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4/2014 luglio Bimestrale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova Numero 4 - Anno 12 - luglio 2014 LA RIFORMA DEL CATASTO 2 Senso di appartenenza alla categoria è anche onorare gli impegni Pierluigi Capuzzo 4 La riforma del catasto 7 Unità collabenti Chiara Berghi 8 Impianti fotovoltaici Mauro Imbimbo 14 Invio telematico delle pratiche Docfa Francesco Sassi 18 Cassa: è un dovere pagare i contributi Chiara Cattani 22 Il canale Scaricatore: 150 anni on line

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4/2014luglio

Bimestrale di informazionedel Collegio Geometrie Geometri Laureati di Padova

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LA RIFORMA DEL CATASTO

2 Senso di appartenenza alla categoriaè anche onorare gli impegniPierluigi Capuzzo

4 La riforma del catasto 7 Unità collabenti

Chiara Berghi8 Impianti fotovoltaici

Mauro Imbimbo14 Invio telematico delle pratiche Docfa

Francesco Sassi18 Cassa: è un dovere pagare i contributi

Chiara Cattani22 Il canale Scaricatore: 150 anni

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1CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 4/2014

Bimestrale ufficiale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padovavia Fornace Morandi, 2435133 Padova tel. 049 8757788 - fax 049 661124e-mail: [email protected]. Pierluigi CapuzzoSegretarioGeom. Oddone Zecchin TesoriereGeom. Paolo PolConsiglieriGeom. Giovanna BaldinGeom. Moreno BenetazzoGeom. Luca BiadollaGeom. Samuela BoggianGeom. Giovanni Dal ZottoGeom. Maurizio FalascoGeom. Giuseppe Gazzin Geom. Michele Levorato Geom. Marco Mason Geom. Sandro Merlo Geom. Michele Rizzo Geom. Elena TresoldiDirettorePierluigi CapuzzoReferente per il CollegioChiara CattaniDirettore responsabileBarbara AmmanatiIscrizione al Tribunale di Padovan. 1852, 11 luglio 2003EditoreLettera srl, Galleria Scrovegni 7tel. 0498805776; fax 830257735121 [email protected] - www.lettera.orgPubblicitàLettera srl, Galleria Scrovegni 7tel. 0498805776; fax 830257735121 [email protected]

CopyrightGli articoli pubblicati sono protettidalla legge sulla proprietà intellettua-le e del diritto d’autore.Chiuso in redazione 31 luglio 2014

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In copertina: Il canale Scaricatore (foto gentilmente concessa dal Con-sorzio di Bonifica Bacchiglione).

Senso di appartenenza è anche onorare gli impegnidi PPiieerrlluuiiggii CCaappuuzzzzoo 2

La riforma del catasto porta un nuovo metodo di stimaÈ già iniziato il percorso delle commissioni censuarie 4

Unità collabenti Illustrazione della Nota 29439 del 2013di CChhiiaarraa BBeerrgghhii 7

Impianti fotovoltaici Illustrazione della circolare n. 36/2013di MMaauurroo IImmbbiimmbboo 8

Invio telematico delle pratiche DocfaL’andamento di utilizzo nel periodo dal 2008 al 2014di FFrraanncceessccoo SSaassssii 14

Chi lavora e produce reddito deve pagare contributiIl Comitato dei Delegati ha approvato azioni anti-evasionedi CChhiiaarraa CCaattttaannii 18

Il canale Scaricatore: by pass tra Bacchiglione e BrentaUn libro di P.G. Zanetti ricorda i 150 anni dello scavo 22

Informazioni 24Aggiornamento Testo Unico sulla SicurezzaRegolarità contributivaModifiche al Testo AmbienteGuida alla certificazione energetica degli edificiAgevolazioni edilizie

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2 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 4/2014

La scrivania del presidente è unosservatorio tristemente privile-

giato della congiuntura economicaattraverso la quale si sta tutti navi-gando.

Come è noto, il Collegio ha recen-temente avviato un’azione di recupe-ro delle quote annuali di iscrizioneall’Albo, attraverso un accurato lavo-ro di verifica e richiamo, che si è viavia affinato fino ad arrivare a telefo-nare personalmente ai Colleghi cheancora non hanno recepito le nostreistanze.

Ciò ha suscitato una serie di rea-zioni: dal Collega che, ricevuta la co-municazione, ha prontamente onora-to il suo debito, a quello che ha digni-tosamente chiesto la rateizzazione;da quello che ha bellamente ignoratoogni sollecitazione o si è reso irrepe-ribile, a quello sprezzante che sfida ilConsiglio a sospenderlo per pochecentinaia di euro.

Alcuni sono venuti dal presidente aspiegare le proprie ragioni e questi,come molti altri, hanno dimostrato ilgiusto rispetto verso l’istituzione allaquale appartengono.

Siamo coscienti che i “latitanti” losono al punto che queste righe non leleggeranno, ma vogliamo comunquefare appello alla loro coscienza: ilCollegio non si è mai comportato dacreditore duro e peloso. Un approc-cio onesto e sincero risolve la grandeparte dei problemi. La quota è stata

negli anni ridotta, con un’azione chenon ha pari in nessun altro consesso.Colleghi è sinonimo di uguaglianza,ma non è tollerabile che vi siano col-leghi più uguali degli altri. Pagare laquota di iscrizione è un dovere checoncede dei diritti. È evidente, pur-troppo, che vi sono persone in diffi-coltà, ma è altrettanto evidente che visono persone che ci marciano e ap-profittano di questa crisi per… nonpagare. Alzi la mano chi non ha al-meno un cliente che non paga perché“c’è la crisi”, ben noi sapendo che sa-rebbe perfettamente in condizione dionorare i suoi debiti.

Quelli più anziani di noi hanno vi-sto durante la loro carriera momentimigliori e momenti peggiori, ma pos-siamo affermare che non abbiamomai visto periodi peggiori di questo:in pochi anni s’è rivoltato il Mondo.Abbiamo perduto delle certezze chesembravano assolute. Sembra che visia stata una strana congiunzione a-strale, di quelle citate nelle storie difantascienza, nella quale è entratotutto: la crisi economica, la crisi divalori, la migrazione biblica, l’Euro-pa lontana dalle vere necessità deisuoi cittadini, le consuete guerre ingiro per il mondo (quelle, per la veri-tà ci sono sempre state), fino ad arri-vare alla crisi della nostra Categoria,che soffre la mancanza di lavoro maanche una nefasta riforma del percor-so formativo.

EEDDIITTOORRIIAALLEEddii PPiieerrlluuiiggii CCaappuuzzzzoopprreessiiddeennttee

Il recupero delle quotedi iscrizione all’Albo,avviato dal Collegioverso i colleghi morosi,ha incontrato reazionidi vario tipo:le più sgradevoli sonoquelli di chi approfittadella crisi generaleper non assolverea un dovere di categoria.

Senso di appartenenza alla categ

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3CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 4/2014

Questo lungo e ineditoperiodo di crisidovrebbe rinsaldarei vincoli di categoriae indurre chi puòa non confondersicon chi non può.Un approccio onestoe sincero risolve la grande partedei problemi.

Giustizia, Carità, Fortezza, Speranza:sono quattro virtù rappresentateda Giotto nella Cappella degli Scrovegnia Padova.

oria è anche onorare gli impegni

NNeell 22001144 èè pprreevviissttaa uunnaa ccrreesscciittaa iinn eeddiilliizziiaaUn dossier del Servizio Studi della Camera, elaborato in collaborazione

con il Cresme, rivela che le ristrutturazioni e le riqualificazioni energeticherappresentano il 2 per cento del Pil e potrebbero far uscire l’edilizia dalla cri-si. Riportiamo le previsioni per il 2014.

“Per il 2014 si ipotizzerebbe nello scenario previsionale, alla luce delle di-namiche dei bonifici veicolati attraverso istituti di credito e Banco Posta neiprimi mesi dell’anno, un ulteriore incremento del 20% dei lavori attivati nel2013, sia per il recupero edilizio che per l’efficienza energetica in base ai se-guenti presupposti:- riguardo al recupero edilizio, come nel 2013, potrebbe essere plausibile ilverificarsi di un incremento degli investimenti in conseguenza dell’appros-simarsi della scadenza della aliquota più vantaggiosa del 50% (di cui è pos-sibile beneficiare fino alla fine del 2014); si consideri, inoltre, l’estensionedella detrazione agli articoli di arredamento, valida per tutto l’anno;- relativamente agli interventi di efficienza energetica, per i quali è stataprorogata per tutto il 2014 l’aliquota del 65%, potrebbe giocare un ruolo de-terminante la possibilità di una migliore pianificazione degli interventi gra-zie ad una più ampia dilatazione dei tempi”.

DDEETTRRAAZZIIOONNII FFIISSCCAALLIIRReeccuuppeerroo eeddiilliizziioo RRiiqquuaalliiffiiccaazziioonnee eenneerrggeettiiccaaImporti Importi Importi Importicomplessivi detraibili complessivi detraibili

(milioni di euro)

2013 23.535 11.768 4.042 2.2232014 28.248 14.124 4.851 2.668Il dossier del Servizio Studi della Camera e del Cresme

Se ne esce stringendo le fila, e identi.

Ciò significa che va esaltato il Sen-so di Appartenenza, il nostro esseretecnici vicini al territorio e alle fami-glie, la nostra competenza e le nostre

capacità. Senso di Appartenenza cheè anche onorare i propri impegni conla Categoria.

Il resto deve essere maniche rim-boccate, ottimismo e fiducia nel fu-turo.

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4 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 4/2014

Mentre si attendonoi decreti che attuanola delega fiscale,si cerca di adeguarsialle nuove esigenzedi trasmissionetelematicae si studiano nuovefattispecie comegli impiantifotovoltaici e gliedifici collabenti.

Il catastoche verrà

La riforma del catasto portaun nuovo metodo di stima

La riforma del catasto, dopo l’ap-provazione della legge n. 23 dell’11marzo 2014 (la cosiddetta delega fi-scale) e in vista della emanazione deiprimi decreti delegati, è stata il temacentrale di un convegno organizzatodal Collegio con la presenza del di-rettore regionale Agenzia delle En-trate - Territorio Marco Selleri e deldirettore Agenzia delle Entrate di Pa-dova – Territorio, Carmelo La Gat-

tuta. L’occasione è servita anche afornire chiarimenti su questioni con-troverse come le unità collabenti el’accatastamento di impianti fotovol-taici, oltre che a fare il punto sull’in-vio telematico delle pratiche Docfa.

Nelle pagine seguenti diamo unasintesi dell’intervento di Marco Sel-leri e delle relazioni di Chiara Ber-ghi, Mauro Imbimbo e FrancescoSassi.

Al tavolo dei relatori:Mauro Imbimbo, Chiara Berghi,Moreno Benetazzo, Pierluigi Capuzzo,Carmelo La Gattuta, Marco Selleri,Francesco Sassi.Sotto: oltre ai geometri, sono presentianche tecnici del catasto.

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Il futuro del catasto è basato sullariforma del sistema estimativo, maciò presuppone un accorpamento del-le banche dati esistenti, con la crea-zione di un unico sistema denomina-to Anagrafe immobiliare integrata.ANAGRAFE IMMOBILIARE INTEGRATA

É la nuova denominazione del ca-tasto e si chiama così perché rappre-senta l’insieme dei sistemi informati-vi esistenti, cioè integra i dati catasta-li con quelli di pubblicità immobilia-re, due banche dati nate in momentimolti diversi e strutturate in manieradiversa. L’anagrafe immobiliare inte-grata si suddivide in due sottosistemi:la Banca dati integrata e il Sistemaintegrato del territorio.

La Banca dati integrata gestisce ititolari dei diritti reali sugli immobili:infatti viene chiamata “Anagrafe deititolari”. A questo scopo individua icorretti intestatari degli immobili, ri-cercando gli atti da cui hanno originele intestazioni in catasto e confron-tandoli con tutti i registri di riferi-mento della pubblica amministrazio-ne, in primis quello della pubblicitàimmobiliare, ma anche quello ana-grafico, e in futuro con altri pubbliciregistri. Per la creazione della Ana-grafe delle titolarità è essenziale co-noscere il grado di integrazione tracatasto e pubblicità immobiliare.Questa operazione partirà nel secon-do semestre del 2014 e prenderà pa-recchi anni, però il lavoro, mano amano che procede, sarà immediata-mente disponibile.

Il Sistema integrato del territo-rio costituisce invece il catalogo na-zionale degli immobili, si occupacioè degli oggetti.IL SISTEMA ESTIMATIVO CATASTALE

Qui sta il cuore della delega datadal Parlamento al governo: adeguarela definizione delle rendite catastali,allo scopo di rendere più equa la tas-sazione.

Tutta la procedura è descritta nel-l’articolo 2 della legge n. 23, ai com-mi 1 e 2.Comma 1. Il valore patrimoniale

La revisione del sistema estimativodel catasto dei fabbricati in tutto il

territorio nazionale avverrà attri-buendo a ciascuna unità immobiliareil relativo valore patrimoniale e larendita. Dunque si passa da un cata-sto dei redditi a una catasto di valori.Comma 1. Principi e criteri direttivi

Per le unità immobiliari urbane cen-site nel catasto dei fabbricati si segui-ranno questi principi e criteri direttivi:vengono definiti ambiti territoriali diriferimento, il che equivale alla zo-nizzazione del territorio comunale; sidovrà operare con riferimento ai valo-ri normali approssimati dai valori me-di ordinari, espressi dal mercato neltriennio antecedente l’anno di entratain vigore del decreto legislativo, dun-que negli anni 2011-2013.Comma 1. Destinazioni d’uso cata-stali: ordinarie e speciali

Le destinazioni d’uso catastali sa-ranno distinti in ordinarie e speciali,tenendo conto delle mutate condizio-ni economiche e sociali e delle conse-guenti diverse utilizzazioni degli im-mobili. Esse dunque passano da 5 a 2.Comma 1. Come avviene la stima

Per le unità immobiliari a destina-zione catastale ordinaria, la stimautilizza il metro quadrato come unitàdi consistenza, specificando i criteridi calcolo della superficie dell’unitàimmobiliare; inoltre utilizza funzionistatistiche atte ad esprimere la rela-zione tra il valore di mercato, la loca-lizzazione e le caratteristiche ediliziedei beni per ciascuna destinazionecatastale e per ciascun ambito territo-riale anche all’interno di uno stessocomune. La stima dunque avvienetramite procedure massive di calcolo,basate sulla consistenza e sul valorepatrimoniale, che forniscono imme-diatamente un valore.

Per le unità speciali si opera sullabase di stima diretta con l’applicazio-ne di metodi standardizzati e di para-metri di consistenza specifici per cia-scuna destinazione catastale speciale. Qualora non sia possibile fare riferi-mento diretto ai valori di mercato, siutilizza il criterio del costo, per gliimmobili a carattere prevalentementestrumentale, o il criterio reddituale,per gli immobili per i quali la redditi-

Le commissioni censuarieprimo adempimentoIl Consiglio dei Ministri, il 20 giugno,ha esaminato il decreto legislativoconcernente la composizione,le attribuzioni e il funzionamentodelle commissioni censuarie,a norma dell’articolo 2 della leggedi delega fiscale.Il provvedimento è propedeuticoalla riforma del Catasto. Le commissioni censuarie vedonodefinite le proprie competenzeper convalidare il sistemache dovrà essere applicato a livelloterritoriale per la revisionedella disciplina del sistemaestimativo del Catasto.Il provvedimento ripartiscele commissioni censuarie in localie centrale con sede a Roma, definisce le sezioni (terreni, catastourbano, catasto dei fabbricati), definisce le modalità di composizionedelle commissioni sia locali che centrale (quest’ultimacon 25 componenti più il presidente),stabilisce le incompatibilitàe la durata degli incarichi in 5 anni.Il testo è al vaglio delle CommissioniFinanze e Bilancio della Camerae Finanze, Bilancio e Affaricostituzionali del Senato, con scadenza 13 agosto 2014.

LA RIFORMA DEL CATASTO NELLA LEGGE 23/2014

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6 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 4/2014

Che cosa sonole funzioni statistichePer le unità immobiliari ordinariescompaiono le tariffe d’estimo.La stima deve avvenire mediantefunzioni statistiche che esprimonola relazione tra il valore di mercato,la localizzazione e le caratteristicheedilizie dei beni per ciascunadestinazione catastale e per ciascunambito territoriale, anche all'internodi uno stesso comune.Il termine “funzioni statistiche” variferito alle sperimentazioni svoltenel 2006 dall’Amministrazionecatastale, chiamate comunementealgoritmo catastale. Vengono costruite esaminandoun campione di beni per i quali si determina un valore a prioriattraverso stima diretta e consentono di regredire in base adalcuni parametri, otto, di cui seirelativi al fabbricato e due solirelativi all’unità immobiliare. Infatti il valore dell’unità immobiliareè molto influenzato dal valoredell’immobile.La legge delega prevedeespressamente la pubblicazionedelle funzioni statistiche e dellerelative note metodologiche edesplicative.

vità costituisce l’aspetto prevalente.Comma 1. Come si determina larendita

La rendita media ordinaria per leunità immobiliari si determina utiliz-zando funzioni statistiche atte adesprimere la relazione tra i redditi dalocazione medi, la localizzazione e lecaratteristiche edilizie dei beni perciascuna destinazione catastale e perciascun ambito territoriale, qualorasussistano dati consolidati nel merca-to delle locazioni. Qualora non vi siaun consolidato mercato delle locazio-ni, si applicano ai valori patrimonialispecifici saggi di redditività desumibi-li dal mercato, nel triennio 2011-2013.Comma 1. Adeguamento periodico

I valori patrimoniali e delle renditedelle unità immobiliari urbane saran-no periodicamente adeguati alle con-dizioni del mercato di riferimento ecomunque non al di sopra del valoredi mercato del 2013. Per le unità im-mobiliari riconosciute di interessestorico o artistico saranno applicateriduzioni del valore patrimoniale me-dio ordinario, che tengano conto deiparticolari e più gravosi oneri di ma-nutenzione e conservazione nonchédel complesso dei vincoli legislativialla destinazione, all’utilizzo, allacircolazione giuridica e al restauro.Comma 3. Commissioni censuarie

Le commissioni censuarie provin-ciali e la commissione censuaria cen-trale rappresentano il primo adempi-mento verso la riforma del catasto,perché ad esse è affidata la validazio-ne delle funzioni statistiche, oltre chela definizione dei mezzi per ridurre ilcontenzioso. Poiché tutta l’operazionedi definizione delle nuove rendite saràlunga e complessa (si calcola almenocinque anni), un punto interessante èquello contenuto alla lettera c, cioè lapossibilità per l’Agenzia delle entratedi impiegare, mediante apposite con-venzioni ma senza nuovi o maggiorioneri per il bilancio dello Stato, ai finidelle rilevazioni, tecnici indicati dagliordini e dai collegi professionali.Comma 3. Comunicazione dellenuove rendite

Gli intestatari catastali saranno in-formati circa le nuove rendite non di-rettamente, ma attraverso l’affissione

all’albo pretorio del comune e via in-ternet, analogamente a quanto a suotempo ha fatto l’Agenzia del Territo-rio con gli immobili fantasma.Comma 3. Periodo d’imposta

Il governo dovrà individuare, a con-clusione del complessivo processo direvisione catastale, il periodo d’impo-sta dal quale sono applicate le nuoverendite e i nuovi valori patrimoniali.Comma 3. Invarianza di gettito

Il governo dovrà “garantire l’inva-rianza del gettito delle singole impo-ste il cui presupposto e la cui baseimponibile sono influenzati dalle sti-me di valori patrimoniali e rendite, atal fine prevedendo, contestualmenteall’efficacia impositiva dei nuovi va-lori, la modifica delle relative aliquo-te impositive, delle eventuali dedu-zioni, detrazioni o franchigie, finaliz-zate ad evitare un aggravio del cari-co fiscale, con particolare riferimen-to alle imposte sui trasferimenti e al-l’imposta municipale propria (IMU),prevedendo anche la tutela dell’uni-co immobile non di lusso e tenendoconto, nel caso delle detrazioni rela-tive all’IMU, delle condizioni socio-economiche e dell’ampiezza e dellacomposizione del nucleo familiare,come rappresentate nell’indicatoredella situazione economica equiva-lente (ISEE), anche alla luce dell’e-voluzione cui sarà soggetto il sistematributario locale fino alla piena at-tuazione della revisione prevista dalpresente articolo”.

Questo è un impegno di non facilerealizzazione.Comma 3. Agevolazioni

Sarà previsto un regime fiscale age-volato che incentivi la realizzazionedi opere di adeguamento degli immo-bili alla normativa in materia di sicu-rezza e di riqualificazione energeticae architettonica.Comma 3. Tutela del contribuente

In aggiunta alle necessarie forme ditutela giurisdizionale, dovranno esserepreviste particolari e appropriate misu-re di tutela anticipata del contribuentein relazione all’attribuzione delle nuo-ve rendite, anche nella forma dell’au-totutela amministrativa, con obbligo dirisposta entro sessanta giorni dalla pre-sentazione della relativa istanza.

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7CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 4/2014

L’attribuzione della categoria F/2 èregolamentata dal decreto del Mini-stro delle Finanze 2 gennaio 1998, n.28, art. 3, comma 2, per quelle co-struzioni caratterizzate da un notevo-le livello di degrado che ne determi-na una incapacità reddituale tempo-ralmente rilevante. Lo stesso decretoministeriale all’art. 6, comma 1 lette-ra c), in relazione alle modalità sem-plificate per la denuncia delle costru-zioni di scarsa rilevanza cartograficao censuaria, di cui al successivo art.7, ne stabilisce l’applicazione.

Cosa deve predisporre il profes-sionista su incarico della commit-tenza? Bisogna che il tecnico redat-tore:1. rediga una specifica relazione, da-tata e firmata, riportante lo stato deiluoghi, con particolare riferimentoalle strutture e alla conservazione delmanufatto, che deve essere debita-mente rappresentato mediante docu-mentazione fotografica;2. alleghi l’autocertificazione, resadall’intestatario dichiarante, al sensidegli articoli 47 e 76 del Dpr 28 di-cembre 2000, n. 445, attestante l’as-senza di allacciamento dell’unità allereti dei servizi pubblici dell’energiaelettrica, dell’acqua e del gas. Per ta-le categoria, le unità devono essereindividuate esclusivamente nel-l’elaborato planimetrico (cfr. circola-re n. 9 del 26 novembre 2001 dell’A-genzia del territorio e successive di-sposizioni). Come indicato nella nor-mativa citata, l’iscrizione nella cate-

goria F2 prevede la presenza di unfabbricato che abbia perso del tutto lasua capacità reddituale; ne consegueche la stessa categoria non è ammis-sibile, ad esempio, quando l’unitàche si vuole censire risulta ascrivibi-le in altra categoria catastale; infattirimane obbligatorio dichiarare al ca-tasto fabbricati le tettoie (C/7), i de-positi (C/2), le rimesse (C/6) e dellearee produttive di reddito, richiamateall’art. 2, comma 1, del DM n. 28 del1998.

Quindi quale immobile è colla-bente? Quello che ha perso del tuttola sua capacità reddituale: quindi nonè ammissibile la categoria quandol’unità da censire risulta ascrivibilead altra categoria catastale ovveronon è individuabile e/o perimetrabile.

Si considerano catastalmente nèindividuabili nè perimetrabili, le co-struzioni ed i manufatti: a) privi total-mente di copertura e della relativastruttura portante o di tutti i solai; b)delimitati da muri che non abbianoalmeno l’altezza di un metro.

Pertanto, se non sono verificati en-trambi detti ultimi requisiti, non èammessa la dichiarazione al catastofabbricati in categoria F/2, degli im-mobili censiti al catasto terreni come:280 “fabbricato diruto”, 281 “fr div.sub”, 277 “fa div sub”, 278 ‘’fabbpromis’’, 279 “fabb rurale”, 283 “fuda accert”, 284 “porz acc fr”, 285“porz acc fu”, 286 “porz di fa”, 287“porz di fr “, 288 “porz rur fp”. 290“porz di fu”.

Altri casi di unitàcollabenti11-- fabbricato dichiaratocome collabente ex-novocioè privo, al catasto terreni,di un precedente censimentocome costruzione (ad es. nel casodi particella preesistente al tipomappale con qualità "seminativo”) e viene successivamentedichiarato in F2.22-- dichiarazione al CT di un immobilecon la destinazione 280 "fabbricato diruto", in assenzadi qualità pregressa riconducibilead una costruzione.Per tali casi, si appone per ciascunoggetto immobiliare, rispettivamenteal catasto fabbricati e al catastoterreni, la seguente annotazionedi immobile: "Nessun fabbricatocensito in catasto antecedentementealla dichiarazione prot. n........ del…".

UNITÀ COLLABENTI - NOTA ADE N. 29439 DEL 2013Chiara Berghi

Cosa succede se si riscontra non appropriata cate-goria F2 per un immobile? L’Ufficio provvede ad effet-tuare - per le fattispecie di unità collabenti dichiarate agliatti del catasto, censite con pratiche di afflusso Docfa - leattività di sopralluogo, al fine di verificare la veridicitàdelle dichiarazioni. All’esito della verifica in sopralluogo,qualora lo stato di fatto del cespite sia incoerente con ilcensimento nella categoria F/2, si deve procedere comesegue:1. Qualora venga impropriamente dichiarata al CF, conprocedura Docfa, una costruzione, già iscritta al CT condestinazione “fabbricato diruto” o una delle qualità prece-dentemente menzionate, priva dei requisiti sopra descrit-

ti, come accertato a seguito di verifica in sopralluogo, siprocede, con variazione d’ufficio, alla soppressione del-l’unità immobiliare al CF, assicurando la corretta conti-nuità storica dei vari stadi dell’immobile, ed al censimen-to del cespite al solo CT nella richiamata qualità 280 o inaltra più idonea, in capo alla ditta già iscritta agli atti delcatasto. Si effettua infine la relativa attività di notifica.2. Se l’unità dichiarata in F/2 è produttiva di reddito, l’Uf-ficio attiva la procedura prevista dall’art. 1, c. 277, dellalegge 24 dicembre 2007, n. 244.3. Se l’unità dichiarata in F/2 è da censire in altra cate-goria del gruppo F, si procede alla rettifica della catego-ria d’ufficio ed alla relativa attività di notifica.

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8 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 4/2014

La circolare tratta la problematica re-lativa agli impianti fotovoltaici sia perquanto riguarda i profili catastali che gliaspetti fiscali. Lo scopo della circolareAdE n. 36/E del 19 dicembre 2013 èquello di armonizzare le precisazionigià rese in relazione agli impianti foto-voltaici, con particolare attenzione allaquestione della qualificazione mobiliareo immobiliare degli impianti fotovoltai-ci e alle conseguenze che ne derivano inmateria catastale e tributaria.

Orientamento dell’Agenzia delleEntrate: profili fiscali. Sotto il profi-lo fiscale, in più occasioni alcuni im-pianti fotovoltaici sono stati qualifica-ti come beni mobili, in quanto caratte-rizzati dal requisito dell’amovibilità:circolare del 19 luglio 2007, n. 46/E;circolare dell’11 aprile 2008, n. 38/E,circolare del 23 giugno 2010 n. 38/E.In altri termini, sulla base dei chiari-menti resi ai fini fiscali dall’Agenziadelle Entrate, gli impianti fotovoltaicisono qualificabili come beni mobiliquando: possono essere asportati daun punto per essere installati in un al-tro senza perdere le loro caratteristi-che; l’operazione di spostamento nonsi presenti antieconomica, vale a direnon comporti oneri gravosi. Tale in-quadramento prendeva come punto diriferimento impianti di dimensioni ta-li da consentire una facile amovibilitàsenza implicare il sostenimento di co-sti rilevanti. Questa impostazione hasuscitato incertezze operative.

Orientamento dall’Agenzia delTerritorio: profili catastali. Ai finidel censimento in catasto (Risoluzio-ne n. 3T del 6 novembre 2008, Lette-ra n. 31892 del 22 giugno 2012) nonrileva esclusivamente la facile amovi-bilità delle componenti degli impiantifotovoltaici, né la circostanza che taliimpianti possano essere posizionati inaltro luogo mantenendo inalterata laloro originale funzionalità e senza an-tieconomici interventi di adattamen-to, quanto, piuttosto, il rapporto chetali componenti hanno con la capaci-tà ordinaria dell’unità immobiliare acui appartengono di produrre un red-dito temporalmente rilevante.

Gli Uffici Provinciali – Territoriodell’Agenzia accertano gli immobiliche ospitano gli impianti, indagando,ai fini della determinazione della rela-tiva rendita catastale, sulla correlazio-ne che sussiste tra l’immobile e, in ge-nerale, quelle componenti impiantisti-che rilevanti ai fini della sua funziona-lità e capacità reddituale, a prescinde-re dal mezzo di unione utilizzato.

Questo orientamento deriva da nu-merose fonti.1. Le numerose pronunce della Cortedi Cassazione per le turbine: si vedanole sentenze della Corte di Cassazione,n. 21730 del 2004, n. 13319 del 2006,n.16824 del 2006, n. 20367 del 2006.

In particolare, la sentenza dellaCorte di Cassazione n. 16824 del 21luglio 2006, dice: “… non rileva ilmezzo di “unione” tra “mobile” ed“immobile” per considerare il primoincorporato al secondo, sia perchéquel che davvero conta è l’impossibi-lità di separare l’uno dall’altro senzala sostanziale alterazione del benecomplesso (che non sarebbe più, nelcaso di specie, una centrale elettri-ca), sia perché “mezzo di unione”idoneo a determinare l’incorporazio-ne non può essere qualificato soloquello che tale poteva considerarsi altempo dell’approvazione del codicecivile, dovendosi tener conto del pro-gresso tecnologico e dell’ineludibilecondizionamento dei mezzi utilizzati aspecifiche esigenze tecniche”.2. La sentenza della Corte Costituzio-nale n. 162 del 20 maggio 2008, ove sistabilisce che “(…) tutte quelle com-ponenti […] che contribuiscono in viaordinaria ad assicurare, ad una unitàimmobiliare, una specifica autonomiafunzionale e reddituale stabile neltempo, sono da considerare elementiidonei a descrivere l’unità stessa edinfluenti rispetto alla quantificazionedella relativa rendita catastale.”3. Il decreto del Ministro delle finan-ze 2 gennaio 1998, n. 28 (Regola-mento recante norme in tema di co-stituzione del catasto dei fabbricati emodalità di produzione ed adegua-mento della nuova cartografia cata-

IMPIANTI FOTOVOLTAICI - CIRC. ADE N. 36/E DEL 19 DICEMBRE 2013Mauro Imbimbo

É la rilevanza catastaleche conta ai fini fiscaliAtteso che la definizionedi bene mobile o immobile non si presta ad una interpretazioneunivoca ai fini fiscali, si ritiene opportuno qualificaregli impiani fotovoltaici sulla base della lororilevanza catastale.

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stale) all’art. 2, definisce la nozionedi unità immobiliare:Comma 1. “L’unità immobiliare è co-stituita da una porzione di fabbricato,o da un fabbricato, o da un insieme difabbricati ovvero da un’area, che,nello stato in cui si trova e secondol’uso locale, presenta potenzialità diautonomia funzionale e reddituale”.Al comma 3, si considerano unità im-mobiliari: “anche le costruzioni ov-vero porzioni di esse, ancorate o fis-se al suolo, di qualunque materialecostituite, nonché gli edifici sospesi ogalleggianti, stabilmente assicuratial suolo, purché risultino verificate lecondizioni funzionali e reddituali dicui al comma 1. Del pari sono consi-derate unità immobiliari i manufatti

prefabbricati ancorché semplicemen-te appoggiati al suolo, quando sianostabili nel tempo e presentino auto-nomia funzionale e reddituale”.

L’Agenzia del Territorio ha quindidefinito anche i criteri in applicazio-ne dei quali è stata affermata l’irrile-vanza catastale delle installazioni fo-tovoltaiche non con esclusivo riferi-mento all’amovibilità delle stesse,ma in relazione:– all’alea propria delle stime catastali;– alla loro modesta entità in terminidimensionali e di potenza, in coeren-za con i criteri, concettualmente ana-loghi, di cui all’art. 3, c. 3, del DM n.28 del 1998, che indica, in linea gene-rale, le costruzioni prive di rilevanzacatastale e di suscettibilità reddituale.

PROFILO CATASTALENon sussiste alcun obbligo di dichia-razione al catasto (in considerazionedella limitata incidenza reddituale del-l’impianto) qualora sia soddisfatto al-meno uno dei seguenti requisiti:- la potenza nominale dell’impiantofotovoltaico non è superiore a 3 chilo-watt per ogni unità immobiliare servi-ta dall’impianto stesso;- la potenza nominale complessiva,espressa in chilowatt, non è superiore atre volte il numero delle unità immobi-liari le cui parti comuni sono servitedall’impianto, indipendentemente dal-

la circostanza che sia installato al suo-lo oppure sia architettonicamente oparzialmente integrato ad immobili giàcensiti al catasto edilizio urbano;- per le installazioni ubicate al suolo, ilvolume individuato dall’intera area de-stinata all’intervento (comprensiva,quindi, degli spazi liberi che dividono ipannelli fotovoltaici) e dall’altezza re-lativa all’asse orizzontale mediano deipannelli stessi, è inferiore a 150 m3, incoerenza con il limite volumetrico sta-bilito dall’art. 3, comma 3, lettera e)del decreto ministeriale 2 gennaio1998, n. 28.

Conclusioni: uniformità di valutazione. Atteso che la definizione di bene mobile o immobile non si presta aduna interpretazione univoca ai fini fiscali, per ragioni di semplificazione, si ritiene opportuno qualificare gli impia-ni fotovoltaici sulla base della loro rilevanza catastale.

PROFILO FISCALESono da considerarsi beni mo-bili.

PROFILO CATASTALESussiste l’obbligo di dichiarazione alcatasto (risoluzione n. 3/T del 6 no-vembre 2008) per:- gli immobili ospitanti le centrali elet-triche a pannelli fotovoltaici che sonoaccertati nella categoria “D/1 - opifi-ci”; nella determinazione della relativarendita catastale devono essere inclusii pannelli fotovoltaici, in quanto ne de-terminano il carattere sostanziale dicentrale elettrica e, quindi, di “opifi-cio”, oppure nella categoria D/10;- le installazioni fotovoltaiche poste suedifici e/o realizzate su aree di perti-nenza, comuni o esclusive, di fabbri-

cati o unità immobiliari censiti al cata-sto edilizio urbano, con dichiarazionedi variazione da parte del soggetto in-teressato, per la rideterminazione dellarendita dell’unità immobiliare a cui ri-sulta integrato, allorquando l’impiantofotovoltaico ne incrementa il valorecapitale (o la relativa redditività ordi-naria) di una percentuale pari al 15% osuperiore, in accordo alla prassi esti-mativa adottata all’amministrazionecatastale. In tal senso, erano state for-nite istruzioni con circolare n. 10/T del4 agosto 2005, nell’ambito dell’appli-cazione dell’art. 1, comma 336, dellalegge 30 dicembre 2004, n. 311.

PROFILO FISCALESono da considerarsi beni im-mobili.

Diversa rappresentazionein mappaDipende se l’impianto fotovoltaicoconsente o no il contemporaneo svolgimento di attività agricolesull’area interessata dall’intervento.

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10 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 4/2014

Esempi di rappresentazione in mappaa) consente il contemporaneo svolgimento di attività agricole, quali, il pascolo o in serra su suolo naturale

CCIIRRCCOOLLAARREE AADDEE NN.. 3366//EE DDEELL 99//1122//22001133 -- AALLLLEEGGAATTOO TTEECCNNIICCOO

Il perimetro dell’impianto fotovoltai-co è indicato con linea tratteggiata eil numero della particella, che indivi-dua l’impianto al catasto edilizio ur-bano, è riportato tra parentesi tonde.Le eventuali costruzioni strumentaliall’impianto sono indicate secondo ledisposizioni di prassi.Il numero riportato tra parentesi èiscritto solo negli atti censuari del ca-tasto edilizio urbano e nella partitaspeciale enti urbani e promiscui, consuperficie zero.

Particella originaria

Perimetro esterno dell’installazione apannelli fotovoltaici

Fabbricato strumentale al funzionamentodell’impianto fotovoltatico

Perimetro esterno dell’installazione apannelli fotovoltaici

Esempi di rappresentazione in mappab) non consente lo svolgimento di attività agricole sull’area interessata dall’intervento

Particella originaria

Fabbricato strumentale al funzionamentodell’impianto fotovoltatico

Perimetro esterno dell’installazione apannelli fotovoltaici con eventuale corte

Si procede secondo la prassi comu-nemente adottata, con l’eventualefrazionamento della particella cata-stale, individuando con linea conti-nua l’area interessata dall’interventoossia il perimetro esterno dell’im-pianto fotovoltaico con l’eventualecorte. Sono da inserire in mappa an-che le costruzioni strumentali al fun-zionamento dell’impianto.

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Le installazioni fotovoltaiche integrate o parzialmente integrate realizzatesulla copertura si indicano con linea tratteggiata.

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Rappresentazione planimetrica delle installazioni fotovoltaiche realizzate sulla copertura dei fabbricatiCCIIRRCCOOLLAARREE AADDEE NN.. 3366//EE DDEELL 99//1122//22001133 -- AALLLLEEGGAATTOO TTEECCNNIICCOO

Particolari casi di intestazione di immobili ospitanti gli impianti fotovoltaiciImpianto fotovoltaico realizzato su terreno di proprietà di terzi: diritto di superficieLa dichiarazione di accatastamento prevede che:- la ditta proprietaria dell’area va indicata con il codicedel titolo “1T – Proprietà per l’area” e le quote, espres-se in millesimi, vengano in via transitoria, specificatenel campo “Eventuale specificazione del diritto” (non èpossibile, infatti, indicare le quote di possesso nel cam-po specifico “Quote”, riservato ai diritti gravanti sul

fabbricato), con la dicitura “CONCEDENTE” racchiu-sa tra parentesi.- la ditta proprietaria del fabbricato va indicata con ilcodice del titolo “1S – Proprietà Superficiaria” e le re-lative quote indicate nel campo “Quota”. Nel campo"Eventuale specificazione del diritto" va inserita la di-citura "PER IL FABBRICATO".

Particolari casi di intestazione di immobili ospitanti gli impianti fotovoltaiciImpianto fotovoltaico realizzato su terreno di proprietà di terzi in forza di specifico contratto di locazioneL’intestazione segue la medesima prassi, riguardante lacessione del diritto di superficie.Poiché il contratto di locazione non costituisce un dirittoreale di superficie, in relazione ai soggetti che vantano di-ritti sull’impianto fotovoltaico (a cui è attribuito il codicetitolo “01S – Proprietà Superficiaria”), deve essere appo-sta, nel campo “Eventuale specificazione del diritto” la di-citura “RIS 1 – DITTA PRIVA DI TITOLO LEGALE RE-SO PUBBLICO”.L’Ufficio in questi casi provvede:1. ad inserire l’annotazione “Ris 1: ATTI PASS. INTERM.NON ESIST.2. alla notifica della Ris. 1 al domicilio fiscale dei sogget-ti risultanti iscritti negli atti catastali, ai sensi dell’art. 8

del DPR n.650 del 26/10/1972.Se, per obbligo fra le parti, è fatto carico all’affittuario diprovvedere agli obblighi catastali, è necessario che il con-tratto di locazione, regolarmente registrato, preveda espres-samente l’autorizzazione da parte del proprietario del terre-no, alla presentazione dei documenti necessari per gliadempimenti in materia catastale. Copia del contratto deveessere allegata alla documentazione presentata, ovvero de-vono essere resi disponibili gli estremi di registrazione del-lo stesso.In tali circostanze, la dichiarazione al catasto edilizio urba-no viene inserita agli atti dopo aver acquisito la copia delcontratto registrato presso il competente Ufficio delleEntrate.

Particolari casi di intestazione di immobili ospitanti gli impianti fotovoltaiciDocfa per la richiesta della categoria D/10Agli immobili ospitanti le installazioni fotovoltaiche,censiti autonomamente e strumentali alle attività agricoleper connessione alle stesse, nel caso in cui ricorra l’obbli-go di dichiarazione al catasto edilizio urbano, è attribuitala categoria D/10 “fabbricati per funzioni produttive con-

nesse alle attività agricole”. Al Docfa deve essere unital’autocertificazione redatta su modello conforme all’alle-gato C al DM dell’economia e delle finanze 26/07/2012,oltre ad una specifica relazione contenente le informazio-ni utili alla verifica dei requisiti di ruralità.

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Particolari casi di intestazione di immobili ospitanti gli impianti fotovoltaiciLa ruralità degli immobili ospitanti gli impianti fotovoltaici

L’art. 1, comma 423, della legge 23 dicembre 2005, n.266, modificato ed integrato da disposizioni successive,stabilisce che: “… la produzione e la cessione di energiaelettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali e fo-tovoltaiche nonché di carburanti ottenuti da produzionivegetali provenienti prevalentemente dal fondo e di pro-dotti chimici derivanti da prodotti agricoli provenientiprevalentemente dal fondo effettuate dagli imprenditoriagricoli, costituiscono attività connesse ai sensi dell’arti-colo 2135, terzo comma,del codice civile e si considera-no produttive di reddito agrario”.Con circolare n. 32/E del 6 luglio 2009, sono stati indivi-duati specifici criteri di connessione con l’attività agricolasvolta sul fondo, in modo da concretizzare, come per le al-tre attività connesse, un significativo rapporto con l’attivi-tà agricola principale: “(…) l’attività agricola “connessa”presuppone, un collegamento con l’attività agricola tipi-ca, caratterizzata dalla presenza di un’azienda con terre-ni coltivati (…). In particolare, i terreni, di proprietà del-l’imprenditore agricolo o, comunque nella sua disponibi-lità, devono essere condotti dall’imprenditore medesimo”.Circolare n. 32/E del 6/07/2009: requisiti oggettivi peril riconoscimento della ruralitàSi deve accertare che:A. esista l’azienda agricola. Ossia che si riscontri la pre-senza di terreni e fabbricati che congiuntamente siano, difatto, correlati alla produzione agricola.L’esistenza dell’azienda agricola, sulla base di quanto sta-bilito dall’art. 9, comma 3, lettera c) del decreto legge 30dicembre 1993, n. 557, presuppone che il fondo deve ave-re superficie non inferiore a 10.000 metri quadrati (fattaeccezione per alcune fattispecie, in relazione alle quali ta-le limite è ridotto a 3.000 metri quadrati), fermo restandoche le particelle interessate debbono essere iscritte al ca-

tasto terreni con attribuzione di reddito agrario;B. sia soddisfatto uno dei requisiti oggettivi richiamati aipunti 1 e 2 del paragrafo 4 della circolare n. 32/E del 2009:1. “La produzione di energia fotovoltaica derivante daiprimi 200 KW di potenza nominale complessiva, si consi-dera in ogni caso connessa all’attività agricola; 2. la produzione di energia fotovoltaica eccedente i primi200 KW di potenza nominale complessiva, può essere con-siderata connessa all’attività agricola nel caso sussistauno dei seguenti requisiti: a) la produzione di energia fo-tovoltaica derivi da impianti con integrazione architetto-nica o da impianti parzialmente integrati, come definitidall’articolo 2 del D.M. 19 febbraio 2007, realizzati sustrutture aziendali esistenti; b) il volume d’affari derivan-te dell’attività agricola (esclusa la produzione di energiafotovoltaica) deve essere superiore al volume d’affari del-la produzione di energia fotovoltaica eccedente i 200 KW.Detto volume deve essere calcolato senza tenere conto de-gli incentivi erogati per la produzione di energia fotovol-taica; c) entro il limite di 1 MW per azienda, per ogni 10KW di potenza installata eccedente il limite dei 200 KW,l’imprenditore deve dimostrare di detenere almeno 1 etta-ro di terreno utilizzato per l’attività agricola”.Docfa per la richiesta della categoria D/10Agli immobili ospitanti le installazioni fotovoltaiche, cen-siti autonomamente e strumentali alle attività agricole perconnessione alle stesse, nel caso in cui ricorra l’obbligo didichiarazione al catasto edilizio urbano, è attribuita la ca-tegoria D/10 “fabbricati per funzioni produttive connessealle attività agricole”. Al Docfa deve essere unita l’auto-certificazione redatta su modello conforme all’allegato Cal DM dell’economia e delle finanze 26/07/2012, oltre aduna specifica relazione contenente le informazioni utili al-la verifica dei requisiti di ruralità.

Criteri generali per l’attribuzione della categoria e della renditaRisoluzione n. 3/T del 2008Le centrali elettriche a pannelli fotovoltaici devono esse-re accertate nella categoria “D/1 - opifici” (o D/10 se ru-rali) e nella determinazione della rendita catastale devonoessere inclusi i pannelli fotovoltaici. Per le installazionifotovoltaiche poste su edifici e quelle realizzate su aree di

pertinenza, comuni o esclusive, di fabbricati o unità im-mobiliari censite al catasto edilizio urbano, non sussistel’obbligo di accatastamento come unità immobiliari auto-nome, in quanto possono assimilarsi agli impianti di per-tinenza degli immobili.

Individuazione autonoma dell’installazione fotovoltaica realizzata sulla copertura di un fabbricatoNel caso in cui sorga la necessità, per eventuali finalità ci-vilistiche, di individuare separatamente il fabbricato el’installazione fotovoltaica realizzata sulla copertura, siprocede preliminarmente al frazionamento del fabbricato,individuando con i rispettivi subalterni le porzioni che co-stituiscono l’unità immobiliare, in accordo alle indicazio-ni richiamate nella circolare n. 4 del 29 ottobre 2009. In

particolare, deve essere preliminarmente individuato il la-strico solare (F/5), oggetto di trasferimento di diritti realie successivamente, ultimata la realizzazione dell’impian-to fotovoltaico, si deve procedere alla presentazione delladichiarazione di variazione in categoria D/1, ovvero inD/10, qualora in possesso dei requisiti per il riconosci-mento del carattere di ruralità.

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RRIIEEPPIILLOOGGOO

Determinazione della rendita catastale delle unità immobiliari a destinazione speciale e particolareLe fasi della valutazione:1. individuazione delle componenti che concorrono a for-mare l’investimento di natura immobiliare, ed in partico-lare gli impianti fissi;2. determinazione del costo a nuovo di ogni componente;3. determinazione della vetustà e del coefficiente di de-prezzamento;4. applicazione del saggio di fruttuosità.Circ. 6/2012: approccio di costo nel procedimento in-diretto di determinazione della rendita catastaleIl valore del costo (V) è costituito da due elementi, il co-sto puro del bene (K) ed il profitto normale (P) del pro-motore immobiliare: V = K + P.La rendita catastale si determina applicando al valore di co-sto (V) il saggio di fruttuosità r: RC = V x r = (K + P) x r.Il costo di produzione (K) di un immobile è, in linea gene-rale, costituito dalla somma: C1. valore del lotto (area co-perta e scoperte, accessorie e pertinenziali); C2. costo direalizzazione a nuovo delle strutture; C3. costo a nuovodegli impianti fissi; C4. spese tecniche relative alla proget-tazione, direzione lavori ed al collaudo; C5. oneri conces-sori e di urbanizzazione; C6. oneri finanziari.Considerazione sul Valore di costoIl Valore di costo non è detto che coincida con il Costo so-stenuto. Il Valore di costo come indicato deve essere quel-lo riferibile all’imprenditore ordinario e prevede quelle ag-giunte indicate nella Circ. 6/2012 e sopraindicate. Nel ca-so in esame può essere fatto riferimento al cosidetto costo“chiavi in mano”.L’Ufficio, in sede di contenzioso tributario, alla richiestadi determinazione della rendita catastale sulla sola scortadi effettivi costi sostenuti, per opere realizzate in parte informa diretta, ha eccepito che il Costo documentato anda-va incrementato almeno del 30% per tener conto delle al-tre componenti incidenti sul Valore di costo.Il saggio di fruttuositàCorte di Cassazione, Sezione V tributaria, sentenza n.2975 del 16/02/2004. “Il saggio di capitalizzazione dellerendite catastali, al quale fa riferimento l’art. 29 D.P.R.1142/1949, per la determinazione del capitale fondiario,

non può che essere rappresentato, a seconda dei diversigruppi, dall’1%, dal 2% e dal 3% e la determinazione uni-forme ed autoritativa degli stessi per ciascun gruppo nonpermette di riconoscere all’U.T. E. alcuna discrezionalitànell’individuazione di un diverso tasso di redditività degliimmobili”.Circ. 6/2012: Allegato III – determinazione del coeffi-ciente di deprezzamento (D)In linea generale il coefficiente di deprezzamento (D) risul-ta funzione: - della vita effettiva (VTe): tempo trascorso fra l’epoca direalizzazione o ristrutturazione del bene e l’epoca censuaria(1988/89); - della vita utile (VTu): arco temporale oltre il quale, per ef-fetto della vetustà e dell’obsolescenza, il bene non è più ingrado di assolvere la funzione per la quale è stato realizzato; - dall’eventuale valore residuo (Vr): valore del bene al termi-ne della sua vita utile. Per una maggiore perequazione va inoltre valutata la circo-stanza che possano essere presenti componenti (gli impianti)caratterizzati da una vita utile molto più breve del fabbricato.Per le componenti realizzate dopo l’epoca censuaria (1988-89) si riassume nella tabella:

Vita utile (anni)10 15 20 25 30

valore residuo 0% 50% 67% 75% 80% 83%al termine 10% 55% 70% 78% 82% 85%della vita 20% 60% 73% 80% 84% 87%utile 30% 65% 77% 83% 86% 88%

Valutazione degli impianti pannelli fotovoltaici.Assunto: V il valore di costo noto; VTe vita effettiva = 0anni – impianto realizzato successivamente all’epoca cen-suaria; VTu vita utile = 20 anni; Vr valore residuo = 0 inragione del rapido processo di evoluzione della tecnologia.Dalla tabella avremo un correttivo pari al 75%.Considerato che il “Vc deprezzato” è da riferire con i co-efficienti Istat all’epoca censuaria 1988/89, assunto il co-efficiente pari a 0,50 - avremo:Vc (1988-89) = Vc x 0,5 x 0,75.

Categoria Classe Consistenza totale Rendita complessiva Valore fiscale 15% del valore fiscale Potenza dell’impiantoA/2 3 5,5 vani euro 866,36 euro 86636 (866,36x100) 12995,40 Kwp 8,66

Esempio di calcolo - Padova

Nella verifica che viene richiesta per valutare se è neces-sario l’aggiornamento della classamento, consiglio di ri-ferirsi “al valore capitale” ed all’epoca censuaria 1988-89, per non rischiare di incorrere in errori di confronto frarendite che derivano dall’applicazione ai valori V consaggi differenti:- 1% cat. A con esclusione della A/10, B, C con l’esclu-

sione della C/1, moltiplicatore della RC pari a 100;- 2% cat. A/10, D, moltiplicatore della RC pari a 50;- 3% cat. C/1 ed E, moltiplicatore della RC pari a 34.Sconsiglio anche il criterio di riferirsi al valore ai finiIMU, perché l’aggiornamento della rendita è frutto di co-efficienti stabiliti per legge, non aderenti ad un andamen-to legato all’economia.

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Gli impianti fotovoltaici di potenza nominale nonsuperiore a 3 Kwp per ogni unità immobiliare servitadall’impianto stesso;

gli impianti fotovoltaici la cui potenza nominalecomplessiva, espressa in Kwp, non è superiore a trevolte il numero delle unità immobiliari le cui parti co-muni sono servite dall’impianto, indipendentementedalla circostanza che sia installato al suolo oppure sia

architettonicamente o parzialmente integrato ad im-mobili già censiti al catasto edilizio urbano;

le installazioni ubicate al suolo, il cui volume in-dividuato dall’intera area destinata all’intervento(comprensiva, quindi, degli spazi liberi che dividonoi pannelli fotovoltaici) e dall’altezza relativa all’asseorizzontale mediano dei pannelli stessi, è inferiore a150 m3.

Censiti autonomamente, gli immobili ospitanti lecentrali elettriche a pannelli fotovoltaici che sono accer-tati nella categoria D/1 - opifici;

Censiti autonomamente, gli immobili ospitanti lecentrali elettriche a pannelli fotovoltaici che sono accer-tati nella categoria D/10 - fabbricati per funzioni produt-tive connesse alle attività agricole.

Censito non autonomamente perché integrato ad uni-

tà immobiliari già censite al catasto edilizio urbano, perla rideterminazione della rendita dell’unità immobiliare,se l’impianto fotovoltaico ne incrementa il valore capi-tale (o la relativa redditività ordinaria) di una percentua-le pari al 15% o superiore, (vedasi la circolare n. 10/Tdel 4 agosto 2005, emanata nell’ambito dell’applicazio-ne dell’art. 1, comma 336, della legge 30 dicembre2004, n. 311).

NNOONN SSII AACCCCAATTAASSTTAANNOO PPEERRCCHHÉÉ DDII SSCCAARRSSAA RRIILLEEVVAANNZZAA

SSII AACCCCAATTAASSTTAANNOO

INVIO TELEMATICO DELLE PRATICHE DOCFAFrancesco Sassi

Si riportano le tabelle di sintesi dell’andamento di utilizzo della procedura telematica per gli atti di aggior-namento del Catasto Terreni e del Catasto Fabbricati nel periodo dal 2008 al 2014, con i dettagli sulle tipo-logie di controllo.

IInncciiddeennzzaa uuttiilliizzzzoo ccaannaallee tteelleemmaattiiccoo DDOOCCFFAA

22000088 22000099 22001100 22001111 22001122 22001133 BBuuddggeett CCoonnssuunnttiivvoo22001144 22001144

Veneto 32,1% 35,6% 47,8% 55,7% 67,3% 76,1% 76% 83,8%

Rovigo 7,3% 3,8% 18,9% 29,9% 49,1% 64,2% 65% 72,2%

Verona 36,5% 33,7% 41,2% 45,8% 60,1% 72,1% 72% 78,0%

Vicenza 16,1% 19,3% 34,9% 59,2% 74,7% 88,8% 88% 90,9%

Belluno 65,9% 53,8% 61,6% 64,1% 72,8% 78,6% 78% 80,2%

PPaaddoovvaa 2222,,33%% 3344,,44%% 4433,,00%% 4488,,33%% 6600,,22%% 6655,,99%% 7700%% 8855,,77%%

Treviso 46,1% 54,1% 70,6% 71,8% 78,4% 79,4% 80% 80,9%

Venezia 31,8% 36,5% 53,1% 60,7% 71,7% 77,5% 76% 89,0%

IInncciiddeennzzaa uuttiilliizzzzoo ccaannaallee tteelleemmaattiiccoo PPRREEGGEEOO

22000088 22000099 22001100 22001111 22001122 22001133 BBuuddggeett CCoonnssuunnttiivvoo22001144 22001144

Veneto 29,8% 45,8% 54,6% 60,2% 73,3% 80,2% 80% 85,3%

Rovigo 9,5% 14,5% 23,3% 19,1% 52,1% 66,9% 67% 77,0%

Verona 34,4% 43,4% 50,8% 56,8% 72,0% 78,2% 78% 84,0%

Vicenza 16,0% 26,9% 40,7% 63,9% 80,2% 89,8% 89% 92,1%

Belluno 47,6% 62,2% 64,4% 65,5% 73,8% 78,2% 78% 79,4%

PPaaddoovvaa 2200,,00%% 3377,,66%% 4477,,55%% 5511,,55%% 6633,,77%% 6699,,55%% 7700%% 8822,,44%%

Treviso 39,7% 65,3% 75,0% 77,4% 81,1% 83,7% 83% 84,1%

Venezia 37,2% 53,8% 67,0% 73,4% 80,3% 85,7% 85% 90,7%

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15CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 4/2014

AAnnaalliissii ddeellllee ttiippoollooggiiee ddii rriiffiiuuttoo ddeeii DDooccffaa tteelleemmaattiiccii 22001144:: ddeettttaagglliioo ccoonnttrroollllii ccaattaassttaallii

BBeelllluunnoo PPaaddoovvaa RRoovviiggoo TTrreevviissoo VVeenneezziiaa VVeerroonnaa VViicceennzzaa TToottaallee VVeenneettoo

Assenza di relazione tecnica 232 1.081 360 1.150 475 594 575 34,65%(quando prevista)

Errata indicazione della causale 195 737 35 167 876 541 51 20,19%di dichiarazione della variazione

Intestazioni relative ai soggetti espresse 17 145 40 286 332 113 36 7,52%non coerentemente alle normative vigenti

Assenza in banca dati dell'unità immobiliare 56 157 1 252 65 391 3 7,18%in trattazione o sua incoerenzacon la documentazione agli atti

Omessa descrizione del/i subalterno/i 78 76 48 5 358 22 198 6,09%(Elenco subalterni)

Errata attribuzione degli identificativi 18 94 1 51 259 62 1 3,77%e della zona censuaria e/o della sezione

Utilizzo di causale non codificata 16 45 13 161 80 78 12 3,14%in presenza di causale codificata

Errata indicazione degli estremi del tipo mappale 69 26 17 47 183 30 14 2,99%

AAnnaalliissii ddeellllee ttiippoollooggiiee ddii rriiffiiuuttoo ddeeii DDooccffaa tteelleemmaattiiccii 22001144:: ddeettttaagglliioo ccoonnttrroollllii ppllaanniimmeettrriiee

BBeelllluunnoo PPaaddoovvaa RRoovviiggoo TTrreevviissoo VVeenneezziiaa VVeerroonnaa VViicceennzzaa TToottaallee VVeenneettoo

Errata rappresentazione 75 150 58 301 297 344 16 28,28%dell'esposizione grafica

Errata descrizione dei poligoni per il calcolo 22 122 40 371 370 193 16 25,84%delle superfici in conformità con quantodisposto dal DPR 138/98Errata indicazione della tipologia

Errata descrizione dei poligoni per il calcolo 50 51 42 51 121 214 19 12,49%delle superfici in conformità con quantodisposto dal DPR 138/98Errato calcolo grafico delle superfici

Errata indicazione dei piani 1 44 28 87 62 190 7 9,55%Indicazione nella planimetria catastale 4 5 48 96 36 2 4,35%

di elementi architettonici o informazioniche non sono di stretta pertinenzadella planimetria stessa

Assenza della definizione del perimetro 3 2 15 124 7 3,44%delle attinenze scoperte

Mancata indicazione dell'altezza dei vani 3 20 6 28 17 29 2,35%

Errata descrizione dei poligoni per il calcolo 19 6 1 27 37 12 2,32%delle superfici in conformità con quantodisposto dal DPR 138/98Errata indicazione delle altezze

INVIO TELEMATICO DELLE PRATICHE DOCFA

Dal l gennaio 201l è stata attivata l’Anagrafe Immo-biliare Integrata, che "attesta, ai fini fiscali, lo stato diintegrazione delle banche dati disponibili presso l’A-genzia del Territorio per ciascun immobile, individuan-

done il soggetto titolare di diritti reali. Nella Comuni-cazione 2013/23646 dell’Agenzia delle Entrate sonocontenute le modifiche delle procedure relative alla pri-ma iscrizione e all’aggiornamento degli immobili.

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16 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 4/2014

AAnnaalliissii ddeellllee ttiippoollooggiiee ddii rriiffiiuuttoo ddeeii DDooccffaa tteelleemmaattiiccii 22001144:: ddeettttaagglliioo ccoonnttrroollllii eellaabboorraattoo ppllaanniimmeettrriiccoo

BBeelllluunnoo PPaaddoovvaa RRoovviiggoo TTrreevviissoo VVeenneezziiaa VVeerroonnaa VViicceennzzaa TToottaallee VVeenneettoo

Inesatta redazione dell'elaborato 24 249 81 515 147 111 25 46,40%planimetrico e/o dell'elenco subalterni

Errata rappresentazione dell'esposizione 15 146 17 183 38 197 7 24,29%grafica dell'elaborato planimetrico

Errata indicazione dei piani 13 6 12 25 146 2 8,22%nell'elaborato planimetrico

Assenza dell'indicazione del toponimo 6 1 9 85 1 4,11%o toponimo diverso da quello dichiaratonel modello D1 nell'elaborato planimetrico

Sagoma della particella non corrispondente 8 55 5 25 1 3,79%a quella di catasto terreni presentein banca dati (in assenza di tipo mappale)

Sagoma della particella non corrispondenteal tipo mappale 2 7 1 52 3 16 3,26%

Errata indicazione dei subalterni rispetto 5 1 42 3 16 2,70%quelli attribuiti nelle singole planimetrie

Presenza dei nomi dei confinanti 2 1 3 46 2,09%nell'elaborato planimetrico

AAnnaalliissii ddeellllee ttiippoollooggiiee ddii rriiffiiuuttoo ddeeii DDooccffaa tteelleemmaattiiccii 22001144:: ddeettttaagglliioo ccoonnttrroollllii iinntteessttaattii

BBeelllluunnoo PPaaddoovvaa RRoovviiggoo TTrreevviissoo VVeenneezziiaa VVeerroonnaa VViicceennzzaa TToottaallee VVeenneettoo

Dati degli intestati del documento 19 25 4 14 18 45 48 32,77%non trovati in anagrafe tributaria

Dati degli intestati del documento non 19 92 40 47 38 87 32 67,23%congruenti con i dati presenti in anagrafetributaria, oppure non trovati in anagrafetributaria, ma documento redattoprima del 2000

MMOODDUULLII UUNNIIFFIICCAATTII EE SSEEMMPPLLIIFFIICCAATTII PPEERR LL’’EEDDIILLIIZZIIAASono stati adottati, con l'accordo Italia Semplice si-

glato il 12 giugno 2014 tra Governo, Regioni ed Enti Lo-cali, i moduli unificati e semplificati per la Scia edilizia eil permesso di costruire. Il Dl n. 90 del 24 giugno 2014, al-l’art. 24, recepisce tale accordo e prevede che entro cen-tottanta giorni dall'entrata in vigore (avvenuta il 25 giu-gno), le amministrazioni pubbliche, adottino tali moduli.

A titolo dimostrativo è disponibile, sul sito della Fun-zione pubblica una demo del modulo Scia in formatodigitale, progettato in modo da richiedere le sole infor-mazioni necessarie a seconda del tipo di intervento.Infatti non verrà più chiesta la documentazione che l'am-ministrazione ha già. Basterà una semplice autocertifi-cazione o l'indicazione degli elementi che consentonoall'amministrazione di reperire la documentazione.

Successivamente saranno adottati altri moduli per l'e-dilizia, l'ambiente e l'avvio delle attività produttive.

Sullo stesso sito sono presenti anche i modelli Scia ePermesso di costruire in formato pdf. Queste versioni deimoduli prevedono, invece, tutta la casistica degli adem-

pimenti connessi alla Scia e al permesso di costruire sulterritorio nazionale.

Altre semplificazioni che il governo intende attuarecon successivi provvedimenti riguardano il Permesso dicostruire (nei Comuni con più di 100 mila abitanti il ter-mine per il rilascio del permesso di costruire sarà dimez-zato da 120 a 60 giorni); la Scia per le varianti ai per-messi di costruire che non implicano variazioni essen-ziali e che sono conformi alla normativa edilizia e urba-nistica.

Inoltre il governo si è impegnato a varare, di concertocon le regioni, procedure più veloci e semplici contro ildissesto idrogeologico. Sarà semplificata la formazionedelle autorizzazioni in caso di inerzia delle PubblicheAmministrazioni, fissando un limite di 45 giorni per laformazione del silenzio assenso. La Pubblica amministra-zione si pronuncerà sulle richieste di autorizzazioni entro30 giorni, con la possibilità di prevedere una proroga di15 giorni nel caso in cui siano necessarie delle istruttorie.Decorsi questi termini, verrà acquisito il permesso.

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17CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 4/2014

FFAATTTTUURRAA EELLEETTTTRROONNIICCAA:: OOBBBBLLIIGGAATTOORRIIAA VVEERRSSOO AALLCCUUNNII EENNTTII PPUUBBBBLLIICCIIIIll CCoonnssiigglliioo NNaazziioonnaallee hhaa ddeeffiinniittoo ccoonn GGeeoowweebb ii ccoossttii ddeell sseerrvviizziioo

Riportiamo la circolare n. 6389 che il Consiglio Nazio-nale ha emanato l’11 giugno riguardo la fatturazioneelettronica e il servizio offerto da Geoweb.

Come è noto la Legge n. 244 del 24 dicembre 2007, ar-ticolo l, commi 209-21 e s.m.i., istituisce l'obbligo di fat-turazione elettronica verso le pubbliche amministrazionidi cui alla legge n. 196/2009, art. 1, comma 2.

A partire dal 6 giugno c.a., detto obbligo è entrato invigore nei confronti dei Ministeri, delle Agenzie fiscali edegli Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale in-dividuati come tali nell'elenco delle amministrazionipubbliche inserite nel conto economico consolidato (in-dividuate ai sensi dell'articolo l, comma 5, della legge 30dicembre 2004, n. 311, pubblicato dall'ISTAT entro il 31luglio di ogni anno).

Nei confronti degli altri Enti individuati nella citatalegge n. 196/2009, art.1, comma 2, il suddetto obbligodecorrerà dal 31/03/2015 (ai sensi del D.L. n. 66/2014,art. 25, comma 1).

Pertanto, tutti i fornitori che emettono fattura versogli enti predetti (anche sotto forma di nota o parcella)devono produrla in formato elettronico e trasmetterlaattraverso il Sistema di Interscambio per la fatturazioneelettronica. A tal riguardo, la Società Geoweb S.p,A. offreagli iscritti un servizio che consente 'la fatturazione elet-

tronica, unitamente al servizio di conservazione sostitu-tiva dei documenti che, in base alle norme vigenti, nepermette l'archiviazione, la visualizzazione e la riprodu-cibilità nel tempo, garantendone, altresì, il valore legalee fiscale.

Per usufruire di tale servizio occorre essere iscritti aGeoweb (l'iscrizione è gratuita) ed i servizi di fatturazio-ne elettronica e conservazione sostitutiva verranno of-ferti con formule e costi definiti con questo ConsiglioNazionale.

Il professionista che usufruirà del predetto servizio,tramite Geoweb, potrà creare la fattura in formato elet-tronico, firmarla digitalmente ed inviare la stessa, oltreche alla pubblica amministrazione di competenza, anchead ogni altro tipo di committente, purché dotato di si-stemi gestionali in grado di interpretare i formati digita-li delle fatture prodotte.

CCoossaa ooffffrree GGeeoowweebbGEOWEB offre ai propri iscritti il servizio di fatturazio-

ne elettronica a prezzi concordati con il Cng.Il pacchetto di cento fatture o frazione di cento costa

20 euro più Iva. Altrettanto costa il servizio di conserva-zione sostitutiva di un pacchetto di cento depositi o fra-zione di cento.

PPOOSS:: IILL PPRREESSIIDDEENNTTEE SSAAVVOONNCCEELLLLII CCHHIIEEDDEE LL’’EESSOONNEERROO PPEERR II GGEEOOMMEETTRRIIIInnttaannttoo ll’’oobbbblliiggoo ppuuòò eesssseerree eevviittaattoo ccoonnccoorrddaannddoo ccoonn iill cclliieennttee uunnaa ddiivveerrssaa ffoorrmmaa ddii ppaaggaammeennttooLa scadenza del 30 giugno è arrivata, e l’obbligo per i

professionisti di dotarsi di Pos è entrato in vigore. Il Con-siglio Nazionale aveva ripetutamente segnalato la sca-denza, informando che erano in corso specifiche iniziati-ve, sia a livello parlamentare che giudiziario, al fine di eli-minare l'obbligo suddetto per le professioni tecniche, at-teso che le relative prestazioni sono comunque tracciabi-li e già assoggettate ad altre forme di controllo.

Il 29 maggio, integrando una circolare emessa pochigiorni prima, ha emesso la nota n. 5799 nella quale si fapresente “che, concordemente a quanto affermato dalConsiglio Nazionale Forense e dalla Banca d'Italia, il pro-fessionista potrà, comunque, concordare con il clienteuna diversa modalità di pagamento all'atto dei conferi-mento dell'incarico”.

Infine il 18 giugno il Consiglio Nazionale è tornatosulla questione con la circolare n. 6687 per informareche il presidente Maurizio Savoncelli ha inviato al mini-stro dello Sviluppo Economico la richiesta di esenzioneper i geometri.

“Tale modalità di pagamento - si legge nella lettera -risulta estranea alle dinamiche dell'attività professionaledel geometra che essendo, di norma, finalizzata al depo-

sito di atti presso gli Uffici della pubblica amministrazio-ne (Comune, Regione, Agenzia delle Entrate, etc.) risultatracciata e, dunque, già in linea con lo scopo di contra-stare l'evasione fiscale. Inoltre, l'art. 49 del D.Lgs. 231 del2007 "Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al por-tatore" vieta, al comma 1, il trasferimento di danaro con-tante, effettuato a qualsiasi titolo, per importi comples-sivamente pari o superiore a euro mille.

Data la portata generale della norma sopra citata, so-no già in uso altri strumenti ugualmente efficaci (boni-fico bancario, assegno bancario o circolare) che consen-tono la piena tracciabilità dei flussi di denaro e non com-portano, come invece il POS, ulteriori spese che si cumu-lano alle altre già gravanti sui professionisti. Pertanto,l'onere suddetto si tradurrebbe, soprattutto per giovaniprofessionisti, unicamente in un ulteriore aggravio eco-nomico.

A seguito di quanto sopra rappresentato, si chiede divoler esentare i geometri ed, in genere, tutti i professio-nisti dell'area tecnica, dall'utilizzo del POS ovvero, quan-tomeno, di inserire una soglia di reddito minima, comeinizialmente previsto per il periodo di prima applicazio-ne della norma”.

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18 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 4/2014

Il Comitatodei Delegati ha presovisione della graveevasione contributivae ha approvatoazioni di contrasto,tuttora in corso.

Cassadi previdenza

Chi lavora e produce redditonon può non pagare contributidi CChhiiaarraa CCaattttaannii,, delegata Cassa

Nelle giornate del 26-27 e 28maggio di quest’anno si è riuni-

to il Comitato dei 150 delegati geo-metri di tutte le province d’Italia.

È stato approvato dal Comitato deiDelegati il Bilancio consuntivo 2013,con un risultato economico di eserci-zio di 76,5 milioni di euro.

La gestione immobiliare nel 2013

ha registrato un avanzo di 3,4 milio-ni di euro, mentre gli impieghi mobi-liari e finanziari hanno dato risultatipositivi per 67,7 milioni di euro. Il ri-sultato della gestione previdenziale èstato di 29,5 milioni di euro.

Oltre al bilancio si è dibattuto sualtri temi che qui sintetizzo per dareun’idea delle questioni in essere.

ATTIVITÀ DI VIGILANZA: LO STATO DELL’ARTE DELLE 10.948 RICHIESTE

Come è noto, la Cassa di Previden-za ha pianificato l’attività legata alcontrasto dell’evasione contributivache si è avviata a fine 2013. I sogget-ti interessati sono:- le società di ingegneria o assimila-bili dove nella compagine sociale siapresente un geometra professionistaiscritto all’Albo;- gli iscritti al solo Albo che abbianocompiuto atti professionali dal 2008al 2013 o abbiano cariche in societàcon codici Ateco connessi.

Al Collegio di Padova sono stateaperte le posizioni di 163 colleghi.

I controlli incrociati sono pervenu-ti da Infocamere relativamente alleSocietà partecipate da geometri enelle quali i geometri rivestono cari-che sociali e dall’Agenzia delle En-trate sulle pratiche risultanti da piat-taforma Sister in ordine ad atti cata-stali sottoscritti da geometri che han-no dichiarato di non esercitare la li-bera professione e quindi sono inqua-drati come iscritti solo Albo.

I dati a seguire, sugli esiti delle i-struttorie sono stati forniti in occasionedel Comitato Delegati di fine maggio2014 nonché aggiornati all’Assembleadei Presidenti dell’8 luglio e riguarda-no 5.076 soggetti, tra società di inge-gneria e atti Sister cosi riassunti.SOCIETA DI INGEGNERIA

Sono 2883 le società che hannonella loro compagine sociale geome-tri iscritti. Hanno risposto 910 sog-getti di cui 217 hanno aderito, 334società sono state escluse per esitonegativo, 353 sono state escluse per-chè cessate, 399 sono in corso diiscrizione. Le rimanenti 1014 societàche non hanno risposto sono stateiscritte d’ufficio mentre sono 516quelle da approfondire, cioè che de-vono essere verificate presso Infoca-mere per dati non aggiornati.

Il termine per presentare le rispostee/o le relative osservazioni è scadutoil 31 marzo 2014.

Con decorrenza dal 1/1/2013 saràpossibile regolarizzare - dal 23 giu-

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19CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 4/2014

gno al 30 settembre 2014 - la propriaposizione presentando la dichiarazio-ne del volume d’affari professionaleon-line 2014 ed entro il 30 ottobre sa-ranno da effettuare i versamenti tra-mite Mav autogenerato on-line.

Dopo il 30 ottobre sarà possibileregolarizzare eventuali periodi pre-gressi per coloro che hanno fornitodati reddituali pregressi.

Qualora manchi la comunicazionedei dati reddituali avrà inizio la veri-fica finanze su dati forniti dall’A-genzia delle Entrate.

È chiaro che una parte rilevantedell’attività di vigilanza interessa ilcontrollo di geometri soci e/o ammi-nistratori delle società sottoposte adindagine. Avranno l’obbligo di iscri-zione con decorrenza 1° gennaio2013 i geometri, liberi professionisti,che sono soci o amministratori di so-cietà (l’iscrizione alla Cassa è esclu-sa in presenza di rapporto di lavorodipendente). Possono riguardare leseguenti fìgure:- procuratore generale o speciale, di-rettore tecnico e responsabile tecnico;- socio accomandatario società sem-plice;- socio ammnistratore di società chegestisce immobili di famiglia;- socio/ammnistratore di società arti-giana che svolge attività da muratoreiscritto Inps artigiani-commercianti,inquadrato come co.co.co.;- socio lavoratore/amm.re società ar-tigiana (srl o sas) iscritto Inps artigia-ni-commercianti, inquadrato comeco.co.co.;

Non avranno l’obbligo di iscrizio-ne i geometri che dimostrino, conidonea documentazione, che esisteun rapporto di lavoro dipendente. Lefigure interessate possono essere:- socio lavoratore/amm.re di societàartigiana (srl o sas) iscritto Inps arti-giani-commercianti, non inquadrato; - socio lavoratore/amm.re di societàartigiana (snc) iscritto Inps artigiani-commercianti;- socio/amm.re di società artigiana chesvolge attività da muratore iscrittoInps artigiani-commercianti, che nonha compensi come amministratore;

Infine non avranno l’obbligo di i-

scrizione i geometri che dimostrino,con idonea documentazione, il manca-to svolgimento dell’attività oppure lamancanza di deleghe di gestione dellasocietà o che si dimostri l’inattivitàcon una visura camerale o che si atte-sti l’eventuale attività di commercio.Le figure interessate possono essere:- amministratore di società che nonsvolge attività connessa;- socio accomandante;- liquidatore di società inattiva conassenza di dichiarazioni da 5 anni;- amministratore di società con altreattività (es. vendita sanitari, attivitàdi estrazione, manutenzione piscine).ISCRITTI SOLO ALBO – SIS/02

Sono 2193 i geometri che hannopresentato atti professionali tra il2008 e il 2013, di cui sono 1183 quel-li che risultano aver sottoscritto menodi 3 atti, quindi esclusi dall’accerta-mento restando 1010 invece i geome-tri che hanno sottoscritto piu di 3 atticatastali (con procedura Docfa oPregeo) di cui 94 sono attualmente inattesa di definizione perché geometridipendenti pubblici o di società deri-vate dal pubblico.

Se nel quinquennio 2008-2012 gliatti Sister sono stati presentati in ma-niera non continuativa, è possibilepresentare un’autocertificazione cheescluda eventuali annualità prive diatti sottoscritti con timbro professio-nale.

È inoltre possibile autocertificare ilnon esercizio della professione perl’anno 2013 e per il 2014, sempre chenon si siano compiuti atti professio-nali o si abbia l’intenzione di com-pierne. Per atti professionali s’inten-de qualsiasi atto sottoscritto comepratiche catastali, progetti, direzionelavori, perizie per il Tribunale ecc.

Il termine per presentare le rispostee/o le relative osservazioni è scadutoil 31 marzo 2014.

Per chi ha risposto, dal 16 luglio al30 settembre sarà possibile regolariz-zare la propria posizione versando,attraverso il Portale dei Pagamenti, icontributi con gli interessi e la san-zione del 10% per tardivo pagamen-to.

Per chi invece non ha risposto, dal

Aperte oltre cinquemilaistruttorie in ItaliaAl Collegio di Padovasono state aperte le posizionidi 163 colleghi.Il termine per presentare le rispostee/o le relative osservazioniè scaduto il 31 marzo 2014.Per chi ha risposto, dal 16 luglioal 30 settembre sarà possibileregolarizzare la propria posizione.

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20 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 4/2014

16 luglio al 30 settembre sarà possi-bile regolarizzare la propria posizio-ne versando, sempre attraverso ilPortale dei Pagamenti, i contributicon gli interessi, la sanzione del 25%per tardivo pagamento e la sanzionelegata agli obblighi di dichiarazione.

In caso di non adesione partirà ilrecupero dell’evasione contributivacon ruolo esattoriale e saranno a cari-co del soggetto le sanzioni e gli one-ri per tale procedura.ISCRITTI SOLO ALBO – SIS/01

Sono 396 i geometri che hannopresentato atti professionali tra il2008 e il 2013 e che sono soci o am-ministratori di società di ingegneria odi società con codici connessi. Diquesti 177 hanno risposto, così che35 sono stati esclusi dall’accertamen-to mentre 142 hanno confermato laposizione e quindi l’iscrizione. I ri-manenti 219 che non hanno rispostosono stati iscritti d’ufficio.ISCRITTI SOLO ALBOAMMINISTRATORI

Sono 2576 i geometri che hanno ri-cevuto la lettera e di quelli che hannorisposto 567 sono stati esclusi dal-

l’accertamento e 861 sono invecestati iscritti d’ufficio. I restanti geo-metri silenti sono 1148 e sono statiiscritti d’ufficio. I geometri ammini-stratori di società e che sono iscrittialla Gestione separata dell’Inps sono197. Coloro dovranno attivarsi perchiudere la posizione Inps e regola-rizzare quella con la Cassa, la quale asua volta si attiverà per ottenere il ri-accredito della contribuzione versataerroneamente all’Inps.ISCRITTI OBBLIGATORISOCI DI SOCIETÀ – IOS/01

Sono 2924 gli iscritti Cassa socidelle società indagate a cui è statochiesto di fare un controllo sui reddi-ti dichiarati in quanto il regolamentosulla contribuzione prevede il calcolodel contributo integrativo sugli utilipercepiti, in base alla quota societa-ria, da versare annualmente.ESITI FINALI

Il dato è in continuo aggiornamentoma al momento della stesura dell’arti-colo i dati a disposizione sono questi:4.950 sono le iscrizioni e di 2.462 so-no le esclusioni. Restano in attesa dirisposta altre 3.556 posizioni.

Recupero forzatoin caso di non adesionePer chi non ha risposto all’istruttoria,dopo il 30 settembre scatteràil ruolo esattorialeper il recupero dell’evasionecontributiva.

CRITERI PER LA COPERTURA SANITARIA INTEGRATIVADEGLI ISCRITTI

Esiste un problema da tempo, quel-lo dei geometri “morosi” così nomi-nati perché non pagano nessuna con-tribuzione. Sotto i riflettori quelli chenegli ultimi sei anni non hanno versa-to alcun contributo.

Questa loro grave inadempienza sirifletterà senza appello al momentodella maturazione della pensione, maquesto fatto non ci deve consolare.Piuttosto, è preoccupante vedere col-leghi che mantengono un comporta-mento deontologico fortemente di-storto e si mescolano con tranquillitàa tutti gli altri colleghi che a faticapagano a rate i contributi previden-ziali, a fronte di un mercato del lavo-ro devastato dalla crisi.

La Cassa ha inviato l’ennesimosollecito a regolarizzare le posizioniiscrittive dopodiché darà segnalazio-ne ai Collegi di appartenenza deigeometri interessati dal caso, che aPadova sono circa un centinaio.

Sono geometri che se non provve-dono a mettersi in regola, vanno in-contro anche all’esclusione da incari-chi pubblici in ordine a convenzionisiglate tra Consiglio Nazionale-Cassa e Autorità di Vigilanza, Anci,Gruppi Bancari ecc, i quali EntiPubblici chiedono e/o verificano cheil professionista sia dotato del Durc,il certificato di regolarità contributi-va. Esso viene emesso dalla Cassa,on line in tempo reale su richiestadell’interessato, solo in presenza dieffettivi versamenti contributivi pre-videnziali.

Non solo, visto che la tutela sanita-ria stipulata dalla Cassa a favore ditutti gli iscritti e la copertura del ri-schio di perdita dell’autosufficienzasono entrambe forme di assistenza dielevato livello di welfare per i liberiprofessionisti, il Comitato dei Dele-gati ha deciso all’unanimità di desti-nare queste preziose risorse seguen-

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Sulla Gazzetta Ufficiale del 18 luglio n. 165 è statopubblicato il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 direcepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull’effi-cienza energetica. Sulla G.U. del 24 luglio sono stati pub-blicati anche gli allegati. Si prevedono, in particolare: unariduzione del 20 per cento del consumo di energia prima-ria dell’Unione entro il 2020, nonché ulteriori migliora-menti in materia di efficienza energetica dopo il 2020, at-traverso i seguenti strumenti:- elaborazione di programmi di interventi di medio-lungotermine per la riqualificazione energetica degli edifici siapubblici che privati;- interventi annuali di riqualificazione energetica sugli im-mobili della Pubblica Amministrazione, dal 2014 al 2020;- obbligo per le grandi imprese e per le imprese energivore

di eseguire una diagnosi di efficienza energetica nei siti ubi-cati sul territorio nazionale, da ripetersi ogni quattro anni;- obbligo per gli esercenti l’attività di misura di fornire agliutenti contatori individuali che misurino con precisione illoro consumo effettivo e forniscano informazioni sul tempoeffettivo d’uso (‘contatori intelligenti’);- elaborazione di un rapporto che miri ad individuare le so-luzioni più efficienti per soddisfare le esigenze di riscalda-mento e raffreddamento;- superamento della struttura della tariffa elettrica progres-siva rispetto ai consumi ed adeguamento delle componentiai costi dell’effettivo servizio;- istituzione di un Fondo nazionale per la concessione digaranzie o l’erogazione di finanziamenti, a favore di inter-venti finalizzati agli obiettivi di efficienza energetica.

21CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 4/2014

La Cassa anticiperài pagamentiLe parcelle emesse verso entidella pubblica amminsitrazioneche avranno sottoscrittola convenzione con la Cassasaranno pagate dalla Cassa.I geometri devono peròessere registrati su “Abitanti on line”.

UN FONDO DI 3 MILIONI DI EURO A SOSTEGNODELLA PROFESSIONE

La Cassa di Previdenza insieme alCng, in considerazione delle difficilicondizioni economiche generali checontinuano a colpire i redditi dei geo-metri, sta proponendo la nostra cate-goria come unico interlocutore dellaPubblica Amministrazione e di sog-getti Istituzionali per svariate inizia-tive (Valorizzazione On Line, DueDiligence Immobiliare, Efficienta-mento Energetico, Valutazioni Im-mobiliari, Controllo di Cantiere, Am-ministrazione Condominiale) attra-verso tutte le strutture della categoria(Geoweb, Groma, Inarcheck) oltreche alla Fondazione Patrimonio Co-mune, sostenuta da Anci (Associa-zione Nazionale Comuni Italiani),Cipag, Eppi (Cassa Periti Industriali)e Fondazione Geometri Italiani.

Il nostro Ente di Previdenza, peragevolare queste iniziative, ha deli-berato lo stanziamento di un Fondodi rotazione di 3 milioni di euro peranticipare i pagamenti ai professioni-sti che presteranno la loro opera per lePubbliche Amministrazioni che sotto-scriveranno queste convenzioni.

Voglio segnalarvi che il prossimopassaggio sarà dunque quello dellaregistrazione nella banca dati dei pro-fessionisti, cioè di voi.

La costruzione di una banca datiqualificata, fondata su parametri og-gettivi di territorialità, professionalitàe formazione, dovrà consentire, divolta in volta, di procedere alla sele-zione dei professionisti a cui affidaregli incarichi con la Pubblica Ammi-nistrazione con cui si stanno realiz-zando delle convenzioni.

Attraverso questa banca dati, co-stantemente aggiornata, sarà infattipossibile individuare i professionisticon il profilo più adeguato alle ri-chieste che perverranno. Essere al-l'interno di questa banca dati è quindiassolutamente strategico al fine didare nuovo slancio alla professione.Per entrare nella Banca dati è suffi-ciente compilare un questionario nelsocial network di categoria ‘Abitan-tionline’.

Su Abitantionline, dove si sono giàregistrati oltre 17.000 iscritti, è pre-sente inoltre la “cassetta degli attrez-zi” del professionista che contieneGreta, Geostudio (il gestionale per lostudio del Geometra), il Vol e diversialtri strumenti che saranno utilizzatiper lo sviluppo di molte di queste ini-ziative.

Dunque prevedete di inserirvi inquesti elenchi di geometri.

do dei criteri di assegnazione.Saranno pertanto esclusi dalla tute-

la sanitaria integrativa (polizza sani-taria e polizza LCT) gli iscritti che

presentano una grave inadempienzacontributiva individuata nel mancatointegrale pagamento delle tre annua-lità precedenti l’anno in corso.

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22 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 4/2014

La copertina

Il canale Scaricatore: by passtra Bacchiglione e BrentaIl recente libro “Acque di Padova”di Pier Giovanni Zanettiricostruisce le vicendedella più importanteopera idraulicadell’Ottocento,nel quadrodella complessaidrografia padovana.

I150 anni del canale Scaricatore sisono compiuti nel 2013, essendo

stato inaugurato nel 1863, ma il libroche ne commemora la storia è statopresentato dall’autore Pier GiovanniZanetti a un gruppo di geometri nel-l’auditorium del Collegio lo scorso 5luglio. L’argomento era oscuro aipiù, non perché non si conoscessequel corso d’acqua rettilineo che vadal Bassanello a Voltabarozzo e poiprosegue fino a Terranegra, con untronco costruito successivamente, eche ha preso il nome di canale SanGregorio. Ma la relazione di questeacque con il fiume Bacchiglione, cheentra in città con il nome di troncoMaestro e ne esce assai rimpicciolitocon il nome di Roncajette avendo ce-

duto parte delle sue acque al canalePiovego, e il Brenta che, attraverso ilcanale Brentella, cede acque al Bac-chiglione a ovest di Padova e le ri-prende dal Piovego a est della città, ècosa di difficile rappresentazionementale. Altra complicazione la ag-

Il sistema idrograficoattorno a Padova.

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23CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 4/2014

UUNNOO SSCCAAVVOO FFAATTTTOO CCOOMMPPLLEETTAAMMEENNTTEE AA MMAANNOO

giunge il percorso cittadino del Bac-chiglione che entra come troncoMaestro, si dirama in Naviglio inter-no, poi canale San Massimo e infineesce come esiguo e tortuoso Ron-cajette.

Fino al 1830 dello Scaricatore nonc’era idea, ma in quell’anno il gover-no austriaco decise finalmente di farequalcosa per impedire le periodiche edisastrose inondazioni del Bacchi-glione che attraversava la città e nonrisparmiava quasi nessuna zona. Pertrent’anni si discusse, si progettò, sicambiò idea, finché nel 1863 fu inau-gurato un canale avente la funzione diconvogliare parte delle acque delBacchiglione all’ingresso di Padova edi immetterle nel Roncajette all’usci-ta, senza far loro percorrere il centrocittadino: da qui il nome Scaricatore.

Ideatore di questa soluzione erastato il massimo esperto di idraulicadel tempo, il toscano Vittorio Fos-sombroni il quale, data l’età avanzata,non venne neppure a Padova, e si fe-ce aiutare e rappresentare dall’inge-gnere padovano Pietro Paleocapa.Dal Bassanello a Voltabarozzo furonoscavati 3.660 metri in rettilineo, capa-ci di smaltire 280 metri cubi, portatache si rivelò subito inferiore di dueterzi rispetto alle necessità.

Il 18 ottobre 1863, giorno in cui fu

immessa l’acqua nel nuovo canale,non si fece alcun festeggiamento, an-zi iniziarono le lamentele dei barca-roli e dei proprietari dei mulini, cheavevano meno acqua a disposizioneall’interno della città. Infatti lo Sca-ricatore non era navigabile e non rap-presentava un’alternativa almeno peri trasporti.

Quando, nel 1882 una piena trevolte superiore alle capacità di smal-timento dello Scaricatore mise nuo-vamente alle strette il governo citta-dino e quello austriaco, si fece stradal’idea di allargare lo Scaricatore (ren-dendolo navigabile) e di prolungarlofino a Terranegra, per raggiungere ilPiovego. Esecutore fu un ingegneredel comune di Padova, Luigi Gaspa-rini. Si realizzò così, tra il 1930 e il1950, il canale San Gregorio, cherappresentò la soluzione contro gliallagamenti di Padova, almeno fino ache l’edificazione nella parte sud nonsi gonfiò a tal punto che, negli anniOttanta, il Comune di Padova prov-vide al sollevamento artificiale delleacque piovane attraverso idrovore aVoltabarozzo. Neppure questo fu suf-ficiente, perché l’edificazione conti-nuò e fu necessario potenziare tali i-drovore, a cura del Consorzio di Bo-nifica Bacchiglione d’intesa con il co-mune, con finanziamento regionale.

Piovego e Brentelladue canali medievaliIl Piovego fu messo in funzionenel 1209, diramandosidal Bacchiglione alle Porte Contarine,proseguendo per Porta Portello, dove fu creato il porto fluviale, e proseguendo fino a Stra dove confluisce nel Naviglio del Brentae conduce quindi in Laguna. Il Brentella fu costruito nel 1314dai Padovani, collegando il Brenta,a Limena, con il Bacchiglionea ovest di Padova, per assicurarealla città l’acqua dopo che i Vicentini,a loro volta per ritorsione, avevano deviato a monte il Bacchiglioneverso il Bisatto. Questa via d’acqua navigabiletrasportò, fino al secolo scorso,merci e legname dal nord della provincia di Padova,proseguendo al Bassanellonel canale Battaglia fino al suddella provincia. Con la ferrovia di Piazzola costituì un efficace sistema intermodale.

Sopra: Allargamento del canale Scaricatore nel 1932.L’unico aiuto al lavoro manuale furono i carrelli ribaltabilidella ferrovia Decauville, tirati da piccole motrici Diesel.A destra: Foto scattata dalla riva destra del Bacchiglionea Paltana, a fine Ottocento. In fondo il ponte dei Cavai.(Foto P. G. Zanetti)

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Chiunque abbia interesse, potràverificare la regolarità contributivanei confronti di Inps, Inail e Casse e-dili con una interrogazione telemati-ca, purché si disponga del codice fi-scale del soggetto. Ovviamente tracostoro ci sono anche l’impresa ri-chiedente. Lo dispone l’art. 4 del de-creto legge n. 34 del 20 marzo 2014,convertito in legge n. 78 del 16 mag-gio, che ne subordina l’attuazione aun successivo decreto attuativo chedeve essere emanato entro 60 giorni.Con il nuovo sistema il Durc sarà di-rettamente scaricabile da Internet eavrà validità di 120 giorni.

RReeggoollaarriittàà ccoonnttrriibbuuttiivvaa

InformazioniAAggggiioorrnnaammeennttoo TTeessttoo UUnniiccoo ssuullllaa SSiiccuurreezzzzaa

Sul sito del Ministero del Lavoro èaggiornato a maggio 2014 il TestoUnico sulla sicurezza sul lavoro(D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, testo coor-dinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n.106). Nel testo sono stati inseriti: ilTitolo X-bis ai sensi del D.lgs. 19 feb-braio 2014, n. 19 recante “Attuazionedella direttiva 2010/32/UE che attual’accordo quadro in materia di preven-zione delle ferite da taglio o da puntanel settore ospedaliero e sanitario”; ildecreto interministeriale 18 aprile2014 recante “Informazioni da tra-smettere all’organo di vigilanza in ca-so di costruzione e di realizzazione di

edifici o locali da adibire a lavorazioniindustriali, nonché nei casi di am-pliamenti e di ristrutturazione di quelliesistenti”; la circolare n. 45/2013 e lalettera circolare del 27 dicembre 2013;gli interpelli 16, 17 e 18 del 2013 e daln. 1 al n. 9 del 13 marzo 2014; il decre-to ministeriale 10 marzo 1998 recante“Criteri generali di sicurezza antincen-dio e per la gestione dell’emergenzanei luoghi di lavoro”; il decreto 15 lu-glio 2003, n. 388 “Regolamento re-cante disposizioni sul pronto soccorsoaziendale, in attuazione dell’articolo15, comma 3, del decreto legislativo19 settembre 1994, n. 626”.

GGuuiiddaa aallllaa cceerrttiiffiiccaazziioonnee eenneerrggeettiiccaa ddeeggllii eeddiiffiicciiIl Consiglio Nazionale del Notaria-

to ha pubblicato la Guida operativa2014 alla disciplina nazionale dellacertificazione energetica. Il nuovostudio è stato aggiornato ai sensi delDl. n. 145/2013 (Destinazione Italia),convertito dalla legge n. 9/2014, cheha nuovamente modificato l’impian-to normativo che regolamenta la cer-tificazione energetica degli edifici inItalia.

Riassumiamo i quattro obblighi inmateria di certificazione energetica:l’obbligo di dotazione che prescin-de da un evento traslativo, come nelcaso di edifici nuovi, di edifici sog-getti a ristrutturazioni importanti o diedifici pubblici; l’obbligo di allega-zione (in caso di violazione è stataprevista una sanzione pecuniaria inluogo della nullità dell’atto; l’obbligodi consegna (il cui adempimento vadocumentato con l’inserimento in at-to di apposita clausola con la quale

l’acquirente o il conduttore dichiara-no di aver ricevuto la documentazio-ne, comprensiva dell’attestato, in or-dine alla attestazione di prestazioneenergetica degli edifici, clausola lacui mancanza è pure punita con unasanzione pecuniaria); l’obbligo diinformativa (il cui adempimento vadocumentato con l’inserimento in at-to di apposita clausola con la qualel’acquirente o il conduttore dichiara-no di aver ricevuto le informazioni inordine alla attestazione di prestazioneenergetica degli edifici, clausola lacui mancanza è pure punita con unasanzione pecuniaria).

AAggeevvoollaazziioonnii eeddiilliizziieeSul sito dell’Agenzia delle Entrate

si trova la Guida delle agevolazionifiscali per le ristrutturazioni, aggior-nata a maggio 2014. Alla stessa dataè stata aggiornata la guida Bonus eelettrodomestici.

CCoolllleeggiioo GGeeoommeettrrii ee GGeeoommeettrrii LLaauurreeaattii ddii PPaaddoovvaavia Fornace Morandi 24 - 35133 Padova - Tel. 049 8757788 - Fax 049 661124 - e-mail: [email protected] DI RICEVIMENTO: dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.30COMMISSIONE PARCELLE: riceve ogni primo e terzo lunedì del mese, su appuntamento.

Ufficio staccato di FONTANIVApresso Centro Padre Odone Nicolini - via Umberto I, 27 - tel. 0495942943, fax 049 5941749Lunedì ore 9-12.30

MMooddiiffiicchhee aall TTeessttoo AAmmbbiieenntteeIl Dl. 24 giugno 2014 n. 91 recante

“Disposizioni urgenti per il settore a-gricolo, la tutela ambientale e l’effi-cientamento energetico dell’ediliziascolastica e universitaria, il rilancio elo sviluppo delle imprese”, ha intro-dotto importanti modifiche al TestoUnico ambientale (D.lgs 152/2006).

In particolare l’articolo 13 prevedeche i siti contaminati possano essereutilizzati a fini industriali anche pri-ma del completo risanamento, adot-tando misure di messa in sicurezzaoperativa a tutela della salute e del-l’ambiente. L’articolo 14 in caso diurgente necessità di tutela della salu-te pubblica e dell’ambiente, autorizzail sindaco ad emanare ordinanze per ilricorso temporaneo a speciali formedi gestione dei rifiuti. L’articolo 15modifica in più punti la disciplina re-lativa alla valutazione di impatto am-bientale (Via) ed alla valutazione am-bientale strategica (Vas).

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