluti e abbandonati (2014).

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PBE MAPPE BIG • € 22,00 • pp. 280 • 978880620037-4

Dall’autore del fortunato Quindici lezioni su Platone, l’altro grande filosofo dell’antichità greca.

Un volume che introduce il lettore a una comprensione critica, mai passiva, dell’edificio di pensiero costruito da Aristotele, nella sua complessità, nel suo senso d’insieme, e anche nelle questioni che esso lascia aperte.

Un saggio di grande autorevolezza e di agevole accesso che esplicita, a partire dalle opere piú importanti, tutti i principali argomenti toccati dal sistema filosofico dell’allievo di Platone. Un’opera che però non si limita a presentare un catalogo ordinato dei prodotti del sapere aristotelico, ma che indaga le modalità e i presupposti dei processi di pensiero che hanno dato luogo alla loro produzione: perché Aristotele ha costruito in quel modo il suo edificio di conoscenza, con quali intenzioni, in quali forme? Come affermano gli stessi autori: «Il nostro principale intento non è stato tanto quello di proporre un’interpretazione originale di qualche aspetto di questo pensiero, quanto di disporre il lettore a un ascolto non pregiudicato e non “scolastico” della lezione di Aristotele: una lezione che, per la potenza del suo pensiero, è ancora in grado di parlarci, di suscitare consenso o dissenso, in ogni caso di non lasciarci indifferenti di fronte a quello che è stato uno dei maggiori sforzi filosofici di comprensione del mondo che la nostra tradizione ci abbia trasmesso».

Mario Vegetti e Francesco AdemolloIncontro con Aristotele Quindici lezioni

Mario Vegetti ha insegnato Storia della filosofia antica presso l’Università di Pavia fino al 2005. Si è occupato di storia della filosofia e della scienza antiche. Fra le sue opere principali Il coltello e lo stilo (il Saggiatore 1996), L’etica degli antichi (Laterza 2006) e Guida alla lettura della Repubblica di Platone (Laterza 1999). Presso Einaudi ha pubblicato, con P. Manuli, Medicina e igiene, in Storia di Roma, IV (1989), L’io, l’anima, il soggetto, in I Greci, I (1996) e Quindici lezioni su Platone (2003). Ha curato la traduzione e il commento alla Repubblica di Platone (Bibliopolis 1998-2007).

Francesco Ademollo insegna Storia della filosofia antica presso l’Università degli Studi di Firenze.

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PBE (FORMATO BIG) • € 29,00 • pp. 590 • 978880622686-2

La storia dei rapporti tra il cristianesimo e la pena di morte

Durante i secoli di un «lungo Medioevo» nelle città europee si venne progressivamente elaborando e strutturando un grande spettacolo: quello della morte per via di giustizia.

Qual è la funzione della giustizia: eliminazione fisica del malvagio o punizione che gli permetta di pentirsi e rigenerarsi moralmente? Vendetta, in sostanza, o perdono? È una linea di frattura che affonda nell’antico codice classico, ebraico e cristiano, e che ha dominato la nostra cultura per millenni. Facendo i conti con quel passato Adriano Prosperi si interroga sui complessi legami che un’intera cultura ha instaurato coi condannati in carne e ossa fino a giungere a una compiuta cristianizzazione della morte come pena: uno spettacolo pubblico in cui la croce cristiana campeggia al centro di una grande festa crudele e dove sui patiboli si celebra l’offerta della vita del criminale sia come espiazione dei peccati sia come purificazione dal male per tutta la comunità. Con il concorso attivo di quelle Compagnie che si dedicavano al compito di consolare i condannati con le promesse del perdono divino. Da qui lo sterminato repertorio di argomentazioni teoriche e delle pratiche necessarie perché l’omicidio legale si trasformasse in un potente strumento di emozioni religiose.

Adriano ProsperiDelitto e perdonoLa pena di morte nell’orizzonte mentale

dell’Europa cristiana. XIV-XVIII secolo

Adriano Prosperi (1939) è professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le sue opere, nel catalogo Einaudi: Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari (1996 e 2009); Il concilio di Trento: una introduzione storica (2001); Dare l’anima (2005 e 2015); Giustizia bendata. Percorsi storici di un’immagine (2008); Cause Perse. Un diario civile (2010). È autore, insieme a Paolo Viola, di Manuale di storia moderna e contemporanea (2000).

Nuova edizione. Prima edizione in «Einaudi Storia», 2013.

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FUORI COLLANA • € 20,00 • pp. 200 • 978880623038-8

Lezioni Primo Levi

Fra Storie naturali e Vizio di forma, il costante dialogo che Levi instaura fra cultura umanistica e cultura scientifica.

Fin dagli anni quaranta Primo Levi si dedica a scrivere racconti ispirati ai temi della medicina, della biologia, dell’ecologia, della chimica: storie brevi dove si affrontano le trasformazioni che le applicazioni di queste scienze possono introdurre nella vita dell’uomo e nell’ambiente che lo circonda. La fantascienza (o un qualcosa che non è proprio fantascienza ma che risulta piú avvincente ancora) è un genere di narrazione che Levi praticherà tutta la vita: ed è una scrittura sperimentale, scrupolosamente realistica, misuratamente visionaria, saporosa di ironie. Nel 1966 esce – firmato con uno pseudonimo e accompagnato dalla fascetta editoriale «Fantascienza?» – il suo terzo libro Storie

naturali; cinque anni piú tardi la nuova raccolta Vizio

di forma. In entrambi i libri, grazie al rigore della fantasia e alla felicità dello stile, Levi instaura un dialogo fecondo tra le «due culture», umanistica e scientifica. Nella settima Lezione Primo Levi, Francesco Cassata ricostruisce queste due avventure narrative in ogni loro aspetto: le vicende storiche, le fonti scientifiche, le implicazioni letterarie, politiche, morali, mitologiche.

Francesco CassataFantascienza?Due avventure narrative di Primo Levi

Francesco Cassata è nato a Torino nel 1975. Insegna Storia contemporanea all’Università di Genova. Tra i suoi libri, A destra del fascismo. Profilo politico di Julius Evola (Bollati Boringhieri 2003), Le due scienze. Il «caso Lysenko» in Italia (Bollati Boringhieri 2008), «La difesa della razza». Politica, ideologia e imagine del razzismo fascista (Einaudi 2008), Eugenetica senza tabú (Einaudi 2015).

NARRATIVACLASSICIGRANDI OPERE

Baldassar Castiglione

Storia del mondo 3. Imperi e oceani. 1350-1750

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Una chiave per entrare nel cuore del Rinascimento

Per la prima volta raccolto l’intero corpus epistolare di un uomo che fu al centro delle questioni culturali, artistiche e politiche nei primi, decisivi decenni del Cinquecento.

Castiglione era, insieme al suo amico Bembo, il maggior punto di riferimento per la letteratura del suo tempo. Dettava le tendenze e i canoni del gusto: con il suo Cortegiano aveva fornito un insuperato modello di stile (la «sprezzatura», cioè l’elegante disinvoltura, l’ironia) e di ideologia (esaltazione della corte ispirata agli ideali umanistici). Ma Castiglione era anche il piú influente esperto d’arte. Poteva lanciare un pittore e sancirne il sucesso, come avvenne con il suo pupillo Raffaello, o influenzarne lo stile attraverso precise committenze. Se la storia del Rinascimento è studiata soprattutto come storia dell’arte, le Lettere sono uno snodo imprescindibile.L’autore mantovano ebbe importanti ruoli politici. Delicatissimo l’ultimo suo incarico, quello di nunzio apostolico presso la corte di Carlo V a Madrid, proprio negli anni che portarono al Sacco di Roma. Un’ultima notazione va fatta per sottolineare l’importanza delle lettere dal punto di vista linguistico. Negli anni di Castiglione, Bembo stava cercando di imporre la sua «invenzione» di un italiano esemplato sui classici del Trecento. Castiglione, almeno all’inizio, la pensava diversamente preferendo un italiano piú naturale, piú «moderno», piú influenzato dalle parlate ragionali. Queste lettere, soprattutto quelle famigliari, sono uno straordinario esempio di quale forza espressiva avesse il volgare, e forse ci fanno rimpiangere che il modello bembesco si sia poi imposto in tutta Italia per molti secoli.L’edizione completa delle Lettere esce ora finalmente dopo molti anni di lavoro, minuziosi controlli degli autografi e delle trascrizioni conservate negli archivi italiani e spagnoli, e con un fondamentale apparato di note.

Baldassar CastiglioneLettere famigliari e diplomaticheA cura di Angelo Stella, Umberto Morando, Roberto Vetrugno

Baldassar Castiglione (Mantova 1478 - Toledo 1529) visse alle corti di Mantova, Urbino e Roma. Intraprese la carriera ecclesiastica dopo essere rimasto vedovo nel 1520. Tra le sue opere la piú famosa è Il libro del cortegiano, un trattato in forma di dialogo scritto negli anni Dieci, riscritto e pubblicato nel 1528. Ebbe grandissimo successo in tutta Europa ma il Castiglione non poté goderne perché morí di peste l’anno dopo la pubblicazione.

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I MILLENNI • € 180,00 • pp. 3000 • 978880618378-3

Alla madre, Aloisia Gonzaga CastiglioneToledo, 17 giugno 1525

Signora mia madre honorata. Sono debitor di rispondere a duo di Vostra Signoria, una venuta d’i 24 d’aprile venuta in ultimo per mano di Cavazzo con gli salami e formazzo che la mi scrive; che l’una cosa e l’altra m’è stato tanto cara quanto dir si possa, perché qui sono tenuti per balsamo, sí che ne bacio la mano a Vostra Signoria. Io sto sano (Dio gratia) con tutti gli miei. Habbiamo ben caldo. (...)

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Imperi, mercati, esplorazioni: la nascita del mondo moderno

Continua la pubblicazione del progetto editoriale di grande respiro: un’équipe di studiosi d’eccezione ricostruisce la storia del nostro pianeta da un punto di vista globale, proponendone una panoramica mai cosí equilibrata, oggettiva e vasta.

Tra il 1350 e il 1750, un periodo di imperi, esplorazioni, con l’esposizione a terre e culture radicalmente diverse, il mondo raggiunse un punto di non ritorno di connessione globale. In questo terzo volume della Storia del Mondo, alcuni rinomati studiosi internazionali esaminano cinque importanti aree geografiche di questo periodo cruciale: l’Eurasia tra Russia e Giappone; il mondo musulmano degli imperi ottomano e persiano; l’India Moghul e il mondo commerciale dell’Oceano Indiano; le vie marittime del Sud-Est asiatico e dell’Oceania; e l’area transatlantica che si andava configurando. Sebbene in molti luoghi numerose persone continuassero a non sapere cosa ci fosse al di là del loro villaggio, un intenso periodo di costruzione degli imperi portò a un ampliamento dell’interazione politica, economica e culturale in ogni continente. Erano i primi segnali che il globo terrestre si stava contraendo.Agli inizi del XIV secolo gli imperi mongoli dell’Eurasia si stavano disintegrando. Contemporaneamente, i seguaci dell’Islam e del Cristianesimo aumentavano in modo esponenziale, con l’Islam che esercitava una forte influenza culturale sugli imperi ottomano e safavida, entrambi in espansione. L’India passava sotto il dominio Moghul, sperimentando una significativa crescita degli scambi commerciali lungo le coste dell’Oceano Indiano e dell’Africa orientale. Nel Sud-Est asiatico, i musulmani erano impegnati a espandersi nella penisola malese, Sumatra, Giava e Filippine. Entrambe le sponde dell’Atlantico reagirono alla pressione del commercio europeo, che seminò i semi di un’economia mondiale basata sulle risorse delle Americhe, ma resa possibile dalla sottomissione dei nativi americani e dalla riduzione in schiavitú degli africani.

Storia del mondo A cura di Iriye Akira e Jürgen Osterhammel3. Imperi e oceani. 1350-1750

A cura di Wolfgang Reinhard

Wolfgang Reinhard insegna Storia moderna all’Università di Friburgo ed è corrispondente Fellow del Max-Weber-Kolleg di Erfurt, presso Einaudi è uscita la sua Storia del colonialismo (Torino 2002).

Jürgen Osterhammel insegna Storia moderna alla Universität Konstanz. Akira Iriye è Charles Warren Professor of American History, Emeritus, alla Harvard University.

Iriye Akira è Professore emerito di Storia all’Università di Harvard. Nel 1988 è stato presidente dell’American Historical Association. Per le sue ricerche ha ricevuto importanti premi e ha scritto numerosi saggi sulla storia delle relazioni internazionali e la storia globale del XX secolo.

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GRANDI OPERE • € 90,00 • pp. 950, con 58 illustrazioni e 31 cartine • 978880622923-8

Piano dell’opera: 1. Le prime civiltà. Il mondo prima del 600, a cura di Hans-Joachim Gehrke. 2. Le sfide dell’agricoltura e del nomadismo. 600-1350, a cura di Emily S. Rosenberg. 3. Imperi e oceani. 1350-1750, a cura di Wolfgang Reinhard. 4. Verso il mondo moderno. 1750-1870, a cura di Sebastian Conrad e Jürgen Osterhammel. 5. I mercati e le guerre mondiali. 1870-1945, a cura di Emily S. Rosenberg. 6. Il mondo globalizzato. Dal 1945 a oggi, a cura di Iriye Akira.Il terzo volume contiene saggi di: Wolfgang Reinhard, Peter C. Perdue, Suraiya Faroqhi, Stephan Conermann, Reinhard Wendt e Jürgen G. Nagel.

INDICE

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IND

ICE

Einaudi Novità M a g g i o G i u g n o 2 0 1 6

I LIBRI DEL MESE

Supercoralli

Murakami HarukiVento & Flipper p. 4

Vele

Eugenio BorgnaResponsabilità e speranzap. 10

Supercoralli

Aleksandar HemonL’arte della guerra zombip. 2

Frontiere Einaudi

Marco RevelliNon ti riconosco p. 8

Supercoralli

Chiara ValerioStoria umana della

matematica p. 6

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IND

ICE

Einaudi Novità M a g g i o G i u g n o 2 0 1 6

NARRATIVA

Supercoralli

Daniel AlarcónDi notte camminiamo

in tondo p. 14

Supercoralli

Auður Ava ÓlafsdóttirIl rosso vivo del rabarbarop. 13

Supercoralli

Eugenio ScalfariIl labirintop. 16

Letture Einaudi

Fabrizia RamondinoAlthénopisp. 18

Supercoralli

Lev TolstojAnna Kareninap. 15

L’Arcipelago Einaudi

Michele MariIo venía pien d’angoscia

a rimirarti p. 17

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IND

ICE

Einaudi Novità M a g g i o G i u g n o 2 0 1 6

SAGGISTICA

Passaggi Einaudi

Salvatore SettisCostituzione!p. 24

Saggi

Timothy Brookla mappa della Cina del signor Selden p. 23

La Biblioteca

Sven BeckertL’impero del cotonep. 26

PBE I Maverick

Anthony A. LongLa mente, il corpo, l’animap. 25

POESIA

Collezione di poesia

Peter HandkeCanto alla duratap. 21

Collezione di poesia

Paul CelanLa sabbia delle urnep. 20

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IND

ICE

Einaudi Novità M a g g i o G i u g n o 2 0 1 6

Vele

Valerio Calzolaio e Telmo PievaniLibertà di migrarep. 28

PBE Big

Adriano ProsperiDelitto e perdonop. 30

Saggi

Frank CloseUna vita divisa in duep. 27

PBE Mappe Big

Mario Vegetti e Francesco AdemolloIncontro con Aristotelep. 29

Fuori Collana

Francesco CassataFantascienza?p. 31

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IND

ICE

Einaudi Novità M a g g i o G i u g n o 2 0 1 6

CLASSICIGRANDI OPERE

Grandi Opere

Storia del mondo 3p. 36

I Millenni

Baldassar CastiglioneLettere famigliari e

diplomatichep. 34

È vietata la riproduzione di questo documento, sia integralmente che in parte, nonché la pubblicazione di testi, immagini e qualsiasi informazione in esso contenuti.

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EINAUDI

STILE LIBERO

MAGGIO GIUGNO 2016

STILE LIBERO, MAGGIO E GIUGNO 2016

Il libro evento dell’anno arriva dalla Svezia: si intitola La sconosciuta e l’ha scritto CAMILLA GREBE. Una relazione clandestina, una donna ritrovata morta, un manager di successo scomparso nel nulla. Sono gli ingredienti di un formidabile thriller, già venduto in venti Paesi, che pone una domanda inquietante: quanto può essere pericolosa, ma davvero pericolosa, una storia d’amore? La violenza e l’ambiguità dei sentimenti sono al centro anche di Oggetto d’amore, la raccolta dei migliori racconti di EDNA O’BRIEN, scelti dalla stessa autrice. Acclamata dalla critica e dai piú grandi autori contemporanei, dal premio Nobel Alice Munro a Philip Roth, la O’Brien entra nel catalogo di Stile Libero con una collezione di storie in cui l’ossessione, la disperazione, le contraddizioni dei rapporti umani sono messe a nudo con l’inimitabile scrittura al cesello che l’ha resa una «maestra del racconto».C’è un posto nelle Dolomiti che racchiude la storia del mondo. È la gola del Bletterbach con i suoi antichissimi fossili. Proprio lí sono stati ritrovati i cadaveri di due fratelli su cui, a distanza di anni, indaga Jeremiah Salinger. Tra I fi umi di porpora e i romanzi di Stephen King, La sostanza del male di LUCA D’ANDREA è un thriller cupo e tesissimo, dove una lunga scia di sangue perseguita una comunità isolata fra le montagne come una maledizione.La comunità di Valrupa è invece lo scenario rurale in cui ERALDO BALDINI ambienta Stirpe selvaggia, un romanzo epico che inizia nel 1906 e attraversa tutta la prima metà del secolo scorso. In questo villaggio di braccianti e boscaioli, conservatori e sovversivi, abitano Amerigo e Michele, che fi n dall’infanzia e per tutta la vita saranno amici inseparabili ed eterni avversari. Tre grandi maestri spiccano tra le uscite estive di Stile Libero. Il primo è JOE R. LANSDALE con il suo capolavoro western Paradise Sky, l’avventura di un pistolero di colore che sembra destinato alla gloria, fi nché il passato non si ripresenta a chiedergli il conto.Poi c’è DON WINSLOW, del quale riproponiamo la serie crime che l’ha lanciato. Neal Carey è un detective cresciuto per le strade di New York tra espedienti di ogni tipo, prima di essere affi liato alla Banca, l’esclusiva organizzazione che lo ha formato e che ora gli chiede di ritrovare la fi glia di un senatore dispersa a Londra. London Underground è il primo capitolo di una serie composta da cinque volumi.Infi ne torna LORIANO MACCHIAVELLI con un noir della serie che ha per protagonista Sarti Antonio. Ne L’archivista, però, il questurino bolognese cede il posto a Poli Ugo, detto lo Zoppo, un burocrate violento e fascistoide che, solo e contro tutti, investiga su casi irrisolti e ormai archiviati, usando spesso le mani e, quando serve, il suo bastone.Nella sezione Extra, il sacerdote e giornalista GIULIO ALBANESE, per anni missionario in Africa, anche alla luce della nuova guerra globale, scrive un saggio lucido e necessario. Vittime e carnefi ci nel nome di «dio» tenta di spiegare quali interessi si celino dietro i confl itti chiamati «di religione», e raccontando le nuove persecuzioni denuncia gli abomini dei regimi dittatoriali cosí come le colpe dell’Occidente.

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Fino a che punto può essere pericolosa

una storia d’amore?

IL THRILLER EVENTO

DELL’ANNOIN ARRIVO

DALLA SVEZIA

Venduto in 20 Paesi

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Una donna trovata morta e un manager scom-parso. Un thriller ad altissima tensione, in cui i personaggi camminano su un sottilissimo strato di ghiaccio.

Emma fa la commessa in un negozio di vestiti e ha un amante segreto, il grande capo della catena di abbi-gliamento. Certo, non è facile avere una storia con un uomo che è sempre sotto i riflettori, ma Emma è paz-za di lui e determinata ad affrontare ogni difficoltà. Peccato solo non potersi confidare con nessuno. Su questo Jesper è stato rigidissimo: nulla della loro sto-ria deve emergere in alcun modo. Alla vigilia di Nata-le, però, mentre la neve comincia silenziosamente a ricoprire Stoccolma, Jesper diventa irrintracciabile. La polizia, avvertita della scomparsa, trova nella sua ele-gante residenza il cadavere di una giovane donna che nessuno è in grado di identificare. La squadra omicidi al completo indaga. Jesper aveva molti nemici: che cosa può essergli successo? E chi è la sconosciuta trovata nel suo appartamento?

CAMILLA GREBE è nata nel 1968 a Älvsjö, nei pres-si di Stoccolma. Dopo i romanzi scritti a quattro mani con la sorella Åsa Träff e con Paul Leander-Engström, compie con La sconosciuta un vero e proprio exploit narrativo.

CAMILLA GREBELA SCONOSCIUTA

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STILE LIBERO BIG

A FIANCO DI

Paula Hawkins • La ragazza del treno, Piemme

Camilla Läckberg • La principessa di ghiaccio, Marsilio

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In piena estate, passerete un Natale da brivido.

«Un libro sul lato oscuro delle storie d’amore».

Skånska Dagbladet

IN LIBRERIA GIUGNO 2016€ 18,50 • pagine 350ISBN 978880623049-4formato 13,8 x 21,6

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«Quelli di Edna O’Brien sono i racconti piú belli e dolenti che siano mai stati scritti».

Alice Munro

Una delle piú grandi scrittrici viventi, «la mae-stra del racconto» secondo Harold Bloom, entra nel catalogo Stile Libero.

Una raccolta di gemme: storie d’amore, di formazione, di rapporti complicati tra figlie e madri. Storie di donne che si aprono alla vita e non temono i sentimenti piú in-tensi: l’ossessione, la delusione, la disperazione. In queste storie, scritte tra il 1968 e il 2011 e scelte dalla stessa O’Brien, campeggia, inimitabile, la voce di una grandissima autrice del nostro tempo.

EDNA O’BRIEN (Tuamgraney, 1930) in cinquant’anni di carriera ha scritto, tra romanzi, saggi, testi teatrali e rac-colte di racconti, una trentina di libri, tra i quali Ragazze di campagna, La luce della sera, La ragazza dagli occhi verdi.

EDNA O’BRIENOGGETTO D’AMOREI RACCONTI

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STILE LIBERO BIG

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«Nei racconti di Edna O’Brien le parole sono lavorate al cesello. La violenza dei sentimenti è descritta con tale calcolata circospezione che l’effetto è spietato come un’autopsia».

Philip Roth

IN LIBRERIA APRILE 2016€ 19,00 • pagine 400ISBN 978880623035-7formato 13,8 x 21,6

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Un triplice, efferato omicidio rimasto irrisol-to. Una scia di violenza e disgrazia che per-seguita una comunità isolata tra le monta-gne dell’Alto Adige. Un forestiero ossessio-nato dalla vicenda. Un thriller tesissimo, cu-po e potente.

Nel 1985 Kurt Schaltzmann, Markus Baumgartner e sua sorella Evi vengono uccisi nel Bletterbach, una gi-gantesca gola nei cui fossili si può leggere la terribile storia del mondo. Qualcuno li ha letteralmente massa-crati durante una tempesta. I loro cadaveri sono rinve-nuti mutilati a tal punto da far dubitare che sia stato un essere umano a compiere un simile scempio. A distan-za di trent’anni Jeremiah Salinger, un autore sta tuni-tense di documentari che ha sposato una donna del luogo, scopre la vicenda e ne viene risucchiato. Tutti, a Siebenhoch, la piccola cittadina dolomitica dove si è trasferito, gli consigliano in modo piú o meno minaccio-so di lasciar perdere. Anche suo suocero Werner, ex re-sponsabile del soccorso alpino, uno degli uomini che

hanno ritrovato i corpi dei tre ragazzi; anche sua mo-glie Annelise, preoccupata per lui e per la figlioletta Clara. È come se quel fatto di sangue avesse portato con sé una maledizione. Come se nel Bletterbach si fos-se risvegliato qualcosa di spaventoso che si credeva scomparso, qualcosa di antico come la Terra stessa.

LUCA D’ANDREA è nato a Bolzano, dove vive, nel 1979. La sostanza del male è il suo primo thriller. È au-tore della serie tv Mountain Heroes, un factual che se-gue le operazioni del soccorso alpino.

LUCA D’ANDREALA SOSTANZA DEL MALE

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STILE LIBERO BIG

A FIANCO DI

Jean-Christophe Grangé • I fiumi di porpora, Garzanti

Stephen King • La tempesta del secolo, Sperling & Kupfer

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Le Dolomiti di D’Andrea sono paurose come il Maine di Stephen King e le Alpi di Jean-Christophe Grangé.

IN LIBRERIA GIUGNO 2016€ 19,50 • pagine 450ISBN 978880622100-3formato 13,8 x 21,6

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In una nostrana Macondo, abitata da brac-cianti, boscaioli, carrettieri e da personaggi bislacchi e selvatici come il luogo in cui vivo-no, due ragazzi diventano amici inseparabili e ostinati nemici, sullo sfondo dei grandi even-ti che segnano la storia del secolo scorso.

Valrupa, paesino della collina romagnola, primi del Novecento. Amerigo, dieci anni, è il figlio illegittimo di Angela, lavandaia e cameriera per i possidenti locali. La madre l’ha chiamato cosí perché l’ha partorito sul piroscafo che dall’America la riportava in Italia. Quan-do Buffalo Bill fa tappa a Ravenna con il suo Wild West Show, Angela sostiene che era stato lui a met-terla incinta, a Chicago, e vorrebbe fargli conoscere il figlio, ma l’eroe del West non accetta di incontrarli. Questo rifiuto spinge il già ribelle Amerigo a schierar-si per sempre «dalla parte degli indiani». Michele, dieci anni anche lui, è figlio di un contadino cattolico e conservatore, tra i pochi a possedere le terre che lavora. Innamorati entrambi di Rachele, Michele e

Amerigo saranno compagni e avversari per tutta la vi-ta. Dalla Prima guerra mondiale al Ventennio e fino al ’45, le loro vicende si intrecciano a quelle dell’Italia e delle sue trasformazioni. Le lotte di classe, i movi-menti sindacali, l’ascesa e il declino del fascismo scandiscono un racconto che ha la potenza evocativa e la vitalità del Novecento di Bertolucci.

ERALDO BALDINI è nato e vive a Ravenna. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Medical Thriller (2002, con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi), Bambini, ragni e altri predatori (2003), Nebbia e cenere (2004), Come il lupo (2006), Quell’estate di sangue e di luna (2008, con Alessandro Fabbri), L’uomo nero e la bicicletta blu (2011), Gotico rurale (2012), il libro che l’ha consacra-to, in una versione arricchita di nuovi racconti, e Nevica-va sangue (2013). Ha partecipato inoltre all’antologia The Dark Side (2006). I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.

ERALDO BALDINISTIRPE SELVAGGIA

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STILE LIBERO BIG

A FIANCO DI

John Steinbeck • I pascoli del cielo, Bompiani

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Un romanzo epico e avventuroso che attraversa la prima metà del Novecento. Mescolando dramma e ironia, Eraldo Baldini scrive la storia di un’amicizia lunga un’intera esistenza.

IN LIBRERIA MAGGIO 2016€ 17,50 • pagine 250ISBN 978880622592-6formato 13,8 x 21,6

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Tra duelli e sparatorie, cowboy e indiani, Mark Twain e Cormac McCarthy, il capolavo-ro western di Joe R. Lansdale.

Willie è poco piú di un ragazzo quando è costretto a fug-gire dalla piccola fattoria nel Texas dove è cresciuto, do-po essersi vendicato di un ricco proprietario terriero che ha ucciso suo padre. Nei suoi pellegrinaggi incontra l’uo-mo che gli salva la vita e gli insegna a cavalcare e spa-rare. Da lui eredita un nuovo nome: Nat Love. Soldato e pistolero, Nat sembra destinato alla gloria. La sua mira infallibile lo rende ricco e rispettato. Strin-ge amicizia con leggende del West come Wild Bill Hickok, e incontra la donna che ogni uomo sognerebbe di avere. Ma il passato torna a tormentarlo. Soprattut-to, Nat è nero, e nell’America di fine Ottocento il colore della pelle è motivo sufficiente per pensare di poter pri-vare un uomo della sua casa, dei suoi affetti, della li-bertà e anche della vita.

JOE R. LANSDALE ha scritto piú di venti romanzi e centinaia di racconti, ed è forse il piú geniale autore di genere contemporaneo. Accanto al crime, con la fortu-natissima serie di Hap e Leonard, ha scritto romanzi neri come La sottile linea scura e In fondo alla palude, e diversi western, l’ultimo dei quali è La foresta.

JOE R. LANSDALEPARADISE SKY

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STILE LIBERO BIG

A FIANCO DI

Cormac McCarthy • Meridiano di sangue, Einaudi

Philipp Meyer • Il figlio, Einaudi

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«Paradise Sky è un grande romanzo, destinato a diventare un classico della letteratura western. Lansdale ha scritto e pubblicato tantissimo, ma questo è probabilmente il suo libro migliore».

The Dallas Morning News

IN LIBRERIA MAGGIO 2016€ 18,00 • pagine 300ISBN 978880623036-4formato 13,8 x 21,6

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Il primo romanzo della serie poliziesca, ancora inedita in Italia, che ha lanciato Don Winslow nel firmamento della letteratura noir.

Neal Carey è cresciuto per le strade di New York, tra mille espedienti spesso illegali, finché non ha cono-sciuto Joe Graham, l’investigatore privato che lo ha preso sotto la sua tutela e lo ha affiliato alla Banca, un’istituzione esclusiva del New England che per i suoi facoltosi clienti è disposta a fare tutto: anche a tenerli fuori dai guai. Con i soldi della Banca, Neal è andato all’università, mentre Graham ha provveduto a fornirgli i ferri del mestiere, insegnandogli come pedinare sen-za farsi notare, o come perquisire un appartamento senza lasciare tracce del proprio passaggio.Ora, però, la Banca vuole riscuotere il suo credito: Neal deve mettere a frutto tutto ciò che ha imparato per ri-trovare Allie Chase, la figlia adolescente e ribelle di un

potente senatore. Ma c’è un problema: Allie è sparita a Londra, e per riportarla a casa Neal dovrà immerger-si nella comunità punk, un mondo che gli è ignoto e nel quale droga e violenza la fanno da padrone.

DON WINSLOW è uno dei grandi maestri del crime con-temporaneo. Per Einaudi Stile Libero sono usciti finora: L’inverno di Frankie Machine, Il potere del cane, La pat-tuglia dell’alba, La lingua del fuoco, Le belve, I re del mondo, Vita e morte di Bobby Z, Missing. New York e Il cartello. London Underground è il primo romanzo di una serie di cinque, che ha come protagonista Neal Carey.

DON WINSLOWLONDON UNDERGROUNDLe indagini di Neal Carey

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STILE LIBERO BIG

A FIANCO DI

Raymond Chandler • Il grande sonno, Feltrinelli

Michael Connelly • La memoria del topo, Piemme

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Neal Carey non è un detective come tutti gli altri.Il primo capitolo di una serie poliziesca di culto, che rinnova i fasti della letteratura hard boiled.

IN LIBRERIA APRILE 2016€ 15,50 • pagine 350ISBN 978880621434-0formato 12,8 x 19,8

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Ritorna Sarti Antonio, sergente, ma questa volta non da protagonista. Cede il posto a Poli Ugo, «burocrate, carogna e ruffiano». Un vice ispettore frustrato e violento, che agi-sce sempre da solo contro tutti.

I colleghi della questura di Bologna lo chiamano lo Zoppo, stando attenti a non farsi sentire, per evitare di essere colpiti dal suo immancabile bastone. L’inci-dente in macchina gli ha massacrato la gamba de-stra, ma non lo ha persuaso al pensionamento antici-pato: d’altronde per essere un buon investigatore non servono gambe, serve testa. Però il suo superiore Raimondi Cesare, lo stesso di Sarti Antonio, lo ha confinato a protocollare pratiche. E Poli Ugo si vendi-ca indagando a titolo del tutto personale su casi ar-chiviati come insoluti, tra cui quello di uno scippatore che ha derubato una ragazza ed è fuggito a bordo di un’auto con la targa di una città inesistente. Impossi-bile trovarlo, sostiene Sarti Antonio. Ma Poli Ugo non è d’accordo, è convinto che il furto sia collegato a un delitto avvenuto nella cineteca, dove un operatore è stato ucciso mentre lavorava alla moviola. L’inchiesta non autorizzata si svolgerà, come al solito, con meto-di investigativi al di fuori di ogni regola.

Loriano Macchiavelli aveva ancora una volta anticipato i tempi, inventando nel 1982 un personaggio meschino, debole coi forti e forte coi deboli, che è oggi capace di riportarci a «quando tutto è cominciato», come scrive Tommaso De Lorenzis nella postfazione a questa nuova edizione, ossia «nella livida alba di quel decennio in cui l’Italia cambiò per l’ultima volta perché niente potesse piú cambiare davvero».

LORIANO MACCHIAVELLI, bolognese, è uno dei fon-datori del noir italiano. Ha pubblicato una trentina di romanzi e ispirato numerose fiction televisive. Einaudi Stile Libero sta riproponendo con successo la serie che ha per protagonista Sarti Antonio. Sono usciti finora: Fiori alla memoria (2001), Ombre sotto i portici (2003), Le piste dell’attentato (2004), Sui colli all’alba (2005), Cos’è accaduto alla signora perbene (2006), Passato, presente e chissà (2007), Sarti Antonio: un diavolo per capello (2008), Sarti Antonio: caccia tragica (2009), Sarti Antonio: rapiti si nasce (2014). Macchiavelli ha inoltre scritto per Stile Libero un racconto per l’antolo-gia Crimini italiani (2008) e il romanzo Strage (2010). È in uscita il suo romanzo Noi che gridammo al vento.

LORIANO MACCHIAVELLIL’ARCHIVISTA

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STILE LIBERO BIG

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Nella Bologna dei primi anni Ottanta, ferita a morte dalla strage e già sepolta da cumuli di eroina, Poli Ugo è un antieroe cosí disumano che riesce a incarnare tutte le contraddizioni del suo tempo.

IN LIBRERIA MAGGIO 2016€ 13,50 • pagine 180ISBN 978880623032-6formato 12,8 x 19,8

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STILE LIBERO EXTRA

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Guerre sanguinose, regimi dittatoriali, mi-grazioni, persecuzioni. Ignorare ciò che ac-cade nelle periferie del mondo oggi significa essere fuori dalla Storia. Contro la «globaliz-zazione dell’indifferenza», il saggio di un sa-cerdote che quelle terre e quelle persone le ha conosciute da vicino.

Padre Giulio Albanese ha vissuto per diversi anni in Africa, dove ha svolto l’attività di missionario e giorna-lista. Di fronte agli abomini perpetrati nelle zone «cal-de» del pianeta, e alla testimonianza dei martiri del nostro tempo e delle loro comunità, ha deciso di scri-vere questo libro, che racconta in modo molto lucido come la religione possa essere strumentalizzata a fi-ni eversivi. Dietro la dicotomia «vittime e carnefici» si celano in realtà obiettivi ideologici, politici ed econo-mici, per ottenere i quali si uccide, o si creano le con-dizioni per farlo, nel nome di un dio minuscolo, fetic-cio d’interessi faziosi.

GIULIO ALBANESE (Roma, 1959) è membro della Commissione per gli aiuti caritatevoli al terzo mondo del-la Conferenza episcopale italiana. Ha collaborato con varie testate giornalistiche, tra le quali Radio Vaticana e Radio Rai, «Avvenire» e «l’Espresso», e ha scritto nume-rosi libri, tra cui Il mondo capovolto (Einaudi 2003) e Soldatini di piombo (Feltrinelli 2005). Il suo ultimo libro è Missione è comunicazione (Messaggero 2014).

GIULIO ALBANESEVITTIME E CARNEFICI NEL NOME DI «DIO»

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STILE LIBERO EXTRA

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La religione come strumento di divisione, odio e guerra nel libro di un missionario che racconta in presa diretta dai luoghi del conflitto.

IN LIBRERIA MARZO 2016€ 17,00 • pagine 200ISBN 978880622879-8formato 13,8 x 21,6

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STILE LIBERO

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GREBE

ALBANESE

O’BRIEN BALDINID’ANDREA

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EINAUDI TASCABILIMAGGIO GIUGNO 2016

MAGGIO GIUGNO 2016

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A leggere si impara da bambini. Quando si capisce che le parole nascondono un signifi cato, e si possono toccare. Diventare «lettori creativi» è un piccolo passo in avanti; non si tratta solo di comprendere, ma di provare a sentire cosa c’è dietro le parole. L’emozione ogni volta diversa che comunicano. Ciascuno di noi quando apre un libro è un «lettore creativo», non solo è libero di mettere se stesso dentro la storia, ma deve farlo. Parte da questa consapevolezza il manuale di Marcello Fois, che di scolastico e manualistico per fortuna non ha nulla. Brevi saggi brillanti frutto di tante letture, che possono rivelarci un punto di vista nuovo e inedito sulla letteratura. Dai classici dell’Ottocento a Salinger e Sciascia, passando per i nuovi giallisti italiani; senza mai dimenticare Grazia Deledda, Sergio Atzeni e i tanti maestri della scuola sarda. Le ossessioni di un autore che «se non ha con sé un libro per andare in bagno non può fare a meno di leggere tutti gli ammolli e le composizioni degli shampoo». Le confessioni di chi sa bene che i dilemmi, i dubbi e gli incubi di uno scrittore passano, ma i sogni di un lettore restano.

MARCELLO FOIS, (Nuoro 1960) presso Einaudi ha pubblicato Dura madre (2001), Piccole storie nere (2002), Memoria del vuoto (premio Super Grinzane Cavour 2007, premio Volponi 2007 e premio Alassio 2007), Stirpe (2009), L’altro mondo (2011), Nel tempo di mezzo (2012), L’importanza dei luoghi comuni (2013) e Luce perfetta (2015).Ha scritto racconti per le antologie Crimini (2005) e Crimini italiani (2008). È fra gli autori di Scena padre (2013) e Sei per la Sardegna (2014) e ha curato l’antologia Undici per la Liguria (2015).

Niente trucchi da quattro soldi in queste pagine, solo un’infinita passione. Un diario intimo di lettura che, senza voler insegnare nulla, trasmette tutto l’amore di uno scrittore per i libri e per i tanti mondi cui danno vita.

MARCELLO FOISMANUALE DI LETTURA CREATIVA

I consigli, le riflessioni e i segreti di un lettore d’eccezione

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«ll complimento piú straordinario che si possa fare a uno scrittore è: “Ho letto il libro che avrei voluto scrivere io”. Oppure: “Hai detto quello che pensavo da sempre”. Questa è la cosa piú bella che si possa dire a uno scrittore. Vuol dire che non ha scritto solo un libro. Se ha duemila lettori ha scritto duemila libri. Ogni lettore deve essere libero di tradurre il proprio libro, di leggere il libro che ha scritto lui».

€ 14,50 • PP. 250 • 978880619216-7

NOVITÀ

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Cosa accade quando una donna decide di assecondare la sua passione e seguire l’uomo che ama, ma dimentica le sue fi glie?Oppure quando sceglie di inseguire il sogno di giorni piú felici aggrappandosi a delle lettere scritte a uno sconosciuto? Quanto resta dei tanti anni di gioia passati insieme a una moglie, se lei ne sta perdendo lentamente il ricordo? E cosa si nasconde dentro gli abissi di un lago di provincia?Le domande a cui rispondono i racconti di Alice Munro lasciano sempre pieni di dubbi. E piú passa il tempo piú si fanno semplici, come se avesse ormai capito la formula per distillare in purezza l’esistenza senza complicarla. Perché le domande di Alice Munro sono quelle che ciascuno si pone nel corso di una vita. All’apparenza facilissime, rivelano invece tutta la grazia di cui sono capaci gli esseri umani. In queste storie, dietro ogni oggetto, gesto e persona che sembrano insignifi canti, si nascondono le profondità del passato, delle scelte fatte e non fatte, delle cose prime e di quelle ultime con cui ognuno di noi deve fare i conti.

ALICE MUNRO, Premio Nobel per la Letteratura 2013, è la piú importante autrice canadese contemporanea. Presso Einaudi ha pubblicato Il sogno di mia madre (2001), Nemico, amico, amante... (2003), In fuga (2004), Il percorso dell’amore (2005), La vista da Castle Rock (2007), Segreti svelati (2008), Le lune di Giove (2008), Troppa felicità (2011), Chi ti credi di essere? (2012), Danza delle ombre felici (2013), Uscirne vivi (2014) e Lasciarsi andare (2014).

Un’antologia che cristallizza la scrittura di Alice Munro al suo punto piú alto. Una mappa per orientarsi nell’universo intimo e sentimentale di uno dei piú grandi autori contemporanei.

ALICE MUNROMOBILI DI FAMIGLIATraduzione di Susanna Basso

I racconti piú belli di Alice Munro pubblicati negli ultimi vent’anni

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«I suoi racconti parlano di persone. Persone persone persone. Se leggete narrativa che tratta di argomenti istruttivi come l’arte del Rinascimento o qualche importante capitolo della storia nazionale, avrete la certezza di sentirvi produttivi. Ma se la storia è ambientata nel mondo moderno, se le preoccupazioni dei personaggi vi sono familiari, e se il libro vi appassiona talmente che non riuscite a chiuderlo all’ora di andare a letto, allora c’è il rischio che vi stiate semplicemente divertendo. Munro sta parlando a voi e a me, qui e adesso».

Jonathan Franzen

€ 16,00 • PP. 690 • 978880623033-3

NOVITÀ

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Un biker ucciso da un colpo di fucile, un’infermiera con un passato da dimenticare e due bellissime gambe. Un nano cerimonioso e fanciulle non proprio virtuose che vanno messe in salvo da bande di malviventi piú arrabbiati di sciami di vespe impazzite. Una giovane messicana che porta sciagure, un capomafi a maniaco nudista che ha assoldato un killer grande come una montagna...Dire Hap e Leonard signifi ca guai a volontà, avventure all’insegna dell’assurdo e sfi de continue che solo due duri come loro possono vincere. E anche in questi tre romanzi pieni di comicità, di ininterrotti colpi di scena e di fulgida follia, la coppia di detective piú esilarante del Texas non intende certo smentirsi.

JOE R. LANSDALE (Gladewater, Texas, 1951) ha scritto decine di romanzi e centinaia di racconti, ed è forse il piú geniale autore di crime contemporaneo. Per Einaudi ha pubblicato: La notte del drive-in, Il mambo degli orsi, Bad Chili, La sottile linea scura, Rumble Tumble, Capitani oltraggiosi, In un tempo freddo e oscuro, Una stagione selvaggia, Mucho Mojo, Tramonto e polvere, Cielo di sabbia, Acqua buia, Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard, La foresta, Notizie dalle tenebre e Honky Tonk Samurai.

Hap è bianco, malinconico, intellettuale e vota per i Democratici. Leonard è un nero gay, va pazzo per il folk, è un po’ manesco e vota per i Repubblicani. Sono amici e hanno in comune uno spiccato senso di giustizia e una capacità senza pari di andarsi a mettere nei guai.

JOE R. LANSDALEHAP & LEONARD 2BAD CHILIRUMBLE TUMBLECAPITANI OLTRAGGIOSITraduzione di Alfredo Colitto

La piú irresistibile coppia di giustizieri fai da te della letteratura americana in tre travolgenti avventure

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«Joe Lansdale sguscia come un polipo tra le maglie dei generi e semplicemente racconta con la necessità di un bambino e la saggezza di chi ama la letteratura e sa che alla fine è fatta solo di storie».

Niccolò Ammaniti

€ 18,00 • PP. 750 • 978880622951-1

NOVITÀ

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FRANCESCO PICCOLO (1964) è scrittore e sceneggiatore. Per Einaudi ha pubblicato: La separazione del maschio (2008), Momenti di trascurabile felicità (2010) e Il desiderio di essere come tutti (2013), vincitore del Premio Strega 2014. Negli Einaudi Tascabili: Storie di primogeniti e fi gli unici (2012), Allegro occidentale (2013) e L’Italia spensierata (2014). È fra gli autori di Figuracce (Einaudi Stile Libero 2014).

Prima edizione: «L’Arcipelago Einaudi» 2015

Ridere dei momenti di tristezza è un controsenso di quelli che possono cambiarti la giornata. Eppure, a saperli prendere, i contrattempi, gli accidenti, i lancinanti dolori momentanei, spesso risultano assolutamente esilaranti. Purché siano di entità trascurabile e vissuti con allegria, appartengono di diritto alla gioia di vivere.

Dopo il grande successo di Momenti di trascurabile felicità, Francesco Piccolo torna a raccontare l’allegria degli istanti di cui è fatta la vita, ma questa volta prova a prenderli dalla parte sbagliata. Setacciando le giornate fi no a scoprire come ogni contrattempo, anche il piú seccante, nasconda qualcosa di impagabile: una scintilla folgorante di divertimento e di vitalità. Che si tratti di ammettere che le recite dei bambini sono una noia mortale, o che non amiamo i nostri fi gli nello stesso modo, semplicemente perché sono diversi. Ciascuno sperimenta ogni giorno mille forme trascurabili (e non irrilevanti) di infelicità. Ma sorge il dubbio che sia «come i bastoncini dello shanghai: se tirassi via la cosa che meno mi piace della persona che amo, se ne verrebbe via anche quella che mi piace di piú».

€ 10,00 • PP. 143 • 978880623020-3

«Quando mi dicono: ti potevi vestire meglio. E io mi ero già vestito meglio»

FRANCESCO PICCOLOMOMENTI DI TRASCURABILE INFELICITÀ

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NICOLA LAGIOIA è nato a Bari nel 1973. Con minimum fax ha pubblicato Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (2001), e con Einaudi Occidente per principianti (2004) e Riportando tutto a casa (2009; Premio Viareggio-Rèpaci, Premio Vittorini, Premio Volponi).

Prima edizione: «Supercoralli» 2014

Questa è la storia di due giovinezze, una famiglia, una città, delle colpe dei padri annidate nella debolezza dei figli, di un mondo dove il denaro può aggiustare ogni cosa fino all’attimo preciso in cui è già troppo tardi. Al centro c’è un corpo di donna chiuso nello sguardo di tutti quelli che hanno creduto di poterlo possedere, e intorno l’abissale cruenta vanità del potere.

In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada statale. È nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati dritti su di lei. Quando, poche ore dopo, la ritroveranno ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà fi nalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima fi glia della piú infl uente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate cosí? Cosa legava Clara agli aff ari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli – in particolare quello con Michele, l’ombroso, l’instabile, il ribelle – può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.

€ 14,00 • PP. 418 • 978880622959-7

Il romanzo vincitore del Premio Strega 2015

NICOLA LAGIOIALA FEROCIA

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PAOLA MASTROCOLA ha esordito con il romanzo La gallina volante (Guanda 2000), vincitore del Premio Calvino. Finalista al Premio Strega nel 2001 con Palline di pane e vincitrice del Premio Campiello nel 2004 con Una barca nel bosco, ha poi pubblicato, tra gli altri, La scuola raccontata al mio cane (2004), Che animale sei? (2005), Piú lontana della luna (2007), La felicità del galleggiante (2010), Togliamo il disturbo. Saggio sulla libertà di non studiare (2011) e La passione ribelle (2015). Per Einaudi ha pubblicato anche Non so niente di te (2013).

Prima edizione: «I coralli» 2015

Anche quando fai la cosa piú inutile del mondo – che sia raccogliere conchiglie, trapiantare primule, trascinare stancamente i tuoi passi, invecchiare, amare qualcuno in silenzio – puoi trovare una scintilla di vita, un lampo di senso, uno scatto inaspettato. O persino te stesso. Perché l’inutilità è soprattutto un sentimento.

«Insomma, quel mattino di novembre, mentre andavo a zonzo nel vuoto da non so quanto tempo, succede che io incontro questo tale. E vi posso dire che, accidenti, se prendevo a destra anziché a sinistra non lo avrei incontrato. Quindi? Quindi tutto questo deve pur signifi care qualcosa. Ho preso a sinistra ed è stato tutto quel che è stato, questa benedetta storia che adesso vi racconto». È da qui che prende avvio il romanzo, per trascinarci presto in un altrove abitato da asini, libri, funamboli, macinini da caff è, poeti, scollatori di francobolli e altre mirabolanti creature. Perché ciò che è vecchio, desueto, ai margini, eccentrico, può essere mosso da un’energia misteriosa e seguire strade poco battute, dove l’utile e l’inutile sanno ribaltarsi l’uno nell’altro e diventare, forse, una sostanza nuova.

€ 12,00 • PP. 212 • 978880623027-2

Questo è un romanzo speciale, che ruota intorno a una domanda semplice e decisiva: cos’è che riempie davvero la nostra vita?

PAOLA MASTROCOLAL’ESERCITO DELLE COSE INUTILI

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UNIFORM EDITION

John Fante nasce a Denver (Colorado) l’8 aprile 1909, fi glio di un abruzzese emigrato in America nel 1901. Nel 1933 inizia il suo primo romanzo, La strada per Los Angeles, pubblicato postumo nel 1985. Il vero romanzo d’esordio è Aspetta primavera, Bandini, uscito nel 1938. Del 1939 è il suo capolavoro Chiedi alla polvere. Tra gli altri suoi libri ricordiamo Sogni di Bunker Hill, La confraternita dell’uva, Dago Red, La grande fame, A Ovest di Roma, 1933. Un anno terribile, Full of Life, Bravo, Burro!, Lettere. 1932 - 1981. John Fante muore l’8 maggio 1983.

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€ 12,00 • PP. 224 • 978880622961-0

€ 12,00 • PP. 234 • 978880620709-0

LA CONFRATERNITA DELL’UVATraduzione di Francesco Durante

«Me ne sto seduto nella mia stanza piccola e sudicia a succhiarmi il pollice cercando di scrivere un romanzo... La storia di quattro italiani vecchi e ubriaconi di Roseville, un racconto su mio padre e i suoi amici». Il romanzo è La confraternita dell’uva, pubblicato per la prima volta nel 1974 e destinato a diventare, assieme a Chiedi alla polvere, il libro piú letto di John Fante.

Prima edizione: «Stile Libero» 2004

CHIEDI ALLA POLVERETraduzione di Maria Giulia Castagnone

«L’ho intitolato Chiedi alla polvere, perché in quelle strade c’è la polvere dell’Est e del Middle West, ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici, una frenetica ricerca di un riparo, la furia cieca di un popolo perso e senza speranza alle prese con la ricerca aff annosa di una pace che non potrà mai raggiungere.E c’è una ragazza ingannata dall’idea che felici fossero quelli che si aff annavano, e voleva essere dei loro».

John Fante

Il capolavoro di John Fante. Uno dei grandi libri della letteratura americana del Novecento.

Prima edizione: «Stile Libero» 2004

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ASPETTA PRIMAVERA, BANDINITraduzione di Carlo Corsi

«Di una cosa sono sicuro: tutta la gente della mia vita di scrittore, tutti i miei personaggi si ritrovano in questa mia prima opera. Di me non c’è piú niente, solo il ricordo di vecchie camere da letto, e il ciabattare di mia madre verso la cucina».Cosí John Fante, poco prima di morire, scrive del suo primo romanzo Aspetta primavera, Bandini, il libro che dava inizio alla saga di Arturo Bandini, e forse il piú struggente ritratto familiare della letteratura americana.

Prima edizione: «Stile Libero» 2005

€ 12,00 • PP. 270 • 978880622960-3

€ 11,50 • PP. 136 • 978880623085-2

BRAVO, BURRO!Traduzione di Francesco Durante

La storia, allegra e toccante, di un bambino e del suo asinello coraggioso. E di una formidabile alleanza che permetterà di ricondurre al suo recinto un meraviglioso toro da combattimento e redimere un padre alla deriva. Ambientata in un Messico da favola, bonario e festevole, trafelato e pittoresco e, in fondo, anche un po’ «italiano», in origine avrebbe dovuto servire da base per un episodio di It’s All True, il grande progetto cinematografi co interrotto di Orson Welles, e fu scritta da Fante in collaborazione con lo sceneggiatore Rudolph Borchert e arricchita dalle bellissime illustrazioni di Marilyn Hirsh.

Prima edizione: «Stile Libero» 2010

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JO NESBØUNIFORM EDITION

€ 15,00 • PP. 776 • 978880623023-4

IL LEOPARDOTraduzione di Eva Kampmann

Nel cuore dell’inverno, c’è un killerche si aggira in città.Adesso Harry Hole lo sa.È ora di dare la caccia al Leopardo.Prima che torni a uccidere.

Salutato fi n dal suo apparire in Norvegia come il capolavoro di un autentico maestro del thriller, Il leopardo ha scalato le classifi che di tutto il mondo. In Gran Bretagna è stato il secondo romanzo di un autore non di lingua inglese a raggiungere il primo posto assoluto tra i best seller. Era accaduto solo con Uomini che odiano le donne, di Stieg Larsson.

Prima edizione: «Stile Libero» 2011

Jo Nesbø è nato a Oslo nel 1960, da una famiglia di scrittori, lettori e cantastorie.Prima di abbracciare il suo destino e diventare il piú grande autore di crime norvegese si è cimentato in mille mestieri. Ha giocato a calcio nella serie A del suo paese, ha lavorato come giornalista freelance, ha fatto il broker in borsa. Cantante e compositore, si esibisce tutt’oggi regolarmente con la band norvegese Di Derre. I suoi libri spaziano dal giallo alla letteratura per l’infanzia, con esiti geniali. Della serie con protagonista l’ispettore Harry Hole, presso Einaudi ha pubblicato: Il leopardo, Lo spettro, Polizia, Il pipistrello, Scarafaggi, Nemesi, Il pettirosso e La stella del diavolo. Presso Einaudi sono usciti anche i thriller Il cacciatore di teste, Il confessore e Sangue e neve.

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LO SPETTROTraduzione di Eva Kampmann

Bentornato agli inferi, Harry Hole.

Sono passati tre anni da quando Harry Hole è andato via. Via da Oslo, via dalla Centrale di polizia, via dalla donna che ha amato e ferito troppo, e troppe volte. Ma dai suoi fantasmi no, da quelli non è riuscito a fuggire: l’hanno inseguito a Hong Kong e ora lo reclamano, e Harry non può non rispondere, non può non tornare. Oleg, il fi glio di Rakel, il ragazzo che lui ha cresciuto come fosse anche fi glio suo, è in carcere. Accusa: l’omicidio di Gusto Hanssen, il suo migliore amico. Movente: secondo gli investigatori, un regolamento di conti nel mondo della droga. Ma Harry non ci crede.

Prima edizione: «Stile Libero» 2012

€ 15,00 • PP. 568 • 978880623024-1

€ 12,00 • PP. 148 • 978880623022-7

SANGUE E NEVETraduzione di Eva Kampmann

Oslo, 1977. Un killer dislessico e dal cuore tenero, una femme fatale e un boss della droga. Anzi due.

Nel giro della mala, l’unica cosa che Olav è capace di fare è il liquidatore, il killer. Ma quando Daniel Hoff mann, il boss della droga di Oslo, gli ordina di uccidere sua moglie perché lo tradisce, persino lui capisce di essere fi nito in un mare di guai. Se poi, anziché uccidere la donna, Olav se ne innamora, è chiaro che il mare è destinato a diventare un oceano. Ormai braccato, gli resta una sola speranza: liquidare Hoff mann prima che Hoff mann liquidi lui, magari chiedendo aiuto al suo peggior nemico. Auguri.

Prima edizione: «Stile Libero» 2015

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NICOLAI LILIN è nato nel 1980 a Bender, in Transnistria, vive in Italia dal 2003 e scrive in italiano. Presso Einaudi ha pubblicato i romanzi Educazione siberiana (2009), tradotto in ventitre Paesi, Caduta libera (2010) Il respiro del buio (2011), Il serpente di Dio (2014) e Trilogia siberiana (2014, che raccoglie Educazione siberiana, Caduta libera e Il respiro del buio).

Prima edizione: «Supercoralli» 2012

Sembrano mani, occhi, colombe, madonne, gatti, serrature, pistole. Invece sono storie, pezzi di vita che ti porti addosso. I tatuaggi sono racconti scritti in una lingua segreta, sofferti sulla pelle. Ed è a queste storie che Nicolai Lilin dà voce, accostando parole e disegni, guidandoci nel labirinto di una tradizione antichissima attraverso gli occhi di un ragazzino che voleva diventare un tatuatore.

I criminali siberiani le loro vite se le portano addosso, incise dalla mano esperta del kol’sik: sacerdote e custode della tradizione, il tatuatore è l’unico a comprendere fi no in fondo la lingua arcana dei simboli.Ma i tatuaggi, mentre raccontano delle storie, ne creano altre: generano incontri ed equivoci, stabiliscono legami, decidono, a volte, della vita e della morte.Ed è attraverso questo vortice di storie che Nicolai Lilin ci conduce dentro la tradizione dei «marchi» siberiani. Sei racconti diversissimi – comici o disperati, violenti, romantici, rocamboleschi – nei quali ritroviamo alcuni dei personaggi memorabili di Educazione siberiana – la banda di minorenni capitanata da Gagarin, il colossale Mel, nonno Boris e gli altri vecchi fuorilegge di Fiume Basso – e ne incontriamo di nuovi. € 12,00 • PP. 240 • 978880623021-0

Il capitolo piú misterioso di un’educazione siberiana

NICOLAI LILINSTORIE SULLA PELLE

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FRANCESCO MAINO

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FRANCESCO MAINO è nato nel 1972 a Motta di Livenza, nella Marca Trevigiana. Oggi risiede a San Donà di Piave e fa l’avvocato penalista a Venezia.

Prima edizione: «Supercoralli» 2014

In letteratura, «coraggio» può voler dire molte cose. Può significare rinunciare alla guida di una trama, o scegliere una lingua impetuosa, una sintassi acrobatica, o sfuggire alla tentazione di concedere al lettore rassicurazione e conforto. Francesco Maino – alla sua prima prova – ha fatto tutto questo e molto di piú.

Michele Tessari è un avvocato che avvocato non vuole essere, ex necroforo, aff etto da un disturbo bipolare, intrappolato nella vita come una cavia isterica ma consenziente, persino complice. Un «complice debole» del mondo in cui è immerso. Il disfacimento della sua terra si rispecchia in quello della sua esistenza, inquinata da un odio «che cammina come l’infezione, dalle caviglie alla bocca», dove si trasforma in grido. E quel grido investe la classe politica, le carceri, la giustizia, il sistema universitario, giú giú fi no ai singoli individui, fi no al narratore stesso, imbibito degli stessi mali contro cui si scaglia. È un grido modulato da una scrittura apocalittica, con una portentosa violenza evocativa. Non c’è consolazione in queste pagine, nessuna catarsi: solo letteratura.

€ 11,00 • PP. 248 • 978880623025-8

Il Premio Calvino 2013 è un’invettiva viscerale e drammatica contro il nostro tempo, contro il Veneto attuale e contro l’Italia tutta

FRANCESCO MAINOCARTONGESSO

CLASSICI

HERMAN MELVILLE

CLASSICI

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HERMANN MELVILLE è nato nel 1819 e mortonel 1891 a New York. Nel catalogo Einaudi:Bartleby lo scrivano, Benito Cereno, Billy Budd,gabbiere di parrocchetto e Clarel.

Prima edizione: «Supercoralli» 2015

€ 14,00 • PP. 740 • 978880623009-8

Torna il capolavoro della letteratura americana nella nuova traduzione di Ottavio Fatica

HERMAN MELVILLEMOBY-DICKTraduzione di Ottavio Fatica

Da piú di un secolo e mezzo uno spettro si aggira nelle acque extraterritoriali della letteratura: Moby Dick. Coalizzati in unasacra caccia, da allora non facciamo che braccarlo, per sottometterlo alle nostre interpretazioni, e questa caccia maniacale e consapevole, che è anzitutto una caccia a noi stessi, ci condanna.

Nel clamoroso incipit del libro ci viene incontro un giovane e si presenta per nome, c’invita a dargli del tu, un tu «democratico» e un tu biblico: inchiodata alla dicotomia irriconciliabile, l’opera di Melville procede poi «a viluppi, ad intoppi, a tranelli» incontro alla catastrofe. Quella corteggia, quella soltanto brama; quella avrà. Naufragium feci, bene navigavi.E qui nessuno piú del testimone e unico superstite ha un Superteste da invocare. In ebraico Ishmael signifi ca: Dio ascolta. E Moby Dick è immortale; né piú né meno di Odradek, un rocchetto.

L’AMICIZIA

BIBLIOTECA

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Cosa sarebbe la vita senza un amico? Se lo chiedono tutti e i fi losofi non fanno eccezione. Prima di elencarne le molte categorie Aristotele non ha dubbi: l’amicizia è assolutamente necessaria alla vita e nessuno sceglierebbe mai di vivere privo di amici. Anche Epicuro, malgrado sia piú scettico riguardo alla sincerità di un sentimento tanto misterioso, non può non ammettere che l’amicizia esiste perché gli uomini possano dirsi felici. E Montaigne nei suoi raffi nati e coltissimi saggi rifl ette su quanto dolorosa sia la perdita di un amico, il migliore, la cui assenza rende impossibile qualsiasi momento di gioia. Persino Kant, sempre proiettato verso assoluti universali, sa che l’amicizia serve a coltivare quelle virtú minori, senza le quali l’uomo rimarrebbe solo nel freddo regno delle idee. Non c’è pensatore davvero grande che non abbia scelto di confrontarsi con questo legame assoluto e insondabile, provando a defi nirlo e lasciandoci rifl essioni emozionanti e senza tempo.

L’amicizia, quella vera, è sempre gratuita, lo è forse piú dell’amore. È questo il suo mistero, e in pochi hanno saputo descriverlo. Le parole di quelli che ci sono riusciti sono tra le piú intense e appassionate della storia del pensiero.

L’AMICIZIAA cura di Ernesto Franco

Da Platone e Montaigne fino al Novecento, i pensieri piú profondi e toccanti su un sentimento tanto semplice e prezioso quanto inspiegabile

BIBLIOTECA

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«Io non desidero trattare le amicizie delicatamente, ma voglio invece farlo col piú rude coraggio. Perché ora, dopo tanti secoli di esperienza, che cosa conosciamo noi della natura o di noi stessi? L’uomo non ha fatto un solo passo in avanti nella soluzione del problema del suo destino. Ma la dolce sincerità della gioia e della pace, che io traggo da questa alleanza con l’anima di mio fratello, è il nocciolo stesso di cui tutta la natura e tutto il pensiero non sono che il guscio e la scorza. Felice è la casa che accoglie un amico!»

Ralph Waldo Emerson

€ 16,00 • PP. 400 • 978880619163-4

NOVITÀ

INDICE

ALICE MUNROMOBILI DI FAMIGLIA

P. 4

MARCELLO FOISMANUALE DI LETTURA CREATIVA

P. 2

PAOLA MASTROCOLAL’ESERCITO DELLE COSE INUTILI

P. 10

JOE R. LANSDALEHAP & LEONARD 2

P. 6

FRANCESCO PICCOLOMOMENTI DI TRASCURABILE INFELICITÀ

P. 8

NICOLA LAGIOIALA FEROCIA

P. 9

SUPER

JOHN FANTECHIEDI ALLA POLVERE

P. 12

SUPER

JO NESBØSANGUE E NEVE

P. 15

JO NESBØIL LEOPARDO

P. 14

JO NESBØLA SPETTRO

P. 15

NICOLAI LILINSTORIE SULLA PELLE

P. 16

JOHN FANTELA CONFRATERNITA DELL’UVA

P. 12

JOHN FANTEASPETTA PRIMAVERA, BANDINI

P. 13

JOHN FANTEBRAVO, BURRO!

P. 13

FRANCESCO MAINOCARTONGESSO

P. 18

SCRITTORI

L’AMICIZIA

P. 22

BIBLIOTECA

HERMAN MELVILLEMOBY-DICK

P. 20

CLASSICI

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