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CORSO FAD “EMERGENZA SANITARIA DA NUOVO
CORONAVIRUS SARS COV-2: PREPARAZIONE E CONTRASTO”
Guida alla fruizione del materiale didattico per un suo utilizzo da parte di formatori al di fuori
della piattaforma EDUISS
18 MARZO 2020 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Premessa In risposta all'epidemia da nuovo coronavirus (SARS CoV-2), originata nella città di Wuhan nel dicembre 2019 e diffusasi a livello internazionale, l'Istituto Superiore di Sanità ha organizzato un corso di formazione a distanza “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”, accreditato per tutte le professioni e discipline ECM, ed erogato dal 28 febbraio al 28 aprile 2020 mediante EDUISS (www.eduiss.it), la piattaforma dedicata alla Formazione a Distanza (FAD) in Salute Pubblica dell’Istituto Superiore di Sanità. Il Corso FAD intende orientare il personale sanitario ad affrontare l’emergenza sanitaria dovuta al nuovo coronavirus SARS CoV-2 avvalendosi delle evidenze scientifiche attualmente disponibili e
delle fonti ufficiali di informazione e aggiornamento.
Il corso è strutturato in tre Unità di apprendimento:
Unità 1: Caratteristiche dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, situazione internazionale e nazionale
Unità 2: Sorveglianza, individuazione e gestione dei sospetti e dei casi
Unità 3: Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting clinici
Il metodo didattico attivo è ispirato ai principi dell'apprendimento per problemi, Problem-based Learning (PBL), in cui i singoli partecipanti si attivano attraverso la definizione di propri obiettivi di apprendimento e la soluzione di un problema, ispirato al proprio contesto professionale. Il problema è finalizzato a stimolare i partecipanti al confronto con le proprie esperienze professionali e conoscenze pregresse e all'identificazione dei bisogni formativi personali in relazione alla problematica proposta. Attraverso lo studio del materiale didattico selezionato dagli esperti e la ricerca di ulteriore materiale scientifico per raggiungere i propri obiettivi di apprendimento, il partecipante acquisisce nuovi elementi di conoscenza e nuove capacità per la risoluzione del problema stesso.
Il presente documento riporta alcuni dei materiali didattici preparati per il corso di formazione a distanza “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto” erogato in EDUISS. Rispetto alla versione in piattaforma EDUISS, sono rese disponibili in questa dispensa le slide corredate delle note di commento e il materiale di supporto (bibliografia, sitografia, materiali di approfondimento) preparati e selezionati da esperti in materia. Sono anche resi disponibili i pre e post test formativi a scelta multipla per l’autovalutazione. Ciascuna Unità didattica contiene inoltre il Problema in formato testo e la Soluzione del Problema.
Nella preparazione del materiale didattico, particolare rilevanza è stata data alla segnalazione di una sitografia specifica e di fonti ufficiali, attraverso la quale il personale può aggiornarsi, con la raccomandazione di fare riferimento alle ultime informazioni/documentazioni disponibili: si tratta di una situazione in continua e rapida evoluzione che rende alcune delle informazioni del presente materiale non costantemente aggiornate rispetto ai dati disponibili più recenti. Si raccomanda quindi di fare riferimento a fonti ufficiali di informazioni, in particolare ai siti ufficiali del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’European Center for Disease Control (ECDC) e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della Protezione Civile. In tal senso in Appendice 1 sono riportati gli aggiornamenti intercorsi dopo la data di apertura del corso (Prima Unità: 28 febbraio; Seconda Unità 6 Marzo; Terza Unità: 12 marzo) attraverso la Bacheca News.
Si rappresenta che il materiale didattico del corso riportato in questa dispensa non è utilizzabile come materiale d’uso operativo sul campo (Check-list o linea guida). Il materiale è reso fruibile come base per corsi di formazione dei formatori.
Sommario
PREMESSA
SOMMARIO
GRUPPO DI LAVORO
GUIDA DEL PARTECIPANTE AL CORSO FAD
UNITÀ 1 “CARATTERISTICHE DELL’EMERGENZA SANITARIA DA NUOVO CORONAVIRUS SARS COV-2, SITUAZIONE
INTERNAZIONALE E NAZIONALE”
Test di ingresso (pre-test formativo) Problema Materiali di supporto: parole chiave, bibliografia e sitografia Tutorial Prima Parte. Caratteristiche di una “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” in particolare legata al nuovo Coronavirus SARS-CoV-2 Tutorial Seconda Parte. Coordinamento e principali attività delle autorità sanitarie italiane per la gestione
dell’emergenza sanitaria Tutorial Terza Parte. Fonti ufficiali di informazione scientifica Soluzione del Problema Test di autovalutazione (post-test formativo)
UNITÀ 2 “SORVEGLIANZA, INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI SOSPETTI E DEI CASI”
Test di ingresso (pre-test formativo) Problema Materiali di supporto: parole chiave, bibliografia e sitografia Tutorial Prima Parte. La sorveglianza integrata COVID-19 in Italia Tutorial Seconda Parte. Sospetto clinico, identificazione e gestione dei casi sospetti o accertati di COVID-19 Tutorial Terza Parte. Indagini di laboratorio e modalità di raccolta e invio dei campioni biologici per la conferma
diagnostica di casi di infezione Test di autovalutazione (post-test formativo)
UNITÀ 3 “INFORMAZIONI PER IL PERSONALE SANITARIO PER LE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE, IDENTIFICAZIONE E
CONTROLLO NEI SETTING CLINICI”
Test di ingresso (pre-test formativo) Problema Materiali di supporto: parole chiave, bibliografia e sitografia Tutorial Prima Parte. Misure utili al personale medico/sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e
controllo nei setting territoriali Tutorial Seconda Parte. Misure utili al personale medico/sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e
controllo nel setting ospedaliero Tutorial Terza Parte. Principali modalità e strumenti di comunicazione utili agli operatori sanitari per le attività di
prevenzione nei setting clinici Soluzione del Problema Test di autovalutazione (post-test formativo)
APPENDICE 1. AGGIORNAMENTI DA BACHECA NEWS (ALLA DATA DEL PRESENTE DOCUMENTO)
APPENDICE 2. RISPOSTE CORRETTE CON FEEDBACK DEI TEST FORMATIVI
Gruppo di lavoro Esperti che hanno preparato i contenuti Filippo Anelli - Presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Roma
Antonino Bella - Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Silvio Brusaferro - Presidente Istituto Superiore di Sanità, Roma
Maria Rosaria Capobianchi - Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”, Roma
Anna Caraglia - Direzione Generale della prevenzione sanitaria, Ministero della Salute, Roma
Concetta Castilletti - Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”, Roma
Maria Rita Castrucci - Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Claudio Cricelli - Presidente Società Italiana di Medicina Generale, Firenze
Salvatore Curiale - Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”, Roma
Fortunato D’Ancona - Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Paola De Castro - Servizio comunicazione scientifica, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Barbara De Mei - Centro nazionale prevenzione delle malattie e promozione della salute, ISS, Roma
Mauro Dionisio - Direzione Generale della prevenzione sanitaria, Ministero della Salute, Roma
Giuseppe Ippolito - Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”, Roma
Florigio Lista - Capo Dipartimento Policlinico Militare Celio, Roma
Anna Maria Luzi - Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Barbara Mangiacavalli - Presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, Roma
Francesco Maraglino - Direzione Generale della prevenzione sanitaria, Ministero della Salute, Roma
Alfonso Mazzaccara - Servizio Formazione, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Agostino Miozzo - Direttore Dipartimento della Protezione Civile, Roma
Daniele Miparini - Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari Regionali, Roma
Antonio Mistretta - Servizio comunicazione scientifica, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Patrizio Pezzotti - Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Andrea Piccioli - Direttore Generale Istituto Superiore di Sanità, Roma
Valentina Possenti - Centro nazionale prevenzione delle malattie e promozione della salute, ISS, Roma
Gaetano Privitera - Direttore UO Igiene ed Epidemiologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Pisa
Vincenzo Puro - Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”, Roma
Giovanni Rezza - Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Flavia Riccardo - Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Giuseppe Ruocco - Segretario Generale del Ministero della Salute, Roma
Francesca Russo - Direzione Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria, Regione Veneto, Venezia
Silvestro Scotti - Segretario Nazionale Federazione Italiana Medici di Famiglia, Roma
Paola Stefanelli - Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Mirella Taranto- Ufficio Stampa, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Francesco Vairo - Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”, Roma
Direzione Sivio Brusaferro - Presidente, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Giavanni Rezza - Dipartimento di Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Alfonso Mazzaccara - Servizio Formazione, Istituto Superiore Sanità, Roma
Segreteria scientifica Paola Stefanelli, Flavia Riccardo - Dipartimento di Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma Rita Ferrelli - Servizio Formazione, Istituto Superiore di Sanità, Roma Segreteria scientifica metodi e tecnologie per la FAD Donatella Barbina, Pietro Carbone, Debora Guerrera, Alessandra Di Pucchio - Servizio Formazione, Istituto Superiore di
Sanità, Roma Segreteria organizzativa Stefania Bocci, Roberta D’Angelo, Annamaria Morace, Federica M. Regini, Laura Sellan, Silvia Stacchini, Paola
Tacchi-Venturi - Servizio Formazione, Istituto Superiore di Sanità, Roma Alessia Caratelli - Dipartimento di Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma Videoriprese Valter Tranquilli - Servizio comunicazione scientifica, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Guida del partecipante al corso FAD
1.1 Finalità
Il Corso FAD "Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto", intende orientare il
personale sanitario ad affrontare l’emergenza sanitaria dovuta al nuovo coronavirus SARS CoV-2 avvalendosi delle
evidenze scientifiche attualmente disponibili e delle fonti ufficiali di informazione e aggiornamento.
1.2 Obiettivi generali del corso
1. Descrivere la natura dell’emergenza sanitaria internazionale e individuare strategie di prevenzione e controllo in questa emergenza
2. Identificare gli attori della task force italiana per la gestione dell’emergenza sanitaria e le fonti ufficiali di informazioni, aggiornamento e coordinamento per le procedure sanitarie connesse alla gestione dell’emergenza sanitaria
3. Descrivere la definizione di caso di nuovo coronavirus SARS CoV-2 e identificare i protocolli da attuare per la
prevenzione, identificazione e gestione dei casi sospetti o accertati di coronavirus SARS CoV-2 (inclusa la
descrizione delle indagini di laboratorio e le misure di protezione per il personale sanitario
4. Identificare le informazioni sul coronavirus SARS CoV-2 utili al personale medico/sanitario per le attività di
prevenzione, identificazione, controllo nei setting ambulatoriale, ospedaliero e di comunità (e disporre di
materiale informativo da affiggere nei setting clinici e di comunità) 1.3 Metodo didattico
Il metodo didattico adottato si ispira ai principi dell'apprendimento per problemi, cioè il Problem-based
Learning (PBL), dove i singoli partecipanti si attivano attraverso la definizione di propri obiettivi di apprendimento e la
comprensione e soluzione di un problema, ispirato al loro contesto professionale.
Il problema è finalizzato a stimolare i partecipanti al confronto con le proprie esperienze professionali e conoscenze
pregresse e all'identificazione dei bisogni formativi personali in relazione alla problematica proposta. Attraverso lo
studio del materiale didattico selezionato dagli esperti e la ricerca di ulteriore materiale scientifico per raggiungere i
propri obiettivi di apprendimento, il partecipante acquisisce nuovi elementi di conoscenza e nuove capacità per la
risoluzione del problema stesso.
Le domande poste alla fine del problema orientano il processo di apprendimento verso un approccio applicativo e
le parole chiave rappresentano lo stimolo per la ricerca autonoma di materiale di studio. In questo modo il
partecipante, sollecitato ad acquisire conoscenze e competenze per la risoluzione del caso, è da subito il principale
artefice del processo di apprendimento.
In questo Corso abbiamo riprodotto in piattaforma i 7 passi del PBL
I 7 passi del PBL nel Corso
Passi del
Problem-based Learning Funzione
Come dovrai svolgerli
in questo corso FAD
Passi 1 - 4:
Analisi
del problema
Riformulazione della situazione
presentata, identificazione del focus
del problema e condivisione delle
conoscenze ed esperienze pregresse in
relazione al problema
Accedi alla risorsa "Esercitazione" e
visualizza le slides del problema Esegui l'esercitazione, dove dovrai
rispondere a delle domande sulle tue
conoscenze ed esperienze pregresse sui
punti sollevati dal problema
Passo 5:
Identificazione degli obiettivi
di apprendimento
Autovalutazione del bisogno formativo
individuale attraverso l'identificazione
dei propri obiettivi di apprendimento
in relazione alla problematica proposta
e la loro
condivisione all'interno del gruppo per
la selezione di quelli prioritari
Rifletti su quali sono i tuoi Obiettivi di
apprendimento eseguendo l'esercitazione.
Ti chiederemo di rispondere a delle
domande per identificare gli obiettivi di
apprendimento che dovrai raggiungere per
ipotizzare una soluzione del problema e
potrai confrontarli con quelli identificati
dell'esperto
Passo 6:
Ricerca e studio
dei materiali
Ricerca in autonomia dei materiali di
studio per raggiungere i propri
obiettivi di apprendimento
Prova a ricercare in autonomia di tuoi
materiali di studio, sempre tenendo in
mente gli obiettivi da raggiungere. Se vuoi
puoi utilizzare le indicazioni bibliografiche e
sitografiche fornite Accedi alla risorsa "Materiali di lettura"
selezionati dagli esperti. Questi sono i
materiali essenziali che dovrai studiare per
concludere il corso Accedi ai "Tutorial", dove gli esperti
presentano un sintesi riassuntiva dei temi
trattati nel corso. Seguili con attenzione, ti
saranno utili per avere una visione
d'insieme del corso
Passo 7:
Soluzione
del problema
Completare il percorso formativo
predisponendo una proposta di
soluzione del problema, rispondendo
alle domande poste alla fine dello
stesso
Accedi alla risorsa "Soluzione del
problema" e visualizza le slides contenenti
una proposta di soluzione da parte degli
esperti
Cosa dovrò fare in questo Corso?
Schema riassuntivo delle attività da completare per concludere il Corso e conseguire
l’attestato ECM
Attività Descrizione Criteri di
completamento Scopo
In ciascuna delle 3
Unità di
apprendimento
Test di ingresso
(pre-test formativo)
6 domande -
risposte
a scelta
multipla
Rispondere alle domande
1 solo tentativo
Tempo di esecuzione: 15
minuti
Valutare al momento iniziale il proprio
livello di "sapere"
Esercitazione Documento in
formato testo
Leggere il problema e provare
a rispondere alle domande
poste alla fine del problema
Non temporizzato
Analizzare il problema e attivare le proprie
conoscenze ed esperienze pregresse
sull'argomento
Autovalutare il proprio bisogno formativo
attraverso l'identificazione dei propri
obiettivi di apprendimento
Materiali di supporto
Sitografia,
Bibliografia
e Parole chiave
Visualizzare le risorse
Ricercare in autonomia materiali di studio
per raggiungere i propri obiettivi di
apprendimento
Materiali di lettura
Documenti pdf
selezionati dagli
esperti
Visualizzare e studiare i
materiali
Acquisire una conoscenza di base sugli
argomenti trattati nel Corso
Ipotizzare una soluzione del problema
3 Tutorial
Slide
commentate
a voce
Visualizzare tutte le slide
di ogni tutorial
Non temporizzati
Accedere alle sintesi presentate dagli
esperti sui temi trattati nel Corso
Soluzione del
problema Slide
Visualizzare tutte le slide
della soluzione
Non temporizzato
Confrontare la propria ipotesi di soluzione
con quella presentata dagli esperti
Test di
autovalutazione
(post-test formativo)
6 domande -
risposte
a scelta
multipla
Rispondere alle domande
1 solo tentativo
Tempo di esecuzione: 15
minuti
Valutare al momento finale il proprio
livello di "sapere". Le risposte errate
indicheranno gli obiettivi specifici di
apprendimento da rivedere
Unità 1 “Caratteristiche dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, situazione internazionale e
nazionale”
Test di ingresso (pre-test formativo)
Problema
Materiali di supporto: parole chiave, bibliografia e sitografia
Tutorial Prima Parte. Caratteristiche di una “emergenza di sanità pubblica di rilevanza
internazionale” in particolare legata al nuovo Coronavirus SARS-CoV-2
Tutorial Seconda Parte. Coordinamento e principali attività delle autorità sanitarie
italiane per la gestione dell’emergenza sanitaria
Tutorial Terza Parte. Fonti ufficiali di informazione scientifica
Soluzione del Problema
Test di autovalutazione (post-test formativo)
Test di ingresso U1
Come è strutturato il Test?
Non è richiesto un punteggio minimo: il test di ingresso è obbligatorio, ma è un'attività formativa
Il test contiene 6 domande a scelta multipla. Per ogni domanda ci sono 4 opzioni di risposta, di cui una
sola è esatta
Tempistica
Il test può essere ripetuto una sola volta
Il tempo a disposizione per eseguire il test è di 15 minuti
Criteri di superamento
Non è richiesto un punteggio minimo per proseguire
Le risposte corrette saranno disponibili solo dopo la chiusura del Corso cliccando su "Revisione"
Dopo l’esecuzione di questo test non riceverai un feedback specifico rispetto alle risposte esatte o
sbagliate date, ma solo un punteggio per avere un valutazione del tuo livello di conoscenza iniziale
delle tematiche trattate
Domande Test di Ingresso (Pre-Test)
FADCov_U1_Fq001
Cos’è COVID-19 (Corona Virus Disease-2019)?
Una malattia principalmente respiratoria causata da un nuovo virus denominato SARS-CoV-2
Il nome del virus che causa la malattia principalmente respiratoria denominata SARS-CoV-2
Una malattia principalmente respiratoria causata dal virus SARS
Una malattia batterica causata da un nuovo virus denominato SARS-CoV-2
FADCov_U1_Fq002
Cos’è il Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) del 2005?
È uno strumento giuridico internazionale che si prefigge di garantire la massima sicurezza contro la
diffusione internazionale delle malattie
È una Linea Guida dell’Organizzazione mondiale della Sanità
È uno strumento giuridico applicabile solo per l’Africa che si prefigge di garantire la massima sicurezza contro la diffusione internazionale delle malattie
È uno strumento che regola le segnalazioni solo di colera, febbre gialla e peste
FADCov_U1_Fq003
Nell’ambito della dichiarazione di stato d’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, il
coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza sul territorio nazionale italiano è affidato al:
Capo del Dipartimento della Protezione Civile
Ministro della Salute
Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità
Segretario Generale del Ministero della Salute
FADCov_U1_Fq004
Nell’ambito della dichiarazione di stato d’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, quali
tra le seguenti attività sono svolte dall’Istituto Superiore di Sanità?
Garantire la sorveglianza epidemiologica e microbiologica, fornire supporto tecnico scientifico al SSN,
svolgere attività di formazione e aggiornamento sull’emergenza, fornire informazione ai cittadini,
mantenere i rapporti con gli organismi internazionali insieme al ministero della Salute
Fornire soccorso e assistenza alla popolazione eventualmente interessata dal contagio, potenziare i
controlli negli aeroporti e nei porti e occuparsi del rientro in Italia dei cittadini che si trovano nei Paesi a
rischio e al rimpatrio dei cittadini stranieri nei Paesi di origine esposti al rischio
Svolgere tutte le attività previste in qualità di soggetto attuatore per la realizzazione degli interventi di
competenza sanitaria, incluso diramare circolari contenenti indicazioni operative, verificare che le
misure adottate dall’Italia siano in linea con quanto indicato dall’OMS, gestire i casi confermati in Italia in collaborazione con Servizio Sanitario Regionale, ASL, Aziende Ospedaliere e IRCCS
Coordinare 24 ore su 24 tutte le azioni da mettere in campo per evitare la diffusione dell’epidemia nel nostro Paese e allertare le strutture sanitarie competenti in contatto con OMS ed ECDC, attivare
controlli agli aeroporti e verificare la piena operatività delle procedure avviate
FADCov_U1_Fq005
In caso di eventi con alto impatto mediatico, come ad esempio una emergenza sanitaria
internazionale, con molteplicità di fonti e infodemia si fa riferimento:
Alla circolazione e moltiplicazione di una quantità eccessiva di informazioni, con diversi livelli di
affidabilità, che rendono difficile orientarsi ed identificare le informazioni corrette
All’aumento del numero di potenziali fonti informative che migliora la ricerca di informazioni
Alla scarsa disponibilità di fonti informative con una conseguente diminuzione di numero di persone
che effettuano ricerche di informazioni
All’aumento di articoli scientifici con revisione fra pari pubblicati su riviste con Impact Factor
FADCov_U1_Fq006
I bollettini che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) produce sull’evoluzione globale dell’epidemia COVID-19 sono:
Disponibili in una sezione accessibile del sito OMS, aggiornati quotidianamente e forniscono dettagli sul
numero di casi confermati, una valutazione del rischio aggiornata ed argomenti di approfondimento
specifici
Disponibili in una sezione dedicata del sito ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle
malattie) e forniscono un aggiornamento epidemiologico, risposte a domande frequenti e una sezione
con valutazioni del rischio mirate all’ area geografica di competenza
Disponibili in una sezione dedicata del sito OMS e forniscono linee guida, materiali informativi,
valutazioni del rischio formali e tutti gli altri prodotti forniti da ECDC sul tema specifico
Non sono ancora disponibili i bollettini sulla evoluzione globale dell’epidemia COVID-19 ma solo sulla
Sindrome respiratoria acuta grave (SARS)
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 1. Caratteristiche dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, attività internazionale e nazionale
Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2 –
Riunione all’ASL
Il direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Monterupino, Giuseppe
Fierro, ha convocato una riunione tra diversi rappresentanti dei servizi
ospedalieri e territoriali in relazione Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus.
Fierro: “Buongiorno a tutti. Come sapete siamo in una situazione di emergenza
sanitaria. Confido dunque sul senso di responsabilità di tutti noi per affrontarla
in modo efficace. Occorre muoverci in modo coordinato avendo chiari i diversi
aspetti che caratterizzano questa situazione, che come sapete è in continua
evoluzione”.
Antonio Rocco (in rappresentanza degli infermieri degli ambulatori territoriali):
“Mi risulta che la valutazione del rischio in caso di emergenza di salute pubblica
di rilevanza internazionale sia già prevista da manuali e normative specifiche.”
Giulia Di Giacomo (rappresentante dei medici di medicina generale e dei
pediatri di libera scelta): “Dovremmo quindi approfondire cosa è previsto a
livello internazionale ma anche comprendere meglio le caratteristiche di questa
specifica emergenza sanitaria che, di fatto, non si era mai verificata prima
d’ora”.
Teresa Prischi (rappresentante dei medici ospedalieri): “Credo che per essere
pronti a prevenire e contrastare efficacemente l’epidemia sia importante capire
come funzioni il coordinamento a livello nazionale, a chi si debba fare
riferimento per l’aspetto sanitario e dove trovare indicazioni ufficiali”.
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 1. Caratteristiche dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, attività internazionale e nazionale
Giulia Di Giacomo: “Sì, sono assolutamente d’accordo. Dobbiamo innanzitutto
reperire le informazioni e i dati essenziali per orientarci e leggere il fenomeno
in modo appropriato. Dobbiamo quindi fare riferimento a fonti ufficiali
attendibili e aggiornate.”
Fierro: “Bene, vi do appuntamento a domani, pregando tutti voi di partecipare
attivamente, dopo avere approfondito e condiviso con i vostri colleghi i temi
che sono emersi oggi”.
Domande
Se tu fossi uno dei partecipanti alla riunione, come risponderesti alle seguenti
domande:
1. Quali sono le caratteristiche di una “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” in particolare legata al nuovo Coronavirus SARS-CoV-2?
2. Quali sono le modalità di coordinamento e quali sono le principali
attività delle autorità sanitarie italiane per la gestione dell’emergenza
sanitaria?
3. Quali sono le fonti ufficiali di informazione scientifica?
Obiettivi Specifici
1. Descrivere le caratteristiche di una “emergenza di sanità pubblica di
rilevanza internazionale” in particolare legata al nuovo Coronavirus
SARS-CoV-2
2. Identificare le modalità di coordinamento e le principali attività delle
autorità sanitarie italiane per la gestione dell’emergenza sanitaria
3. Individuare le fonti ufficiali di informazione scientifica
Parole chiave:
Nuovo coronavirus (Novel coronavirus)
Epidemia da nuovo coronavirus (Outbreak of novel coronavirus)
Malattia COVID-19 (Coronavirus disease 2019)
Virus SARS-CoV-2
2019-nCoV
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 1 Caratteristiche dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, attività internazionale e nazionale
Sitografia
Ministero della Salute
o Nuovo coronavirus - http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
o Task Force -
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoro
navirus.jsp?lingua=italiano&id=5339&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
o Numero di pubblica utilità 1500 -
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoro
navirus.jsp?lingua=italian&id=5342&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
o Comunicati stampa -
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioComunicatiNuovoCor
onavirus.jsp
o Circolari e ordinanze -
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativaNuovoCoro
navirus.jsp?lingua=italiano&iPageNo=2
Istituto Superiore di Sanità (ISS) - https://www.iss.it/
o Epicentro (pagina su Coronavirus) - https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
Trovanormesalute del Ministero della salute -
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/listaAtti?page=1
ECDC (European Center for Disease Control) Centro Europeo per la Prevenzione e il
Controllo delle Malattie - Novel coronarovirus in China -
https://www.ecdc.europa.eu/en/novel-coronavirus-china
OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità:
o Coronavirus - https://www.who.int/health-topics/coronavirus
o Strengthening health security by implementing the IHR -
https://www.who.int/ihr/en/
o Situation Reports - https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-
coronavirus-2019/situation-reports/)
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 1 Caratteristiche dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, attività internazionale e nazionale
Protezione Civile - Presidenza del Consiglio dei Ministri -
http://www.protezionecivile.gov.it/home
INMI - Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani” di Roma - bollettino medico (alle ore 12 circa di ogni giorno sui casi confermati in Italia e sui test
dei contatti monitorati) - http://www.inmi.it/
Carabinieri dei NAS - Comando Carabinieri per la Tutela della Salute
http://www.carabinieri.it/cittadino/tutela/salute/organizzazione-e-compiti
Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera)
http://www.salute.gov.it/portale/usmafsasn/menuContenutoUsmafSasn.jsp?lingua=italia
no&area=usmaf-sasn&menu=usmaf
AIFA (Agenzia italiana del Farmaco) http://www.agenziafarmaco.gov.it/
Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) https://www.agenas.gov.it/
Google trends – Coronavirus -
https://trends.google.com/trends/explore?cat=45&date=today%203-
m&geo=IT&gprop=news&q=coronavirus
British Medical Journal - https://www.bmj.com/coronavirus
Lancet - https://www.thelancet.com/coronavirus
JAMA - https://jamanetwork.com/journals/jama/pages/coronavirus-alert
New England Journal of Medicine - https://www.nejm.org/coronavirus
CDC – Center for Disease Control and prevention - https://www.cdc.gov/
Johns Hopkins Center for Systems Science and Engineering. MAP TRACKS CORONAVIRUS.
OUTBREAK IN NEAR REAL TIME
o Desktop version -
https://www.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd402994
23467b48e9ecf6
o Mobile version -
https://www.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/85320e2ea5424dfaaa
75ae62e5c06e61
[Ultimo accesso: 26/02/2020]
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 1 Caratteristiche dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, attività internazionale e nazionale
Bibliografia
Circolare del 22/01/2020 (n. 1997) del Ministero della Salute.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=7279
6&parte=1%20&serie=null
Decision No 1082/2013/EU of the European Parliament and of the Council of 22 October 2013
on serious cross-border threats to health and repealing Decision No 2119/98/EC Text with
EEA relevance https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:32013D1082
[Decisione N. 1082/2013/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del
22/10/2013 https://eur-lex.europa.eu/legal-
content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013D1082&from=EN ]
Decreto del Capo Dipartimento n. 414 del 7 febbraio 2020. Nomina del soggetto attuatore del
Ministero della salute.
http://www.protezionecivile.gov.it/documents/20182/989700/Decreto+CD+414+7+febbrai
o+2020/7f44d76a-3344-4a1b-822a-e0544aa9382b
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 febbraio 2020 Disposizioni
attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di
contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A01228) (GU
Serie Generale n.45 del 23-02-2020)
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/23/20A01228/sg
DECRETO-LEGGE 23 febbraio 2020, n. 6 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00020) (GU Serie Generale n.45 del 23-
02-2020)note: Entrata in vigore del provvedimento: 23/02/2020
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/23/20G00020/sg
World Health Organization (WHO), 23/01/2020. Statement on the meeting of the International
Health Regulations (2005) Emergency Committee regarding the outbreak of novel
coronavirus (2019-nCoV). https://www.who.int/news-room/detail/23-01-2020-statement-
on-the-meeting-of-the-international-health-regulations-(2005)-emergency-committee-
regarding-the-outbreak-of-novel-coronavirus-(2019-ncov)
World Health Organization 2020. 2019 Novel Coronavirus (2019‑nCoV):STRATEGIC
PREPAREDNESS AND RESPONSE PLAN, Draft as of 3 February 2020. Geneva Switzerland
https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/srp-04022020.pdf
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 1 Caratteristiche dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, attività internazionale e nazionale
World Health Organization. International Health Regulations (2005). Third edition, 2016. (ISBN
978 92 4 158049 6) https://www.who.int/ihr/en/ [Traduzione non ufficiale in Italiano:
Ministero della Salute, Revisione del Regolamento Sanitario Internazionale, 23 maggio 2005
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_3066_listaFile_itemName_2_file.pdf]
[Ultimo accesso: 27/02/2020]
Materiali di lettura selezionati dagli esperti:
Decreto del presidente del consiglio dei ministri 25 febbraio 2020. Ulteriori
disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure
urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da
COVID-19. (20A01278)
link: http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73356
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COVID-19, sigla che sta per il Corona Virus Diseases 19 (cioè malattia da coronavirus 2019, in quanto comparsa in Cina nel dicembre del 2019), è una malattia respiratoria causata da un virus, che è il coronavirus cosiddetto SARS CoV-2. È denominato così perché è un coronavirus molto simile a quello della SARS anche se diverso soprattutto per le implicazioni cliniche e di trasmissibilità. Quindi è emersa in Cina nel dicembre 2019 si è poi diffusa ad altri paesi. È un patogeno di probabile origine zoonotica. Si pensa che il reservoir, cioè il serbatoio di infezione, sia costituito dal pipistrello in quanto il virus umano è molto simile a uno dei virus, o meglio dei coronavirus del pipistrello.Al momento purtroppo non esiste una terapia specifica, un vaccino prima di un anno difficilmente lo avremo a disposizione. Chiaramente abbiamo ancora un numero limitato di informazioni sulle caratteristiche cliniche della malattia.È un virus nuovo! Quindi da oggi a domani possono cambiare le informazioni. Quindi quello che dico oggi potrebbe essere vecchio addirittura domani o dopodomani.
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Le modalità di trasmissione sono solo in parte note, ci sono cioè ancora dei dubbi effettivamente sul dettaglio. Sappiamo che questo è virus respiratorio e quindi si trasmette da persona a persona soprattutto attraverso le goccioline di saliva. Quindi è chiaro che anche se persone asintomatiche vengono trovate positive per il virus al tampone orofaringeo possono in teoria trasmettere l’infezione. Chiaramente se una persona è sintomatica, cioè ha tosse, la probabilità di trasmissione aumenta. Esistono importanti rischi di trasmissione in ambito assistenziale, così come era importante il rischio di trasmissione per la SARS del 2002-2003 e come esistono importanti focolai di trasmissione nosocomiale anche di un altro coronavirus abbastanza famoso che è il coronavirus medio-orientale. Quest’ultimo diffuso soprattutto nella penisola arabica, ma che ha dato un importante focolaio di trasmissione nosocomiale in Corea del Sud.
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Per quanto riguarda le misure di controllo chiaramente il tutto deriva dalla modalità di trasmissione. Siccome è un virus che si trasmette in particolare per via respiratoria e si trasmette per contatto relativamente ravvicinato (come potrebbe essere per esempio all'interno del nucleo familiare o all’interno di un ospedale) le misure principali sono basate su quello che noi definiamo come “distanziamento sociale”. Innanzitutto isolamento delle persone affette da malattie da coronavirus. Quarantena dei contatti che vanno tutti rintracciati più rapidamente possibile. Ma il distanziamento sociale vuol dire anche che, per esempio, nella situazione in cui ci sia un focolaio epidemico in atto, le persone possono restare dentro casa oppure non frequentare locali pubblici (che potrebbero essere e chiusi). Ovvero bisogna distanziare le persone l’una dall'altra e quindi farle diventare un pò asociali e, in un certo senso, creando una difficoltà al virus della sua trasmissione.
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Quella del nuovo coronavirus è stata dichiarata dallo OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. Ma che cos'è questa emergenza di sanità pubblica globale? Deriva da un Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) del 2005. Si tratta di uno strumento giuridico internazionale, che come obiettivo va a garantire la massima sicurezza contro la diffusione di malattie contagiose a livello internazionale, con la minima interferenza possibile sul commercio, sui movimenti internazionali e sui movimenti di popolazione. Questo perché chiaramente si deve sempre raggiungere una sorta di equilibrio e di compromesso fra la tutela della salute della popolazione e, allo stesso tempo, la tutela dell’economia globale. Quindi le misure che si prendono sono misure che tengono conto sia della tutela della salute del cittadino che della tutela dell’economia globale e della collettività in senso più ampio.Fonte: World Health Organization. International Health Regulations (2005). Third edition., 2016. (ISBN 978 92 4 158049 6) https://www.who.int/ihr/publications/9789241580496/en/
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Il Regolamento Sanitario Internazionale contiene nel suo ambito degli strumenti per la valutazione del rischio di una potenziale emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale la cosiddetta Public Health Emergency of International Concern (PHEIC). L’allegato 2 di questo Regolamento, oltre ad una lista di patologie ad alto rischio da segnalare, propone quattro domande che guidano il processo decisionale quando noi consideriamo una malattia una emergenza di sanità pubblica internazionale. Le domande sono le seguenti:• l'evento ha un impatto sanitario grave? • è insolito e inaspettato? • esiste un rischio significativo di diffusione a livello internazionale? • esiste un rischio significativo di restrizioni al commercio o al traffico internazionale?Queste sono le domande a cui bisogna rispondere per dichiarare un’emergenza a livello globale.
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Gli Stati Membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità segnalano, in base al Regolamento Sanitario Internazionale, una potenziale emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. Questa viene valutata da quello che è definito come un comitato di emergenza che viene appositamente convocato. Abbiamo visto nel caso di questo nuovo coronavirus che il comitato d'emergenza nella prima convocazione aveva espresso dei dubbi, si era diviso anche al suo interno, dopodiché ha dichiarato questa come un'emergenza sanitaria di rilevanza internazionale in una seconda convocazione. È sembrata quindi una dichiarazione sofferta da parte del Direttore Generale che però alla fine ha preso questa importante, ma sofferta, decisione. Probabilmente questa indecisione deriva dal fatto che non si voleva penalizzare il paese all'epoca più colpito, la Cina, che aveva messo in atto delle misure particolarmente stringenti di contenimento dell'infezione del focolaio principale, che era quello di Whuan, una città di oltre 11 milioni di abitanti che si trova all’interno della provincia di Hubei.Fonte: Statement on the meeting of the International Health Regulations (2005) Emergency Committee regarding the outbreak of novel coronavirus (2019-nCoV). 23 gennaio 2020, https://www.who.int/news-room/detail/23-01-2020-statement-on-the-meeting-of-the-international-health-regulations-(2005)-emergency-committee-regarding-the-outbreak-of-novel-coronavirus-(2019-ncov)
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Quindi che cos'è un’emergenza di sanita pubblica di rilevanza internazionale? È un evento straordinario, non è un evento comune. In base al Regolamento Sanitario Internazionale deve costituire un rischio di sanità pubblica per altri Stati, quindi non basta che sia a livello di uno Stato singolo. Finché la diffusione è confinata all'interno di uno Stato (come era all'inizio per il coronavirus che era confinato all’interno di una area della Cina) evidentemente non scatta la dichiarazione. La dichiarazione scatta quando invece altri paesi vengono messi a rischio, o addirittura sono coinvolti, da questo evento straordinario e questo evento richiede una risposta internazionale coordinata. Non è un più quindi un affare di un singolo stato, ma deve essere un affare che coinvolge multiple entità statali.
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Il Regolamento Sanitario Internazionale, che nel 2005 ho visto la luce dopo l’epidemia di SARS del 2002-2003 ha visto dichiarare 6 emergenze di sanità pubblica di rilevanza internazionale:
1. nel 2009 la pandemia influenzale da virus H1N12. nel 2014 la ri-emergenza del virus Polio del tipo wild type e quindi del virus selvaggio della
polio3. nel 2014 la grande epidemia di Ebola in Africa Occidentale4. l'epidemia di zika da virus Zika nel 2018 (soprattutto quando Zika colpì l’America Latina)5. nel 2019 l'epidemia da virus Ebola nella Repubblica Democratica del Congo6. nel 2020 l'epidemia dal nuovo coronavirus in Cina
Naturalmente quella dichiarazione di emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale fa si che l’OMS possa richiedere dei fondi per combattere e per affrontare questi gravi problemi di sanità pubblica globale.
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Ma allora perché COVID-19 è stato dichiarato emergenza sanitaria? Innanzitutto perché si tratta di un nuovo virus di cui c'è una accertata trasmissione interumana, quindi un potenziale pandemico. Poi c'è una suscettibilità, che probabilmente è una suscettibilità universale, ovvero nessuno di noi ha anticorpi contro questo nuovo virus, per cui siamo tutti potenzialmente suscettibili. La vulnerabilità e l'impatto è da definire, però probabilmente è piuttosto elevata/o. C’è assenza di misure di prevenzione vaccinale. Possiamo agire con l'isolamento, la quarantena, per cercare di ostacolare o quantomeno ritardare la progressione e l'evoluzione dell'epidemia. Infine c’è l’assenza di una terapia specifica. Quindi il livello di attenzione complessivamente è definito come molto elevato.
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Quindi in base a una valutazione complessiva specifica dei criteri del Regolamento Sanitario Internazionale (l’impatto e la gravità; l’inusuale/inattesa comparsa; la diffusione internazionale e restrizioni al commercio o al traffico internazionale che possono nemmeno essere previste) è stato dichiarato l'outbreak, ovvero i focolai di nuovo coronavirus sono stati dichiarati appunto come un'emergenza sanitaria di livello globale.
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Quindi per concludere a livello internazionale il 30 gennaio del 2020, ai sensi del Regolamento Sanitario Internazionale 2005, la malattia da nuovo coronavirus, definita come COVID-19, è stata dichiarata quindi emergenza di sanità pubblica globale di rilevanza internazionale. I paesi europei, sulla base di quelli che sono i regolamenti vigenti, si stanno preparando ad affrontare un eventuale circolazione, che ormai è una circolazione di fatto della SARS CoV-2. Dobbiamo dire che purtroppo, dopo alcune piccole catene di trasmissione che si erano verificate in Germania in Francia, l'Italia è stato il paese per primo colpito in maniera pesante da questo coronavirus. In Italia c'è una diffusione a livello di più regioni che sta mettendo a dura prova la reattività del nostro Sistema Sanitario Nazionale. Il 31 gennaio 2020 nel nostro paese è stata dichiarata un’emergenza sanitaria per un periodo di 6 mesi. Naturalmente speriamo che la capacità di reazione sia è tale da circoscrivere o quantomeno mitigare l'impatto del nuovo coronavirus nel nostro paese.
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Naturalmente si parla di una situazione che è in continua evoluzione, una evoluzione particolarmente rapida tanto che alcune delle informazioni che abbiamo riportato potrebbero essere aggiornate successivamente oppure non risultare del tutto aggiornate rispetto a quelli che sono i dati disponibili più recenti. Quindi si raccomanda per tenersi aggiornati di fare riferimento ai siti ufficiali del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’European Center for Disease Control (ECDC) e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
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Buongiorno, sono Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità che è l’organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale.Questo tutorial ha la finalità di illustrare le modalità di coordinamento e le principali attività delle autorità sanitarie italiane per la gestione di questa emergenza sanitaria
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Il 30 gennaio 2020, dopo la seconda riunione del Comitato di sicurezza, il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato il focolaio internazionale da nuovo coronavirus 2019-nCoV un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale (Public Health Emergency of International Concern – PHEIC).Successivamente, il 31 gennaio 2020 si è riunito il Consiglio dei Ministri italiano che ha deliberato (n. 27/2020) lo stato d’emergenza per la durata di sei mesi, e lo stanziamento dei fondi necessari all’attuazione delle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione di Emergenza internazionale, al fine di consentire l’emanazione e l’adozione delle necessarie ordinanze della Protezione Civile. Il coordinamento degli interventi è stato affidato al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, il dottor Angelo Borrelli.
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Le azioni che vengono coordinate dalla Protezione Civile includono il soccorso e l’assistenza alla popolazione eventualmente interessata dal contagio, il potenziamento dei controlli negli aeroporti e nei porti e il rientro in Italia dei cittadini che si trovano nei Paesi a rischio oltre che al rimpatrio dei cittadini stranieri nei Paesi di origine esposti al rischio. Il Segretario generale del Ministero della salute è stato individuato come soggetto attuatore per la realizzazione degli interventi di competenza del Ministero della salute.(Fonte: Decreto del Capo Dipartimento n. 414 del 7 febbraio 2020. Nomina del soggetto attuatore del Ministero della salutehttp://www.protezionecivile.gov.it/documents/20182/989700/Decreto+CD+414+7+febbraio+2020/7f44d76a-3344-4a1b-822a-e0544aa9382b)
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Il Ministero della Salute è stato immediatamente operativo: il 22 gennaio di quest’anno è stata anche istituita una task-force sul nuovo coronavirus (Task force Covid-19) con il compito di coordinare 24 ore su 24 le azioni da mettere in campo per evitare la diffusione dell’epidemia nel nostro Paese. Queste azioni prevedono uno stretto coordinamento con le Regioni, ma sono state anche coinvolti gli Ordini professionali e le Società scientifiche.Con una Circolare del 22/01/2020 (n. 1997), il Ministero della Salute ha allertato e date le prime indicazioni sulla Polmonite da nuovo coronavirus (Covid-19) in Cina a tutti attori, in particolare a tutte le Regioni, con cui si è attivato uno strettissimo coordinamento, agli Ordini professionali e agli altri Ministeri e Autorità nazionali interessati.
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La task-force include Enti, Istituzioni e soggetti che possono essere rapidamente coinvolti nella gestione sanitaria di questa infezione ma è aperta a collaborazioni qualora si rendessero necessarie.
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La task force ha provveduto:• Ad allertare le strutture sanitarie competenti e a mantenere i contatti con l’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC)
• Ad attivare controlli agli aeroporti e verificare la piena operatività delle procedure• A diramare circolari contenenti indicazioni operative alle Regioni e a tutto il servizio Sanitario
Nazionale• A verificare che le misure adottate dall’Italia siano in linea con quanto viene indicato e
suggerito dall’OMS• Infine a gestire i casi confermati in Italia in collaborazione con i Servizi Sanitari Regionali
(SSR), con le Asl (Aziende Sanitarie Locali), con le Aziende ospedaliere e con gli IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico)
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Dal 27 gennaio è stato attivato anche un numero di pubblica utilità, il 1500 per rispondere alle domande dei cittadini su questo tipo di infezione.Dal 22 febbraio l’indicazione del Ministero della Salute è di chiamare il numero unico di emergenza 112 o i numeri verdi regionali. E’ particolarmente importante sottolineare che laddove ci siano casi nei contesi regionali è utile utilizzare il numero verde regionale per evitare che il 112 possa bloccarsi e quindi compromettere un’assistenza rapida ed efficace agli altri pazienti.
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Sul sito del Ministero della salute sono pubblicate circolari e ordinanze relative a questa epidemia.Ordinanze e circolari sono strumenti adottati per rapidamente far circolare informazioni organizzative o indicazioni operative in tutto il territorio nazionale di modo che possano essere immediatamente adottate da tutti gli interessati.La legge 24 febbraio 1992 n. 225 (Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile) come da ultimo modificata dal D.L. n. 59/2012 (Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile), all'articolo 5 reca norme concernenti lo stato di emergenza e il potere di ordinanza ad esso connesso.Le ordinanze di necessità presentano i seguenti caratteri:• sono atipiche, nel senso che per la loro emanazione la legge, che ne attribuisce il potere,
fissa solo i presupposti, mentre lascia all'autorità amministrativa un'ampia sfera di discrezionalità circa il loro contenuto;
• presuppongono una necessità ed urgenza d'intervenire;• la loro efficacia nel tempo è limitata;• trovano fondamento esclusivamente nella legge;• non possono in nessun caso derogare a norme costituzionali o ai principi generali
dell'ordinamento;• debbono essere necessariamente motivate e vanno pubblicizzate con mezzi idonei laddove
siano destinate ad avere efficacia nei confronti della generalità dei soggetti o di più soggetti.
Fonte: Ministero della Salute – Nuovo coronavirus - Circolari e ordinanze. http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativaNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&iPageNo=2
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Nel sito Epicentro (https://www.epicentro.iss.it/) dell’Istituto Superiore di Sanità sono invece presenti informazioni di tipo scientifico, epidemiologico, sono presenti indicazioni comportamentali per le persone per i cittadini, sono presenti risposte alle domande più frequentemente poste, sono presenti anche chiarimenti che mirano a individuare le fake news e a dare motivazioni scientifiche per contrastarle.
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Con l’evoluzione della situazione epidemiologica in Italia, il 23 febbraio sono stati adottati due provvedimenti normativi, un decreto legge e un decreto del presidente del consiglio dei ministri che mirano ad inquadrare la situazione e a fornire gli strumenti per controllare la diffusione del virus nel paese e nelle aree interessate dall’epidemia (Decreto-Legge 23 febbraio 2020, n. 6. Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. GU n.45 del 23-2-2020; Decreto del presidente del consiglio dei ministri 23 febbraio 2020. Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. G.U. Serie Generale, n. 45 del 23 febbraio 2020).
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L’Istituto Superiore di Sanità, come organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale:• Ha il compito di garantire la sorveglianza epidemiologica e microbiologica di questa
infezione, in particolare raccoglie i dati epidemiologici dei casi, raccoglie anche i campioni dei test microbiologici e li conferma, soltanto quando sono confermati dall’Istituto Superiore di Sanità queste positività possono essere comunicate alle autorità internazionali.
• Accanto a questo, si sta supportando dal punto di vista tecnico scientifico, attraverso tutti i propri Dipartimenti e Centri, il Servizio Sanitario Nazionale e in particolare sviluppa competenze sull’uso di disinfettanti, sul mondo veterinario e degli alimenti e tutte le attività che possono avere correlazione con questo tipo di infezione.
• Inoltre si fa carico della Formazione del personale sanitario attraverso momenti formativi e teleconferenze, questa FAD ne è un esempio. Ogni mercoledì viene attivata una conferenza dalle 14 alle 16 di aggiornamento continuo rispetto alle conoscenze della infezione da coronavirus.
• Inoltre si propone anche di informare i cittadini attraverso il sito di Epicentro dell’ISS e attraverso comunicati stampa
• Non ultimo, mantiene rapporti, insieme al Ministero della Salute, con le autorità internazionali e in particolare con l’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) e con il Centro europeo per il controllo delle malattie.
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Salve, sono Flavia Riccardo, Ricercatore presso il Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. In questo tutorial, ci concentriamo su come informarsi su COVID-19 da fonti ufficiali con particolare attenzione ad aspetti di informazione scientifica. Parleremo delle fonti attualmente disponibili e facilmente accessibili che possiamo usare in questo momento. Questa presentazione non ha la pretesa di essere esaustiva ma di fornire alcuni esempi che possano essere utili agli operatori sanitari che desiderino aggiornarsi da fonti attendibili ed ufficiali.
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Infatti, quando si verificano eventi che hanno un alto impatto mediatico, come ad esempio una emergenza sanitaria internazionale, il numero di potenziali fonti informative aumenta moltissimo. Ad esempio, in questa slide, si possono vedere i trend delle ricerche su Google per il termine «coronavirus» che evidenzia negli ultimi tre mesi un notevole aumento delle ricerche in tutto il mondo. I picchi corrispondono temporalmente alla dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale del 30 gennaio e, negli ultimi giorni, alla diffusione dell’epidemia in diversi paesi del mondo (tra cui Italia).Fonte: https://trends.google.com/trends/explore?cat=45&date=today%203-m&geo=IT&gprop=news&q=coronavirus
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La moltiplicazione di siti/blog/interventi su media di vario tipo, con diversi livelli di affidabilità, aumenta il rumore di fondo con messaggi talvolta contrastanti. Orientarsi in quanto professionisti sanitari per avere aggiornamenti sui dati, sui protocolli, sulle pubblicazioni diviene quindi più difficile. Di conseguenza lo diventa anche identificare le corrette informazioni da dare alle persone assistite.
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Fondamentale è il ruolo delle persone che rappresentano istituzioni di governo, come ad esempio il Ministero della Salute, la Protezione Civile, ed Istituti scientifici con expertise specifica che possono veicolare messaggi ed aggiornamenti corretti sia alla popolazione generale che al personale sanitario. Qui vediamo alcuni degli attori che hanno fornito, per il loro ruolo, interviste ad organi di stampa e hanno partecipato a programmi televisivi in modo da fornire informazioni accurate ed aggiornate alla popolazione sulla epidemia da COVID-19.
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Un contributo per l’aggiornamento della comunità scientifica proviene dalle più prestigiose riviste che hanno creato sezioni dedicate all'epidemia da coronavirus SARS CoV-2 con contenuti accessibili gratuitamente. Tali contenuti comprendono articoli scientifici ed altrerisorse sull’epidemia da COVID-19.Ad esempio è possibile aggiornarsi collegandosi :• British Medical Journal (https://www.bmj.com/coronavirus), • Lancet (https://www.thelancet.com/coronavirus), • JAMA (https://jamanetwork.com/journals/jama/pages/coronavirus-alert) e • New England Journal of Medicine (https://www.nejm.org/coronavirus)
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L’ Organizzazione Mondiale della Sanità dedica una piattaforma al tema della malattia COVID-19, accessibile dal link indicato sulla slide (https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019 ). Qui si possono trovare risorse informative tra cui: come proteggersi, domande e risposte frequenti, consigli per i viaggiatori, linee guida tecniche e protocolli e pagine dedicate alla attività della ricerca globale.
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Una parte di particolare interesse sono i bollettini che l’OMS produce sulla evoluzione globale dell’epidemia COVID-19, disponibili in una sezione accessibile dal link indicato nella slide (https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports/) e chesono aggiornati quotidianamente.I bollettini forniscono dettagli sul numero di casi confermati, una valutazione del rischioaggiornata ed argomenti di approfondimento specifici.
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Sempre dalla piattaforma dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è accessibile unadashboard dedicata a COVID-19http://who.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/c88e37cfc43b4ed3baf977d77e4a0667 che viene aggiornata regolarmente con il numero di casi. Recentemente anche l’UfficioEuropeo dell’OMS ha prodotto una Dashboard COVID-19 che si focalizza sulla RegioneEuropea(http://who.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/ead3c6475654481ca51c248d52ab9c61)
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Il centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie, ECDC, ha messo a disposizione fin dai primi giorni di questa emergenza una sezione dedicata del proprio sito (https://www.ecdc.europa.eu/en/novel-coronavirus-china) in cui si distinguono due parti:La prima parte offre link a pagine di aggiornamento epidemiologico (a livello globale e per i paesi dell’Unione Europea, Spazio Economico Europeo e del Regno Unito), risposte a domande frequenti e una sezione con valutazioni del rischio mirate all’ area geografica di competenza. La seconda parte è dedicata a linee guida, materiali informativi, valutazioni del rischio formali e tutti gli altri prodotti forniti da ECDC sul tema specifico.
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Per conoscere in tempo reale gli aggiornamenti sulla situazione in Italia si rimanda al sito del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus).In queste pagine è possibile trovare aggiornamenti puntuali sul numero di casi positivi al virus SARS-CoV-2 identificati dalle Regioni e sui casi confermati in Italia dall’Istituto Superiore di Sanità, sulle circolari e sulle ordinanze emesse a livello Nazionale e Regionale e si possono reperire risorse utili per informarsi ed informare correttamente. Si rimanda inoltre ai siti delle Regioni e delle Provincie Autonome in cui sono reperibili informazioni aggiuntive e specifiche per i territori di competenza.
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Il sito della Protezione Civile sul tema COVID-19 (http://www.protezionecivile.gov.it/attivita-rischi/rischio-sanitario/emergenze/coronavirus) è una risorsa preziosa per gli aggiornamenti puntuali sulle attività messe in campo dal Servizio Nazionale.
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Passiamo ora al portale di epidemiologia Epicentro (https://www.epicentro.iss.it/) dell’Istituto Superiore di Sanità, qui sono raccolte informazioni aggiornate provenienti da fonti validate, rimandi a documenti ed articoli scientifici internazionali di rilievo e commenti di esperti. Sono inoltre incluse schede infografiche e un decalogo per promuovere la conoscenza dei comportamenti più corretti da seguire e per smentire false informazioni.
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SOLUZIONE DEL PROBLEMA
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2:preparazione e contrasto”
Unità 1. Caratteristiche dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, attività internazionale e nazionale
Alla riunione del giorno successivo, Antonio Rocco riporterà che il rischio legato all’epidemia da nuovo coronavirus SARS-CoV-2 è stato valutato da un comitato di emergenza degli stati membri OMS in base al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) del 2005. L’evento è stato identificato come straordinario, costituendo un rischio di salute pubblica per gli Stati (cioè con un potenziale di diffusione internazionale) e come tale richiede una risposta internazionale coordinata
Quali sono le caratteristiche di una “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” in particolare legata al nuovo coronavirus SARS-CoV-2? 1/2
Quali sono le caratteristiche di una “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” in particolare legata al nuovo coronavirus SARS-CoV-2? 2/2
Giulia Di Giacomo riporterà le seguenti informazioni:• COVID-19 (Corona Virus Disease-2019) è una malattia principalmente
respiratoria causata da un nuovo virus SARS-CoV-2.• La malattia è emersa in Cina nel dicembre 2019 e si è poi diffusa in altri paesi• È un patogeno di probabile origine zoonotica (reservoir e ospite/i intermedio/i
non noti)• Non esistono al momento terapie specifiche o vaccini• Le informazioni al momento disponibili sulla proporzione attesa di
manifestazioni cliniche gravi associate a COVID-19 sono limitate• Essendo un virus nuovo, le informazioni possono cambiare man mano che
maggiori dati ed evidenze si rendono disponibili
Teresa Prischi, sulla base delle informazioni raccolte, presenterà la nuova situazione:• Il Commissario straordinario, capo del Dipartimento della Protezione Civile,
è stato nominato dal Governo come Coordinatore di tutti gli interventi per fronteggiare la crisi. Il Commissario si avvale di un Comitato tecnico-scientifico appositamente costituito al quale partecipano tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella gestione dell’emergenza
• Il Segretario generale del Ministero della Salute (MdS) che è stato nominato soggetto attuatore per gli interventi di competenza sanitaria, gestisce i diversi aspetti relativi a questa infezione anche avvalendosi di una task force alla quale partecipano in modo coordinato Enti, Istituzioni e soggetti nazionali e regionali
Quali sono le modalità di coordinamento e quali sono le principali attività delle autorità sanitarie italiane per la gestione dell’emergenza sanitaria?
Inoltre, Teresa Prischi, riporterà ai colleghi che:• Sul sito del Ministero della Salute sono riportati regolarmente circolari,
ordinanze, decreti legge o DPCM utilizzati in emergenza per fornire rapidamente informazioni organizzative o indicazioni operative valide a livello nazionale o regionale di modo che possano essere immediatamente adottate da tutti gli interessati
• Ci sono molteplici ulteriori fonti informative ufficiali, quali ad esempio il sito dell’ISS (e della pagina dedicata su Epicentro) nonché il numero di pubblica utilità 1500, il 112 e i numeri verdi regionali attivati per affrontare i diversi aspetti di questa emergenza sanitaria
Quali sono le modalità di coordinamento e quali sono le principali attività delle autorità sanitarie italiane per la gestione dell’emergenza sanitaria?
Quali sono le fonti ufficiali di informazione scientifica? 1/2
Giulia Di Giacomo, rispetto alle fonti, farà riferimento, in particolare a:• La sezione dedicata del sito del Ministero della Salute dove è possibile trovare
aggiornamenti puntuali sul numero di casi positivi al virus SARS-CoV-2 identificati dalle Regioni e sui casi confermati in Italia dall’Istituto Superiore di Sanità, sulle circolari e sulle ordinanze emesse a livello Nazionale e Regionale e dove reperire risorse utili per informarsi ed informare correttamente
• Il sito dell’ISS con la pagina dedicata sul portale di Epidemiologia Epicentro, che raccoglie informazioni aggiornate provenienti da fonti validate, schede infografiche, un decalogo per promuovere la conoscenza dei comportamenti più corretti da seguire e per smentire false informazioni, rimandi a documenti ed articoli scientifici internazionali di rilievo e commenti di esperti
• Il sito della protezione civile per gli aggiornamenti sulle attività messe in campo a livello nazionale
Ulteriori fonti da condividere nella giornata potranno essere:• La piattaforma dell’OMS che ha reso disponibili molte risorse informative
che vanno dalle FAQ a linee guida tecniche e protocolli, situation reports• La sezione dedicata sul sito dell’ECDC che mette a disposizione molte
risorse fra cui un aggiornamento epidemiologico, FAQ, linee guida e materiali informativi
• Le prestigiose riviste scientifiche che hanno messo a disposizione sezioni dedicate all’epidemia con contenuti accessibili gratuitamente, con articoli scientifici e altre risorse (es. BMJ, Lancet, JAMA, New England Journal of Medicine)
Quali sono le fonti ufficiali di informazione scientifica? 2/2
Post-Test di autovalutazione U1
Come è strutturato il Test?
Non è richiesto un punteggio minimo: il test di ingresso è obbligatorio, ma è un'attività formativa
Il test contiene 6 domande a scelta multipla. Per ogni domanda ci sono 4 opzioni di risposta, di cui una
sola è esatta
Tempistica
Il test può essere ripetuto una sola volta
Il tempo a disposizione per eseguire il test è di 15 minuti
Criteri di superamento
Non è richiesto un punteggio minimo per proseguire
Le risposte corrette saranno disponibili solo dopo la chiusura del Corso cliccando su "Revisione"
Potrai visualizzare un feedback del test svolto, in cui vengono segnalate le domande alle quali non
hai risposto correttamente, con il rimando all'obiettivo specifico d'apprendimento [OS 1; OS 2; OS 3]
da rivedere
Domande Test di Ingresso (Pre-Test)
FADCov_U1_Fq001
Cos’è COVID-19 (Corona Virus Disease-2019)?
Una malattia principalmente respiratoria causata da un nuovo virus denominato SARS-CoV-2
Il nome del virus che causa la malattia principalmente respiratoria denominata SARS-CoV-2
Una malattia principalmente respiratoria causata dal virus SARS
Una malattia batterica causata da un nuovo virus denominato SARS-CoV-2
FADCov_U1_Fq002
Cos’è il Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) del 2005?
È uno strumento giuridico internazionale che si prefigge di garantire la massima sicurezza contro la
diffusione internazionale delle malattie
È una Linea Guida dell’Organizzazione mondiale della Sanità
È uno strumento giuridico applicabile solo per l’Africa che si prefigge di garantire la massima sicurezza contro la diffusione internazionale delle malattie
È uno strumento che regola le segnalazioni solo di colera, febbre gialla e peste
FADCov_U1_Fq003
Nell’ambito della dichiarazione di stato d’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, il
coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza sul territorio nazionale italiano è affidato al:
Capo del Dipartimento della Protezione Civile
Ministro della Salute
Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità
Segretario Generale del Ministero della Salute
FADCov_U1_Fq004
Nell’ambito della dichiarazione di stato d’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, quali
tra le seguenti attività sono svolte dall’Istituto Superiore di Sanità?
Garantire la sorveglianza epidemiologica e microbiologica, fornire supporto tecnico scientifico al SSN,
svolgere attività di formazione e aggiornamento sull’emergenza, fornire informazione ai cittadini,
mantenere i rapporti con gli organismi internazionali insieme al ministero della Salute
Fornire soccorso e assistenza alla popolazione eventualmente interessata dal contagio, potenziare i
controlli negli aeroporti e nei porti e occuparsi del rientro in Italia dei cittadini che si trovano nei Paesi a
rischio e al rimpatrio dei cittadini stranieri nei Paesi di origine esposti al rischio
Svolgere tutte le attività previste in qualità di soggetto attuatore per la realizzazione degli interventi di
competenza sanitaria, incluso diramare circolari contenenti indicazioni operative, verificare che le
misure adottate dall’Italia siano in linea con quanto indicato dall’OMS, gestire i casi confermati in Italia in collaborazione con Servizio Sanitario Regionale, ASL, Aziende Ospedaliere e IRCCS
Coordinare 24 ore su 24 tutte le azioni da mettere in campo per evitare la diffusione dell’epidemia nel nostro Paese e allertare le strutture sanitarie competenti in contatto con OMS ed ECDC, attivare
controlli agli aeroporti e verificare la piena operatività delle procedure avviate
FADCov_U1_Fq005
In caso di eventi con alto impatto mediatico, come ad esempio una emergenza sanitaria
internazionale, con molteplicità di fonti e infodemia si fa riferimento:
Alla circolazione e moltiplicazione di una quantità eccessiva di informazioni, con diversi livelli di
affidabilità, che rendono difficile orientarsi ed identificare le informazioni corrette
All’aumento del numero di potenziali fonti informative che migliora la ricerca di informazioni Alla scarsa disponibilità di fonti informative con una conseguente diminuzione di numero di persone
che effettuano ricerche di informazioni
All’aumento di articoli scientifici con revisione fra pari pubblicati su riviste con Impact Factor
FADCov_U1_Fq006
I bollettini che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) produce sull’evoluzione globale dell’epidemia COVID-19 sono:
Disponibili in una sezione accessibile del sito OMS, aggiornati quotidianamente e forniscono dettagli sul
numero di casi confermati, una valutazione del rischio aggiornata ed argomenti di approfondimento
specifici
Disponibili in una sezione dedicata del sito ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle
malattie) e forniscono un aggiornamento epidemiologico, risposte a domande frequenti e una sezione
con valutazioni del rischio mirate all’ area geografica di competenza
Disponibili in una sezione dedicata del sito OMS e forniscono linee guida, materiali informativi,
valutazioni del rischio formali e tutti gli altri prodotti forniti da ECDC sul tema specifico
Non sono ancora disponibili i bollettini sulla evoluzione globale dell’epidemia COVID-19 ma solo sulla
Sindrome respiratoria acuta grave (SARS)
Unità 2 “Sorveglianza, individuazione e gestione dei sospetti e dei casi”
Test di ingresso (pre-test formativo)
Problema
Materiali di supporto: parole chiave, bibliografia e sitografia
Tutorial Prima Parte. La sorveglianza integrata COVID-19 in Italia
Tutorial Seconda Parte. Sospetto clinico, identificazione e gestione dei casi sospetti o
accertati di COVID-19
Tutorial Terza Parte. Indagini di laboratorio e modalità di raccolta e invio dei campioni
biologici per la conferma diagnostica di casi di infezione
Test di autovalutazione (post-test formativo)
Test di ingresso U2
Come è strutturato il Test?
Non è richiesto un punteggio minimo: il test di ingresso è obbligatorio, ma è un'attività formativa
Il test contiene 6 domande a scelta multipla. Per ogni domanda ci sono 4 opzioni di risposta, di cui una
sola è esatta
Tempistica
Il test può essere ripetuto una sola volta
Il tempo a disposizione per eseguire il test è di 15 minuti
Criteri di superamento
Non è richiesto un punteggio minimo per proseguire
Le risposte corrette saranno disponibili solo dopo la chiusura del Corso cliccando su "Revisione"
Dopo l’esecuzione di questo test non riceverai un feedback specifico rispetto alle risposte esatte o
sbagliate date, ma solo un punteggio per avere un valutazione del tuo livello di conoscenza iniziale
delle tematiche trattate
Domande Test di Ingresso (Pre-Test)
FADCov_U2_Fq001
Cosa si intende con sorveglianza epidemiologica?
Sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle
informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono decidere di intraprendere
eventuali interventi
Sistematica raccolta di dati sanitari per studi analitici
Interpretazione dei dati sanitari per la diffusione delle informazioni alla popolazione
Sistematica raccolta di dati in un campione di persone scelte casualmente dalla popolazione
FADCov_U2_Fq002
Nella definizione di caso COVID-19 tipicamente si identificano:
Criteri clinici, criteri di laboratorio e criteri epidemiologici
Solo criteri clinici e criteri epidemiologici
Criteri temporali e luogo di esposizione
Tempo, luogo e persona
FADCov_U2_Fq003
La definizione di sospetto caso, oltre ad almeno uno dei criteri epidemiologici riferiti al periodo di
tempo dei 14 giorni precedenti la comparsa dei segni e dei sintomi (Circolare del Ministero della
Salute n. 6360 del 27 febbraio 2020) presuppone:
Persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e
sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) che richiede o meno il ricovero ospedaliero
Persona con conferma microbiologica del tampone nasofaringeo
Persona con improvviso e rapido insorgere di febbre o febbricola, e malessere spossatezza, e mal di
testa, e dolori muscolari e tosse, e mal di gola e respiro affannoso
Paziente asintomatico
FADCov_U2_Fq004
Una prima procedura di triage telefonico per la valutazione della presenza dei criteri di definizione di
caso sospetto può essere effettuata:
Dagli operatori della centrale operativa del 112/118 o i MMG/PLS (a seconda dell’organizzazione regionale)
Dai volontari della Croce Rossa Italiana (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
Solo dagli operatori del numero di pubblica utilità 1500
Esclusivamente da MMG (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
FADCov_U2_Fq005
I protocolli di Real Time PCR indicati dall’Organizzazione Mondiale della sanità (con particolare riferimento al protocollo U.S. CDC e al protocollo sviluppato da Charitè, Berlino, Germania):
Sono utilizzati per la diagnosi molecolare per SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori
Sono utilizzati per la diagnosi molecolare per COVID-19 solo su campioni biologici quali sangue, urine e
feci
Sono utilizzati per la conferma diagnostica per SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori
esclusivamente dai laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità
Sono utilizzati per la diagnosi di MERS-CoV e in via sperimentale per la diagnosi molecolare per
SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori
FADCov_U2_Fq006
Cosa sono i coronavirus?
Particelle sferiche con diametro di 100-160 nm e genoma a singola catena RNA positivo di circa 30 Kb
Particelle sferiche con diametro di 1000-1600 nm e genoma a doppia catena RNA positivo di circa 30 Kb
Particelle sferiche di tipo spyware e malware
Microrganismi monocellulari appartenenti al dominio dei Procarioti
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 2. Sorveglianza, individuazione e gestione dei sospetti e dei casi
Gestione di una segnalazione di un possibile caso
Nell’Ospedale di Monterupino quattro colleghi discutono sui recenti casi di COVID-19 e si confrontano sulle loro esperienze.
Giovanna, specializzanda: “Allora, come sta andando? Volevo confrontarmi con voi per capire meglio se ci sono aggiornamenti sulla definizione di caso.
Federica: Hai ragione Giovanna, un momento di condivisione è essenziale, mi stavo chiedendo anche cosa viene fatto per la sorveglianza in Italia”.
Andrea “Sì, Giovanna, siamo tutti interessati ad avere dettagli più precisi che ci permettano di individuare correttamente un caso sospetto o accertato per poter gestire in modo appropriato l’attuale emergenza. Dobbiamo essere preparati.”
Elena: “Vengo adesso dai nostri laboratori. Ci sono indagini specifiche per l’accertamento diagnostico. Inoltre, dobbiamo essere sicuri di come procedere per la raccolta dei campioni.”
Giovanna: “Quale tipo di campione è necessario raccogliere?” A chi dobbiamo inviare i campioni per la conferma del caso?
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 2. Sorveglianza, individuazione e gestione dei sospetti e dei casi
Domande Se tu fossi uno dei sanitari, come risponderesti alle seguenti domande:
1. In che modo è organizzato il sistema di sorveglianza epidemiologica dell’epidemia emergente?
2. Cosa prenderesti in considerazione per l’identificazione di casi di infezione e per una loro corretta gestione?
3. Quali sono le indagini di laboratorio e le modalità di raccolta e invio dei campioni biologici per l’accertamento/conferma diagnostica di un caso di infezione?
Obiettivi Specifici
1. Descrivere il sistema di sorveglianza epidemiologico e la definizione di caso connessa all’epidemia emergente
2. Descrivere le modalità per identificare un sospetto clinico, identificare e gestire i casi sospetti o accertati di infezione
3. Identificare le indagini di laboratorio e le modalità di raccolta e invio dei campioni biologici per l’accertamento /conferma diagnostica di casi di infezione
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 2 Sorveglianza, individuazione e gestione dei sospetti e dei casi
Sitografia
CDC. Center for Disease Control and prevention. Coronavirus Disease 2019
(COVID-19)
o Laboratories. https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/lab/rt-pcr-
detection-instructions.html#quality-control
o Information for Laboratories https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-
nCoV/lab/index.html
ECDC (European Center for Disease Control) Centro Europeo per la Prevenzione
e il Controllo delle Malattie - Novel coronarovirus in China -
https://www.ecdc.europa.eu/en/novel-coronavirus-china
o Case definition and European surveillance for COVID-19 -
https://www.ecdc.europa.eu/en/case-definition-and-european-
surveillance-human-infection-novel-coronavirus-2019-ncov
Eco Health Alliance. https://www.ecohealthalliance.org/
European Virus Archive goes Global (EVAg). https://www.european-virus-
archive.com/evag-portal
Istituto Superiore di Sanita (ISS) https://www.iss.it/
o Epicentro (pagina su coronavirus)
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-sorveglianza
Ministero della Salute. Nuovo coronavirus -
http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
WHO. OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità:
https://www.who.int/health-topics/coronavirus
o Global Influenza Surveillance and Response System (GISRS).
https://www.who.int/influenza/gisrs_laboratory/en/
o https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-
2019/technical-guidance/laboratory-guidance
[Ultimo accesso: 06/03/2020]
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 2 Sorveglianza, individuazione e gestione dei sospetti e dei casi
Bibliografia
CDC - Centers for Disease Control and Prevention, Respiratory Viruses Branch,
Division of Viral Diseases. Real-Time RT-PCR Panel for Detection 2019-Novel
Coronavirus-Instructions for Use. CDC/NCIRD/DVD Effective: 04 Feb 2020
https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/downloads/rt-pcr-panel-for-
detection-instructions.pdf
Corman VM, Landt O, Kaiser M, et al. Detection of 2019 novel coronavirus (2019-
nCoV) by real-time RT-PCR. Euro Surveill. 2020;25(3):2000045.
doi:10.2807/1560-7917.ES.2020.25.3.2000045 https://doi.org/10.2807/1560-
7917.ES.2020.25.3.2000045
DPCM 1° marzo 2020 - Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio
2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 (G.U. Serie Generale , n. 52 del 01
marzo 2020).
DPCM 04 marzo 2020. Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio
2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio
nazionale. (G.U. Serie Generale, n. 55 del 04 marzo 2020)
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73532&completo=tr
ue
Ministero della Salute. Circolare del Ministero della Salute n. 6360 del 27/02/2020.
COVID-19. Aggiornamento
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codL
eg=73448&parte=1%20&serie=null
Ministero della Salute. Circolare del Ministero della Salute n. 6607 del 29/02/2020.
Parere del Consiglio Superiore di Sanità: definizione di Paziente guarito da Covid-
19 e di paziente che ha eliminato il virus SARS-CoV-2.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codL
eg=73458&parte=1%20&serie=null
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 2 Sorveglianza, individuazione e gestione dei sospetti e dei casi
Ministero della Salute. Circolare del Ministero della Salute n. 6337 del 27/02/2020.
Documento relativo ai criteri per sottoporre soggetti clinicamente asintomatici alla
ricerca d'infezione da SARS-CoV-2 attraverso tampone rino-faringeo e test
diagnostico.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codL
eg=73444&parte=1%20&serie=null
Ministero della Salute. Circolare del Ministero della Salute n. 5889 del 25/02/2020.
Richiamo in ordine a indicazioni fornite con la circolare del 22 febbraio 2020.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codL
eg=73368&parte=1%20&serie=null
Ministero della Salute. Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22/02/2020.
COVID-2019. Nuove indicazioni e chiarimenti
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codL
eg=73195&parte=1%20&serie=null
Ministero della Salute. Circolare del Ministero della Salute n.1997 del 22/01/2020.
Polmonite da nuovo coronavirus (2019 – nCoV) in Cina.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codL
eg=72796&parte=1%20&serie=null
Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri dipartimento della protezione
civile. Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all'emergenza
relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti
virali trasmissibili. (Ordinanza n. 640 del 27 febbraio 2020)
Reusken CBEM, Broberg EK, Haagmans B, et al. Laboratory readiness and response
for novel coronavirus (2019-nCoV) in expert laboratories in 30 EU/EEA countries,
January 2020. Euro Surveill. 2020;25(6):2000082. doi:10.2807/1560-
7917.ES.2020.25.6.2000082 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32046815-
laboratory-readiness-and-response-for-novel-coronavirus-2019-ncov-in-expert-
laboratories-in-30-eueea-countries-january-
2020/?from_term=corman+2020&from_pos=2
[Ultimo accesso: 06/03/2020]
Materiali di lettura selezionati dagli esperti:
DPCM 04 marzo 2020. Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23
febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio
nazionale. (G.U. Serie Generale, n. 55 del 04 marzo 2020)
link:
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73532&completo
=true
Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020. COVID-2019.
Nuove indicazioni e chiarimenti
link: http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73195
Circolare del Ministero della Salute n. 5889 del 25 febbraio 2020. Richiamo in
ordine a indicazioni fornite con la circolare del 22 febbraio 2020
link: http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73368
Circolare del Ministero della Salute n. 6337 del 27 febbraio 2020. Documento
relativo ai criteri per sottoporre soggetti clinicamente asintomatici alla ricerca
d'infezione da SARS-CoV-2 attraverso tampone rino-faringeo e test diagnostico
link: http://www.normativasanitaria.it/jsp/dettaglio.jsp?id=73444
Circolare del Ministero della Salute n. 6360 del 27 febbraio 2020. COVID-2019.
Aggiornamento
link: http://www.normativasanitaria.it/jsp/dettaglio.jsp?id=73448
Circolare del Ministero della Salute n. 6607 del 29 febbraio 2020. Parere del
Consiglio Superiore di Sanità: definizione di Paziente guarito da Covid-19 e di
paziente che ha eliminato il virus SARS-CoV-2
link:
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&co
dLeg=73458&parte=1 &serie=null
1
Si definisce sorveglianza epidemiologica la sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono decidere di intraprendere eventuali interventi
Nel contesto di una epidemia, come nel caso di COVID-19, la disponibilità di dati validati, attendibili e tempestivi è importante per poter comprendere le dinamiche epidemiologiche nei focolai epidemici, identificare chi sono le persone più colpite e i fattori di rischio più importanti, stimare il tasso di riproduzione virale e il potenziale impatto dell’epidemia sui servizi sanitari in modo da poter pianificare le azioni di sanità pubblica da intraprendere.
2
Durante l’epidemia possiamo distinguere due fasi: la fase di preparazione in cui sono state messe in atto alcune azioni a seguito dell’allerta europea del 31 dicembre 2019 a seguito della comunicazione delle autorità sanitarie cinesi su un focolaio di casi di polmonite ad eziologia non nota nella città di Wuhan. In Italia il 22 gennaio 2020 è stata immediatamente emanata una circolare ministeriale per la sorveglianza dei casi sospetti di nuovo coronavirus con storia di viaggio da Wuhan. Contemporaneamente è stata istituita la rete di laboratori di riferimento regionale e nazionale per la diagnosi di laboratorio. A seguito del primo caso autoctono in Italia del 20 febbraio 2020, il Ministero della Salute, la protezione Civile e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno emanato circolari e ordinanze per la gestione dell’epidemia, incluse le misure di prevenzione da adottare.
3
Dopo una iniziale fase di preparazione in cui sono stati documentati in Italia solo casi di infezione da virus SARS-CoV-2 importati dalla Cina, dal 20 Febbraio 2020, sono stati identificati casi trasmessi localmente in Italia con evidenza di una trasmissione locale sostenuta in alcune Regioni e sporadica in altre.
Durante la fase di preparazione è stata rapidamente adattata una piattaforma di sorveglianza esistente coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (sorveglianza dei casi gravi di influenza) per raccogliere casi sospetti/confermati di COVID-19 che venivano testati in Italia. Tale sorveglianza è stata regolata dalla Circolare ministeriale del 22 gennaio 2020, n.1997.
4
Nella fase di risposta è stato definito, con una ordinanza dedicata, un sistema di sorveglianza epidemiologico e microbiologico ad hoc per la raccolta di dati più dettagliati concordata anche a livello internazionale.Il coordinamento della sorveglianza è stato affidato in entrambe le fasi all’Istituto Superiore di Sanità (ISS)Al momento in cui viene rilasciato questo modulo di formazione, la sorveglianza COVID-19 è in una fase di transizione in cui le Regioni/PPAA stanno iniziando ad utilizzare il nuovo sistema e il sistema precedente è stato sospeso.
5
Ma quali sono le strategie di sorveglianza che si stanno adottando per COVID-19?Vi è una differenza a seconda delle caratteristiche epidemiologiche locali dell’epidemia. Si distinguono infatti obiettivi diversi della sorveglianza a seconda della fase in cui si trova l’epidemia:- In presenza sul territorio solo di casi sporadici con un link epidemiologico legato a viaggi in
zone con trasmissione sostenuta o a casi confermati di infezione, - In presenza del primo caso senza link epidemiologico (trasmissione locale), - In presenza di un rapido aumento dei casi - e infine, in presenza di una trasmissione continua e sostenuta.
La sorveglianza si struttura ed evolve in funzione di questi diversi obiettivi che possono essere modulati in modo diverso sul territorio nazionale.
6
In questa slide potete vedere come si presenta la piattaforma di sorveglianza COVID-19 realizzata come da indicazioni fornite dell’ Ordinanza 640 del 27 febbraio 2020. L’inserimento dei casi avviene attraverso una piattaforma online sicura con accesso fornito alle Regioni/PPAA
7
Nella sorveglianza il primo passo è quello di dare una definizione di caso che può essere più sensibile (riconoscere più casi) o più specifica (ricoscere i veri casi)La definizione di caso (sospetto, probabile e confermato) di COVID-19 si basa sulle informazioni attualmente disponibili ed è periodicamente rivista in base all’evoluzione della situazione epidemiologica e delle conoscenze scientifiche disponibili.
8
Nella definizione di caso, tipicamente si identificano:- criteri clinici: ad esempio: «infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno
uno tra i seguenti segni e sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) che richiede o meno il ricovero ospedaliero»;
- Criteri di laboratorio: ad esempio «conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità per infezione da SARS-CoV-2»
- e Criteri epidemiologici: ad esempio «[persona] che ritorni da aree con presunta trasmissione comunitaria locale».
Per maggiori informazioni sulla definizione di caso corrente si invita a far riferimento all’ultima Circolare ministeriale disponibile.
9
Alcune caratteristiche sono essenziali per permettere la descrizione di una epidemia, queste comprendono informazioni relative al tempo (es data di inizio sintomi, data di diagnosi) che permettono di costruire delle curve epidemiche ovvero dei grafici che ci permettono di studiare l’andamento di una epidemia nel tempo. Sono inoltre molto importanti le mappe (per luogo di residenza/domicilio, per luogo di presunta esposizione, per luogo di ospedalizzazione) che ci permettono di visualizzare dove si trovano i casi nello spazio e quali strutture sanitarie sono impegnate nel trattamento dei casi. Questi dati sono molto utili per definire misure di risposta e dare informazioni alla programmazione sanitaria. Sulla base di dati geografici è possibile inoltre fare delle valutazioni specifiche sulla incidenza di malattia nelle diverse aree territoriali interessate.
10
Sono infine molto importanti informazioni sulle caratteristiche anagrafiche e cliniche dei casi, sia sospetti che confermati, per capire se si individuano gruppi a rischio, quale gravità clinica è prevalente e se esistono classi di età maggiormente colpite.
11
Esistono delle fonti ufficiali e scientifiche di informazioni su COVID-19 (oggetto di una presentazione specifica nella prima unità di questo corso). E’ possibile trovare dati aggiornati provenienti dalla sorveglianza dei casi di COVID-19 in Italia sui siti del Ministero della Salute, della Protezione Civile e dell’Istituto Superiore di Sanità.
12
In conclusione, la sorveglianza integrata è uno strumento essenziale per rispondere all’epidemia da COVID-19. Attualmente è operativa una piattaforma web per la gestione dei dati della sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità a cui partecipano tutte le Regioni e PPAA in modo da raccogliere un dato standardizzato e secondo un flusso ben definito. Le informazioni raccolte saranno reperibili pubblicamente su siti ufficiali ed utilizzate per guidare azioni di sanità pubblica.
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Questa FAD è stata realizzata durante l’epidemia da COVID-19. Trattandosi di una situazione in evoluzione le informazioni cambiano continuamente e vengono rapidamente aggiornate.E’ opportuno consultare costantemente i siti dell’Organizzazione Mondiale della sanità, del Centro Europeo per il controllo delle malattie, del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità dove si possono trovare quotidianamente gli aggiornamenti su conoscenze e sullo stato dell’arte epidemiologico.
14
1
Il sospetto clinico di un paziente con COVID-19 pone diverse problematiche per una serie di conseguenze che devono essere considerate perché:- è necessaria una verifica della necessità di diagnosi attraverso tampone- bisogna valutare la necessità della quarantena del soggetto, che può essere a casa o in ospedale a seconda delle condizioni cliniche - potrebbe esserci anche necessità di un' assistenza sanitaria in caso di conferma - per la ricerca dei contatti per la catena epidemiologica in caso di conferma
2
La definizione di caso sospetto si trova nella circolare 6360 del 27 febbraio 2020. La definizione include una persona con infezione respiratoria acuta con insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni o sintomi (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) che richieda o meno il ricovero ospedaliero). Deve anche essere soddisfatto uno dei seguenti criteri epidemiologici riferiti a un tempo di 14 giorni precedenti la comparsa dei segni e dei sintomi: - essere stato un contatto stretto di un caso confermato o probabile di COVID-19 - oppure essere stato in zone con una presunta trasmissione comunitaria La trasmissione comunitaria potrebbe essere diffusa o locale. Se locale o bassa la necessità di effettuare il tampone va fatta caso per caso basandosi sulla situazione epidemiologica nazionale.
3
Il Consiglio Superiore di Sanità ha pubblicato una raccomandazione per l'esecuzione dei tamponi soltanto ad alcuni soggetti:- i casi sintomatici di ILI, cioè di sindrome influenzale, non attribuibili ad altra causa e con un link epidemiologico ad aria trasmissione secondaria - casi di Sindrome Respiratoria Acuta (ARDS) e di Sindrome Respiratoria Severa (SARI) nonché i casi sospetti di COVID-19 secondo la definizione di caso sospetto
4
La definizione di contatto stretto è particolarmente importante perché definisce la necessità di dover effettuare le eventuali valutazioni se considerare quella persona all’interno della catena epidemiologica. Nella diapositiva potete vedere diversi fattori che implicano un contatto stretto, secondo la circolare del ministero della salute 6360 del 27 febbraio 2020. Abbiamo quindi una serie di valutazioni, come per esempio se la persona condivide la casa con un caso di COVID-19 o se c'è stato un contatto fisico diretto oppure un contatto con le secrezioni di un caso di COVIS-19 oppure una persona che ha avuto un contatto diretto, per esempio faccia a faccia, con un caso di COVID-19 a una distanza minore di 2 metri e una durata maggiore di 15 minuti.Quindi come potete vedere dal resto dei punti è importante sia il tipo di contatto che il tipo di ambiente in cui si è svolta l’interazione tra la persona e il caso. Due casi particolari sono quelli dell'operatore sanitario oltra a persone che ha fornito assistenza diretta se non abbia usato i dispositivi protezione individuali raccomandati. Il secondo caso è quello se la persona abbia viaggiato in aereo, per esempio nei due posti adiacenti in qualsiasi direzione, vicina a un caso di COVID 19.
5
I medici medicina generale e pediatri libera scelta che vengono a conoscenza di un caso sospetto devono attuare le misure precauzionali quando interagiscono con il caso stesso. Quindi per esempio la raccolta di informazioni anagrafiche e cliniche potrebbe avvenire telefonicamente. Bisogna sconsigliare il soggetto al soggiorno nella sala di attesa e in ogni caso dovrebbe essere programmata la visita in un ambiente dedicato presso lo studio o una visita domiciliare in maniera tale da ridurre il numero di contatti con le altre persone. L'operatore sanitario deve dotarsi di dispositivi protezione individuale adeguati, mascherina guanti occhiali, camicie e monouso. Importante disinfettare le superfici alla fine della visita con ipoclorito di sodio 0 1% e dopo una pulizia con un detergente neutro e lo smaltimento dei rifiuti come materiale infetto di categoria B. Tutte queste precauzioni rientrano nelle precauzioni standard da adottare in caso di malattia trasmessa da droplets.
6
Il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta che viene a conoscenza di un caso sospetto ha che fare con un paziente sintomatico. Deve quindi effettuare una valutazione epidemiologica per un'affezione delle vie respiratorie e ne effettua il triage. Avverte il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per il territorio e se necessario segnala il paziente al 112 o 118, o attraverso i percorsi organizzativi predisposti dalle singole Regioni. Infine se necessario segnala il caso sospetto all'unità operativa di malattie infettive del DEA di secondo livello. Se necessario, perché esistono dei conviventi a casa, deve implementare alcune misure precauzionali per la salvaguardia dei conviventi. Quindi isolamento e riduzione dei contatti per il paziente e uso di mascherine lavaggio frequente delle mani areazione frequenti degli ambienti per i conviventi. Infine il medico di medicina generale il pediatra libera scelta valuta i tempi e le modalità per la rivalutazione telefonica del caso. Infine un punto molto importante è quello di disincentivare il paziente a un ricorso autonomo ai servizi sanitari, del pronto soccorso o a presentarsi nello studio del medico vicino generale senza un preventivo contatto, che è fondamentale per potere predisporre quindi il percorso corretto che riduca il rischio di contatti con altre persone.
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È anche possibile che il medico di famiglia venga a conoscenza di un caso sospetto che però è paucisintomatico oppure sia un contatto stretto negativo al test o senza test. In questo caso deve predisporre l'assistenza domiciliare e segnalare il caso al dipartimento di prevenzione della Asl per la sorveglianza attiva. Telefonicamente può effettuare la valutazione clinica e può gestire l'attesa della possibile evoluzione del paziente stesso. La valutazione domiciliare deve essere fatta in accordo con gli operatori di sanità pubblica che ne sono competenti. Anche un soggetto riscontrato positivo al tampone per SARS Cov-2 e al momento asintomatico, va in quarantena domiciliare con una sorveglianza attiva per 14 giorni.
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Quando un paziente chiama il 118 o il proprio medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, il primo contratto dovrebbe essere telefonico, con una procedura di triage telefonico proprio per valutare la presenza dei criteri di definizione di caso sospetto. Nel caso in cui questa persona abbia questi criteri, la centrale operativa provvederà a contattare il personale di accettazione dell’unità operativa di malattie infettive del DEA per concordare le modalità di trasporto e tempi di arrivo presso la suddetta struttura, qualora il paziente richieda ospedalizzazione.
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Il trasferimento di casi sospetti che richiedono ospedalizzazione, deve avvenire utilizzando un’ambulanza che sarà decontaminata immediatamente dopo il trasferimento. L’ambulanza deve avere delle particolari caratteristiche come una divisione tra vano autista e vanno paziente. Il personale sanitario deve indossare adeguati dispositivi di protezione individuali. Il caso sospetto ho confermato deve indossare una mascherina chirurgica durante il trasporto e il trasferimento deve avvenire con le necessarie precauzioni e dopo attenta pianificazione tra la struttura di provenienza e quella di destinazione.
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Per la fase di accoglienza per i pazienti con sintomi respiratori che accedono al pronto soccorso è necessario prevedere un percorso immediato e un’area dedicata per il triage, evitando quindi il contatto con altri pazienti e facendogli indossare una mascherina chirurgica. Per la gestione clinica anche il personale sanitario in contatto con un caso sospetto o confermato di COVID-9 deve indossare i dispositivi di protezione individuale adeguati al ruolo assistenziale, alla locazione e al tipo di paziente che ha di fronte. L'uso corretto dei dispositivi protezione individuale è un punto cruciale: è necessario conoscerne bene l'uso corretto e indossarli in maniera corretta.
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In questo schema viene descritta la gestione della persona asintomatica a rischio epidemiologico, quindi, ad esempio un contatto stretto o una persona che ha soggiornato in un’area rischio. In questo caso viene attuata la sorveglianza attiva dei sintomi per 14 giorni dell'esposizione e viene effettuato l'isolamento ho chiamato anche quarantena o isolamento fiduciario domiciliare. In questo caso bisogna attendere l'eventuale sviluppo dei sintomi. Se il soggetto non sviluppa sintomi in 14 giorni la persona non è più a rischio per COVID-19. Se invece sviluppa sintomi diventa un caso sospetto, viene effettuato il tampone e se il tampone è positivo è un caso “confermato” che va isolato trattato e notificato. Contemporaneamente in questo caso deve essere effettuata anche l'indagine epidemiologica e il contact tracing per l'identificazione dei contatti stretti. Se invece il tampone è risultato negativo è necessario continuare l'isolamento e il monitoraggio dei sintomi fino al raggiungimento dei 14 giorni dall' esposizione.
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In questo schema viene invece descritto l'algoritmo per la esecuzione del tampone in un paziente con una sintomatologia respiratoria, sia per i casi di sindrome influenzale, che i casi invece di malattia respiratoria acuta severa. Nel caso in cui ci sia la sintomatologia respiratoria, come una sindrome influenzale, bisogna valutare il rischio epidemiologico. Se non c'è rischio epidemiologico, va effettuato l'isolamento domiciliare, la riduzione dei contatti e vengono istaurate le misure per la prevenzione del contagio di familiari e conviventi. Inoltre, vanno valutati i tempi e le modalità per la rivalutazione telefonica del caso.Se invece era presente un rischio epidemiologico in questo caso il soggetto diventa un caso “sospetto” e va effettuato il tampone e, indipendentemente dal risultato del tampone, va isolato ed eventualmente trattato. Nel caso il paziente abbia una sintomatologia respiratoria severa in questo caso viene sempre raccolto il rischio epidemiologico tuttavia il paziente è un caso sospetto e viene effettuato il tampone e l'isolamento. Ovviamente trattandosi di un paziente con una sintomatologia severa il trattamento è comunque garantito e il paziente viene ospedalizzato
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1
Le attività di sorveglianza dell’influenza si svolgono nell’ambito della rete mondiale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) costituita da 146 Centri Nazionali Influenza (NIC) e da laboratori di riferimento internazionali. Strategicamente, questa rete sta assumendo sempre più un ruolo di rete di riferimento anche per la sorveglianza di altri virus respiratori emergenti.Pertanto i Centri Nazionali Influenza sono laboratori di riferimento per l’influenza stagionale e per influenza causata da virus animali con potenziale pandemico come i virus H5, H7 e H9; e sono anche laboratorio di riferimento per il MERS-Coronavirus e il nuovo coronavirus SARS-CoV-2
2
Le infezioni virali dell’apparato respiratorio sono altamente contagiose e possono essere causate da diversi agenti patogeni quali: virus influenzale, il parainfluenza virus, il virus Respiratorio Sinciziale, i Coronavirus, Rhinovirus, Coxsackivirus, Adenovirus, Bocavirus, Metapneumovirus.Tra i virus emergenti che possono causare infezioni respiratorie ritroviamo: il SARS-CoV la prima volta identificato nel 2002; l’Influenza aviaria causata da virus H5N1, H7N9; il MERS-CoVidentificato nel 2012 infine il nuovo Coronavirus denominato SARS-CoV-2
3
Come evidenziato al microscopio elettronico, le particelle virali hanno una forma sferoidale con un diametro di circa 100-160 nanometri. Presentano un envelope lipidico in cui sono ancorate le glicoproteine di superficie del virus che conferiscono alla particella virale una caratteristica forma a corona, da cui il nome coronavirus.Il genoma è costituito da RNA a singola catena a polarità positiva di circa 30 kb.Il virus contiene 4 proteine strutturali e 16 proteine non strutturali.L’attacco del virus alla cellula è mediato dall’interazione della proteina Spike con il recettore cellulare costituito dall’enzima angiotensina convertasi (ACE 2) a cui segue la sua internalizzazione e fusione con la membrana dell’endosoma tramite attività proteasiche e successivo rilascio nel citoplasma dell’RNA genomico.Questo viene immediatamente tradotto nelle poliproteine pp1a e pp1ab poi processate per dare la replicasi e altre proteine non strutturali responsabili della replicazione del genoma ed espressione delle proteine strutturali e accessorie preceduta da una trascrizione discontinua di RNA subgenomici a polarità negativa su cui vengono sintetizzati i relativi RNA messaggeri (mRNAs).Successivamente le proteine virali si assemblano con l’RNA genomico a cui segue il rilascio di nuove particelle virali
4
I coronavirus appartengono alla famiglia Coronaviridae.Si distinguono 4 generi: alfacov, betacov, gammacov e deltacov.6 tipi di Coronavirus causano infezione nell’uomo: 229E, NL63, OC43, HKU1 sono spesso associati a lievi infezioni del tratto respiratorio superiore mentre SARS-CoV e MERS-CoV sono di origine animale e responsabili di infezioni con elevata mortalità.A dicembre 2019 si è aggiunto il nuovo coronavirus identificato il 7/1/2020 e la sequenza nucleotidica resa disponibile in pochi giorni ha mostrato un’identità genetica di circa 80% con SARS-CoV-1 precedentemente identificato nel 2002, come evidenziato dall’analisi filogenetica riportata in diapositiva.
Fonte: EcoHealth Alliance's phylogenetic analysis shows that a novel coronavirus newly spilled over into humans in China is closely related to SARS CoV (Photo: EcoHealth Alliance) -https://www.ecohealthalliance.org/2020/01/phylogenetic-analysis-shows-novel-wuhan-coronavirus-clusters-with-sars
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I protocolli di diagnosi per SARS-CoV-2 sono indicati sul sito dell’OMS e si basano sulla metodica di real time RT-PCR.
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In questa diapositiva è indicato il protocollo sviluppato da Charitè di Berlino e pubblicato sulla rivista Eurosurveillance.E’ basato su un primo test di screening sul gene target E e su un test confirmatorio su gene RdRp o N.Nel saggio di real-time RT-PCR vengono inclusi sia controlli negativi che controlli positivi disponibili sul sito dell’European Virus Archive/EVAg.
Protocolli di Real Time PCR per SARS-CoV-2 indicati dall’OMS al link: https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/technical-guidance/laboratory-guidance e con particolare riferimento al protocollo U.S. CDC e al protocollo sviluppato da Charitè, Berlino, Germania (https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2020.25.3.2000045)
• Corman Victor M, et al. Detection of 2019 novel coronavirus (2019-nCoV) by real-time RT-PCR. Euro Surveill. 2020;25(3):pii=2000045. https://doi.org/10.2807/1560-7917.ES.2020.25.3.2000045
• Reusken CBEM, et al. Laboratory readiness and response for novel coronavirus (2019-nCoV) in expert laboratories in 30 EU/EEA countries, January 2020. Euro Surveill. 2020;25(6):2000082. doi:10.2807/1560-7917.ES.2020.25.6.2000082
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Altro protocollo indicato da OMS è quello sviluppato da CDC USA basato su amplificazione del gene N che è maggiormente espresso durante la replicazione virale nella cellula. La positività al test risulta dall’amplificazione di 3 distinti sequenze nucleotidiche del gene N, qui indicate come N1, N2, N3.
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L’allegato 4 della circolare del Ministero della salute del 22/2/2020 riguarda la diagnostica di laboratorio. La diagnosi molecolare di infezione da SARS-CoV-2 può essere effettuata dai laboratori di riferimento regionali e dai principali ospedali individuati dalle regioni utilizzando il protocollo CDC USA o il protocollo sviluppato da Charitè Berlino sopra indicati
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Sempre nell’allegato 4 sono riportate le informazioni sulla Raccolta e invio di campioni biologici per la diagnosi di laboratorio. Per la raccolta dei campioni clinici in accordo alle più recenti indicazioni dell’OMS, si raccomanda di effettuare la diagnosi di laboratorio del virus SARS-CoV-2 dove possibile su campioni biologici prelevati dalle basse vie respiratorie, come espettorato, aspirato endotracheale o lavaggi broncoalveolari.Se i pazienti non presentano segni di malattia delle basse vie respiratorie, o se la raccolta dei materiali del tratto respiratorio inferiore non è possibile seppur clinicamente indicata, si raccomanda la raccolta di campioni prelevati dalle alte vie respiratorie come aspirato rinofaringeo o tamponi nasofaringei e orofaringei combinati.
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Nella diapositiva riportiamo integralmente la Raccomandazioni per la raccolta dei campioni clinici.E’ importante sottolineare che in caso di risultato negativo di un test condotto su un campione clinico da paziente che rientra nella definizione di caso sospetto di infezione SARS-CoV-2, si raccomanda di ripetere il prelievo di campioni in tempi successivi e da diversi siti del tratto respiratorio.Campioni biologici aggiuntivi quali sangue, urine e feci possono essere raccolti per monitorare la presenza di virus nei diversi compartimenti corporei. Le indagini sierologiche devono essere condotte su coppie di campioni di siero prelevati in fase precoce e tardiva a distanza di almeno 2 settimane. L’evidenza di sieroconversione o un incremento di almeno 4 volte del titolo di anticorpi neutralizzanti l’infettività è indice di positività al SARS-CoV-2.Tutti i campioni clinici devono essere immediatamente inviati al laboratorio per la diagnosi molecolare e la raccolta dei campioni deve avvenire adottando precauzioni e dispositivi di protezione individuale utili a minimizzare la possibilità di esposizione a patogeni.
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In circolare sono anche riportate le modalità di spedizione del pacco contenente i campioni clinici utilizzando contenitori adeguati a norma di legge per l’invio di materiale biologico di categoria B codice UN3373.È fatto obbligo di utilizzare un triplo imballaggio, formato da un imballo esterno, uno intermedio ed uno interno a tenuta stagna, conformi alle disposizioni vigenti, in modo da impedire la fuoriuscita del contenuto anche in caso di incidente durante il trasporto. Il pacco deve essere provvisto di un’etichetta che riporti i dati (nominativo, indirizzo, telefono, e-mail) del mittente e del destinatario.
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I laboratori che effettuano la diagnosi di laboratorio per SARS-CoV-2 sono:-l’Istituto Lazzaro Spallanzani che in qualità di istituto nazionale delle malattie infettive è stato di supporto nelle prime fasi dell’emergenza per diverse regioni-i laboratori di riferimento regionali della rete Influnet che svolgono normalmente attività di sorveglianza virologica dell’infuenza-e i laboratori individuati dalle Regioni.
L’Istituto Superiore di Sanità ha il compito di effettuare la conferma della diagnosi e di segnalare i casi confermati al Ministero della salute, inoltre, ha il compito di inviare di un numero rappresentativo di campioni ai laboratori internazionali di riferimento.Il Ministero della salute invia la notifica dei casi confermati a organismi internazionali sanitari OMS e ECDC.
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La rapida e precoce identificazione dei soggetti infetti è fondamentale per attuare immediate misure di controllo al fine di prevenire e controllare la diffusione del virus nella popolazione
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Questa FAD è realizzata durante l’epidemia. Poiché si tratta di una situazione in evoluzione le informazioni potrebbero non risultare sempre allineate con i dati e le informazioni più recenti disponibili.Per tenersi quotidianamente aggiornati si rimanda alle fonti ufficiali segnalate.
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SOLUZIONE DEL PROBLEMA
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2:preparazione e contrasto”
Unità 2. Sorveglianza, individuazione e gestione dei sospetti e dei casi
Federica potrà indirizzare Giovanna a considerare che il sistema di sorveglianza per l’epidemia di Covid-19 è stato realizzato, come per gli altri sistemi di sorveglianza nel Paese, in base alle precedenti esperienze, anche avvalendosi inizialmente del sistema di sorveglianza dei casi gravi di influenza. Attualmente, è stato sviluppato per COVID-19 ed è in funzione un sistema specifico di sorveglianza integrato, in cui sono raccolti dati clinici e microbiologici, utili quindi a raccogliere sistematicamente, archiviare, analizzare e interpretare i dati raccolti per diffondere le informazioni a tutti coloro che hanno contribuito a fornirle, oltre che a coloro che devono prendere decisioni appropriate per interventi di salute pubblica.
In che modo è organizzato il sistema di sorveglianza dell’epidemia?
Andrea e Giovanna potranno considerare che per l’identificazione di caso è necessario considerare criteri di tipo clinico e criteri di tipo epidemiologico, che peraltro variano nel tempo, come può essere evidenziato dal sistema di sorveglianza.Per l’identificazione dei casi è prevista, secondo alcuni criteri, l’esecuzione dei tamponi.Per la gestione dei casi sono previste procedure specifiche descritte da circolari del Ministero della Salute, che includono l’isolamento fiduciario, l’attuazione di misure per evitare casi secondari, il trasporto in ambiente ospedaliero con gli appositi dispositivi di protezione individuali e il monitoraggio della sintomatologia nel tempo, oltre ai compiti per gli operatori del servizio di Prevenzione competente e dei MMG/PdLS.
Cosa prenderesti in considerazione per l’identificazione di casi diinfezione e per una loro corretta gestione?
Elena potrà confermare a Giovanna che come previsto da specifica circolare del Ministero della salute è possibile trovare le principali indicazioni sulla diagnostica di laboratorio. Tali indicazioni prevedono che la diagnosi molecolare possa essere effettuata su campioni clinici respiratori dai laboratori dei principali ospedali individuati dalle Regioni. Nel documento sono fornite le principali raccomandazioni per la raccolta dei campioni clinici, da effettuare dal tratto respiratorio inferiore o, alternativamente, dalle alte vie respiratorie.Elena potrà infine condividere con i colleghi che le modalità di spedizione del pacco contenente i campioni clinici seguono precise indicazioni che vanno osservate scrupolosamente.
Quali sono le indagini di laboratorio e le modalità di raccolta e invio dei campioni biologici per l’accertamento/conferma diagnostica di un caso di infezione?
Post-Test di autovalutazione U2
Come è strutturato il Test?
Non è richiesto un punteggio minimo: il test di ingresso è obbligatorio, ma è un'attività formativa
Il test contiene 6 domande a scelta multipla. Per ogni domanda ci sono 4 opzioni di risposta, di cui una
sola è esatta
Tempistica
Il test può essere ripetuto una sola volta
Il tempo a disposizione per eseguire il test è di 15 minuti
Criteri di superamento
Non è richiesto un punteggio minimo per proseguire
Le risposte corrette saranno disponibili solo dopo la chiusura del Corso cliccando su "Revisione"
Potrai visualizzare un feedback del test svolto, in cui vengono segnalate le domande alle quali non
hai risposto correttamente, con il rimando all'obiettivo specifico d'apprendimento [OS 1; OS 2; OS 3]
da rivedere
Domande
FADCov_U2_Fq001
Cosa si intende con sorveglianza epidemiologica?
Sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle
informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono decidere di intraprendere
eventuali interventi
Sistematica raccolta di dati sanitari per studi analitici
Interpretazione dei dati sanitari per la diffusione delle informazioni alla popolazione
Sistematica raccolta di dati in un campione di persone scelte casualmente dalla popolazione
FADCov_U2_Fq002
Nella definizione di caso COVID-19 tipicamente si identificano:
Criteri clinici, criteri di laboratorio e criteri epidemiologici
Solo criteri clinici e criteri epidemiologici
Criteri temporali e luogo di esposizione
Tempo, luogo e persona
FADCov_U2_Fq003
La definizione di sospetto caso, oltre ad almeno uno dei criteri epidemiologici riferiti al periodo di
tempo dei 14 giorni precedenti la comparsa dei segni e dei sintomi (Circolare del Ministero della
Salute n. 6360 del 27 febbraio 2020) presuppone:
Persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e
sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) che richiede o meno il ricovero ospedaliero
Persona con conferma microbiologica del tampone nasofaringeo
Persona con improvviso e rapido insorgere di febbre o febbricola, e malessere spossatezza, e mal di
testa, e dolori muscolari e tosse, e mal di gola e respiro affannoso
Paziente asintomatico
FADCov_U2_Fq004
Una prima procedura di triage telefonico per la valutazione della presenza dei criteri di definizione di
caso sospetto può essere effettuata:
Dagli operatori della centrale operativa del 112/118 o i MMG/PLS (a seconda dell’organizzazione regionale)
Dai volontari della Croce Rossa Italiana (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
Solo dagli operatori del numero di pubblica utilità 1500
Esclusivamente da MMG (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
FADCov_U2_Fq005
I protocolli di Real Time PCR indicati dall’Organizzazione Mondiale della sanità (con particolare riferimento al protocollo U.S. CDC e al protocollo sviluppato da Charitè, Berlino, Germania):
Sono utilizzati per la diagnosi molecolare per SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori
Sono utilizzati per la diagnosi molecolare per COVID-19 solo su campioni biologici quali sangue, urine e
feci
Sono utilizzati per la conferma diagnostica per SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori
esclusivamente dai laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità
Sono utilizzati per la diagnosi di MERS-CoV e in via sperimentale per la diagnosi molecolare per
SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori
FADCov_U2_Fq006
Cosa sono i coronavirus?
Particelle sferiche con diametro di 100-160 nm e genoma a singola catena RNA positivo di circa 30 Kb
Particelle sferiche con diametro di 1000-1600 nm e genoma a doppia catena RNA positivo di circa 30 Kb
Particelle sferiche di tipo spyware e malware
Microrganismi monocellulari appartenenti al dominio dei Procarioti
Unità 3 “Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting clinici”
Test di ingresso (pre-test formativo)
Problema
Materiali di supporto: parole chiave, bibliografia e sitografia
Tutorial Prima Parte. Misure utili al personale medico/sanitario per le attività di
prevenzione, identificazione e controllo nei setting territoriali
Tutorial Seconda Parte. Misure utili al personale medico/sanitario per le attività di
prevenzione, identificazione e controllo nel setting ospedaliero
Tutorial Terza Parte. Principali modalità e strumenti di comunicazione utili agli
operatori sanitari per le attività di prevenzione nei setting clinici
Soluzione del Problema
Test di autovalutazione (post-test formativo)
Test di ingresso U3
Come è strutturato il Test?
Non è richiesto un punteggio minimo: il test di ingresso è obbligatorio, ma è un'attività formativa
Il test contiene 6 domande a scelta multipla. Per ogni domanda ci sono 4 opzioni di risposta, di cui una
sola è esatta
Tempistica
Il test può essere ripetuto una sola volta
Il tempo a disposizione per eseguire il test è di 15 minuti
Criteri di superamento
Non è richiesto un punteggio minimo per proseguire
Le risposte corrette saranno disponibili solo dopo la chiusura del Corso cliccando su "Revisione"
Dopo l’esecuzione di questo test non riceverai un feedback specifico rispetto alle risposte esatte o
sbagliate date, ma solo un punteggio per avere un valutazione del tuo livello di conoscenza iniziale
delle tematiche trattate
Domande Test di Ingresso (Pre-Test)
FADCov_U3_Fq001
Tra le misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda al personale sanitario di prestare particolare attenzione
Ad esporre nelle aree o sale di attesa un vademecum con le regole di comportamento per i controlli
delle patologie croniche
Alla sola igiene degli ambienti
Alla sola igiene delle mani
All’igiene delle mani, alla pulizia e disinfezione di strumenti medici e ad indossare dispositivi di
protezione individuali (DPI) adatti
FADCov_U3_Fq002
Le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti di ambulatori e studi medici
raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, particolarmente importanti nei casi di
epidemie prevedono:
Accurate e frequenti opere di pulizia delle superfici ambientali (con particolare attenzione per
superficie della scrivania, sedie, tavoli, maniglie) con acqua e detergente seguite dall’applicazione di disinfettanti quali ipoclorito di sodio (0,1%), o alcol etilico (70%) o perossido di idrogeno (0.5%)
Pulizia settimanale dei pavimenti con perossido di idrogeno (5%) e quotidiana sanificazione e
disinfezione della scrivania con alcol etilico almeno al 90%
L’uso di guanti monouso del personale sanitario è una misura sufficiente per evitare la frequente pulizia
delle superfici ambientali toccate dopo la visita dei pazienti
Gli operatori sanitari devono indossare dispositivi di protezione individuale (DPI) monouso che vanno
cambiati dopo ogni visita e che possono essere smaltiti senza particolari accorgimenti
FADCov_U3_Fq003
Il personale dedicato all’assistenza di un paziente con infezione COVID-19 deve indossare Dispositivi di
Protezione individuale (DPI)\: qual è la giusta sequenza di azioni?
Togliere ogni monile, praticare l’igiene della mai, controllare l’integrità dei dispositivi, indossare un primo paio di guanti, indossare camice monouso, filtrante facciale, occhiali di protezione e secondo
paio di guanti
Indossare per prima cosa le protezioni facciali e gli occhiali di protezione, poi il camice monouso e un
paio di guanti
Indossare per prima cosa due paia di guanti in modo da conservare la sterilità degli altri dispositivi
Indossare prima il camice monouso, poi filtrante facciale, occhiali di protezione e infine due paia di
guanti
FADCov_U3_Fq004
Gli operatori sanitari a contatto con un caso confermato o sospetto di infezione COVID-19, per la
protezione respiratoria devono indossare come dispositivo di protezione individuale:
Mascherine chirurgiche o, in caso di procedure che generano aerosol, filtrante facciale FFP2/FFP3
Camici monouso impermeabili a maniche lunghe
Guanti
Occhiali protettivi o visiera
FADCov_U3_Fq005
Cosa si intende con “percezione del rischio”?
Un atto soggettivo, un processo cognitivo mediante il quale un individuo trae informazioni dal mondo
in cui vive e le elabora
Un atto oggettivo indipendente da elementi legati al contesto personale e sociale
Il risultato generato dagli stimoli esterni, provenienti dal contesto
L’inconsapevolezza per quanto sta accadendo
FADCov_U2_Fq006
Quali sono le principali abilità relazionali dell’operatore da utilizzare nella comunicazione interpersonale?
Autoconsapevolezza, empatia e ascolto attivo
Autostima, simpatia ed estroversione
Autoefficacia, simpatia e ascolto attivo
Autoconsapevolezza, simpatia ed estroversione
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 3. Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e
controllo nei setting clinici
Una riunione urgente al Dipartimento di prevenzione
Alla luce delle ulteriori disposizioni di contenimento espresse dal governo per
contrastare la rapida diffusione dell’infezione, Giuseppe Fierro, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Monterupino convoca una riunione
urgente con i rappresentanti del personale sanitario della Direzione,
compresi gli esperti di comunicazione scientifica, dell’ospedale e dei servizi territoriali.
Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione apre la riunione: “Buongiorno a tutti! Conosciamo tutti la gravità della situazione... la fase di preparazione è
ormai al termine, occorre essere pronti a rispondere. Vi ho riunito per far il
punto sulle diverse misure che sono state adottate per il contrasto
dell’epidemia. Occorre essere elastici e al contempo i punti di riferimento
devono essere chiari e definiti. Dobbiamo anche pensare a opportune
strategie di comunicazione per la comunità.”
Interviene Fabia Maggiore, infermiere ospedaliero: “Direttore, dobbiamo innanzitutto capire quale sono le misure utili per tutte le figure sanitarie
dell’ospedale per prevenire il diffondere dell’epidemia e per poter identificare precocemente i casi. Inoltre, è importante conoscere quali misure devono
essere adottate affinché chi lavora in ospedale non si infetti.”
Risponde Giulia Di Giacomo, rappresentante dei medici di medicina generale,
dei pediatri di libera scelta e dei medici della specialistica ambulatoriale:
“Questo è vero anche per il personale sanitario coinvolto a livello territoriale.
Abbiamo la necessità di adottare delle misure che ci consentano di gestire in
sicurezza gli ambienti ambulatoriali e gli appuntamenti con gli assistiti,
questi ultimi non solo a livello ambulatoriale, ma anche domiciliare.”
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 3. Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e
controllo nei setting clinici
Riprende Carla Delporto, responsabile della comunicazione sociale del
Dipartimento di Prevenzione: “Non dimentichiamoci di quanto sia importante anche cosa e come comunicare ai cittadini. Dobbiamo capire come
comportarci e come comunicare le misure da adottare, non solo a livello
clinico ma anche territoriale e per la popolazione in generale, al fine di
prevenire il diffondersi dell’epidemia.”
Domande
Se tu fossi uno dei componenti alla riunione, come risponderesti alle
domande:
Quali misure si devono adottare per il personale medico/sanitario per le
attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting territoriali?
Quali misure si devono adottare per il personale medico/sanitario per le
attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting ospedalieri?
Quali modalità e strumenti di comunicazione potrebbero essere utili al
personale medico/sanitario per le attività di prevenzione nei setting clinici?
Obiettivi di apprendimento
1. Descrivere le misure utili al personale medico/sanitario per le attività
di prevenzione, identificazione e controllo nei setting territoriali
2. Descrivere le misure utili al personale medico/sanitario per le attività
di prevenzione, identificazione e controllo nei setting ospedalieri
3. Identificare le principali modalità e gli strumenti di comunicazione utili
la personale medico/sanitario per le attività di prevenzione nei setting
clinici
Parole chiave:
Nuovo coronavirus (Novel coronavirus)
Epidemia da nuovo coronavirus (Outbreak of novel coronavirus)
Malattia COVID-19 (Coronavirus disease 2019)
Virus SARS-CoV-2
2019-nCoV
Dispositivi Protezione Individuali
DPI (Personal protective equipment PPE)
Comunicazione del Rischio in Emergenza (Emergency Risk Communication )
Interventi Non Farmacologici (Non-Pharmacological Interventions)
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 3 Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting clinici
Bibliografia ARS Toscana. Coronavirus COVID-19. Vestizione. Procedure di vestizione e svestizione
in presenza di caso sospetto/probabile/confermato. Per gli operatori delle strutture sanitarie. https://www.ars.toscana.it/images/COVID-19-022020_vestizione.pdf
Bernard Stoecklin Sibylle, Rolland Patrick, Silue Yassoungo, et al. First cases of coronavirus disease 2019 (COVID-19) in France: surveillance, investigations and control measures, January 2020. Euro Surveill. 2020;25(6):pii=2000094. https://doi.org/10.2807/1560-7917.ES.2020.25.6.2000094
CDC - Center for Disease Control and prevention. The National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH). PANDEMIC PLANNING. Recommended Guidance for Extended Use and Limited Reuse of N95 Filtering Facepiece Respirators in Healthcare Settings. https://www.cdc.gov/niosh/topics/hcwcontrols/recommendedguidanceextuse.html
CDC. Center for Disease Control and prevention. Interim US Guidance for Risk Assessment and Public Health Management of Persons with Potential Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Exposures: Geographic Risk and Contacts of Laboratory-confirmed Cases. Updated March 7, 2020 https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/php/risk-assessment.html
Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020. COVID-2019. Nuove indicazioni e chiarimenti http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=73195&parte=1%20&serie=null
Circolare del Ministero della Salute. N. 7922 del 09/03/2020. COVID-19. Aggiornamento della definizione di caso. http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=73622&parte=1%20&serie=null
Decreto del presidente del consiglio dei ministri 08/ marzo 2020. Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A01522) (G.U. Serie Generale, n. 59 del 08 marzo 2020) http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73594
Decreto del presidente del consiglio dei ministri 09 marzo 2020. Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale. (20A01558) (G.U. Serie Generale, n. 62 del 09 marzo 2020) http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73629&completo=true
Decreto-legge 09 marzo 2020, n. 14. Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all'emergenza COVID-19. (20G00030). (G.U. Serie Generale, n. 62 del 09 marzo 2020) http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73631
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 3 Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting clinici
ECDC -European Centre for Disease Prevention and Control. Guidance for wearing and removing personal protective equipment in healthcare settings for the care of patients with suspected or confirmed COVID-19. Stockholm: ECDC; 2020 https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/COVID-19-guidance-wearing-and-removing-personal-protective-equipment-healthcare-settings-updated.pdf
ECDC - European Centre for Disease Prevention and Control. Novel coronavirus (SARS-CoV-2) - Discharge criteria for confirmed COVID-19 cases. Technical report 10 Mar 2020. https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/novel-coronavirus-sars-cov-2-discharge-criteria-confirmed-covid-19-cases
ECDC - European Centre for Disease Prevention and Control. Public health management of persons having had contact with cases of novel coronavirus in the European Union, 25 February 2020. Stockholm: ECDC; 2020.https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/covid-19-public-health-management-contact-novel-coronavirus-cases-EU.pdf
ECDC - European Centre for Disease Prevention and Control. Safe use of personal protective equipment in the treatment of infectious diseases of high consequence. TECHNICAL DOCUMENT. Version 2: 2 December 2014. https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/media/en/publications/Publications/safe-use-of-ppe.pdf
Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni. Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19. Versione del 7 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n.1/ 2020) https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/pdf/rapporto-covid-19-1-2020.pdf
Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (traduzione a cura di). Rapporto Tecnico ECDC: Personal protective equipment (PPE) needs in healthcare settings for the care of patients with suspected or confirmed 2019-nCoV (traduzione a cura di). http://www.igienistionline.it/docs/2020/04gisio.pdf [ECDC: Stockholm; 2020. https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/novel-coronavirus-personal-protective-equipment-needs-healthcare-settings.pdf ]
Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (traduzione a cura di). Rapporto Tecnico ECDC: Infection prevention and control for the care of patients with 2019-nCoV in healthcare settings http://www.igienistionline.it/docs/2020/04gisio2.pdf
Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. (traduzione a cura di). Rapporto Tecnico ECDC. Technical Report. Guidelines for the use of non-pharmaceutical measures to delay and mitigate the impact of 2019-nCoV. [http://www.igienistionline.it/docs/2020/05ecdctrad.pdf [traduzione del documento ECDC https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/novel-coronavirus-guidelines-non-pharmaceutical-measures_0.pdf.]
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 3 Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting clinici
World Health Organization - WHO. Rational use of personal protective equipment for coronavirus disease 2019 (COVID-19). Interim guidance. 27 February 2020. https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/331215/WHO-2019-nCov-IPCPPE_use-2020.1-eng.pdf?sequence=1&isAllowed=y
Action plan on Science in Society related issues in Epidemics and Total Pandemics. ASSET Strategic Plan, 2015. http://www.asset-scienceinsociety.eu/sites/default/files/d3.1_strategic_plan.pdf
Anne Marthe van der Bles, Sander van der Linden, Alexandra L. J. Freeman, James Mitchell, Ana B. Galvao, Lisa Zaval, and David J. Spiegelhalter. Communicating uncertainty about facts, numbers and science. Royal Society, 2019 https://doi.org/10.1098/rsos.181870; https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public Coping with stress during the 2019-nCoV outbreak
CDC. Interim Guidance: Public Health Communicators Get Your Community Ready for Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Monday, March 2, 2020
Communicating risk in public health emergencies: a WHO guideline for emergency risk communication (ERC) policy and practice. Geneva: World Health Organization; 2017. Licence: CC BY-NC-SA 3.0 IGO.
COVID-19: fighting panic with information. The Lancet, Editorial Volume 395, Issue 10224, 22–28 February 2020, Page 537. DOI: https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)30379-2
Infanti J, Sixsmith J, Barry MM, Núñez-CórdobaJ, Oroviogoicoechea-OrtegaC, Guillén-GrimaF.A literature review on effective risk communication for the prevention and control of communicable diseases in Europe. Stockholm: ECDC; 2013. doi 10.2900/64747
Parlamento Europeo e Consiglio. Decisione Europea n. 1082/2013/UE relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. 22 ottobre 2013. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013D1082&from=EN
Peters E, et al. Numeracy skill and the communication, comprehension, and use of risk–benefit information. Health Aff (Millwood) 263741–748 92007. 10.1377/hlthaff.26.3.741
Peters RG, Covello, VT, & McCallum DB. The determinants of trust and credibility in environmental risk communication: An empirical study. Risk Analysis, 17(1), 43-54. 1997
Reynolds B, Crouse Quinn S. Effective Communication During an Influenza Pandemic: The Value of Using a Crisis and Emergency Risk Communication Framework. Health Promotion Practice, 2008. https://doi.org/10.1177/1524839908325267
Reynolds, B. Crisis and emergency risk communication: Pandemic Influenza. Atlanta, GA: Centers for Disease Control and Prevention. 2006
Ropeik D. "Understanding Factors of Risk Perception" Nieman Reports (Winter 2002).
Sandman, P. Crisis Communication, 2003 www.psandman.com
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 3 Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting clinici
SEHN. Precautionary Principle [website]. Science & Environmental Health Network (26 January 1998). Available: http://www.sehn.org/wing.html
Slovic, P. (2000). The perception of risk. Virginia: Earthscan.
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WHO. Coronavirus disease (COVID-19) technical guidance: Risk communication and community engagement. A guide to preventing and addressing social stigma associated with COVID-19
WHO. Data as reported by 10AM CET24 February 2020*Coronavirus disease 2019 (COVID-19) Situation Report –35. Data as reported by 10AM CET24 February 2020
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WHO. Risk communication and community engagement (RCCE) readiness and response to the 2019 novel coronavirus (2019-nCoV). Interim guidance v2, 26 January 2020. WHO/2019-nCoV/RCCE/v2020.2
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Wildavsky, A., & Dake, K. (1990). Theories of risk perception: Who fears what and why? American Academy of Arts and Sciences (Daedalus), 119, 41–60.
[Ultimo accesso: 11/03/2020]
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 3. Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting clinici
Sitografia
[Ultimo accesso: 12/03/2020]
CDC. Center for Disease Control and prevention. Coronavirus Disease 2019 (COVID-19)
o https://www.cdc.gov/coronavirus/index.html
o https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/index.html
Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome http://www.regioni.it/
Coronavirus: ordinanze, ultime circolari regionali e note esplicative http://www.regioni.it/newsletter/n-3785/del-25-02-2020/coronavirus-ordinanze-ultime-circolari-regionali-e-note-esplicative-20851
ECDC (European Center for Disease Control) Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Novel coronarovirus in China https://www.ecdc.europa.eu/en/novel-coronavirus-china
FIMMG - FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE http://www.fimmg.org/
Istituto Superiore di Sanità https://www.eduiss.it
o Epicentro (pagina su coronavirus) https://www.epicentro.iss.it/coronavirus
Ministero della Salute Nuovo coronavirus http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS Coronavirus https://www.who.int/health-topics/coronavirus https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019
Protezione Civile –Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della Protezione civile. Mappa della situazione in Italia. http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1 [Versione mobile: http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/dae18c330e8e4093bb090ab0aa2b4892]
SIMG. Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure www.simg.it
SITI – Società Italiana di Igiene Medicina preventiva e Sanità pubblica http://www.sitinazionale.org/site/new/
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Unità 3. Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting clinici
Materiali di lettura selezionati dagli esperti:
ARS Toscana. Coronavirus COVID-19. Vestizione. Procedure di vestizione e
svestizione in presenza di caso sospetto/probabile/confermato. Per gli operatori
delle strutture sanitarie.
link: https://www.ars.toscana.it/images/COVID-19-022020_vestizione.pdf
Circolare del Ministero della Salute. N. 7922 del 09/03/2020. COVID-19.
Aggiornamento della definizione di caso.
link:
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&co
dLeg=73622&parte=1 &serie=null
Decreto del presidente del consiglio dei ministri 08 marzo 2020. Ulteriori
disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure
urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da
COVID-19. (20A01522) (G.U. Serie Generale, n. 59 del 08 marzo 2020)
link: http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73594
Decreto del presidente del consiglio dei ministri 09 marzo 2020. Ulteriori
disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure
urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da
COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale. (20A01558) (G.U. Serie
Generale, n. 62 del 09 marzo 2020)
link:
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73629&completo
=true
ECDC -European Centre for Disease Prevention and Control. Guidance for wearing
and removing personal protective equipment in healthcare settings for the care
of patients with suspected or confirmed COVID-19. Stockholm: ECDC; 2020
link:
https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/COVID-19-guidance-
wearing-and-removing-personal-protective-equipment-healthcare-settings-updat
ed.pdf
Gruppo di lavoro ISS. Prevenzione e controllo delle Infezioni. Indicazioni ad
interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19. Versione del 7 marzo 2020. Roma: Istituto
Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n.1/ 2020)
link: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/pdf/rapporto-covid-19-1-2020.pdf
Rapporto Tecnico ECDC: Personal protective equipment (PPE) needs in healthcare
settings for the care of patients with suspected or confirmed 2019-nCoV
link:
https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/novel-coronavirus-p
ersonal-protective-equipment-needs-healthcare-settings.pdf
o Traduzione in italiano a cura di Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e
Sanità Pubblica. [ECDC: Stockholm; 2020]
link: http://www.igienistionline.it/docs/2020/04gisio.pdf
Salve sono Annalisa Pantosti del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. Questo tutorial che si riferisce al primo obiettivo di apprendimento dell’Unità 3, descrive misure utili al personale medico/sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting territoriali.
1
Questo tutorial ha come finalità quella di illustrare le misure che sono necessarie per tutelare la salute sia dei pazienti che delle persone assistite sia degli operatori sanitari del territorio (MMG, PLS; Medici di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali nonché il personale infermieristico e il personale di supporto presente negli studi medici o che comunque opera nel territorio
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Le principali misure indirizzate alla prevenzione, alla protezione e al controllo nei settingterritoriali in questo attuale contesto emergenziale sono misure che riguardano 3 ambiti:1. Misure che riguardano prevalentemente la gestione nei setting ambulatoriali (in particolare
ambulatori/studi medici): da misure di carattere più generale (come l’igiene delle mani) a quelle più specifiche (come l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale, indicazioni per sanificazione e disinfezione ambienti) e di carattere organizzativo
2. Misure che riguardano le modalità organizzative e di gestione dei soggetti a rischio infettivo o dei casi confermati di COVID-19, in particolare in sorveglianza e isolamento fiduciario domiciliare
3. Informazione e sensibilizzazione degli assistiti finalizzate ad assicurare la massima adesione alle indicazioni generali e alle raccomandazioni per soggetti a rischio e per i destinatari di misure di sorveglianza e isolamento fiduciario domiciliare
3
La prevenzione delle infezioni in generale e quindi anche di quelle respiratorie si basa su tre punti fondamentali: l’igiene delle mani, la pulizia e l’igiene degli ambienti e dei dispositivi medici e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali (DPI) idonei
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L’igiene delle mani è il cardine del controllo delle infezioni, in ogni contesto e per ogni tipo di infezioni perché è la misura più efficace anche più economica.L’igiene delle mani si pratica utilizzando acqua e sapone, soprattutto se le mani sono visibilmente sporche. Il lavaggio va fatto per un tempo di almeno 40 secondi e seguendo una sequenza ben precisa così come illustrato sul sito del ministero della Salute Oppure l’igiene delle mani si può ottenere utilizzando un gel idroalcolico e frizionando le mani per 20 secondiRicordiamo poi l’importanza della pulizia e disinfezione degli strumenti medici per esempio dello stetoscopio, che deve essere pulito e disinfettato con alcol etilico al 70% tra un paziente e l’altro
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Per la pulizia dell’ambiente dello studio medico devono essere applicate le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La pulizia deve essere almeno quotidiana, possibilmente più frequente in base al carico di lavoro dello studio o dell’ambulatorio. Si deve porre attenzione soprattutto alle superfici toccate frequentemente quali la superficie della scrivania, tavoli, sedie e maniglie. La pulizia con normale detergente deve essere seguita da una disinfezione con i disinfettanti raccomandati cioè ipoclorito di sodio allo 0,1 o 0,5%. Per le grandi superfici ad esempio i pavimenti è preferibile usare l’ipoclorito di sodio più diluito (allo 0,1 %) per piccole superfici si può utilizzare lo 0,5%. In alternativa si possono usare alcol etilico al 70% oppure perossido di idrogeno allo 0,5%. La scelta del disinfettante è in relazione al materiale da disinfettare.
6
I dispositivi di protezione individuali (DPI) necessari agli operatori sanitari devono essere scelti ed utilizzati facendo riferimento al documento Rapporto COVID 2/2020 dell’Istituto Superiore di Sanità che si basa sulle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che riguardano: Il rischio di esposizione (ad esempio, tipo di attività o procedura), La dinamica di trasmissione dell'agente patogeno (ad es. attraverso contatto, goccioline o droplets o aerosol) e La tipologia di paziente che si sta trattando (sintomatico o non sintomatico, positivo o meno a COVID-19) Questi elementi orientano nel tipo di DPI da utilizzare
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Il personale sanitario, nell’attuale contesto/scenario di emergenza sanitaria deve avvalersi dei seguenti DPI.• Per tutti i pazienti: DPI per precauzione da contatto: camice e guanti. È il livello di base di
protezione per le comuni infezioni che si possono diffondere per contatto diretto o indiretto • Per pazienti con sintomi respiratori (paziente con sospetta infezione respiratoria): camice
monouso, guanti, mascherina e occhiali protettivi.Il tipo di mascherina da utilizzare dipende dal modo di trasmissione dell’agente infettante. Il virus che causa COVID-19 si trasmette attraverso droplets e quindi, secondo le indicazioni dell’OMS è sufficiente una normale mascherina chirurgica, a meno che non si eseguano manovre che generano aerosol. In questo caso è necessario un livello protettivo più alto (FFP2)
8
Gli ambulatori devono essere dotati dei corretti sistemi di smaltimento dei rifiuti e dei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) dopo il loro uso. Devono quindi essere presenti contenitori speciali per materiale infetto o potenzialmente infetto che dovranno essere periodicamente prelevati dagli ambulatori e smaltiti secondo quanto richiesto dalle leggi vigenti in materia di Tutela dei luoghi di lavoro
9
10
In questa situazione emergenziale ci sono delle regole che vanno osservate rispetto alla frequentazione degli studi medici• Privilegiare il contatto telefonico con i pazienti prima che questi accedano direttamente all’ambulatorio• (riferimento a modalità di triage telefonico come strumento di contenimento del rischio infettivo oltre che strumento di orie• Prevedere modalità di accesso concordate per pazienti senza sintomi di allarme infettivo• Evitare l’accesso spontaneo di pazienti con sintomi di allarme (febbre, tosse, altri sintomi respiratori) presso tutte le str• Utilizzare, laddove possibile, modalità alternative per la gestione degli assistiti (es. telemedicina, ripetizione di ricette
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Per un’ottima organizzazione del setting ambulatoriale è necessario::• Esporre un avviso all'ingresso dello studio con chiare istruzioni sulle modalità di accesso • Esporre nella sala di aspetto indicazioni per l’igiene delle mani e il distanziamento (disponibile sul Sito del Ministero del• Rendere disponibile soluzione idroalcolica igienizzante all’ingresso della sala di aspetto anche per i visitatori• Utilizzare laddove possibile barriere fisiche per ridurre l’eventuale esposizione del personale (es. barriere in vetro o pla• Avere a disposizione DPI per le precauzioni per la diffusione delle infezioni trasmissibili via droplets
In questa diapositiva riportiamo un esempio di Avviso per gli assistiti. Altri esempi sono disponibili anche nei siti delle Società scientifiche. E’ importante fornire un numero di telefono che possa essere facilmente raggiunto dagli assistiti
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Nell’eventualità che si presenti allo studio un paziente con sintomi di infezione respiratoria è importante far indossare subito al paziente una mascherina chirurgica e provvedere al suo immediato isolamento.Il personale di assistenza dovrà indossare i DPI idonei (camice, guanti, mascherina chirurgica e protezione oculare). L’attività ambulatoriale dovrà essere momentaneamente sospesa, la presenza di altri soggetti potenzialmente esposti dovrà essere segnalata al Servizio di Sanità Pubblica della ASL competente. L’ambulatorio dovrà rimanere chiuso per essere sottoposto ad un intervento di pulizia e disinfezione.
13
Passiamo ora ad approfondire un argomento diverso dell’ambito organizzativo in questo contesto emergenziale «l’isolamento fiduciario».L’isolamento domiciliare fiduciario per i casi e i contati stretti di COVID-19 è una misura di sanità pubblica fondamentale per evitare l’insorgenza di ulteriori casi secondari di infezione e per evitare di sovraccaricare il sistema ospedaliero.L’isolamento fiduciario di casi di COVID-19 e di contatti prevede il monitoraggio al domicilio (o in struttura dedicata in caso di domicilio inadeguato) di:1. Contatti stretti di caso (v. definizione C.M. 6360 del 27/2/2020) ossia• Contatti asintomatici, (a cui non è necessario effettuare il test): isolamento fino a 14 giorni
dall’ultimo contatto con il caso (quarantena); • Contatti paucisintomatici con Influenza-Like-Illness o ILI a cui va eseguito il test:
• in caso di risultato positivo: isolamento fino a negativizzazione del test e scomparsa dei sintomi;
• in caso di risultato negativo: isolamento fino a 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso e
2. Pazienti COVID-19 che vengono dimessi dall’ospedale clinicamente guariti, ancora COVID-19 positivi La gestione dei soggetti affetti da COVID-19 necessita quindi l’implementazione di misure precauzionali atte a evitare la trasmissione del virus ad altre persone
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L'operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti, accertano la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l'isolamento fiduciario, e in collaborazione con il MMG o il PLS:
• Informano dettagliatamente l'interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione (vedi Rapporto ISS COVID-19 1/2020 su Epicentro)
• Si accertano dell'assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi
• Informano la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi
• Informano la persona circa la necessità di automonitoraggio delle condizioni di salute
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Pratiche raccomandate per l’assistenza sanitaria delle persone in isolamento da parte di operatori sanitari:
• Gli operatori sanitari che prestano cure dirette al soggetto in isolamento (esempio: esame fisico) devono indossare camice monouso, mascherina chirurgica, protezione oculare e guanti, e dopo l’eliminazione delle protezioni, devono effettuare accurata igiene delle mani con soluzione idroalcolica o con acqua e sapone se non disponibile o se le mani sono visibilmente sporche
• Mascherine e guanti non possono essere riutilizzati mentre le protezioni oculari sono riciclabili se disinfettate
• Nel caso si rendesse necessaria l’effettuazione di manovre invasive, si raccomanda l’esecuzione delle stesse da parte di specifiche squadre adeguatamente addestrate
• L’ eventuale segnalazione di accadimenti correlati alla sicurezza dei pazienti va effettuata, dove possibile, tramite le schede di incident reporting adottate dalle organizzazioni sanitarie, al fine di promuovere azioni correttive e di miglioramento
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Automonitoraggio delle condizioni di salute - Il soggetto in isolamento, in autonomia • deve rilevare ed annotare quotidianamente la propria temperatura corporea due volte al
giorno e eventualmente al bisogno• deve segnalare al proprio MMG/PLS e all’operatore di sanità pubblica l’insorgenza di
nuovi sintomi o di cambiamenti significativi dei sintomi preesistenti. In caso di aggravamento dei sintomi deve indossare la mascherina chirurgica e allontanarsi dai conviventi rimanendo nella propria stanza con la porta chiusa, in attesa del trasferimento in ospedale qualora sia necessario
• In caso di insorgenza di difficoltà respiratorie deve rivolgersi direttamente al 112 o 118, informando, se possibile, il proprio MMG
Il monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute di questi soggetti in isolamento a domicilio è in carico all’operatore di sanità pubblica, in collaborazione con MMG/PLS
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In caso di comparsa di sintomi della persona in sorveglianza, l'operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti devono:
a) avvertire immediatamente il MMG o il PLS che potranno contribuire a valutare il casob) invitare la persona ad indossare la mascherina chirurgica fornita all'avvio della
procedura sanitaria e allontanarsi dagli altri conviventic) Invitare la persona a rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo
un'adeguata ventilazione naturale, in attesa della visita del sanitario o del trasferimento in ospedale, ove necessario
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Per garantire l’efficacia dell’isolamento domiciliare è importante che il soggetto segua dei comportamenti idonei come:• Divieto di spostamenti o viaggio e obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di
sorveglianza• Rimanere in una stanza dedicata e dotata di buona ventilazione, dormire da solo/a, e limitare
al massimo i movimenti in altri spazi della casa dove vi siano altre persone. Evitare ogni possibile via di esposizione attraverso oggetti condivisi inclusi asciugamani, salviette o lenzuola, piatti, bicchieri, posate, ecc).
• Arieggiare regolarmente i locali per garantire un adeguato ricambio d’aria. • Mantenere una distanza di almeno un metro da altre persone e evitare assolutamente ogni
contatto diretto (compresi strette di mano, baci e abbracci)• Evitare il contatto diretto anche con altre persone sottoposte ad isolamento domiciliare.
Un'eccezione può essere fatta per una madre che allatta (che dovrebbe indossare una mascherina chirurgica ed eseguire un'igiene accurata delle mani prima di entrare in stretto contatto con il bambino)
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Regole igieniche per l’ambiente del soggetto sottoposto ad isolamento domiciliare:
• Se disponibile un solo bagno, dopo l’uso pulire con prodotti a base di cloro (ipoclorito di sodio) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo* oppure con alcol al 70%
• Almeno una volta al giorno, le superfici dei locali utilizzati dal soggetto in isolamento devono essere pulite con prodotti detergenti e successivamente disinfettate con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol al 70% con particolare attenzione a tutte le superfici toccate di frequente. Chi effettua la pulizia deve indossare un camice monouso (o un grembiule dedicato) e guanti monouso
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• Chi si occupa della rimozione della biancheria e degli effetti letterecci del soggetto in isolamento deve indossare la mascherina chirurgica e i guanti.
• La biancheria deve essere collocata in un sacco separato e può essere lavata in lavatrice a 60° per almeno trenta minuti usando comune detersivo
• I rifiuti prodotti dal soggetto in isolamento devono essere smaltiti in un doppio sacchetto di plastica che verrà chiuso e disposto in pattumiera chiusa
• A scopo puramente precauzionale, si suggerisce alle persone in isolamento di limitare il contatto con gli animali domestici
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L’isolamento domiciliare necessita di misure di sostegno sociale per il corretto svolgimento della quarantena che possono essere realizzate attraverso la collaborazione dei servizi di sanità pubblica territorialmente competenti che devono controllarne l’attivazione, i servizi sociali delle amministrazioni comunali, le associazioni di volontariato del territorio. Di seguito le funzioni che devono essere garantire:
1. Verifica delle condizioni abitative e consegna dei DPI 2. Verifica che il paziente rispetti le disposizioni di isolamento 3. Numero dedicato del servizio di sanità pubblica territorialmente competente 4. Collegamento con il MMG 5. Supporto per le necessità della vita quotidiana per le persone sole e prive di caregiver(sostegno della rete familiare e di vicinato) 6. Punto di riferimento chiaro per il bisogno sociale in grado di attivare le risposte incluso il supporto psicologico alla popolazione
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In questa fase emergenziale, i MMG, i PLS e tutti gli operatori sanitari rivestono un ruolo molto importante nel comunicare efficacemente le misure di contrasto e contenimento ai propri assistitiParticolare attenzione va posta nell’informare: • circa il divieto per gli accompagnatori e parenti dei pazienti di sostare nelle sale d’attesa
dei pronto soccorso• circa il divieto di accesso dei visitatori nelle strutture di lungo degenza, RSA e altre
strutture residenziali per anziani, con le eccezioni gestite dalle rispettive direzioni• circa il divieto assoluto di spostarsi dalla propria abitazione per chi è sottoposto a
isolamento fiduciario o è risultato positivo al virus• circa la raccomandazione a tutti di limitare gli spostamenti ai casi strettamente necessari
(lavoro, acquisti di prodotti alimentari o farmaci)
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Inoltre i MMG, i PLS e tutti gli operatori sanitari rivestono un ruolo molto importante per informare e sensibilizzare gli assistiti sulle Misure di prevenzione igienico-sanitarie raccomandate, queste consistono in:• lavarsi spesso le mani o utilizzare soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani ogni volta
che sia necessario• evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute• evitare abbracci e strette di mano• mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro• praticare igiene respiratoria (coprirsi bocca e naso con il fazzoletto o con la piega del gomito
se si starnutisce o tossisce)• evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri• non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani• non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; • pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol• usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone
malate
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Salve, sono Paolo D’Ancona, ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità. In questo Tutorial, che si riferisce al secondo obiettivo di apprendimento, parleremo delle misure utili al
personale medico/sanitario per le attività prevenzione, identificazione e controllo nel setting
ospedaliero
1
I pazienti con sospetta infezione COVID-19 hanno bisogno di particolari modalità
assistenziali.
E’ necessario far indossare al paziente una mascherina chirurgica e i casi sospetti vanno isolati o almeno separati dagli altri pazienti mantenendo una distanza di almeno 2 m.
Bisogna limitare al minimo indispensabile il personale di assistenza diretta al paziente.
Questo avrà quindi del personale dedicato e sarà necessario stilare un elenco del personale
che può essere potenzialmente esposto.
Tutti i DPI necessari per l’effettuazione in sicurezza delle procedure assistenziali diagnostiche e terapeutiche devono essere resi disponibili e bisogna accertarsi del loro
corretto impiego e smaltimento; infine è necessario allontanare dalla camera di degenza i
visitatori e gli altri pazienti eventualmente presenti nella stanza.
2
• Il personale dedicato al paziente può assistere un’intera corte dei soggetti positivi per COVID-19 tuttavia in questo caso non potrà assistere soggetti in attesa di conferma
diagnostica.
• Sono fortemente raccomandate camere di isolamento a pressione negativa per
l’esecuzione di procedure che generano aerosol o, in alternativa, camere a ISO pressione a porte chiuse.
• Infine i casi confermati che richiedono il ricovero, devono essere collocati in isolamento
in una camera con bagno dedicato o almeno una comoda dedicata.
https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/covid-19-public-health-
management-contact-novel-coronavirus-cases-EU.pdf
3
• Gli operatori sanitari a contatto con un caso confermato o un caso sospetto, devono
indossare gli appropriati dispositivi di protezione individuali da contatto e per goccioline.
• Mascherine chirurgiche per la protezione respiratoria, protezione degli occhi attraverso
occhiali protettivi o visiera, camice impermeabile a maniche lunghe e guanti.
• In caso di procedure che generano aerosol gli operatori sanitari devono indossare un
filtrante facciale FFP2 o FFP3, per la protezione degli occhi sempre occhiali protettivi o
visiera, camice impermeabile a maniche lunghe e guanti.
https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/331215/WHO-2019-nCov-IPCPPE_use-
2020.1-eng.pdf?sequence=1&isAllowed=y
4
Ecco un esempio di immagini dei dispositivi di protezione individuali che devono essere
tenuti in considerazione e resi sempre disponibili agli operatori sanitari, e che ovviamente
dovranno cambiarli nel corso della giornata a seconda delle necessità e dei movimenti
all’interno del reparto.
https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/media/en/publications/Publications/safe-use-of-
ppe.pdf
5
La disponibilità dei dispositivi protezione individuale va ottimizzata cercando di minimizzare
la necessità di questi e quindi studiando delle strategie che ne possano limitare la quantità e
chiaramente con un uso appropriato
Ovviamente questo tipo di necessità deve essere coordinato con le forniture dei dispositivi di
protezione individuali che devono essere disponibili al momento della emergenza e
comunque dell’uso.
https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/331215/WHO-2019-nCov-IPCPPE_use-
2020.1-eng.pdf?sequence=1&isAllowed=y
6
L'ECDC europeo di Stoccolma ha stilato una tabella con il fabbisogno stimato di dispositivi di
protezione individuali per gli operatori sanitari secondo la loro mansione, di conseguenza
operatori sanitari come gli infermieri avranno bisogno di un numero diverso di dispositivi di
protezione individuale rispetto ai medici o rispetto agli addetti alle pulizie, anche in relazione
al tipo di pazienti che devono essere assistiti: un caso sospetto avrà bisogno di un minore
uso di dispositivi di protezione individuale rispetto a un caso confermato con sintomatologia
grave.
https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/novel-coronavirus-personal-
protective-equipment-needs-healthcare-settings.pdf
7
I dispositivi di protezione individuale devono essere smaltiti nella maniera corretta se ci sono
più pazienti affetti da COVID-19 che condividono lo stesso locale può essere consentito
l’utilizzo prolungato dello stesso dispositivo di protezione respiratoria se esso non è danneggiato o contaminato con un limite massimo di quattro ore.
I monouso devono essere trattati come materiale potenzialmente infetto e smaltiti in
conformità alle appropriate norme nazionali.
Infine invece i dispositivi di protezione individuale riutilizzabili come occhiali o schermi facciali
devono essere decontaminati in conformità con le istruzioni del produttore.
8
Talvolta è necessario effettuare una valutazione del rischio dell'esposizione quando non
vengono utilizzati i dispositivi protezione individuale nella maniera corretta; ad esempio nel
caso in cui un operatore abbia prestato assistenza diretta al caso probabile o confermato a
meno di 2 m e per un tempo cumulativo per turno uguale o superiore a 15 minuti; oppure
abbia indossato i dispositivi di protezione individuali raccomandati, ma non li abbia impiegati
correttamente o li abbia impiegati in maniera discontinua
Anche il personale di laboratorio che abbia manipolato campioni diagnostici destinati alla
ricerca diretta del SARS CoV-2 o abbia lavorato alla coltivazione del virus senza gli
appropriati DPI va considerato un contatto ad alto-medio rischio.
https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/covid-19-public-health-
management-contact-novel-coronavirus-cases-EU.pdf
https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/php/risk-assessment.html
9
Viceversa sono considerati contatti a basso rischio quelli in cui, qualora l’operatore abbia prestato assistenza diretta al caso probabile o confermato, indossando i dispositivi di
protezione raccomandati; oppure l’operatore che abbia prestato assistenza per un periodo inferiore a 15 minuti o una distanza maggiore di 2 m anche senza dispositivi di protezione
individuali o usandoli in maniera inappropriata o in modalità discontinua.
https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/covid-19-public-health-
management-contact-novel-coronavirus-cases-EU.pdf
https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/php/risk-assessment.html
10
Il personale sanitario che è stato esposto un contatto ad alto e medio rischio, potrebbe
ricevere delle misure restrittive.
In assenza di particolari disposizioni regionali e considerate le indicazioni nazionali disponibili
al momento della registrazione di questo corso, il contatto ad alto rischio dovrebbe essere
sospeso dal lavoro e sottoposto a sorveglianza sanitaria attiva in isolamento fiduciario per 14
giorni dall’esposizione.In caso di comparsa di febbre o di altri sintomi riconducibili a COVID 19 l’operatore sanitario che abbia avuto un contatto ad alto, medio rischio deve segnalare tempestivamente per via
telefonica alla Direzione Sanitaria o al Servizio di Medicina del Lavoro, concordando le
modalità di valutazione della sintomatologia.
https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2020.25.6.2000094
11
Il contatto a basso rischio invece non rappresenta una eventualità per cui è necessaria una
restrizione delle attività lavorative.
L’operatore sanitario deve comunque controllare la temperatura due volte al giorno per i 14 giorni successivi all’ultima esposizione e, in caso di comparsa di febbre o di altri sintomi riconducibili a COVID 19, deve segnalarlo tempestivamente per via telefonica alla Direzione
Sanitaria e al Servizio di Medicina del Lavoro concordando le modalità di valutazione della
sintomatologia.
12
Quando si usa un respiratore FFP2 o FFP3 è necessario effettuare la prova di tenuta.
Il modo migliore è quello di bloccare la valvola di esalazione o di coprire con le mani la
superficie filtrante del respiratore, effettuare una inspirazione profonda e rapida, la pressione
all'interno del dispositivo dovrebbe abbassarsi e questo aderire al volto, (l’aria deve entrare solo dai filtri e non dai bordi) a seguire effettuare una espirazione rapida se la pressione
all’interno aumenta e non si hanno perdite di aria dai bordi, il dispositivo ha una buona tenuta.
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Per indossare i dispositivi di protezione individuali è necessario effettuare la giusta sequenza
di azioni: prima di tutto togliere ogni monile e oggetto personale; praticare l’igiene delle mani con acqua e sapone o soluzione alcolica; dopodiché si controlla l'integrità dei dispositivi.
Non utilizzare mai dispositivi non integri.
• si indossano guanti;
• si indossa sopra la divisa il camice monouso;
• si indossa un idoneo filtrante facciale;
• si indossano gli occhiali di protezione e, se richiesto, si indossa il secondo paio di guanti.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=73195&
parte=1%20&serie=null
14
Anche la rimozione ha la sua giusta sequenza:
• si rimuove il camice monouso e lo si smaltisce nel contenitore;
• si rimuove il primo paio di guanti e si smaltisce nel contenitore;
• si rimuovono gli occhiali che vanno in un appropriato contenitore dove poi possibile
effettuare la sanificazione;
• si rimuove il filtrante facciale maneggiandolo dalla parte posteriore e si smaltisce nel
contenitore;
• si rimuove il secondo paio di guanti;
• infine si pratica l'igiene delle mani con soluzione alcolica o con acqua e sapone.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=73195&
parte=1%20&serie=null
https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/331215/WHO-2019-nCov-IPCPPE_use-
2020.1-eng.pdf?sequence=1&isAllowed=y
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La vestizione deve essere eseguita prima di entrare nel locale occupato dal paziente. La
procedura non è da effettuarsi in modo sterile poiché è mirata alla protezione dell’operatore.
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Diverso è per la svestizione, infatti in questo caso va eseguita subito all’uscita del locale occupato dal paziente, i dispositivi però, a differenza della vestizione, sono da considerare
contaminati, pertanto è necessario attenersi all’ordine e alla modalità di esecuzione delle azioni riportate che sono finalizzate alla protezione dell’operatore dalla contaminazione.I dispositivi che sono monouso vanno smaltiti immediatamente nell’apposito contenitore, invece la protezione facciale o gli occhiali potranno essere riutilizzati previa sanificazione.
https://www.ars.toscana.it/images/COVID-19-022020_vestizione.pdf
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Salve sono Barbara De Mei Ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità, Direttore del Reparto Sorveglianza dei fattori di rischio e Strategie di Promozione della Salute del Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute. In questo tutorial che si riferisce al terzo obiettivo dell’Unità 3 parleremo delle principali modalità e dei principali strumenti di comunicazione utili agli operatori sanitari per le attività di prevenzione nei setting sanitari
1
Uno dei principali insegnamenti acquisiti nel corso del XXI secolo in seguito al susseguirsi di epidemie, pandemie influenzali e in generale di emergenze sanitarie globali è che la risposta può avere successo solo se è basata su un piano di emergenza che includa la preparednesse un’efficace comunicazione del rischio basata su un approccio partecipato, quindi che preveda il coinvolgimento della comunità (Risk Communication and Community Engagement- RCCE).Il piano andrebbe, pertanto, elaborato in una fase in cui non è presente l’emergenza, concordato tra istituzioni internazionali, nazionali e locali, con ruoli e responsabilità definite, basato su un approccio razionale, sulla credibilità scientifica e su un network di competenze, con una precisa organizzazione a livello territoriale, per associare gli interventi di prevenzione, garantendo tempistica e qualità degli interventi stessi.
La comunicazione è quindi parte integrante della gestione dell’emergenza ed è fondamentale per costruire fiducia e credibilità e per garantire la collaborazione e la partecipazione. Tutto ciò è essenziale per la costruzione e per la tutela della salute, che rappresenta uno dei determinanti principali del benessere economico.
2
Dopo l’esperienza della pandemia influenzale del 2009, alcuni studi realizzati in diversi Paesi europei hanno nuovamente sottolineato l’importanza della preparedness per affrontare emergenze internazionali di sanità pubblica e la Decisione n. 1082 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2013, relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, ha riconosciuto la comunicazione quale aspetto essenziale in materia di preparedness e response.Oggi, le indicazioni fornite dalla Commissione congiunta di esperti del WHO e ECDC in supporto all’attuale emergenza di sanità pubblica internazionale (Public Health Emergency of International Concern – PHEIC), per il focolaio da nuovo coronavirus (SARS CoV-2), fanno esplicito riferimento al ruolo fondamentale della comunicazione del rischio e della collaborazione multisettoriale.
Quindi viene rafforzato il principio che la comunicazione è parte integrante della gestione dell’emergenza e va condotta dalle autorità, dalle Istituzioni e da tutte le figure coinvolte nella rete in modo consapevole e non improvvisato, secondo un approccio partecipato che tenga conto della differenza dei ruoli e delle responsabilità. In un’ottica multisettoriale, per affrontare l’emergenza e tutelare la salute è necessario l’impegno di tutti, la partecipazione e la collaborazione della comunità scientifica, del contesto sanitario, che è in prima linea, del contesto scolastico, del lavoro, della comunità con tutti gli stakeholders coinvolti.
3
È opportuno sottolineare alcuni elementi che caratterizzano l’attuale emergenza internazionale (PHEIC Public Health Emergency of International Concern), per il focolaio da nuovo coronavirus (SARS CoV-2) e che evidenziano la necessità di porre particolare attenzione agli aspetti comunicativi:1) non si dispone di interventi farmacologici specifici e di vaccini2) le misure attualmente disponibili sono quelle relative alla protezione individuale, misure
ambientali, di distanza sociale e correlate ai viaggi3) il criterio vigente è il principio di precauzione (non sempre accolto in modo
incondizionato, in quanto genera opinioni e posizioni diverse). 4) l’attuale situazione è stata inoltre definita “infodemia” , in quanto è caratterizzata da una
molteplicità di fonti informative (TV, stampa, social network) non sempre attendibili e da un numero elevato di soggetti che intervengono con punti di vista e opinioni diverse, esiste una mole eccessiva di informazioni e anche nella stessa comunità scientifica le posizioni sono a volte diverse e contraddittorie, c’è un’esposizione mediatica elevatissima che è difficile, spesso impossibile, governare. Tutto questo può causare un allarme psicologico, aumentare la percezione del rischio e procurare una ricerca spasmodica di fonti informative.
4
È indispensabile che il processo comunicativo sia pianificato, organizzato e coordinato a livello istituzionale con un forte coinvolgimento della comunità con una chiara distinzione di ruoli e responsabilitàÈ fondamentale:• garantire costantemente ascolto, impegno, competenza, apertura e onestà intellettuale,
trasparenza e comprensione empatica per costruire credibilità e fiducia tra tutti gli operatori coinvolti e i cittadini
• utilizzare mezzi di comunicazione diversi in un’ottica integrata (media, siti web, numeri verde, opuscoli informativi, interviste, dibattiti televisivi, articoli scientifici e giornalistici, relazione interpersonale attraverso il colloquio faccia a faccia o telefonico)
Questo approccio può aiutare ad affrontare l’infodemia, a contenere i rumours, le fake news e la disinformazione che inficiano la capacità di risposta e alimentano la perdita di fiducia e credibilità istituzionale e che potrebbero causare una mancanza di collaborazione da parte dei cittadini, relativamente alle misure di contenimento e di mitigazione dell’epidemia.
5
Gli operatori sanitari (medici di medicina generale, pediatri di famiglia, operatori dei servizi territoriali e degli ospedali) hanno un ruolo cruciale all’interno della rete multisettoriale. In una situazione in costante e rapida evoluzione insolita, per una società in cui si è persa la memoria storica delle malattie infettive, gli operatori sanitari: • sono mediatori dei messaggi che vengono veicolati dagli organi istituzionali• sono impegnati in contesti di comunità o clinici ed entrano in contatto con tipologie
differenti di persone in base al territorio di residenza, con problematiche relative sia all’adesione ai comportamenti raccomandati, sia allo stato di salute (persone sane e che devono rispettare le misure di prevenzione, persone in quarantena positive al test, ma asintomatiche, persone in quarantena positive al test sintomatiche, persone in isolamento fiduciario domiciliare, persone ricoverate in ospedale e persone in terapia intensiva con i loro familiari)
• hanno un rapporto privilegiato di dialogo con i cittadini e utilizzano la relazione interpersonale quale principale strumento di comunicazione (anche mediata telefonicamente).
Hanno quindi la possibilità di attuare interventi centrati sulle specifiche esigenze informative della persona, sulla percezione del rischio e del contagio, su preoccupazioni e paure che possono essere di diversa natura. Pertanto possono evitare che si diffondano contagio emotivo o sentimenti di resistenza alle misure indicate. Tutto ciò al fine di tutelare non solo la salute fisica, ma anche a quella psicosociale. Un’efficace comunicazione interpersonale utilizzata come competenza professionale è un’opportunità fondamentale per alimentare fiducia e collaborazione.
6
È opportuno che gli operatori sanitari tengano in considerazione alcuni elementi che caratterizzano il processo comunicativo in ogni emergenza di sanità pubblica (PHEIC) ed è essenziale che siano considerati da tutte le figure coinvolte nella rete sulla base dei ruoli e delle responsabilità:• importanza della cooperazione e del coinvolgimento della comunità• necessità della pianificazione della comunicazione• opportunità di comunicare l’incertezza• ascolto della percezione del rischio• attenzione ai processi di stigmatizzazione sociale• importanza della comunicazione interpersonale come competenza professionale
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Cooperazione e coinvolgimento della comunità sono essenziali per la costruzione della rete che può rappresentare un supporto significativo per gli operatori sanitari sia per chiarire i ruoli di ognuno e sia per contenere una possibile sensazione di solitudine.La rete infatti contribuisce a: • creare condizioni di collaborazione integrata e circolazione delle informazioni tra le parti
interessate che partecipano con ruoli e responsabilità diverse (comunità scientifica, amministratori, operatori sanitari, gruppi di interesse, media e cittadini)
• favorire la pianificazione delle iniziative di comunicazione• facilitare una comunicazione tempestiva, accurata e costante fra tutti i componenti della
rete• attivare una partecipazione responsabile e consapevole della collettività• coinvolgere e valorizzare gli operatori sanitari che rivestono un ruolo di orientamento per i
cittadini e contribuiscono a sviluppare la resilienza del contesto sociale. La comunicazione all’interno della rete è più efficace se funziona la comunicazione tra servizi e tra il livello centrale, regionale e locale, essenziale per assicurare una concordanza dei messaggi. Va ricordato che tra i soggetti coinvolti i media rappresentano il mezzo più adeguato di comunicazione per veicolare messaggi indirizzati ad un pubblico vasto come le misure da adottare durante l’emergenza o alcune notizie da far circolare velocemente. Possono avere un ruolo decisivo in quanto influenzano la percezione del rischio del singolo, hanno quindi effetti diretti sull’atteggiamento e sul comportamento delle persone.
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È opportuno che il processo comunicativo sia avviato fin dall’inizio secondo modalità strategicamente definite, non improvvisando, ma coordinando gli interventi onde evitare la perdita di credibilità. La pianificazione delle iniziative di comunicazione rappresenta un presupposto fondamentale per: • evitare interventi improvvisati, isolati e dannosi• garantire interventi concordati tra i soggetti e le Istituzioni coinvolte, costanti, monitorati e
orientati al raggiungimento di obiettivi comunicativi che andrebbero identificati all’inizio nella strategia del piano.
• valorizzare e aumentare l’efficacia di ogni intervento comunicativo integrato con altre iniziative, condotte con mezzi di comunicazione differenziati, ma tra loro collegati (media, siti web, numeri verde, opuscoli informativi, interviste, dibattiti articoli scientifici, articoli giornalistici, relazione interpersonale attraverso il colloquio faccia a faccia o il colloquio telefonico).
• Occorre essere consapevoli che il mezzo va scelto in base all’interlocutore e all’obiettivo comunicativo, che il livello di approfondimento dei contenuti varia in base al mezzo e che il contenuto di quanto viene detto impatta in modo significativo sulla percezione di chi ascolta e sul vissuto emotivo .
Lo scopo è favorire la circolazione di informazioni aggiornate, chiare e comprensibili e di messaggi omogenei anche ripetuti che possano rispondere in modo empatico ai bisogni, ai dubbi, alle eventuali perplessità, preoccupazioni ed esigenze emotive del target di riferimento, che considerino la percezione del rischio individuale e collettiva, che possano contribuire a fronteggiare la confusione e sostenere la consapevolezza. In tale contesto ogni singola occasione comunicativa di ciascun operatore sanitario rappresenta un valore aggiunto nella strategia globale di comunicazione.
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In una situazione di emergenza è fondamentale che le incertezze e la mancanza di informazioni siano adeguatamente considerate e dichiarate. Comunicare l’incertezza corrisponde alla comunicazione di processi, cioè alla descrizione argomentata e chiara delle scelte fatte o che si faranno e della motivazione che determina alcune decisioni piuttosto che altre. La comunicazione è più efficace se pone il focus su cosa sta accadendo, su cosa si è fatto e si sta facendo e cosa si intende fare, il tutto supportato da argomentazioni e da motivazioni rispetto alle scelte. In questo modo le persone hanno la possibilità di valutare la situazione con maggiore serenità e padronanza e di collocare le scelte all’interno del loro contesto di vita, nonché ad essere più collaborative, disponibili a far fronte a situazioni difficili come le limitazioni. Quando le persone capiscono e partecipano alle scelte si sentono rispettate e hanno fiducia nelle Istituzioni. Se invece sentono di essere “manipolate” perdono la fiducia ed è più probabile che rispondano con negazione e panico o che ignorino le indicazioni. È essenziale che la preoccupazione venga orientata verso una appropriata vigilanza, un apprendimento attento e una preparazione costruttiva. La paura è inevitabile ed è anche un’emozione utile in quanto aiuta a prevenire i pericoli, ma quando diventa eccessiva si può trasformare in panico, genera incertezza e mancanza di controllo della situazione, aumenta la percezione del rischio. Per questo motivo le paure non vanno sottovalutate o ridicolizzate, ma vanno accolte e ascoltate fornendo indicazioni su come affrontarle ad esempio evitare la ricerca ossessiva di informazioni, consultare fonti scientifiche attendibili come i siti istituzionali o rivolgersi agli operatori sanitari di riferimento .
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La percezione del rischio è un atto soggettivo, un processo cognitivo mediante il quale un individuo trae informazioni dal mondo in cui vive e le elabora, è la consapevolezza che si sta verificando o si potrebbe verificare un effetto negativo per l’influenza di fattori esterni. La percezione del rischio è influenzata da elementi legati al contesto personale (conoscenze, valori, credenze, atteggiamenti, esperienza e personalità) e sociale (tipo di rischio, contesto di appartenenza, media e tempo storico)Infatti spesso la valutazione delle persone non concorda con la valutazione scientifica, in quanto la percezione soggettiva è fortemente influenzata dalla componente emotiva al punto che i fatti sono spesso secondari rispetto alle emozioni. Gli studi sui fattori che influenzano la percezione del rischio evidenziano che il rischio percepito è determinato da un insieme di componenti che corrispondono soprattutto all’“offesa percepita” (outrage), più che al pericolo vero e proprio cioè alla causa del danno (hazard). Le persone, infatti, tendono a basare la propria valutazione del rischio sulla presenza percepita di caratteristiche specifiche delle situazioni di rischio come la familiarità col rischio, il controllo personale, il coinvolgimento personale, l’incertezza dei dati scientifici, la fiducia nelle istituzioni.È opportuno che gli operatori accolgano la percezione del rischio di ogni singolo individuo, la preoccupazione delle persone, affinché queste si sentano accolte e siano così più disponibili a collaborare e ad avere fiducia.
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Lo stigma sociale è l’associazione negativa tra una persona o un gruppo di persone con caratteristiche comuni e una specifica malattia. Anche coloro che non hanno la malattia ma condividono alcune caratteristiche con questo gruppo di persone possono essere oggetto di stigma. Durante una epidemia, le persone potrebbero essere etichettate, stereotipate, discriminate, allontanate e possono essere soggette a perdita di status a causa di un legame percepito con la malattia. Lo stigma sociale può avere un effetto negativo oltre che sulle persone colpite dalla malattia anche sui familiari, gli amici e la comunità in quanto può minare la coesione sociale e indurre ad isolamento creando situazioni in cui il virus potrebbe avere ancora maggiore probabilità di diffusione, ad esempio potrebbe spingere le persone a nascondere la malattia per evitare discriminazioni, indurre a non cercare immediatamente assistenza sanitaria, scoraggiare l’adozione di comportamenti sani. A volte lo stigma sociale può coinvolgere anche gli operatori che lavorano con le persone colpite dall’infezione
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Per poter gestire la complessità del processo comunicativo in una situazione di emergenza risulta fondamentale la capacità dell’operatore sanitario di attivare relazioni professionali efficaci, ponendo attenzione agli aspetti emotivi, cognitivi e comportamentali che contraddistinguono e differenziano ogni individuo. La necessità di accogliere la persona e di instaurare con questa un’interazione in un clima non giudicante, rispettoso dell’altro, richiede agli operatori di utilizzare la comunicazione interpersonale in modo competente e professionale per porre la persona al centro. Un bagaglio conoscitivo aggiornato basato su evidenze disponibili fino a quel momento, l’utilizzo di abilità relazionali specifiche quali l’autoconsapevolezza, l’empatia e l’ascolto attivo e il riconoscimento dell’importanza di lavorare in rete, rappresentano competenze essenziali per poter strutturare la relazione in modo strategico in contesti sanitari dove risulti necessario:• fornire risposte puntuali, tempestive e argomentate• accogliere, ascoltare la percezione del rischio e contenere stati emotivi complessi e molto
differenziati di ansia, paura, scetticismo, allarmismo e confusione• sostenere le persone ad attivare le risorse al fine di affrontare in modo costruttivo la
situazione di emergenza (empowerment).
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Un buon bagaglio conoscitivo è essenziale per fornire informazioni aggiornate, argomentate, comprensibili e personalizzate sulle misure di prevenzione e sulle modalità di contagio, per motivare alcune scelte istituzionali e coinvolgere le persone nella gestione dell’emergenza, proponendo e concordando cosa loro possono fare a livello comportamentale per la propria e per l’altrui salute. È fondamentale che le informazioni si integrino nello schema cognitivo ed emotivo della persona, tenendo presente la percezione soggettiva. È inoltre importante che queste siano trasformate in un messaggio chiaro e significativo utile per affrontare paure, dubbi, per contenere l’ansia e per agire in modo conforme alle misure indicate, sia per quanto riguarda i comportamenti di prevenzione individuale, sia per quanto riguarda i comportamenti da adottare durante l’isolamento fiduciario domiciliare o durante la quarantena. Le informazioni vanno sempre trasformate in messaggi, cioè in una comunicazione che acquisti significato per le persone alle quali il messaggio è rivolto (target). I messaggi vanno semplificati ponendo attenzione al linguaggio tecnico, facendo esempi concreti e vicini all’esperienza della gente, controllando che chi ascolta capisca.
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Per quanto riguarda le abilità relazionali l’autoconsapevolezza, cioè la capacità di essere in contatto con se stessi, con il proprio setting interno, è indispensabile. Può infatti essere utile nella gestione dei propri pensieri ed emozioni indotte anche da situazioni di stress relativo alla specificità dell’emergenza, nonché al forte coinvolgimento e al senso di responsabilità degli operatori. Ciò non significa annullare o bloccare le proprie reazioni emotive, bensì accettarle e controllarle anche per gestire le situazioni di stress . Contestualmente è necessario che l’operatore sanitario sia consapevole non solo del proprio linguaggio verbale, ma anche di quello paraverbale e non verbale. L’autoconsapevolezza è essenziale per costruire una relazione basata sull’empatia e sull’ascolto. L’empatia è la capacità che permette all’operatore di seguire, afferrare, l’esperienza soggettiva della persona, ponendosi dal suo stesso punto di vista “come se” fosse il proprio. Il fine è quello di comprendere pienamente pensieri e intenzioni dell’altro, la situazione che sta vivendo e di condividere l’esperienza emotiva. L’ascolto attivo è una capacità comunicativa che si basa sull’empatia e sull’accettazione dell’altro, consente l’attivazione di un rapporto professionale positivo e di un clima relazionale non giudicante. Saper ascoltare permette di cogliere il contenuto della comunicazione verbale e paraverbale e di osservare aspetti e manifestazioni della comunicazione non verbale. Quando l’operatore sa ascoltare, la persona sentendosi al centro della relazione è incoraggiata a proseguire la comunicazione, espone più volentieri le sue preoccupazioni, chiarisce con maggiori dettagli il suo punto di vista e le sue convinzioni. Per ascoltare attivamente è essenziale seguire una metodologia di riferimento articolata nel rispecchiamento empatico che comprende quattro tecniche
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comunicative: • Messaggi in prima persona che permettono all’operatore di favorire una
distinzione tra ciò che lui pensa e prova e ciò che riguarda l’altro, evitando interpretazioni e situazioni conflittuali, favorendo un clima non giudicante e positivo («Io penso che…», «Secondo me…», «A me sembra che…» piuttosto che «Lei è…»
• Riformulazione che consiste nella restituzione puntuale di ciò che la persona ha esposto verbalmente («Mi sta dicendo che…», «Lei vuol dire che…»)
• Delucidazione che consiste nella verbalizzazione con un messaggio in prima persona di quanto si è colto dal non verbale e dal paraverbalerelativamente allo stato emotivo: («Mi sembra di cogliere dal suo sguardo/dal tono della sua voce uno stato di preoccupazione»)
• Capacità di indagine che consente all’operatore di porre domande appropriate (domande aperte, chiuse, ipotetiche) in funzione della specifica fase della relazione professionale, scegliendo all’inizio del colloquio domande aperte.
Le indicazioni sopra riportate possono essere utilizzate nei diversi scenari sanitari coinvolti nella gestione dell’emergenza, sia in una relazione professionale vis à vis, sia con le dovute differenze, in un colloquio telefonico. Durante la telefonata, infatti, vengono trasmesse solo le parti acustiche della comunicazione, quelle relative alle modalità verbali (parole e loro significato) e paraverbali (volume, timbro, ritmo e velocità della voce) perdendo invece tutte le informazioni relative alla comunicazione non verbale. Inoltre, l’operatore e la persona non interagiscono nello stesso spazio, non condividono cioè lo stesso setting esterno (contesto spazio-temporale).
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Può essere utile avere a disposizione uno schema di riferimento per la conduzione del processo comunicativo-relazionale al fine di non improvvisare il colloquio, ma piuttosto condurlo in modo consapevole e strutturato.Questo può facilitare l’operatore sia a rimanere focalizzato sulle esigenze della persona e sul problema che pone, sia ad essere centrato sulla relazione e a poter contenere eventuali interferenze cognitive ed emotive personali. Per concludere è opportuno sottolineare che per poter gestire in modo adeguato la complessità del processo comunicativo in situazioni di emergenza occorre dedicare tempo e risorse alla fase di preparazione (Preparedness) al fine di poter attuare una risposta (Response) adeguata nella fase acuta e al tempo stesso essere pronti a fronteggiare la fase successiva all’emergenza.La formazione degli operatori nella gestione di situazioni di emergenza può rappresentare un valore aggiunto quando approccia la criticità integrando le competenze tecnico-scientifiche dei diversi operatori coinvolti nella rete con le competenze comunicative e relazionali, secondo un’ottica multisettoriale.
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SOLUZIONE DEL PROBLEMA
Corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2:preparazione e contrasto”
Unità 3. Informazioni per il personale sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting clinici
Giulia Di Giacomo può ragionevolmente suggerire di adottare gli
elementi cardine dell’igiene e della profilassi da applicare in ogni
contesto ed in particolar modo in fase di risposta ad una epidemia da
un nuovo virus, verso cui la popolazione non ha anticorpi: assidua e
costante igiene delle mani, pulizia degli ambienti e disinfezione della
strumentazione sanitaria; adozione dei dispositivi di protezione
individuali appropriati
Quali misure si devono adottare per il personale medico/sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting territoriali?
Fabia Maggiore potrà riassumere le modalità assistenziali per il personale che sarà deputato a gestire pazienti con sospetta infezioneda COVID-19. Il paziente dovrà indossare una mascherina chirurgica, i casi sospetti dovranno essere isolati o almeno separati dagli altri pazienti mantenendo una distanza di almeno 1 metro, il personale in assistenza diretta al paziente dovrà essere limitato al minimo indispensabile, l’elenco del personale dedicato e/o esposto dovrà essere sempre aggiornato, tutti i DPI necessari per l’effettuazione in sicurezza delle procedure assistenziali/diagnostiche/terapeutiche dovranno essere resi accessibili e occorrerà accertarsi del loro corretto impiego. Particolare cura dovrà anche essere dedicata allo smaltimento dei DPI e dei materiali usati in tale ambito assistenziale
Quali misure si devono adottare per il personale medico/sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting ospedalieri? 1/2
Quali misure si devono adottare per il personale medico/sanitario per le attività di prevenzione, identificazione e controllo nei setting ospedalieri? 2/2
Il personale dedicato ai pazienti Covid-19 non può assistere soggetti in attesa di conferma diagnostica; saranno fortemente raccomandate le camere di isolamento a pressione negativa per l’esecuzione di procedure che generano aerosol o in alternativa camere a isopressione a porte chiuse. I casi confermati che richiedono il ricovero dovranno essere collocati in isolamento in una camera con bagno dedicato o almeno con una comoda dedicata Il personale assistenziale a contatto con un caso confermato o un caso sospetto devono indossare DPI da contatto, per goccioline ovvero mascherine chirurgiche, protezione degli occhi, camice impermeabile a maniche lunghe e guanti. In caso di procedure che generano aerosol devono indossare filtrante facciale FFP2/FFP3, protezione degli occhi (occhiali protettivi o visiera), camice impermeabile a maniche lunghe e guanti
Quali modalità e strumenti di comunicazione potrebbero essere utili al personale medico/sanitario per le attività di prevenzione nei setting clinici?
Carla Delporto potrà evidenziare che la comunicazione è parte integrante della gestione dell’emergenza ed è fondamentale per costruire fiducia e credibilità. È però indispensabile che sia pianificata e coordinata a livello istituzionale con un forte coinvolgimento della comunità e con una chiara distinzione di ruoli e responsabilità di tutte le figure coinvolte nella rete.Vanno utilizzati mezzi di comunicazione diversi in un’ottica integrata per favorire la circolazione di informazioni aggiornate, chiare e di messaggi omogenei che possano contribuire a motivare le decisioni istituzionali, a fronteggiare il «contagio emotivo» e sostenere la consapevolezza. Gli operatori sanitari (MMG, pediatri di famiglia, operatori dei servizi territoriali e degli ospedali) hanno un ruolo cruciale all’interno della rete istituzionale. Attraverso la relazione interpersonale, utilizzata come competenza professionale, gli operatori possono fornire risposte puntuali, tempestive e argomentate, ascoltare la percezione del rischio e contenere stati emotivi complessi. La finalità è quella di sostenere le persone ad attivare le risorse al fine di affrontare la situazione di emergenza in modo costruttivo, orientando la preoccupazione verso una appropriata vigilanza e un comportamento consapevole.
Post-test di autovalutazione U3
Come è strutturato il Test?
Non è richiesto un punteggio minimo: il test di ingresso è obbligatorio, ma è un'attività formativa
Il test contiene 6 domande a scelta multipla. Per ogni domanda ci sono 4 opzioni di risposta, di cui una
sola è esatta
Tempistica
Il test può essere ripetuto una sola volta
Il tempo a disposizione per eseguire il test è di 15 minuti
Criteri di superamento
Non è richiesto un punteggio minimo per proseguire
Le risposte corrette saranno disponibili solo dopo la chiusura del Corso cliccando su "Revisione"
Potrai visualizzare un feedback del test svolto, in cui vengono segnalate le domande alle quali non
hai risposto correttamente, con il rimando all'obiettivo specifico d'apprendimento [OS 1; OS 2; OS 3]
da rivedere
Domande
FADCov_U3_Fq001
Tra le misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda al personale sanitario di prestare particolare attenzione
Ad esporre nelle aree o sale di attesa un vademecum con le regole di comportamento per i controlli
delle patologie croniche
Alla sola igiene degli ambienti
Alla sola igiene delle mani
All’igiene delle mani, alla pulizia e disinfezione di strumenti medici e ad indossare dispositivi di
protezione individuali (DPI) adatti
FADCov_U3_Fq002
Le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti di ambulatori e studi medici
raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, particolarmente importanti nei casi di
epidemie prevedono:
Accurate e frequenti opere di pulizia delle superfici ambientali (con particolare attenzione per
superficie della scrivania, sedie, tavoli, maniglie) con acqua e detergente seguite dall’applicazione di disinfettanti quali ipoclorito di sodio (0,1%), o alcol etilico (70%) o perossido di idrogeno (0.5%)
Pulizia settimanale dei pavimenti con perossido di idrogeno (5%) e quotidiana sanificazione e
disinfezione della scrivania con alcol etilico almeno al 90%
L’uso di guanti monouso del personale sanitario è una misura sufficiente per evitare la frequente pulizia delle superfici ambientali toccate dopo la visita dei pazienti
Gli operatori sanitari devono indossare dispositivi di protezione individuale (DPI) monouso che vanno
cambiati dopo ogni visita e che possono essere smaltiti senza particolari accorgimenti
FADCov_U3_Fq003
Il personale dedicato all’assistenza di un paziente con infezione COVID-19 deve indossare Dispositivi di
Protezione individuale (DPI)\: qual è la giusta sequenza di azioni?
Togliere ogni monile, praticare l’igiene della mai, controllare l’integrità dei dispositivi, indossare un primo paio di guanti, indossare camice monouso, filtrante facciale, occhiali di protezione e secondo
paio di guanti
Indossare per prima cosa le protezioni facciali e gli occhiali di protezione, poi il camice monouso e un
paio di guanti
Indossare per prima cosa due paia di guanti in modo da conservare la sterilità degli altri dispositivi
Indossare prima il camice monouso, poi filtrante facciale, occhiali di protezione e infine due paia di
guanti
FADCov_U3_Fq004
Gli operatori sanitari a contatto con un caso confermato o sospetto di infezione COVID-19, per la
protezione respiratoria devono indossare come dispositivo di protezione individuale:
Mascherine chirurgiche o, in caso di procedure che generano aerosol, filtrante facciale FFP2/FFP3
Camici monouso impermeabili a maniche lunghe
Guanti
Occhiali protettivi o visiera
FADCov_U3_Fq005
Cosa si intende con “percezione del rischio”?
Un atto soggettivo, un processo cognitivo mediante il quale un individuo trae informazioni dal mondo
in cui vive e le elabora
Un atto oggettivo indipendente da elementi legati al contesto personale e sociale
Il risultato generato dagli stimoli esterni, provenienti dal contesto
L’inconsapevolezza per quanto sta accadendo
FADCov_U2_Fq006
Quali sono le principali abilità relazionali dell’operatore da utilizzare nella comunicazione interpersonale?
Autoconsapevolezza, empatia e ascolto attivo
Autostima, simpatia ed estroversione
Autoefficacia, simpatia e ascolto attivo
Autoconsapevolezza, simpatia ed estroversione
Appendice 1. Bacheca News - Aggiornamenti
Gentili partecipanti,
con la bacheca news vi segnaliamo i principali aggiornamenti intercorsi dopo l’apertura della prima unità didattica del 28 febbraio 2020, comunque disponibili nei siti segnalati nel corso.
Aggiornamento del 5 marzo 2020
È stato pubblicato il DPCM 1° marzo 2020 - Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 (G.U. Serie Generale , n. 52 del 01 marzo 2020), consultabile sul sito del Ministero della Salute insieme alle nuove circolari e ordinanze (sezione: Norme, circolari e ordinanze oppure link "Trova norme" nella colonna di destra di questo corso - Link utili). Le ordinanze emesse sono consultabili anche sul sito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Numeri verdi regionali dedicati sono stati attivati da molte Regioni e Province Autonome (consultabili sul sito del Ministero della Salute –Numeri Verdi regionali)
Aggiornamento del 6 marzo 2020
Sono presenti aggiornamenti nella sezione norme, circolari e ordinanze. In particolare si segnala:
DPCM 04 marzo 2020. Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale. (G.U. Serie Generale , n. 55 del 04 marzo 2020)
Ordinanza n. 644 del 4 marzo 2020. Presidenza del consiglio dei ministri dipartimento della protezione civile. Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all'emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili (G.U. Serie Generale , n. 56 del 05 marzo 2020)
I documenti sono consultabili sul sito del Ministero della Salute (sezione: Norme, circolari e ordinanze oppure link "Trova norme" nella colonna di destra di questo corso - Link utili)
Aggiornamento dell’8 marzo 2020
Sono presenti aggiornamenti nella sezione norme, circolari e ordinanze [Sito: "governo"; Sito "L'epidemiologia per la sanità pubblica-Epicentro-Istituto Superiore di Sanità"]
In particolare si segnala:
DL 8/3/2020, n.6 - “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”
Aggiornamento del 17 marzo 2020
i principali aspetti rilevanti da un punto di vista soprattutto sanitario troviamo:
la dichiarazione da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di COVID-19
come una pandemia (OMS, 11 marzo 2020).
la Circolare del Ministero della Salute. Mascherine in TNT - Circolare informativa
emergenza epidemiologica da COVID-19 - DGDMF/15540/P/13/03/2020
COVID-19: i Rapporti tecnici dell’ISS:
o Rapporto ISS COVID-19 - n. 4/2020. SARS-CoV-2: prevenzione e controllo
dell’infezione nelle strutture residenziali sociosanitarie (aggiornato al 16
marzo 2020)
o •Rapporto ISS COVID-19 - n. 3/2020 “Indicazioni ad interim per la gestione dei
rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2 (aggiornato al 14 marzo 2020)”
o Rapporto ISS COVID-19 - n. 2/2020: Indicazioni ad interim per un utilizzo
razionale delle protezioni per infezione da SARS-CoV-2 nelle attività
sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da COVID-19)
nell’attuale scenario emergenziale SARS-CoV-2 (aggiornato al 14 marzo
2020)
o •Rapporto ISS COVID-19 - n. 1/2020 “Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19 (aggiornato al 7 marzo 2020)
Vi ringraziamo per l’interesse per il corso FAD “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus
SARS CoV-2: preparazione e contrasto”
Gruppo di lavoro del corso
Appendice 2. Feedback dei test formativi di autovalutazione
Come è strutturato il Test? Non è richiesto un punteggio minimo: il test di ingresso è obbligatorio, ma è un'attività formativa
Il test contiene 6 domande a scelta multipla. Per ogni domanda ci sono 4 opzioni di risposta, di cui una
sola è esatta
Tempistica Il test può essere ripetuto una sola volta
Il tempo a disposizione per eseguire il test è di 15 minuti
Criteri di superamento Non è richiesto un punteggio minimo per proseguire
Le risposte corrette saranno disponibili solo dopo la chiusura del Corso cliccando su "Revisione"
Potrai visualizzare un feedback del test svolto, in cui vengono segnalate le domande alle quali non
hai risposto correttamente, con il rimando all'obiettivo specifico d'apprendimento [OS 1; OS 2; OS 3]
da rivedere
Post-test di autovalutazione U1
Domande Post-test di autovalutazione (Post-Test) Unità 1
FADCov_U1_Fq001
Cos’è COVID-19 (Corona Virus Disease-2019)?
Una malattia principalmente respiratoria causata da un nuovo virus denominato SARS-CoV-2 (Esatto)
Il nome del virus che causa la malattia principalmente respiratoria denominata SARS-CoV-2 (Sbagliato.
Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1]) Una malattia principalmente respiratoria causata dal virus SARS (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e
approfondire l’OS [1]) Una malattia batterica causata da un nuovo virus denominato SARS-CoV-2 (Sbagliato. Si consiglia di
rivedere e approfondire l’OS [1])
FADCov_U1_Fq002
Cos’è il Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) del 2005?
È uno strumento giuridico internazionale che si prefigge di garantire la massima sicurezza contro la
diffusione internazionale delle malattie (Esatto)
È una Linea Guida dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e
approfondire l’OS [1]) È uno strumento giuridico applicabile solo per l’Africa che si prefigge di garantire la massima sicurezza
contro la diffusione internazionale delle malattie (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1])
È uno strumento che regola le segnalazioni solo di colera, febbre gialla e peste (Sbagliato. Si consiglia di
rivedere e approfondire l’OS [1])
FADCov_U1_Fq003
Nell’ambito della dichiarazione di stato d’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, il
coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza sul territorio nazionale italiano è affidato al:
Capo del Dipartimento della Protezione Civile (Esatto)
Ministro della Salute (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2]) Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
Segretario Generale del Ministero della Salute (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
FADCov_U1_Fq004
Nell’ambito della dichiarazione di stato d’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2, quali
tra le seguenti attività sono svolte dall’Istituto Superiore di Sanità?
Garantire la sorveglianza epidemiologica e microbiologica, fornire supporto tecnico scientifico al
SSN, svolgere attività di formazione e aggiornamento sull’emergenza, fornire informazione ai cittadini, mantenere i rapporti con gli organismi internazionali insieme al ministero della Salute
(Esatto)
Fornire soccorso e assistenza alla popolazione eventualmente interessata dal contagio, potenziare i
controlli negli aeroporti e nei porti e occuparsi del rientro in Italia dei cittadini che si trovano nei Paesi a
rischio e al rimpatrio dei cittadini stranieri nei Paesi di origine esposti al rischio (Sbagliato. Si consiglia di
rivedere e approfondire l’OS [2]) Svolgere tutte le attività previste in qualità di soggetto attuatore per la realizzazione degli interventi di
competenza sanitaria, incluso diramare circolari contenenti indicazioni operative, verificare che le
misure adottate dall’Italia siano in linea con quanto indicato dall’OMS, gestire i casi confermati in Italia in collaborazione con Servizio Sanitario Regionale, ASL, Aziende Ospedaliere e IRCCS (Sbagliato. Si
consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2]) Coordinare 24 ore su 24 tutte le azioni da mettere in campo per evitare la diffusione dell’epidemia nel
nostro Paese e allertare le strutture sanitarie competenti in contatto con OMS ed ECDC, attivare
controlli agli aeroporti e verificare la piena operatività delle procedure avviate (Sbagliato. Si consiglia di
rivedere e approfondire l’OS [2])
FADCov_U1_Fq005
In caso di eventi con alto impatto mediatico, come ad esempio una emergenza sanitaria
internazionale, con molteplicità di fonti e infodemia si fa riferimento:
Alla circolazione e moltiplicazione di una quantità eccessiva di informazioni, con diversi livelli di
affidabilità, che rendono difficile orientarsi ed identificare le informazioni corrette (Esatto)
All’aumento del numero di potenziali fonti informative che migliora la ricerca di informazioni (Sbagliato.
Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3]) Alla scarsa disponibilità di fonti informative con una conseguente diminuzione di numero di persone
che effettuano ricerche di informazioni (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3]) All’aumento di articoli scientifici con revisione fra pari pubblicati su riviste con Impact Factor (Sbagliato.
Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
FADCov_U1_Fq006
I bollettini che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) produce sull’evoluzione globale dell’epidemia COVID-19 sono:
Disponibili in una sezione accessibile del sito OMS, aggiornati quotidianamente e forniscono dettagli
sul numero di casi confermati, una valutazione del rischio aggiornata ed argomenti di
approfondimento specifici (Esatto)
Disponibili in una sezione dedicata del sito ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle
malattie) e forniscono un aggiornamento epidemiologico, risposte a domande frequenti e una sezione
con valutazioni del rischio mirate all’ area geografica di competenza (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
Disponibili in una sezione dedicata del sito OMS e forniscono linee guida, materiali informativi,
valutazioni del rischio formali e tutti gli altri prodotti forniti da ECDC sul tema specifico (Sbagliato. Si
consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3]) Non sono ancora disponibili i bollettini sulla evoluzione globale dell’epidemia COVID-19 ma solo sulla
Sindrome respiratoria acuta grave (SARS) (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
Post-test di autovalutazione U2 FADCov_U2_Fq001
Cosa si intende con sorveglianza epidemiologica?
Sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle
informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono decidere di intraprendere
eventuali interventi (Esatto)
Sistematica raccolta di dati sanitari per studi analitici (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire
l’OS [1])
Interpretazione dei dati sanitari per la diffusione delle informazioni alla popolazione (Sbagliato. Si
consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1])
Sistematica raccolta di dati in un campione di persone scelte casualmente dalla popolazione (Sbagliato.
Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1])
FADCov_U2_Fq002
Nella definizione di caso COVID-19 tipicamente si identificano:
Criteri clinici, criteri di laboratorio e criteri epidemiologici (Esatto)
Solo criteri clinici e criteri epidemiologici (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1])
Criteri temporali e luogo di esposizione (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1])
Tempo, luogo e persona (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1]
FADCov_U2_Fq003
La definizione di sospetto caso, oltre ad almeno uno dei criteri epidemiologici riferiti al periodo di
tempo dei 14 giorni precedenti la comparsa dei segni e dei sintomi (Circolare del Ministero della
Salute n. 6360 del 27 febbraio 2020) presuppone:
Persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e
sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) che richiede o meno il ricovero ospedaliero (Esatto)
Persona con conferma microbiologica del tampone nasofaringeo (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e
approfondire l’OS [2])
Persona con improvviso e rapido insorgere di febbre o febbricola, e malessere spossatezza, e mal di
testa, e dolori muscolari e tosse, e mal di gola e respiro affannoso (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e
approfondire l’OS [2])
Paziente asintomatico (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
FADCov_U2_Fq004
Una prima procedura di triage telefonico per la valutazione della presenza dei criteri di definizione di
caso sospetto può essere effettuata:
Dagli operatori della centrale operativa del 112/118 o i MMG/PLS (a seconda
dell’organizzazione regionale) (Esatto)
Dai volontari della Croce Rossa Italiana (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
Solo dagli operatori del numero di pubblica utilità 1500 (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e
approfondire l’OS [2])
Esclusivamente da MMG (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
FADCov_U2_Fq005
I protocolli di Real Time PCR indicati dall’Organizzazione Mondiale della sanità (con particolare riferimento al protocollo U.S. CDC e al protocollo sviluppato da Charitè, Berlino, Germania):
Sono utilizzati per la diagnosi molecolare per SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori (Esatto)
Sono utilizzati per la diagnosi molecolare per COVID-19 solo su campioni biologici quali sangue, urine e
feci (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
Sono utilizzati per la conferma diagnostica per SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori
esclusivamente dai laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
Sono utilizzati per la diagnosi di MERS-CoV e in via sperimentale per la diagnosi molecolare per
SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
FADCov_U2_Fq006
Cosa sono i coronavirus?
Particelle sferiche con diametro di 100-160 nm e genoma a singola catena RNA positivo di circa 30 Kb
(Esatto)
Particelle sferiche con diametro di 1000-1600 nm e genoma a doppia catena RNA positivo di circa 30 Kb
(Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
Particelle sferiche di tipo spyware e malware (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
Microrganismi monocellulari appartenenti al dominio dei Procarioti (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e
approfondire l’OS [3])
Post-test di autovalutazione U3
Domande Post-test di autovalutazione (Post-Test) Unità 3
FADCov_U3_Fq001
Tra le misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda al personale sanitario di prestare particolare attenzione
All’igiene delle mani, alla pulizia e disinfezione di strumenti medici e ad indossare dispositivi di
protezione individuali (DPI) adatti (Esatto)
. Alla sola igiene delle mani (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1])
Alla sola igiene degli ambienti (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1])
Ad esporre nelle aree o sale di attesa un vademecum con le regole di comportamento per i controlli
delle patologie croniche (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1])
FADCov_U3_Fq002
Le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti di ambulatori e studi medici
raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, particolarmente importanti nei casi di epidemie prevedono:
Accurate e frequenti opere di pulizia delle superfici ambientali (con particolare attenzione per
superficie della scrivania, sedie, tavoli, maniglie) con acqua e detergente seguite dall’applicazione di disinfettanti quali ipoclorito di sodio (0,1%), o alcol etilico (70%) o perossido di idrogeno (0.5%)
(Esatto)
Pulizia settimanale dei pavimenti con perossido di idrogeno (5%) e quotidiana sanificazione e
disinfezione della scrivania con alcol etilico almeno al 90% (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e
approfondire l’OS [1])
L’uso di guanti monouso del personale sanitario è una misura sufficiente per evitare la frequente pulizia
delle superfici ambientali toccate dopo la visita dei pazienti (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e
approfondire l’OS [1])
Gli operatori sanitari devono indossare dispositivi di protezione individuale (DPI) monouso che vanno
cambiati dopo ogni visita e che possono essere smaltiti senza particolari accorgimenti (Sbagliato. Si
consiglia di rivedere e approfondire l’OS [1])
FADCov_U3_Fq003
Il personale dedicato all’assistenza di un paziente con infezione COVID-19 deve indossare Dispositivi di
Protezione individuale (DPI)\: qual è la giusta sequenza di azioni?
Togliere ogni monile, praticare l’igiene della mai, controllare l’integrità dei dispositivi, indossare un primo paio di guanti, indossare camice monouso, filtrante facciale, occhiali di protezione e secondo
paio di guanti (Esatto)
Indossare per prima cosa le protezioni facciali e gli occhiali di protezione, poi il camice monouso e un
paio di guanti (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
Indossare per prima cosa due paia di guanti in modo da conservare la sterilità degli altri
dispositivi#Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
Indossare prima il camice monouso, poi filtrante facciale, occhiali di protezione e infine due paia di
guanti#Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
FADCov_U3_Fq004
Gli operatori sanitari a contatto con un caso confermato o sospetto di infezione COVID-19, per la
protezione respiratoria devono indossare come dispositivo di protezione individuale:
Mascherine chirurgiche o, in caso di procedure che generano aerosol, filtrante facciale FFP2/FFP3
(Esatto)
Camici monouso impermeabili a maniche lunghe (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
Guanti (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
Occhiali protettivi o visiera (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [2])
FADCov_U3_Fq005
Cosa si intende con “percezione del rischio”?
Un atto soggettivo, un processo cognitivo mediante il quale un individuo trae informazioni dal
mondo in cui vive e le elabora (Esatto)
Un atto oggettivo indipendente da elementi legati al contesto personale e sociale (Sbagliato. Si
consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
Il risultato generato dagli stimoli esterni, provenienti dal contesto (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e
approfondire l’OS [3])
L’inconsapevolezza per quanto sta accadendo (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
FADCov_U2_Fq006
Quali sono le principali abilità relazionali dell’operatore da utilizzare nella comunicazione interpersonale?
Autoconsapevolezza, empatia e ascolto attivo (Esatto)
Autostima, simpatia ed estroversione (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
Autoefficacia, simpatia e ascolto attivo (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3])
Autoconsapevolezza, simpatia ed estroversione (Sbagliato. Si consiglia di rivedere e approfondire l’OS [3]