22 CONTROCORRENTE IL FENOMENO N La nuova scuola è tutta ... Scuola.pdf · mento Usb. Instapaper...

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Lunedì 9 dicembre 2019 il GiornaleCONTROCORRENTE IL FENOMENO

COSA CAMBIA

Addio professori e appuntiOra prendo ripetizioni sul tablet

La classifica delle 50 app più utili per studio e ripasso

di Piera Anna Franini

Non tutto è fermo nel mondodella scuola. Se è vero che levalutazioni nazionali Invalsi e

classifiche internazionali dicono cheil nostro sistema scolastico è in cadu-ta libera, se è altrettanto vero che laburocrazia ammazza qualsiasi pro-getto e lameritocrazia è ancora inesi-stente, se da Romanon arrivano solu-zioni immediate ai problemi, qualco-sa si muove lo stesso. Grazie allestart up, che vanno oltre alle proce-dure di protocollo ma danno rispo-ste ai bisogni concreti degli studenti.Di oggi. Senza far passare annidall’idea alla sua realizzazione.

I NUOVI FINANZIAMENTITra i bisogni più sentiti, quello del

sostegno economico allo studio. Difatto, la scuola italiana non è partico-larmente onerosa, almeno fino allamedia di secondo grado. I problemisorgono quando si passa all’universi-tà. «Abbiamo vissuto sulla nostra pel-le il peso dei costi, maggiorato per dipiù dal fatto di essere fuori sede. Nelnovembre 2017 abbiamo abbozzatola prima idea», spiegano i fondatoridi Talents Venture. Sono Pier GiorgioBianchi, di Frosinone, 26 anni e stu-di in Bocconi, e Paolo Alberico Lad-domada, 23 anni, studente di Giuri-sprudenza, all’epoca coinquilini. Ta-lents Venture promuove il talento e ilmerito dei giovani, quindi va in con-trotendenza con lo spirito inclusivo -verso i bisognosi ma penalizzanteper le eccellenze - della nostra scuo-la: buonista più che buona scuola.

«Abbiamo constatato che il prestitod’onore non convince: si teme dinon trovare un impiego dopo la lau-rea e quindi di non riuscire a rimbor-sare il prestito, così in tanti rinuncia-no a studiare in partenza. Diversa-mente da un prestito, la nostra for-ma di finanziamento tiene invececonto del reddito futuro». Vengonoselezionati gli studentimeritevoli, af-fidabili e che dunque sono una ga-ranzia. È un algoritmo a verificaretali requisiti e dunque la capacità dirimborso degli studenti. «Noi racco-gliamo tutte queste informazioni e leportiamo alle banche per il finanzia-mento», spiega Bianchi. La start upoffre inoltre servizi di orientamentoper la scelta del corso di laurea, an-che attingendo a strumenti come ilGraduate competitive index che indi-ca «i posti di lavoro disponibili perogni laureato o, al contrario, quantilaureati competono per uno stessoposto di lavoro».La start upHabacus facilita l’acces-

so alle risorse finanziarie per lo stu-

dio. È stata lanciata da Paolo Cuni-berti (1964), 25 anni nella finanza, inJP Morgan e Mediobanca, dal 2012socio investitore di H-Farm dellaquale Habacus è start up partecipa-ta. «Non facciamo intermediazionefinanziaria - rimarca Cuniberti - Sia-mo l’ente incaricato da Intesa San-paolo per certificare i requisiti d’ac-cesso e la performance scolastica de-gli studenti». Sulla base dei dati diperformance accademica, Habacusè in grado di stabilire se lo studentepuò accedere al prestito. Che al mo-mento, corrisponde a un finanzia-mento con un massimale di 50milaeuro erogati da Banca Intesa, con tas-si bassissimi, quasi simbolici, e unpiano di rimborso fino a 30 anni sen-za alcuna garanzia personale o reale.Cuniberti ha unito la sua esperienzain finanza con quella in H-Farm (po-lo dell’innovazione fondato da Ric-cardo Donadon) di cui e’ stato ViceChairman dal 2015 sino al 2018. «Misono detto: perché incaponirsi nelcercare di finanziare start up, che

sappiamo avere una mortalità alta,quando in Italia abbiamoun bassissi-mo, addirittura il più basso in Euro-pa, accesso all’educazione superioreuniversitaria, tecnica e creativa. Ri-tengo essere una condizione essen-ziale e propedeutica per lo sviluppodi start up innovative e/o nuoveaziende avere accesso all’istruzionesuperiore.A parità di talento possiamo punta-

re su singoli individui per i quali ri-sulta statisticamente più basso il li-vello di insuccesso rispetto alla costi-tuzione di una start up» spiega Cuni-berti. Così, continua, «ho voluto ri-pensare la finanza per gli studenti.InH-Farm avevamo già forme di pre-stitoma erano 1.0». Il parametro car-dine per accedere al prestito è esserein regola con gli esami, non si accet-tano fuori corso. Ogni seimesi si veri-fica se tutto procede come dovrebbe,e poiché ci si rivolge a maggiorenni,è lo studente in persona, e non lafamiglia, ad assumere la responsabi-lità del processo. «Non ci interessa il

voto. Conta la velocità, la tempistica,il dinamismo del soggetto». Al mo-mentoHabacus collabora con 80 uni-versità in Italia, 18 Afam, 7 istitutitecnici e 230 Università estere.Si muove nel mondo dell’econo-

mia anche ScuolaPay di Claudio Cu-bito (1967). Realizzata da Growish-Pay, la start up leader in Italia neisocial payments, con pagamenti ge-stiti da Sisal e regolamentati da Ban-ca d’Italia, è un’applicazione per pa-gare ogni attività scolastica. Ha il suoquartier generale nel Fintech districtdi Milano. ScuolaPay, collegata alconto, consente di inviare e riceveredenaro tra i contatti legati alla scuo-la, di contribuire a raccolte e cassecomuni, di pagare rette, iscrizioni omense presso le scuole aderenti.

COME SI CERCA LAVORO«InDigitAlly siamo artigiani del di-

gitale», spiega Francesca Devescovi,romana, laurea in filosofia e masterin management di risorse umane al-la Bocconi, un percorso da Vodafone

S e il telefonino sembra solo unperditempo per i ragazzi che al

pomeriggio si devono mettere a stu-diare a casa da soli, in realtà potreb-be rivelarsi un tutor indispensabile.Già perché aiuta a prendere appun-ti, a fare la scaletta di tutto quelloche c’è da fare durante la settimana,a ricordarsi le date delle interroga-

zioni e dei compiti in classe. E purea tenere sott’occhio la media dei vo-ti in vista della fine del quadrime-stre.Il sito Studenti.it ha stilato una

classifica delle cinquanta app più uti-li da scaricare su iphone o tablet. Ec’è davvero di tutto. A cominciaredal dizionario di lingua inglese e di

TRA AULA E UFFICIO

La nuova scuolaè tutta una start up

LE APPCHE FACILITANOLA SCUOLA

TROVARE LAVORO

TROVARE LAVORO

LA VITA EXTRA UNIVERSITA'

PAGARE GLI STUDI Analizza il curriculum

VAOVAOVAOVAOVAOVOVROVROVROVROROTROTROTROTRTRTRTRTTTT3

6

1

Prepara la lettera di motivazione

Allena ai colloqui

Trova le offerte di lavoro

23Lunedì 9 dicembre 2019 il Giornale CONTROCORRENTE IL FENOMENO

J obiri è il primo consulentedi carriera digitale che sfrut-

ta l’intelligenza artificiale peraccelerare l’ingresso nel mer-cato del lavoro di studenti, gio-vani e disoccupati. Una solu-zione tecnologica ideata daifratelli Claudio e RobertoSponchioni. «Con il talento sivincono le partite, ma è con illavoro di squadra e l’intelligen-za che si vincono i campiona-ti» dicono loro e dunque men-zionano tutti i componenti delteam, Margherita Vigo, Davi-de Medina, Francesca Marti-nelli, Valeria Quiroga e Edoar-do Zorzi. I due imprenditori,origini cremasche, trentenni,Claudio laureato in Economiae Roberto in Informatica, so-no partiti da un problema. InItalia, ogni operatore di uncentro per l’impiego deve ge-stire 254 disoccupati, contro i54 della Francia o i 30 dellaGermania. Anche le statisti-che dei career service universi-tari sono disarmanti: un dipen-dente per ufficio collocamen-to ogni 500 laureati all’anno.

Grazie a sistemi di intelligen-za artificiale, Jobiri fornisceorientamento, trova offerte la-vorative, costruisce e analizzaautomaticamente curriculume lettere di motivazione. E so-prattutto: allena i candidati aicolloqui 24 ore su 24. Il proget-to ha vinto una serie di concor-si tra cui Welfare che impre-sa!, dedicato all’imprenditoria-lità sociale e al welfare di co-munità, promosso dalle Fon-dazioni Bracco, Accenture,Snam, Golinelli e Ubi Banca,con il contributo scientifico diAiccon e Politecnico di Mila-no.

Come un coach in carne edossa, Jobiri aiuta a definireobiettivi lavorativi, a trovareofferte d’impiego in Italia eall’estero, permette di costrui-re curriculum. Il tutto da ta-blet, pc o cellulare. Si tengapresente che l’1% dei candida-ti non inserisce i propri contat-ti nel curriculum, il 4% fa erro-ri di ortografia, il 55% non in-clude le parole chiave. E, incre-dibile, un buon 65% non stu-dia l’azienda per la quale sicandida.

«L’app è l’arma segreta di di-soccupati, diplomati e laureatiche intendono accelerare l’in-gresso o il reingresso nel mer-cato del lavoro e di tutte quel-le realtà come scuole, universi-tà, centri per l’impiego, agen-zie per il lavoro e società diricerca e selezione che ambi-scono a rendere finalmente di-gitali, più accessibili, efficaci ecapillari, i servizi per il lavo-ro». In Jobiri, hanno creduto -fra gli altri - l’Università Catto-lica del Sacro Cuore che ha re-so noti i primi dati di utilizzodi questo coach virtuale: l’ate-neo conferma di aver migliora-to i servizi di accompagna-mento al lavoro risparmiando3.500 ore di consulenza. Su354 studenti della Cattolica, il75% ha trovato un impiego in45 giorni grazie a Jobiri. Chetipo di impiego? «C’è chi è fini-to in Gucci, Google, Barilla»spiega Claudio Sponchioni.

a Valore D. È la ceo di DigitAlly, startup in portafoglio di OltreVenture,co-fondata con Anna Simioni, e lega-ta al programma «Ambizione Italia»di Microsoft. Si tratta di una start upche accelera l’entrata dei giovani nelmondo del lavoro grazie all’uso con-creto di strumenti digitali. «Ci rivol-giamo ai ragazzi tra i 18 e 29 anni.Trasmettiamo i 19 strumenti più ri-chiesti dal mercato del lavoro, più letecniche del marketing digitale, la ca-pacità di fidelizzare il cliente renden-do facile e piacevole l’uso del prodot-to, l’analisi dei dati. Con DigitAlly siapprendono inoltre modalità di lavo-ro come l’Agile working e il projectmanagement». Tutto questo in 15 set-timane, nel Campus di Milano Bovi-sa (Milano), ma presto anche a Bolo-gna. Ai corsi intensivi in aula seguo-no sei mesi di esperienza lavorativaretribuita e garantita presso le azien-de partner: da Vodafone a Henkel,Nexi, Prysmian, Unipol, Unes, Join-tly e tante altre imprese che stannoriconoscendo l’importanza delle

competenze digitali. La seconda edi-zione di DigitAlly prenderà il via ingennaio. I ragazzi vengono seleziona-ti tramite Knack, il sistema - forgiatoall’università di Harvard - che trami-te videogiochi è in grado di valutarecon estrema precisione abilità e atti-tudini digitali tramite l’intelligenzaartificiale. Il candidato tipo? “«chiviene da lauree con scarsa occupabi-lità e diplomi meno efficaci, sente diavere un talento ma non trova chi losappia valorizzare. Da noi si fa zeroteoria. I docenti sono professionistidel settore, lavorano in aziende oagenzie media. Non fanno lezionifrontali, ma lavorano su progetti con-creti. Per questo motivo i ragazzi han-no la possibilità di imparare veloce-mente ed entrare in azienda con ruo-li in linea con le competenze appre-se».

L’INQUILINO SU MISURAL’app RoomMate è stata lanciata

da Mirko Martignon, Matteo Bucci eMattia Raffaelli per semplificare la vi-

ta agli inquilini e ai proprietari di ca-se in affitto a studenti. Una start upincubata in Almacube, nell’universi-tà di Bologna, accelerata in NanaBianca a Firenze ed ora a Lussembur-go dove partecipa al programma diaccelerazione Fit 4 Start. RoomMategestisce per i proprietari affitti, ma-nutenzioni e contratti, e per gli inqui-lini mantiene uno storico condivisodelle bollette, rammenta le scaden-ze, stabilisce i turni per le faccendedomestiche tenendo traccia di chi fail furbo, organizza la spesa: in breve,veglia sulla casa.

Anche HeyStudent è uno strumen-to pensato da studenti per studenti.Trasferisce su smartphone tutte lefunzionalità di un diario scolastico,così da annotare compiti e impegniscolastici. Imposta le materie e l’ora-rio in modo semplice e intuitivo.Consente di sfogliare le pagine inte-rattive come si farebbe con quelle diun diario cartaceo. Il planner offreuna visione complessiva degli impe-gni differenziando tra interrogazio-

ni, compiti o verifiche.È un’ex start up, nel senso che ora

è una vera e propria piccola mediaimpresa, Fluentify: nata nel 2013 suiniziativa dei tuttora under 30 Giaco-mo Moiso, Claudio Bosco e MatteoAvalle. Ha uffici a Londra, Torino,Milano, Roma e Parigi. Il servizio of-ferto va a colmare un vuoto profon-do nella scuola italiana che vede inostri ragazzi frequentare corsi d’in-glese dalla primaria, ma raggiungereun livello di competenze nettamenteinferiore rispetto a quello dei coeta-nei europei. Nell’Italia classificata al33° posto nel mondo per livello dicompetenza in inglese, Fluentify of-fre corsi incentrati sulla fluenza(fluency) della lingua, insegna l’ingle-se spendibile. Organizza sessioni on-line, one to one, in tempo reale, contutor madrelingua inglese, in videoconferenza. I progressi sono monito-rati con regolarità grazie a un pianopersonalizzato calibrato sulle esigen-ze reali.

Nell’ultimo decennio è un fioriredi start up che si muovono nella ga-lassia-scuola. Rispondono a esigen-ze diverse ma hanno in comune treparametri: si basano sul talento,muovono da bisogni concreti e si ap-pellano a criteri scientifici. I tre para-metri puntualmente disattesi dallascuola di casa nostra. Spesso gli arte-fici delle innovazioni sono giovanisotto i 30 anni. Giovani che lavoranoper i giovani consapevoli che l’istru-zione, la formazione, le competenzesono il sale del benessere di un Pae-se. E mentre dai piani alti si discute esi dibatte, qui si va dritti al dunque.

italiano, compresi sinonimi e contra-ri.DragonDictation permette di regi-strare le lezioni in classe e di trascri-verle a casa con calma, SketchBookPro può essere utile per chi disegnain digitale. MindNode aiuta a fareschemini e a sintetizzare gli appuntipresi in classe per memorizzarli me-glio. Ci sono anche le app-scorciato-

ia che, ahimè, traducono le frasi dilatino e di greco e quelle che creanofogli di calcolo simili a Excell per ri-solvere espressioni, equazioni e pro-blemi senza perdersi nei passaggi lo-gici. Ma non si pensi siano una sortadi bacchetta magica che risolve ver-sioni e compiti. Semmai sono unsupporto un po’ più furbo degli altri,

non la garanzia di un buon voto inclasse.Blackboard Mobile Learn aiuta ad

avere sempre sotto mano il program-ma delle materie, i voti e negli Usaviene usata anche dai professori co-me territorio di scambio d’informa-zioni e aggiornamenti tra loro e glistudenti. Per chi deve inviare gli ap-

punti al compagno di classe rimastoassente per qualche giorno, esisteGoodReader che funziona sia conconnessione wifi che con collega-mento Usb. Instapaper infine per-mette di leggere le pagine web prefe-rite anche quando si è off line e puòessere utile per le ricerche di scuoleanche quando si è a corto di giga.

IL CASO JOBIRI

L’orientamentosi fa su web

(e il contrattoarriva prima)

Una serie di piccoleimprese tecnologiche

danno una manoagli studenti:

per ottenere fondi esostenere colloqui

Grazie alle app si faciò che sui banchi

non si impara:scrivere curriculume rendere più fluido

l’inglese parlato

PAGARE GLI STUDI

LA VITA EXTRA UNIVERSITA'

HABACUSHABACUS

THE-ROOMMATE.COM THE-ROOMMATE.COM

TALENTS VENTURETALENTS VENTURE

SCUOLA PAYSCUOLA PAYAiuta a rispettare le scadenzeper pagare le rette

Crea un piano di finanziamentoper gli studenti

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Aiuta a cercare casa

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Mette in contatto chi vende e chi acquista libri

HEYSTUDENTHEYSTUDENTE' un diario digitale REPETITA IUVANTREPETITA IUVANTFa incontrare docenti e allievi in cerca di ripetizioni

Aiuta a migliorare l'inglese

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L’Ego - Hub