Competenze e processi cognitivi Percorso sperimentale ... · I sei cappelli per pensare di Edward...

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Processi cognitivi e competenzeProcessi cognitivi e competenzePercorso sperimentale sui processi dialetticiPercorso sperimentale sui processi dialettici

Gruppo di Ricerca con il Prof. PetraccaGruppo di Ricerca con il Prof. PetraccaI sei cappelli per pensare di Edward De Bono

Documentazione Curricolo Progetto Curricolo verticale di Scienze (2^ PARTE)

Insegnante Di Blasio RossellaIstituto Comprensivo Pescara 3

Classe 3^ B Scuola Primaria «E.Codignola»Anno Scolastico 2015-2016

PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE LAVORO/STORYBORD LAVORO/STORYBORD LEZIONE APERTA:LEZIONE APERTA:

-Cappello bianco-Cappello bianco-Cappello giallo -Cappello giallo -Cappello rosso-Cappello rosso

Gocce di memoria…Gocce di memoria…

A cura degli alunni della classe 3^ B

I meravigliosi segreti dell’acqua….

…raccontati coni sei cappelli per pensare di Edward De Bono

Canto corale Canto corale «Gocce di memoria» di Giorgia«Gocce di memoria» di Giorgia

COMPITO DI REALTA’:Come organizzereste la lezione

aperta ai vostri genitori per spiegare il Progetto «Gocce di memoria» usando i sei cappelli

per pensare?

COMPITO DI REALTA’:Come organizzereste la lezione

aperta ai vostri genitori per spiegare il Progetto «Gocce di memoria» usando i sei cappelli

per pensare?

ACQUAACQUA

ITALIANOITALIANO

RELIGIONE CATTOLICARELIGIONE CATTOLICA

SCIENZE/TECNOLOGIASCIENZE/TECNOLOGIA

MATEMATICAMATEMATICA

CITTADINANZACITTADINANZA

ARTEARTE

GEOGRAFIAGEOGRAFIA

STORIASTORIA

PROGETTO «GOCCE DI MEMORIA»

PROGETTO «GOCCE DI MEMORIA»

MUSICA/CORPOMUSICA/CORPO

Cappello BIANCO: oggettivitàCappello BIANCO: oggettivitàSCIENZE-TECNOLOGIA, STORIA, GEOGRAFIA, SCIENZE-TECNOLOGIA, STORIA, GEOGRAFIA, ITALIANO ITALIANO

Il metodo sperimentale Gli stati della materia Esperimenti Che cos’è l’acqua Il ciclo dell’acqua L’acqua salata Gli ambienti d’acqua Flora e fauna del mare Una sorgente vista «dal vivo»: relazione oggettiva visita

guidata Descrizione oggettiva di una città di mare: Pescara

L’acqua: il primo elementoL’acqua: il primo elemento

Il padre della scienza modernaIl padre della scienza moderna

Il metodo sperimentale e gli stati della Il metodo sperimentale e gli stati della materiamateria

EsperimentoEsperimento

L’acquaL’acqua

Il corpo umano e l’acquaIl corpo umano e l’acqua

L’acqua è l’elemento principale del nostro corpo: noi siamo costituiti per il 70% da acqua.L’acqua è anche il veicolo usato per il trasporto dei nutrienti e dell’ossigeno a tutte le cellule e per l’eliminazione delle sostanze di rifiuto accumulate nel nostro corpo.

Flora marinaFlora marina

Le foreste galleggianti degli oceaniLe foreste galleggianti degli oceaniNei fondali degli oceani, crescono le più grandi piante marine al mondo: le alghe «Kelp», che in inglese significa gigante. Sono alghe brune giganti che crescono fino a 35 metri di altezza, formando delle vere e proprie foreste sott’acqua, chiamate per questo foreste di kelp. Il più grande kelp gigante ha raggiunto i 65 metri di altezza.

Le alghe Kelp vivono in acque nutrienti e fredde, soprattutto dove c'è un fondale marino roccioso e poco profondo (da 5 a 30 metri o 15 a 100 metri).

Le foreste di "kelp" giganti sono tra gli habitat più produttivi della Terra, perché ospitano una grande varietà di specie vegetali e animali. Molti animali, non solo pesci e invertebrati, ma anche uccelli, sfruttano queste alghe come riparo o come cibo. Le più spettacolari si trovano in Australia, Sud Africa e America (California).

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Fauna marina: classificazioni Fauna marina: classificazioni

Fauna marina: grappolo associativoFauna marina: grappolo associativo

Ricerca sul coralloRicerca sul corallo

La prime forme di vita sulla vita sulla La prime forme di vita sulla vita sulla TerraTerra

La vita si sviluppa.. LA La vita si sviluppa.. LA PANGEAPANGEA

Ambiente MAREAmbiente MARE

I movimenti del mareI movimenti del mare

Ambiente FIUMEAmbiente FIUME

Il portoIl porto

Il 19 maggio 2016 noi alunni della classe terza B, insieme ai compagni delle sezioni C e A, accompagnati dalle maestre, siamo andati alla riserva naturale di Popoli per visitare le sorgenti del fiume Pescara. Noi alunni della sezione B , insieme a quelli della sezione C, siamo saliti su un pullman grande, mentre la sezione A è andata con un pullman più piccolo. Siamo partiti alle ore 8.45. avevamo assegnato un pullman grande. Il viaggio è durato un’ ora. L’autista ha guidato correttamente. Il nostro comportamento sul pullman è stato è stato adeguato, cioè rispettoso delle regole. Appena arrivati a destinazione siamo stati accolti da una guida, la signorina Giada, che ci ha illustrato la flora e la fauna presenti.Eravamo 71 bambini in tutto e le maestre ci hanno divisi in 2 gruppi. Quindi abbiamo fatto percorsi stabiliti , sempre guidati. Il nostro gruppo, accompagnato dalle maestre Rossella e Kristin, guidati dalla Sig.na Giada, ha iniziato il percorso per vedere la vegetazione tipica della riserva naturale dell’ambiente d’acqua delle sorgenti. Per circa mezz’ora abbiamo percorso a piedi la collina, dove abbiamo osservato i fiori e le piante: l’orchidea selvatica, il dente di leone, le ginestre, i pioppi, l’equiseto.Arrivati in cima alla collina abbiamo osservato dall’alto le sorgenti del fiume.Riscesi, abbiamo osservato da vicino: su un percorso d’acqua ferma, dalla terra, c’erano delle cosiddette “polle”, ovvero dei punti in cui l’acqua quasi ribolle: quelle sono le vere sorgenti.Alle ore 13.00 abbiamo pranzato al sacco in un’area pic-nic a noi riservata. Successivamente abbiamo visto degli uccelli rapaci a cura dell’associazione falconieri “Il Posatoio”: erano un allocco, un gufo reale e una civetta.Abbiamo ascoltato la spiegazione degli esperti falconieri e, alle ore 15.15, siamo ripartiti per il ritorno.Alle ore 16.30 siamo arrivati in Via del Milite Ignoto, davanti alla Scuola, dove le maestre ci hanno riconsegnato ai nostri genitori.

RELAZIONE OGGETTIVA DI GRUPPO

Una sorgente dal vivo: la Riserva delle sorgenti del PescaraUna sorgente dal vivo: la Riserva delle sorgenti del Pescara

La descrizione La descrizione oggettivaoggettiva

Testo descrittivo oggettivoTesto descrittivo oggettivo

PESCARA

TESTO DESCRITTIVO TESTO DESCRITTIVO OGGETTIVOOGGETTIVO

La mia cittàLa mia città

TESTO DESCRITTIVO TESTO DESCRITTIVO OGGETTIVOOGGETTIVO

La mia cittàLa mia città

La Pineta D’AvalosLa Pineta D’Avalos

Cappello Cappello GIALLO GIALLO SCIENZE, STORIA, ITALIANO, RELIGIONE MUSICA

Nell’acqua..la vita Le domande dell’uomo sull’origine della

vita La prima forma di vita sulla Terra La nostra prima acqua… intervista

Le domande Le domande dell’uomo dell’uomo sull’origine della sull’origine della vitavita

La risposta della scienzaLa risposta della scienzaAlghe e batteri…i nostri progenitori…..

Studiando la formazione della Terra e le Ere geologiche, abbiamo già visto che la prima forma di vita sulla Terra è nata proprio…nell’acqua!!!!Circa 4 milioni di anni fa, nelle acque dei mari, comparvero i primi microscopici esseri viventi: ALGHE E BATTERI(Lavoro collettivo alla LIM)

Acqua=vita: forse non siamo Acqua=vita: forse non siamo soli…soli…Quando si parla di acqua, il pensiero corre

immediatamente al problema della nascita della vita. Se, dunque, l’acqua era già presente nella nube primordiale che ha originato il Sole, ciò significa che le condizioni iniziali che hanno consentito la nascita della vita non dipendono necessariamente dalle caratteristiche particolari del nostro sistema solare, ma possono essere comuni nello spazio. E questo aumenta ulteriormente la speranza di trovare segni di vita in qualche altro angolo della nostra galassia. Basterà semplicemente saperli cercare...(Ricerca di gruppo on line alla LIM)

La nostra prima vita…nell’acquaLa nostra prima vita…nell’acquaIl pezzo del gruppo Massive Attack è stato scritto partendo dal ritmo del battito del cuore.Si intitola «Teardrop», che significa lacrima.Nel video del brano, si vedono le immagini di un bambino che «galleggia» nel liquido amniotico.Ecco la nostra intervista al «bambino nella goccia»…

I-Come ti trovi nella pancia della mamma?B-Mi trovo benissimo perché sto sempre sott’acqua e l’acqua mi piace, perché la mattina quando mi sveglio sento la mamma cantare. Sto molto comodo.Sto bene perché sono in una bolla che mi culla, mi avvolge e mi rilassa.I- Come ti sembra di stare là dentro? B-Mi sembra di stare su un’astronave. La pancia della mamma sembra un portale dove fluttui. E’ bellissima, sembra un’onda che mi culla.I-Ma stai stretto dentro la pancia?B-Sì, ma mi piace stare vicino alla mia mammaI-Ti piace stare nella pancia della mamma?B-Sì, perché nessuno mi disturba e per me è come una casaI-Senti freddo?B-No, perché il calore della mia mamma mi riscalda

Intervista al bambino nella pancia della mammaIntervista al bambino nella pancia della mamma

I-Come ti chiami?B-Non prevedo il futuro..Me lo deve dare la mamma il nome, ma non ancora l’ha scelto… aspetta che esca dalla panciaI-E’ bello sentire il cuore della mamma?B-Sì, ed io provo i suoi stessi sentimentiI-Ma respiri meglio con l’acqua o con l’aria?B-Per il momento con l’acqua, poi ti dirò.I-Che fai durante il giorno?B-Faccio ruote, capriole, salto, tiro calci e dormo tanto. La notte mi piace ascoltare il cuore della mammaI-Quando tua mamma dorme che fai?B-Io mi sveglio di sobbalzoI- Hai finito la formazione?B-No, mi mancano quattro mesiI-Quando la mamma cade hai paura?B-Certo che ho paura!!!

Intervista al bambino nella pancia della mammaIntervista al bambino nella pancia della mamma

I-Cosa mangi?B-Mangio quello che mangia la mammaI-Come ci si sente quando ricevi il cibo dal cordone ombelicale?B-Si sente come il solletico che ti arriva nel pancino, ed è una sensazione molto bellaI-Senti i rumori?B-Sì, ma un po’ bassi.I-Come si sta nel liquido amniotico?B-Bene, perché quando la mamma fa le passeggiate in centro sente in continuazione i clacson, invece io no, perché grazie al liquido amniotico non sento niente.I-Vorresti uscire dalla pancia?B-Sì, perché vorrei vedere il mondo, visitare città, scoprire cose nuove e vedere come sono fatti i miei genitori.E come uscirò starò più vicino alla mia mamma

Intervista al bambino nella pancia della mammaIntervista al bambino nella pancia della mamma

ITALIANO, ARTE, MUSICA, ED.FISICA Penso al mare..e racconto Guardo l’immagine e… Emozioni in..poesia Arte e Musica si incontrano e si fondono

in…gesto L’emozione…nella poesia del Grande Poeta

Cappello Cappello ROSSO ROSSO

Penso al mare o all’acqua, Penso al mare o all’acqua, indosso il cappello rosso e….. raccontoindosso il cappello rosso e….. racconto

Quando vedo il mare sento un’emozione in me.Al mare è sempre la giornata perfetta.A me il mare fa impazzire: mi piace andare sott’acqua, salire sugli scogli, raccogliere le conchiglie, mangiare allo stabilimentoQuando metto i piedi nell’acqua sento lo sciabordio delle onde che mi emoziona tantissimo.Quando nuoto mi sembra di essere avvolto da un manto liscio e morbido come la lana.A riva puoi fare una passeggiata, raccogliere tante belle conchiglie e sentire all’interno il rumore del mare come se il vento mi raccontasse i i segreti del mare; qualche volta sotto l’ombrellone mi piace stendermi con un telo a prendere il sole, a volte sul lettino e altre volte sulla sabbia perché il calore mi fa sentire abbracciata da un raggio di sole. L’estate è la stagione più bella perché fa caldo, si può andare al mare e ci si può incontrare con gli amici, perché d’inverno, tra lo sport, i compiti e gli impegni con i genitori non hai tempo di vederli.Mi piace tuffarmi perché, anche se faccio un tuffo piccolo, mi sembra di volare

Adoro stare in compagnia dei miei amici e giocare a carte…Fare il bagno quando le onde sono enormi… Fare passeggiate sulla battigia perché sembra di avere delle scarpe d’acqua.Personalmente amo tantissimo il mare. Quando entro in acqua mi sento una sirena, mi piace giocare in acqua e nuotare tutto il tempo.Mi piace raccogliere i pesciolini e dopo un po’ di tempo lasciarli liberi, perché così non muoiono e possono raggiungere la loro casa.Mi piace lanciare le lanterne di sera quando c’è una festività e guardarle come lucciole che si levano in cielo illuminando la notte.Mi piace fare le passeggiate in acqua, sedermi a fare le onde con le mani. Diciamola così: amo il mare come me stessa

Penso al mare o all’acqua, Penso al mare o all’acqua, indosso il cappello rosso e….. raccontoindosso il cappello rosso e….. racconto

A me piace un sacco il mare, solo che non lo sopporto quando è sporco perché non mi posso fare il bagno.Non mi piace stare in riva al mare perché ci sono le conchiglie e, se ci cammini, fanno maleA me del mare non piace il calore del sole, perché ti devi mettere la crema solare e poi fa caldissimo e il fastidio più grande è quando metti i piedi nel mare e poi nella sabbia, così diventano cotolette.Non mi piace che, quando vado in spiaggia, le ciabatte si riempiono di sabbia, e infatti io uso sempre il lavapiedi.A me piace molto il mare, ma non mi piacciono delle cose del mare come, per esempio, fare la “cotoletta”, perchè mi si infila da tutte le parti la sabbia e mi dà fastidio perché mi sembra che migliaia di formiche rosse mi camminano per tutto il corpo. 

Penso al mare o all’acqua, indosso Penso al mare o all’acqua, indosso il cappello rosso e….. raccontoil cappello rosso e….. racconto

Da un’immagine surrealista…emozioniDa un’immagine surrealista…emozioni

Alunni 3^ B

Se guardi con la fantasia sembra che c’è un uomo che bacia un bambino appena nato.Dietro quell’onda meravigliosa ci sono onde piccoline che sembrano nuvole infinite…Nel cielo un uomo e una donna che si baciano trattengono i colori dell’amore.Guardando l’immagine provo un ‘emozione fortissima che mi spinge ad entrarci. Vedo l’amore che mi circonda e mi porta in un mondo incantato. Vedo un cuore volare nel cielo.La spuma del mare assomiglia a due innamorati che sognano la vita.

Da un’immagine surrealista…emozioniDa un’immagine surrealista…emozioni

Alunni 3^ B

Quando guardo il mare vedo me e il mio fidanzato sulla sabbia nel mare, sotto forma di spuma.Mi viene un’emozione forte. Sembra di volare. Provo tanta felicità.Mi piacerebbe sdraiarmi su una nuvola.La spuma sembra essere di seta e mi incanta con la sua delicatezza.Due giovani si tengono per mano e vanno verso il mare infinito.Persino le nuvole che mutano le loro forme si rivelano essere due innamorati…..Sembrano due anime vive che si incontrano

Da un’immagine surrealista…emozioniDa un’immagine surrealista…emozioni

Alunni 3^ B

Se guardo il mare vedo l’amore.Se mi tuffo mi sembra di essere PoseidoneGuardo l’orizzonte..Sembra sia un sognoSe guardo il mare vedo l’amore Vedo me stessa…e vedo un’emozione troppo grande per esprimerla

Emozioni in…poesiaEmozioni in…poesia

Giada Corradini Leonardo Meletti

Il mare fluttuacome ali di farfalla.Quando vi entriti canta una dolce melodiati cullae ti fa restare.Il mare ti coprecon una delle sue ondee usa la suamano d’acquacome cuscino.Il mare ondeggiaE ti fa sognareE con te..Si riposa.

Il mareè azzurro come il cielo.Il mareè come una nuvola sofficeimmersa in un sogno infinito.Il mareè come tutte le cose meravigliosedel mondo

Quando arte e musica…Quando arte e musica… si fondono si fondono--Renè MagritteRenè Magritte - -Ludovico EinaudiLudovico Einaudi

L’emozione della poesia ..nei versi del Grande L’emozione della poesia ..nei versi del Grande PoetaPoeta

GABRIELE D’ANNUNZIO

Il tema dominante della poesia è la ricerca della bellezza e la possibilità di esprimere e far parlare il mondo delle sensazioni, delle emozioni e dei sentimenti, il rifiuto della razionalità. La poesia, infatti, è una sinfonia musicale perché il poeta sceglie le parole non tanto per il loro significato quanto per il loro suono, per creare la suggestione di una musica.Il Grande Poeta pescarese Gabriele D’annunzio, nella sua poesia «La pioggia nel pineto», esprime le sue emozioni…sulla pioggia…e la pineta, ora, porta il suo nome.

 

La pioggia nel pinetoLa pioggia nel pineto[…]Ascolta. Piovedalle nuvole sparse.Piove su le tamericisalmastre ed arse,[…]Odi? La pioggia cadesu la solitariaverduracon un crepitío che durae varia nell’ariasecondo le frondepiù rade, men rade.

Ascolta rispondeal pianto il cantodelle cicaleche il pianto australenon impaura,nè il ciel cinerino.E il pinoha un suono, e il mirtoaltro suono, e il gineproaltro ancóra, stromentidiversisotto innumerevoli dita. […]

GABRIELE D’ANNUNZIO