Bernagozzi i pianeti extrasolari

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Parte I

I PIANETI EXTRASOLARI

Ci sono infiniti mondi,

sia simili che diversi

dal nostro.

Poiché gli atomi sono

infiniti in numero,

come già dimostrato,

non esiste alcun

ostacolo ad una infinità

di mondi. Epicuro

(341-270 a. C.)

In alcuni mondi

non ci sono

il Sole a la Luna,

in altri sono più grandi

che nel nostro mondo,

e in altri ancora più

numerosi.

Democrito

(~460-370 a. C.)

Giordano Bruno

(1548-1600)

Sono dunque soli

innumerabili, sono terre

infinite, che similmente

circuiscono quei soli;

come veggiamo questi

sette circuire questo sole

a noi vicino.

…finché qualcosa cambierà

finché nessuno ci darà

una terra promessa,

un mondo diverso…

Eros Ramazzotti

(grazie al collega Mario Damasso per la felice intuizione)

Mondi di altre stelle?

Le stelle brillano di luce propria

e un pianeta è immerso nella luce della sua stella...

... ma proprio la luce della stella che non ci fa vedere

direttamente il pianeta può indicarcene la presenza

indirettamente

Lo spettro

... la loro temperatura superficiale

Lo spettro delle stelle ci dice...

Lo spettro delle stelle ci dice...

... la loro composizione chimica

Lo spettro delle stelle ci dice...

... il loro moto nello spazio

Effetto Doppler

Spettro di riferimento

in laboratorio

Sorgente stazionaria:

spettro invariato

Sorgente in avvicinamento:

spostamento verso il blu

blueshift

Effetto Doppler

Spettro di riferimento

in laboratorio

Sorgente in recessione:

spostamento verso il rosso

redshift

Effetto Doppler

Spettro di riferimento

in laboratorio

Effetto Doppler e pianeti extrasolari

http://www.eso.org/public/videos/eso1035g/

Dalla variazione periodica nel tempo

dello spostamento relativo /

si ricavano:

• l’indicazione della presenza di un compagno

in orbita attorno alla stella osservata

• la velocità con cui la stella oscilla attorno

al baricentro comune del sistema, da cui

stimare la massa del compagno

• il periodo di rivoluzione del compagno

che orbita intorno alla stella osservata,

da cui stimare la distanza orbitale

Campbell, William W.; Curtis, Heber D. “First Catalogue of Spectroscopic

Binaries”, Lick Observatory Bulletin n. 79, v. 3, pp. 136-146 (1904)

Effetto Doppler e pianeti nel... 1904!!!

Astronomia con l’effetto Doppler

Roger

Griffin

Cacciatori di pianeti

Bruce Campbell

& Gordon Walker

Geoffrey Marcy

& R. Paul Butler William Cochran

& Artie Hatzes

Cacciatori di pianeti

Nessuna preda!

Walker, Gordon A. H.; Walker, Andrew R.; Irwin, Alan W.; Larson, Ana M.; Yang,

Stephenson L. S.; Richardson, Derek C. “A Search for Jupiter-Mass Companions

to Nearby Stars”, Icarus, 116, pp. 359-375 (1995)

Intanto, a Ginevra...

Michel

Mayor

Didier

Queloz

Intanto, a Ginevra...

Si va in Provenza

1.93m

ELODIE

Fibre ottiche

CCD

Software

La costellazione di Pegaso

La costellazione di Pegaso

La costellazione di Pegaso

Spettro ad alta risoluzione

Oscillazione in velocità radiale

51 Pegasi b (1995)

Mayor, Michel; Queloz, Didier “A Jupiter-mass companion to

a solar-type star”, Nature, v. 378, pp. 355-359 (1995)

PSR B 1257+12 (1992)

Aleksander

Wolszczan

Dale Frail

PSR B 1257+12 (1992)

PSR B 1257+12 (1992)

PSR B 1257+12 B e C:

i primi pianeti extrasolari

Wolszczan, Aleksander; Frail, Dale A. “A Planetary System around the Millisecond

Pulsar PSR 1257+12”, Nature, v. 355, pp. 145-147 (1992)

51 Pegasi b: il primo pianeta

di una stella simile al Sole

Terra Venere Mercurio

51 Peg b

Un “giove bollente”

Evaporazione

di un pianeta?

I pianeti giganti nel Sistema Solare

La formazione del Sistema Solare

Boss, Alan P. “Proximity of Jupiter-Like Planets to Low-Mass

Stars”, Science, n. 5196, v. 267, pp. 360-362 (1995)

Migrazione planetaria

La formazione del Sistema 51 Pegasi

Struve, Otto “Proposal for a Project of High-Precision Stellar

Radial Velocity Work”, The Observatory, 72, pp. 199-200 (1952)

Goldreich, Peter; Tremaine, Scott “Disk-Satellite Interactions”,

The Astrophysical Journal v. 241, pp. 425-441 (1980)

Gamma Cephei Ab (1988) e HD 114762 b (1989)

70 Virginis b (1996) e 47 Ursae Majoris b (1996)

Un mondo

alieno

“The only truly alien planet is Earth.”

James G. Ballard, “Which way to inner space?”

sulla rivista New Worlds, n. 118, maggio 1962

Parte II

LA RICERCA

SUI PIANETI EXTRASOLARI

A SAINT-BARTHÉLEMY

Lassù, nella valle di Saint-Barthélemy...

Lignan

http://www.oavda.it/

http://www.oavda.it/

http://www.oavda.it/

http://www.oavda.it/

I metodi per scoprire pianeti extrasolari

Le stelle brillano di luce propria

e un pianeta è immerso nella luce della sua stella...

... ma proprio la luce della stella che non ci fa vedere

direttamente il pianeta può indicarcene la presenza

indirettamente

Il metodo fotometrico del transito

http://www.eso.org/public/videos/eso50lightintensityexo/

Il metodo fotometrico del transito

Dalla variazione periodica nel tempo

del flusso luminoso relativo ΔF/F

si ricavano:

• l’indicazione della presenza di un compagno

in orbita attorno alla stella osservata

• il raggio del compagno rispetto

al raggio della stella osservata

• il periodo di rivoluzione del compagno

che orbita intorno alla stella osservata,

da cui stimare la distanza orbitale

Se di un pianeta extrasolare si ha

la massa stimata con il metodo spettroscopico

e il raggio stimato con il metodo fotometrico

allora si può ricavare la densità

del pianeta extrasolare, da cui trarre

indicazioni sulla composizione chimica

e la struttura interna... senza averlo visto!

Struve, Otto “Proposal for a Project of High-Precision Stellar

Radial Velocity Work”, The Observatory, 72, pp. 199-200 (1952)

David

Charbonneau

A Harvard, nel 1999...

HD 209458 b (1999)

Charbonneau, David; Brown, Timothy; Latham, David W.;

Mayor, Michel “Detection of Planetary Transits Across a Sun-

like Star”, Astrophysical Journal, v. 529, L45-L48 (2000)

HD 209458 b: il primo pianeta

completamente caratterizzato

L'Encyclopédie des Planètes Extrasolaires

http://exoplanet.eu

Il Sistema Solare e la vita

Quante stelle nella Via Lattea, la nostra galassia?

Noi siamo qui

Le stelle non sono tutte uguali

Stelle

nane

Nella fase di sequenza principale (stella nana)

il collasso gravitazionale dovuto all’attrazione

tra le particelle che formano la stella

è equilibrato dall’energia sprigionata

nella regione centrale dell’astro, dove avviene

la fusione nucleare dell’idrogeno in elio:

è in questa situazione che ogni stella trascorre

la maggior parte della propria esistenza

0,1 0,7 1 2 3 4

La massa determina l’evoluzione di una stella

Stelle

nane

Rapporto tra la massa della stella e la massa del Sole

The Solar Neighbourhood in 3D: 2235 objects in 2072 star systems known

within 25 parsecs (81.3 light years) in the RECONS database as of 2011

La stelle nane di tipo M o nane rosse:

massa, dimensioni e luminosità inferiori a quelle del Sole

Il concetto di ‘zona abitabile’

La ‘zona abitabile’ in un sistema planetario:

acqua allo stato liquido

La missione Kepler (NASA)

kepler.nasa.gov

La stella Kepler 11 e il suo sistema planetario

Progetto APACHE a Saint-Barthélemy

“A PAthway toward the Characterization

of Habitable Earths”

Pianeti extrasolari di tipo terrestre

nella zona abitabile di stelle nane rosse (tipo M)

nelle vicinanze del Sole

luglio 2008:

we have

a dream...

gennaio 2013: la schiera completa

La danza notturna dei telescopi di APACHE

http://apacheproject.altervista.org/

http://www.cfa.harvard.edu/MEarth

“La prima generazione nell’intera storia dell’umanità

che potrebbe scoprire un’altra Terra”

Parte III

I PIANETI EXTRASOLARI

A SCUOLA: IL BRUNOMETRO

http://star.herts.ac.uk/RoPACS/brun.html