Avanguardie storiche 4

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Avanguardiestoriche!

ovvero la fine del mimetismo

e l’inizio della modernità

Fauves

1905 - Salon d’Automne , Parigi, Grand Palais

Henrì Matisse, André Derain, Maurice De VlaminckAltri fauves successivi: Kees Van Dongen, Raoul Dufy

“Donatello chez les fauves. Cage aux fauves” Louis Vauxcelles

Fine movimento 1908

Die Brucke1906 - Dresda Ernest Ludwig Kirchner Erich Heckel Karl Schmidt-Rottluff Emil Nolde Max Pechstein Otto Mueller

Fine movimento 1913

“L'uomo è una corda tesa tra la bestia e il superuomo, una corda sull'abisso.

Ciò che di grande vi è nell'uomo è che esso è un ponte, e non un termine. ... Una volta eravate scimmie, e ancor adesso l'uomo è più scimmia di tutte le scimmie”

Nietzsche

Kirchner Heckel Schmidt-Rottluff

Muller

Ernest Ludwig Kirchner

Erich Heckel

Emil Nolde

Karl Schmidt-Rottluff

Cubismo1907 - ParigiPablo PicassoGeorges BraqueJuan GrisFernand Leger

« Pleine de petits cubes…bizarre cubiques » Louis Vauxcelles, 1908

Fine movimento 1921

Futurismo20 febbraio 1909 – Le Figaro, ParigiFilippo Tommaso MarinettiUmberto BoccioniCarlo CarràGiacomo BallaGino SeveriniLuigi Russolo

Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri

Russolo Carrà Marinetti Boccioni Severini

Renato Bertelli 1933

Raggismo1913 – MoscaMichail LarionovNatal'ja Gončarova

Costruttivismo1920 – MoscaVladimir TatlinAleksandr RodčenkoLászló Moholy-NagyVladimir MajakovskijNaum GaboSergej Ėjzenštejn

Naum Gabo

László Moholy-Nagy

Metafisica1910 - prima opera metafisica Giorgio De ChiricoAlberto SavinioCarlo CarràGiorgio Morandi

Enigma di un pomeriggio d'autunno - 1910

La malinconia della partenza

L'enigma dell'arrivo e del dopo

La nostalgia dell’infinito

Il grande metafisico

La musa metafisica

Der Blaue Reiter1911 - Monaco di BavieraVasilij KandinskijFranz MarcPaul KleeAugust MackeAlexej Von JawlenskyArnold Schonberg

Fine movimento 1914

Composizione IV

Improvvisazione 21A

Successione, 1935

Forme in lotta

Suprematismo1915 - San PietroburgoKazimir Malevic

De Stijl1917 - OlandaPiet MondrianTheo Van DoesburgWalter GropiusGerrit Rietveld

Dadaismo1916 - ZurigoTristan TzaraHans ArpHugo BallMarcel Janco

1913 – New YorkMarcel DuchampMan RayFrancis Picabia

1920 - Berlino e HannoverGeorge Grosz, John Heartfield, Raoul Hausmann, Hannah Hoch, Kurt Schwitters

Hans Arp

Scrivo un manifesto e non voglio niente, eppure certe cose le dico, e sono per principio contro i manifesti, come del resto sono contro i principi…

DADA non significa nulla...

L'opera d'arte non deve rappresentare la bellezza che è morta. Un'opera d'arte non è mai bella per decreto legge, obiettivamente, all'unanimità. La critica è inutile, non può esistere che soggettivamente, ciascuno la sua, e senza alcun carattere di universalità...

Così nacque DADA da un bisogno d'indipendenza. Quelli che dipendono da noi restano liberi. Noi non ci basiamo su nessuna teoria. Ne abbiamo abbastanza delle accademie cubiste e futuriste: laboratori di idee formali. Forse che l'arte si fa per soldi e per lisciare il pelo dei nostri cari borghesi?...

Qualunque opera pittorica o plastica è inutile; che almeno sia un mostro capace di spaventare gli spiriti servili, e non la decorazione sdolcinata dei refettori degli animali travestiti da uomini…

DADA è contro DADA!

Hannah Hoch – Il critico d’arte 1919

Surrealismo1924 – ParigiSalvador DalìMax ErnstJean (Hans) ArpRené MagritteAndrè MassonPaul DelvauxYves TanguyJoan MiròAlberto GiacomettiMan Ray

Andrè BretonTristan TzaraPaul EluardLouis AragonJacques PrévertAntonin ArtaudRobert DesnosBenjamin PéretPhilippe SoupaultRené Crevel

Surrealismo= automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale.

Trasformare il mondo, ha detto Marx, cambiare la vita, ha detto Rimbaud. Queste due parole d'ordine sono per noi una sola

«Il est beau [...] comme la rencontre fortuite sur une table de dissection d'une machine à coudre et d'un parapluie!» Les Chants de Maldoror (Chant VI-§1)

• Paul Eluard Hans Arp Yves Tanguy René Crevel

Tristan Tzara André Breton Salvador Dalì Max Ernst Man Ray

Neue Sachlichkeit(Nuova Oggettività)

1925 – GermaniaGeorge GroszOtto DixChristian Schad

Il secolo breve e la brevità dell’arte