COMPITO DI REALTA' ESPERIMENTI GRAMMATICALI · • ITALIANO:trasforma la grammatica esplicita in...

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ANNO SCOLASTICO 2015-2016

Istituto omnicomprensivo Soriano Calabro

Scuola Primaria Sorianello

Classe QuartaClasse Quarta

Ins. Gallè Anna

COMPITO DI REALTA’

“ESPERIMENTI GRAMMATICALI”“ESPERIMENTI GRAMMATICALI”

DISCIPLINE COINVOLTE

� ITALIANO

� TECNOLOGIA

� CITTADINANZA E COSTITUZIONE

• MATEMATICA

COMPETENZE ATTIVATE

• ITALIANO:trasforma la grammatica esplicita in

grammatica attiva.

• TECNOLOGIA:utilizza risorse on line per approfondire un

argomento dato; utilizza con competenza la LIM.argomento dato; utilizza con competenza la LIM.

• CITTADINANZA E COSTITUZIONE:lavora in cooperative

learning; rispetta e valorizza il lavoro degli altri.

• MATEMATICA:utilizza schemi e diagrammi per spiegare

un argomento; opera classificazioni.

COMPETENZE CHIAVE

• Imparare a imparare

• Competenze sociali

• Competenze digitali

• Comunicazione nella madrelingua• Comunicazione nella madrelingua

• Competenze matematiche

• Spirito di iniziativa

VERIFICA E VALUTAZIONE

• ATTIVITA’ DI ROLE PLAY

• RUBRICHE DI AUTOVALUTAZIONE COSTRUITE

INSIEMEINSIEME

PRODOTTO ATTESO

Assumere il ruolo di insegnante e spiegare la

lezione alla classe utilizzando strategie per

rendere chiaro e semplice l’argomento.

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’

Per far comprendere bene il discorso sugli

aggettivi e pronomi indefiniti giochiamo con

gli esperimenti grammaticali.gli esperimenti grammaticali.

Partiamo da una definizione che troviamo sul

nostro libro di grammatica:

Ma sarà proprio vero o si possono usare

anche come aggettivi?

Sperimentiamolo insieme

• Procediamo allo stesso modo con ogni,

qualche, qualunque, qualsiasi, che sono solo

aggettivi .

• Togliamo il nome per trasformarli in pronomi:

Cosa succede?

Anche in questo caso le frasi non funzionano.

Anche in questo caso la regola non si può

confutare.

Questo tipo di lavoro potrebbe sembrare banale,

inutile.

In realtà, secondo me, serve ad attivare le menti

e quindi a fare in modo che ciascun alunno

prenda parte attiva alla lezione.prenda parte attiva alla lezione.

Inoltre, alla fine della lezione, ciascuno sa bene

qual è la differenza tra aggettivo e pronome e li

sa individuare con sicurezza in un testo.

Il tutto senza ulteriore, inutile dispendio di

energia.

Adesso un lavoro un po’ diverso.

Per arrivare alle parti variabili e invariabili del

discorso utilizzo un approccio induttivo.discorso utilizzo un approccio induttivo.

Parto da due parole- chiave scritte sulla lavagna:

brainstorming e discussione collettiva sul loro

significato.

Scrivo ciò che i bambini mi dicono

• A questo punto, in una tabella a doppia

entrata , registriamo le categorie di parole che

cambiano, che sono cioè variabili e le

categorie che invece non cambiano, che sono categorie che invece non cambiano, che sono

cioè invariabili.

• Abbiamo fatto così una classificazione delle

parti variabili e invariabili del discorso.

Con questa discussione collettiva abbiamo

capito che…

Raccolgo le risposte dei bambini Raccolgo le risposte dei bambini

A questo punto gli alunni, a turno, assumono il ruolo di

insegnante e, con uno schema, spiegano la regola

scoperta insieme

NONO

NONO

Alla fine si fa un bilancio valutativo sull’attività

didattica e ciascuno esprime il suo indice di

gradimento con un voto.

Si procede allo stesso modo con la grammatica

valenziale.

Brainstorming sulla parola “valenza”e…