Quattro nuovi guariti e un paziente dimessoACIREALE. Due erano in quarantena obbligatoria nelle rispettive abitazioni. Il sindaco: "I sacrifici di tuttigli acesi hanno dato i loro frutti. Qui poco più di un caso ogni diecimila abitanti e nessun focolaio finora"là Visita del vescovo

Raspantie dell'OrdineCostantinianonel repartodi Odontoiatriadell'ospedale

ANGELA SEMINARA

ACIREALE. Sono dati incoraggiantiquelli che da ieri si registrano nellacittà delle cento campane. Quattronuovi guariti da Covid­19 e un pa­ziente dimesso dall'ospedale "SantaMarta e Santa Venera" di Acireale.Per i 4 guariti si tratta di due personein quarantena obbligatoria nelle lo­ro abitazioni e due ricoverati instrutture ospedaliere della provin­cia, negativi al secondo tampone. Lastessa procedura per il paziente di­messo dal nosocomio acese, un cata­nese di 79 anni, trattato con terapiastandard associata all'utilizzo deglianticorpi monoclonali, prima con iltocilizumab e successivamente con ilsiltuximab.Il numero dei contagiati ad Acirea­

le già da qualche settimana si ferma a17 persone con 5 deceduti, 6 guariti, 3in quarantena obbligatoria e 3 rico­verati in strutture ospedaliere dellaprovincia, mentre 246 persone de­vono concludere il periodo di isola­mento fiduciario. I tamponi effet­tuati con le modalità "pit stop" nelpresidio sanitario di via Martinezsono ormai in linea con le persone

che hanno concluso il periodo diquarantena. Vengono somministra­ti, una volta a settimana, per un nu­mero massimo di 50 persone che adoggi hanno dato un totale di 165 tam­poni negativi. Sono invece 10 i pa­zienti che stanno concludendo il pe­riodo di convalescenza nella struttu­ra dell'Hotel Ibis Style di Acireale."I sacrifici di tutti gli acesi hanno

dato i loro frutti ­ ha detto il sindacodi Acireale Stefano Alì ­ il dato com­plessivo è molto confortante. Ad A­cireale 1,15 casi ogni 10mila abitanti,contro i 6 ogni 10mila della provinciadi Catania, i 4 della Sicilia e i quasi 17che è il dato complessivo italiano, Èvero che piangiamo 5 deceduti ad A­cireale, ma non c'è stato lo sviluppodi nessun focolaio e soprattutto nes­sun problema nelle Rsa del nostroComune".Intanto ieri mattina mons. Anto­

nino Raspanti, vescovo di Acireale el'avvocato Antonino Amato, refe­rente per Catania del Sacro MilitareOrdine Costantiniano di San Gior­gio, guidato dal principe Carlo diBorbone delle Due Sicilie, hanno vi­sitato il reparto di Odontoiatria Spe­

ciale dell'ospedale di Acireale. Unavisita di cortesia, che ha fornito aivertici dell'Asp di Catania l'occasio­ne per ringraziare l'Ordine Costan­tiniano per aver donato in occasionedella pandemia oltre ai dispositivi diprotezione per il personale sanita­rio, la somma di 10mila euro destina­ta al reparto di odontoiatria specialee con la quale sono state finanziatedue borse di studio per due profes­sionisti esperti: il dott. Carmelo Loo­cata, ortognatodontista e alladott.ssa Alessandra Scoglio, terapi­sta della riabilitazione oro­buccale.Gli ospiti, accolti dal direttore del­l'Unità operativa, prof. RiccardoSpampinato, hanno ricevuto i salutie ringraziamenti del direttore sani­tario Antonio Rapisarda anche a no­me del direttore generale MaurizioLanza. All'incontro sono intervenu­ti, inoltre, il direttore amministrati­vo Giuseppe Di Bella; il direttore me­dico del presidio Alfio Cristaudo in­sieme al personale medico, infer­mieristico e ausiliario del repartoche rappresenta un'eccellenza nelpanorama sanitario regionale. l

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La visita in ospedale legata alla donazione fatta dall'Ordine Costantiniano

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