Cultura & Spettacoli LONGIANO 3.pdf · 2016. 9. 19. · nell’Orchestra di Sanremo, è uscito con...

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  • 28 GIOVEDÌ 4 MARZO 2010

    Nel foyer del teatro Diego Fabbri prosegue la rassegna “Stanze dei sensi”

    Niva Lorenzini e gli incrociAll’Artista caffè alle 17.30 conferenza e opere d’arte Cna

    LONGIANONaif al teatro Petrella

    Italia-Francia in musicadi Claudia Rocchi

    LONGIANO. È in concerto sul pal-co del Petrella di Longiano, staseraalle 21, ma è già una star in Franciadove il 22 marzo esce “Faites dubruit” il suo primo cd made in Fran-ce. Lei è Christine Herin da Aosta, inarte Naif. Fa parte della schiera se-lezionata da Libero Cola per la ras-segna musicale “Ho qualcosa da di-re”, rivolta a giovani autori musica-li dalla veste anche teatrale. Cola a-veva già lanciato Naif sul palcosce-nico del Vidia club. Ma lei sin dabambina conosce la Romagna: «O-gni estate il babbo ci portava a Ri-mini – ricorda –, 5 giorni al massimo,ma era una festa. Ricordo ancora Do-menico, il bagnino».

    Nata nel 1981, Naif cresce in Vald’Aosta in un bilinguismo alla parifrancese e italiano, che la facilita nelpromuoversi all’estero. Ama la mu-sica e, pur essendo cresciuta nel vil-laggio di Quart, fra monti innevati eprati erbosi come Heidi, può goderedi una vasta discoteca e bibliotecamusicale allestita dal suo Comune.Un bagaglio fondamentale per la suaformazione.

    « F u u n ascoperta e-s a l t a n t eq u e l l a b i-blioteca – ri -corda Naif –,c’erano di-schi di ognitipo che mifecero inna-morare del-

    la musica universale: rock, pop,funk, punk, e poi classica, jazz, mu-sica internazionale. Ho cominciato asuonare da autodidatta e da autodi-datta ho studiato e continuo a farlo.Ho sempre cantato la mia produzio-ne, scrivendola sin da ragazzina. Lacoscienza del testo però mi è venutadopo, con l’università».

    Come riesce una ragazza scono-sciuta che ama suonare e cantare,a diventare un nome di cartello inFrancia?

    «Se lo sapessi venderei il brevettoe aiuterei altri giovani! In realtà cre-do che la musica sia prima di tuttostudio, dedizione, rigore. Da teena -ger diedi vita a un gruppo, più avantia un mio progetto. Poi sono arrivatitanti concorsi e altrettanti concertiche equivalgono ai compiti in classe.Ho cominciato a comporre canzonidi getto, cercando di riportare le e-mozioni con semplicità, al punto dascegliermi come nome Naif. Scrive-re in francese mi veniva naturale eciò mi ha favorita nel debutto inFrancia».

    Cosa presenta al Petrella?«Ho studiato una scaletta di suoni

    intimistici e raffinati, tratti non sol-tanto dal mio repertorio italiano, maanche francese. Farò pure ascoltareun estratto del disco in uscita e qual-che pezzo di cantautorato. Ma cer-cherò di favorire anche un aspettoteatrale, con diversi cambi d’abito,perché la musica è teatro. Suoneròcon la mia band italiana: Momo bat-teria, Manouche chitarra, AndreaManzoni piano, Lucas basso».

    È più bello suonare in Franciache in Italia?

    «In Francia è più semplice suona-re, in Italia è più complesso. Ma lamia cultura è italiana e mi tienestretta al mio paese dove intendocontinuare».

    Ingresso: euro 10-8.Info: 0547 665113.

    ChristineHerin daAosta, inarte Naif

    FORLÌ. Storie di Roma-gna nelle “Stanze dei sen-si ”, aspettando Baricco

    all’Artista caffè.Si è aperta ieri la nuova

    settimana di appuntamen-ti all’Artista caffè. Oggi gli“Incroci di sensi” di NivaLorenzini. Venerdì 5 arri-vano in foyer gli attori Pa -mela Villoresi e D a vi dSebasti; sabato 6 marzo laparola passa invece alloscrittore e regista torineseAlessandro Baricco.

    Dunque spazio a foto-grafia e artigianato nel fo-yer del teatro Diego Fab-bri di Forlì con il ciclo de-dicato ai cinque senside ll’uomo con percorsi

    che intrecciano forme ar-tistiche diverse tra poesia,arte applicata, costume.Oggi alla 17.30 protagoni-sta in foyer è Niva Loren-zini con una relazione daltitolo “Incroci di sensi”.Come sempre per l’oc c a-sione le aziende di Cna in-terpretano con le loro ope-re d’arte un percorso sen-soriale. Oggi è prevista lapartecipazione delle atti-vità artigiane “Il Guado”di Elena Balsamini e “Or -cinus” di Donatella Casa-rin.

    Info: 347 4160827.Alessandro Baricco arriva sabato

    Rimini. Dopo aver suonato nell’Orchestra di Sanremo, il cornista riminese si racconta

    Cappiello, un corno e una valigia«Suono spesso all’estero ma non sempre è facile»

    RIMINI. Archiviatal’esperienza del “Fe s t i va ldi Sanremo” il musicistaAlberto Cappiello, classe’69, è tornato nella suaRimini per godersi qualchegiorno di relax e riprenderegli studi sulla musicaclassica. Dal teatroAriston, dove ha suonatocome principale cornistanell’Orchestra di Sanremo,è uscito con una certezza:«Tra le tante nuoveproposte che ho avuto ilpiacere di ascoltare, lagiovane Nina Zilli mi haconvinto più di altri: grandevoce, grande carisma:tenetela d’ occhio».Cappiello, il cui corno sidistingue bene anche nelsottofondo musicale delbellissimo brano di MalikaAyane (Premio dellacritica) svela un simpaticoretroscena: «Durante leprove ho messodisgraziatamente il piedein una buca. Sono finito alPronto Soccorso per duegiorni. Malika erapreoccupatissima e nonfaceva che ripetereall’Orchestra: “Comefaccio senza di lui?”.Fortunatamente tutto si èrisolto per il meglio eabbiamo avuto il temponecessario per provare lasua canzone. Alla fine miha ringraziatopersonalmente».

    Sanremo è stato vintoda un cantantecresciuto nella“scuderia” di Amici.Cosa pensa di questiragazzi che si formanonei programmitelevisivi?«Non ci vedo niente discandaloso. Anche noifrequentiamo corsi diformazione professionaleche ci fanno conoscerealle orchestre interessatea contattarci. Programmicome quelli della De Filippidanno visibilità e

    opportunità. Niente incontrario se ad esserepremiati sono però quellimeritevoli e non, comespesso accade in Italia,quelli più appoggiati».Suona spesso all’estero:ci sono condizioni piùfavorevoli per imusicisti?«Sarò sincero: all’esteronon è tutto oro quello cheluccica. In Germania, peresempio, devi essere piùbravo dei tedeschi per fartiprendere».Lei suona il corno: èfacile trovare ingaggi?«Mi ritengo fortunato: leOrchestre richiedonospesso questo strumentoe le opportunità di lavoronon mi mancano».Ma un musicista “acontratto” riesce agarantirsi entrateeconomiche da potercivivere?«Un giorno un insegnante,riferendosi a quelli chelavorano nel mio settore,disse: “Tra un po’ di anni(era il 1990) ci sarà unaselezione di questo generedi musicista: o lavorerà

    molto o niente, o camperàbene o male. Non cisaranno vie di mezzo.Presto sarà così».Ma non lo vorrebbe unposto stabile in qualcheorchestra?«Sì, certo, ma dovreitrovarmi bene con icolleghi».Un altro desiderio?«Mi piacerebbe imparare adirigere, ma ècomplicatissimo».Già che c’è, esprima ungiudizio sul maestroforlivese Sabiu che hadiretto l’Orchestra diSanremo.«È bravissimo, grandetalento e personalità».Perchè pochi ascoltanola musica classica?«Ho l’impressione che nonsia molto capita oconosciuta».I suoi musicistipreferiti?«Impossibile rispondere.Posso però dire che sonoappassionato di GustavMahler, grande innovatore,che ha dato una svolta aglistrumenti a fiato».

    Anna Battistini

    Il musicistaAlbertoCappielloè tornatoa Riminidopol’esperienzaal festivaldi Sanremo(Foto DiegoGasperoni)

    R AV E N N ASpadoni e PreraffaellitiQuesta sera alle ore 21alla Sala San Luigi, Clau-dio Spadoni, direttore delMuseo d’arte della cittàdi Ravenna, illustrerà inuna conferenza multime-diale i contenuti dellamostra “I Preraffaelliti eil sogno del ’400 italiano”,inaugurata sabato scorsocon grande successo dipubblico.

    LONGIANOBergamo e lo spazioLa fondazione Tito Ba-lestra onlus e Associa-zione Parallelo, organiz-zano un ciclo di confe-renze dal titolo “L’e s p e-rienza dello spazio” nellasala dell’Arengo del ca-stello malatestiano diLongiano. Domani si par-la di “Fenomenologia epercezione dello spazio:nuove prospettive tra ar-te e scienza” con Fran-cesco Bergamo. Ingressogratuito. Info: 0547665850.

    B E RT I N O ROZambianchial Bistrot ColonnaMusica e spettacolo all’e-noteca Bistrot Colonna(via Mainardi, 10/12) og-gi alle 22 con “That’s allfolks!”, il cabaret di E-nrico Zambianchi. Cari-co di onori, il quaran-tenne scenografo-attorecon un passato da col-laboratore di Pupi Avatie un presente da maestrod’ascia in una ditta na-vale presenta il suo per-sonaggio della morte ro-magnola afflitta da jetlag. Ingresso libero.

    «Nel mio spettacolocerco di favorireanche un aspettoteatrale, con diversicambi d’abito, perchéla musica è teatro»

    FORLÌ

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