Post on 05-Jul-2015
EPIDEMIOLOGIA E DIAGNOSI DIFFERENZIALE DELLE IPERSONNIE
Roberto de SimoneCentro di diagnosi e cura delle epilessie e dei disturbi del sonno - Ospedale S.Eugenio
Valutazione della SDE
Valutazione soggettiva
Valutazione comportamentale indicatori comportamentali, Scale
Studio delle variazioni della vigilanza in rapporto alla sonnolenza (test psicomotori, misure fisiologiche)
Polisonnografia
Scala di Karolinska (1990)
In questo momento mi sento:• Molto sveglio• Sveglio• Né sveglio, né addormentato• Sonnolento senza difficoltà e restare sveglio • Molto sonnolento, lotto contro il sonno
Scala di Epworth (1991)• Vi succede di avere sonno o
addirittura addormentarvi nelle situazioni seguenti?
• La domanda riguarda anche i mesi passati
• Anche se non vi siete effettivamente trovati in una delle situazioni seguenti, immaginate come se la cosa avesse potuto lo stesso accadervi
• Scegliete nella seguente scala la risposta più appropriata:
0 - non accuso mai sonnolenza1 – debole possibilità di addormentarsi2 – modica possibilità di addormentarsi3 – forte possibilità di addormentarsi
Seduto a leggere in treno
Mentre guardo la televisione
Seduto, inattivo, in un luogo pubblico
Come passeggero in una vettura marciante per un’ora senza fermarsi
Disteso nel pomeriggio per riposarsi quando le circostanze lo permettono
Seduto in treno mentre parla con qualcuno
Seduto in un luogo tranquillo dopo un pasto senza alcool
Dentro un auto immobilizzata in un ingorgo
Scala della sonnolenza diurna
Nel corso delle due ultime settimane:
• Mi sono addormentato mentre ero passeggero
• Ho avuto sonno guardando la televisione
• Ho avuto voglia di dormire dopo 10 minuti che ero seduto
• Avrei potuto fare una siesta dovunque
• Mi sono addormentato nel corso di una conversazione
• Ho avuto voglia di dormire dopo 15 minuti di guida di un’autovettura
• Ho avuto sonno nei momenti di relax
Esami obiettivi della sonnolenza
MSLT: Permette di diagnosticare alcune cause di ipersonnolenza (narcolessia); Possibilità di effettuare una PSG per calcolare il TST5 misurazioni in serie, con condizioni di realizzazione standardizzateLatenza del sonno: prima epoca (15 secondi in continuo) di un qualsiasi stadio
del sonnoFine del test: prima epoca + 15 minuti20 minuti di registrazione in assenza di sonnoLatenza REM: latenza tra prima epoca del sonno e prima epoca in REMValori normali: > 10 minuti; sonnolenza severa da 5 a 8 minuti2 addormentamenti in REM: 85% dei narcolettici con cataplessia
Test di mantenimento della veglia: 4 o 5 sieste ogni due ore per 20-40 minuti
Test di Osler
SONNOLENZA
NORMALE ECCESSIVA
UltradianaLegata all’età
INDOTTA PATOLOGICA
SONNO INSUFFICIENTETURNI NOTTURNIJET LAGALCOOLFARMACI
TURBE DEL RITMO VEGLIA-SONNO
PRIMARIA SECONDARIA
TURBE RESPIRATORIEMALATTIE NEUROLOGICHEMALATTIE PSICHIATRICHEPOST-TRAUMATICA
NARCOLESSIA-CATAPLESSIANARCOLESSIA ATIPICAIPERSONNIA IDIOPATICAKLEINE -LEVIN
RITARDO DI FASEAVANZAMENTO DI FASESINDROME IPERNICTEMERALE
SDE nel soggetto anziano
• Prevalenza: dal 4 all’8 % della popolazione generale
• Aumenta con l’età, interessa il 16-20% degli ultra settantacinquenni
• Associata ad una più alta prevalenza di disturbi cognitivi, demenze, BPCO e diabete (Whitney 1998)
• Frequente (15,5%) nella malattia di Parkinson (Tandbertg et al 1999)
• OSAS dal 9 al 24% a seconda della severità (Young et al 1993)
Classificazione dei disturbi del sonno (2005)
• Insonnia• Disturbi respiratori legati al sonno• Ipersonnie di origine centrale• Disturbi del ritmo circadiano• Parasonnie• Disturbi motori legati al sonno
Insonnia
Disturbi respiratori legati al sonno
Disturbi respiratori legati al sonno
RONCOPATIA
APNEE / IPOPNEE - > 10 sec, >5/H (adulto) e 1/H (bambino)
Segni clinici: astenia e sonnolenza diurna,sudorazione notturna, minzioni notturne ripetute, occasionali risvegli con fame d’aria
Classificazione dei disturbi del sonno (2005)
• Insonnia• Disturbi respiratori legati al sonno• Ipersonnie di origine centrale• Disturbi del ritmo circadiano• Parasonnie• Disturbi motori legati al sonno
• Malattie rare:
• Meno di una persona su 2000
• In Italia meno di 30.000 soggetti affetti, la gran parte presenta narcolessia
Ipersonnie di origine centrale:
Non dovute a :• Un disturbo del ritmo circadiano• Un disturbo respiratorio legato al sonno• Un’altra causa di perturbazione del sonno
Ipersonnie di origine centrale:
• Narcolessia con cataplessia• Narcolessia senza cataplessia• Narcolessia dovuta a una condizione medica• Narcolessia non specificata
NARCOLESSIA
•SDEAccessi di sonno riposante incoercibileSintomo invalidantePiù severo se debutto precoce
•CATAPLESSIADiagnosi talvolta difficile sul piano clinicoPuò iniziare con una latenza di anni rispetto alla SDE
•ALLUCINAZIONI IPNAGOGICHE
•PARALISI DEL SONNO
•Cattiva qualità del sonno notturno e frequenti parasonnie, prevalentemente RBD
•Sovrappeso e aumento ponderale rapido all’inizio della malattia
•Depressione dell’umore nel 35% dei casi
•Componente famigliare nel 5-10% dei casi
NARCOLESSIA
FISIOPATOLOGIA
• DEFICIT DI IPOCRETINA / OREXINAImplicazioni nella regolazione del comportamento alimentare e della veglia
• PROBABILE MECCANISMO AUTOIMMUNEMa assenza di autoanticorpi; assenza di bande oligoclonali nel liquor; normalità delle popolazioni linfocitarie. Infiammazione transitoria?
• PREDISPOSIZIONE GENETICAMutazioni identificate: recettore 2 dell’ipocretina nel cane; gene della pre-pro-ipocretina nel ratto transgenico; un caso di mutazione del gene Hcrt in un caso atipicoAntigeni di istocompatibilità: associata all’HLA DQB1*0602 nel 92% dei casi
• ALTERAZIONE NEUROCHIMICAPerdita di dinorfina, NARP e orexina
• FATTORI AMBIENTALI
Ipersonnie di origine centrale (1):
• Ipersonnie ricorrenti Sindrome di Kleine-Levin Ipersonnie associate al ciclo mestruale
• Ipersonnia idiopatica con allungamento della durata del sonno
• Ipersonnia idiopatica senza allungamento della durata del sonno
Ipersonnie di origine centrale (2):
• Sindrome comportamentale di insufficienza di sonno• Ipersonnia dovuta a condizione medica• Ipersonnia dovuta a sostanze e farmaci• Ipersonnia non dovuta a sostanze o a condizioni
patologiche conosciute• Ipersonnia fisiologica non specificata
Ipersonnie ricorrenti:
Sindrome di Kleine-Levin
• Prev maschile, adulti giovani• Triade clinica Accessi di sonno Megafagia compulsiva Ipersessualità (ma anche irritabilità, confusione, sogni, allucinazioni)
• Durata degli episodi: qualche giorno• Esame fisico negativo (disautonomia?)
Ipersonnie ricorrenti:
Ipersonnia legata al ciclo mestruale
Aspetti cliniciMonosintomatica (sonnolenza)Episodi ricorrenti di sonnolenza talvolta associati a dei disturbi
comportamentali e cognitivi che compaiono in relazione al ciclo mestruale
Durata di circa 1 settimanaEfficacia della terapia estroprogestinica
Ipersonnie legate a lesioni del SNC
Tumori cerebrali
Ipotalamo posteriore, 3°ventricolo (craniofaringioma, glioblastomi, linfomi, adenomi ipofisari,pinealomi)
Ruolo dei trattamenti
SAS centrali da lesioni bulbari
Narcolessia sintomaticaHLA, DR2, DQ1Ipocretina/orexinaRuolo della RM
Ipersonnie legate a malattie neurologiche
Altre lesioni del SNC
ACV lesioni interessanti la SRAA, lo striato, il tegmento pontino, la parte mediana del bulbo, gli emisferi cerebrali. Infarto paramediano peduncolo-talamico
Malattie degenerative M. di Alzheimer, M. di Parkinson, AMS
Altro SM, encefalopatia di Wernicke, NPH, malformazione diArnold Chiari (SAS). Patologie neuromuscolari (SAS)
CONCLUSIONI
Le ipersonnie hanno genesi multiforme e possono nascondere patologie gravi
Le ipersonnie vanno indirizzate agli specialisti del sonno e possono richiedere l’effettuazione di esami specifici
L’approccio alle ipersonnie deve sempre essere multidisciplinare