Post on 09-Sep-2019
Sulla Terra abitano 6 miliardi di individui; 5
miliardi vivono in paesi in via di sviluppo
Il miliardo che vive nei paesi ricchi possiede
l’80% della ricchezza mondiale; agli altri 5
miliardi resta il 20%
Dei 6 miliardi di abitanti, circa 3 vivono con
meno di 2 dollari al giorno; 1.2 miliardi
vivono con meno di un dollaro al giorno
Una grande sfida …
1.5 miliardi di individui non hanno
accesso ad acqua potabile
3 milioni di individui (2 di bambini)
muoiono ogni anno per malattie
vaccinabili
113 milioni di bambini non vanno a
scuola
Una grande sfida …
OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL
MILLENNIO UN 1. Eliminare la povertà e la fame nel mondo
2. Assicurare l'istruzione elementare universale
3. Promuovere l’uguaglianza di genere e la capacitazione (empowerment) delle donne
4. Diminuire la mortalità infantile
5. Migliorare la salute materna
6. Combattere l’HIV/AIDS, la tubercolosi, la malaria e le altre malattie
7. Assicurare la sostenibilità ambientale
8. Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo
30.500 bambini muoiono ogni giorno, nel mondo, per malattie considerate banali, gran parte delle quali si potrebbero prevenire con le vaccinazioni. Eppure vaccinare un bambino contro le principali malattie killer (polio,
morbillo, pertosse, tetano, difterite, tbc) costa in media € 20 (compresi i costi dei vaccini, aghi e siringhe sterili, impianti per la refrigerazione).
Una grande sfida …
Le aree più colpite
Cina: un terzo delle persone infettate dall’ epatite B
vive in Cina. Ogni anno ne muoiono circa 280.000.
Afghanistan: ha il più alto tasso di mortalità infantile
della regione del Vicino Oriente con 225 bambini su
1000.
Indonesia: è colpita dalla più consistente epidemia di
poliomielite della sua storia. Dal marzo scorso, 225
bambini sono rimasti paralizzati.
Le aree più colpite
Angola: la mortalità infantile è tra le più alte al mondo (260 bambini su 1000) a causa di malaria, malattie diarroiche, infezioni respiratorie acute, morbillo e tetano.
Nepal: l’Unicef ha richiesto a tutte le fazioni coinvolte nei conflitti di impegnarsi nel facilitare la distribuzione di vaccini: 5000 bambini muoiono ogni anno di morbillo.
Tagikistan: 118 bambini su 1000 muoiono ogni anno prima di raggiungere il quinto anno di età.
Le aree più colpite
Haiti: presenta il tasso di copertura vaccinale
più basso dell’emisfero occidentale: circa la metà
dei bambini non riceve sistematicamente
vaccinazioni.
Sierra Leone: ha il più alto tasso di mortalità
infantile della regione africana.
Bambini senza alcuna vaccinazione
(in milioni)
Africa 11,09
PacificoOccidentale 5,02
Sud Est Asiatico12,5
America 1,06
MediterraneoOrientale 4,4
Europa 0,06
LE PRIME CAMPAGNE DI
MASSA
Tra la fine degli anni 40 e
i primi anni 50
l'UNICEF fu
protagonista, insieme alla
Croce Rossa, della
campagna internazionale
contro la tubercolosi,
mirata a vaccinare tutti i
bambini europei non
colpiti dalla malattia.
Le prime campagne di massa
Nuovi medicinali e nuovi vaccini erano sempre
più a buon mercato e per la prima volta nella
storia offrivano la reale possibilità di eliminare
antiche piaghe.
La prima malattia a soccombere alla campagna
di massa, negli anni 50, fu la framboesia, una
terribile malattia della pelle diffusissima nei paesi
tropicali.
Le prime campagne di massa
Nei decenni successivi, mentre grazie alla
crescente diffusione delle vaccinazioni anti
vaiolo questa malattia si avviava alla scomparsa
(ufficialmente decretata nel maggio 1980, con la
conseguente sospensione delle vaccinazioni
obbligatorie in tutto il mondo), la poliomielite
diventava epidemica.
Poliomielite
Ai suoi massimi storici,
raggiunti nei primi anni
Cinquanta, la polio
paralizzava o uccideva oltre
mezzo milione di persone
l'anno. Solo nel 1955 venne
messo a punto il primo
vaccino (il cosiddetto "Salk",
per iniezione, a base di virus
morti), poi sostituito dal
vaccino per via orale (il
"Sabin").
Poliomielite in Italia
In Italia la profilassi ebbe
inizio nel 1957, ma divenne
obbligatoria solo a partire dal
1966. La punta massima di
casi si ebbe, nel nostro paese,
nel 1958, con 8377 casi. Nel
1979 la polio era, grazie alle
vaccinazioni obbligatorie,
virtualmente scomparsa in
Italia.
L’offensiva finale contro la
poliomielite: emergenza Nigeria. UNICEF: 15 milioni di bambini a rischio.
La situazione in Africa occidentale pone sotto pressione le risorse dell'"Iniziativa per l'eradicazione mondiale della polio" (guidata da OMS, UNICEF, Rotary International e US Centers for Disease Control and Prevention) che già deve fare i conti con un ammanco fondi di 210 milioni di dollari per le attività programmate fino al 2005. La situazione della Nigeria, che da sola registra 178 casi sui 414 constatati a livello mondiale, costringe a nuovi interventi antipolio non solo nei 7 paesi in cui il virus è ancora endemico (contro i 125 in cui era diffuso quando fu l'Iniziativa fu lanciata nel 1988): India, Pakistan, Egitto, Afghanistan, Niger, Somalia e Nigeria ,ma anche in quelli in cui era stata debellata.
“Tbc, una cura per tutti”
Il successo delle campagne di massa fu anche da
stimolo ad altre campagne, tra cui quelle contro
il tracoma, la lebbra e la tubercolosi.
Per la tubercolosi è stato introdotto il
trattamento DOTS(Directly observed therapy).
Il trattamento DOTS L’OMS vuole dare la opportunità a tutti di potersi curare dalla tubercolosi. Infatti il
trattamento DOTS, caratterizzato da un basso costo (10-15$), si basa su 5 criteri:
1. Impegno dei governi a sostenere la lotta alla Tbc.
2. Diagnosi precoce dei sintomi attraverso analisi al microscopio della saliva.
3. Presenza costante ed ininterrotta dei farmaci necessari
4. Garanzia di somministrare la cura per 6-8 mesi
5. Presenza di un sistema di informazioni che consenta di monitorare sistematicamente i progressi della guarigione.
Ha incrementato dalla sua introduzione al 95% il tasso di cura nei paesi più poveri.
La Banca Mondiale ha classificato la strategia DOTS come uno degli interventi sanitari migliori in termini di costi e benefici.
L’opera dell’ UNICEF
l'UNICEF ha promosso una "Grande Alleanza per i Vaccini" ("Global Alliance for Vaccines and Immunization", in sigla GAVI), per assicurare a ogni bambino del mondo la protezione dalle malattie prevenibili con i vaccini.
GAVI, the Vaccine Alliance
La GAVI, costituita nel 1999, rappresenta una
storica alleanza tra partner privati e pubblici; ne
fanno parte l'UNICEF, l'OMS, rappresentanti
dei governi nazionali, il Children's Vaccine
Program di Bill e Melinda Gates, la Banca
Mondiale, l'IFPMA (Federazione Internazionale
delle Associazioni dei Produttori Farmaceutici),
la Rockefeller Foundation.
GAVI: obiettivi prioritari
estendere la copertura dei servizi di vaccinazione già avviati;
espandere l'uso di tutti i vaccini esistenti a costi ridotti;
accelerare lo sviluppo e l'introduzione di nuovi vaccini e tecnologie;
accelerare la ricerca e lo sviluppo di vaccini per combattere malattie molto diffuse nei paesi in via di sviluppo;
far sì che la copertura immunitaria sia un punto centrale nelle politiche di sviluppo internazionale.
“Il miglior investimento che abbia mai fatto” -
Bill Gates, fondatore di Microsoft Corporation,
ha contribuito con 750 milioni di dollari.
Il programma di finanziamenti
I Paesi destinatari possono utilizzare i fondi stanziati dal GAVI come credono, ma chi raggiunge gli obiettivi avrà ulteriori fondi, destinati non solo ai vaccini, ma anche infrastrutture e formazione di personale sanitario.
Il programma di finanziamenti
Il programma funziona anche nei Paesi che
devono affrontare catastrofi naturali e conflitti
armati.
Il bilancio del GAVI
Dal 2000 ha salvato 13 milioni di vite.
135 milioni di piccoli hanno ricevuto vaccini
nuovi e sono state distribuite più di un miliardo
di siringhe autodisattivanti.
Un esempio: nei Paesi beneficiari della
campagna, la copertura per l’epatite B è passata
dal 20% del 2000 al 60% del 2005.
Numero annuale dei bambini
sottoposti ai nuovi vaccini tramite
GAVI (in milioni)
0
5
10
15
20
25
30
2001 2002 2003
Epatite B
Influenza tipo b
(hib)
Febbre gialla
Il bilancio del GAVI
“Portare ad ogni bambino le vaccinazioni è
un’idea possibile, lo dimostra la nostra
esperienza” – Lob Levyt segretario esecutivo
GAVI e chief executive officer del Vaccine
Found.
Bibliografia
UNICEF: http://www.unicef.com
GAVI: http://www.vaccinealliance.org
La Repubblica del 3/9/2005 Speciale a pag.18
CDC.gov http://www.cdc.gov/