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U�IVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRE�TO
FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA
CORSO DI LAUREA SCIE�ZE STORICHE
Corso di Archivistica
titolare prof. Andrea Giorgi
Edizione e trascrizione di fonti:
il carteggio della famiglia
Tambosi
di
Campestrini Valentina matr. 119516
Giovannini Alessandro matr. 118807
A��O ACCADEMICO 2005/2006
Valentina Campestrini e Alessandro Giovannini Archivistica mod B. A.A 2005/2006
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CRITERI SEGUITI PER L’EDIZIO�E E TRASCRIZIO�E DELLE FO�TI
Nella trascrizione dei documenti abbiamo adottato i seguenti criteri:
• Utilizzo maiuscole e minuscole: nei manoscritti abbiamo riscontrato ricorrenti nomi di persona con
iniziale minuscola e preposizioni con iniziale minuscola. Abbiamo dunque attribuito l’iniziale
maiuscola a tutti i nomi propri di persona e di luogo, ponendo la maiuscola dopo il punto fermo e
usando per il resto la minuscolizzazione;
• Utilizzo della punteggiatura: nella trascrizione dei manoscritti abbiamo adeguato l’utilizzo della
punteggiatura al sistema moderno;
• Ortografia e grammatica: nel lavoro di trascrizione abbiamo riportato le parole seguendo fedelmente
l’ortografia e la grammatica proposta nel testo originale. Qualora la scorretta ortografia avesse
impedito la corretta comprensione del testo, è stata inserita una nota in calce.
Abbiamo fatta un’eccezione per il verbo “avere” e gli accenti, i quali sono stati riportati seguendo
l’uso moderno;
• Abbreviazioni: nei manoscritti abbiamo riscontrato numerose abbreviazioni di parole che nel lavoro
di trascrizione abbiamo provveduto a sciogliere, indicando tra parentesi tonda le lettere non
comprese nell’abbreviazione;
Nel caso in cui non siamo stati in grado di sciogliere le abbreviazioni, queste sono state fedelmente
riportate come apparivano nella lettera originale, supportando tale operazione con una nota
esplicativa in fondo alla lettera. Riportiamo a titolo esemplificativo una sequenza di simboli
riscontrata all’interno della lettera n°27 del fascicolo 2: “fi:ma:Na:#” ;
• Monete: quando nel testo originale l’unità di misura della moneta era riconoscibile, questa è stata
sciolta con lo stesso criterio utilizzato per le abbreviazioni ( ad esempio: “f(iorini)”); se non è stato
possibile identificarla, il simbolo è stato riportato fedelmente ( ad esempio: “ti :” ) supportando tale
operazione con una nota esplicativa in fondo alla lettera;
• Unità di peso: quando nel testo abbiamo riscontrato la parola abbreviata “l” o “lb” questa è stata
sciolta in “libbra” senza l’utilizzo delle parentesi tonde;
• Lettere contenenti listini prezzi e fatture: nel caso in cui la lettera originale conteneva dei listini
prezzi o delle fatture, queste sono state riportate seguendo fedelmente l’impaginazione originaria
(come nelle lettere n°4 fascicolo 3, n°10, n°39, n°84 fascicolo 6);
• Parole incomprensibili: le parole delle quali non siamo riusciti a decifrare le singole lettere sono state
omesse e sostituite da una nota posta in calce alla lettera indicante il motivo dell’omissione;
• Parole cancellate: quando l’autore delle lettere ha cancellato volontariamente delle parole abbiamo
agito in due modi. Se la parola cancellata era in ogni modo comprensibile, questa è stata riportata
nell’apparato di note; se questa invece non era comprensibile è stata semplicemente segnalata
l’operazione di cancellatura;
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• Indicazione di fascicolo e numero di lettera: prima di ogni lettera abbiamo adoperato la seguente
sequenza: numero del fascicolo indicato da numero romano seguito da un punto e dal numero della
lettera presa in esame riportato in numero arabo;
• Simboli: quando, all’interno delle lettere, abbiamo riscontrato alcuni simboli come ad esempio %
questi sono stati riportati fedelmente a come apparivano nel testo di partenza, per poi essere
supportati da una nota esplicativa al termine della lettera.
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IL CARTEGGIO DELLA FAMIGLIA TAMBOSI
I.4
Cremona, 1793 gennaio 9
Federico Bontenpelli informa Giuseppe Tambosi che a causa della mancata risposta alla sue
lettere si ritiene libero dalla promessa fattagli riguardo la disponibilità a servirlo. Chiede
comunque al Tambosi le caparre ai pastori da lui già anticipate per colpa del rigido inverno.
Roveredo s(ignor) Giuseppe Tambosi |
9 g(enna)ro 1793 Cremona |
Oggi otto vi scrissi che doveste spedirmi un gruppo | contanti p(er) somministrare le caparre alli
pas| tori, giacchè quest’anno hanno molto necce | sità p(er) eservi più d’un braccio di neve | e
siccome sono già in sborso di somma non indife | rente vi scrissi tal lettera, anzi sapiate che | fra
varii pastori evvi anche il v(ost)ro Toffolo | al quale ho sborsato cinque sovrane.| Però supongo che
in quest’anno non vi possi occo | rere niente, vedendo che nepure mi avete | favorito di riscontro. Io
veramente vi ho scritto | p(er) avervi p(ri)ma data parola di servirvi e così | adunque io resto in
perfetta libertà e le | caparre da me sborsate resteranno p(er) mio | conto. Ciò è q(uan)to posso dirvi
e con piena s[..] v(i) b(acio) l(e) m(ani).|
Federico q(onda)m Lucca Bonten | pelli ||
Al sig(nor) Giu(sep)pe Tambosi, | Roveredo
Foglio singolo di colore bianco (mm 170 x 240) con testo sul recto, destinatario e indicazione di ricevimento sul verso:
“Cremona, li 9 g(enna)ro 1793 | S(ign)or Bontenpelli”. La sottoscrizione è autografa. La lettera era chiusa con sigillo
circolare: “F.O”.
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I.11
Pizzighettone, 1793 gennaio 29
Cristofolo Lasta informa Giuseppe Tambosi che, a causa del gelido inverno, le pecore sono ancora
in stalla e che i pastori stanno vivendo una situazione economica critica. Domanda poi di potergli
comperare cinquanta castrati.
Roveredo. Sig. Giusepe Tanbosi |
Pizzighetone, li 29 g(enna)ro 1793 |
Dalla auta sua lettera a 29 deto li dagho per rispasta | che io vengono con numero cento e diese
circha quando siano | tuta di libertà, pechè se i volese segare io non vengo con micha | è anche se i
volese metere Castradi Brentegani poi che non a | siano tutti valchamonichi non vengo a nisun pato
per non| sfalsar la raza però come le cose pasano in questi contorni | la pasano male per li pastori
che àno fiocato li 23 | dicembre e la gesono al giorno d’ogi abbiamo stalato le nostre | pecore da
principio quando la se vegnuda e le abbiam ancora | in stala senza mai andare fora e tutti in
gienerale e per li Castradi | non gesa niuna nova altra che il Pasarino a cri | to unna letera e per queli
che podaria precurare per ello | anno tutti inpegno col sig(nor) Federicho Bontenpeli perché | tutti
ànno di bisogno di beci perché anche mi el mio com | pagno abbiamo ricevuto sovrane cinque e non
n’è state a | bbastanza che nel medemo giorno che ò mandato a ricev | erne altra tre mi ha mandato
la sua letera con la tre | b sovrane a dunque n’ò ricevuto numero 8 per l’armata non | dubitamo niente
c in questa primavera che | sono inposibile che vengono se pure vengono sino | a mezo istate non vi
è dubio alcuno || resto con caramente salutandolo che cose mi passano bene e mi ritrovo di buona
salute | e il prego di salutare mio padre di più mi sono cordato.| Se fuse posibile di darmi da
comprare cinquanta | castrati pagandoge il suo interesse mi faccia avvisato per | potermi regolare
allora vegnarò in montagna con 160 | circha.|
Sono Cristoforo Lasta |
Foglio singolo di colore bianco (mm 185 x 265) con testo sul recto e verso. La lettera è autografa.
a segue sa depennato
b segue sovane depennato
c segue in depennato
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I.30
Verona, 1793 giugno 28
Attestazione di pesatura effettuata da Benedetto Ghizzola su merci di Giuseppe Guarnieri alla
pubblica pesa di Dogana Serravalle.
Adi 28 giugno 1793 Verona
Atesto io soto scrito publico pesador di | questa Dogana Serravalle di aver pesato | con diligenza a
questo sig(nor) Giuseppe Guar | nieri una balla vitelli libbre 25 MC CC | netta di terra risultò di peso
nostro soti | le lire cinquecento trentanove dico £539.|
Benedetto Ghizzola afirmo | come sopra.
Foglio singolo di colore bianco (mm 110 x 145) con testo sul recto, l’attestazione di pesatura è autografa.
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I.35
Verona, 1793 agosto 8
Giuseppe Guarnieri informa Giuseppe Tambosi in merito ad una partita di pelli di vitello difettose.
(onostante il problema riscontrato si sta impegnando a trattarne il prezzo con un certo signor
Zamboni.
Roveredo Sig(nor) Giuseppe Tambosi |
Verona, li 8 agosto 1793 |
Credo che li v(ost)ri 100 vitelli siano stati visitati da tutta | l’arte, ma inutilm(ente) sinora. Vi sono
25 pelle tutte | difettose e cativisime, dieci poi quasi inesitabili.| Avrei il s(igno)r Ant(oni)o
Zamboni che applicarebbe, ma non | vuol spendere un soldo di più di £ 3.3 libbre tempo | 9 mesi
impegnato fino a risposta, pagabili essi | in scudi milano £ 8.16 onde fate rifflesso | alla vallutta e
vedrete un bel prezzo che vi | riccavo. Le generali informaz(io)ni ottenute da miei | amici di tal
giovine le riscontrai buone p(er) cui | non difficolterei entrare molto più trattandosi | di bagattella. Si
avi detto senza mio impegno | attendo infalibilm(ente) v(ost)ra pronta risposta a | mia regola e di
core con stima v(i) b(acio) l(e) m(ani).|
Giuseppe Guarnieri ||
Al sig(nor) Giuseppe Tambosi, | Roveredo
Foglio singolo di colore bianco (mm 190 x 245) con testo sul recto, destinatario e indicazione di ricevimento sul verso:
“Ver(ona), 8 ag(ost)o 1793 | S(ignor) Guarnieri”. La sottoscrizione è autografa e seguita da un monogramma. La lettera
era chiusa con sigillo circolare: “G.G”.
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II.1
Verona, 1796 febbraio 1
David Lombroso invita Giuseppe Tambosi ad un incontro per degli affari riguardanti una partita di
vallonea che gli aveva spedito precedentemente.
Roveredo Sig(nor) Giuseppe Tambosi |
Verona, p(ri)mo febbraio 1796 |
Privo dell’onore di g(raditissi)ma vo(st)ra, se vi attrovate ancora in essere | la speditavi mo(st)ra
vallonia 1 pregovi o per incontro pronto o per | posta Comune tosto l’invio giacchè è p(er) me di
somma premu | ra; giustate la briga, nella qual attesa a comandi vostri | […..] caramente salutandovi
v(i) b(acio) l(e) m(ani).|
David Lombroso ||
Al sig(nor) Giuseppe Tambosi, | Roveredo
Foglio singolo di colore bianco (mm 190 x 230) con testo sul recto, destinatario e indicazione di ricevimento sul verso:
“Verona, pr(imo) feb(bra)io 1796 | S(ignor) Lombroso”. La lettera è autografa ed era chiusa con sigillo circolare.
1 colorante di colore nero per pelli ricavato da una particolare noce che cresce presso Valona in Albania
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II.13
Verona, 1796 marzo 21
Girolamo Zamboni informa Giuseppe Tambosi dell’arrivo di una partita di pelli di vitello dal
Brasile e lo avverte anche del relativo prezzo di acquisto. Si mette quindi a disposizione per sapere
la quantità di pelli che il Tambosi desidera acquistare.
Roveredo Sig(nor) Giuseppe Tambosi |
Verona, 21 marzo 1796 |
Vi faccio felicemente ripatriato da Bolzano ed essendomi giunto avviso | d’Ancona del carico
giunto d’una partita cuoie del Brasille, così | stimo mio dovere avvertirvi e nello stesso tempo dirvi
che nel prezzo vogliono | [..] 12 % per pronti contanti ricevute colà in qualità e peso, se adunque | vi
credete fondamento tratterò quella quantità sarete a dirmi.| Gradirò sentire qual prezzo in giornata
volete de’vitelli greggi e se | fornito siete de Bulgari a qual limite sareste a praticarmi | anche per
essi nella qual attesa con affe(tt)o v(i) b(acio) l(e) m(ani).|
Girolamo Zamboni ||
Al sig(nor) Giuseppe Tambosi, | Roveredo
Foglio singolo di colore bianco (mm 190 x 235) con testo sul recto, destinatario e indicazione di ricevimento sul verso:
“Verona, 21 marzo 1796 | S(ignor) Zamboni”. La sottoscrizione è autografa e la lettera era chiusa con sigillo circolare:
“G.Z”.
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II.27
Verona, 1796 maggio 30
Giuseppe Guarnieri informa Giuseppe Tambosi di avergli spedito una partita di vallonea con
l’indicazione delle spese affrontate. Gli ricorda infine di aver servito nel miglior modo suo
cognato.
Roveredo Sig(nor) Giuseppe Tambosi |
Verona, 30 maggio 1796 |
In tutta buona cond(izione) e franco colla carrozza di posta | vi ho sped(it)o: 1 sacchetto mostra
valonia “fi: ma: Va. #” che saprete proccurare | in pari guisa p(er) riconoscere il sig(nor) Felice di
Abraam Coen di | Ancona, e p(er) mie ristrette spese favorite accreditarmi | di £ 4.18 v(ene)te come
l’ appiei conto. Graziatemi a suo tem | po avviso di ricevuta p(er) quiete con molti v(os)tri comandi,
a’ | quali sempre pronto con stima vi b(acio) l(e) m(ani).|
Giuseppe Guarnieri |
Anzi trovo da riscontrare la | fav(ori)ta v(ost)ra 19 med(esimo) a cui solo | serve dirvi ch’ho servito |
il v(ost)ro sig(nor) cognato in tutto | quello si degnò comandarmi | vi prego dell’annessa scusando |
e di nuovo b(acio) l(e) m(ani).|
Detto ||
Al sig(nor) GiuseppeTambosi, | Roveredo
Foglio singolo di colore bianco (mm 190 x 235) con testo sul recto, destinatario e indicazione di ricevimento sul verso:
“Verona, 30 maggio 1796 | s(ignor) Guarnieri”. La sottoscrizione è autografa e seguita da un monogramma. La lettera
era chiusa con sigillo circolare: “G.G”. In seguito è stata aggiunta una parte autografa dello stesso signor Guarnieri.
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III.4
Verona, 1819 giugno 6
Stefano Ferrari riassume a Giuseppe Tambosi le varie consegne di pelli di vitello recapitate al
signor Figarolli e allo stesso tempo gli consiglia di esaminare la veridicità dei dati riportati.
Roveredo Sig(nor) Gius(epp)e Tambosi |
Verona, 6 giug(no) 1819 |
L’impegno preventivo con cot(est)o sig(nor) Malfer p(er) un campion pelli secche bovine | ci ha
messo nell’impossibilità di spedirvene come si credeva, darghe eseguiremo | nell’entrante
settimana, contando ne avremo in ordine.| Riassumendo le consegne pelli fatte al vos(tro)
comp(agn)o sig(nor) Figarolli da 6 marzo | a 24 mag(gio) p(assato) p(rossimo) ci risultano: |
di macello foresi
n° 648 once 43337 nez nos n° 332 once 27502 nez nos |
Abbiate la briga di esaminare se camminiamo in ordine si nel numero | che nel peso.| Nel g(ior)no
29 p(assato) p(rossimo) consegnasimo al sud(det)to vos(tro) in qualità numero e peso: |
n° 27 pelli foresi once 2020 |
once 4790 a £ 40% £1916 |
n° 34 d(ett)e di macello 2770 |
Nel g(ior)no 5 cor(rente): |
n° 36 d(ett)e di macello once 2812 |
once 3434 a 40% 1373 |
n° 8 d(ett)e foresi 622 |
Fatecene sentir di conformità la scritturataci ragione. | Egli sud(detto) sig(nor) Figarolli vi darà in
nota n° 18 pelli di macello e n° 26 di foresi | il giro fattone p(er) procurar il vos(tro) e nostro a
interesse nel pagamento di dazio ne b produce | che appariscano come in di lui nota ma in fatto la
consegna reale è come || ve la dinotiamo ed alla quale vi attenierete nella scritturazione che ci
riguarda. | Disposti frat(tan)to al bene di vos(tri) comandi con estimazione vi saluto v(i) b(acio) l(e)
m(ani).|
Stefano Ferrari e Comp(agni)
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Foglio singolo di colore bianco (mm 195 x 245) con testo sul recto e sul verso. La sottoscrizione è autografa e seguita
da un monogramma.
a e nostro nell’interlinea superiore
b segue […….] depennato
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VI.10
Predazzo, 1836 gennaio 22
La vedova Maddalena Gabrielli informa Giuseppe Tambosi di avergli spedito la “scorza” che il
difficile inverno le ha impedito però di” pistare”. Inoltre invia il conto della “scorza” invitandolo a
pazientare fino a marzo quando potrà finalmente spedirgliela “pistata”.
Rovereto Signor Giuseppe Tambosi |
Predazzo, li 22 gennaio 1836 |
Ho ricevuto la di Lei lettera dei a 16 corrente. | Ella perdonerà se le spedisco la scorza da pistare
imperciò b | che è imposibile da questa stagione poterle spedire | scorza pista essendo l’edifficio già
da due mesi aghiaciato | e se continua questo tempo non ho ne men speranza | di poter metere c
l’edificio andante; secondariamente | questa scorza che io le ho spedito e come le ho detto | a
Bolzano l’ultima volta che fui colà era vicina | a Cavalese cioè tre ore distante da Predazzo, queste |
erano tre ore scansate dalla mia condotta, ma d di far | ciò l’ho ottenuto in grazia da e Lei come ho
detto | l’ultima volta sono stato a Bolzano. In avenire | s’Ella brama ch’io prosseguo la spedizione
della scorza | io non posso far altro che spedirgliela da pistare, | all’incontrario se Ella potesse
aspettare fino in marzo f | in allora potrò spedirgliela pista.| La scorza che le ho spedito dopo fatto il
conto è la seguente | cioè scorza spedita in Derfill libbre 14437 |
a Rovereto 2582 |
alla di Lei casa di Trento 6266 |
somma totale libbre 23285 |
la scorza ch’io tengo da spedirle ascendono a miori 90 e | come le ho detto con altra mia vi sono
stato di quegli che me | ne hanno esibito altri trenta o 40 miori che se ella le brama | mi potrà
spedire altri cento fiorini acciò possa comperarle.|| Come da grata di Lei non mancherò con | piacere
di ritirarmi li g speditimi f(iorini) 200 dal sig(no)r oste di Derfill e con questi pagare f(iorini) 98.54 a
| mio genero Giacomelli; così apena gli avrò ricevutti | Le spedirò la ricevuta.| In attenzione di
quanto detto con tutto rispetto | ed abblame mi dichiaro di Lei umil(issi)ma e obli(gatissi)ma serva.|
Maddalena v(edova) Gabrielli
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Foglio singolo di colore azzurro (mm 310 x 215) con testo sul recto e sul verso. La sottoscrizione è autografa.
a dei nell’interlinea superiore
b segue […] depennato
c segue le depennato
d segue ci[.] depennato
e segue da ripetuto
f mazo nel testo
g segue asi depennato
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VI.29
Rovereto, 1836 febbraio 25
Francesco Ranzi, in risposta ad una precedente lettera del signor Tambosi, scrive di non poter
accettare la somma propostagli in franchi d’argento per il pagamento di un debito in quanto lo
stesso Ranzi ritiene di poter accettare solamente fiorini d’Augusta, previo accordo sul cambio.
Sig(nor) Giuseppe Tambosi |
Trento |
Roveredo, li 25 febb(raio) 1836 |
In replica alla cara v(o)s(tra) dei 23 c(orren)te, mi spiace dovervi dire, di non | poter accettare i no
500 pezzi da 5 franchi d’argento, in pagamento | dei f(iorini) 2000 per Vienna offertivi come
dall’anteced(en)te mia 22 med(esima) | capirete, che ove mi occorrano gli effettivi da […] 20
m(ila), non posso | sostituire quella valuta che desiderate darmi, in conseguenza | sono nella
circostanza di dover sosopendere le ulteriori trattative | in proposito, non cessando in me la lusinga
di potervi servire | in appresso, mentre sempre pronto a preg(ia)ti v(o)s(tri) comandi passo | a
dist(intament)e salutarvi, v(i) b(acio) l(e) m(ani).|
Francesco Ranzi |
P.S.: in questo punto ricevo l’altra cara v(o)s(tra) dei | 24 c(orren)te per cui vi dirò di poter ricevere |
f(iorini) 2000 p(er) Augusta di brevissima scadenza, | per la quale vi cederei f(iorini) 2000 p(er)
V(ienna) a 3 m(esi) detta.| Per la mia v(alut)a domando il 100 1/8; voi per | la v(o)s(tra) Augusta
domandate similm(en)te un prezzo | equo, che in allora questo secondo affare | avrà luogo nella qual
attenzione nuov(amen)te riverendovi b(acio) l(e) m(ani).|
Suddetto
Foglio singolo di colore bianco (mm 280 x 190) con testo sul recto. La sottoscrizione è autografa.
Nel margine in basso a sinistra è presente un conto, di altra mano:
f(iorini) 547.40 10 [....]
635.22 12 d(etto)
1741.22 23 detto
f(iorini) 2924.24
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VI.34
Chioggia, 1836 febbraio 29
Giuseppe Crosara propone a Giuseppe Tambosi l’acquisto di un certo numero di pelli bovine
facendogli notare come si sia rivolto prima a lui che a certi signori di Verona. Indica infine il
prezzo che il Tambosi dovrà versare qualora accettasse la proposta.
Roveredo Sig(nor) Giuseppe Tambosi |
Chioggia, li 29 febbraro 1836 |
A favorita vostra 12 corrente sicome nevica dimanda | da Verona le nostre pelle bovine non che le |
viteline prima di rispondere a questi sig(nori) veronesi | si faciano un dovere di prevenirve prima
voi | se volete fare un consenzo per un anno noi si | obbrigiamo di darve mille delle bovine secche |
del peso in monte di libbre trenta nonché | cinque cento delle viteline di libbre sette in otto |
dandone voi una anticipazione di due cento e cinquanta | da vinti franchi e noi vi spediamo a le
bovine e | viteline sudete a veneti soldi trentasei alla | libbra. Restando impegnati con voi fino il
giorno | dieci marzo b p(rossimo) v(enturo) in atesa di un pronto vostro | riscontro con tutta stima vi
salutiamo.|
Giuseppe Crosara |
e per Girolamo Camuffo |
Crosano
Foglio singolo di colore bianco (mm 280 x 190) con testo sul recto; la lettera è autografa. In calce è stato aggiunto in
seguito il seguente simbolo: “ [.].35 “
a sediamo nel testo
b marza nel testo
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VI.39
Vienna, 1836 marzo 8
Giuseppe Tambosi viene informato in merito ad una sua commissione di pelli di vitello di Boemia e
Moravia: la partita di pelli non è ancora pronta ma arriverà in deposito entro due settimane circa.
(el frattempo gli viene inviato una sorta di listino prezzi relativo a pelli provenienti dai paesi
dell’est europeo per eventuali ulteriori commissioni.
Roveredo S(ignor) Gius(eppe) Tambosi |
Vienna, li 8 marzo 1836 |
Non faremo repliche sul d’accordo della pregiata v(ost)ra | 27 febbraro passato, alla quale avressimo
tosto fatto | riscontro se un positivo vi avressimo anche potuto dare | sulla commissione impartitaci
di 3 a 4000 pelli vitello | di Boemia o Moravia del peso di libbre 2 circa la pelle.| Nel mentre
adunque ora prendiamo ricordo per servirvi | come desiderate ci permettiamo di farvi osservare | che
in questo momento non esiste alcun deposito in | pelli di Boemia o Moravia ma in due settimane
circa | arriveranno delle partite che sono per istrada e se queste | saranno di quella perfezione che
desiderate potremo com | perarle da f(iorini) 44 a f(iorini) 48 il % salvo il meglio. Si trova qui | una
partita di 6 a 10 milla pelli vitelli di Slesia fram | mischiate di piccole, grandi, d’inverno, d’estate
con | anche degli erbarolli, la qual partita abbiamo voluto | altra volta comperare se ci fosse stato
permesso di scartare | ma tale come si trova o per metà o per intiero non si | volle rilascire a meno di
f(iorini) 45 % ed ora potremo di nuovo | provare ma per poterla scartare non vi è probabilità ma |
per il prezzo come sta si potrà forse ottenerla a f(iorini) 40 % | qual limite altra volta venne esibito
ma non si volle con | cederla.| Intanto favorite farci sentire la v(ost)ra opinione sul | particolare
dietro la quale non mancheremo d’interessarci || affine di diligentare nel miglior modo possibile il
v(ost)ro vantag | gio e rendervi soddisfatto dell’opera nostra. In pari tempo | non vogliamo
trascorrere di mettervi a cognizione dei prezzi | delle nostre pelli di bue grevi, come delle pelli di
vacca | dell’Enno Superiore e intorno ai prezzi se vi convengano sa | premo ottenervele a quelli per
voi più vantaggiosi possibili: |
pelli manzo d’Ungheria libbre 26 a 27 f(iorini) 19 ½ |
detti 25 “ 26 “ 18 ½ |
detti 23 ” 24 “ 14 | il paio |
detti 18 ” 22 “ 11 ½ |
vacca d’Austria 16 ” 18 “ 9 ½ |
Valentina Campestrini e Alessandro Giovannini Archivistica mod B. A.A 2005/2006
17
manzo di Russia 20 ” 25 |
detti 17 ” 22 | mancano |
vacca detti 15 ” 18 |
manzo Polonia 17 ” 20 | 26.22 il % |
vacca detto 13 ” 16 |
dette 8 “ 10 35.34 |
dette 12 ” 16 32.30 |
vitelli nostrani 2 ” 2 ½ 65.66 |
detti 2 ½ ” 3 66.67 |
Ungheria 1 ” 1 ¾ 50 |
Polonia Amburgo 1 ”1 ½ 40.38 |
Moravia 1 ½ ” 2 il % |
42.40|
Slesia 1 ¼ “ 2
corame 22 “ 25 42 |
detto 28 “ 30 46 |
detto 35 “ 40 48 |
detto 42 “ 50 50 |
Foglio singolo di colore bianco (mm 280 x 190) con testo sul recto e sul verso; la lettera non è firmata, in calce
nell’angolo in basso a destra è presente la sigla: “ [..] “ che potrebbe essere la firma dell’autore.
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VI.53
Trieste, 1836 aprile 2
Antonio Cassina informa Giuseppe Tambosi in merito ad alcuni affari riguardanti il commercio
delle pelli di vitello. Indica poi l’arrivo di una nuova partita di pelli molto buona che però ha avuto
un aumento di prezzo a causa dei numerosi acquirenti. Cassina afferma che proprio per questo
motivo non ha comperato quella partita per conto del Tambosi; aspetta invece l’arrivo delle nuove
pelli che sono di ugual qualità ma di minor prezzo.
Roveredo Sig(nor) Gius(epp)e Tambosi |
Trieste, 2 aprile 1836 |
Riscontriamo la g(radi)ta v(o)s(tr)a 29 dello scorso, accusandovi rice | vuta delli f(iorini) 2.82.42
assegnateci p(er) l’8 corr(en)te da questo sig(nor) C. Wagmaister | che faremo ad incassare a saldo
di v(ost)ra partita. Sentiamo final | mente in poter v(o)s(tr)o anche le 2 balle pelli vacchette p(er)
camp(io)ne | la cui qualità terrete come terremo noi di vista p(er) le occorrenze | future postoché non
siete p(er) ora disposto ad applicarvi. Così | pure attenderemo p(er) la vallonea, mentre p(er) il
momento non sapressi | mo farvi miglior progetto di quelli e a conoscete nell’ist(ar) ed anzi |
dobbiamo osservarvi p(er) quanto foste p(er) risolvere in seguito che | il prezzo segnatovi p(er) la
qualità del camp(io)ne pervenutovi a ½ b | G.B. Lenatti e di f(iorini) 17.½ p(er) % qui presa alla vela
e non 7.12 | come eroneamente avete interpretata la n(ost)ra cifra della stessa | ancora vi rimango
disponibili 45 [.] m(igliai)a – e pel suo prezzo | e vi posiam garantire la più conveniente partita che
ora | esista in piazza. Ieri giunse in quest’anno la seconda | partitella di quella nuova e fina di
Smirne consistente in | c(irc)a 80 [.] m(igliai)a non se è venduta ancora ma da quanto si assicura |
sarà eguale in qualità alli 40 m(igliai)a stati p(ri)ma comprati | a f(iorini) 10.½ % p(ri)ma costo sul
bordo, ma questa pare che | non verrà rilasciata a questo prezzo pretendendosene f(iorini) 11 | ed
essendovi tanti smaniosi applicanti che fanno impegni | p(er) averla. Per noi tanto però abbiam
deciso di non | ingerircene a prezzi eccessivi e cedere la piazza agli altri. Qui sempre debiti
all’essere di servirvi pieni di stima | e vi river(ia)mo [.].|
Ant(oni)o Cassina e c(ompagn)i.
Foglio singolo di colore bianco (mm 218 x 270) con testo sul recto; la sottoscrizione è autografa.
a e nell’interlinea superiore
b simbolo utilizzato nel testo per indicare “a mezzo di”
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VI.70
Ferrara, 1836 maggio 15
Trentini si propone come intermediario per far pervenire al signor Tambosi delle informazioni sul
conto di una terza persona. Al momento, stando al racconto del Trentini, questa persona sembra
poter riuscire a risolvere, senza molte difficoltà, la situazione critica che stava vivendo a causa dei
creditori.
Roveredo Sig(nor) Giusep(pe) Tambosi, amico preg(iatissi)mo |
Ferrara, 15 maggio 1836 |
In risposta alla riservata v(ost)ra stimata 11 cor(ren)te: per quanto io abbia potuto conos | cere
sull’indicato soggetto e senza la più piccola mia responsabilità vi | dirò apparire egli in qualche
momentaneo disordine e appare però opini | one generale, che se ne possa cavare con onore potendo
ottenere un | poco di soferenze dalli suoi creditori, che non sono molti, ne di molta | entità: se quindi
voi signore vi credete di darmi della facoltà onde | ottenervi tutto quel meglio che si potrà, avuto
riflesso come voi ben | riflettete non tanto al v(ost)ro interesse quanto al minor sagrifizio del | vostro
debitore, disponete di me, ma vi prego farlo in termini ben | chiari e precisi onde poter risolvere sul
caso di un proposizio | ne si che a me sembrerebbe di non rifiutarsi; potete ben essere certo che | io
non abusarò della facoltà v(ost)re ed in attesa di v(ost)re determinazioni | vi riverisco
dis(tintamen)te |
Antonio Trentini ||
Al sig(nor) Giusep(pe) Tambosi, | Roveredo
Foglio singolo di colore bianco (mm 186 x 254) con testo sul recto e indicazione del destinatario sul verso. La lettera è
autografa ed era chiusa con sigillo circolare.
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VI.78
Fermo, 1836 maggio 21
Francesco (orvoni scrive all’amico Giuseppe Tambosi circa le novità che sono accadute
nell’ultimo periodo tra cui l’annullamento della consueta fiera di Senigallia causa epidemia di
colera, le modifiche al personale del suo negozio e soprattutto l’intenzione di tornare al commercio
delle pelli chiedendo a tal fine la spedizione di una partita.
Sign(or) Giuseppe Tambosi amico car(issi)mo |
Roveredo |
Fermo, 21 maggio 1836 |
In quest’anno non avremo la solita fiera di Senigallia, conforme | sentirete da altri vostri
corrispondenti delle nostre parti. Il S.Padre | non vuole permetterla per causa del cholera che regna
nell’austriaco litto | rale. Anche il tesoriere con altri primi ministri dello Stato ne hanno mani |
festata la più decisa contrarietà per cui sarà inutile più pensarci. Que | sta fatale circostanza porterà
certamente delle funeste conseguenze in | commercio. Io grazie al cielo di queste ne sono esente
anzi a dirla fra noi | ne avrò forse un qualche vantaggio ed in particolare ne risentirà un certo favo |
re la raffineria come potete immaginare; però non sono egoista e ne sof | fro per la cosa in genere.
Più ancora mi dispiace per non poter godere in | quest’anno l’amabil compagnia dell’amico
Tambosi e per non poterlo riab | bracciare. Intanto posso darvi buone notizie di salute di tutta la mia
| famiglia desiderando sempre altettanto da parte vostra.| Io caro amico ho fatto un qualche
cambiamento nel mio negozio che | in passato pensavo di smettere come vi confidai e che ora
invece fò mar | ciare con a un poco più di energia. Mi sono liberato con tutta regolarità e | senza
dispiaceri di due giovani che avevo poco esperti e ne ho rimpiazzati | due bastantemente attivi e
capaci che per molti anni servirono al nego | zio Vitali. La prima volta che saremo insieme vi
racconterò tutto.| Intanto debbo notificarvi la determinazione che presi di versarmi nuo | vamente
anche in articolo pellami e perciò avrò la sodisfazione di tenere | in appresso un poco più viva la
vostra corrispondenza. Io desidero mi pre | pariate la spedizione di una cassa vitelli rasati, metà di
libbre tre b || circa la pelle ed altra di libbre tre e mezza e più dozzene tre vacchettine di | libbre dieci
circa. Sarà del vostro impegno a mandarmi robba veramente scelta | onde farmi riacquistare gli
avventori conforme ne sono sicurissimo. Questi | due colli potrete dirigerli al comune amico
sig(no)r Marco Terni in Ancona | con la prima spedizione che sarete a fargli de vostri pellami.|
Null’altro dovendo aggiungervi con sentimenti di verace amicizia e | con i più cordiali saluti per
tutta la vostra famiglia con tutto l’affetto | vi abbraccio |
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aff(ezionatissim)o amico Francesco Norvoni |
Da spedirsi in Ancona |
vitelli rasati cassa una metà da libbre 3 e metà di libbre 3 ½ | vacchette dozzene num(er)o 3 di libbre
10 circa la pelle od anche di libbre 11.
Foglio singolo di colore bianco (mm 215 x 265) con testo sul recto e sul verso; la sottoscrizone è autografa.
a con nell’interlinea superiore
b segue tre ripetuto
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VI.84
[…..], 1836 giugno 6
Giuseppe Tambosi viene informato in merito alla spedizione di una botte di olio di oliva in suo
favore con allegata una sorta di fattura delle spese affrontate.
Sign(or) Giuseppe Tambosi di Roveredo |
[…..], 6 giugno 1836 |
Avuto conto di costo e spese di botta una olio d’oliva chiaro lampante di questo prodotto speditavi a
mezzo delli s(igno)ri Francesco | e fratelli Bonadei di Venezia col c(orrie)re Nicola Bruscolini
austriaco, marcata come fuori cioè: |
botta una contiene b(ari)li: 19.1.3.0 olio chiaro lampante a t i: 11.3/8 t i : 221.10 |
Spese: |
Dazio fisso 19.1/2 % t i : 43.12 |
Facchini e Travazzadori “ 1.20 |
Assistenti alle botti “ .24 |
Nollo arnesi “ .15 |
Sansaria “ .50 |
Pignatelle “ .9 |
45.30 |
t i : 266.40 |
Commissione all’amico 2% 5.23 |
Mia provigione di servirvi 0 |
t i : 271.73 |
Paria a $ 261.29 |
Foglio singolo di colore bianco (mm 215 x 265) con testo sul recto; la lettera non è firmata. Nel margine sinistro del
testo, alla quinta riga, c’è un cerchio stilizzato che richiama la marcatura della botte.