Post on 12-Jul-2020
Determinazione dei nitriti in campioni di acqua
Scopo: verificare la presenza dei nitriti in un campione di acqua dello stagno e in un
campione di acqua di rubinetto.
Determinare la concentrazione dei nitriti per confronto cromatico con soluzioni a
concentrazione esattamente nota (standard).
Il nitrito è un anione composto da un atomo di azoto e due atomi di ossigeno caricati
negativamente. La sua formula chimica è NO2−.
I nitriti presenti nell’acqua sono indice di una contaminazione in atto. I resti organici, come
carcasse di animali, espellono ammoniaca (NH3) che reagendo con l’ossigeno si ossida a
NO2- e poi a NO3
-. I nitrati sono presenti in grandi quantità nell’acqua e non sono dannosi
alla salute umana al contrario dei nitriti. Per legge questi ultimi non devono trovarsi
nell’acqua potabile se non in minime quantità tali da non recare danno all’organismo
umano.
Lo ione nitrito presente nell’acqua è incolore. Per identificarlo dobbiamo colorarlo.
Aggiungendo due particolari reattivi chimici (SA e NEDA), lo ione in questione sviluppa un
colore fucsia intenso. L'intensità del colore è proporzionale alla concentrazione dei nitriti nel
campione.
NB: Per la preparazione del campione può rendersi necessario filtrarlo se questo si
presenta troppo torbido.
Ricordate:
La concentrazione di una soluzione è definita come la quantità di soluto
sciolto in una certa quantità di soluzione.
A colorazione più intensa corrisponde una concentrazione maggiore.
Strumenti di misura e materiali:
- Matracci da 50,00mL
- Buretta da 25,00mL con sostegno
- Contagocce
- Pipetta da 1
- Provettone
Sostanze:
- Soluzione di NO2−
- H2O distillata
- Reattivi che sviluppano il colore (SA e
NEDA)
- Campione di acqua del rubinetto
- Campione di acqua dello stagno
- Campione incognito
Procedimento:
Preparazione delle soluzioni a concentrazione esattamente nota
- Prelevare un determinato volume dalla soluzione di NO2− 0,250mg/L nell’intervallo 1
– 40 mL con la buretta;
- Portare a volume con H2O distillata nei matracci tarati da 50,00mL;
C NO2− (mg/L) Vprelevare (mL) Vmatraccio (mL)
0,005 1,00 50,00 0,010 2,00 50,00
0,050 10,00 50,00
0,100 20,00 50,00 0,150 30,00 50,00
Preparazione dei campioni
1) Campione di acqua potabile:
- Riempire un matraccio tarato da 50,00mL con acqua del rubinetto fino alla tacca;
2) Campione di acqua dello stagno:
- Prelevare 50mL di acqua dello stagno;
- Centrifugare o filtrare se l’acqua è torbida (dobbiamo avere una soluzione limpida
altrimenti ci potrebbero essere interferenze cromatiche);
- Riempire il matraccio da 50,00mL fino alla tacca con questo campione;
3) Campione incognito:
- Pesare esattamente circa 0,0003g di NaNO2;
- Portare a volume in un matraccio tarato da 50,00mL.
Aggiungere in sequenza 1mL di SA e 1mL di NEDA con pipetta tarata sia alle soluzioni a
concentrazione esattamente nota che ai campioni per far sviluppare il colore.
Trasferire le soluzioni preparate in provettone con le medesime caratteristiche per vedere
bene il colore fucsia che si sviluppa.
Il massimo di intensità del colore si raggiunge dopo 15 minuti dall’aggiunta dei reattivi.
Individuare in quale intervallo di concentrazione si trovano i campioni presi in esame tramite
confronto cromatico con il colore sviluppato dagli standard.
Misure di temperatura (T), conducibilità specifica (χ) e pH.
Questi parametri si determinano al momento del prelievo del campione di acqua dello
stagno. Temperatura (T), conducibilità specifica (χ) e pH sono indici di quanto l'acqua
possa essere adatta alla vita.
All'aumento della temperatura infatti diminuisce la solubilità dei gas in acqua e quindi vi è
disciolto meno ossigeno.
Il pH indica l’acidità di una soluzione, valori di pH troppo acido o troppo basico rendono
impossibile la vita.
La conducibilità specifica è la capacità di una soluzione di condurre elettricità, essa è tanto
maggiore quanto più elevata è la quantità di ioni disciolti nella soluzione (gli ioni derivano
dalla dissociazione dei sali in acqua),
Chiarifloculazione dell’acqua dello stagno
Il metodo della chiariflocculazione permette di sedimentare alcune delle impurezze presenti
nell’acqua (nel nostro caso dello stagno) attraverso l’aggiunta di reattivi definiti flocculanti
ovvero che permettono alle particelle di agglomerarsi e potersi sedimentare per poi essere
eliminate tramite filtrazione.
REATTIVI :
- Cloruro ferrico 6 % - Idrossido di calcio 5 % - Alginato di sodio 1 %
PROCEDIMENTO :
Aggiungere al campione alcune gocce di cloruro ferrico seguite da una piccola quantità di
idrossido di calcio per rendere basica la soluzione favorendo la precipitazione delle
impurezze.
Terminare con l’aggiunta di una minima quantità di alginato sodico per aumentare
ulteriormente le dimensione delle particelle precipitate.