Blaise Pascal - isabellasavella · 2014. 11. 20. · Blaise Pascal •I limiti della filosofia...

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Blaise Pascal

•I limiti della filosofia •La meta-filosofia e la “ragionevolezza” del Cristianesimo •La scommessa su Dio •Dalla ragione alla fede •Ricerca umana e grazia divina

I filosofi e il problema di Dio

L’esistenza di Dio non è razionalmente dimostrabile

Le prove metafisiche dell’esistenza di Dio sono inutili, in quanto giungono a una divinità puramente astratta, molto lontana dall’uomo.

Critica a Cartesio

I filosofi e la condizione umana

La filosofia non riesce neanche a spiegare la condizione dell’uomo nel mondo, mediana rispetto a tutte le cose…

… rispetto alla conoscenza: pur avendo un illimitato desiderio di conoscere, l’uomo è nell’impossibilità di cogliere il principio e il fine di tutto

… e rispetto al bene e alla felicità

La frustrazione dell’uomo

L’uomo vive uno scarto incolmabile tra aspirazione e

realtà, per questo è perennemente frustrato

Ma vi è in lui la vocazione naturale verso un ordine

superiore

La grandezza dell’uomo sta nella sua attività

pensante

Lo sbaglio e il dramma della filosofia sono stati quelli di aver oscillato in ogni tempo

tra la celebrazione della grandezza dell’uomo (dogmatici) e la

puntualizzazione della sua miseria (scettici)

I filosofi e i principi pratici

La sola ragione non è in grado di stabilire regole universali di comportamento

Su tutto ciò che si riferisce al bene regna da sempre la massima confusione.

I principi etici non sono altro che frutto di convenzione, abitudine, storia, interesse, forza o arbitrio

La meta-filosofia

L’unica vera filosofia è quella che insiste sui limiti della filosofia stessa.

La meta-filosofia fa capo al Cristianesimo che è l’unico a risolvere quei nodi che la ragione non sa sciogliere.

L’uomo è un problema la cui soluzione si trova soltanto in Dio.

La risposta al problema dell’uomo.

La condizione dell’uomo si spiega con la dottrina biblica del peccato originale.

L’uomo risulta privo di qualcosa che un giorno deve aver posseduto.

Egli cerca vanamente nelle cose finite (divertissement) la soddisfazione del proprio desiderio di felicità

La ragionevolezza del Cristianesimo

Per questi motivi, il Cristianesimo, pur essendo una fede, è “ragionevole”, cioè dotato di ragione, in quanto rappresenta

l’unico modo di spiegare ciò che la ragione, con le sue sole forze, non spiega.

La scommessa su Dio

L’uomo deve scegliere tra il vivere come se Dio ci fosse, oppure come se Dio non ci fosse.

Qual è la scelta più conveniente?

Scommettendo sull’esistenza di Dio, se si vince, si vince tutto (la vita eterna), se si perde, non si perde nulla (solo i piaceri mondani).

Allora conviene scommettere su Dio.

Ma si può credere a comando?

La fede si conquista convincendosi della sua necessità, abituandosi a limitare le passioni e facendola diventare un’abitudine.

Dalla ragione alla fede

Nonostante la sua “ragionevolezza”, il cristianesimo

non è del tutto riconducibile alla ragione.

L’unico organo autentico della fede è quindi il

“cuore”.

La fede non si fonda sulla ragione, ma su Dio.

Teoria del Deus absconditus

Nonostante il tentativo di ridurre la fede a ragione, Pascal è fondamentalmente vicino alle tesi protestanti.

Dio si manifesta e si nasconde al tempo stesso.

L’individuo dotato di grazia è favorito nel captare le sue manifestazioni

Ambiguità del pensiero di Pascal

Fede= abitudine o dono di Dio?