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Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
Decreto Ministero dell’Interno
09/03/2007
(S.O.G.U. n.74 del 29/03/2007)
Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al
controllo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
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CARICO DI INCENDIO
SPECIFICO
CARICO DI INCENDIO
SPECIFICO DI PROGETTO
LIVELLO DI PRESTAZIONE
CLASSE DELL’EDIFICIO
SCENARIO DI INCENDIO
INCENDIO
CONVENZIONALE
INCENDIO
NATURALEDETERMINAZIONE
CAPACITA’ DEL SISTEMA
STRUTTURALE
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
CARICO DI INCENDIO
SPECIFICO
CARICO DI INCENDIO
SPECIFICO DI PROGETTO
LIVELLO DI PRESTAZIONE
CLASSE DELL’EDIFICIO
SCENARIO DI INCENDIO
INCENDIO
CONVENZIONALE
INCENDIO
NATURALEDETERMINAZIONE
CAPACITA’ DEL SISTEMA
STRUTTURALE
D.M. 09/03/2007
D.M. 16/02/2007
D.M. 09/05/2007
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DEFINIZIONI
RESISTENZA AL FUOCOuna delle fondamentali strategie di protezione da perseguire per garantire un adeguato livello di sicurezza della costruzionein condizioni di incendio.Essa riguarda la capacità portante in caso di incendio, per una struttura, per una parte della struttura o per un elemento strutturale nonché la capacità di compartimentazione rispetto all’incendio per gli elementi di separazione sia strutturali, come muri e solai, sia non strutturali, come porte e tramezzi.
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CAPACITÀ PORTANTE IN CASO DI INCENDIOattitudine della struttura, di una parte della struttura o di un elemento strutturale a conservare una sufficiente resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco (R) con riferimento alle altre azioni agenti.
CAPACITÀ DI COMPARTIMENTAZIONE IN CASO DI INCENDIOattitudine di un elemento costruttivo a conservare, sotto l’azione del fuoco, oltre alla propria stabilità (R), una sufficiente tenuta ai fumi e ai gas caldi della combustione (E) ed un sufficiente isolamento termico (I) nonché tutte le altre prestazioni se richieste.
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Art.1
Oggetto e campo di applicazioneIl decreto stabilisce i criteri per determinare le prestazioni di resistenza al fuoco che devono possedere le costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Sono escluse le attività per le quali le prestazioni di resistenza al fuoco sono espressamente stabilite da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi
(es. alberghi, scuole, locali di pubblico spettacolo, autorimesse, centrali termiche, uffici, ecc… le caratteristiche di resistenza al fuoco delle strutture sono stabilite a priori in funzione dell’altezza antincendio dell’edificio)
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Altezza antincendi
Resistenza al fuoco
≤ 12 m R60
12 m < h ≤ 24 m R90
> 24 m R120
Alberghi (*)Alberghi (*)Altezza
antincendiResistenza al
fuoco
interrati R120
≤ 24 m R90
> 24 m R120
Ospedali (*)Ospedali (*)Numero persone
Altezza antincendi
Resistenza al fuoco
≤ 100 - R30
≤ 24 m R60
> 24 m R90 > 100
Scuole (*)Scuole (*)
Tipo autorimessa
Resistenza al fuoco
≤ 9 autoveicoli R60
> 9 autoveicoli R90
AutorimesseAutorimessePresenze Altezza
antincendiResistenza
al fuoco
interrati R60
fuori terra R30
interrati R90
≤ 24 m R60
24 m - 54 m R90
> 54 m R120
Oltre 100
≤ 100
Uffici (*)Uffici (*)
Altezza antincendi
Resistenza al fuoco
12 m < h ≤ 24 m R60
24 m < h ≤ 32 m R60
32 m < h ≤ 54 m R90
54 m < h ≤ 80 m R90
> 80 m R120
Edifici di civile Edifici di civile abitazione abitazione (*)(*)
Altezza antincendi
Resistenza al fuoco
≤ 12 m R60
12 m < h ≤ 24 m R90
> 24 m R120
Loc.Loc. pubblico spettacolo (*)pubblico spettacolo (*)
(*) Edifici di nuova costruzione(*) Edifici di nuova costruzione
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Per le attività soggette ai controlli dei vigili del fuoco non regolamentate da specifiche disposizioni antincendio si applicano i criteri stabiliti dal D.M. 09/03/2007 (ovvero il metodo che fa riferimento alle classi di resistenza al fuoco).
In alternativa il progettista può decidere di applicare metodi basati sulla modellazione dell’incendio naturale secondo quanto stabilito dal D.M. 09/05/2007 (Fire Safety Engineering).
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NORME DI RIFERIMENTO
Requisito di Sicurezza in caso di incendio per le opere da costruzione stabilito dalla Direttiva 89/106/CE recepita in Italia con D.P.R. 21/04/1993 n.246 (G.U. n.170 del 22/07/1993).
Testo Unico sulle Costruzioni (D.M.I. 18/01/2008)prevede al cap.4 quale azione accidentale L’INCENDIOapplicabile a tutti i tipi di costruzioni (soggette e non soggette al controllo dei Vigili del Fuoco).
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ObiettiviAl fine di limitare i rischi derivanti dagli incendi, le costruzioni devono essere progettate, realizzate e gestite in modo da garantire:
1. la stabilità degli elementi portanti per un tempo utile ad assicurare il soccorso agli occupanti;
2. la limitata propagazione del fuoco e dei fumi, anche riguardo alle opere vicine;
3. la possibilità che gli occupanti lascino l'opera indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
4. la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza.
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Responsabilità
L'individuazione dei valori che assumono i parametri posti a base della determinazione delle azioni di progetto è a carico dei soggetti responsabili della progettazione.
Il mantenimento delle condizioni che determinano l’individuazione dei suddetti valori èa carico dei titolari delle attività.
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Abrogazioni
Dalla data di entrata in vigore del decreto sono abrogati:1. la circolare del Ministro dell'interno 14 settembre 1961,
n.91,2. il D.M. 6 marzo 1986, recante «Calcolo del carico di
incendio per locali aventi strutture portanti in legno».
Le definizioni riportate nel D.M. 30/11/1983, relative a:carico di incendiocompartimento antincendioresistenza al fuoco
sono sostituite con quelle contenute nel D.M. 09/03/07
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Per le costruzioni esistenti, le cui prestazioni di resistenza al fuoco siano state accertate dagli organi di controllo alla data di entrata in vigore del decreto (25/09/2007), non e' necessario procedere ad una nuova determinazione nei casi di modifiche della costruzione, ivi comprese quelle dovute ad un ampliamento e/o ad una variazione di destinazione d'uso, sempre che dette modifiche non comportino un incremento della classe di rischio (tab.2), una riduzione delle misure protettive o un incremento del carico di incendio specifico.
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In definitiva il decreto si applica:
alle nuove attività i cui progetti siano presentati ai Vigili del Fuoco in data successiva al 25/09/2007;
alle costruzioni esistenti in caso di modifiche che comportino un incremento della classe di rischio incendio, una riduzione delle misure di protezione o un incremento del carico di incendio specifico di progetto.
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CARICO DI INCENDIOCARICO DI INCENDIOpotenziale termico nettopotenziale termico nettodella totalitdella totalitàà dei materiali dei materiali combustibili contenuti in combustibili contenuti in uno spazio, corretto in base uno spazio, corretto in base ai ai parametri indicativi parametri indicativi della partecipazione alla della partecipazione alla combustione dei singoli combustione dei singoli materialimateriali..Il carico di incendio Il carico di incendio èèespresso in MJ;espresso in MJ;convenzionalmente convenzionalmente 1 MJ 1 MJ èèassunto pari a 0,054 assunto pari a 0,054 chilogrammi di legna chilogrammi di legna equivalenteequivalente. . (es. 450 MJ = 24,3 Kg legna (es. 450 MJ = 24,3 Kg legna equivalente) equivalente)
q = q = ∑∑ ggii HHii mmii ⋅⋅ψψii [MJ] [MJ] gi massa dell’i-esimo materiale combustibile [kg]
Hi potere calorifico inferiore dell’i-esimo materiale combustibile [MJ/kg]
mmii fattore di partecipazione alla combustione dell’i-esimo materiale combustibile
= 0,8 per il legno e altri materiali di natura cellulosica;= 1,0 negli altri casi
ΨΨii fattore di limitazione della partecipazione alla combustione dell’i-esimo materiale combustibile
= 0 per i materiali in contenitori progettati per resistere al fuoco;
= 0,85 per i materiali in contenitori non combustibili;= 1,0 negli altri casi
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CARICOCARICO DD’’INCENDIOINCENDIO SPECIFICOSPECIFICOcarico di incendio riferito allcarico di incendio riferito all’’unitunitàà di di superficie lorda.superficie lorda.EE’’ espresso in MJ/mespresso in MJ/m22..
SUPERFICIE IN PIANTA LORDA DI SUPERFICIE IN PIANTA LORDA DI UN COMPARTIMENTOUN COMPARTIMENTOsuperficie in pianta compresa entro il superficie in pianta compresa entro il perimetro internoperimetro interno delle pareti delimitanti delle pareti delimitanti il compartimentoil compartimento
qqff = q/A == q/A == = ∑∑ ggii HHii mmii ⋅⋅ψψii [MJ/m[MJ/m22]]
AA
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NellNell’’ipotesi di una ipotesi di una distribuzione non distribuzione non uniforme del carico di uniforme del carico di incendioincendio il valore il valore nominale nominale qqff del carico del carico dd’’incendio specifico incendio specifico èècalcolato anche calcolato anche con con riferimento allriferimento all’’effettiva effettiva distribuzionedistribuzione dello dello stesso. stesso.
Ae
qqff = = ∑∑ ggii HHii mmii ⋅ψ⋅ψiiAAee
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Qualora, in alternativa alla Qualora, in alternativa alla formula suddetta, si formula suddetta, si pervenga alla pervenga alla determinazione di determinazione di qqffattraverso una attraverso una valutazione valutazione statistica del carico di statistica del carico di incendioincendio per la specifica per la specifica attivitattivitàà, si deve far , si deve far riferimento a valori con riferimento a valori con probabilitprobabilitàà di superamento di superamento inferiore al 20%inferiore al 20%.
In genere il frattile 80% si ottiene moltiplicando il valore medio per:1,251,25--1,50 (1,50 (abitabit., ., scuscu., ., ospeospe., ., uffuff., ., albalb.);.);1,451,45--1,75 (centri 1,75 (centri commcomm, , att.industrialiatt.industriali))
AttivitAttivitàà Valore medioValore medio FrattileFrattile 80%80%
Civili abitazioniCivili abitazioni 780780 948948
Ospedali (stanza)Ospedali (stanza) 230230 280280
Alberghi (stanza)Alberghi (stanza) 310310 377377
BibliotecheBiblioteche 15001500 18241824
UfficiUffici 420420 511511
Scuole Scuole 285285 347347
Centri Centri commercialicommerciali 600600 730730
Teatri (cinema)Teatri (cinema) 300300 365365
Valori del carico di incendio specifico in funzione Valori del carico di incendio specifico in funzione della destinazione ddella destinazione d’’uso (da EN 1991uso (da EN 1991--11--2 2 AnnexAnnex E)E)
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In genere il frattile 80% si ottiene moltiplicando il valore medio per:1,251,25--1,501,50 ((abitazabitaz., scuole, ., scuole, ospeospe., ., uffuff., alberghi);., alberghi);1,451,45--1,751,75 (centri (centri commcomm., ., att.industrialiatt.industriali))
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CARICO CARICO DD’’INCENDIOINCENDIOSPECIFICO DI PROGETTOSPECIFICO DI PROGETTOcarico dcarico d’’incendio specifico incendio specifico corretto in base ai parametri corretto in base ai parametri indicatori delindicatori del rischio di rischio di incendio del compartimentoincendio del compartimento e e dei fattori relativi alle dei fattori relativi alle misure di misure di protezione presenti.protezione presenti.
Esso costituisce la grandezza di Esso costituisce la grandezza di riferimento per le valutazioni riferimento per le valutazioni della resistenza al fuoco delle della resistenza al fuoco delle costruzioni. costruzioni.
qqff,d,d = (= (δδq1q1 δδq2q2 δδnn) . ) . qqff [MJ/m[MJ/m22] ]
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δδq1q1 (1,00 (1,00 --2,00)2,00) èè il fattore che tiene conto del il fattore che tiene conto del rischio di incendiorischio di incendio in relazione in relazione alla alla dimensione del compartimentodimensione del compartimento e i cui valori sono definiti in tabella 1e i cui valori sono definiti in tabella 1
qqff,d,d = = δδq1q1 δδq2 q2 δδnn ··qqff [MJ/m[MJ/m22]]
Superficie in pianta Superficie in pianta lorda del lorda del
compartimento compartimento (m(m22) )
δδq1q1
Superficie in pianta Superficie in pianta lorda del lorda del
compartimento compartimento (m(m22) )
δδq1q1
A < 500 A < 500 1,00 1,00 2.500 2.500 ≤≤ A < 5.000 A < 5.000 1,60 1,60
500 500 ≤≤ A < 1.000 A < 1.000 1,20 1,20 5.000 5.000 ≤≤ A < 10.000 A < 10.000 1,80 1,80
1.000 1.000 ≤≤ A < 2.500 A < 2.500 1,40 1,40 A A ≥≥ 10.000 10.000 2,00 2,00
Tabella 1Tabella 1
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δδq2 q2 (0,80 (0,80 --1,20)1,20) èè il fattore che tiene conto del il fattore che tiene conto del rischio di incendiorischio di incendio in relazione al in relazione al tipo di attivittipo di attivitàà svolta nel compartimentosvolta nel compartimento e i cui valori sono definiti in tabella 2e i cui valori sono definiti in tabella 2
qqff,d,d = = δδq1q1 δδq2 q2 δδnn ··qqff [MJ/m[MJ/m22]]
Classi di Classi di rischio rischio Descrizione Descrizione δδq2q2
I I Aree che presentano un Aree che presentano un basso rischio di incendiobasso rischio di incendio in termini di probabilitin termini di probabilitàà di di innesco, velocitinnesco, velocitàà di propagazione delle fiamme e possibilitdi propagazione delle fiamme e possibilitàà di controllo di controllo delldell’’incendio da parte delle squadre di emergenza incendio da parte delle squadre di emergenza
0,80 0,80
II II Aree che presentano un Aree che presentano un moderato rischio di incendiomoderato rischio di incendio in termini di probabilitin termini di probabilitààdd’’innesco, velocitinnesco, velocitàà di propagazione di un incendio e possibilitdi propagazione di un incendio e possibilitàà di controllo di controllo delldell’’incendio stesso da parte delle squadre di emergenza incendio stesso da parte delle squadre di emergenza
1,00 1,00
III III Aree che presentano Aree che presentano un alto rischio di incendioun alto rischio di incendio in termini di probabilitin termini di probabilitààdd’’innesco, velocitinnesco, velocitàà di propagazione delle fiamme e possibilitdi propagazione delle fiamme e possibilitàà di controllo di controllo delldell’’incendio da parte delle squadre di emergenza incendio da parte delle squadre di emergenza
1,201,20
Tabella 2Tabella 2
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qqff,d,d = = δδq1q1 δδq2 q2 δδnn qqff [MJ/m[MJ/m22]]
δn = ∏ δ ni (0,27 -1,00)
Tab.Tab. 3 3 -- δδnini Funzione delle misure di protezioneFunzione delle misure di protezione
Sistemi Sistemi automatici di automatici di
estinzioneestinzione
Sistemi di Sistemi di evacuazione evacuazione automatica automatica di fumo e di fumo e
calorecalore
Sistemi Sistemi automatici di automatici di rivelazione, rivelazione, segnalazione segnalazione e allarme di e allarme di
incendioincendio
Squadra Squadra aziendale aziendale
dedicata alla dedicata alla lotta lotta
antincendioantincendio(1)(1)
Rete idrica Rete idrica antincendioantincendio
Percorsi Percorsi protetti di protetti di
accessoaccesso
AccessibilitAccessibilitààai mezzi di ai mezzi di
soccorso VVFsoccorso VVF
ad ad acqua acqua δδn1n1
altroaltroδδn2n2
δδn3n3 δδn4n4 δδn5n5internainternaδδn6n6
interna ed interna ed esterna esterna δδn7n7
δδn8n8 δδn9n9
0,600,60 0,800,80 0,900,90 0,850,85 0,900,90 0,900,90 0,800,80 0,900,90 0,900,90
(1) Gli addetti devono aver conseguito l’attestato di idoneità tecnica di cui all’art. 3 della legge 28 novembre 1996, n. 609, a seguito del corso di formazione di tipo C di cui all’allegato IX del decreto ministeriale 10 marzo 1998.
Ovviamente δni va posto =1 per le misure di protezione non previste
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
CLASSE DI RESISTENZA AL FUOCOCLASSE DI RESISTENZA AL FUOCO
intervallo di tempo espresso in minuti, intervallo di tempo espresso in minuti, definito in base al carico di definito in base al carico di incendio specifico di progettoincendio specifico di progetto, durante il quale , durante il quale il compartimento il compartimento antincendio garantisce la capacitantincendio garantisce la capacitàà di compartimentazionedi compartimentazione..
Le classi di resistenza al fuoco sono le seguenti:Le classi di resistenza al fuoco sono le seguenti:
15, 20, 30, 45, 60, 90, 120, 180, 24015, 20, 30, 45, 60, 90, 120, 180, 240
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D.M. 09/03/2007 D.M. 09/03/2007 –– Livello IIILivello III
Una volta determinato il Una volta determinato il carico di incendio carico di incendio specifico di progetto specifico di progetto qqfdfdle classi di resistenza al le classi di resistenza al fuoco idonee a garantire fuoco idonee a garantire il il livello III di prestazionelivello III di prestazionesi ricavano dalla si ricavano dalla seguente tabella 4seguente tabella 4
Carichi d’incendio specifici di progetto qfd Classe
Non superiore a 100 MJ/mNon superiore a 100 MJ/m22 0 0
Non superiore a 200 MJ/mNon superiore a 200 MJ/m22 15 15
Non superiore a 300 MJ/mNon superiore a 300 MJ/m22 20 20
Non superiore a 450 MJ/mNon superiore a 450 MJ/m22 30 30
Non superiore a 600 MJ/mNon superiore a 600 MJ/m2 2 45 45
Non superiore a 900 MJ/mNon superiore a 900 MJ/m22 60 60
Non superiore a 1200 MJ/mNon superiore a 1200 MJ/m22 90 90
Non superiore a 1800 MJ/mNon superiore a 1800 MJ/m22 120 120
Non superiore a 2400 MJ/mNon superiore a 2400 MJ/m22 180 180
Superiore a 2400 MJ/mSuperiore a 2400 MJ/m22 240 240
Esempio:Esempio:qqfdfd=730 MJ/m=730 MJ/m22
Tabella 4
CLASSE = 60CLASSE = 60
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
RICHIESTE DI PRESTAZIONERICHIESTE DI PRESTAZIONE
Livello ILivello INessun requisito specifico di resistenza al fuocoNessun requisito specifico di resistenza al fuoco dove le conseguenze della dove le conseguenze della perdita dei requisiti stessi siano accettabili o dove il rischioperdita dei requisiti stessi siano accettabili o dove il rischio di incendio sia di incendio sia trascurabile trascurabile
Livello IILivello IIMantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodoMantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo sufficiente sufficiente allall’’evacuazione degli occupanti in luogo sicuroevacuazione degli occupanti in luogo sicuro allall’’esterno della costruzioneesterno della costruzione
Livello IIILivello IIIMantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un Mantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo congruo con periodo congruo con la gestione dellla gestione dell’’emergenza emergenza
Livello IVLivello IVRequisiti di resistenza al fuoco tali da garantire, dopo la fineRequisiti di resistenza al fuoco tali da garantire, dopo la fine delldell’’incendio, un incendio, un limitato danneggiamento della costruzionelimitato danneggiamento della costruzione
Livello VLivello VRequisiti di resistenza al fuoco tali da garantire, dopo la fineRequisiti di resistenza al fuoco tali da garantire, dopo la fine delldell’’incendio, il incendio, il mantenimento della mantenimento della totale funzionalittotale funzionalitàà della costruzione stessadella costruzione stessa
Tali requisiti, vanno individuati sulla base di una valutazione del rischio d’incendio
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
LIVELLO ILIVELLO I
Il livello I di prestazione Il livello I di prestazione -- Nessun requisito specifico Nessun requisito specifico di resistenza al fuoco dove le conseguenze della di resistenza al fuoco dove le conseguenze della perdita dei requisiti stessi siano accettabili o dove il perdita dei requisiti stessi siano accettabili o dove il rischio di incendio sia trascurabilerischio di incendio sia trascurabile -- non non èè ammessoammessoper le costruzioni allper le costruzioni all’’interno delle quali si svolgono interno delle quali si svolgono attivitattivitàà soggette a controllo dei Vigili del Fuoco soggette a controllo dei Vigili del Fuoco (D.M. 16/02/82 e D.P.R. 689/59).(D.M. 16/02/82 e D.P.R. 689/59).
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
LIVELLO IILIVELLO II
Il livello II di prestazione Il livello II di prestazione -- Mantenimento dei Mantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo requisiti di resistenza al fuoco per un periodo sufficiente allsufficiente all’’evacuazione degli occupanti in luogo evacuazione degli occupanti in luogo sicuro allsicuro all’’esterno della costruzioneesterno della costruzione -- può ritenersi può ritenersi adeguato per le costruzioni:adeguato per le costruzioni:
isolateisolate,,fino a due piani fuori terra ed un piano interratofino a due piani fuori terra ed un piano interrato,,destinate ad undestinate ad un’’unica attivitunica attivitàà non aperta al non aperta al
pubblicopubblico
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
LIVELLO IILIVELLO IIInoltre, devono verificarsi Inoltre, devono verificarsi tutte le seguenti ulteriori condizionitutte le seguenti ulteriori condizioni: : a)a) le dimensioni della costruzione siano tali da le dimensioni della costruzione siano tali da garantire lgarantire l’’esodo in esodo in
sicurezza degli occupantisicurezza degli occupanti;;b)b) gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione non arrechino non arrechino
danni ad altre costruzionidanni ad altre costruzioni;;c)c) gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione non non
compromettano lcompromettano l’’efficacia degli elementi di compartimentazioneefficacia degli elementi di compartimentazione e e di di impianti di protezione attivaimpianti di protezione attiva che proteggono altre costruzioni;che proteggono altre costruzioni;
d)d) il il massimo affollamento complessivomassimo affollamento complessivo della costruzione della costruzione non superi non superi 100 persone100 persone e la densite la densitàà di affollamento media non sia superiore a di affollamento media non sia superiore a 0,2 0,2 perspers/m/m22;;
e)e) la costruzione non sia adibita ad attivitla costruzione non sia adibita ad attivitàà che prevedono che prevedono posti posti lettoletto;;
f)f) la costruzione la costruzione non sia adibitanon sia adibita ad attivitad attivitàà specificamente destinate specificamente destinate a a malati, anziani, bambini o a persone con ridotte o impedite malati, anziani, bambini o a persone con ridotte o impedite capacitcapacitàà motorie, sensoriali o cognitivemotorie, sensoriali o cognitive..
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
LIVELLOLIVELLO IIIILe classi di resistenza al fuoco necessarie per garantire il Le classi di resistenza al fuoco necessarie per garantire il livello IIlivello II di prestazione sono le seguenti, di prestazione sono le seguenti, indipendentemente indipendentemente dal valore assunto dal carico di incendio specifico di progettodal valore assunto dal carico di incendio specifico di progetto
30 per costruzioni ad un piano fuori terra, senza interrati
60 per costruzioni fino a due piani fuori terra e un piano interrato
Sono consentite classi inferiori a quelle precedentemente Sono consentite classi inferiori a quelle precedentemente indicate se indicate se compatibili con il livello III di prestazionecompatibili con il livello III di prestazione
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
LIVELLOLIVELLO IIIIII
Il livello III di prestazione Il livello III di prestazione -- Mantenimento dei requisiti di Mantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo congruo con la gestione resistenza al fuoco per un periodo congruo con la gestione delldell’’emergenzaemergenza -- può ritenersi adeguato per può ritenersi adeguato per tutte le costruzioni tutte le costruzioni allall’’interno delle quali si svolgono attivitinterno delle quali si svolgono attivitàà soggette a controllo soggette a controllo dei Vigili del Fuocodei Vigili del Fuoco, fatte salve quelle per le quali sono , fatte salve quelle per le quali sono richiesti i livelli IV o Vrichiesti i livelli IV o V.
Le classi di resistenza al fuoco necessarie per garantire il Le classi di resistenza al fuoco necessarie per garantire il livello III sono correlate al livello III sono correlate al carico di incendio specifico di carico di incendio specifico di progettoprogetto qqff,d,d
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
LIVELLOLIVELLO IV e VIV e V
I livelli I livelli IV o VIV o V -- Requisiti di resistenza al fuoco tali da garantire, Requisiti di resistenza al fuoco tali da garantire, dopo la fine delldopo la fine dell’’incendio, un incendio, un limitato danneggiamento della limitato danneggiamento della costruzione o totale funzionalitcostruzione o totale funzionalitàà della stessa della stessa -- possono possono essere oggetto di specifiche richieste del committente o essere oggetto di specifiche richieste del committente o essere previsti dai capitolati tecnici di progetto.essere previsti dai capitolati tecnici di progetto.I livelli IV o V di prestazione possono altresI livelli IV o V di prestazione possono altresìì essere richiesti essere richiesti dalla autoritdalla autoritàà competente (competente (VV.FVV.F.) per costruzioni destinate ad .) per costruzioni destinate ad attivitattivitàà di particolare importanza. di particolare importanza. Per i livelli IV e V resta valido quanto indicato nel decreto dePer i livelli IV e V resta valido quanto indicato nel decreto del l Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 14 settembre 2005Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 14 settembre 2005e successive modifiche ed integrazioni. e successive modifiche ed integrazioni.
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ESEMPI DI CALCOLO DELLA CLASSEESEMPI DI CALCOLO DELLA CLASSE
Confronto tra circConfronto tra circ.91.91/61 e D.M. 09/03/2007 /61 e D.M. 09/03/2007
DEPOSITO DI BENZINA IN FUSTI METALLICIDEPOSITO DI BENZINA IN FUSTI METALLICI
DATI:DATI:
2000 2000 pzpz. x 20 kg/. x 20 kg/cadcad = 40000 kg; P.C. benzina = 42 MJ/kg; P.C. legno = 18,5 MJ/kg= 40000 kg; P.C. benzina = 42 MJ/kg; P.C. legno = 18,5 MJ/kg
Superficie in pianta del compartimento = 1000 mSuperficie in pianta del compartimento = 1000 m22;;
Ubicazione: Piano terra;Ubicazione: Piano terra;
Altezza interna = 6 metri;Altezza interna = 6 metri;
Impianto automatico di rilevazione ed allarme incendio;Impianto automatico di rilevazione ed allarme incendio;
Estintori;Estintori;
Idranti interni ed esterni;Idranti interni ed esterni;
AccessibilitAccessibilitàà ai mezzi di soccorsoai mezzi di soccorso
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Esempio di determinazione della classeEsempio di determinazione della classe
Confronto tra circConfronto tra circ.91.91/61 e D.M. 09/03/2007 /61 e D.M. 09/03/2007
Caso 1 Caso 1 –– Applicazione circ. 91/61Applicazione circ. 91/61
q = (40.000 * 42)/(18,5 * 1000) = 90,81 kg/mq = (40.000 * 42)/(18,5 * 1000) = 90,81 kg/m22
Punti circ. Punti circ. 91/6191/61
IndiciIndici
1.1 1.1 --11.2.2 00
22 44
3.1 3.1 –– 3.2 3.2 --33.3.3 00
44 33
5.15.1-- 5.25.2 00
5.3 5.3 –– 5.45.4 00
5.55.5 --44
5.65.6 --33
5.75.7 --22
5.8 5.8 –– 5.95.9 00
TotaleTotale --22
KK 0,6280,628
CLASSE 60CLASSE 60
K = 0,628K = 0,628
CC = q K = 90,81 * 0,628 = = q K = 90,81 * 0,628 = 57,0257,02
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Esempio di determinazione della classeEsempio di determinazione della classe
Confronto tra circConfronto tra circ.91.91/61 e D.M. 09/03/2007 /61 e D.M. 09/03/2007
Caso 2 Caso 2 –– Applicazione del D.M. 09/03/2007Applicazione del D.M. 09/03/2007
Carico di incendio specificoCarico di incendio specifico
qqff = 40.000 * 42 * 0,85 (= 40.000 * 42 * 0,85 (ψψii ) *11 (mmii) ) / 1000 = 1428 MJ/m/ 1000 = 1428 MJ/m22
δδqq11 1,2
δδqq22 1
δδn1n1 -- δδn2n2 1
δδn3n3 1
δδn4n4 0,85
δδn5n5 1
δδn6 n6 -- δδn7n7 0,8
δδn8n8 1
δδn9n9 0,9
∏ δ ni 0,612
CLASSE 90CLASSE 90
2.1 2.1 –– Senza impianto Senza impianto sprinklersprinklerCarico di incendio specifico di progettoCarico di incendio specifico di progettoqqfdfd = 1428 * 1,2 * 1= 1428 * 1,2 * 1 * 0,612 = 0,612 = 1048,72 MJ/m1048,72 MJ/m22
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Esempio di determinazione della classeEsempio di determinazione della classe
Confronto tra circConfronto tra circ.91.91/61 e D.M. 09/03/2007 /61 e D.M. 09/03/2007 δδqq11 1,2
δδqq22 1
δδn1n1 -- δδn2n2 0,6
δδn3n3 1
δδn4n4 0,85
δδn5n5 1
δδn6 n6 -- δδn7n7 0,8
δδn8n8 1
δδn9n9 0,9
∏ δ ni 0,367
Carico di incendio specifico di progettoCarico di incendio specifico di progettoqqfdfd = 1428 * 1,2 * 1= 1428 * 1,2 * 1 * 0,367 = 628,89 MJ/m0,367 = 628,89 MJ/m22
CLASSE 60CLASSE 60
2.2 2.2 –– Con impianto Con impianto sprinklersprinkler
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
SCENARIO DI INCENDIOSCENARIO DI INCENDIO
LL’’incendio convenzionale di progetto incendio convenzionale di progetto èè definito da una definito da una curva di incendiocurva di incendioche rappresenta lche rappresenta l’’andamento, in funzione del tempo, della temperatura andamento, in funzione del tempo, della temperatura media dei gas di combustione nellmedia dei gas di combustione nell’’intorno degli elementi costruttivi.intorno degli elementi costruttivi.
A seconda del tipo di approccio adottato (A seconda del tipo di approccio adottato (prescrittivoprescrittivo o o prestazionaleprestazionale) ) ll’’andamento delle temperature negli elementi costruttivi sarandamento delle temperature negli elementi costruttivi saràà valutato in valutato in riferimento alla:riferimento alla:curva nominale di incendiocurva nominale di incendio per lper l’’intervallo di esposizione pari alla classe intervallo di esposizione pari alla classe di resistenza al fuoco prevista, senza alcuna fase di raffreddamdi resistenza al fuoco prevista, senza alcuna fase di raffreddamento;ento;
curva naturale di incendiocurva naturale di incendio, determinata in base ai modelli di incendio , determinata in base ai modelli di incendio tenendo conto delltenendo conto dell’’intera durata dello stesso, compresa la fase di intera durata dello stesso, compresa la fase di raffreddamento, sino al ritorno alla temperatura ambiente.raffreddamento, sino al ritorno alla temperatura ambiente.
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
CURVE NOMINALI DI INCENDIO CURVE NOMINALI DI INCENDIO
Le curve nominali di incendio sono delle curve che Le curve nominali di incendio sono delle curve che rappresentano lrappresentano l’’andamento della temperatura media dei andamento della temperatura media dei gas caldi in gas caldi in funzione del tempofunzione del tempo..Esse possono avere diverse espressioni analitiche:Esse possono avere diverse espressioni analitiche:
Curva standard ISO 834;Curva standard ISO 834;
Curva degli idrocarburi;Curva degli idrocarburi;
Curva incendio esternoCurva incendio esterno
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D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
CURVA DI INCENDIO STANDARD (ISO 834) CURVA DI INCENDIO STANDARD (ISO 834)
TTgg = 345 log= 345 log1010 (8t +1) + 20 (8t +1) + 20 [[ °°CC]]
TTgg èè la temperatura del gas in la temperatura del gas in [[ °°CC]]t tempo in t tempo in [[minutiminuti]]
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10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
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)
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
CURVA DEGLI IDROCARBURI CURVA DEGLI IDROCARBURI
TTgg = 1080 (1= 1080 (1-- 0,325 e0,325 e--0,167t0,167t –– 0,675 e0,675 e--2,5t2,5t) + 20 ) + 20 [[ °°CC]]TTgg èè la temperatura del gas in la temperatura del gas in [[ °°CC]]t tempo in t tempo in [[minutiminuti]]
((nelnel casocaso didi incendiincendi didi rilevantirilevanti quantitquantitàà didi idrocarburiidrocarburi o o altrealtre sostanzesostanze con con equivalenteequivalente velocitvelocitàà didi rilasciorilascio termicotermico))
0
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400
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1.100
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0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
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Tempo (minuti)
Tem
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)
800
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
CURVA INCENDIO ESTERNO CURVA INCENDIO ESTERNO
TTgg = 660 (1= 660 (1-- 0,687 e0,687 e--0,32t0,32t –– 0,313 e0,313 e--3,8t3,8t) + 20 ) + 20 [[ °°CC]]TTgg èè la temperatura del gas in la temperatura del gas in [[ °°CC]]t tempo in t tempo in [[minutiminuti]]
(nel caso di incendi sviluppatisi all(nel caso di incendi sviluppatisi all’’interno del compartimento, ma che interno del compartimento, ma che coinvolgono strutture poste allcoinvolgono strutture poste all’’esterno)esterno)
0
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Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
0
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180
Tempo (minuti)
Tem
pera
ture
(°C
)
Curva StandardCurva Standard
Incendio esternoIncendio esterno
Incendio idrocarburiIncendio idrocarburi
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
CURVE NATURALI DI INCENDIO CURVE NATURALI DI INCENDIO
Nel caso in cui il progetto sia condotto con un approccio Nel caso in cui il progetto sia condotto con un approccio prestazionaleprestazionale, secondo le indicazioni contenute nel , secondo le indicazioni contenute nel D.M. D.M. 09/05/2007 09/05/2007 –– Direttive per lDirettive per l’’attuazione dellattuazione dell’’approccio approccio ingegneristicoingegneristico alla sicurezza antincendioalla sicurezza antincendio -- la capacitla capacitàà portante portante e/o la capacite/o la capacitàà di compartimentazione, in alternativa al metodo di compartimentazione, in alternativa al metodo che fa riferimento alle classi, può essere verificata rispetto che fa riferimento alle classi, può essere verificata rispetto allall’’azione termica della azione termica della curva naturale di incendiocurva naturale di incendio, applicata per , applicata per ll’’intervallo di tempo necessario al ritorno alla temperatura intervallo di tempo necessario al ritorno alla temperatura ordinaria, da determinarsi attraverso: ordinaria, da determinarsi attraverso:
modelli di incendio sperimentalimodelli di incendio sperimentali (incendi in scala reale);(incendi in scala reale);modelli di incendio numerici semplificatimodelli di incendio numerici semplificati (curve parametriche)(curve parametriche)modelli di incendio numerici avanzatimodelli di incendio numerici avanzati (modelli a zone e di (modelli a zone e di
campo)campo)
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
CURVE NATURALI DI INCENDIO CURVE NATURALI DI INCENDIO
Le curve di incendio naturale dovranno essere determinate Le curve di incendio naturale dovranno essere determinate per lo specifico compartimento, con riferimento a metodi di per lo specifico compartimento, con riferimento a metodi di riconosciuta affidabilitriconosciuta affidabilitàà e facendo riferimento al carico di e facendo riferimento al carico di incendio specifico di progetto ponendo pari ad incendio specifico di progetto ponendo pari ad 1 i 1 i coefficienti coefficienti δδnini relativi alle misure di protezione che si intende relativi alle misure di protezione che si intende modellare.modellare.
δn = ∏ δ ni = 1= 1
qqff,d,d = = δδq1q1 δδq2 q2 δδnn qqff [MJ/m[MJ/m22]]
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
FASI DI UN INCENDIO REALEFASI DI UN INCENDIO REALE
sviluppo
Post-flashover
decadimentoignizione
flashover
t
T
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
CURVE NATURALI DI INCENDIO CURVE NATURALI DI INCENDIO
CURVE PARAMETRICHE DI INCENDIOCURVE PARAMETRICHE DI INCENDIOIl flusso netto di calore Il flusso netto di calore èè funzione di parametri fisici:funzione di parametri fisici:-- densitdensitàà deldel carico di incendiocarico di incendio;;-- condizioni di condizioni di ventilazioneventilazione;;-- caratteristiche caratteristiche termiche delle paretitermiche delle pareti..
Si basano sullSi basano sull’’ipotesi che, ad un determinato istante, ipotesi che, ad un determinato istante, la la temperatura dei gas possa considerarsi costantetemperatura dei gas possa considerarsi costantenello spazio allnello spazio all’’interno del locale.interno del locale.
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
CURVE NATURALI DI INCENDIO CURVE NATURALI DI INCENDIO
Qualora si adotti uno di Qualora si adotti uno di questi metodi, deve questi metodi, deve essere eseguita anche essere eseguita anche la la verifica della capacitverifica della capacitààportanteportante e/o della e/o della capacitcapacitàà di di compartimentazione degli compartimentazione degli elementi costruttivi elementi costruttivi rispetto allrispetto all’’azione termica azione termica della della curva di incendio curva di incendio nominale standardnominale standard con con riferimento alle riferimento alle classi classi riportate nella tabellariportate nella tabella 55 in in funzione del carico funzione del carico dd’’incendio specifico di incendio specifico di progetto (progetto (qqff,d,d). ).
Carichi d’incendio specifici di progetto (qf,d) Classe
Non superiore a 300 MJ/mNon superiore a 300 MJ/m22 0 0
Non superiore a 450 MJ/mNon superiore a 450 MJ/m22 15 15
Non superiore a 600 MJ/mNon superiore a 600 MJ/m22 20 20
Non superiore a 900 MJ/mNon superiore a 900 MJ/m22 30 30
Non superiore a 1200 MJ/mNon superiore a 1200 MJ/m22 45 45
Non superiore a 1800 MJ/mNon superiore a 1800 MJ/m2 2 60 60
Non superiore a 2400 MJ/mNon superiore a 2400 MJ/m22 90 90
Superiore a 2400 MJ/mSuperiore a 2400 MJ/m2 2 120 120
Tabella 5Tabella 5
Ing.Ing. Giampiero NINNI Giampiero NINNI –– Direttore Direttore VicedirigenteVicedirigente Comando Provinciale di TarantoComando Provinciale di Taranto
D.M. 09/03/2007D.M. 09/03/2007
CURVE NATURALI DI INCENDIO CURVE NATURALI DI INCENDIO
Carichi d’incendio specifici di progetto (qf,d)
Classe diriferimento
Classeminima
Non superiore a 300 MJ/mNon superiore a 300 MJ/m22 2020
3030
4545
6060
9090
120120
180180
240240
0 0
Non superiore a 450 MJ/mNon superiore a 450 MJ/m22 15 15
Non superiore a 600 MJ/mNon superiore a 600 MJ/m22 20 20
Non superiore a 900 MJ/mNon superiore a 900 MJ/m22 30 30
Non superiore a 1200 MJ/mNon superiore a 1200 MJ/m22 45 45
Non superiore a 1800 MJ/mNon superiore a 1800 MJ/m2 2 60 60
Non superiore a 2400 MJ/mNon superiore a 2400 MJ/m22 90 90
Superiore a 2400 MJ/mSuperiore a 2400 MJ/m2 2 120 120 0 30 60 90 120 160
Tempo (min)
Temperatura (°C)