Post on 14-Jan-2016
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CROCE ROSSA ITALIANA
ISTITUTO GESTALT - TRIESTE
LA COMUNICAZIONE UMANA EFFICACE
Relatore
Filippo CARBONERAGrafica: Elena de Stasio
I SETTE PRINCIPI DELLA CROCE ROSSA
• UMANITA’• IMPARZIALITA’• NEUTRALITA’• INDIPENDENZA• VOLONTARIATO• UNITA’• UNIVERSALITA’
I SETTE PRINCIPI DELLA CROCE ROSSA
- “mission”• UMANITA’- di comportamento• IMPARZIALITA’• NEUTRALITA’• INDIPENDENZA- di organizzazione• VOLONTARIATO• UNITA’• UNIVERSALITA’
"Nata dalla preoccupazione di recare soccorso senza alcuna discriminazione ai feriti nei campi di battaglia, la Croce Rossa, sotto il suo aspetto internazionale e nazionale, si sforza di prevenire e di alleviare in ogni circostanza le sofferenze degli uomini. Essa tende a proteggere la vita e la salute e a far rispettare la persona umana, favorisce la comprensione reciproca, l'amicizia ed una pace duratura fra tutti i popoli".
UMANITA’
"Al fine di conservare la fiducia di tutti, si astiene dal prendere parte alle ostilità e, in ogni tempo, alle controversie di ordine politico, razziale, religioso e filosofico".
NEUTRALITÀ
"La Croce Rossa non fa alcuna distinzione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale e appartenenza politica. Si adopera solamente per soccorrere gli individui secondo le loro sofferenze dando la precedenza agli interventi più urgenti".
IMPARZIALITÀ
"La Croce Rossa è indipendente. Le Società nazionali, ausiliarie dei poteri pubblici nelle loro attività umanitarie e sottomesse alle leggi che reggono i loro rispettivi paesi, devono però conservare un'autonomia che permetta di agire sempre secondo i principi della Croce Rossa”.
INDIPENDENZA
"La Croce Rossa è un'istituzione di soccorso volontaria e disinteressata".
VOLONTARIATO
"In uno stesso Paese può esistere una ed una sola Società di Croce Rossa. Deve essere aperta a tutti ed estendere la sua azione umanitaria a tutto il territorio".
UNITÀ
“Croce Rossa è un'istituzione universale in seno alla quale tutte le Società hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente".
UNIVERSALITÀ
CROCE ROSSA ITALIANA
è oggi un Ente di diritto pubblico con prerogative di carattere internazionale con lo scopo di assistenza sanitaria e sociali, sia in tempo di pace che di conflitto;
è un’Associazione volontaria senza scopo di lucro;
è posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, sottoposta alla vigilanza dello Stato e sotto il controllo del Ministero della Sanità e della Difesa per quanto di competenza.
CROCE ROSSAITALIANA
CORPO MILITARE
INFERMIERE VOLONTARIE
VOLONTARIDEL
SOCCORSO
SEZIONE FEMMINILE
DONATORIDI SANGUE
PIONIERI
DIPENDENTI
VOLONTARISERVIZIO CIVILE
ATTIVITA’
SANITARIE
SOCIOASSISTENZIALI
PROTEZIONE CIVILE
EDUCAZIONE EPREVENZIONE
MISSIONIUMANITARIE
SANITARIESPECIALI
SANITARIEEmergenza 118
Trasporto dializzati
Trasporto infermi
Trasporto organi
Postazione aeroportuale
Assistenza manifestazioni sportive e culturali
Assistenza nelle carceri
Assistenza in collaborazione con i distretti sanitari
Assistenza donne mastectomizzate
Assistenza nei distretti militari
Pronto Soccorso Autostradale
Telesoccorso
SANITARIE SPECIALI
Salvataggio in acqua – OPSA
Salvataggio in acqua, in mare e nelle acque interne
Soccorso in montagna
SOCIO-ASSISTENZIALIAssistenza anziani:
Assistenze domiciliari
Servizio 313131
Il pane e la rosa
Animazione case di riposo
Assistenza diversamente abili
Assistenza ai malati in ospedali
Assistenza ai bambini in ospedale
Assistenza immigrati e profughi
Assistenza tossicodipendenti
Ippoterapia
PROTEZIONE CIVILE
Terremoto del Friuli - 1976
Alluvione in Piemonte -1994
Terremoto in Marche - 1997
Terremoto in Umbria - 1997
Alluvione in Campania – 1998
Terremoto San Giuliano(Molise) – 2002
Alluvione Tarvisio - 2003
Emergenza fedeli – Roma- 2005
Alcune emergenze:
EDUCAZIONE E PREVENZIONE
Corsi di Primo Soccorso per la popolazione
Corsi di Primo Soccorso per le scuole
Corsi di Primo Soccorso ambito 626
Educazione alla pace - D.I.U. –Diritto Internazionale UmanitarioImpariamo Giocando
Centro estivo
Ricerca – Centro trasfusione sangue – laboratorio centrale
MISSIONI ALL’ESTERO
Iraq Siria
Sri Lanka Afganistan
Perù Bosnia
Serbia Bulgaria
Romania Kosovo
Monzabico Eritrea
REALTA’
LA COMUNICAZIONE
COMUNICAZIONE INTERNA
COMPONENTI STRUTTURA AMMINISTRATIVA
INTER- INTRA-
CROCE ROSSAITALIANA
CORPO MILITARE
INFERMIERE VOLONTARIE
VOLONTARIDEL
SOCCORSO
SEZIONE FEMMINILE
DONATORIDI SANGUE
PIONIERI
DIPENDENTI
COMUNICAZIONE INTERNA
INTER-COMPONENTE
SERVIZIO CIVILE
COMUNICAZIONE INTERNA
INTRA-COMPONENTE
VERTICE
“QUADRO”
SOCIO
COMUNICAZIONE ESTERNA
SERVIZI RISORSE
FONDI
RICHIESTA OFFERTA
Fund-raising
People –raising
“Ufficio comunicazioni”
di
“AIUTO”
ATTIVITA’
COMUNICAZIONE
è un FLUSSO che porta ad uno
SCAMBIO di
INFORMAZIONI
Il processo comunicativo
TRASMETTITORE RICEVITORE
MESSAGGIO
CANALE
VERBALE
NON VERBALE
Secondo un
CODICE
Il messaggio di “andata”
TRASMETTITORE RICEVITORE
FEEDBACK
CANALE
CODICE
Il messaggio di “ritorno”
Il processo comunicativo
ABILITA’ DI COMUNICAZIONE
PROBLEMA:
PENSO TRASMETTO -20%
TRASMETTO RICEVUTO -20%
RICEVUTO CAPITO -20%
CAPITO COMPRESO -20%
-80% MESSAGGIO
SCONOSCIUTO
LA RELAZIONE COME
UN INCONTRO TRA DUE MONDI
IDENTITA’ + APPARTENENZA + CARATTERE
NOME COGNOME SOPRANNOME
RELAZIONE
BISOGNI
nasce da
BISOGNO
BISOGNO FONDAMENTALE
SOPRAVVIVENZA
INDIVIDUO SPECIE
TERRITORIO NIDO
RELAZIONI
PROFESSIONALI
RELAZIONI
AFFETTIVO
RELAZIONI si distinguono:
per sfera di AZIONE
per FORZAVERTICALE
ORIZZONTALE
TERRITORIO
NIDO
ANALISI RAPPORTI
AFFETTIVI PROFESSIONALI VERTICALI
ORIZZONTALI
CAPO
GENITORE
COLLABORATORE
FIGLIO
SOCIO
PARTNER
COLLEGHI
FRATELLI
Colui che aiuta
“aiutante”
Colui che è aiutato
“cliente”
RELAZIONE D’AIUTO
COS’E’ LA RELAZIONE D’AIUTO
PROFESSIONALE/AFFETTIVO
VERTICALE/”ALL’ULTIMO POSTO”
COSA SUCCEDE DENTRO UNA RELAZIONE DI AIUTO
OPERATORE UTENTE
SITUAZIONE COMUNICAZIONALE
L’ALTRO HA UN BISOGNO ATTIVO /PROBLEMA
BISOGNO ATTIVO/PROBLEMA
TECNICI PSICOLOGICI
Fare la spesa
Accompagnamento visita medica
Pagare bollette
ect…
parlare
sfogarsi
compagnia
ect…
PROBLEMA - ALTRO
ASCOLTO
CAPIRE COMPRENDERE
BISOGNO TECNICO
BISOGNO PSICOLOGICO
BARRIERE D’ASCOLTO
VALUTAZIONE
SPIEGAZIONE
OFFRIRE SOLUZIONI
CONSOLARE
INDAGARE
GIUDIZIO
GIUDIZIO EPOCHE’Sospensione del giudizio
UMANITA’
IMPARZIALITA’
NEUTRALITA’
"Al fine di conservare la fiducia di tutti, si astiene dal prendere parte alle ostilità e, in ogni tempo, alle controversie di ordine politico, razziale, religioso e filosofico".
NEUTRALITA’
"Nata dalla preoccupazione di recare soccorso senza alcuna discriminazione ai feriti nei campi di battaglia, la Croce Rossa, sotto il suo aspetto internazionale e nazionale, si sforza di prevenire e di alleviare in ogni circostanza le sofferenze degli uomini. Essa tende a proteggere la vita e la salute e a far rispettare la persona umana, favorisce la comprensione reciproca, l'amicizia ed una pace duratura fra tutti i popoli".
UMANITA’
"La Croce Rossa non fa alcuna distinzione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale e appartenenza politica. Si adopera solamente per soccorrere gli individui secondo le loro sofferenze dando la precedenza agli interventi più urgenti".
IMPARZIALITA’
RISONANZA
“VEDERE IL MONDO CON GLI OCCHI DELL’ALTRO BEN SAPENDO CHE QUEL MONDO E’ IL SUO MONDO E NON IL MIO “
C. Rogers
“Mettersi nei panni dell’altro”
“O Signore, ti prego, dammi la forza di cambiare le cose che posso cambiare, di accettare le cose che non posso cambiare e la forza e la lucidità di capirne sempre la differenza”
Ho sognato che camminavo sulla riva del mare assieme a Dio e ho visto, uno dopo l’altro, tutti i giorni della mia vita.
Durante il percorso c’erano sulla sabbia quattro orme: le mie e le sue. Ma in certi punti, proprio quando avevo più bisogno di lui, ho visto due sole orme.
Allora ho detto: io ti ho sempre amato e tu mi avevi promesso che non mi avresti abbandonato. Perché, perché in quei momenti difficili mi hai lasciato solo?
Dio mi ha risposto: non ti ho mai abbandonato.
In quei giorni in cui hai visto sulla sabbia due sole orme, ti ho preso in braccio.
L’educazione al silenzio, al tacere, iniziava molto presto. Insegnavamo ai nostri bambini, a sedere in silenzio e a gioirne. Noi insegnavamo loro a utilizzare i sensi, a percepire i diversi odori, a guardare quando all’apparenza non c’era nulla da vedere, e ad ascoltare con attenzione, quanto tutto appariva totalmente tranquillo.
Un bambino che non sa sedere in silenzio è rimasto indietro nel suo sviluppo.
Un comportamento esagerato, appariscente, noi lo respingevamo come falso e un uomo che parlava senza pause era considerato maleducato e distratto.
Un discorso non veniva mai iniziato precipitosamente ne condotto frettolosamente. Nessuno poneva affrettatamente una domanda, fosse anche molto importante e nessuno era costretto ad una risposta.
Il vero modo cortese di iniziare un discorso, era un momento di silenziosa riflessione insieme; e anche durante i discorsi facevano attenzione ad ogni pausa nella quale l’interlocutore rifletteva e pensava.
Per noi Dakota il silenzio era eloquente.
Nella disgrazia e nel dolore, quando la malattia e la morte offuscavano la nostra vita il silenzio era un segno di stima e di rispetto; altrettanto quando ci capitava l’incantesimo di qualcosa di grande e degno di ammirazione.
Per noi Dakota il silenzio aveva una forza ben più grande della parola.
Orso In Piedi