CAPRI CAMPUS SAPER FARE AIOPP La mie prime Visite Oculistiche · 2020-06-12 · Ambliopia...

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La mie prime Visite Oculistiche

AIOPP Dott.ssa Cristina Massaro Oftalmologo Pediatra Segretario Nazionale AIERV Tesoriere AIOPP SALERNO

CAPRI CAMPUS SAPER FARE AIOPP

1) Quali sono le abilità visive in un bambino nato a termine?

1) Quali sono le abilità visive in un bambino nato a termine?

• a) Il bambino alla nascita vede circa 1/50; vede il mondo in bianco e nero e non percepisce la profondità

• b) il bambino alla nascita vede circa 3/10 e riconosce solo i tre colori fondamentali (rosso, verde e blu)

• c) il bambino già a sei mesi di vita vede come un adulto e percepisce la profondità (stereopsi)

• d) il bambino raggiunge i 10/10 e perfeziona la stereopsi a 12 mesi di vita.

Il Sistema Visivo è relativamente maturo alla nascita.

AIOPP AIOPP

QUANTO E COME VEDE UN BAMBINO?

Alla nascita il neonato

percepisce tutti gli stimoli visivi ma non li elabora e ,quindi, non comprende ciò che vede.

Nei primi 15 giorni di vita il bambino vede circa 1/50, mette a fuoco le immagini a 20-30 cm di distanza e vede in bianco e nero; non controlla bene i muscoli oculari e sembra strabico.

A 2-3 mesi il bambino vede circa 1/10, fissa e segue le immagini in movimento ad un metro di distanza, ruota il capo e converge gli occhi.

Tra il quarto e il sesto mese il bambino vede circa 2/10, fissa e segue un oggetto a qualche metro di distanza e distingue i colori fondamentali (rosso, il verde e il blu).

A sei mesi controlla perfettamente i muscoli oculari e la stereopsi è perfezionata.

A due anni il bambino raggiunge i 10/10 di acutezza visiva e le sue strutture oculari funzionano in modo completo.

2) L’ambliopia è: • a) La condizione di capacità visiva ridotta in uno

o in entrambi gli occhi, non correggibile con lenti.

• b) La condizione che si instaura quando esiste una interferenza (ostacolo) o una deprivazione visiva che impedisce il normale sviluppo visivo nel bambino

• c) L’aumento di pressione nell’occhio del neonato

• d) L’occhio pigro che si cura con lenti correttive a partire dall’età di tre anni

• e) Entrambe le risposte a) e b)

AMBLIOPIA o occhio pigro (2-5% dei bambini)

Condizione mono o bilaterale di perdita visiva non correggibile con lenti che si instaura quando una interferenza (ostacolo) o una deprivazione visiva, intervengono nei primi mesi o nei primi anni di vita

( PERIODO PLASTICO) ed impediscono il normale

sviluppo visivo.

Decorso e stazioni della via ottica

Corpo genicolato laterale

Composto da 6 strati •2 più ventrali: strati MAGNOCELLULARI (cellule M della retina) •4 più dorsali: strati PARVICELLULARI (cellule P della retina)

Ogni strato riceve afferenze da un solo occhio •Gli strati 1-4-6 dall’emiretina nasale controlaterale •Gli strati 2-3-5 dall’emiretina temporale ipsilaterale

Corpo Genicolato laterale

Afferenze ed efferenze nervose

del corpo genicolato laterale

Corteccia cerebrale visiva

Corteccia cerebrale visiva

Corteccia visiva

Si determinano così le colonne di

orientamento (ogni colonna di

orientamento contiene anche

cellule complesse) e le colonne di

dominanza oculare che ricevono

afferenze solo dall’OD o solo

dall’OS

Il perfezionamento avviene per competizione sinaptica con contrazione

delle sinapsi non utili o non utilizzate.

Se il funzionamento di un occhio non è corretto, l’occhio migliore cattura un

numero superiore di cellule!

Nella corteccia visiva si hanno modifiche a carico delle colonne di dominanza

(a) Gattino normale (b) Con deprivazione bilaterale

(c) Con deprivazione monoculare (d) Con strabismo alternante (e) Con deprivazione alternante

Importanza del periodo plastico

Un’anomala interazione oculare durante questo periodo determina effetti

deleteri nelle connessioni corticali e gli effetti della deprivazione o dello

strabismo sono molto profondi nelle prime fasi di vita

1. Ambliopia strabica (+ comune) 2. Ambliopia anisometropica (differente difetto refrattivo in

OO) 3. Ambliopia da deprivazione

sensoriale (squilibrio nella trasparenza dei

mezzi diottrici tra OO p.es cataratta, ptosi, ipoema, alterazioni vitreali, ecc.)

1) Rimuovere i fattori ambliopigeni (intervento di cataratta, di strabismo o

di correzione della ptosi, ecc); 2) usare una correzione ottica adeguata o lenti a contatto nelle importanti

anisometropie ( aneisoconia) o intervento chirurgico refrattivo; 3) penalizzare od occludere l’occhio dominante.

3) A che età è consigliabile eseguire le prime visite oculistiche in bambini nati a

termine della gravidanza?

3) A che età è consigliabile eseguire le prime visite oculistiche in bambini nati a

termine della gravidanza?

a) Alla nascita e a sei mesi di vita b) A dodici mesi di vita c) A tre anni d) Appena il bambino ha imparato a

riconoscere le letterine dell’alfabeto e) Quando il bambino si lamenta di vedere

male

Le prime Visite Oculistiche: raccomandate dall’AIERV E dalla AIOPP

(Association Internationale pur l’Enfance et la Rehabilitation Visuelle) (Associazione Italiana Oftalmologo Pediatra e Pediatra)

devono effettuarsi:

Alla nascita A 6 mesi di vita A 12 mesi di vita A 3 anni A 6 anni

AIOPP

E’ consigliabile anticipare il momento della visita oculistica quando :

strizza gli occhi ; chiude un occhio quando guarda la luce; inclina o ruota la testa;

in presenza di fotofobia, sfregamento frequente degli occhi, arrossamento, lacrimazione.

Perché visitiamo un bambino già all’età di sei mesi o prima… ?

La diagnosi precoce di un problema oculistico migliora la prognosi e rende più efficace la riabilitazione visiva!

Ad esempio: in presenza di una cataratta congenita sono migliori le prospettive di riabilitazione visiva se si interviene il più

precocemente possibile.

In alcune forme di strabismo la precoce

correzione ottica favorisce il trattamento e consente di evitare la correzione chirurgica

della patologia.

La tempestività diagnostica è fondamentale nel nostro lavoro con i bambini perchè il sistema neuro-visivo è ancora molto “plastico” ed è possibile intervenire e riabilitare con successo i nostri pazienti.

4) A che età si può somministrare uno stereotest di Lang per valutare

la stereopsi in un bambino?

• a) A tre mesi di vita • b) A sei mesi di vita • c) Intorno all’anno di vita • d) Atre anni • e) A quattro anni

4) A che età si può somministrare uno stereotest di Lang per valutare

la stereopsi in un bambino?

• a) A tre mesi di vita • b) A sei mesi di vita • c) Intorno all’anno di vita • d) Atre anni • e) A quattro anni

Lo studio della Stereopsi serve per testare il grado di collaborazione binoculare e la capacità di percepire

la profondità . In bambini molto piccoli si osserva se il bambino

“saltella visivamente” da una immagine all’altra o cerca di afferrare le immagini che vede.

5) A che età è possibile valutare la refrazione in un bambino per verificare la

presenza di miopia, ipermetropia, astigmatismo nei due occhi?

5) A che età è possibile valutare la refrazione in un bambino per verificare la

presenza di miopia, ipermetropia, astigmatismo nei due occhi?

a) Già nei primi mesi di vita del bambino b) A sei mesi di vita c) All’anno di età d) A tre anni di vita e) Appena il bambino collabora e legge

all’ottotipo.

E’ fondamentale conoscere OGGETTIVAMENTE ed esattamente il vizio refrattivo nei bambini

L’esame della refrazione in età pediatrica

• Cicloplegia ( dato refrattivo

oggettivo totale) • Schiascopia

• AutoREF

6) A che età è consigliabile prescrivere le lenti correttive per correggere

questo difetto refrattivo nel bambino?

6) A che età è consigliabile prescrivere le lenti correttive per correggere

questo difetto refrattivo nel bambino?

• a) Appena possibile in presenza di una miopia o ipermetropia elevate

• b) Appena possibile in presenza di anisometropia

• c) Appena possibile in presenza di un elevato astigmatismo

• d) Appena possibile in presenza di uno strabismo

• e) In tutti i casi precedenti

Le prime visite oculistiche e la misurazione della vista nel bambino

1) ANAMNESI Familiarità per malattie oculari. Gravidanza e Parto, prematurità, peso alla nascita, terapie. Malattie del bambino sistemiche ed oculari. Il bambino ha disturbi oculari , vede bene?

2) Ispezione, studio del Segmento Anteriore e degli annessi

Una attenta valutazione delle strutture anteriori dell’occhio a forte ingrandimento (palpebre, congiuntiva, cornea, iride,pupilla,camera anteriore, cristallino), deve essere eseguita con l’utilizzo del biomicroscopio o lampada a fessura.

Le abilità visive e lo sviluppo visivo nel bambino vengono valutati con i test

psicofisici o con gli esami elettrofisiologici oculari.

Valutazione della “fissazione e dell’inseguimento” degli oggetti stimolo:

1) “ Fissazione “: centrale, mantenuta e costante. va valutato se il bambino localizza l’oggetto, se vi presta

attenzione, quanto a lungo riesce a mantenere l’attenzione visiva.

2) “Inseguimento”: il bambino segue e come segue l’oggetto , compie il movimento con la testa, con gli occhi o con entrambi , il movimento è lineare o a scatti.

Il Sistema Visivo è relativamente maturo alla nascita.

AIOPP AIOPP

L’acuità visiva deve essere testata monocularmente, schermando prima un occhio e poi l’altro.

Due semplici test sono il test del bersaglio e il test del “nistagmo optocinetico”: al neonato vengono presentati un bersaglio bianco-nero in movimento o strisce bianco-nere di varie dimensioni in movimento;

la presenza di fissazione e di inseguimento o di nistagmo indotto implica la capacità di vedere gli oggetti stimolo.

.

Un altro test è il “preferential looking”: al bambino viene data la possibilità di scegliere tra il guardare un oggetto uniforme o un oggetto con un reticolo (Tavole di Tellers) ;

Vengono presentati reticoli di dimensioni sempre più sottili. Il medico dovrà interpretare le risposte motorie del

bambino.

La valutazione del pediatra dei “normali” livelli di funzionalità visiva rimane principalmente affidata alla osservazione del comportamento del bambino.

E’ conveniente prendere familiarità con qualche test disponibile (Test della visione delle palle graduate di Stycar, test del tamburo, ecc..) o crearsene uno personale e farsi una propria opinione su cosa è “normale” o su cosa va approfondito.

Nei bambini più grandi e collaboranti i test che valutano la acuità visiva in base al riconoscimento dei simboli comprendono:

1) test delle E illetterate o delle C di Landolt

( il bambino ha il compito di indicare la direzione e l’orientamento dei simboli, facilitato se l’esame è condotto per confronto);

2) ottotipo con disegni, numeri o lettere.

Praticamente.. Dalla nascita fino a 1-2 mesi di vita: Riflesso alla difesa , test del

bersaglio, test del nistagmo optocinetico, stimoli strutturati ad elevato contrasto bianco-nero da fissare ed inseguire.

A 2 mesi : un oggetto o una luce entro il campo visivo del

bambino; il giocattolo va mosso a destra, a sinistra, sopra, sotto e circolarmente. Va osservato se il bambino localizza l’oggetto, se vi presta attenzione, quanto a lungo riesce a mantenere l’attenzione visiva, se compie il movimento con la testa, con gli occhi o con entrambi e se tale movimento è lineare o a scatti.

A 6 mesi stereotest A 2 anni circa : Ottotipo figurato. A 3 anni : Ottotipo con le E A 5-6 anni Ottotipo con numeri o lettere Esaminare un occhio per volta!

Lo strabismo infantile

E’ la condizione di disallineamento degli assi visivi degli occhi che si manifesta nei bambini alla nascita, nei primi mesi o nei primi anni di vita .

Nei bambini l’occhio prevalentemente deviato può non sviluppare adeguatamente la propria capacità visiva.

Nel neonato e nel bambino (età plastica) l’occhio deviato non si sviluppa normalmente nè impara a collaborare sensorialmente con l’ altro occhio:

ne conseguono una ambliopia ed una visione binoculare anomala o assente.

Visione binoculare singola

La visione binoculare singola è mantenuta dalla

coordinazione perfetta dei vari muscoli oculomotori estrinseci.

ADATTAMENTI SENSORIALI nello strabismo

nell’età pediatrica

Il disallineamento permanente tra i due occhi in età plastica obbliga il SNC a:

1) neutralizzare l’ immagine proveniente dall’occhio deviato (soppressione)

2) organizzare anomale modalità di integrazione tra le immagini provenienti dai due occhi Corrispondenza Retinica Anomala.

Nelle prime settimane di vita il neonato non ha un

buon controllo dei muscoli oculari e appare spesso strabico; l’equilibrio oculomotore alla nascita è ancora instabile e

anche bambini normali presentano movimenti oculari in convergenza o divergenza.

A 3 mesi l’allineamento visivo è raggiunto da 7 bambini su 10.

Se questo non avviene si sviluppa, nella maggior parte dei casi, uno strabismo convergente (esotropia),

più raramente uno strabismo divergente (exotropia).

Entro i sei mesi di vita il parallelismo degli assi visivi si stabilizza definitivamente ( l’allineamento degli assi visivi è raggiunto da 10 bambini su 10) , si istaurano i movimenti coniugati (versioni) e disgiunti (vergenze) e si perfezionano le principali funzioni monoculari e binoculari, sia sensoriali che motorie.

A sei mesi il senso di profondità delle immagini è perfezionato.

(acutezza stereoscopica).

La valutazione ortottica

1) Si osservano i riflessi luminosi sulla cornea generati da una piccola sorgente luminosa, in un ambiente poco illuminato.

I riflessi corneali devono essere centrati e simmetrici.

EEI

Entro i 6 mesi di vita Esotropia a grande angolo

L’epicanto è una piega cutaneo-palpebrale tipica della razza orientale, sita sul bordo nasale dell’apertura palpebrale; questa piega può “coprire” la porzione nasale oculare in alcune posizioni di sguardo simulando uno strabismo (pseudostrabismo).

° °

2) Cover/uncover test

Si fa fissare al bambino una piccola mira luminosa o un piccolo oggetto

(da lontano e da vicino) e si copre un occhio per volta o

alternativamente i due occhi. Si osservano la posizione e

l’eventuale movimento di rifissazione di entrambi gli occhi.

2) Cover/uncover test

Con le lenti prismatiche si misura l’entità della deviazione oculare presente orizzontale e/o verticale.

3) Si studia la motilità nelle nove posizioni di sguardo: si valuta se il movimento dei bulbi oculari è coordinato e

sincrono, e si osserva l’escursione muscolare dei due occhi.

Nei bambini più piccoli si usano a) il test degli occhi di bambola: si prende

tra le mani il viso del bambino e si fa compiere un rapido movimento di rotazione passiva; nel bambino normale gli occhi compiono un movimento sincrono in direzione opposta al movimento della testa ( riflesso oculocefalico).

b) Nistagmo perrotatorio: si prende per il torace il bambino e si compie un

movimento rotatorio del proprio tronco per es. verso destra; gli occhi del bambino compiono 2-3 scosse

verso la propria destra.

4) Lo studio della Stereopsi per testare il grado di collaborazione binoculare e la capacità di percepire la profondità (Lang 1 o 2, Titmus test, il test delle due

matite). In bambini molto piccoli non ci si aspetta una risposta verbale, ma il bambino potrà saltellare visivamente da

una immagine all’altra o cercare di afferrare le immagini che vede

.

Siamo in presenza di una deviazione oculare

Strabismo convergente o esotropia (l’occhio è deviato verso l’interno);

strabismo divergente o exotropia (l’occhio è deviato verso l’esterno);

strabismo verticale, ipertropia o ipotropia (l’occhio è deviato verso l’alto o il basso).

DIPLOPIA: l’immagine dell’oggetto fissato,

cade nella fovea dell’occhio fissante, mentre cade nell’occhio deviato in un punto extrafoveale che ha una localizzazione spaziale differente da quella della fovea fissante. L’ oggetto viene, pertanto, localizzato in due punti differenti dello spazio e il paziente percepisce una doppia immagine.

A

A

F

2) CONFUSIONE: alle due fovee giungono simultaneamente due immagini di due oggetti diversi

ADATTAMENTI SENSORIALI nello strabismo

nell’età pediatrica

L’insorgenza di un disallineamento permanente tra i due occhi in età

plastica altera ed arresta i normali processi fisiologici maturativi oculari (ambliopia) e obbliga il SNC, al fine di evitare la diplopia e la confusione, a mettere in atto strategie quali

1) la neutralizzazione della immagine proveniente dall’occhio deviato (soppressione) e

l’istaurarsi di anomale modalità di integrazione tra le immagini provenienti dai due occhi (corrispondenza retinica anomala).

Test del riflesso rosso La trasparenza dei mezzi diottrici si accerta con l’uso di un

oftalmoscopio diretto. Se i mezzi diottrici sono trasparenti il campo pupillare

illuminato sarà uniformemente rosso, mentre le eventuali opacità appariono come macchie scure o

biancastre sullo sfondo luminoso

L’ oftalmoscopio diretto viene posto vicino all’occhio dell’esaminatore con la lente dell’apparecchio al segno “0”, in una stanza oscurata; la luce dell’oftalmoscopio deve essere proiettata in ambedue gli occhi del bambino simultaneamente da una distanza di circa 45 cm.

Viene considerato normale un riflesso rosso presente e simmetrico in ambedue gli occhi.

Macchie nere nel riflesso rosso, un riflesso marcatamente diminuito, la presenza di un riflesso bianco o l’asimmetria dei riflessi sono tutte indicazioni per inviare il bambino all’oculista pediatra.

La prova del riflesso rosso utilizza la trasmissione della luce da un oftalmoscopio, attraverso tutte le strutture normalmente trasparenti dell’occhio

( lo strato sottile delle lacrime, la cornea, l’umor acqueo, il cristallino e l’umor vitreo).

Questa luce, riflessa dal fondo dell’occhio, è trasmessa all’indietro, attraverso gli stessi mezzi ottici e attraverso l’apertura dell’oftalmoscopio, fino all’occhio dell’esaminatore.

Ogni fattore che impedisca o blocchi queste vie ottiche comporterà un’alterazione del riflesso rosso.

L’Accademia Americana di Pediatria raccomanda l’esecuzione della prova del riflesso rosso nella valutazione dell’occhio nel periodo neonatale e durante tutte le successive visite di controllo dello stato di salute. (American Academy of Pediatrics, Section on Ophtalmology. Red reflex examination in neonates, infants and children. Pediatrics 2008;122:1401-4)

RACCOMANDAZIONI Tutti i neonati, lattanti e bambini debbono avere un esame del riflesso

rosso, eseguito da un pediatra o da un altro sanitario prima della dimissione dalla nursery e durante tutte le successive visite di controllo.

Il risultato dell’esame del riflesso rosso viene considerato come normale quando i riflessi di ambedue gli occhi, visti sia individualmente che contemporaneamente, siano equivalenti in colore, intensità e chiarezza, che non ci siano opacità o macchie bianche (leucocoria) entro l’area di uno o di ambedue gli occhi.

Tutti i lattanti e bambini con riflesso di Bruckner anormale o riflesso rosso assente debbono essere inviati urgentemente a un oculista pediatra.

È essenziale che il pediatra comunichi direttamente con l’oculista e che egli riceva la conferma dall’oftalmologo che la visita è stata fatta.

Lattanti o bambini delle categorie ad alto rischio, sospetto per la presenza di leucocoria inclusi i parenti di pazienti con retinoblastoma, cataratta infantile o giovanile, displasia retinica, glaucoma o altri disordini oculari che possono portare ad alterazioni della visione e che possano essere presenti nell’infanzia, debbono essere inviati a un oculista pediatra, senza tener conto dei risultati ottenuti con la prova del riflesso rosso, eseguita dal pediatra.

Lattanti o bambini per i quali i genitori o altri osservatori riportano in uno o ambedue gli occhi debbono essere esaminati da un oculista pediatra, perché piccoli retinoblastomi o altre gravi lesioni possono essere presenti.

La prova del riflesso rosso viene resa più facile dalla dilatazione delle pupille dei pazienti.

Le pupille dei lattanti si dilatino facilmente con varie sostanze, ma quando vengono usati i colliri midriatici (farmaci simpaticomimetici, come la fenilefrina e gli agenti anticolinergici come il ciclopentolato idrocloruro e la tropicamide) possiamo avere effetti collaterali.

Queste effetti collaterali includono: l’innalzamento della pressione sanguigna, aumento della frequenza cardiaca, aritmie cardiache, dermatite da contatto, orticaria.

La dilatazione della pupilla si esegue routinariamente con una bassissima incidenza di questi effetti collaterali in tutti i nuovi pazienti visitati dall’oculista pediatra.

Il pediatra potrebbe discutere con i genitori sulla natura e sullo scopo di questa procedura diagnostica e su ogni potenziale rischio e potrebbe documentare sulla cartellina del paziente il consenso informato del genitore, soprattutto quando si usano i colliri midriatici nei pretermine.

L’occhio funziona come una macchina fotografica; possiede l’ obbiettivo, il diaframma, la pellicola e la

messa a fuoco.

L’OCCHIO EMMETROPE SI COMPORTA COME UNA PERFETTA MACCHINA FOTOGRAFICA.

LE IMMAGINI DEL MONDO CIRCOSTANTE VANNO ESATTAMENTE A FUOCO SULLA RETINA.

EMMETROPIA

EMMETROPIA

7) Come vede un bambino miope?

• a) male da lontano e da vicino • b) male da lontano e bene da vicino • c) bene da lontano e bene da vicino • d) bene da lontano e male da vicino

7) Come vede un bambino miope?

• a) male da lontano e da vicino • b) male da lontano e bene da vicino • c) bene da lontano e bene da vicino • d) bene da lontano e male da vicino

L’IMMAGINE DEGLI OGGETTI IN UN OCCHIO MIOPE VIENE MESSA A FUOCO AL DAVANTI DELLA RETINA; IL BAMBINO VEDE SFUOCATO SOPRATTUTTO DA LONTANO, PER VEDERE MEGLIO STRIZZA GLI OCCHI ED HA SPESSO MAL DI TESTA.

8) Come vede un bambino astigmatico?

• a) male da lontano e da vicino • b) male da lontano e bene da vicino • c) bene da lontano e bene da vicino • d) bene da lontano e male da vicino

8) Come vede un bambino astigmatico?

• a) male da lontano e da vicino • b) male da lontano e bene da vicino • c) bene da lontano e bene da vicino • d) bene da lontano e male da vicino

NELL’ASTIGMATISMO LE IMMAGINI DEL MONDO CIRCOSTANTE SI FORMANO SU DUE PIANI DIVERSI TRA LORO , IL BAMBINO ASTIGMATICO VEDE SFUOCATO DA LONTANO E DA VICINO, PRESENTA LACRIMAZIONE E SPESSO CEFALEA.

9) Come vede un bambino ipermetrope?

• a) male da lontano e da vicino • b) male da lontano e bene da vicino • c) bene da lontano e bene da vicino • d) bene da lontano e male da vicino • e) bene da lontano e bene da vicino se

accomoda nelle ipermetropie lievi con +/- disturbi astenopeici

• f) d+e

9) Come vede un bambino ipermetrope?

• a) male da lontano e da vicino • b) male da lontano e bene da vicino • c) bene da lontano e bene da vicino • d) bene da lontano e male da vicino • e) bene da lontano e bene da vicino se

accomoda nelle ipermetropie lievi con +/- disturbi astenopeici

• f) d+e

L’IMMAGINE DEGLI OGGETTI SI FORMA DIETRO ALLA RETINA , IL BAMBINO VEDE SFUOCATO MAGGIORMENTE DA VICINO.

NELLA IPERMETROPIA LIEVE, PER OTTENERE UNA VISIONE NITIDA , IL MUSCOLO CILIARE PU0’ EFFETTUARE UN LAVORO STRAORDINARIO. QUEST O SFORZO MUSCOLARE PUÒ CAUSARE BRUCIORE, CEFALEA E LACRIMAZIONE ( ASTENOPIA ACCOMODATIVA)

Take home Nei bambini in età scolare se

sono presenti disturbi astenopici è necessaria una correzione ottica anche in presenza di difetti refrattivi di lieve entità.

Come leggere una prescrizione

-5sf

MIOPIA:lente divergente

Come leggere una prescrizione

+5sf +3 180°

ASTIGMATISMO: lente cilindrica

Come leggere una prescrizione

+5sf

IPERMETROPIA :lente convergente

10) Quale montatura e che tipo di lenti correttive per i bambini?

• a) montatura con ponte basso e naselli anatomici • b) montatura con stanghette con cerniera

a molla o elastico che gira intorno alla testa

• c) montatura leggera ad alta flessibilità • d) lenti correttive organiche,leggere,

antiurto e con protezione UV • e) esatte tutte le precedenti

• a) montatura con ponte basso e

• naselli anatomici • b) montatura con

stanghette con cerniera a molla o elastico che gira intorno alla testa

• c) montatura leggera ad alta flessibilità

• d) lenti correttive organiche,leggere, antiurto e con protezione UV

• e) esatte tutte le precedenti

Una vasta scelta di lenti e di montature oggi è disponibile per tutte le correzioni.

L’ ottico può proporre soluzioni personalizzate in base all’età del bambino, alla forma del volto e del naso, in base alla refrazione e alle esigenze estetiche.

Per avere degli occhiali confortevoli ed una vista migliore, la montatura deve essere di misura adatta al viso del bambino.

La corretta scelta dei naselli e delle astine deve formare il binomio vincente.

Il punto cruciale di un buon occhiale è la misura adatta.

Gli occhiali per bambini devono e calzare in modo perfetto, senza scivolare, soprattutto

nei neonati o bambini che compiono i primi passi.

Gli occhiali devono essere abbastanza larghi da permettere al bambino di guardare comodamente in tutte le direzioni e il centro degli occhiali deve essere regolato per coincidere con il centro delle pupille

Montatura con ponte basso e naselli anatomici, comoda,che non scivola sul naso,così il bambino “non sbircia” al di sopra della montatura.

I naselli permettono un’ adattamento personale della montatura sul naso del portatore.

Il nasello a “sella” viene utilizzato per i bambini più piccoli e si distingue per un maggior confort dato da una maggiore superficie d’appoggio sul naso.

Le astine con un finale elastico sono utilizzate per i bambini più piccoli, così la montatura si

adatta al meglio dietro l’orecchio e non da alcun fastidio. Inoltre questo tipo di finale scoraggia

il bambino a togliere gli occhiali

Attenzione! Gli occhiali non devono poggiare sulle guance del bambino, perché lasciano segni sul viso, e le stanghette, se sono troppo corte, possono “storcere le orecchie” del bambino.

Le lenti correttive dei bambini devono essere infrangibili, leggere, sottili, molto resistenti agli urti e dotate di una efficace protezione contro i raggi ultravioletti.

Con i nuovi materiali oggi le nuove lenti correttive sono più fini ed ultra-leggere, anche il 50% più leggere delle lenti standard.

Il bambino portatore” dimentica facilmente di avere gli occhiali”.

Grazie per l’attenzione