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Cultura e Turismo Economia e lavoro Infrastrutture, viabilità, trasporti Pubblica Amministrazione Sanità, sociale, servizi per l'infanzia INDICE LABORATORIO CON CLAUDIO MORANTI 18/10/12 Ravenna e Dintorni 2 A tavola con l’Accademia 18/10/12 Ravenna e Dintorni 3 AL VIA FRA NOVEMBRE E DICEMBRE DUE CORSI SULLA CULTURA ENOLOGICA 18/10/12 Ravenna e Dintorni 4 Pezzolo si prepara alla festa Spazio anche all’Autoshow 23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 5 Le bulbose autunnali, come curarle Appuntamento al centro culturale 23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6 Vuoi imparare a recitare? C’è un corso de ‘le belle bandiere’ 23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 7 Farini, ecco il francobollo 23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 8 Classici a Russi 23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 9 ‘L’arte contemporanea invade le chiese laiche 23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 10 Arti da fine del mondo 23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 11 Ecco il francobollo per il bicentenario di Farini 23/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 12 Imparare il teatro con le Belle Bandiere 23/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 13 Sapir: i lughesi vendono Ravenna compra? 18/10/12 Ravenna e Dintorni 14 Chiude il passaggio a livello in via Ravegnana 23/10/12 Corriere Romagna Ravenna 15 Crediti con la Pa, intesa Tesoro-Abi 23/10/12 Il Sole 24 Ore 16 Imu, dichiarazioni più semplici 23/10/12 Il Sole 24 Ore 17 Ma serve più chiarezza su quando vale la denuncia Ici 23/10/12 Il Sole 24 Ore 18 Tfr e solidarietà, rimborsi bloccati 23/10/12 Il Sole 24 Ore 19 Il modello della p.a. va demolito 23/10/12 Italia Oggi 20 Verbali delle multe inviati via Pec 23/10/12 Italia Oggi 22 Sulle province il governo fa da sé 23/10/12 Italia Oggi 23 Castiglione: no ai commissari 23/10/12 Italia Oggi 24 Quote rosa anche nelle partecipate pubbliche 23/10/12 Italia Oggi 25 Da trent’anni una certezza 23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 26 RUSSI OPEN DAY ALL’ASILO NIDO 23/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 27 Pagina 1 di 27

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Cultura e Turismo

Economia e lavoro

Infrastrutture, viabilità, trasporti

Pubblica Amministrazione

Sanità, sociale, servizi per l'infanzia

INDICE

LABORATORIO CON CLAUDIO MORANTI18/10/12 Ravenna e Dintorni 2

A tavola con l’Accademia18/10/12 Ravenna e Dintorni 3

AL VIA FRA NOVEMBRE E DICEMBRE DUE CORSI SULLA CULTURA ENOLOGICA18/10/12 Ravenna e Dintorni 4

Pezzolo si prepara alla festa Spazio anche all’Autoshow23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 5

Le bulbose autunnali, come curarle Appuntamento al centro culturale23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6

Vuoi imparare a recitare? C’è un corso de ‘le belle bandiere’23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 7

Farini, ecco il francobollo23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 8

Classici a Russi23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 9

‘L’arte contemporanea invade le chiese laiche23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 10

Arti da fine del mondo23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 11

Ecco il francobollo per il bicentenario di Farini23/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 12

Imparare il teatro con le Belle Bandiere23/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 13

Sapir: i lughesi vendono Ravenna compra?18/10/12 Ravenna e Dintorni 14

Chiude il passaggio a livello in via Ravegnana23/10/12 Corriere Romagna Ravenna 15

Crediti con la Pa, intesa Tesoro-Abi23/10/12 Il Sole 24 Ore 16

Imu, dichiarazioni più semplici23/10/12 Il Sole 24 Ore 17

Ma serve più chiarezza su quando vale la denuncia Ici23/10/12 Il Sole 24 Ore 18

Tfr e solidarietà, rimborsi bloccati23/10/12 Il Sole 24 Ore 19

Il modello della p.a. va demolito23/10/12 Italia Oggi 20

Verbali delle multe inviati via Pec23/10/12 Italia Oggi 22

Sulle province il governo fa da sé23/10/12 Italia Oggi 23

Castiglione: no ai commissari23/10/12 Italia Oggi 24

Quote rosa anche nelle partecipate pubbliche23/10/12 Italia Oggi 25

Da trent’anni una certezza23/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 26

RUSSI OPEN DAY ALL’ASILO NIDO23/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 27

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18/10/2012 press LinE RAVENNA )1 NT( -nzNi

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

LABORATORIO CON CLAUDIO MORANTI A Russi, nella sede della compagnia Le belle

bandiere si terrà un laboratorio classico sull'arte del recitare condotto da Claudio Moranti dal 26 al 28 ottobre (quota di iscrizione 150 euro). Iscri-zioni: [email protected]; info: 393 9535376.

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18/10/2012 press LinE RAVENNA )1 NT( -nzNi

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

I casEa;liamEnuksA:

A tavola con l'Accademia per celebrare 50 anni

a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT

La settimana scorsa avrete sicuramente letto in queste pagine il programma dei festeggiamenti che la delegazione di Ravenna dell'accademia italiana della cucina ha organizzato per il cinquantesimo anniversario. Ora vi voglio racconta-re cosa abbiamo offerto ai nostri graditi ospiti. Al termine del convegno, nel se-condo chiostro della Biblioteca Classense si è gustata la "salsiccia sottile" prepa-rata dalla macelleria Fiorentini di Russi, ricetta che l'Accademia ha depositato. in abbinamento al vino tipico Canèna della Tenuta Uccellina, poi piadina con ra-viggiolo e rucola, piccoli crescioni con rosolacci, cucchiai con squaquerone e ali-ci, bicchierino con vellutata di zucca e pecorino e infine spiedini con uva e for-maggio, bevendo Alma Luna, un bianco frizzante sempre dell'Uccellina di Russi. Ci ha aiutato Sivio Piccari dell'Osteria del Tempo Perso di Ravenna, presentato assieme a molti altri nel libro Bianchi e Neri - Storia della gastronomia romagnola che l'AIC ravennate ha realizzato insieme alle altre delegazioni romagnole. Il me-nu del pranzo al Circolo dei Forestieri presentava cappelleti in brodo (ricetta de-positata), tagliatelle con sugo di fagioli (ricetta depositata), bel e cot (ricetta de-positata) con spinaci, insala di misticanza con petali di fiori eduli e gelato di limo-ne con la saba. Per finire tortelli con marmellata "savor" . I vini in abbinamento: Hermes e Dorotea dell'Uccellina, Burson di Ballardini e Silente di Sbarzaglia. Un trionfo: lo chef Rodolfo Barbadoro ha interpretato al meglio le ricette proposte. Ora abbiamo la serata al circolo Mama's, venerdì 19, con molti protagonisti del-la gastronomia romagnola e ravennate e la proiezione di un filmato molto inte-ressante. Vi aspetto numerosi alle ore 20.45.

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18/10/2012

Periodicità: settimanale NTORN Tiratura: n.d.

pressunE RAVENNA Direttore Responsabile: Fausto Piazza Diffusione: n.d.

- VINC,

AL VIA FRA NOVEMBRE E DICEMBRE DUE CORSI SULLA CULTURA ENOLOGICA

Si tengono fra la metà di novembre e i primi di dicembre i corsi master di cultura del vino promossi dalle condotte Slow Food di Ravenna e di Godo.

Si tratta di un un Terzo modulo (promosso dalla condotta ravennate) e di un Primo modulo, per chi si avvicina per la prima volta la mondo dell'enologia, organizzato congiuntamente da Ravenna e Godo. Entrambi e corsi prevedono quattro appuntamenti con 15 partecipanti.

Per quanto riguarda il Primo Modulo, il corso si terrà al ristorante Radicchio Rosso di Ravenna nelle serate del lunedì 19 e 26 novembre e 3 e10 dicembre. È il primo approccio al complesso mondo della produzione del vino. Introduce i primi essenziali rudimenti sulla viticoltura e sull'enologia, ovvero sul mondo della produzione dell'uva e della sua trasformazione in vino. Compresa la visita ad una cantina di produzione. Le lezioni sono guidate dall'esperto Giacomo Mazzavillani e costano 140 euro (130 per i giovani). Nel Terzo Modulo si abbandona il percorso di

formazione iniziato con la coltivazione dell'uva nel vigneto e ultimato con l'assaggio del vino in tavola (in accompagnamento al cibo) per iniziare un viaggio attraverso le principali zone di produzione di vino non solo italiane ma dell'intero globo. Alcuni vini-testimone apriranno le porte alla conoscenza della Borgogna, di Bordeaux, dei Nuovi Mondi, ma anche della Toscana, del Piemonte e delle altre regioni italiane. Le 4 lezioni si terranno all'osteria Sapori Divi-ni di Ravenna, i mar-tedì 13, 20, 27 no-vembre e 4 dicembre, e avranno come do-cente l'esperto Piero

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Fiorentini. Costo del corso 160 euro (per i giovani 150 euro). Per informazioni e iscrizioni (entro la prima settimana di novembre) rivolgersi a Carlo Contuzzi [email protected] - cell. 335 5906758 in ore serali).

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23/10/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Pezzate si prepara atta festa Spazio anche all'Autoshow

Domenica 2 ottobre Pezzolo in festa con il tradizionale appuntamento dell'Autoshow nella pista di fronte alla Chiesa, a partire dalle

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23/10/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Le bulbose autunnali, come curar te Appuntamento al centro cutturate

STASERA, alle ore 21, presso il centro culturale di via Cavour 21, 'Giardino e dintorni', in collaborazione con la Pro Loco di RUSSi,

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RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Vuoi imparare a recitare? C'è un corso de belle bandiere'

La compagnia teatrale Le Belle Bandiere propone il 26,27 e 28 ottobre un laboratorio di recitazione condotto da Claudio Morganti. Quota di iscrizione: 150 euro. Orari. venerdì 20-23, sabatol 6-19, domenica 16-19. Info: mai" lebellebancherefdracím,ra„it , tet. 393-9535374

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23/1 0/2012 press une il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

HLATEU A 2 2

rami ecco il francobollo

IERI, il giorno esatto del bicentenario della nascita a Russi di Luigi Carlo Farini, proprio a Russi, presso l'ex chiesa in Albis, è stato presentato il francobollo celebralivo del bicentenario della nascita di Luigi Carlo FarMi emesso dalle Poste Italiane. Il francobollo è stato presentato dal sindaco di Russi Sergio Retini e dal presidente dell'Accademia degli Incamminati, Antonio Patuelli (nella foto), contestualmente alla effettuazione da parte di Poste Italiane di un annullo filatelico tipico del primo giorno di emissione del francobollo su Farini. Inoltre la sezione Filatelia delle Poste Italiane ha pubblicato un apposito fascicolo contenente 1.a biografia di Farini scritta da Antonio Patuelli e le caratteristiche del francobollo che è stato stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

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23/10/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

kS2C a KLM Sabato a Russi prima tappa della rassegna musicale 'Concerti d'autunno". Lo splendore del '700 al Teatro comunale con 'La grande Orchestra', diretta da Nicola Valentini. Previste sinfonie di Mozart, Bach e Haydn. Info: 0546-06196 11

TiAieweer di Inta•ho

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23/10/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

MOSTRE SARANNO SE I I E, INSERITE IN LUOGHI ADIBITI UN TEMPO AL LAVORO

'L'arte contemporanea invade le chiese laiche UNA MOSTRA che coniuga le diverse espressioni dell'arte con-temporanea con una dimensio-ne itinerante che si snoda attra-verso il territorio della provincia di Ravenna: questi i tratti distin-tivi della Biennale Chiese Lai-che, intitolata quest'anno 'Le ar-ti alla fine del mondo', organizza-ta dall'associazione culturale 11 cerbero', in collaborazione con, tra gli altri, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Raven-na, l'Autorità Portuale di Raven-na e la Fondazione Cassa di Ri-

sparmio e Banca del Monte di Lugo. L'iniziativa è a cura di Sil-vana Costa, Bruno Bandini, Bea-trice Buscaroli, Rolando Giovan-rtini. Saranno sette le mostre in-serite all'interno di luoghi che, in passato, erano adibiti al lavo-ro e, per l'occasione, diventeran-no una cornice culturale: il 26 ot-tobre, alle 17,30, verrà inaugura-ta, presso la Casa Rossini di Lu-

go, una mostra sulle arti visive con le opere, tra gli altri, di

Carroli e Ivo Sassi. Sempre il 26 ottobre partirà, a Massa Lom-barda, presso la Galleria San Vi-tale, alle 19.30, un'esposizione sulla pittura e il mosaico con, tra gli altri, Walter Cascio e i mosai-cisti Cinzia Montanari e Andrea Sala. Ti 27 ottobre, alle 17.30, de-butterà, negli spazi espositivi

dell'Autorità Portuale di Raven-na, la sezione dedicata alla foto-grafia e al design che vede, tra gli artisti, Silvio Canini e Giulia Marchi mentre il 29 ottobre sarà presentata, a Faenza, alle 18, la sezione della ceramica, nella sto-rica residenza municipale, nella Sala delle Bandiere, con le opere di designer contemporanei in ambienti quattrocenteschi; tra

gli artisti Marco Bolzen e Piero Mazzotti. Il 31 ottobre inaugura-no le sezioni di Russi e Cervia, ri-spettivamente presso l'Ex Macel-lo alle 17 e la sala Rubicone alle 19.30, dedicate alla pittura con-temporanea, con le opere, tra gli altri, di Cinzia Baccarini a Russi e Antonella Cinelli a Cervia. Infi-ne il 7 novembre a Ravenna, presso la Classense, con un con-nubio tra pittura e grafica e con, tra gli altri, per la pittura Enrico Benetta e, per la grafica, Stefano Tonti.

Valerio Tozzi

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CULTURA SPETTACOLI I SOCIETÀ

il caff 23/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 183.714

pressunE

il Resto del Carlino

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: 137.247

Arti da fine del mondo SONO 70 gli artisti contempora-nei che espongono alla V Bienna-le delle Chiese Laiche, chiamati a indagare il tema delle arti e della "fine del mondo" attraverso mol-teplici espressioni: pittura, foto-grafia, design, mosaico, ceramica, grafica. 11 progetto si snoda sul ter-ritorio della provincia di Raven-na con l'allestimento in contem-poranea di sette mostre raccolte in un unico evento. Le cornici

Una ceramica dì Bertozzà&Casoni

scelte come location sono conteni-tori storici di grande prestigio una volta adibiti al lavoro e oggi. destinati a nuova identità cultura-le: l'Autorità Portuale di Raven-na, la Sala della Manica Lunga Bi-blioteca Classense di Ravenna, la Sala Rubicone di Cervia, la Galle-ria San Vitale 41 di Massa Lom-barda, Casa Rossi:n.i a Lugo, l'ex-Macello di Russi, la Sala delle bandiere del Comune di Faenza.

SI PARTE VENERDI con l'inaugu- razione di Lugo e Massa Lombar- da. Casa Rossi ni ospita Mirta Car- roli, Ubaldo Della Volpe, Monika Grycko, Paola Martelli, Alberto Mingotti e Ivo Sassi. Mentre ne- gli spazi della Galleria San Vitale 41 di Massa Lombarda si confron- tano pittura e mosaico. In mo- stra: Walter Cascio, Sara Faccin, Roberto Floreani, Giovanni Lorn-

Riccardo Negri e i mosai- cisti Cinzia iviontanari, Saman- tha Holmese, Andrea Sala, A Ra- venna, negli spazi espositivi dell'autorità portuale, inaugura il

giorno dopo, sabato, la sezione de-dicata alla fotografia e al design. A Faenza lunedì 29 quella della ceramica. Espongono: Marco Bol-zen, Paolo Poli oniato, Marco Poi-loniato, Andrea Dal Pra, Carlo Stringa, Bertozzi & Casoni, Silvio Cattani, Andri Ioannou, Piero Mazzotti, Davide Gatti Servadei, Luigi Capraro, Muky, Tullio Mazzotti, Guido Venturini. In mostra anche il progetto con cui gli allievi dell'Isia quest'anno han-no vinto il Prenlio Cersaie, terza edizione di Beautiful Ideas, "Cer-saie ed elogio della normalità".

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Pagina 30 Il o X2 'O 11„t oFIT'OOL

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

press unE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

23/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Ecco il francobollo per il bicentenario di Farini RUSSI Stampato in due milioni e seicentomila esemplari raffigura un ritratto del medico, scienziato, patriota, storico e statista. Il bozzetto è stato curato Silvia Isola. Il messaggio del presidente Napolitano

N ell'esatto giorno bicentenario della nascita a Russi di Luigi Carlo Farini, proprio a Russi, presso l'ex chiesa in Albis, ieri

è stato presentato il francobollo celebra-tivo. Il volto di Luigi Carlo Farini compare su un francobollo celebrativo da 0,60 euro ciascuno, dove l'effige del medico, scien-ziato, patriota, storico e statista è sottoli-neata dal tricolore.

Il francobollo è stato presentato dal sin- Sergio Retini e Antonio Patuelli daco di Russi Sergio Retini e dal presiden- te dell'Accademia degli Incamminati, An- tonio Patuelli, contestualmente alla effettuazione da parte di Poste Italiane di un annullo filatelico tipico del primo giorno di emissione del francobollo su Farini. Assieme all'emissione del francobollo commemorativo di Farini e all'annullo del giorno di emissione, bicentenario della nascita, la sezione Filatelia delle Poste I-taliane ha altresì pubblicato un apposito fascicolo contenente la biografia di Farini scritta da Antonio Patuelli e le caratteristiche del francobollo che è stato stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in rotocalcografia su carta bianca, pa-tinata neutra, autoadesiva non fluorescente. Il francobollo ha formato 37 per 46 millimetri ed è in cinque colori. Esso è stato stampato in due milioni e seicento-mila esemplari e raffigura un ritratto di Luigi Carlo Farini delimitato in basso da un nastro tricolore, oltre alla legenda "Luigi Carlo Farini 1812-1866" e alla scritta Italia. Silvia Isola è stata la bozzettista.

L'emissione del francobollo, che da oggi è in vendita in ogni parte d'Italia, com-pleta le iniziative realizzate dall'Accademia degli Incamminati e dal Comune di Russi per il bicentenario di Farini per il quale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto inviare un apposito messaggio al presidente Patuelli.

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

press unE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

23/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

RUSSI

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Imparare il teatro con le Belle Bandiere

La compagnia teatrale Le Belle Bandiere, in collaborazione con Pro Loco Russi, Panda Project /Compost C, Altr'e20 e con il sostegno di Regione E-milia Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Russi, propone per le giornate del 26, 27 e 28 ottobre 2012 un laboratorio classico sull'arte del re-citare condotto da Claudio Morganti. Quota di iscrizione: 150 euro. I labora-tori si svolgeranno a Russi, nella sede de Le Belle Bandiere. Per iscriversi è necessario inviare una mail all'indirizzo [email protected]. Per informazioni rivolgersi al numero 393.9535376. Questi gli orari: venerdì 26 dalle 20 alle 23; sabato 27 dalle 16 alle 19; domenica 28 dalle 16 alle 19.

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Sapir: i lughesi vendono Ravenna compra? Quattro Comuni della Bassa Ro-

magna sono intenzionati a vendere le proprie partecipazioni in Sapir, il terminal operator a controllo pub-blico al porto di Ravenna. Si tratta di Lugo, Alfonsine, Massa Lombar-da e Cotignola che costituiscono lo 0,89 per cento. In mano pubblica oggi c'è il 53 percento del pacchetto azionario che potrebbe restare inva-riato perché il Comune di Ravenna potrebbe fare shopping dai vicini di casa e comprare le azioni vendute dalle quattro amministrazioni.

Le possibili manovre in casa Sa-pir sono emerse nel corso di un di-battito promosso da Confindustria, al teatro comunale di Russi, lo scor-so 24 settembre. A intervistare i sindaci di Ravenna, Faenza e Lugo -Fabrizio Matteucci, Giovanni Mal-pezzi e Raffaele Cortesi - c'era il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo. Si parlava di spesa pubblica e tagli - il titolo dell'incon-tro era "Come ridurre la spesa pub-blica?" - e quando il discorso è finito sulle municipalizzate, il primo citta-dino lughese ha svelato l'intenzione di disfarsi delle azioni in Sapir.

Al momento a Palazzo Merlato la possibilità di acquisire quello zero virgola di azioni non è tema discus-so nelle riunioni di giunta. L'asses-sore alle Partecipate, Valentina Mo-rigi, precisa che sulla questione non ci sono novità.

Ma c'è qualcuno nella squadra di Matteucci che non ha gradito la vo-lontà di lughesi e dintorni. Una mossa che non è piaciuta, per il si-gnificato politico, al vicesindaco di Ravenna con delega al porto, Gian-nantonio Mingozzi: «Mi dispiace che alcuni Comuni della nostra pro-vincia stiano pensando o abbiano già deliberato di mettere in vendita la loro partecipazione azionaria in S apir».

La società — si legge sul sito inter-net — è stata fondata nel 1957 e oggi

.....................

Sopir: i tugheNi vondono Ravenna comprai'

18/10/2012 press LinE RAVENNA )1 N ,r( nzNi

Direttore Responsabile: Fausto Piazza

Periodicità: settimanale

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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a Ravenna è il più grande terminal operator, gestendo un'area di 500mila metri quadrati e dispone di 1.600 metri di banchine con un fondale di 10,5 metri, collegate alla rete ferroviaria e attrezzate con 13 gru con portate da 16 a 280 tonnel-late.

«Quelle che i Comuni intendono dismettere — chiarisce il numero due di Palazzo Merlato — sono entità azionarie che non mettono a repen-taglio la maggioranza pubblica del capitale sociale Sapir. Ma sono co-munque indicative di un indirizzo che io considero profondamente sbagliato, seppure in un momento molto critico di difficoltà di bilancio che i Comuni stanno attraversando. Il porto di Ravenna costituisce un valore e una infrastruttura utile a tutta l'economia provinciale e re-gionale, ed ogni piccolo segnale di disimpegno del pubblico, sebbene di modesta entità, va contrastato, oggi in particolare, quando stiamo per realizzare investimenti di straordi-naria importanza economica e stra-tegica. Voglio sperare che da quei Comuni venga ribadita almeno la conferma che il porto costituisce un'opportunità crescente per l'eco-nomia di quei territori, augurando-mi altresì che con Ravenna Holding si possa valutare l'opportunità di partecipare al bando d'asta per quelle azioni messe in vendita».

Andrea Alberizia

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orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Direttore responsabile: Pietro Caricato

23/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

arnile UDII]

Chiude il passaggio a livello in via. Ravegnana Dal 25 a130 ottobre per lavori di manutenzione. Deviazioni

FAENZA. Giovedì prenderanno il via alcuni lavori di manuten-zione all'altezza del passaggio a livello lungo via Ravegnana, si-tuato al Km 10+053 della linea fer-roviaria Russi-Ravenna. Per con-sentire l'effettuazione dei lavori da parte di Rfi (Rete ferroviaria italiana), il passaggio a livello sa-rà chiuso al traffico veicolare e pedonale dalle ore 8 di giovedì fi-no alle ore 9 di martedì 30 ottobre. Durante i lavori i veicoli prove-nienti da Faenza con direzione Ravenna saranno deviati a sini-stra sulla via Giovanni Paolo II e

di qui sulla via Granarolo fino al-la rotatoria con la sp 20 (via Ma-drara). Attraverso la via Madra-ra potranno poi immettersi nuo-vamente sulla sp 302 (via Rave-gnana) per proseguire in direzio-ne Russi. I veicoli provenienti da Russi seguiranno lo stesso per-corso in direzione opposta. In ca-so di maltempo la conclusione dei lavori potrebbe eventualmente protrarsi ai giorni successivi. La ditta esecutrice, in accordo con la Pm, ha già provveduto a collocare la relativa segnaletica con l'indi-cazione dei percorsi alternativi.

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Continua ilrestyling, nuovailluminazione

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Squinzi: spero tempi lesevi per l'amrdo p.duttività

PIÙ SPAZIO PER G AFFARI TUOI.

23/1 0/20/ 2

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Imprese italiane più penalizzate dai ritardi della Pa

Durata media in giorni dei pagamenti dalla Pa alle imprese

Durata base

Ritardo

2009

128

Ita li a 2012

• 180

2009

165

Grecia

2012

174

2009

139

Spagna

2012

160

2009

70

22

Francia

2012

65

21

2009

49

22

Olanda

2012

44

19 .

2009

49

20

Regno Unito

2012

43

18

2009

40

15

Germania

36

2012

90 114

70 80 51 52

11

ggral n Nota: Paesi ordinati per durata totale nel 2012 Fonte: elaborazioni Csc su dati Intrum Justitia

e, Gli intermediari finanziari potranno accedere alla piattaforma elettronica per la certificazione

Crediti con la Pa, intesa Tesoro-Abi ROMA

Unpasso in avanti sulpercor-so per rendere più agevole lo sconto dei creditiverso laPa.Ilmi-nistero dell'Economia e l'Abi han-no infatti siglato ieri la convenzio-ne che permette l'accesbo da par-te dellebanché e degliintermedia-ri finanziari alla piattaforma elet-tronica per la certificazione dei crediti verso le amministrazioni pubbliche.

Il collegamento tra la piatta-forma elettronica pubblica e il si-stema finanziario permetterà a banche e intermediari finanziari di verificare direttamente lo sta-to del credito, velocizzando e semplificando le procedure di anticipazione o sconto per le im-prese fornitrici della pubblica amministrazione.

Intanto, secondo le rilevazioni Abi, il settore bancario sta dando un seguito concreto all'accordo per agevolare lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confron-ti della pubblica amministrazio-ne e quello per favorire il finanzia-mento di progetti di investimen-to in Italia.

1163,5% delle banche, in termi-ni di sportelli sul territorio, se-gnala infatti Palazzo Altieri, è pronto ad aderire agli accordi, ov-vero ai due protocolli sottoscrit-ti il 22 maggio scorso tra l'Abi e le associazioni di impresa, finaliz-zati a sostenere le aziende per quanto riguarda lo sblocco dei crediti della pubblica ammini-

Ai N451R1 Lil PAR alte Banche'pronte ad aderire ai protocolli siglati a maggio con le associazioni d'impresa per facilitare il finanziamento delle aziende

strazione e gli investimenti delle piccole e medie imprese.

La lista completa delle banche che hanno già aderito agli accordi è, peraltro, già disponibile da ve-nerdì scorso sul sito dell'Abi (www.abLit).

Nel momento in cui il quadro normativo sarà completo le ban-che potranno procedere per da-

re avvio alla fase operativa vera e propria

Da ricordare che la scorsa setti-mana il Comitato di gestione del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese ha for-malizzato il regolamento operati-vo del Fondo: adesso manca un ul-timo tassello, ovvero la pubblica-zione del decreto con il regola-mento, e il quadro sarà completo.

Per il sostegno alle piccole e medie imprese sul terreno dello smobilizzo crediti è previsto un plafond di io miliardi di euro. I cre-diti che possono essere smobiliz-zati devono essere certificati co-me certi, liquidi ed esigibili (di qui l'importanza della convenzione firmata ieri al Tesoro).

L'anticipazione nonpotrà esse-re inferiore al 7o% dell'ammonta-re del credito che l'impresa vanta nei confronti della Pa e la durata sarà coerente con la data di paga-mento prevista. Le imprese che possono accedere al plafond Cre-diti Pa sono le Pini che operano in Italia, definite dalla normativa co-munitaria, di tutti i settori. Al mo-mento della domanda non devo-

no avere posizioni classificate dal-la banca come sofferenze, partite incagliate, esp osizioniristruttura-te o esposizioni scadute o sconfi-nanti da oltre 90 giorni, né proce-dure esecutive in corso.

Per le imprese con esposizioni scadute e per gli sconfinamenti da oltre 90 giorni fino ai8o,laban-ca può valutare la realizzazione dell'operazione, se il ritardo nel pagamento è imputabile al man-cato incasso dei crediti Pa

Anche per quanto attiene ai progetti di investimento delle Pini c'è un plafond di io miliardi di euro: l'intervento è stato reso possibile grazie alla liquiditàmes-sa a disposizione dalla Bce attra-verso le due operazioni straordi-narie dirifinanziamento condura-ta fino a3 anni.

Infine, sempre a supporto de-gli investimenti, c'è anche la con-venzione tra Abi e Cassa deposi-ti e prestiti con cui quest'ultima ha messo a disposizione io mi-liardi di euro per il finanziamen-to delle Pini.

R.Boc. D RIPRODUZIONE RISERVATA

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Imu, dichiarazioni più semplici Dopo il «taglio» per 1.200 Comuni ancora incertezze sulle stime di gettito

Gianni Trovati MILANO

La semplificazione più im-portante allo studio sulle di-chiarazionilmu dovrebbe esse-re già acquisita. Consiste nel fatto che l'obbligo di dichiara-zione Imu riguarderà solo i contribuenti perì quali ì Comu-ni hanno deliberato riduzioni di aliquote e non quelli a cui una possibilità di trattamento speciale era riservata dalla leg-ge nazionale.

Altre potrebbero arrivare dal-la consultazione pubblica su modelli e istruzioni che il dipar-timento Finanze ha effettuato la scorsa settimana.

La finestra per inviare osser-vazioni e suggerimenti si è chiusa venerdì scorso. Ora i tecnici dell'Economia sono al lavoro per analizzare i contri-buti arrivati via Internet, ma la lunga vicenda del modello di dichiarazione e delle istruzio-ni dovrebbe essere arrivata all'ultimo miglio. Apportati gli ultimi ritocchi, la palla torna ai vertici ministeriali e la firma fi-nale al provvedimento potreb-be arrivare fra questa e la pros-sima settimana.

A quel punto, rimarrebbe un mese abbondante a contri-buenti e centri di assistenza fi-

scale per chiudere la partita delle dichiarazioni, al debutto entro il termine prorogato al 3o novembre dal decreto enti locali (D1174/2012).

Rispetto alle prime bozze, an-ticipate sul Sole 24 Ore a settem-bre, le istruzioni ministeriali hanno fatto un importante pas-so in avanti.

L'ipotesi originale imponeva l'obbligo di dichiarazione a tut-ti i proprietari di immobili per i quali la legge prevedeva la pos-sibilità che l'aliquota scendesse sotto il limite minimo standard del 4,6 per mille.

Pubblica consultazione

o Procedura nella quale un'autorità consente al pubblico di consultare la bozza di un provvedimento che ha in preparazione. Le categorie interessate possono far pervenire le loro osservazioni entro il termine fissato dall'autorità

Nel calderone rientravano tutti gli immobili dati in affitto e poi negozi, càpannoni e più in generale il mattone posseduto da soggetti Ines. Per loro, infatti, l'aliquota può arrivare a14 per mille, ma solo se lo decide il Co-mune: i sindaci però, stretti fra tagli ai bilanci e incertezze co-stanti sui gettiti, hanno in gene-re alzato le aliquote per tutti gli immobili diversi dall'abitazio-ne principale.

Il risultato, paradossale, sa-rebbe stato di obbligare alla di-chiarazione milioni di soggetti in teoria ageVolabili, ma in real-tà tassati più di quanto previsto con le aliquote standard.

La correzione è semplice, ma in grado di esentare dalladichia-razione un'ampia platea di sog-getti: per queste categorie il mo-dello, se la versione attuale so-pravviverà fino alla firma defini-tiva, andrà presentato solo se il Comune ha effettivamente deli-berato riduzioni di aliquote. La riduzione, ovviamente, va cal-colata rispetto all'aliquota "or-dinaria" decisa dal Comune, e non rispetto al 7,6 per mille pre-visto per legge.

In pratica, se il sindaco appli-ca il io,6 per mille agli immobi-li diversi dall'abitazione princi-pale, e il 9,6 per mille alle case

in affitto, i proprietari di que-ste dovranno presentare la di-chiarazione.

Dove la nebbia tarda a dira-darsi, invece, è sulla questione delle stime di gettito, dopo che 1.200 Comuni si sono trovati la scorsa settimana un taglio a sor-presa a causa di una revisione al ribasso del gettito Ici 2010, la cui entità governa l'attribuzio-ne dei fondi di quest'anno (si ve-da ll Sole 24 Ore del 21 ottobre).

Il dato dell'Ici 2010 era consi-derato ormai acquisito, ma in 450 casi il taglio è stato superio-1 re al 10%, e in altri 200 Comuni ha superato quota zo per cento.

La novità, arrivata a pochi giorni dal termine del 3o otto-bre per la chiusura dei preventi-vi 2012, impone ai Comuni inte-ressati di reperire risorse in fretta per far quadrare ì conti, e in molti casi potrebbe tradursi in un ritocco ulteriore delle ali-quote Imu.

Per cercare di chiarire il pro-blema, gli amministratori locali hanno chiesto l'immediata riat-tivazione dei tavoli tecnici di confronto con il Governo, e una nuova riunione potrebbe tener-si in settimana al ministero dell'Economia.

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Imu, dichiarazioni più semplici

23/1 0/20/ 2

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

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Ime, dichiarazioni. più semplici

23/10/2012

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s'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

L'ANALISI

Luigi Lovecchio

Ma serve più chiarezza su quando vale la denuncia Ici

S ebbene corretta rispetto alla versione iniziale, anche la nuova bozza della

dichiarazione Imu, offerta alla consultazione pubblica, richiederebbe rettifiche. Alcune d'impostazione, altre sono correzioni puntuali

Sotto il profilo dell'impostazione, servirebbe più chiarezza nell'evidenziare i casi in cui la vecchia denuncia Ici è valida rispetto a quelli in cui occorre presentare ilnuovo modulo. Attualmente, l'informazione è desumibile,

alcune incertezze, dalla lettura dei singoli casi esposti nelle istruzioni. Così, per esempio, per gli itrunobili in leasing la denuncia Ici è valida, mentre gli immobili esenti de enti non commerciali devono essere comunque dichiarati ai fini Imu. Non è chiaro però che cosa accada nell'ipotesi in cui le istruzioni non precisino nulla. Così, per i fabbricati d'interesse storico e per gli immobili oggetto di concessione su beni demaniali già denunciati come tali ai fini Ici, la presentazione del modello Imu sembra inutile. L'assenza di indicazioni lascia il dubbio che così realmente sia. Sarebbe quindi opportuno separare graficamente le fattispecie in cui l'obbligo sussiste dalle altre. Ciò vale anche in considerazione del fatto che tale esigenza si pone solo per questo primo adempimento. A regime, le istruzionipotranno quindi essere di molto alleggerite.

In caso di ex casa coniugale assegnata in sede di separazione e divorzio, la bozza

continua ad affermare che l'obbligo sussiste solo nell'ipotesi della separazione, non anche in quella del divorzio, poiché quest'ultimo risulta agli atti dello stato civile. In realtà, anche la separazione è annotata nei registri comunali. Si è comunque dell'avviso che per tale fattispecie l'obbligo dichiarativo dovrebbe sussistere sempre. Infatti, dagli atti dell'anagrafe non si ricava se vi è stata assegnazione dell'immobile. Ciò significa che non vi è possibilità di incrocio automatico tra stato civile e catasto. Il tutto potrebbe sfociare in avvisi di accertamento da annullare in autotutela, con disagi per amministrazioni e contribuenti.

I casi delle aliquote ridotte devono essere denunciati solo se il Comune ha in effetti deliberato la riduzione. Perché l'informazione sia utile, tuttavia, sarebbe opportuno prevedere l'indicazione esatta nel modello della tipologia di riduzione cui si ha diritto (locati, beni d'impresa o immobili dei soggetti Ires). Dovrebbe inoltre essere meglio esplicitato che se il contribuente deve presentare un'apposita denuncia al Comune ai fini dell'applicazione della riduzione, lo stesso non ha ulteriori obblighi dichiarativi.

Quanto al ravvedimento, la bozza delle istruzioni, certamente migliorandola prima versione, riporta il testo della norma di legge. Occorre un passo in più. Va precisato con chiarezza che nell'Imu il termine lungo per la regolarizzazione delle violazioni è sempre di un anno e non può operare mai la correlazione con la scadenza della dichiarazione.

Infine, un forte auspicio. La scadenza di novembre è troppo ravvicinata, considerato che il modello ufficiale ancora non c'è. La proroga a fme anno sarebbe molto opportuna, oltre che gradita da tutti.

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Statati, I nodi dopo la Consulta

Tfr e «solidarietà», rimborsi bloccati Gianni Trovati MILANO •

L Si ingolfa prima di partire la macchina delle restituzioni ai dipendenti pubblici delle trat-tenute sul Tfr e degli altri tagli agli stipendi cancellati dalla Corte costituzionale nella sen-tenza 223/2012. Gli interessati hanno iniziato a chiedere i rim-borsi alle amministrazioni di ap-partenenza, gli uffici a loro vol-ta attendono lumi dalla Funziò-ne pubblica che però guarda all'Economia in cerca di una so-luzione. Alla fine della catena, l'applicazione della sentenza si può rivelare un rompicapo.

La partita più ampia riguar-da la restituzione delle tratte-nute sul Tfr, che in pratica rial-za del 2,5% la retribuzione di-pendenti pubblici: la Corte ha bocciato la norma perché la trattenuta non esiste nel setto-re privato, e quindi la sua appli-cazione determina una dispari-tà di trattamento illegittima in ambito fiscale. Proprio la collo-cazione della partita sul terre-no fiscale, però, spinge le am-ministrazioni ad attendere le istruzioni di Economia ed En-

, trate, titolari della materia. Ancor più intricata la questio-

ne del «contributo di solidarie-tà» sugli stipendi superiori a 9omila euro. La sua applicazio-ne, dal 2010 a oggi, ha però modi-ficato gli imponibili Irpef degli statali interessati, che quindi de-vonó ricevere gli arretrati ma so-

no chiamati anche a subire un conguaglio Irpef (addizionali comprese) sull'imponibile "rie-merso" dalla tagliola. Finora le amministrazionihanno agito co-me sostituto d'imposta, tratte-nendo ogni mese la quota richie-sta dal contributo di solidarietà, ma per fare macchina indietro occorrono indicazioni chiare che al momento mancano. Sen-za contare le coperture da trova-re inbilancio per avviare le resti-tuzioni (comprese quelle delle indennità speciali dei magistra-ti, terza voce dell'austerity can-cellata dalla Corte), che potreb-be impegnare Governo e Parla-mento nel corso dell'esame del Ddl stabilità.

Intanto la Ragioneria genera-le, nella circolare 30/2012 diffu-sa ieri, ha completato il quadro delle istruzioni per il tetto agli, stipendi pubblici, che non pos-sono superare i 294mi1a euro percepiti dal primo presidente della corte di Cassazione, e per le retribuzioni per incarichi ex-tra, che non possono superare il 25% dello stipendio d'origi-ne. Il tetto, precisa la Ragione-ria, opera da123 dicembre scor-so, data di entrata in vigore del-la legge «salva-Italia» che l'ha introdotto, e i versamenti al bi-lancio dello Stato vanno effet-tuati dall'amministrazione di appartenenza o da quella che ha affidato l'incarico.

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t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9

press unE

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

23/10/2012

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Per poter uscire dalla crisi. Gli esperti in gessato invece tagliano con modalità lineari

Il modello della p.a. va demolito Disboscando con il machete norme, procedure e i controlli

DI RICCARDO RUGGERI

Nel 2008 mi convinsi, non attraverso ragionamenti politico-economici (ma-terie che non domino),

semplicemente con sensibilità sedimentate in trent'anni di vis-suto nel mondo del business, che la Grande Crisi sarebbe durata a lungo. Vergognandomene un pò, sussurro spesso agli amici che be-nedico questa crisi: mi dico, più sarà dura, più sarà lunga, meglio ridistribuirà «quote di mercato», meglio eliminerà le scorie accu-mulate negli ultimi quarant'anni, meglio ridimensionerà «l'homo oeconomicus» che ci ha rubato l'anima, prima farà evaporare questa classe dominante. Ne parleremo un'altra volta.

Negli ultimi quattro anni, da un lato ho assistito, dispiaciuto, al suicidio della classe politica italiana, dall'altro ho osservato, curioso, le migliori intelligenze economiche del paese, divise in alcune scuole di pensiero, scon-trarsi in modo, aggressivo per fornire ricette al governo, e nel contempo demolire quelle degli altri. Fra queste intelligenze, culturalmente stimabili, molti mi affascinano per dottrina, per sapienza, eppure c'è qualcosa in loro che non mi convince. Mi chiedo, perché sono così aggres-sivi sull'analisi, sui singoli com-ponenti delle ricette e invece così mosci sull'execution?

Una considerazione: dall'inizio

della crisi pare, che lo Stato si sia fatto Azienda, ormai si parla solo di economia, di bilanci, le tasse impazzano. Da quando i più in-telligenti di noi sono al potere, nel fine settimana alcune zone diventano come Mora alla fine del '500, al far della notte gen-darmi occhiuti percorrono i vicoli bui per scoprire le malefatte delle streghe. Un mondo capovolto: lai-ci fattasi inquisizione.

I numeri di Azienda Italia ci di-cono che essa è tecnicamente fal-lita, lo è da molti anni, pare però che solo dallo scorso anno, col Dio Spread, il «mercato» ne abbia vo-luto prendere atto. Un caro amico, economista principe, mi ha fatto notare che lo Stato della Chiesa ha campato 400 anni con un debi-to enorme, con conti fallimentari, mai ha dichiarato default, lo ha fatto solo quando i bersaglieri hanno fatto breccia a Porta' Pia. Con questo governo i numeri sono peggiorati, però l'immagine paese si è abbellita, bene per chi come me viaggia all'estero, irrilevante per gli stanziali. I cittadini ora hanno una certezza, il 2012 sarà peggio del 2011, ma meglio del 2013-14, e una prospettiva secca: o diventano poveri o diventeran-no streghe.

Proviamo a fare una simulazio-ne. Prendiamo la ricetta recente-mente proposta dai due più pre-stigiosi rappresentanti dell'area liberista di rito anglosassone, Alesina e Giavazzi, esaminia-mone la fattibilità, sforzandoci di rimanere intellettualmente

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9 ECIINUSIII:0.1:1111.11MICII 11: POUTICO

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23/10/2012

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asettici. Suggeriscono di tagliare il 20% dei 410 miliardi eccedenti quelli destinati a pensioni e spe-se sociali (310). Bene. Qualcuno si è posta la domanda: «come si fa, tecnicamente, a ricuperare gli 80 miliardi dell'obiettivo dato»? Come ex esperto di ristruttura-zioni aziendali, confermo tre pos-sibili soluzioni:

Alberto Meteo

A) eliminare i cosiddetti spre-chi;

B) tagliare spese, costi, inve-stimenti, teste, con modalità li-neari;

C) tagliare alla radice tutto ciò che non è utile per «riposizionar-la» (parola chiave)• persone, costi, procedure, controlli compresi».

È chiaro che la soluzione A),

eliminare i cosiddetti sprechi, amata dai Sindacati, non rispon-

' de all'obiettivo, gli sprechi sono o «solitari» o «attaccati a delle teste», i primi li ha già eliminati Tremonti, per i secondi vedere dopo. La soluzione B), tagliare spese, costi, investimenti, teste, con modalità lienari, è concettual-mente idiota, come tutto ciò che usa l'approccio «lineare», per af- frontare la complessità. E quella della Troika Bce-Commissione-Fmi, a cui aggiungono robuste iniezioni di tasse. Vi chiederete: perché la applicano, sapendo che non è risolutiva e che ha fallito a ogni latitudine? Non c'è nulla di losco sotto, credetemi, semplice-mente non sanno fare altro: per implementare la B) basta un ges-sato, unfluent english, un master, tanto cinismo (costoro l'hanno).

Per la soluzione C), tagliare alla radice tutto ciò che non è utile, ci vuole tanta esperienza, testa, cuo-re, soprattutto «attributi» (costoro non li hanno). Mi auguro solo che cessi presto l'ipocrita finzione tec-nocratica, per cui si possa uscire dalla Grande Crisi aumentando

le tasse, impoverendo i cittadini, specie i più poveri, con politiche deflattive, sognando patrimoniali inesistenti, ridicole Tobin tax, e buffonate fiscali tipo eliminare la carta moneta, piuttosto che una igienica «ristrutturazione» del pa-ese. Mi rendo conto che la C) col tempo è diventata estranea alla cultura dominante del paese, per-sino nelle aziende private, ma se ci si da gli obiettivi di Alesina e Giavazzi è l'unica praticabile.

Penso che pochi si siano poste certe domande. Abbiamo delle leadership in grado di applicare l'ipotesi C)? Sappiamo cosa si-gnifica demolire il modello orga-nizzativo della pubblica ammi-nistrazione in essere, disboscare col machete norme, procedure, controlli? Si ha la percezione dei numeri di esuberi pubblici che si creerebbero? Siamo cultural-mente all'altezza per realizzare questi obiettivi? Abbiamo bersa-glieri 2.0 per fare breccia a Porta Pia? No? E allora si taccia. Sì? E allora s'alzi, alto e forte, il grido «Avanti. Savoia!»

editore@grantorinolibrLit

rances `Grl

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Il modello della p.a. dealolilo

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23/10/2012

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Lo scenario che si prospetta dal 1° gennaio 2013 con l'entrata in vigore del dl 179/2012

Verbali delle multe inviati via Pec Al pagamento si risparmieranno così le spese di spedizione

DI STEFANO MANZELLI ED ENRICO SANTI

D al l° gennaio 2013 i ver-bali per violazioni del codice della strada po-tranno essere notificati

anche tramite posta elettronica certificata. E pagare le multe sarà meno oneroso perché non ci saranno oneri di spedizione a carico del destinatario. Anche se l'aumento del 6% delle sanzioni potrebbe vanificare l'effetto posi-tivo della procedura (si veda box a fianco). È questo Io scenario che si prospetta con l'entrata in vigore del dl 179/2012. Il decreto prevede che ogni cittadino potrà indicare alla pa un proprio indirizzo di po-sta elettronica certificata, quale suo domicilio digitale. L'indirizzo sarà inserito nell'Anagrafe della popolazione residente e sarà reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori o esercenti di pubblici servizi. Dal prossimo anno, salvo i casi in cui sia prevista dalla normativa vigente una diversa modalità di comunicazione odi pubblicazione inizia telematica, le amministra-zioni e i gestori o esercenti di pub-

blici servizi dovranno comunicare con il cittadino esclusivamente tramite il domicilio digitale di-chiarato, senza oneri a suo carico. Occorrerà però attendere l'ema-nazione di un decreto che dovrà definire le modalità di comunica-zione, variazione e cancellazione del domicilio digitale da parte del cittadino e le modalità di consul-tazione dell'anagrafe da parte dei gestori o esercenti di pubblici. Il dl 179/2012 interviene anche sul domicilio digitale delle persone giuridiche, estendendo alle im-prese individuali che si iscrivono al registro delle imprese o all'albo delle imprese artigiane l'obbligo di indicare l'indirizzo di Pec, già previsto per le imprese in forma societaria. Ed entro metà marzo, sulla base degli elenchi di indi-rizzi di Pec costituiti presso il re-gistro delle imprese .e gli ordini o collegi professionali, sarà istituito presso il ministero dello sviluppo economico un Indice nazionale Ini-Pec, al quale le pubbliche am-ministrazioni potranno accedere. Il decreto legge, poi, integra con effetto immediato l'art. 149-bis, comma 2, del codice di procedura civile, prevedendo che in caso di

notificazione mediante Pec la pa potrà usare i dati gli indirizzi ri-sultanti non soltanto (come finora disposto) dai pubblici elenchi, ma anche dagli elenchi comunque accessibili alle pubbliche ammi-nistrazioni. Le novità in materia di posta elettronica certificata previste dal dl 179/2012 avranno quindi effetti anche sulle proce-dure di notificazione delle multe stradali. Dal punto di vista teori-co, visto il richiamo alle norme del cpc espresso dall'art. 201 cds, già adesso sarebbe possibile notifica-re le multe stradali mediante Pec. Dal punto di vista pratico, però, è sempre mancata una normati-va di dettaglio che regolamenti l'utilizzo della posta elettronica certificata per notificare i verba-li. Questo vuoto viene finalmente colmato dal dl 179/2012 e lo sarà compiutamente con l'emanazione del previsto decreto ministeriale. Le nuove disposizioni introdotte dal dl 179/2012 potrebbero pe-raltro intrecciarsi con quelle del disegno di legge C 5361, che, una volta approvato, dovrebbero rego-lamentare in modo più specifico le modalità di notificazione delle multe stradali.

t

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Nerliali delle multe inviati via I'ee

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Patroni Griffi ha approntato il decreto di riordino prima di conoscere le proposte di tutte le regioni

Sulle province il governo fa da sé Accorpamenti decisi. Tutti gli enti commissariati dal 2013

Fga in avanti del governo sul riordino delle province. Senza sentire le regioni. Nonostante scada solo do-

mani il termine per trasmettere alla Funzione pubblica le propo-ste di accorpamento emerse dalla consultazione dei Cal, l'esecutivo tira dritto. E scopre le carte: nel-la nuova geografia istituzionale disegnata dal ministro Filippo Patroni Griffi saranno accorpa-ti 36 enti e ne residueranno 50, prendendo in considerazione le sole regioni a statuto ordinario (quelle autonome hanno sei mesi di tempo per adeguarsi). Il piano del ministro, rivelato dal Corriere della Sera, fa discutere. Perché arriva in anticipo rispetto alla scadenza del termine per cono-scere le decisioni dei governatori. E con quattro regioni che ancora non si sono espresse. O perché non hanno ancora preso decisio-ni in merito (è il caso della Lom-bardia che riunirà oggi il proprio Consiglio delle autonomie locali, ma resta contraria alla riforma al punto che l'ha impugnata da-vanti alla Corte costituzionale) o perché vorrebbero lasciare tutto invariato rispetto all'attuale as-setto. Veneto e Lazio per esempio non hanno alcuna intenzione di procedere agli accorpamenti e chiedono deroghe per tutte le province che non rientrano nei criteri minimi di sopravviven-za previsti dal governo (2.500 chilometri quadrati e 300 mila

abitanti). Da un lato Rovigo, Pa-dova, Belluno e Treviso, dall'altro Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo non sono riuscite in questi mesi a elaborare alcuna proposta di coabitazione. Ma problemi e ri-chieste di deroghe ci sono stati anche in Basilicata (la provincia di Matera ha fatto ricorso al Tar), Molise, Umbria (ieri il consiglio regionale si è espresso chieden-do il mantenimento dello status quo), Campania (la regione vor-rebbe un'eccezione per Beneven-to), Toscana (dove l'accorpamento Pisa-Livorno rischia di essere esplosivo) e Puglia. Qui la pro-vincia di Barletta-Andria-Trani, composta per lo più da comuni del Barese che hanno lasciato il capoluogo per costituire una provincia autonoma, secondo il progetto di Patroni Griffi, si ri-troverebbe fusa con Foggia. Una prospettiva che i diretti interes-sati stanno cercando di scongiu-rare inglobando due centri della provincia di Bari (Molfetta e Bi-tonto) che si sono dichiarati con-trari a entrare nella futura città metropolitana di Bari. Tutto que-sto senza tenere conto però che, come chiarito dal governo per evitare migrazioni tra comuni, ai fini degli accorpamenti valgono i confini provinciali esistenti al 20 luglio scorso.

Insomma, tutto è ancora un rebus, ma il ministro si è porta-to avanti lo stesso. Le scelte (si veda tabella in pagina) faranno

Piemonte 1. Torino 2. Cuneo Alessandria-Asti 4. Vercellì-Biella-Novara-

Verbania Lombardia

Milano 8. Brescia 7. Bergamo 8, Pavia

Como-Varese-Monza Brianza

10. Lodi-Mantova-Cremona 11. Sondrio-Lecco

Vallata 12. Venezia 13. Vicenza 14. Verona 15. Roviigo-Padova 16. Belluno -Treviso

Liguria 17. Genova 18. La Spezia 19. Savona - Imperia Emula-Romagna

20. Bologna 21. Ferrara 22. Modena- Reggio Emilia 23, Parma-Placenze

Ravenna-Forlì/Cesena- Rimini

Firenze -Arezzo' Gr

Lucca, Massa Carrera-P istoia -Prato

28.

29

A Pesaro-Urbino Ascoli Fermo

Lazio Roma Frosinone-Latina Rieti-Vrterbo

Abruzzo L'Aquila Teramo 37. SPescara-Chieti

ollse Campobasso-Isernia

mpani Napoli Salerno Caserta

veliino-Benevento Basilicata

43 Potenza-Mater Puglia

44. 45. Lecce 4 1

Foggi 47. Taranto-Brindisi

48. 49. Leosenze-Crotone

Reggio Calabria

50. Catanzaro-Vibo Valentia

metto e sen i: "vi che

restano

40, 39.

41.

31

34.

38. 1

42.

2

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piacentina potrebbe presto esse-re imitata in Liguria (Imperia, contraria ad unirsi con Savona preferirebbe passare al Piemon-te) e Campania dove Benevento, dopo averle tentate tutte per so-pravvivere, potrebbe meditare un'annessione al Molise.

discutere e, c'è da scommettere continueranno ad alimentare un cospicuo contenzioso. Piacenza per esempio, piuttosto che ricre-are l'antico ducato accorpandosi con Parma, ha promosso un refe-rendum per passare in Lombar-dia L'iniziativa della provincia

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Pagina 36 Sulle province il giurino In da se

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suno potrà rimproverarci di aver voluto ostacolare il cambiamento. Avevamo fissato insieme una tabel-la di marcia che prevedeva che nessuna decisione sa-rebbe stata presa prima di domani (24 ottobre) data concordata entro cui le re-gioni dovranno trasmette-re alla Funzione pubblica le proposte di riorganizza-zione dei territori elabo-rate dai Cal. È un'accele-razione inspiegabile, tanto più che il 6 novembre la Corte costituzionale si pronuncerà sulla legitti-mità della trasformazione delle province in enti di secondo livello.

D. Quali scenari potreb-bero aprirsi?

R. Se la Corte accoglie-rà le nostre tesi, tutto il processo di riordino andrà riscritto prevedendo l'ele-zione diretta come avviene oggi.

Riproduzioneriservata

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Castiglione: no ai commissari, così si vanifica il lavoro svolto «Si vuole bruciare• un la-voro fino a ora portato avanti in modo collabo-rativo. Ma attenzione, il governo deve capire che così facendo si rischia di far esplodere i territori». Giuseppe Castiglione, presidente dell'Upi, è un fiume in piena dopo le anticipazioni del Corrie-re della Sera sul decreto legge di riordino delle province. E punta l'indi-ce contro il governo, reo di aver tradito i patti e non aver rispettato una Museo CaStiffi tabella di marcia fin qui concordata. Ma a preoccupare il presidente della pro-vincia di Catania non è solo il metodo usato dal ministro della funzione pubblica Filippo Patroni Griffi.

Domanda. Presidente, si profila un commissariamento degli enti per traghettarli verso la nuova governante. Il commissario dovrebbe insediarsi a partire da giugno 2013 in tutte le province, non solo in quelle che dovranno accor-parsi ma anche in quelle che manterranno gli stessi confini di oggi. Conie giudica questa fuga in avanti del governo?

Risposta. Non si può stabilire con decreto la decadenza anticipata degli organi. Ci sono amministrazioni che an-dranno a scadenza nel 2014, altre nel 2015. Il percorso del-la transizione al nuovo sistema va accompagnato e gestito insieme. Di sicuro non attraverso un commissario.

D. Ma tra le ipotesi che circolano e% anche quella che siano gli attuali presidenti a svolgere le Nozioni di com-missario. È una soluzione Preferibile?

R. Sarebbe meglio di un commissario esterno ma non risolverebbe il problema della decadenza degli altri organi, consiglio e giunta. Il vulnus istituzionale si determinereb be comunque.

D. Eppure avevate ricevuto ampie assicurazioni da pa-lazzo Vidoni sul fatto che gli accorpamenti sarebbero stati disposti senza strappi e che il passaggio al nuovo sistema sarebbe stato senza commissariamenti. Il governo ha tra-dito i patti?

R. Le notizie che trapelano ci preoccupano. Sia chiaro, noi non abbiamo mai ostacolato questa riforma. Riteniamo l'accorpamento delle province la più grande riforma istitu-zionale che si realizza in Italia probabilmente dall'Unità a oggi. Siamo sempre stati collaborativi col governo e nes-

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Sulle province governo li da sé

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NIDO

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BICENTENARIO I francobolli emessi dalle Poste

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23/10/2012 press une il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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IL NIDO 3i.DINI SABATO L'OPEN DAY, SONO UN'O! I ANTINA I BIMBI CHE LO FREQUENTANO

Da trent' a certezza Le educatrici: «Siamo qui dalt '80 e la passione è rimasta intatta»

L'ASILO NIDO Babini di Russi si presenta alla cittadi-nanza e in particolare ai genito-ri dei più piccoli. L'open da y si terrà sabato dalle 15 alle 18 in via Roma l. Educatrici e dade presenteranno gli spazi in cui ogni giorno, giocano, corrono, mangiano e riposano, un'ottan-tina di piccoli russiani,

«DAVIDE ha iniziato a 9 mesi, oggi ne ha 25 racconta la mamma jacta Gori., presidente del Comitato Genitori –. Dove-vo rientrare al lavoro. La mia è stata una scelta di necessità, ma sono talmente contenta, che og-gi lo raccomando a tutti i neoge-nitori che conosco. Davide vie-ne volentieri, si diverte, gioca e impara tantissimo. E noi geni-tori siamo tranquilli. Le educa-trici poi, che dire, di più».

`Babini' dopo la costruzione

di una nuova ala nel 2007, può ospitare 82 bambini, ora gli iscritti sono 76. «I lattanti, 6-12 mesi, sono í l, la più piccola ha sei mesi -- racconta Ernesto Sar-racino, il pedagogista che coor-dina l'attività — e questa è una sezione à sempre piena anche se i più iniziano a frequentare dopo aver compiuto il primo anno di età». Il personale è for-mato da 7 educatrici e tre dade della cooperativa Zerocento, da due educatrici comunali, Maria Rosa Cicognani e Paola Piovac-cari in servizio al Babini da 32 anni, e da Emanuela Antolini, cuoca. «Siamo entrate nel 1980 — racconta Paola Piovaccari —, Oggi c'è ancora tanta passio-ne, ma l'organizzazione è diver-sa, ci sono più competenze e professionalità. E i genitori so-no più attenti, e chiedono giu-stamente di più».

c.I.

INFINITA CULLA Nella foto a fianco, Paola Piovaccari, Maria Rosa Cicognani e la cuoca Emanuela Antolini. Nell'altra immagine la dada con alcuni bimbi

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

23/10/2012

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RUSSI OPEN DAY ALL'ASILO NIDO

Sabato 27 ottobre 2012 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 il Nido d'Infanzia Comunale "A.P. Babini" si-to in via Roma 1 a Russi sarà aperto a tutta la cit-tadinanza. Sarà un'occa-sione per vedere e cono-scere la realtà dell'asilo Nido comunale e dei Ser-vizi Integrativi, i suoi mo-menti educativi e di gioco proposti ai bimbi della città e passare un pome-riggio in compagnia delle educatrici e degli opera-tori del servizio educativo offerto dall'asilo nido. Per informazioni è possibile contattare direttamente l'Asilo Nido "A.P. Babini", via Roma 1, Russi. Il te-lefono è lo 0544 583257.

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