Corso di laurea in Scienze della Comunicazione a.a. 2018-2019 SCO 2018 19 Lezion… · Sanzione...

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IL SECONDO NOVECENTO

Lezione 2

Corso di laurea in Scienze della Comunicazione

a.a. 2018-2019

Storia contemporanea

A-L

QUESTIONI

STORIOGRAFICHE

Esposizione universale di Parigi, 1889

L’inizio del mondo «contemporaneo»

❑ ECONOMIA

Il contemporaneo inizia da:

❑ La Seconda rivoluzione industriale?

❑ Il capitalismo industriale-finanziario e le sue crisi?

Economia e occupazione: il sorpasso del settore

secondario sul primario e del terziario sul secondario

ITALIA

1951 [censimento: cfr. Ginsborg 1989, p. 283]:

❖ Agricoltura caccia pesca = 42,2% forza lavoro

1962

o Settore primario: 30%

o Settore secondario: 38%

o Settore terziario: 32

2013 [dato ISTAT]:

❑ Agricoltura: 3,6% forza lavoro

❑ Industria: 27,3%

❑ Servizi: 69,1%

P. Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi, Einaudi 2006, p. 600

Economia: seconda rivoluzione industriale e crisi

Date chiave:

1850 circa

1873 (-1895)

1929

1973

Economia: la catena di montaggio

Tempi moderni, Stati Uniti 1936

Economia industriale: la catena di montaggio

Date chiave:

- Il sistema fordista / 1908 circa

- Il sistema Toyota, o just in time [JIT] / metà anni ‘70

Computer, informatica, automazione

1951 Primo computer in commercio

1965 Computer da tavolo

1975 Microcomputer

1977 Personal computer (Apple)

1981 PC IBM

1985 Sistema operativo Windows

1990 Sistema Linux (non proprietario)

Internet e WEB

Primi progetti: fine anni Cinquanta

Diffusione di intranet e Internet: anni Ottanta

❑ WWW: anni Novanta, CERN (Centro Europeo di

Ricerca Nucleare)

❑ E-commerce: 1995 circa

I CARATTERI del mondo «contemporaneo»

❑ LA SOCIETA’

Età della società di massa?

Le MASSE viste dagli intellettuali

Alexis de Tocqueville, La democratie en Amerique, 1840

John Stuart Mill, On liberty, 1859

Gustave Le Bon, Psychologie des foules, Paris, Alcan, 1895

José Ortega y Gasset, La ribellione delle masse, 1930

Herbert Marcuse, L’uomo a una dimensione, 1964

Demografia: mondo

1900 1,65 miliardi

1910 1,75

1920 1,86

1930 2,07

1940 2,30

1950 2,52

1960 3,02

1970 3,70

1980 4,44

1990 5,27

2000 6,06

http://www.un.org

/esa/population/p

ublications/sixbillio

n/sixbilpart1.pdf

1,651,75

1,86

2,07

2,3

2,52

3,02

3,7

4,44

5,27

6,06

1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000

Popolazione mondiale XX secolo

http://www.lavocedinewyork.com/onu/2015/07/07/le-grandi-migrazioni-sono-il-frutto-dellaumento-

impetuoso-della-popolazione-mondiale/

Demografia: Europa

1900: 408 milioni (24,7% del mondo)

1950: 547 (21,7% )

1999: 729 (12,2% )

Fenomeni di massificazione

Aumento della popolazione

Urbanizzazione

Aumento della mobilità

Mezzi di comunicazione (1. Radio; 2. TV; 3. Web)

Livellamento sociale

Scolarizzazione

Espansione dei consumi

Suffragio universale

CARATTERI del mondo «contemporaneo»

❑ FORME DELLO STATO

CARATTERI del mondo «contemporaneo»

FORME DELLO STATO

❑ Lo Stato ‘liberale’

❑ Lo Stato collettivista autoritario

❑ Lo Stato totalitario

❑ Lo Stato costituzionale, democratico, sociale

Costituzione rigida

«Costituzione rigida»

Sanzione costituzionale di un’ampia gamma di diritti soggettivi in capo a tutti i cittadini e in parte alle persone in generale

Priorità della persona sullo Stato

Principio di eguaglianza

Assicurazione dei diritti tramite dispositivi istituzionali di garanzia

• separazione organica dei poteri

• indipendenza piena dei giudici

• sindacato di legittimità costituzionale

• procedura aggravata di riforma costituzionale

Il suffragio politico universale

1893 – Nuova Zelanda

1902 – Australia

1906 – Finlandia

1913 – Norvegia

1915 – Danimarca, Islanda

1918 – Regno Unito (donne = > 30 anni), Russia, Canada

1919 – Germania, Polonia, Olanda

1920 – Austria, Stati Uniti

1921 - Svezia

1926 – Turchia

1931 - Spagna

1944 – Francia

1946 – Italia

1952 - Grecia

1971 – Svizzera

1976 - Portogallo

«Nazionalizzazione delle masse»,

democrazia, sviluppo del welfare

Istruzione elementare obbligatoria e gratuita (da metà 800)

Previdenza e assicurazione infortuni (da fine 800)

Istruzione secondaria obbligatoria, gratuita e unica (secondo dopoguerra)

Sanità pubblica gratuita o semi-gratuita (anni ‘70)

Varie forme di assistenza (anziani, disabili, indigenti, madri lavoratrici) – anni 80 e oltre

https://www.tpi.it/2018/02/03/nel-mondo-ci-sono-solo-19-paesi-pienamente-democratici/

Caratteri del mondo contemporaneo

I movimenti di

emancipazione

Emancipazione

Classi lavoratrici

Donne

Popoli colonizzati

Afroamericani

Giovani

Etnie soggette alla sovranità sovietica

LGBT

Periodizzazione: la tesi di Hobsbawm

IL SECOLO BREVE

Edizione originale:

The Age of Extremes: The Short Twentieth

Century. 1914-1991

London 1994

a.1. «Il lungo XIX secolo»

Scansione adottata da Hobsbawm:

Periodo 1789-1914suddiviso in:

1789-1848 ‘l’età della rivoluzione’

1848-1873 ‘l’età del capitale’

1873-1914 ‘l’età dell’impero’

a.2. «Il secolo breve»

Periodo

1914-1991

limiti cronologici:

1914 - scoppio della prima guerra mondiale

1991 - fine dell’Unione sovietica

a.3. Perché XX secolo = secolo degli estremi?

a. bipartizione cronologica in:

«L’età della catastrofe» (1914-1945)

«L’età dell’oro» (1945-1973)

b. perdita degli equilibri tradizionali (v. politica estera)

c. processi di polarizzazione/estremizzazione /

radicalizzazione

Hobsbawm: Introduzione

«In questo libro la struttura del Breve Ventesimo Secolo appare comeuna sorta di trittico o di sandwich storico. Una Età della Catastrofe dal 1914alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale fu seguita da circaventicinque anni o trenta di straordinaria crescita economica e ditrasformazione sociale, che probabilmente cambiò la società umana piùprofondamente di qualsiasi altro periodo di brevità comparabile.

«In retrospettiva può essere vista come una sorta di Età dell’Oro, e fuvista in effetti così quasi immediatamente dopo che essa si fu chiusaall’inizio degli anni Settanta.

«L’ultima parte del secolo fu una nuova era di decomposizione, diincertezza e di crisi – e davvero per grandi porzioni del mondo, comel’Africa, l’ex Unione Sovietica e gli ex paesi socialisti d’Europa, dicatastrofe. Mentre gli Ottanta lasciavano il passo ai Novanta, il clima diquelli che riflettevano sul secolo passato e sul futuro acquisì un gloom fin-de-siècle …».

[Edizione italiana BUR, p. 6]

Bibliografia

Eric Hobsbawm, The Age of Extremes: The Short Twentieth Century. 1914-1991, London 1994

Silvio Lanaro, L’idea di contemporaneo, in Storia contemporanea, Donzelli, Roma 1997

Massimo L. Salvadori, Il Novecento. Un’introduzione, Laterza, 2002

Sebastian Conrad, What is Global History?, Princeton University Press, Princeton-Oxford 2016