Bonato: basi aperte anche ai volontari Venerd 5 Giugno ... · i soggiorni solo dal 15 luglio in...

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Corriere dell’Alto Adige Venerdì 5 Giugno 2015 PRIMO PIANO BZ3

Bonato: basi aperte anche ai volontariIl generale degli alpini: l’attività di addestramento è prevalente, non sono alberghi per pochi privilegiati

BOLZANO Non sono alberghi acinquestelle e non sono riser-vati agli ufficiali. Sulla questio-ne delle basi logistiche inter-viene il comandante delle trup-pe alpine, il generale FedericoBonato che smentisce l’esisten-za di un malcontento tra i sol-dati, alcuni dei quali si sareb-bero rifiutati di servire nellebasi. «A livello interno non ab-biamo ricevuto reclami o ri-chieste di trasferimento» assi-cura il generale.

La trasformazione delle basidi addestramento in residenzevacanze per i militari è diventa-ta un caso nazionale tanto chediversi parlamentari sono in-tervenuti per chiedere chiari-menti sulla gestione. Il coman-do Truppe alpine non si è tiratoindietro e il generale Bonatointerviene per spiegare nel det-taglio il funzionamento dellebasi che, assicura, non sono al-berghi a cinque stelle ma siste-mazioni piuttosto spartane.

«Tutte le basi mantengonola loro funzione addestrativa eanche quest’anno, nei primi 4mesi del 2015, nelle basi diArabba, Siusi e Corvara ci sonostate 17mila presenze di milita-ri in addestramento, tra cui an-che molti eserciti stranieri. Labase di Siusi infatti è aperta peri soggiorni solo dal 15 luglio inpoi, prima la base è occupataper l’esercitazione internazio-nale Cinque torri a cui, anchequest’anno, parteciperannoeserciti di tutto il mondo. Ac-canto a questa funzione —spiega il generale — c’è quelladi Ops, ovvero un’opera di pro-tezione sociale. Alcune palazzi-ne vengono utilizzate per ospi-tare i militari e le loro famigliea quali viene chiesto un rim-borso spese. Ma si tratta distanze, non di appartamenti dilusso. Siamo sempre all’inter-no di una base militare».

Il fatto che le tariffe siano co-sì basse — 35 euro a persona apensione completa — nascedal fatto che la base può con-teggiare solamente i costi vivi enon realizzare profitti grazie aisoggiorni. La fruibilità, assicu-ra il comandante delle truppeAlpine è poi più ampia di quel-lo che si potrebbe pensare.

«Non si tratta di strutture ri-servate agli ufficiali o agli ex uf-ficiali delle Truppe alpine. Soloper fare un esempio — aggiun-ge Bonato — quest’anno abbia-

mo avuto 16 domande di volon-tari che sono tutte state accolte.Le strutture sono aperte anchea tutto il personale, militare ecivile, della difesa».

Anche sulla questione dellaprotesta interna — alcuni sol-dati si sono rivolti all’avvocatoromano Leonardo Bitti perchèsi ritenevano trattati ingiusta-

vora con turni di due mesi. Mi-litari di stanza in altre localitàdel nord vengono trasferiti aCorvara piuttosto che sull’Alpedi Siusi.

«Chi ha le mansioni di cuococontinua a svolgere le sue fun-zioni ma all’interno della basedi addestramento. Quanto allepulizie se ne incarica una dittaesterna alla fine del soggiorno.Durante il soggiorno — ag-giunge il generale — sono gliospiti che si rifanno il letto etengono in ordine la stanza.Come dicevo non si tratta di si-stemazioni a cinque stelle, sia-mo sempre all’interno di unabase militare. Come ogni inca-rico — fa notare Bonato — cisono pro e contro. Di sicuro cisono diversi militari a cui nondispiace trascorrere due mesiall’interno di una base d’adde-stramento dove, durante le lorogiornate di libertà, possonomagari imparare a sciare. Ma,ripeto, all’interno nessuno si èmai lamentato o a chiesto di es-sere trasferito».

Marco Angelucci© RIPRODUZIONE RISERVATA

MilitariIl comandante delle Truppe Alpine Federico Bonato. La base logistica di Arabba

Colle Isarco, una guerra di denunceComandante accusa i gestori: trasferitoUn rapporto riservato inguaia la società che amministra il complesso

BOLZANO In Alto Adige e nel-l’area dolomitica ci sono alme-no quattro basi di addestra-mento. Tre, quelle di Arabba,Corvara e Siusi, dipendono di-rettamente dal comando Trup-pe alpine. La quarta si trova aColle Isarco e ricade sotto la di-retta responsabilità del coman-do di Stato maggiore delle for-ze armate. Per soggiornare allabase che ha 650 posti letto — lapensione completa costa 27euro — basta rivolgersi al callcenter del ministero della Dife-sa e si prenota la vacanza.

A differenze di quelle gestitedalle truppe alpine qui i servizisono affidati a una societàesterna, la Marconi group diIsernia. Una società che gesti-sce diverse strutture analoghe un po’ in tutta Italia. Una ge-

stione che, stando ad un rap-porto riservato inviato al Co-mando di stato maggiore, pre-senterebbe diverse mancanze.

L’elenco è lungo. «Dei 58 di-pendenti utilizzati dalla Marco-ni group 35 lo sono stati con laformula voucher che assicurauna tutela previdenziale mino-

re. Ai lavoratori è dato un vou-cher di 50 euro al giorno» silegge nel rapporto che lamentaanche la mancata apertura delcentro benessere.

Ma sopratutto il comandatedella base, che dopo il rapportodatato 16 febbraio sarebbe sta-to trasferito, sottolinea che laMarconi group non avrebbeversato i canoni degli anni pas-sati arrivando ad un debito di30mila euro che si vanno asommare ai 57.088 che la so-cietà dovrebbe pagare per ipernottamenti dei propri di-pendenti. Poi ci sono tutta unaserie di contestazioni igieni-che, sanitarie e organizzative.

Ma il fatto più incredibile de-nunciato dal comandante ri-guarderebbe la situazione de-bitoria nei confronti delle im-

Vacanze La base logistica di Colle Isarco conta 650 posti letto riservati ai militari. Sulla gestione è scontro

prese locali. «I fornitori — silegge nel rapporto — hannominacciato il distacco o lamancata fornitura di gasolio.Una situazione che sta creandonotevole danno d’immagineper il soggiorno e per la forzaarmata» si legge ancora nelrapporto indirizzato allo Statomaggiore e al comando milita-re della capitale. «In alcuni casirisultano anche già avviati pro-cedimenti legali per il recuperodei crediti, sul territorio su cuiinsiste la base, già piuttosto re-frattario agli italiani, è diventa-to linguaggio comune dire chechi non paga sono i militari».

Le denunce da parte dell’or-mai ex comandante evidente-mente non sono state conside-rate attendibili visto che laMarconi — che tra l’altro gesti-sce servizi analoghi in tutta Ita-lia — ha rivinto l’appalto senzaproblemi e poi a sua volta hadenunciato il comandante del-la base che avrebbe usufruitodi servizi non pagati. Segnoche Colle Isarco qualcosa nonva. Chi vi soggiorna però conti-nua ad essere soddisfatto. Ilweb è pieno di commenti entu-siasti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le cifreNella struttura si pagano 27 euro al giorno per la pensione completa

Forze armate I soggiorni militari

mento avviato da soldati chenon intendevano prestare ser-vizio nelle basi. Come istituzio-ne siamo assolutamente apertima da soldato dico che c’è unavia gerarchica da seguire. E alnostro comando non è arrivatanessuna richiesta di questo ge-nere».

Attualmente nelle basi si la-

mente sia dal punto di vistaeconomico sia dal punto di vi-sta dell’inquadramento — ilcomandante delle Truppe alpi-ne smentisce l’esistenza di undiffuso malcontento tra le pen-ne nere.

«Innanzitutto — spiega ilgenerale — a livello internonon ci risulta nessun procedi-

Questo inverno abbiamo accolto le domande di 16 soldati semplici

Prima di rivolgersi a un avvocato sarebbe opportuno seguire la gerarchia