Bollette telefoniche sbagliate, come chiedere un rimborso?

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Bollette telefoniche sbagliate, come chiedere un

rimborso?

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telefonia

Le compagnie telefoniche hanno dovuto pagare rimborsi ai consumatori per errori in bolletta di

quasi 25 millioni di euro, è vero?

• Sì e la cifra è in salita rispetto all’anno scorso. Non sono gli errori delle compagnie telefoniche a essere aumentati, ma l’abilità dei consumatori a scoprire errori.

• I motivi alla base dei contenziosi con le compagnie telefoniche, quali Telecom, Fastweb, Tiscali, sono i tempi di attesa, i disservizi nel cambio di operatore per la linea fissa e l’attivazione di servizi non richiesti.

Quali sono gli errori più comuni che il

consumatore può riscontrare?

• Gli errori più comuni sono tre:

– Ricevere un sollecito di pagamento per una bolletta che abbiamo già pagato.

– Vedersi addebitato in bolletta un servizio non richiesto.

– L’importo da pagare supera di molto la propria bolletta “media”: è possibile che si sia verificato un doppio accredito. Oppure se è tutto giusto, forse conviene cambiare operatore, usufruendo dei comparatori online per trovare il servizio di telefonia e adsl più convenienti.

Come ci dobbiamo comportare in questi

casi?• Spedire al gestore la fotocopia di una bolletta successiva a quella da

contestare; lì saranno scritte tutte le bollette precedenti già pagate.

• Negli altri casi è necessario contestare la bolletta:

– Contattare la propria compagnia telefonica, sia essa Fastweb, Linkem, Telecom etc.: è possibile risolvere il problema telefonicamente.

– Inviare una lettera di contestazione al gestore, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, con il motivo della contestazione e tutti i documenti per dimostrare l’errore del gestore.

Entro quanto dobbiamo aspettarci una risposta?

• Entro 40 giorni la compagnia telefonica, quale Linkem, Teletu, Tiscali etc., farà gli opportuni controlli e comunicherà i risultati.

• Scaduti questi giorni, se ci sono errori, la società dovrà ricalcolare la cifra da pagare ed emettere una nuova fattura o rimborsare entro 90 giorni quanto versato dal cliente.

E se questo non bastasse? C’è un’altra strada?

• Fare ricorso al Corecom, ovvero la sede regionale dell’Agcom: scaricare dal sito del Corecom il formulario UG e compilarlo con i motivi per cui si richiede la conciliazione, le proprie richieste ed i documenti che si vogliono proporre per il tentativo di conciliazione.

• Il formulario UG deve essere inviato in duplice copia al Corecom della propria regione, sia per posta tramite raccomandata con ricevuta di ritorno che a mano.

• Il Corecom convocherà un’udienza per la conciliazione tra la compagnia telefonica, Tiscali, Teletu, Fastweb etc., e il consumatore. In caso di esito positivo, viene redatto un atto che diventa vincolante per entrambe le parti.

• In caso di esito negativo, si dovrà procedere per vie legali, rivolgendosi a un Giudice di Pace o ad un Tribunale Ordinario.