Post on 02-May-2015
““Che cos’è la Neuropsicologia?” Che cos’è la Neuropsicologia?”
La Neuropsicologia è una disciplina che analizza, attraverso strumenti sperimentali, il rapporto
mente- cervello.AMBITO AMBITO
SPERIMENTALESPERIMENTALE- - Scopo euristicoScopo euristico, avvalendosi di pazienti i cui , avvalendosi di pazienti i cui processi cognitivi sono alterati da una lesione processi cognitivi sono alterati da una lesione cerebrale .cerebrale .
- Studio della Studio della base neurale delle funzioni mentalibase neurale delle funzioni mentali (metodo di correlazione anatomo-clinico e (metodo di correlazione anatomo-clinico e metodi di neuroimaging funzionale)metodi di neuroimaging funzionale)
- Studio della Studio della funzione mentale: funzione mentale: studio dei studio dei pazienti con danni cerebrali per comprendere pazienti con danni cerebrali per comprendere l’architettura funzionale dei processi cognitivi l’architettura funzionale dei processi cognitivi normalinormali
Indagare le alterazioni patologiche dei Indagare le alterazioni patologiche dei processi mentali con intenti diagnostici e processi mentali con intenti diagnostici e riabilitativi (terapeutici) in pazienti che riabilitativi (terapeutici) in pazienti che
hanno subito un danno cerebrale (di hanno subito un danno cerebrale (di origine vascolare, traumatica, etc).origine vascolare, traumatica, etc).
AMBITO CLINICOAMBITO CLINICO
NEUROPSICOLOGIA CLINICA NEUROPSICOLOGIA CLINICA
Descrizione di quadri cognitivi e comportamentali conseguenti a lesioni cerebrali.
Spiegazione di tali quadri attraverso modelli interpretativi cognitivi e/o neurofunzionali.
Creazione di strumenti di valutazione dei deficit diagnosi clinica riabilitazione neuropsicologica.
Approcci diversiApprocci diversi
Olistico: tutte le aree cerebrali sono funzionalmente
equivalenti, partecipazione dell’intero cervello ad ogni funzione.
Locazionista: una specifica funzione X è localizzata in una
specifica area cerebrale.
Circuiti Neurali: una funzione è svolta da un ampio circuito
neuronale e la lesione in una sua area ne disturba la funzionalità, producendo una disfunzione in aree distanti da quella che ha subito la rottura
tissutale Diaschisi (Monakow, 1914)
SCIENZAINTERDISCIPLINARE
- Neurologia- Neuroanatomia- Neurofisiologia- Neurochimica- Psicologia- Linguistica- Intelligenza artificiale
NEUROPSICOLOGIA
Assunti di baseAssunti di base
1.Principio della modularità: “Ogni sistema complesso è costituito da sottocomponenti indipendenti tra loro (Marr, 1982; Shallice, 1981).
Un modulo (Fodor, 1983) è un meccanismo computazionale:
innato
indipendente da altri componenti (computazionalmente autonomo)
opera su rappresentazioni specifiche
associato ad una struttura neurale localizzata
automatico nel funzionamento
veloce
poco influenzabile da altre strutture (isolato)
2. Assunzione di frazionamento: il danno cerebrale può causare un deficit selettivo ad una o più unità di elaborazione lasciando le altre aree intatte (Caramazza, 1984).
3. Assunzione di corrispondenza: esiste una qualche corrispondenza tra struttura mentale e organizzazione funzionale, o meglio tra moduli funzionali e circuiti neuronali complessi (assemblamenti cellulari - Hebb, 1949).
4. Assunzione di costanza: il danno cerebrale ha solo effetti locali sul sistema cognitivo che non subisce una riorganizzazione funzionale generale.
5. Assunzione di trasparenza: esiste una relazione trasparente tra un deficit (D) e il processo funzionale danneggiato (P).
NEUROPSICOLOGIA CLINICA: APPLICAZIONI
Lesioni cerebrali (ictus)
Tumori cerebrali
Traumi cranici
Patologie degenerative del cervello
Malattie genetiche
Abuso di sostanze, infezioni, AIDS,…
Patologie psichiatriche
LA VALUTAZIONE IN NEUROPSICOLOGIA LA VALUTAZIONE IN NEUROPSICOLOGIA CLINICACLINICA
Scopi: Scopi:
Diagnosi Diagnosi riabilitazione riabilitazione
Gestione e/o assistenza del pazienteGestione e/o assistenza del paziente
Efficacia di una tecnica di trattamentoEfficacia di una tecnica di trattamento
Fornire dati in una questione legaleFornire dati in una questione legale
RicercaRicerca
Più scopiPiù scopi
1. Definizione del problema Motivo dell’intervento ? inquadramento
del paziente
Da chi è stato inviato il paziente ?
2. Anamnesi cognitivo-comportamentale Quando è iniziato il disturbo ? E come si è evoluto ?
Causa del disturbo ?
Raccolta di informazioni circa le abilità cognitive, l’umore, il comportamento, la presenza di eventuali fenomeni allucinatori, la qualità del sonno, l’appetito, deficit periferici.
Raccolta di informazioni cliniche neurologiche e neuroradiologiche.
Farmaci.
3. Colloquio clinico
Esplorazione delle aree cognitive priorità a quelle identificate in anamnesi come maggiormente critiche.
Osservazione dello stato di coscienza e dell’interazione con l’ambiente.
Orientamento nel tempo, nello spazio e personale.
Anosognosia.
Competenze comunicative / conversazione.
Comprensione, produzione del linguaggio ed eloquio.
Contenuto del pensiero.
Appropriatezza e coerenza del comportamento.
Capacità a compiere azioni semplici e complesse.
Umore (depresso/euforico…).
Agitazione, aggressività, bizzarrie…
Attività motoria, cammino, postura, disordini del movimento…
ADL, IADL.
Al termine del colloquio annotare se la collaborazione è stata continuativa, se l’atteggiamento è stato fluttuante , distrazioni, particolari comportamenti…
Attenzione alle manifestazioni comportamentali.
4. Valutazione neuropsicologica – concetti di base
1.Ci sono evidenze di disfunzione organica del cervello ?
2.Qual è la natura e l’estensione del danno cognitivo ?
3.Quali sono le conseguenze pratiche del danno cognitivo ?
4.Come sono l’umore e il comportamento di un individuo con danno cerebrale ? - la presenza di un disturbo dell’umore è causato direttamente o indirettamente dal danno cerebrale ? - Tale disturbo ha un impatto sulla prestazione ai test ?
5.La prestazione cognitiva cambia nel tempo ? AD ? VD ? Effetto “apprendimento” dei test ?
6. Quali sono le implicazioni del “pattern cognitivo” sulla riabilitazione ?
7. Effetto di un intervento chirurgico sulle funzioni cognitive.
IPOTESI COME LINEE GUIDA DELL’ ESAME
Affinità tra procedimento diagnostico e metodo sperimentale
L’esame neuropsicologico può essere visto come una serie di esperimenti che generano ipotesi esplicative nel corso della loro valutazione
L’esaminatore formula il primo gruppo di ipotesi sulla base:
quesiti diagnostici (natura dei sintomi e dei disturbi, quesito di invio)
quesiti descrittivi (caratteristiche del quadro presentato dal pz, come si esprime il problema)
informazioni ottenute dalla storia
informazioni ottenute da informatori (caregiver)
iniziale impressione generata dal paziente
Il processo diagnostico implica l’eliminazione successiva di possibilità
diagnostiche alternative
PREREQUISITI PER LA VALUTAZIONE
1.Concentrazione dolore, mal di testa, preoccupazione, ansia, depressione, rapido affaticamento…
2. Comprensione verbale e scritta
3. Motivazione danno cerebrale: scarse iniziativa e attività; disturbo dell’ umore… guadagno secondario ?
FATTORI INVALIDANTI LA VALUTAZIONE (Groth – Marnat, 2000)
1.Disturbi fisici dolore, deficit sensoriali, motori, intossicazioni, farmaci …
2.Disturbi psichiatrici attuali o pre-esistenti;
3.Disturbi dell’ apprendimento;
4.Disturbi neurologi congeniti o pre-esistenti precedenti danni cerebrali, epilessia…
5.Persone di nazionalità diversa lingua ?
6.Effetto delle cultura ?
7.Variazione della prestazione tra una valutazione e l’altra cautela nel trarre le conclusioni.
ABILITÀ COGNITIVE SPECIFICHE
1.Funzionamento pre-morboso ??
2.Funzionamento intellettivo attuale Wais-r ???
3.Memoria
4.Attenzione e concentrazione
5.Linguaggio (comprensione, comunicazione…)
6.Abilità visuo-spaziali e costruttive
7.Funzioni esecutive
8.Umore, personalità e comportamento (labilità emotiva, irritabilità, apatia, controllo, sindrome post traumatica da stress ? Cambiamento della personalità ?
Esame neuropsicologico valutazione accurata in termini quantitativi e qualitativi delle prestazioni cognitive deterioramento di una certa abilità.
1. Individuazione dell’area o delle aree deficitarie
2. Valutazione formalizzata con prove specifiche
3. Utilizzare anche prove per le aree cognitive non apparentemente danneggiate
ATTENZIONE
Errori di valutazione falsi positivi e falsi negativi
Ottica di “misura” quantitativa delle abilità cognitive: - ridurre al minimo la cause di errore - evitare fonti esterne di variabilità
Utilizzo di prove standardizzate materiali e istruzioni uniformi, tarature italiane.
ERRORI ?
Errori di misurazione:
Tipo personale: dipendono dall’operatore
Errori variabili: sono il risultato dell’influenza di molti eventi casuali, imprevedibili
TEST STANDARDIZZATI ?
1.Finalità prognostiche previsione circa la capacità di svolgere una mansione
2. Finalità di ricerca
3. Finalità diagnostiche
La scelta dei test dipenderà da numerose considerazioni:
Obiettivi dell’esame
Validità e attendibilità
Sensibilità e specificità
Forme parallele
Tempo e costi
Tecniche non standardizzate di valutazione
QUALE TEST ?
L’utilizzo di un singolo test può fornire indicazioni chiare circa la funzionalità di una specifica capacità cognitiva
In Neuropsicologia tuttavia si ricorre all’utilizzo di Batterie testistiche volte ad una più completa ed eterogenea valutazione del singolo caso
Fonda la propria essenza nel concetto morfologico di processi neuronali diffusi che implica la non semplice e specifica divisione di aree e abilità cognitive distinte
BATTERIA DI TEST O SINGOLO TEST ?
Funzioni linguisticheFunzioni linguistiche
Funzioni mnesicheFunzioni mnesiche
Funzioni attentiveFunzioni attentive
PrassiaPrassiaRagionamento Ragionamento
astrattoastratto
Fluenza fonemicaFluenza semanticaDenominazioneTest dei gettoni
Digit spanCorsi spanBreve raccontoRievocazione figura di Rey
Matrici attenzionaliTrail making ATrail making B
Copia figura di Rey
Matrici colore di Raven
Abilità mnestica misurata: MBT uditivo-verbale
Istruzioni: l’esaminatore legge sequenze di cifre di lunghezza crescente (da 3 a 9). Il S è invitato a ripetere la sequenza immediatamente dopo la presentazione. Per ogni lunghezza sono previste due sequenze
Si interrompe la prova quando il S fallisce entrambe le sequenze
Correzione: La risposta è considerata corretta se tutte le cifre sono state ripetute correttamente nell’ordine di presentazione
Span (punteggio grezzo): lunghezza della sequenza più lunga ripetuta correttamente
SPAN DI CIFRE – Digit span