Bovini da ingrasso: benessere animale, sistemi di ...

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Eurocarni, 3/1930

ATTUALITÀ

L a progettazione di una stalla

per i bovini da ingrasso deve

partire dal dimensionamento

del box, fattore molto importante

che condiziona la stessa struttura

della stalla e infl uisce in maniera

determinante sull’organizzazione

del lavoro. Generalmente i bovini

da ingrasso vengono allevati in sta-

bulazione libera, utilizzando box

collettivi con soluzioni costruttive

diverse per tipo di pavimentazione

e per utilizzo o meno di lettiera.

Per tutti i bovini da ingrasso di età

≥ di 6 mesi non esistono norme

specifi che sul benessere animale.

Nel 2012, però, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha prodotto un PARERE SCIENTIFICO

sul benessere dei bovini tenuti in

sistemi d’allevamento per la pro-

duzione di carne. Questo parere

e, in particolare, le sue raccoman-

dazioni, non rappresentano dei

vincoli di legge, ma potranno essere

in un futuro prossimo la “base” di

norme sul benessere dei bovini da

ingrasso.

Raccomandazioni EFSAsul benessere animaleSecondo le indicazioni EFSA, la

stabulazione fi ssa con animali legati

Bovini da ingrasso: benessere animale, sistemidi stabulazione e costidi Alessandro Gastaldo, Marzia Borciani, Riccardo Compiani,Carlo Angelo Sgoifo Rossi, Giulia Lalinga, Giovanni Mario Sorlini Lugaresi

Box a pavimento fessurato. La tipologia di stabulazione in box multiplo su pavimento fessurato è quella maggior-mente diff usa nella Pianura Padana, per la grande semplifi cazione che consente nelle operazioni di pulizia, per il più facile controllo degli animali e per la minore superfi cie per capo rispetto alle soluzioni a lettiera.

Eurocarni, 3/19 31

m2 da 401 a 500 kg; 3,5 m2 da 501

a 600 kg; 4,0 m2 da 601 a 700 kg;

4,5 m2 > di 700 kg. Non vengono

fornite superfi ci di stabulazione

diverse al variare della tipologia

di stabulazione;

• isolamento e quarantena. Un

numero suffi ciente di box do-

vrebbe essere a disposizione per

accogliere gli animali malati o

feriti. Gli allevamenti che rice-

vono regolarmente gli animali

di diversa origine dovrebbero

stabularli per un periodo mi-

nimo in un apposito locale di

quarantena. La durata minima

della quarantena è di almeno

14 giorni.

Principali tipologie di stalleLe stalle da ingrasso possono pre-

vedere una fi la di box con corsia

di foraggiamento laterale oppure

due fi le di box con corsia di forag-

giamento centrale. Nel primo caso,

si utilizzano spesso strutture aperte

sul lato della mangiatoia, mentre nel

secondo si preferiscono stalle chiuse

ma dotate di ampie superfi ci apribili

per la ventilazione. Il singolo box

viene dimensionato per ospitare da

un minimo di 8 a un massimo di 16

capi, con tendenza a privilegiare le

capienze minori al fi ne di limitare

i confl itti e l’agitazione all’interno

del gruppo.

In base alla tipologia di box adot-

tata, i ricoveri per bovini da ingrasso

si distinguono in stalle a pavimento

fessurato e stalle a lettiera.

Stalle a pavimento fessuratoLa tipologia di stabulazione in box

multiplo su pavimento fessurato è

quella maggiormente diffusa nella

Pianura Padana, per la grande

semplifi cazione che consente nelle

operazioni di pulizia, per il più fa-

cile controllo degli animali e per la

minore superfi cie per capo rispetto

alle soluzioni a lettiera. Nei box a

pavimento fessurato la superfi cie

unitaria di stabulazione ottimale

è leggermente superiore a quanto

previsto da EFSA e pari a 3,0 m2

fi no a 400 kg e 4,2 m2 fi no a 700

kg. La stabulazione su pavimento

fessurato, rispetto ai box su lettiera,

ha i seguenti vantaggi:

• può migliorare le condizio-

ni ambientali nel caso in cui

si abbia un’asportazione fre-

quente delle deiezioni, perché

non si ha produzione di letame

e la zona di stabulazione è più

asciutta;

• le operazioni si riducono alla

distribuzione degli alimenti,

alle cure e alla movimentazione

degli animali.

D’altra parte questa tipologia

d’allevamento comporta diversi

inconvenienti:

• rischi di lesioni agli arti derivanti

da difetti di costruzione e/o

dalla scivolosità del pavimento;

• necessità di prevedere uno o

più box a lettiera permanente

per l’isolamento e il trattamento

degli animali malati o feriti;

• pavimento “freddo” nei climi

rigidi;

• possibilità di occlusione delle

fessure attraverso deiezioni poco

liquide e alimenti di scarto;

• elevate emissioni di gas (am-

moniaca e acido solfi drico) e di

odori nel caso in cui le fosse sotto

fessurato vengano utilizzate per

lo stoccaggio prolungato delle

deiezioni;

• maggiore rigidità dell’edifi cio

(diffi cile conversione).

Nelle stalle a fessurato/forato

risulta molto importante le dimen-

sioni di travetti, fessure e fori.

Di seguito, si consigliano quelle

ottimali: fessure di 30÷35 mm e tra-

vetti di 120-160 mm nel pavimento

fessurato e diametro fori di 50÷55

mm e distanza fori di 50-70 mm nel

pavimento forato.

Sul pavimento fessurato si

consiglia (come previsto da EFSA)

l’installazione di un idoneo tappeto

di gomma.

I costi di costruzione per la realiz-

zazione di una stalla a pavimento

fessurato variano da 2.100 a 2.200

€/capo in base al peso fi nale di

uscita e alla conseguente superfi cie

di stabulazione.

Nel caso di aggiunta di tappeto di gomma su tutta la superfi cie del

box a questo costo occorre ag-

giungere un costo d’investimento

di 180,00-250,00 €/capo (circa

60,00 €/m2).

La progettazione di una stalla per i bovini da ingrasso deve partire dal dimensionamento del box, fattore che condiziona la struttura della stalla, infl uendo moltissimo sull’organizzazionedel lavoro. Generalmente i bovini da ingrasso vengono allevati in stabulazione libera, utilizzando box collettivi con soluzioni costruttive diverse per tipo di pavimentazione e per utilizzo o meno di lettiera

aumenta il rischio di problemi alla

salute e limita l’attività compor-

tamentale e la vita sociale degli

animali. Per questi motivi andrebbe

utilizzata soltanto per situazioni

provvisorie relative all’alimenta-

zione o al trattamento veterinario.

La stabulazione libera collettiva è

ammessa nelle tipologie a pavimen-

to fessurato e in quelle a pavimento

pieno con sovrastante lettiera. Il

pavimento fessurato integrale viene

sconsigliato, raccomandando la pre-

disposizione di una zona di riposo

a pavimento pieno con lettiera o

l’adozione di fessurati ricoperti di

gomma.

Se presente il fessurato, è ne-

cessario che travetti e fessure siano

correttamente dimensionati. I box a

lettiera inclinata sono ammessi, ma

con pendenza ≤ del 10%.

Per l’EFSA hanno grande im-

portanza anche i seguenti aspetti:

• la superfi cie unitaria di stabulazio-ne deve essere tale da limitare

i problemi di salute ed evitare

il disturbo in zona di riposo. La

superfi cie minima di stabulazio-

ne da assegnare a ciascun capo

varia in base al peso vivo medio

fi nale: 2,5 m2 da 301 a 400 kg; 3,0

Eurocarni, 3/1932

fi cientemente asciutta. Nel caso di

lettiera limitata alla zona di riposo,

il consumo giornaliero di paglia

è pari a 2/3 kg/capo, mentre nel

caso di lettiera su tutta la superfi cie

del box il consumo aumenta a 4/6

kg/capo.

Nei box a lettiera permanente la

superfi cie unitaria di stabulazione

ottimale è superiore a quanto pre-

visto da EFSA e pari a 4,2 m2 fi no a

400 kg e 6,5 m2 fi no a 700 kg.

I costi di costruzione per la realiz-

zazione di una stalla a lettiera per-

manente variano da 2.300 a 2.400

€/capo in base al peso fi nale di

uscita e alla conseguente superfi cie

di stabulazione. A questi costi vanno

aggiunti quelli relativi all’acquisto della paglia e alla sua distribuzione all’interno dei box. Il costo di gestio-

ne annuo varia da 100 a 150,00 €/

capo in base alla quantità di paglia

distribuita e alla frequenza di di-

stribuzione.

Stalla a lettiera inclinataIn questa soluzione, grazie all’incli-

nazione del pavimento e all’azione

di calpestamento degli animali, la

lettiera tende a scivolare verso la

zona di alimentazione (pendenza

anteriore), oppure verso la cunetta

di raccolta presente sul lato opposto

(pendenza posteriore), dove viene

asportata da mezzi meccanici. En-

trambe queste soluzioni presentano

alcune varianti, legate soprattutto

alle modalità di allontanamento

delle deiezioni e alla distinzione o

meno della zona di riposo da quella

di alimentazione.

Di seguito vengono riportati i

principali fattori che infl uenzano

la funzionalità del sistema:

• pendenza del pavimento e

larghezza dell'area a lettiera

(distanza orizzontale tra il suo

punto più alto e il suo punto

più basso);

• densità degli animali;

• consumo medio giornaliero e

frequenza di distribuzione della

paglia.

Dalla densità degli animali di-

pendono l’entità del calpestio, lo

scorrimento della lettiera e lo stato

di pulizia dei capi allevati. Nella

determinazione della superfi cie di

Box a pavimento fessurato con gomma.

Stalla a lettiera permanenteIn alternativa al pavimento fessurato

è possibile utilizzare box multipli a

lettiera, col vantaggio principale di

assecondare le più recenti tendenze

in materia di benessere animale;

inoltre, si ha produzione di letame

paglioso, con benefi ci sia di ordine

agronomico, sia di ordine ambienta-

le (potere ammendante sul terreno,

minori problemi di odori durante

lo spandimento, ecc…).

Per contro, presenta alcuni

svantaggi, quali elevati fabbisogni

di manodopera per le operazioni

di manutenzione della lettiera

(aggiunta di paglia, asportazione

della lettiera) ed elevati consumi

di paglia.

La stalla a lettiera permanente

prevede aree di stabulazione collet-

tive a pavimentazione piana nelle

quali viene aggiunta regolarmente

paglia per mantenere la lettiera suf-

Eurocarni, 3/1934

Il progetto INALCA

I dati riportati fanno parte delle attività svolte all’interno di “Protocollo INALCA – Protocollo basato su elevati standard di benessere animale negli allevamenti bovini da ingrasso”, un progetto fi nanziato dalla Regione Lombardia sulla misura 16.2 del PSR 2014-2020 e coordinato da Inalca – Industria Alimentare Carni Spa, in collaborazione con l’Università di Milano, Dipartimenti di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare (VESPA) e di Medicina Veterinaria (DiMeVet), la Fondazione CRPA Studi Ricerche di Reggio Emilia e COLDIRETTI. L’obiettivo del progetto consiste nello sviluppo di un innovativo sistema per la valutazione e il miglioramento del benessere animale negli allevamenti bovini da ingrasso (vitelloni e scottone), promuovendo al contempo l’uso prudente degli antibiotici in questo settore. In ogni singola azienda agricola, l’applicazione del protocollo permetterà di eseguire un’accurata valutazione dei rischi, individuando punti di forza e di debolezza rispetto agli standard ed agli indicatori individuati e i possibili percorsi di adeguamento, sia di tipo strutturale che gestionale, valutandone l’onere economico e la relativa incidenza sui costi complessivi di produzione.

lettiera da assegnare ad ogni capo

(3,4 m2 fi no a 400 kg e 5,6 m2 fi no

a 700 kg) è necessario operare un

compromesso tra le opposte esi-

genze: quella di autopulibilità della

lettiera, per la quale sono richieste

superfi ci suffi cientemente contenu-

te, e quelle di comfort e pulizia degli

animali che richiedono, invece,

spazi più ampi.

Dalla quantità di paglia fornita

giornalmente dipendono sia lo

spessore della lettiera, sia lo stato

di pulizia degli animali. I consumi

medi di paglia sono pari a circa 1÷2

kg/capo per giorno; al di sotto di

questi valori lo stato di pulizia e di

comfort peggiorano drasticamen-

te, mentre al di sopra si possono

provocare accumuli di letame che

pregiudicano il buon funzionamen-

to del sistema.

Infi ne, per quanto riguarda la

frequenza di distribuzione, la paglia

deve essere aggiunta preferibil-

In alternativa al pavimento fessurato è possibile utilizzare box multipli a lettiera, col vantaggio di assecondarele più recenti tendenze in materia di benessere animale; inoltre, si ha produzione di letame paglioso, con benefi ci sia di ordine agronomico sia di ordine ambientale

Eurocarni, 3/19 35

all’acquisto della paglia e alla sua di-stribuzione all’interno dei box. Il costo

di gestione annuo varia da 55,00 a

75,00 €/capo in base alla quantità

di paglia distribuita e alla frequenza

di distribuzione.

Isolamento e quarantenaL’obbligo di stabulare gli animali

malati o feriti in un apposito box d’isolamento è previsto dal Decre-

to Legislativo 26 marzo 2001 n.

146. Questo locale deve essere a

lettiera e deve essere in grado di

ospitare almeno l’1-2% del totale

dei capi presenti in allevamento

Box a lettiera permanente. Nei box a lettiera permanente la superfi cie unitaria di stabulazione ottimale è superiore a quanto previsto da EFSA e pari a 4,2 m2 fi no a 400 kg e 6,5 m2 fi no a 700 kg.

(l’ottimale sarebbe > del 3%), con-

siderando una superfi cie unitaria

di stabulazione di almeno 7 m2/

capo. La quarantena deve avvenire

in box collettivi a lettiera collocati

in un locale separato dalle stalle di

produzione e deve durare almeno

30 giorni. I costi di costruzione e

gestione sono praticamente analo-

ghi a quelli più alti calcolati per la

lettiera permanente.

Alessandro GastaldoMarzia Borciani

Centro Ricerche Produzioni Animali CRPA Spa di Reggio Emilia

Riccardo CompianiCarlo Angelo Sgoifo Rossi

Dipartimento di ScienzeVeterinarie per la Salute,

la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare (VESPA) dell’Università

degli Studi di MilanoGiulia Lalinga

Giovanni Mario Sorlini LugaresiInalca Industria Alimentare

Carni Spa

mente tutti i giorni. Si sconsiglia di

distribuire paglia ogni 3÷4 giorni, in

quanto l’eccessiva quantità distribui-

ta fa sì che buona parte di questo ma-

teriale venga subito trascinata nelle

aree di raccolta, senza aver avuto il

tempo di svolgere le sue importanti

funzioni di assorbimento di liquidi

e di miscelazione con le feci.

I costi di costruzione per la realizza-

zione di una stalla a lettiera inclinata

variano da 2.150 a 2.200 €/capo in

base al tipo di inclinazione, al peso

fi nale di uscita e alla conseguente

superfi cie di stabulazione. A questi

costi vanno aggiunti quelli relativi

L’obbligo di stabulare gli animali malati o feriti in un apposito box d’isolamento è previsto dal DLgs 26 marzo 2001 n. 146. La quarantena deve avvenire in box collettivi a lettiera collocati in un locale separato dalle stalledi produzione e deve durare almeno 30 giorni