Post on 02-May-2015
Ciao amici, siamo un gruppo di bambini di classe 4^ e viviamo a
Monza. In questo fumetto vi
racconteremo quanto fu importante il fiume Lambro per la
nostra città.
Venite con noi…
La sorgente del Lambro si trova a Piano
Rancio, presso Magreglio, a Nord di Erba, a quota 944
metri s.l.m.
Il nome Lambro deriva da un
termine latino che significa lucente,
infatti, molto tempo fa, le sue
acque erano limpide.
sorgente
COMO
LECCO
BELLAGIO
MAGREGLIO
L.PUSIANO
F.L
AM
BR
O
LAGOCOMO
All’inizio del suo corso, in montagna, possiamo incontrare delle piccole cascate. A Sud di Erba
entra nel lago di Pusiano e poi prosegue
in Brianza, tra le sue colline.
Triuggio
Finalmente il Lambro si avvicina a
Monza, entra nel parco …
e continua il suo percorso nella città.
Qui nasce il Lambretto, una derivazione del
Lambro.
Il Lambro raggiunge Milano, ne bagna la zona più orientale, e
conclude il suo viaggio nel Po, a Orio Litta.
Milano,zona Palmanova
Ora vorremmo raccontarvi qualche cenno sulla storia di
Monza …Proprio come nell’antichità le
civiltà nascevano e si sviluppavano lungo i grandi
corsi d’acqua, anche Monza è sorta a ridosso del fiume
Lambro.
Per molto tempo le acque del Lambro sono state molto utili, anzi indispensabili, all’uomo.- Per il cibo: siccome l’acqua del Lambro era pulita, ospitava tanti pesci con cui ci si poteva
nutrire.
- Per i bisogni di ogni giorno:
la gente utilizzava l’acqua del Lambro per lavarsi o fare
il bucato.
Lavandaie lungo il Lambretto.
- Per il lavoro: con il Lambro i campi
potevano essere irrigati e si facevano funzionare le
ruote dei mulini che azionavano le macine.
Visto l’importanza che le acque del fiume Lambro avevano per la vita
delle persone, nacquero i guardiani del fiume: i “campari”. Essi
dovevano verificare che non ci fossero violazioni nell’uso delle
acque del fiume …
e avevano il compito di tenere pulito il fiume e le sue derivazioni, togliendo
le piante e i detriti che potevano depositarsi nelle
sue acque.
Il Lambro favorì dunque lo sviluppo di attività produttive
lungo le sue rive e, le trasformazioni che coinvolsero la città di Monza, modificarono il suo percorso nella zona del
centro.
Venite con noi… alla scoperta di questi cambiamenti:
Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati
Il Lambretto è un fiume artificiale, cioè è stato costruito dall’uomo per
limitare le piene in modo da evitare l’allagamento del
centro storico e come difesa da persone
indesiderate lungo le mura costruite dai
Visconti.
Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati
Il Lambro attraverso il centro di Monza in una carta del 1897;
sono ancora presenti lederivazioni che compaiono
nella carta del 1721.
Al Lambro furono apportate alcune modifiche per creare numerose piccole diversioni
per i mulini e derivazioni per l’irrigazione. L’acqua
veniva deviata dal Lambro anche per le tintorie e i
candeggi e per la produzione di feltri della
lana.
Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati
Nella prima immagine si vede una casa costruita tra il Lambro e la diversione verso sinistra visto da via S. Maddalena.
Nell’immagine di fianco si vede la stessa casa ai giorni nostri, al posto della diversione del Lambro ora c’è la strada.
Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati
Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati
Sul corso del Lambro, verso la fine del 1800,
lavoravano tanti mugnai. Per far girare le pale dei mulini si usava la forza
delle sue acque. La maggior parte dei mulini
era concentrata nel territorio dell’attuale
centro storico.
Dal Lambro uscivano tante rogge artificiali. Ad esempio, la Roggia del Principe, che forniva
l’acqua al laghetto della Villa Reale.
Alcune rogge avevano origine da sorgenti naturali: i fontanili.
Tra queste abbiamo la Roggia della Pelucca,
che possiamo vedere in piazza Trento e Trieste
(Monza)
Il Lambro e il Lambretto come si presentano ora nel centro di Monza; sono scomparse tutte le diramazioni.
Da: “L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro”; di P. Casati
Gli scomparsi MuliniDelle Grazie Vecchie
Abbiamo detto che verso la metà del 1800 lungo il corso del fiume Lambro c’erano tanti mulini di
legno. Molti sono scomparsi, ma altri esistono ancora….
Il Mulino Colombo, sul fiume Lambro, si trova nel centro di Monza; attualmente è sede del “Museo etnologico Monza e Brianza”, al suo interno possiamo trovare
macchinari dell’arte molitoria.
IL MULINO DEL CANTONE
Il mulino del Cantone si trova all’interno del parco di Monza. La struttura dell’edificio è posta vicino a un canale che un tempo azionava le pale del mulino.
Il mulino ha subito numerosi interventi di ristrutturazione e restauro; degna di nota è la torretta in mattoni a vista con merli ghibellini.
MULINO S. GIORGIO
Il mulino San. Giorgio si trova all’interno del Parco di Monza. Il mulino è stato ristrutturato e ancora oggi viene usato per l’allevamento degli animali.
Quando i Mulini S. Giorgio erano attivi venivano azionati dal
Lambro che passava, e passa tuttora,
attraverso la roggia Molinara.
MULINI ASCIUTTI
Il mulino fa parte della Cascina dei Mulini Asciutti all’interno del Parco di Monza. La cascina è composta da due edifici paralleli che sono uniti da un corridoio attraverso il quale si accede a due sale di macina, ai controlli delle chiuse ed al piano terra di ogni edificio. Tra i due edifici scorre la Roggia derivata dal fiume Lambro. Pensate che ancora oggi è possibile ammirare il funzionamento dei vecchi ingranaggi.
Sulle sponde del Lambro, oltre ai mulini, sorsero
anche filande e fabbriche dove vi lavoravano moltissimi operai.
Agli inizi del secolo scorso inizia il declino dei mulini, sostituiti poco alla
volta da macchine alimentate da elettricità. L’aspetto della città di
Monza cambia: dove c’erano i mulini troviamo le fabbriche… e con esse cambia anche l’aspetto del fiume
Lambro: inizia il suo inquinamento!
Da alcuni decenni si sta lavorando per cercare di arginare
il crescente inquinamento; a questo scopo sono sorti lungo il
percorso del fiume numerosi depuratori d’acqua.
Speriamo che questo racconto vi sia piaciuto e vi
abbia fatto capire, come abbiamo compreso noi,
l’importanza di rispettare e salvaguardare l’ambiente in
cui viviamo.
BIBLIOGRAFIA
• Il fiume Lambro: l’utilizzo, l’abbandono, gli interventi di salvaguardia A cura di Luciano Ponzoni Consorzio del Parco della Valle del Lambro
• L’acqua nel territorio di Monza Passato Presente Futuro A cura di P. Casati Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Milano
• www.reggiadimonza.it
Lavoro realizzato dagli alunni della classe 4^ B,
Scuola Primaria Maddalena di Canossa, Monza
a.s. 2012-2013
Insegnanti referenti:
Daniela Pessina, Gloria Di Gennaro