Post on 25-Mar-2016
description
alfa quadrifoglioprogetto di una nuova auto da esporre al museo alfa romeo
Bruno Zingone 802/392Prof. Arch. Claudio Gambardella
Seconda Università degli studi di NapoliFacoltà di Architettura
Corso di laurea in Disegno Industriale
alfa quadrifoglioprogetto di una nuova auto da esporre al museo alfa romeo
Tesi di laurea in Architettura d’Interni
Allievo: Bruno Zingone - 802 /392Relatore: Prof. Arch. Claudio Gambardella
alfa quadrifoglioindice
indice
IntroduzioneLa crisi economica ed il successo delle auto di lusso
01. La RicercaStoria dell’ALFA Romeo: dalle origini al Gruppo FIAT
Il Museo ALFA Romeo
02. Il Progetto dell’AutoBriefing
Il Concept: abito su misura
l’ALFA 8C Competizione e l’ALFA Quadrifoglio
03. Il Progetto dell’AllestimentoLocation
Concept
Dettagli tecnici
Biblografia
5
13
25
39
57
alfa quadrifogliointroduzione
introduzionePer il mio progetto di tesi ho scelto il
settore del car-design, poiché ho sempre
avuto una forte passione per le automobili
e per il disegno e vedo in questo settore il
mio futuro professionale.
Fin da giovanissimo ho sempre mostrato
un forte interesse per le automobili ed una
spiccata capacità nel distinguere le
differenti case produttrici ed i vari modelli.
Inoltre una particolare inclinazione al
disegno rendeva visibile la mia passione
per le auto rappresentate come soggetto
principale dei miei schizzi.
Ho scelto come marchio l'Alfa Romeo. Una
casa produttrice italiana del Gruppo FIAT
che si pone nell'area di mercato delle
“sportive” (da non confondere con quello
delle supersportive come Ferrari e
Maserati).
L'“Alfista”, ha una personalità distinta che a
mio avviso è paragonabile a quella di chi
sceglie abiti su misura. Benestante, deciso,
sicuro di se, sa quello che vuole, si
distingue dalla massa, con gusto e stile,
piace e vuol piacere. Ha già fatto la sua
scelta! L'ha fatta con il cuore, ed ha scelto
un'Alfa Romeo.
Credo che il percorso migliore per la mia
carriera nel settore automobilistico sia in
un Master in Transportation Design. A tal
riguardo mi sto informando sul Royal
College of Art di Londra.
L'Alfa Romeo copre una fascia di mercato
che passa dalle utilitarie sportive (Alfa 147)
alle sportive pure (Alfa 8C Competizione),
ponendosi ad un gradino intermedio tra le
FIAT e le Ferrari. Come è già capitato in
famiglia FIAT, tra “cugine” ci si scambia
5
7
la crisi economica ed il successo
delle auto di lusso
realizzato per rendere il Museo un luogo
espositivo di qualcosa di nuovo. Una nuova
immagine di museo visto come il salotto
buono dell'azienda. In modo da diventare il
motore della stessa, proponendo le novità,
e le traiettorie di sviluppo, mostra le
strategie d'impresa facendo leva sulla
storia. Esponendo il lavoro dell'azienda in
tutte le sue fasi: disegni,i modellini di
studio, prototipi, analisi di mercato, studi
di marketing, processi di lavoro, eccetera.
degli aspetti somatici. Per la vettura che ho
progettato, l'idea è quella di mischiare i
geni Alfa Romeo a quelli Ferrari per dar vita
ad un modello che vuole distinguersi e
vuole farsi notare, con buon gusto, senza
perdere i segni distintivi di sportività e
classe ALFA Romeo.
Per il debutto di questa nuova vettura ho
pensato di esporla in uno speciale spazio
all'interno del Museo d'Impresa ALFA
Romeo. Uno spazio appositamente
In questo periodo che ci vede colpiti da una
crisi economica di livelli preoccupanti
siamo spinti a lavorare ed a rimboccarci le
maniche.
Anche il settore automobilistico è colpito
dalla crisi, non per questo bisogna
affliggersi, bensì orientare la progettazione
verso un'analisi approfondita dei costi e
del target che varia le sue esigenze in base
all'andamento della situazione economica
del Paese.
D'altronde va detto che il settore “lusso” e
quindi “auto di lusso” non risente della
crisi. Riporto di seguito alcuni articoli
alfa quadrifogliointroduzione
1. Schizzo ad inchiostro.
8
esplicativi della situazione.
«Ma quale crisi?»: i ricchi termolesi sono
sempre più ricchi.
Mentre si abbassa il livello di povertà nelle
fasce medie, si alza la soglia della ricchezza
per una ristretta fascia di popolazione
immune dagli effetti della recessione. La
dimostrazione arriva dalle attività
termolesi che vendono beni di lusso: “La
crisi? I ricchi non l'avvertono. Si
continuano a vendere case da 3500 euro al
metro quadro, a fare shopping a botte di
5mila euro a volta, a comprare gioielli e a
prenotare vacanze esclusive”. Il dato più
interessante dalle concessionarie:
“Vendiamo due tipi di auto: quelle al di
sotto dei 10mila euro e quelle al di sopra
dei 70mila”.
Termoli. «La crisi? Ma quale crisi?»: a
Termoli i ricchi non conoscono la
recessione. Se il crollo dell'economia
planetaria fosse paragonabile a un grave
virus, allora per loro avrebbe gli effetti di
un raffreddore passeggero. I facoltosi della
città, imprenditori e professionisti senza
problemi di portafogli, non hanno
modificato di un millimetro il loro tenore di
vita. Nonostante i tempi durissimi per la
quasi totalità delle categorie famiglie in
primis, ma anche anziani e imprenditori
loro non sembrano minimamente scalfiti
dal credit crunch, come si chiama in gergo
interplanetario il fenomeno, dato che
continuano a spendere e ad acquistare
beni di lusso che a tutti gli altri sono
preclusi. Così, almeno, emerge dalla nostra
inchiesta, condotta attraverso i punti
9
vendita deputati a smerciare status symbol
e oggetti preziosi.
E' uno dei paradossi della crisi, fenomeno
sul quale studiosi ed esperti economisti
stanno da qualche mese compiendo analisi
approfondite. La soglia della povertà si è
abbassata notevolmente. Quella della
ricchezza si è invece alzata. E il divario si
acuisce sempre più. La differenza si respira
molto anche a Termoli, a giudicare dalle
risposte date dai titolari delle attività
commerciali intervistati. Sono loro che
hanno il polso della situazione, che
misurano gli acquisti e i target della
clientela. E sono loro che ci guidano
nell'universo del lusso. […]
Auto. Una cosa è certa: quando si tratta di
vetture, non esistono più le mezze misure:
«Sono due le alternative. O si vendono
macchine al di sotto dei 10mila euro, o al di
sopra dei 70mila, Mercedes o Bmw»,
s p i e ga n o a l l a N i m a a u to m o b i l i ,
concessionaria di auto di lusso su via
Corsica. Del cliente medio, quello che
sceglie autovetture sui trentamila euro per
intenderci, non c'è più traccia, mentre chi
può permetterselo continua a comprare
auto di grossa cilindrata e addirittura alza il
tetto massimo di spesa. […]
Primonumero - I Conti in Tasca - (CM)
(Pubblicato il 16/02/2009)
MF Dow Jones - Economic Indicator
Ferrari: redditivita' record in 2008, +15,2%
fatturato
ROMA (MF-DJ)--Nel 2008 Ferrari ha
raggiunto risultati record in tutti i principali
indicatori economici. La redditivita' e'
alfa quadrifoglioIntroduzione
11
Salita al 17,6%, contro il 15,9% ottenuto
nel 2007, con un risultato della gestione
ordinaria pari a 339 milioni di euro (+27%),
grazie al diverso mix di prodotto venduto e
ad una forte riduzione dei costi.
Il fatturato 2008 e' cresciuto del 15,2%,
attestandosi a 1,921 miliardi di euro,
mentre le vetture consegnate al cliente
finale sono state complessivamente 6.587
(+2% rispetto alle 6.465 del 2007).
Continua la crescita nei mercati emergenti,
in particolare Europa est (+23% a/a), Cina
(+20%), Medio Oriente e Africa (+12%). Il
Nord America si conferma tuttavia il primo
mercato per Ferrari con 1.700 vetture
consegnate, pari al 26% del totale mondo;
gli altri Paesi Europei hanno mantenuto i
livelli del 2007. […]
(END) Dow Jones Newswires - March 03,
2009 05:39 ET (10:39 GMT)
borsaitaliana.it - Copyright (c) 2009 MF-
Dow Jones News Srl
alfa quadrifoglioIntroduzione
alfa quadrifogliola ricerca
13
la ricerca
01
01Da sempre la passione per l'Alfa Romeo è
qualcosa di più che una semplice
preferenza.
Oltre ad essere auto sportive sono auto di
carattere che non vogliono ostentare
troppo ma affermarsi per quello che sono.
Le linee, la grinta, il sound … ogni dettaglio
è caratterizzante ed ogni modello è ben
riconducibile al brand del marchio.
L'Alfa Romeo ha sempre avuto molteplici
affezionati, acquirenti e non attirati da una
vettura che non vuole rinunciare alla
sportività conservando eleganza e confort
come poche. Il suo successo è sicuramente
dovuto hai suoi successi sportivi ed alle
numerose campagne pubblicitarie che
sapevano riassumere gli elementi
fondamentali del brand.
Storia dell’alfa romeo: dalle origini al grupo fiat
L'Alfa Romeo è un'azienda automobilistica
fondata il 24 giugno 1910 a Milano. Dal
1986 fa parte del Gruppo Fiat e a partire da
febbraio 2007 è una divisione della Fiat
Group Automobiles SpA, nell'occasione il
nome della società diventa Alfa Romeo
Automobiles S.p.A.
La costituzione della società avvenne a
Milano in via Gattamelata, nella zona
denominata "Portello", con il marchio
A.L.F.A., (acronimo di Anonima Lombarda
Fabbrica Automobili), nome che
contemporaneamente richiama la prima
lettera dell'alfabeto greco e sembra voler
sottolineare l'inizio di un nuovo tipo di
attività nelle costruzioni automobilistiche,
quello della macchina soprattutto
sportiva. Rilevata da parte di un gruppo
15
lombardo dalle mani di un imprenditore
francese, sempre del ramo
automobilistico, Alexandre Darracq, che
aveva tentato con scarso successo una
avventura industriale in Italia; sin dal primo
marchio l'azienda ha voluto ricordare i suoi
legami con la città di origine: da un lato il
serpente visconteo (il biscione), dall'altro
la croce rossa in campo bianco, simbolo di
Milano. I 250 dipendenti della gestione
precedente furono riassunti dall'azienda e
l'obiettivo fu quello produrre 300
automobili all'anno.
Le origini dell'Alfa hanno un nome francese
e le radici sono a Napoli. L'imprenditore
Alexandre Darracq dopo aver prodotto
biciclette, passò alla produzione di
automobili con la Darracq. Nel 1906
nacque la Società Italiana Automobili
Darracq, con sede a Napoli. I lavori per lo
stabilimento iniziarono subito, ma la città
campana era troppo distante dalla Francia,
penalizzando il progetto. Darracq sposta lo
stabilimento al nord, al Portello, periferia
di Milano. Le automobili vengono montate
con i pezzi provenienti dalla Francia.
Le vendite erano scarse e la produzione
arrancava. Nel 1909 la società è in
liquidazione. Nel 1910 nacque l'Alfa
(Anonima Lombarda Fabbrica Automobili)
Nell'autunno del 1910 cominciò la
produzione del primo modello Alfa, il 24
HP, progettato da Giuseppe Merosi e da cui
vennero subito derivati dei modelli da
competizione portati al debutto l'anno
successivo, il 1911, alla Targa Florio. Da ciò
si capisce come fin dall'inizio della sua
storia questa casa si fosse votata alla 4. Campagna pubblicitaria del 1919 (in alto), 1920 (a sinistra), 1923 (a destra).
alfa quadrifogliola ricerca 01
17
costruzione di autovetture dal carattere
sportivo.
Nel frattempo Nicola Romeo, ingegnere
napoletano (Sant'Antimo), fondò la Sas
Ing. Nicola Romeo & C., con sede a Milano,
in via Ruggero di Lauria (quartiere
Portello).
L'Alfa conquistò il primo e il secondo posto
nella gara "Parma-Poggio di Berceto"
(1913).
Nel 1915 Romeo entrò nel capitale dell'Alfa
e ne modifica il nome in Alfa Romeo
Milano. In quegli anni una parte della
produzione si dovette convertire alle
necessità dell'industria bellica della prima
guerra mondiale e la produzione regolare
di autoveicoli riprese nel 1920 con la
presentazione della prima auto con il
nuovo nome, la Torpedo 20-30 HP.
Nel decennio seguente si ampliò l'attività
sportiva della casa milanese, grazie a piloti
del calibro di Antonio Ascari, Giuseppe
Campari, Enzo Ferrari ed Ugo Sivocci;
grazie a quest'ultimo, nel 1923, vide la luce
anche il simbolo del quadrifoglio che, da
allora, ricorrerà in tutte le attività sportive
dell'Alfa e nelle versioni più sportive delle
sue macchine.
5. 1923 Sivocci su RL Targa Florio vince la gara siciliana
Il quadrifoglio è il simbolo distintivo delle
automobili sportive prodotte dalla Alfa
Romeo.
La "RL Targa Florio" di Ugo Sivocci,
custodita al Museo Storico Alfa Romeo.
Il simbolo del quadrifoglio apparve per la
prima volta su una delle quattro "RL Targa
Florio", appositamente preparate da
alfa quadrifogliola ricerca 01
19
Giuseppe Merosi per la gara siciliana che,
in quell'epoca, era considerata la
competizione più prestigiosa.
Sino ad allora le aspirazioni sportive della
giovane casa milanese avevano ottenuto le
magre soddisfazioni di qualche vittoria di
classe o in gare minori, restando in attesa
della grande affermazione internazionale
che, a causa dell'inesperienza e della
sfortuna, era mancata.
Per la Targa Florio del 1923, Merosi aveva
messo a punto quattro vetture,
affidandole ad Antonio Ascari, Enzo
Ferrari, Giulio Masetti ed Ugo Sivocci.
Quest'ultimo, scopritore e amico fraterno
di Ferrari, era un pilota di grande
esperienza e competenza tecnica, ma
spesso sfavorito dalla sorte e considerato
l'eterno secondo.
Nell'occasione, per scacciare la sfortuna,
Sivocci aveva fatto dipingere sulla calandra
della propria vettura con un quadrato
bianco in cui campeggiava un quadrifoglio
verde e lo svolgimento della "Targa",
disputata sul circuito delle Madonie,
convinse gli scaramantici componenti della
squadra Alfa Romeo, circa l'efficacia di
quell'amuleto.
Verso il termine della gara, infatti, le
possibilità di vittoria erano ormai limitate
al terzetto di testa, composto da Ascari e
Sivocci, seguiti da Minoia su Steyr VI
Klausen Sport. A soli duecento metri dal
traguardo, la "RL" di Ascari si spense. Il suo
vantaggio, però, era tale che i meccanici
arrivano in tempo per far ripartire il
motore e, nell'euforia, salirono tutti a
bordo per tagliare il traguardo, subendo la
alfa quadrifogliola ricerca 01
21
squalifica. A questo punto, Ascari fece
ritorno al punto dove si era fermata la sua
automobile per ripercorrere da solo quella
parte di tracciato. Si classificò secondo, alle
spalle di Sivocci che, nel frattempo, aveva
tagliato il traguardo da vincitore,
assicurando all'Alfa Romeo la prima
vittoria assoluta internazionale.
Quasi a voler confermare le doti
taumaturgiche del quadrifoglio, qualche
mese più tardi, avvenne il tragico incidente
nel quale perse la vita Sivocci, l'8
settembre 1923, sul circuito di Monza,
durante le prove del Gran Premio
d'Europa. La "P1" del pilota salernitano,
uscita di strada in curva, era priva del
quadrifoglio e tale coincidenza suscitò una
notevole impressione tra i piloti, i
meccanici e i tecnici del biscione.
Dalla stagione 1924, pur in assenza di
disposizioni ufficiali, la calandra delle Alfa
Romeo da competizione venne decorata
con il quadrifoglio verde e, in memoria di
Sivocci, il quadrato bianco fu sostituito da
un triangolo, a significarne l'assenza.
Nel secondo dopoguerra il quadrifoglio
venne utilizzato per contraddistinguere le
versioni particolarmente sportive della
produzione di serie Alfa Romeo, ad iniziare
dalla "Giulia TI Super" del 1963, anche
detta "Giulia Quadrifoglio".
Il Museo Storico Alfa Romeo si trova ad
Arese, a una decina di chilometri a nord
ovest di Milano, dove dal 1961 sorge il
grande complesso industriale dell'Alfa
il museo alfa romeo
alfa quadrifogliola ricerca 01
Romeo, che occupa una superficie di 2
milioni e mezzo di metri quadrati. La
palazzina appositamente strutturata per
ospitare il museo è collocata di fronte al
Centro Direzionale. Per raggiungere il
Museo si può percorrere la Strada Statale
233 per Varese, oppure l'autostrada
Milano-Laghi A8-A9 uscendo dal casello di
Arese, subito dopo la barriera Milano
Nord.
Inaugurato ufficialmente nel dicembre
1976, il Museo Storico Alfa Romeo occupa
un'area di 4800 metri quadrati e si articola
in sei livelli e quattro sezioni. La prima
sezione dedicata alle automobili, è
composta da oltre cento vetture, due
chassis e ventidue motori. L'esposizione è
ordinata cronologicamente e, per
sottolineare lo stretto legame tra
l'evoluzione del prodotto automobilistico
e i mutamenti del costume del nostro
Paese, accanto alle vetture si trovano
pannelli, fotografie e riproduzioni di
manifesti pubblicitari dell'epoca che
consentono di collocare ogni automobile
in un preciso contesto storico. La seconda
sezione è dedicata agli studi stilistici e alle
dream car e comprende undici vetture.
L'attività dell'Alfa Romeo nel settore
aeronautico è l'oggetto della terza sezione,
costituita da quattordici motori avio e da
un aeroplano.
La quarta sezione, che occupa il soppalco
sopra l'ingresso, comprende i modellini di
automobili Alfa Romeo e la raccolta di
numerosissimi trofei conquistati dai piloti
della Casa del Biscione in ottant'anni di
attività sportiva.
23
6. Spaccato del Museo Storico ALFA Romeo di Arese.
alfa quadrifogliola ricerca 01
alfa quadrifoglioil progetto dell’auto
25
il progetto dell’auto
02
02breafing L'Hybrid Synergy Drive® (HSD) è il concetto
in uso nei veicoli ibridi dell'ultima
generazione del brand Toyota, inclusa la
Toyota Prius, l'auto ibrida più venduta nel
mondo. L'HSD combina guida piacevole e
performance con risparmio di carburante,
basse emissioni e silenziosità di
funzionamento. Il termine “sinergia” sta a
definire l'eccellenza dell'azione combinata
tra il motore a benzina e il motore elettrico
per la propulsione del veicolo. Ora il
motore elettrico è più potente,
permettendo un maggiore rapporto
dell'uso elettrico e a benzina. I risultati
sono un maggiore rendimento con
un'efficienza decisamente più elevata.
I vantaggi dell'Hybrid Synergy Drive® nella
Prius: Eccellenti prestazioni di marcia:
accelerazione simile a un motore diesel
tradizionale del segmento D¹. Basso
consumo di carburante: 4,3 litri/100 km
equivalente a un'auto diesel del segmento
B. Emissioni più basse: emissioni di CO2
pari a 104 g/km nel ciclo combinato²,
scendendo dai 120 g/km della generazione
precedente.
Silenziosità di marcia: l'HSD può anche
funzionare solamente con il motore
elettrico, offrendo un'esperienza di guida
completamente silenziosa.
La Toyota Prius ha già conquistato il 90%
del mercato mondiale della tecnologia
ibrida ed è sul mercato dal 1997. La Prius
nel 2005 è stata eletta Auto dell'Anno in
Europa un riconoscimento più che
meritato per la tecnologia ibrida, che si
mette in evidenza per i suoi benefici
ecologici.
alfa quadrifoglioil progetto dell’auto
31
02
“Abiti perfetti nello stile e ricercati nei
particolari. L'esperienza di sapienti
artigiani si fonde con le più moderne
tecnologie di taglio e confezione. Tutto
questo permette oggi di offrire
direttamente ai propri clienti abiti su
misura a prezzi di fabbrica. I clienti più
esigenti troveranno il luogo ideale dove
impreziosire il proprio guardaroba di capi
unici ed esclusivi.”
L'Alfa Romeo copre una fascia di mercato
che passa dalle utilitarie sportive (Alfa 147)
alle sportive pure (Alfa 8C Competizione),
ponendosi ad un gradino intermedio tra le
FIAT e le Ferrari. Come è già capitato in
famiglia FIAT, tra “cugine” ci si scambia
degli aspetti somatici. Per la vettura che ho
progettato, l'idea è quella di mischiare i
geni Alfa Romeo a quelli Ferrari per dar vita
ad un modello che vuole distinguersi e
vuole farsi notare, con buon gusto, senza
perdere i segni distintivi di sportività e
classe Alfa Romeo.
il concept: abito su misura
L’alfa 8c competizione e l’alfa quadrifoglio
L'Alfa Romeo 8C Competizione è una
coupé sportiva costruita dalla casa
automobilistica italiana Alfa Romeo
prodotta dal 2007. La 8C venne presentata
come concept car al 60º Salone dell'auto di
Francoforte del 2003 e riscosse un tale
successo che i vertici FIAT e Alfa Romeo
decisero la sua produzione, in serie limitata
di 500 esemplari, a partire dal 2007.
L'inizio delle vendite (o meglio dire delle
consegne poiché i 500 modelli sono stati
venduti ancor prima di essere stati
33
prodotti), è avvenuto in corrispondenza
del salone dell'auto di Francoforte nel
settembre del 2007: delle 500 8C
disponibili 84 sono state vendute in Italia,
altre 84 sono state vendute a clienti
americani, 81 a clienti tedeschi e 69 a
clienti giapponesi. Meno 8C del previsto
sono finite in Inghilterra (41) e Francia (39)
mentre ben 35 sono state consegnate in
Svizzera e 10 in Olanda.[1] La prima 8C
destinata al mercato olandese è stata
consegnata al principe della famiglia reale
Bernhard Lucas Emmanuel, in colore nero
con targa personalizzata: AR-NL-8C. Dei
500 esemplari venduti, più del 60% sono
stati richiesti nell'esclusivo colore rosso
competizione, solo 10 i modelli ordinati in
giallo ed i rimanenti in colore nero o rosso.
La prima parte del nome non richiama solo
l'architettura del motore di 4,7 litri: negli
anni Trenta e Quaranta, la sigla 8C
identificava le Alfa dotate dell'8 cilindri
creato da Vittorio Jano. L'altra parte,
invece, rende omaggio alla 6C 2500
Competizione, la coupé guidata da Fangio
alla Mille Miglia del 1950.
La 8C segna il ritorno dell'Alfa Romeo alla
trazione posteriore, su cui vengono
scaricati i 450 CV (erogati a 7.000 giri/min)
del motore 4.700 cc V8 di derivazione
Maserati, ovviamente a benzina. Inoltre
sono disponibili 470 Nm di coppia a 4.750
giri/min, con l'80% disponibile già da 2.000
giri, 0-100 in 4.2 secondi
L'architettura è transaxle (come sulle
Maserati e ancora prima come sull'Alfetta):
il motore si trova all'avantreno, mentre
differenziale e cambio sono al retrotreno, 7. ALFA 8C Competizione.
alfa quadrifoglioil progetto dell’auto 02
37
per un ottimale bilanciamento dei pesi. La
carrozzeria è in leggera fibra di carbonio,
così come parte dell'abitacolo e le
strutture dei sedili. Il motore della 8C è
stato di recente adattato (nella versione da
440 CV) anche alla nuova Maserati
GranTurismo S.
Lo stile della vettura si ispira all'Alfa Romeo
33 Stradale del 1967 derivata a sua volta
dalla 33/2 che partecipava al campionato
Sport Prototipi.
8. Render dell’ALFA Quadrifoglio.
alfa quadrifoglioil progetto dell’auto 02
39
location Per l’esposizione dell’ALFA Quadrifoglio ho
previsto un allestimento nel museo storico
ALFA Romeo. Riallestendo l’area
momentanea del museo l’intento è quello
di andare oltre il concetto del sempice
sazio espositivo proponedo un’area che
faccia da motore dell’azienda. Un Museo
d'Impresa visto come luogo espositivo di
qualcosa di nuovo, e non un cimitero
soffocante. Una nuova immagine di museo
visto come il salotto buono dell'azienda. In
modo da diventare il motore dell'azienda
proponendo le novità, e le traiettorie di
sviluppo, mostra le strategie d'impresa
facendo leva sulla storia. Esponendo il
lavoro dell'azienda in tutte le sue fasi, a
partire dai disegni, i modellini di studio, i
prototipi, le analisi di mercato, gli studi di
marketing, i processi di lavoro…
alfa quadrifoglioil progetto dell’allestimento
il progetto dell’allestimento
03
03
Un cubo di luce bianca, una lampada
espositiva che faccia da sostegno all’ALFA
Quadrifoglio illuminandola. Delle feritoie
lungo le pareti permettono all’osservatore
di scorgere dei dettagli della vettura. Lungo
il percorso inclinato è possibile
raggiungere dei punti di vista ad altezza
variabile. Sullo sfondo vediamo proiettate
delle ambientazioni che proiettano la
vettura in paesaggi naturalistici del nostro
paese. Un corridoio multimediale lungo il
percorso mostra attraverso una serie di
monitor LCD il lavoro dell'azienda in tutte
le sue fasi, a partire dai disegni, i modellini
di studio, i prototipi, le analisi di mercato,
gli studi di marketing, i processi di lavoro.
concept
PARTICOLARE DELL’ALLESTIMENTO
scala 1:100sezionata a 2m
Tubolari in alluminio
Pannelli in corian grigio
Pannelli in corian translucido
Pannelli in corian grigio
Pannelli in corian translucido
55
dettagli tecnici L’allestimento prevede una struttura di
supporto in tubolari d’alluminio a sezione
quadrata, s = 3 mm.
Per le pareti e le parti calpestabili
dell’allestimento ho previsto dei pannelli in
Corian, traslucidi per il “cubo di luce” ed
opachi per il “corridoio multimediale”
Pannelli verticali:
Lastre da 4 mm 930 x 2490 mm
Pannelli calpestabili:
lastre da 19 mm 760 x 3658 mm
TRASLUCENZA
Con DuPont™ Corian® è possibile ottenere
un effetto traslucente utilizzando colori
traslucidi o riducendo lo spessore dei colori
standard.
LA SERIE ILLUMINATION
L’effetto cromatico dei materiali che
compongono la serie Illumination cambia
in modo spettacolare quando le lastre
sono retroilluminate. Accendendo la luce
dietro l’oggetto in DuPont™ Corian® della
serie Illumination, scompare l’aspetto
pastello e al suo posto subentra l’estetica
della sorgente luminosa. Siate creativi!
Provate ad utilizzare i materiali della serie
Illumination con vari tipi di fonti luminose
per vedere le numerose variazioni e
tonalità di luce bianca e gli effetti creati
dalla luce colorata: scoprirete nuove e
sorprendenti possibilità.
alfa quadrifoglioil progetto dell’allestimento 03
nuova alfa romeo nel museo d’impresabiblografia
biblografia
Primonumero I Conti in Tasca www.primonumero.it
Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl www.borsaitaliana.it
Gruppo FIAT www.fiatgroup.com
Everardo Dalla Noce, Alfa Romeo Notizie n°45 del 7 marzo 1983
Alfa Romeo www.alfaromeo.it
Museo Alfa Romeo www.alfaromeo.it
Alfa Romeo immagini 1983 Edizioni Alfa Romeo
Alfa Romeo Museo Satiz Editore
Alfa Romeo. La Bellezza Necessaria - Automobilia 1994 W. de' Silva e R. P. Felicioli
Autoblog Blogo.it www.autoblog.it
Virgilio Motori www.motori.alice.it
Sartoria Rossi www.sartoriarossi.it
Corian www.corian.it
57