Diritti umani, sociali, di cittadinanza....

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Diritti umani, sociali, di

cittadinanza. Introduzione

Ecco 2016

CHE COS’E’ UN DIRITTO?

I diritti rispondono a bisogni fondamentali delle persone

I diritti

Spettano ad ogni individuo in quanto

ESSERE UMANO (diritti umani)

CITTADINO (diritti civili)

LA GENERAZIONE ZERO

◦ CIBO

◦ RIPARO

◦ CALORE

E’ IL DIRITTO ALLA VITA (art.3 Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo – ONU 1948)

LA PRIMA GENERAZIONE

◦ Diritti civili: tutelano la persona e la vita privata del cittadino, limitando i poteri dello Stato nei confronti del cittadino stesso

◦ Diritti politici: consentono la partecipazione alla vita politica: libertà di pensiero, di religione, di espressione, di associazione, il diritto alla partecipazione politica, all’elettorato attivo e passivo.

LA SECONDA GENERAZIONE

◦ Diritti economici

◦ Diritti sociali

◦ Diritti culturali

Sono i diritti all'alimentazione, alla casa, all'educazione, al lavoro, alla salute, all'assistenza

◦ Sono diritti di solidarietà

◦ Come destinatari hanno non gli individui ma i popoli

diritto all’autodeterminazione dei popoli, alla pace, allo sviluppo,

all’equilibrio ecologico, al controllo delle risorse nazionali, alla difesa

ambientale

LA TERZA GENERAZIONE

◦ Sono diritti legati alle nuove tecnologie e a temi di

autodeterminazione degli individui

LA QUARTA GENERAZIONE

N. Bobbio, L’età dei diritti. Einaudi

1- I diritti sono diversi (nella norma e di fatto) nei vari paesi

(relatività geografica-culturale).

2- I diritti non sono naturali, dati per sempre, nascono da

bisogni, in un determinato periodo storico quando qualcuno

lotta per affermarli e quando vengono tradotti in norme e poi

difesi (relatività storica).

3- Esistono diverse generazioni di diritti come risposta a diversi bisogni in differenti epoche.

4- Occorre definire e rispettare un’etica universale condivisa.

Noi ci occuperemo di

Diritti politici: donne e politica

Dritti sociali:

Il lavoro

Welfare state

Rapporto Chiesa/Stato

la scuola

Divorzio/aborto

Violenza sessuale

omofobia

In quale periodo storico?

Dall’immediato dopoguerra

Negli anni sessanta/settanta

L’Italia esce dalla guerra

All’indomani della guerra l’Italia si trovò nella necessità di

affrontare una grave situazione economica e strutturale.

La guerra aveva provocato danni gravissimi subiti da tutte

le infrastrutture, dai ponti alla rete ferroviaria, alla perdita

della marina mercantile, alla distruzione del patrimonio

edilizio, al serio impoverimento dell’agricoltura, ai danni a

molti impianti industriali.

Si doveva costruire un sistema democratico e ricomporre

la società provata dalla guerra e dalle guerra civile.

Le donne non tornarono a casa …

I deputati alla Costituente

La Costituzione: i principi fondamentali ART. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia

nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri

inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

ART. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza

distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali

e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,

limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della

persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,

economica e sociale del Paese.

ART. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni

che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le

proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso

materiale o spirituale della società.

ART. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni

religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto

non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati

per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

ART. 11. L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come

mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli

altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la

giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale

scopo.

L’economia: il piano Marshall

Lo Specchio" del 12 giugno 1960

Anni 60:

-

Guerra fredda: coesistenza

pacifica

Governi di centro-

sinistra

Concilio Vaticano secondo

Anni ‘70: anni di piombo, anni affollati, anni della partecipazione?