CORSO TUTORS INVALSI - ISTITUTO COMPRENSIVO 2° … · italiano Competenza di ... realizzare) per...

Post on 15-Feb-2019

214 views 0 download

Transcript of CORSO TUTORS INVALSI - ISTITUTO COMPRENSIVO 2° … · italiano Competenza di ... realizzare) per...

CORSO TUTORS INVALSIITALIANO

EMATEMATICA

CORSO TUTORS INVALSIITALIANO

EMATEMATICA

FROSINONE 19 – 24 – 29 FEBBRAIO

INSEGNANTI PARTECIPANTI:BOTTINI ANTONELLACOLICCI BEATRICEPRO PAOLA

AMBITI DI RIFLESSIONE

Finalità del Progetto formazione Invalsi Rilevazioni nazionali: risultati delle scuoledel Lazio e confronto con il dato nazionale Didattica per competenze e curricoloverticale di scuola: coerenze con i Quadri diriferimento Unità di apprendimento per competenza:format e indicazioni operative

Finalità del Progetto formazione Invalsi Rilevazioni nazionali: risultati delle scuoledel Lazio e confronto con il dato nazionale Didattica per competenze e curricoloverticale di scuola: coerenze con i Quadri diriferimento Unità di apprendimento per competenza:format e indicazioni operative

FINALITA’ DEL PROGETTOFORMAZIONE INVALSI

DALLEMISURAZIONI

INVALSI

ALLE AZIONIDI

MIGLIORAMENTO(APPROCCIO PER COMPETENZE)

IL PERCORSO IN SETTE PASSI

1. IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA- risultati insoddisfacenti.2. ANALISI DEL PROBLEMA- rilevare i punti di debolezza.3. INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI- raggiungere risultati migliori.4. FORMULAZIONE DI IPOTESI DISOLUZIONE- produzione di “alternative”, sviluppo di U. A.per competenze.

1. IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA- risultati insoddisfacenti.2. ANALISI DEL PROBLEMA- rilevare i punti di debolezza.3. INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI- raggiungere risultati migliori.4. FORMULAZIONE DI IPOTESI DISOLUZIONE- produzione di “alternative”, sviluppo di U. A.per competenze.

5. SCELTA DELLA MIGLIORE SOLUZIONE- condivisione di strumenti operativi (FORMATU.A.).6. APPLICAZIONE- coinvolgimento dei Dipartimenti disciplinari(neivari istituti di appartenenza) per la realizzazionedi U. A. e prove di verifica per la misurazionedelle competenze. Documentazione esegnalazione di buone pratiche per unacondivisione con i docenti del territorio.7. VERIFICA- Convegno Ottobre 2016.

5. SCELTA DELLA MIGLIORE SOLUZIONE- condivisione di strumenti operativi (FORMATU.A.).6. APPLICAZIONE- coinvolgimento dei Dipartimenti disciplinari(neivari istituti di appartenenza) per la realizzazionedi U. A. e prove di verifica per la misurazionedelle competenze. Documentazione esegnalazione di buone pratiche per unacondivisione con i docenti del territorio.7. VERIFICA- Convegno Ottobre 2016.

Rilevazioni nazionali

Livello di partecipazione nel Lazio:

> 75% scuole primarie< 75% scuole superiori *

* Limitata attendibilità dei dati

Livello di partecipazione nel Lazio:

> 75% scuole primarie< 75% scuole superiori *

* Limitata attendibilità dei dati

Rilevazioni nazionali e risultatidel Lazio

Risultati nel Lazio

< di quelli ottenuti dalle altre regioni del centro

• meno critico per la classe V della scuolaprimaria

• più critico per la classe II della secondaria diII grado

Risultati nel Lazio

< di quelli ottenuti dalle altre regioni del centro

• meno critico per la classe V della scuolaprimaria

• più critico per la classe II della secondaria diII grado

Linee guida alla lettura delleprove

Pongono in relazione la prova con leIndicazioni Nazionali per il curricolo (obiettividi apprendimento prescrittivi). Specificano per ciascun item lecaratteristiche, l’aspetto prevalente, leoperazioni cognitive e gli obiettivi diapprendimento relativi nelle IndicazioniNazionali 2012.

Pongono in relazione la prova con leIndicazioni Nazionali per il curricolo (obiettividi apprendimento prescrittivi). Specificano per ciascun item lecaratteristiche, l’aspetto prevalente, leoperazioni cognitive e gli obiettivi diapprendimento relativi nelle IndicazioniNazionali 2012.

Quadri di riferimento

Costituiscono un punto di riferimento perla costruzione delle prove (per gli espertiche hanno questo compito).

Indicano i contenuti e gli aspetti che laprova intende verificare e i tipi di quesitiutilizzati (per le scuole che possono trarreindicatori per la progettazione didattica).

Costituiscono un punto di riferimento perla costruzione delle prove (per gli espertiche hanno questo compito).

Indicano i contenuti e gli aspetti che laprova intende verificare e i tipi di quesitiutilizzati (per le scuole che possono trarreindicatori per la progettazione didattica).

Rilevazioni Invalsiitaliano

Competenza di lettura intesa comecomprensione, interpretazione, riflessionesu e valutazione del testo scritto, avente adoggetto un’ampia gamma di testi continui,non continui, misti (literacy in lettura). Conoscenze e competenzegrammaticali.

Competenza di lettura intesa comecomprensione, interpretazione, riflessionesu e valutazione del testo scritto, avente adoggetto un’ampia gamma di testi continui,non continui, misti (literacy in lettura). Conoscenze e competenzegrammaticali.

Comprensione della lettura:sottocompetenze

la competenza pragmatico-testuale

individua specifiche informazioniricostruisce senso globale e significato disingole particoglie l’intenzione comunicativa dell’autore, loscopo del testoriconosce il genere cui esso appartiene

la competenza pragmatico-testuale

individua specifiche informazioniricostruisce senso globale e significato disingole particoglie l’intenzione comunicativa dell’autore, loscopo del testoriconosce il genere cui esso appartiene

Comprensione della lettura:sottocompetenze

la competenza lessicale

conosce il significato di un vocaboloricostruisce il significato di un vocabolo inbase al contestoriconosce le relazioni di significato travocaboli in vari punti del testo

la competenza lessicale

conosce il significato di un vocaboloricostruisce il significato di un vocabolo inbase al contestoriconosce le relazioni di significato travocaboli in vari punti del testo

Comprensione della lettura:sottocompetenze

la competenza grammaticale

classifica le “categorie lessicali”conosce le “regole” morfologiche esintattiche del sistema linguistico

la competenza grammaticale

classifica le “categorie lessicali”conosce le “regole” morfologiche esintattiche del sistema linguistico

Competenza di lettura egrammaticale

descrittori

ES. : sottocompetenza pragmatico testuale

1. coglie elementi di coesione testuale (cateneanaforiche, connettivi e segni di interpunzione)2. coglie organizzazione testo: titolazione,capoversi e paragrafi, rilievi grafici, ecc. edelementi di coerenza testuale: relazioni trainformazioni, legami logico-semantici tra frasi ecapoversi (legami di conseguenza, opposizione, similarità,generalizzazione, esemplificazione, ecc.).

ES. : sottocompetenza pragmatico testuale

1. coglie elementi di coesione testuale (cateneanaforiche, connettivi e segni di interpunzione)2. coglie organizzazione testo: titolazione,capoversi e paragrafi, rilievi grafici, ecc. edelementi di coerenza testuale: relazioni trainformazioni, legami logico-semantici tra frasi ecapoversi (legami di conseguenza, opposizione, similarità,generalizzazione, esemplificazione, ecc.).

Competenza di lettura egrammaticale

descrittoriES. sottocompetenza pragmatico testuale

3. opera inferenze, ricavando da informazioniesplicite contenuti impliciti, pertinenti allacomprensione del testo4. riconosce tipo e forma testuale e famotivate ipotesi sui destinatari del testo5. riconosce registro linguistico e stile,determinati dalle scelte morfosintattiche,lessicali e retoriche dominanti

ES. sottocompetenza pragmatico testuale

3. opera inferenze, ricavando da informazioniesplicite contenuti impliciti, pertinenti allacomprensione del testo4. riconosce tipo e forma testuale e famotivate ipotesi sui destinatari del testo5. riconosce registro linguistico e stile,determinati dalle scelte morfosintattiche,lessicali e retoriche dominanti

Competenza di lettura egrammaticale

descrittori

ES. sottocompetenza pragmatico testuale

6. sa valutare il testo sia dal punto di vista della validità eattendibilità delle informazioni (ancheprovenienti da diversi testi a confronto) sia dal punto di vista dell'efficaciacomunicativa, in rapporto al destinatario e alcontesto

ES. sottocompetenza pragmatico testuale

6. sa valutare il testo sia dal punto di vista della validità eattendibilità delle informazioni (ancheprovenienti da diversi testi a confronto) sia dal punto di vista dell'efficaciacomunicativa, in rapporto al destinatario e alcontesto

Come utilizzare le prove ei risultati INVALSI

? Puntare sui processi di apprendimentodegli alunni: aspetti cognitivi e aspettimetacognitivi

Rivedere pratiche didattiche e modelli di“lezione”

Migliorare i risultati formativi: livelli dipadronanza

Puntare sui processi di apprendimentodegli alunni: aspetti cognitivi e aspettimetacognitivi

Rivedere pratiche didattiche e modelli di“lezione”

Migliorare i risultati formativi: livelli dipadronanza

UN CAPOVOLGIMENTO DIPROSPETTIVA

Cosa devo fareper preparare le ProveInvalsi

Il mio percorso diinsegnamentopiegato al fine delmiglioramento delleProve Invalsi

Cosa devo fareper preparare le ProveInvalsi

Come posso usare leProve Invalsi

Le prove Invalsiutilizzateper il miglioramentodel mio percorso diinsegnamento

I contenuti disciplinari (conoscenze e abilità) indicatinel QdR sono sviluppati nella programmazionedidattica?

Ho proposto compiti di apprendimento che attivano iprocessi cognitivi e strategici risultati deboli?

Ho abituato gli alunni alle diverse tipologie di prove?

La mia pratica di insegnamento è orientata allosviluppo di competenze?

La competenza: definizione disintesi

“Capacità di far fronte ad un compito, o uninsieme di compiti, riuscendo a mettere in motoed a orchestrare le proprie risorse interne,cognitive, affettive e volitive, e ad utilizzarequelle esterne disponibili in modo coerente efecondo”.

M. Pellerey, 2004

“Capacità di far fronte ad un compito, o uninsieme di compiti, riuscendo a mettere in motoed a orchestrare le proprie risorse interne,cognitive, affettive e volitive, e ad utilizzarequelle esterne disponibili in modo coerente efecondo”.

M. Pellerey, 2004

Il curricolo per competenze nelleIndicazioni nazionali 2012

Un viaggio a ritroso: dalle competenzechiave … ai traguardi per lo sviluppo …agli obiettivi di conoscenza e abilità …

Scansione temporale: fine scuoladell’infanzia/ fine terzo anno scuola primaria/finequinto anno scuola primaria/fine classe terza scuolasecondaria I°/fine biennio obbligo

Un viaggio a ritroso: dalle competenzechiave … ai traguardi per lo sviluppo …agli obiettivi di conoscenza e abilità …

Scansione temporale: fine scuoladell’infanzia/ fine terzo anno scuola primaria/finequinto anno scuola primaria/fine classe terza scuolasecondaria I°/fine biennio obbligo

Le competenze nel ciclo dell’OF

Progettazione curricolare di scuolaorientata alle competenzePianificazione unità di insegnamento e diapprendimento per competenzeRealizzazione didattica per competenzeValutazione per e delle competenze

Progettazione curricolare di scuolaorientata alle competenzePianificazione unità di insegnamento e diapprendimento per competenzeRealizzazione didattica per competenzeValutazione per e delle competenze

Progettazione UDA

1 Analisi e descrizione del contesto classe edelle caratteristiche degli alunni2 Riferimenti alla progettazione curricolare3 Scelte educative e didattiche (metodologie estrategie)4 Scelte organizzative (allestimenti, mediatori,gruppi, spazi e tempi)5 Scelte per la valutazione (modalità, criteri,strumenti)

1 Analisi e descrizione del contesto classe edelle caratteristiche degli alunni2 Riferimenti alla progettazione curricolare3 Scelte educative e didattiche (metodologie estrategie)4 Scelte organizzative (allestimenti, mediatori,gruppi, spazi e tempi)5 Scelte per la valutazione (modalità, criteri,strumenti)

Approcci per competenze ascuola … priorità

Attenzione metodologica ai processi cognitivi,affettivi, interattivi, metacognitivi, che caratterizzano icontesti di apprendimento e gli ambienti del compito.

INNOVARE

non tanto i contenuti (il sapere che) quanto i processie i modi che sostengono l’apprendimento dei contenuti egli ambienti di apprendimento (attivi, operativi, autonomi,collaborativi di problem solving da risolvere e progetti darealizzare) per lo sviluppo di competenze (sapere come)

Attenzione metodologica ai processi cognitivi,affettivi, interattivi, metacognitivi, che caratterizzano icontesti di apprendimento e gli ambienti del compito.

INNOVARE

non tanto i contenuti (il sapere che) quanto i processie i modi che sostengono l’apprendimento dei contenuti egli ambienti di apprendimento (attivi, operativi, autonomi,collaborativi di problem solving da risolvere e progetti darealizzare) per lo sviluppo di competenze (sapere come)

Decalogo per un approccioorientato alle competenze

1. Approccio epistemologico2. Essenzializzazione contenuti (core curriculum)3. Approccio ai saperi come risorse da mobilitare4. Attività per situazioni-problema, per progetti,laboratoriale, produzioni5. Compiti di realtà6. Apprendimento situato-aule decentrate7. Integrazione tra le discipline8. Processi cognitivi al centro9. Riflessione metacognitiva10. Valutazione formativa

1. Approccio epistemologico2. Essenzializzazione contenuti (core curriculum)3. Approccio ai saperi come risorse da mobilitare4. Attività per situazioni-problema, per progetti,laboratoriale, produzioni5. Compiti di realtà6. Apprendimento situato-aule decentrate7. Integrazione tra le discipline8. Processi cognitivi al centro9. Riflessione metacognitiva10. Valutazione formativa

SFIDA

Progettare per competenze promuovendosituazioni di apprendimento significative

QUALI PRATICHE DIDATTICHE

Progettare per competenze promuovendosituazioni di apprendimento significative

QUALI PRATICHE DIDATTICHE

Focus: prestazione•legata al compito•effetti brevemedio termine

Focus: padronanza•legata ai processi•effetti lungo termine

Compitidi

apprendimentodisciplinari

Compitidi

realtà

DAL CIRCOLO VIZIOSO…

progettazione

insegnamento

addestramentoverifica

valutazione

CONTENUTI

INVALSI

…AL CIRCOLO VIRTUOSO

ANALISI DATI INVALSI

DIAGNOSI/

PROGETTAZIONEPROVE INVALSI

DIAGNOSI/

PROGETTAZIONE

SITUAZIONI DIAPPRENDIMENTO

SIGNIFICATIVEALLENAMENTO

(COMPITIAUTENTICI)

VALUTAZIONE

COMPETENZE

DA UNA TESTA BEN PIENA…

…A UNA TESTA BEN FATTA

L’INSEGNANTE LETTORE

dal contributo di Daniela Bertocchi PQM 2010 – 20111. Riflettere su se stesso come lettore competente2. Adottare una meta-didattica per sviluppare meta-cognizione3. Far acquisire diverse strategie di lettura:

- globale- orientativa

- analitica- interpretativa

4. Sviluppare tecniche diverse per tenere alta la motivazione: neiprimi anni di scolarità porre domande mirate e utilizzaresupporti facilitanti (audio-video…)

dal contributo di Daniela Bertocchi PQM 2010 – 20111. Riflettere su se stesso come lettore competente2. Adottare una meta-didattica per sviluppare meta-cognizione3. Far acquisire diverse strategie di lettura:

- globale- orientativa

- analitica- interpretativa

4. Sviluppare tecniche diverse per tenere alta la motivazione: neiprimi anni di scolarità porre domande mirate e utilizzaresupporti facilitanti (audio-video…)

Nel primo ciclo di istruzione ampliare gradualmente lagamma di testi proposti per contenuto, tipologia, registro elunghezza e lasciare spazio per la lettura libera scelta peril piacere di leggere.

COSA FARE

• Progettare U. A.• Creare situazioni di apprendimento significativo• Allenare con compiti autentici

• Progettare U. A.• Creare situazioni di apprendimento significativo• Allenare con compiti autentici

UNITA’ DIDATTICA VS. UNITA’ DIAPPRENDIMENTO

Franca Da Re, Webinar “Certificazione delle competenze”

UNITA’ DIDATTICA• Centrata prevalentemente sugli obiettivi di insegnamento• Centralità del docente e della sua attività• Centratura sulla disciplina

UNITA’ DI APPRENDIMENTO• Centrata sull’apprendimento e sull’acquisizione di competenze• Centralità dell’allievo e della sua azione autonoma e responsabile• Centratura sulle competenze attraverso l’integrazione dei saperi• Valorizza il problem solving, l’apprendimento sociale e ilcompito/prodotto in contesto significativo

Franca Da Re, Webinar “Certificazione delle competenze”

UNITA’ DIDATTICA• Centrata prevalentemente sugli obiettivi di insegnamento• Centralità del docente e della sua attività• Centratura sulla disciplina

UNITA’ DI APPRENDIMENTO• Centrata sull’apprendimento e sull’acquisizione di competenze• Centralità dell’allievo e della sua azione autonoma e responsabile• Centratura sulle competenze attraverso l’integrazione dei saperi• Valorizza il problem solving, l’apprendimento sociale e ilcompito/prodotto in contesto significativo

APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO

“Apprendere in modo significativo significa saperrisolvere problemi nella realtà quotidiana. La risoluzionedei problemi dà uno scopo all’apprendimento che puòdiventare significativo per la persona solo se essa necomprende l’utilità per i suoi scopi”.

“Apprendere in modo significativo significa saperrisolvere problemi nella realtà quotidiana. La risoluzionedei problemi dà uno scopo all’apprendimento che puòdiventare significativo per la persona solo se essa necomprende l’utilità per i suoi scopi”.

CARATTERISTICHEDELL’APPRENDIMENTO

SIGNIFICATIVO DI JONASSEN

ATTIVITÀ STRATEGICHE

È attivo Problem solving

È costruttivo Learning by doing

È cooperativo Cooperative learning

È autentico Compiti di realtà (complessi efortemente contestualizzati)

È intenzionale Allenamento motivante

IMPARO SE… Scelgo e prendo decisioni Mi interessa (dammi un buon motivo!) Faccio parte di… e mi sento parte di…

(appartengo ad un gruppo e mi sentogratificato)

Uso ciò che già so e ciò che imparo Capisco il compito Posso contare su di te

Scelgo e prendo decisioni Mi interessa (dammi un buon motivo!) Faccio parte di… e mi sento parte di…

(appartengo ad un gruppo e mi sentogratificato)

Uso ciò che già so e ciò che imparo Capisco il compito Posso contare su di te

METODIProcedure seguite

DIDATTICA PER PROBLEMI

DIDATTICA PER PROGETTI

APPRENDISTATO COGNITIVO

DIDATTICA PER PROBLEMI

I SETTE PASSI DEL PROBLEM SOLVING

1) Identificazione del problema2) Analisi del problema3) Identificazione degli obiettivi4) Produzione di alternative di soluzione5) Scelta della migliore soluzione6) Applicazione della soluzione7) Verifica dei risultati

I SETTE PASSI DEL PROBLEM SOLVING

1) Identificazione del problema2) Analisi del problema3) Identificazione degli obiettivi4) Produzione di alternative di soluzione5) Scelta della migliore soluzione6) Applicazione della soluzione7) Verifica dei risultati

DIDATTICA PER PROGETTI

Si basa sul coinvolgimento degli alunni in unprogetto da realizzare FASI1. Identificazione di un bisogno condiviso e

definizione del problema da affrontare2. Prefigurazione del traguardo atteso3. Stesura del progetto4. Definizione delle strategie e degli strumenti5. Definizione delle fasi di lavoro6. Controllo e valutazione del lavoro

Si basa sul coinvolgimento degli alunni in unprogetto da realizzare FASI1. Identificazione di un bisogno condiviso e

definizione del problema da affrontare2. Prefigurazione del traguardo atteso3. Stesura del progetto4. Definizione delle strategie e degli strumenti5. Definizione delle fasi di lavoro6. Controllo e valutazione del lavoro

APPRENDISTATO COGNITIVO (Collins,Brown, Newman)

FASI:• Modellamento – esperto esegue il compito esteriorizzando iprocessi di pensiero, le strategie e i processi di controllo• Assistenza – degli studenti mentre eseguono il compito• Scaffolding - del docente e/o supporti materiali• Articolazione – lo studente articola le conoscenze, iragionamenti e i processi di problem solving• Riflessione – confrontare la propria prestazione con quelladell’esperto• Esplorazione – lo studente affronta autonomamente i problemi

FASI:• Modellamento – esperto esegue il compito esteriorizzando iprocessi di pensiero, le strategie e i processi di controllo• Assistenza – degli studenti mentre eseguono il compito• Scaffolding - del docente e/o supporti materiali• Articolazione – lo studente articola le conoscenze, iragionamenti e i processi di problem solving• Riflessione – confrontare la propria prestazione con quelladell’esperto• Esplorazione – lo studente affronta autonomamente i problemi

STRUMENTI UTILI• Indicazioni Nazionali 2012• QdR• Rilevazioni INVALSI 2015• Rapporto Tecnico INVALSI 2015• Guida alla lettura Prove INVALSI 2015• Esiti dell’istituto di appartenenza• Format U.A.• Rubriche di valutazione• PQM Scuola - Valore

• Indicazioni Nazionali 2012• QdR• Rilevazioni INVALSI 2015• Rapporto Tecnico INVALSI 2015• Guida alla lettura Prove INVALSI 2015• Esiti dell’istituto di appartenenza• Format U.A.• Rubriche di valutazione• PQM Scuola - Valore

SITOGRAFIA

• www.INVALSI.it• www.scuolavalore.indire.it• www.francadare.it• www.trainingcognitivo.it (Strategie per

migliorare la comprensione del testo)• LabRED• Punti critici messi in luce dalle prove Invalsi.

Raccolta buone pratiche. Spadaro.• www.piazzadellecompetenze.net

• www.INVALSI.it• www.scuolavalore.indire.it• www.francadare.it• www.trainingcognitivo.it (Strategie per

migliorare la comprensione del testo)• LabRED• Punti critici messi in luce dalle prove Invalsi.

Raccolta buone pratiche. Spadaro.• www.piazzadellecompetenze.net

Grazie perl’attenzione !!!