Festival Puccini 2011

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LE OPERE La Bohème Turandot Madama Butterfly IL BALLETTO Roberto Bolle and Friends Compagnia Julien Lestel in Corps et Âmes LA PROSA Madame Butterfly di D. Belasco L’ALBO D’ORO Gli interpreti dal 1930 a oggi LUGLIO AGOSTO 2011

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Tutti gli appuntamenti dell'edizione 2011 del Festival Puccini a Torre del Lago.

Transcript of Festival Puccini 2011

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LE OPERELa Bohème

TurandotMadama Butterfly

IL BALLETTORoberto Bolle and Friends

Compagnia Julien Lestel inCorps et Âmes

LA PROSAMadame Butterfly

di D. Belasco

L’ALBO D’OROGli interpreti

dal 1930 a oggi

LUGLIO AGOSTO2011

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Sommario

Supplemento al numero odierno de LA NAZIONE

a cura della SPE

Direttore responsabile: Mauro Tedeschini

Vicedirettori: Mauro Avellini

Marcello Mancini

Capo servizio: Enrico Salvadori

Coordinamento: Umberto Guidi

Direzione redazione e amministrazione:50100 Firenze - Via Paolieri, 3

V.le Giovine Italia, 17

Fotografie: Ufficio Stampa Festival Puccini

Grafica ed impaginazione: Kidstudio - FI

Stampa: Grafica Editoriale Printing srl

Pubblicità: Società Pubblicità Editoriale spa

Direzione generale:V.le Milanofiori Strada, 3

Palazzo B10 - 20094 Assago (MI)

Sede di Firenze:V.le Giovine Italia, 17 tel. 055-2499203

4 Il Sindaco: “Una risorsa fondamentale”

L’Assessore: “Un programma di eccellenza”

5 Il Progetto Puccini

7 Il cartellone

8 Le Opere: la Boheme

11 Parlano i direttori Veronesi e Moretti

12 Le Opere: Turandot

15 Le bacchette del festival

17 Nuovi musicisti sulla scena

18 Le Opere: Butterfly

21 Le mostre

22 Puccini il genio moderno

24 Dramma giapponese in prosa

26 Notre Dame de Paris

30 La tradizione del Sol Levante

32 Il melodramma ai raggi x

34 Gli incontri: vediamoci al Cafè Momus

36 La magica danza di Roberto Bolle

38 Puccini sullo schermo

42 Il balletto Corps et Âmes

44 I concerti pop

46 Pommery brinda al bel canto

48 Le stelle di Puccini

59 L’albo d’oro

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Un fiore all’occhiello, un biglietto da visita formi-dabile, un’autentica risorsa. E’ tutto questo e altro il Fe-stival Puccini, una realtà culturale di prima importanza alla quale l’amministrazione comunale viareggina an-nette importanza strategica. E’ con una punta di legitti-mo orgoglio, dunque, che mi accingo a dare il benvenuto ai graditi ospiti della 57ma edizione del Festival Puccini di Torre del Lago. Non sfugge a nessuno come il parti-colare fascino dei luoghi prediletti dal maestro Puccini rappresenti l’autentico valore aggiunto della manifesta-zione, che da pochi anni può contare sul moderno e at-trezzato teatro in riva al lago. La fortuna di Puccini non declina, ma anzi si rafforza in tutto il mondo, e la sua musica conquista nuovo prestigio e nuovi estimatori. Consapevole della valenza di questo Festival, l’ammini-strazione da me guidata è riuscita nell’intento di garan-tire una stagione di qualità nonostante la severa situa-zione congiunturale e i sacrifici imposti in ogni settore della vita pubblica dalle difficili condizioni dei bilanci comunali. La ricchezza e la validità del programma che offriamo agli appassionati della musica pucciniana atte-stano dello sforzo compiuto, del gioco di squadra che ha legato la giunta con l’assessore alla cultura, il presidente della Fondazione Festival Pucciniano Paolo Spadaccini, il direttore artistico Alberto Veronesi, il direttore gene-rale Franco Moretti e tutti i collaboratori del Festival. A ognuno di loro va il mio ringraziamento, mentre auguro al numeroso pubblico una felice immersione nelle più autentiche atmosfere pucciniane.Luca LunardiniSindaco di Viareggio

fra Le nUmerose “testate” culturali di prestigio che costituiscono il vanto di Viareggio, non c’è dub-bio che il Festival Pucciniano rappresenti una realtà di estrema importanza. Basta scorrere il programma di quest’anno per capire come la recente tradizione di eccellenza sia stata rispettata, fatto notevole se si in-quadra la stagione lirica 2011 nell’attuale situazione di “tagli” e sacrifici. Il Pucciniano è una priorità, e come tale non può essere sacrificato. Abbiamo così tre allesti-menti di grande livello, per altrettanti capolavori puc-ciniani (“Bohème”, “Turandot” e “Madama Butterfly”), con “Bohème” come titolo guida e un interessante alle-stimento filologico di “Turandot”. L’opera della “gelida principessa” si inquadra infatti in una cooperazione Italia-Giappone, attraverso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo e l’Opera del Popolo giapponese. Di assoluto rilievo l’inedita riproposizione di “Madame Butterfly”, l’opera in prosa di David Belasco che nel 1900 conqui-stò Puccini, inducendolo a ideare la Butterfly lirica. Un’autentica chicca per appassionati e melomani. Il ponte con il Giappone si perfeziona con la preziosa mo-stra dei kimono e con la collettiva di scultori nipponici, mentre il musical “Notre Dame de Paris” e concerti di musica leggera di qualità rafforzano il quadro dell’of-ferta di Torre del Lago, quest’anno ricca e interessante.Ciro CostagliolaVice sindaco e assessore alla cultura Comune di Viareggio

IL SINDACO:UNA RISORSAFONDAMENTALE

L’ASSESSORE:UN PROGRAMMADI ECCELLENZA

INTERVENTI

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iL CarteLLone 2011 del Fe-stival Puccini, articolato tra opera, danza, sinfonica, prosa, mostre e incontri figura la sintesi del nostro progetto culturale per questo spazio straordinario che è il Gran Teatro dedicato a Giacomo Puccini a Tor-re del Lago, da me frequentato sin da bambino e oggi completamente rinnovato.

Sin dal primo giorno del mio in-sediamento, nell’autunno scorso, ho voluto condividere con il Con-siglio di Amministrazione ed il Consiglio di Indirizzo una politica culturale che potesse consentire a questo incantevole spazio di espri-mere tutte le sue potenzialità. Ho trovato sostegno e supporto, oltre che nell’Amministrazione comunale e nei Consigli anche nel qualificato staff della Fondazione che ringrazio per la passione con cui si dedica al proprio lavoro, una passione ed una dedizione che non ho visto scemare neppure in una situazione di conte-

IL PROGETTOPUCCINI

nimento ed incertezza come quella che vive il sistema culturale del no-stro Paese. E, alle proposte culturali che hanno riscosso il consenso e l’attenzione del pubblico durante i mesi invernali e primaverili, oggi, aggiungiamo la proposta di questo cartellone che affianca ai capolavori pucciniani “La Bohème”, “Turan-dot” e “Madama Butterfly” che ve-dremo in allestimenti tradizionali interpretati da bravissimi artisti tra grandi star e giovani promesse, anche il balletto. Ci onoriamo in-fatti di ospitare per la prima volta a Torre del Lago un grande interprete della danza, Roberto Bolle che re-galerà al pubblico del nostro teatro uno spettacolo di grande emozione. La danza vede protagonista anche la giovane compagnia Julien Le-stel che presenta in prima assoluta in Italia il lavoro “Corp et Âmes”.

Di eccezionale interesse la pro-posta della messa in scena di “Ma-dame Butterfly” nella versione in

prosa di David Belasco che inaugura il percorso di analisi dei testi lette-rari che hanno ispirato Puccini. Alla “Madame Butterfly”, faranno segui-to infatti allestimenti di altri testi drammaturgici che rappresentano la genesi delle opere pucciniane. Uno sforzo significativo di rico-struzione filologica testuale, icono-grafica e musicale che sono certo piacerà molto anche al pubblico dei melomani.

Mi auguro che il percorso avvia-to di proposte culturali, anche spe-rimentali, continui a riscuotere il consenso del nostro pubblico che noi ci impegneremo a non deludere caratterizzando il Teatro di Giaco-mo Puccini con iniziative di grande valore nell’impegno di salvaguarda-re e valorizzare il patrimonio mu-sicale che il Maestro ci ha affidato. Paolo spadacciniPresidenteFondazione Festival Pucciniano

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Torre del Lago22 luglio-27 agosto 2011

Gran Teatro all’aperto Torre del Lago Puccini

57° Festival Puccini

LA BOHèME22, 30 luglio12, 20, 27 agosto

TURANDOT23, 29 luglio7, 13, 26 agosto

MADAMA BUTTERFLY8, 11, 18 agosto

Le opere in cartellone

ROBERTO BOLLEAND FRIENDS26 luglio

CORPS ET ÂMESCompagnie Julien Lestel24 agosto

La danza

I POOH9 agosto

MASSIMO RANIERI10 agosto

NOTRE DAME DE PARIS31 agosto, 1, 2, 3 settembre

Puccini Off

FESTIVALORCHESTRE GIOVANILI11, 17 luglio

CARLO COLOMBARA24 luglio

I concerti

MADAME BUTTERFLYDI D. BELASCO16, 17, 19 agosto

La prosa

Biglietteria:Fondazione Festival PuccinianoTel (+39) 0584 35.93.22Tuttoeventi: Tel (+39) 0584 42.72.01www.puccinifestival.it

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Titolo guida della stagione 2011. In scena anche la Torre Eiffel

La “Bohème”, l’opera più ac-clamata e fortunata di Giacomo Puccini, sarà in questo 2011 il tito-lo guida del cartellone del Festival Puccini. Viene proposta nel colora-to e suggestivo nuovo allestimen-to (coproduzione con Hong Kong Opera House ) per la regia di Mau-rizio Di Mattia. La Parigi racconta-ta nel romanzo di Henry Murger “Scenes de la vie de Bohème” a cui Puccini e i librettisti dell’opera si ispirarono per la scrittura di uno dei capolavori assoluti del melo-dramma italiano sarà simboleg-giata da una gigantesca Tour Eiffel che dominerà la scena di Maurizio Varamo dell’allestimento proposto nelle 5 serate sul grande palcosce-nico in riva al lago Massaciuccoli.

QUeLLa stessa Tour Eiffel che nel luglio del 1900 aveva stu-pito il maestro Puccini, che da Pa-rigi così scriveva “Ti scrivo – che mi par di toccare il cielo con un dito! – dall’alto della Torre Eiffel. La quale, cospetto!!, ha un solo mancamento... quello di non esse-re a Torre del Lago!!!” e contagiato dal mythe de Paris aggiungeva: “ci si vive splendidamente... ho una voglia matta di trattenermici”. Dicono le storie che Puccini deci-se che avrebbe ricavato un’opera dal romanzo “Scènes de la vie de bohème” dopo un incontro fortui-to nella Galleria di Milano, intorno al 20 marzo 1893, con Leoncavallo.

iL mUsiCista napoletano in-formò Puccini che stava compo-nendo un’opera dal romanzo di Murger, e la notizia convinse Puc-cini a mettersi al lavoro per concre-tizzare un progetto che aveva an-che lui accarezzato. Incaricò Illica di buttar giù uno schizzo di sceneg-giatura. Il soggetto, redatto a tem-po record, venne passato a Giacosa. La preparazione del libretto vero e proprio richiese molto più tempo.

Nel settembre 1894 il lavoro era completato, non dopo modifiche e rifacimenti imposti da Puccini, come sempre molto esigente. La composizione della musica venne terminata il 10 dicembre 1895. Per volontà di Ricordi, la prima ebbe luogo il 1° febbraio 1896 al Regio di Torino, con la direzione orche-strale di Arturo Toscanini. Subito accolta con favore dal pubblico, “La Bohème” inizialmente incontrò

L’ETERNA BOHèME

L’opera viene propostanel suggestivo nuovo allestimento

per la regia di Maurizio Di Mattia.

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Le date di Bohème30 luglio12, 20, 27 agosto

riserve da una parte minoritaria della critica, ma si sarebbe rivelata una delle opere più amate di Puc-cini, un autentico capolavoro rap-presentato in ogni paese e in ogni epoca. Valga per tutti il celebre giu-dizio che ne dette Igor Stravinskij nel 1956: “Più invecchio, più mi convinco che ‘La Bohème’ è un capolavoro e che adoro Puccini, il quale mi sembra sempre più bello”.

Nel ruolo di Mimì, con i costumi fir-mati da Anna Biagiotti, si alterne-ranno Donata D’Annunzio Lombardi (22-30 luglio/ 27 agosto) beniamina del pubblico del Festival Puccini che l’ha già applaudita nei ruoli di Mu-setta, Liù e Cio Cio San e che la tro-verà per la prima volta protagonista nei panni della povera Mimì, insieme a Serena Farnocchia (12-20 agosto). Nel ruolo di Rodolfo si alterneran-no Aquiles Machado (22 luglio-20 agosto), Gianluca Terranova (30 lu-glio - 12 agosto) e Leonardo Caimi

(27 agosto). Negli altri ruoli troviamo Musetta: Anna Maria Dell’Oste (22-30 luglio/12 agosto), Alida Berti (20-27 agosto); Marcello: Luca Salsi (22-30 luglio), Marzio Giossi (12-20-27 ago-sto); Schaunard Roberto Accurso; Colline Alessandro Guerzoni e Choi Seung Pil. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Festival Puccini si al-terneranno Alberto Veronesi, (22-30 luglio/20 agosto), direttore artistico e musicale della rassegna pucciniana di Torre del Lago e Mauro Roveri (12-27 agosto).

Le ‘VOCi’ Che Si ALTeRNeRANNO

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sarà un altro cartellone straordinario, quello del 57° Festival Puccini, un programma che nonostante le difficoltà economiche a cui la Fondazione ha dovuto far fronte, annovera spettacoli ed eventi di grande qualità. Tre titoli d’opera tra i più amati dal pubblico mondia-le, un nuovo allestimento di “La Bohème” coprodotta con Hong Kong Opera House, titolo d’apertura di una stagione che vedrà alternarsi sul palcoscenico del Gran Teatro Giacomo Puccini, l’allestimento colossal di Tu-randot di Scaparro e Frigerio e una “Madama Butterfly” tutta giapponese per la regia del baritono Takao Oka-mura che ha optato per una lettura attenta e precisa del libretto. Poi ci saranno gli spettacoli di balletto, il gala lirico di Carlo Colombara e lo spettacolo di prosa “Ma-dame Butterfly” di David Belasco, per la prima volta in Italia. Ancora una volta al fianco di grandi artisti tro-viamo i giovani, talenti che saranno le stelle di domani e che riteniamo di dover promuovere e incoraggiare su questo palcoscenico. Un cartellone variegato per un pubblico eterogeneo ed esigente che ama la tradizione ma anche la novità. L’unico rammarico è quello di es-sere stati costretti, a causa dei gravi tagli al bilancio, a rinunciare, rispetto al progetto iniziale, alla messa in scena di “Mameli” di Ruggero Leoncavallo che aveva-mo programmato di inserire in occasione dell’anno in cui ricorrono i 150 anni dell’Unità d’Italia. Tuttavia non abbiamo accantonato l’idea di una messa in scena di quest’opera nel prossimo futuro, per andare avanti nel-la nostra volontà di riscoprire pagine inedite della storia del melodramma, volontà che con successo si è sposata e si sposa con la linea artistica del Festival Puccini.alberto VeronesiDirettore Artistico Festival Puccini

iL CataLogo pucciniano annovera opere ambien-tate in tre continenti: America, Europa ed Asia. Questa attenzione al mondo, oltre a sedurre il pubblico del suo tempo, ha reso il Maestro Puccini celebre e celebrato in tutto il mondo e particolarmente in alcuni di quei Paesi che Puccini tratteggiò con maestria musicale e teatrale.

Questa vocazione internazionalista è stata con piace-re ereditata dal Festival che sulle rive del Lago Massa-ciuccoli apre le porte al mondo nel nome di questo genio che risulta la quintessenza dell’arte musicale italiana, e ha consentito alle nostre masse, alle maestranze e alle nostre produzioni di varcare più volte i confini del no-stro teatro e  attraversare gli Oceani, per lo più con la prua rivolta ad Oriente, e non solo in omaggio al Pae-se di Turandot, o a quello di Cio Cio San,, ma anche e soprattutto perché in questo primo scorcio del XXI Se-colo, in quei Paesi amore e attenzione per l’opera lirica aumentano di anno in anno,.

Succede quindi che   nel Festival Puccini numero 57 si possano annoverare due coproduzioni con teatri asiati-ci, su tre produzioni, quante ne conta il cartellone lirico del nostro Festival, quest’anno eclettico come non mai nella varietà dell’offerta di spettacoli e di generi teatrali e musicali. Una proposta artistica di assoluto spessore artistico per il nostro pubblico che ringraziamo per la passione con cui ci segue.franco moretti Direttore generale

STAGIONE STRAORDINARIA

UNO SGUARDOSUL MONDO

INTERVENTI

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TURANDOTMAGNIFICA INCOMPIUTA

L’inComPiUta pucciniana – la prima scaligera fu eseguita così come il Maestro l’aveva lasciata pri-ma di morire nel 1924, mancavano al compimento 36 pagine di parti-tura, il duetto e il finale completa-to poi da Franco Alfano – andrà in scena nella ripresa del fortunato allestimento kolossal di Ezio Frige-rio per la regia di Maurizio Scaparro e i costumi di Franca Squarciapino.

Un cast straordinario per Turandot che vedrà interpreti dei tre enigmi nel ruolo del titolo Antonia Cifrone, al debutto nel ruolo (23-29 luglio/7 agosto), Giovanna Casolla (26 ago-sto) una delle più grandi interpreti della gelida Principessa e la giovane Nila Masala (13 agosto). Nel ruolo di Calaf si alterneranno Piero Giu-liacci (23 29 luglio) /Kyu Sung Park (7-13-26 agosto) mentre nelle vesti

della giovane schiava Liù troveremo Serena Farnocchia (23 luglio), Sato-mi Ogawa (29 luglio – 13 agosto) e Mimma Briganti (7-26 agosto). Ti-mur saranno Carlo Colombara (23-29 luglio) ed Enrico Iori (7-13-26 agosto).

sUL Podio dell’Orchestra e del Coro del Festival Puccini il gradito ritorno della bacchetta di Keri Lynn

Ritorna l’ultima opera pucciniana di incomparabile bellezza

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“A queSTO PuNTO iL MAeSTRO è MORTO”La prima rappresentazione di “Tu-randot” andò in scena alla Scala di Milano il 25 aprile del 1926. quella sera non venne eseguito il finale completato da Franco Alfano. il di-rettore d’orchestra Arturo Toscanini arrestò la rappresentazione a metà del terzo atto, due battute dopo il verso «Dormi, oblia, Liù, poesia!», ovvero dopo l’ultima pagina com-pletata dall'autore, rivolgendosi al pubblico con queste parole: «qui termina la rappresentazione per-ché a questo punto il Maestro è morto.» La sera seguente, l’opera fu rappresentata, sempre sotto la direzione di Toscanini, includendo anche il finale di Alfano.

Le date della Turandot23-29 luglio7-13-26 agosto

Wilson (23-29 luglio/7 agosto) a cui si alternerà Giampaolo Mazzoli (13-26 agosto) anche direttore dell’Isti-tuto Musicale Boccherini di Lucca.

doPo La morte del fidato librettista Giacosa, avvenuta nel 1906, Puccini si era orientato ver-so Giuseppe Adami, autore della “Rondine” e del “Tabarro”. A lui affiancò, per formare una coppia che potesse sostituire degnamente il tandem Giacosa-Illica, il dram-maturgo veronese Renato Simoni. Al duo Adami-Simoni il Maestro chiese, nel 1920, di scrivere un li-bretto tratto da “Turandot”, una fiaba teatrale di ambientazione esotica, scritta da Carlo Gozzi nel 18° secolo e adattata da Schiller nel 1801. Come sempre, Puccini

si rivelò esigentissimo con i suoi librettisti. Rifacimenti, modifi-che dell’impostazione e persino propositi di abbandono si alter-narono lungo i primi tre anni di attività. Nel giugno del 1923 Puc-cini si mise al lavoro sul terzo atto, ma senza lo slancio di sempre. I dubbi permanevano. Alla fine dell’anno si manifestarono i dolori alla gola provocati – sarebbe stato accertato nell’ottobre del 1924 – da un grave tumore alla faringe. Nel novembre dello stesso anno, Puc-cini moriva a Bruxelles dopo un intervento chirurgico. L’opera era rimasta incompleta, con l’ultimo duetto e il finale appena abbozzati. Su intervento di Toscanini, Franco Alfano fu incaricato di completare “Turandot”.

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sUL Podio del Festival Puccini di Torre del Lago si alterneranno come sempre nomi illustri e abili di-rettori che interpreteranno la parti-tura pucciniana alla testa dell’Orche-stra del Festival Puccini di Torre del Lago. Al maestro Alberto Veronesi è affidata la direzione di “La Bohème” che andrà in scena il 22 luglio, titolo d’apertura del 57° Festival Puccini.

Veronesi, direttore artistico del Festival, è reduce da un anno di straordinari successi come la

direzione del colossale “Nabucco” allo Stadio Olimpico, lo scorso giu-gno. Veronesi cederà la bacchetta a Mauro Roveri direttore artistico dei Corsi di perfezionamento musicale presso Teatro La Fenice e del com-plesso “ I Cameristi della Fenice “ e vicepresidente dell’Orchestra Filar-monica del teatro veneziano.

tUrandot sarà diretta dalla statunitense Keri –Lynn Wilson, che torna a Torre del Lago dopo es-sere stata apprezzata dal pubblico

LE BACCHETTE DEL FESTIVAL del Gran Teatro nell’estate 2007 alla direzione di Tosca. Alla bellissima Wilson si alternerà il maestro Gian Paolo Mazzoli direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boc-cherini” di Lucca.

madama BUtterfLy è inve-ce affidata a Valerio Galli, il primo direttore viareggino ad aver diret-to a Torre del Lago, già applaudito nel 2007 alla direzione di Tosca e nel 2009 alla testa dell’orchestra in Turandot.

I maestri:dall’alto in basso,

in senso orarioAlberto Veronesi

Mauro RoveriKeri-Lynn Wilson

Valerio GalliGian Paolo Mazzoli

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NUOVI MUSICISTI SULLA SCENAIl prologo di quest’anno: il Festival delle orchestre giovanili

iL festiVaL delle orchestre giovanili che ospi-ta i migliori talenti musicali delle più rinomate or-chestre internazionali ha fatto tappa al Gran teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago con due concerti nell’auditorium Enrico Caruso, l’11 e il 17 luglio. Hanno così fatto da preludio al variegato cartellone di eventi del 57° Festival Puccini di Torre del Lago due eventi che hanno visto protagoniste orchestre provenienti dall’Olanda (Viotta Youth Orchestra 11 luglio) e dalla Danimarca (Dusika Youth Orchestra 17 luglio.

LUnedì 11 luglio l’Auditorium Enrico Caruso ha ospitato la Viotta Youth Orchestra, compagine pro-veniente dall’Olanda e composta da 85 musicisti tra i 14 e i 23 anni. Diretta da Dick van Gasteren spa-zia in un variegato repertorio che va da Stravinsky, a Alphons Diepenbrock, da Strauss a Tchaikovsky. Il 17 luglio è stata la volta della Dusika Youth Or-chestra, proveniente dalla Danimarca e composta da 60 elementi che hanno proposto brani da Mozart, Nierlsen e Sibelius. Sul podio Casper Schreiber. La Dusika Youth Orchestra

La Viotta Youth Orchestra

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Le datedi Madama Butterfly6-11-18 agosto

La geniaLe intuizione del Maestro Puccini e Madama But-terfly consentono alla Fondazione Festival Pucciniano di mantenere sempre vivo lo scambio culturale e artistico con il Giappone, a cui il Festival Puccini farà uno speciale omaggio durante la Stagione 2011 anche in segno di amicizia e solida-rietà per gli effetti del tragico sisma dello scorso inverno. Uno speciale omaggio al Giappone nell’occasione delle rappresentazioni dell’allesti-mento, tutto giapponese, di “Mada-ma Butterfly”, grazie alla collabora-zione con l’Npo di Tokyo (Opera del Popolo giapponese ) che ha affidato al baritono Takao Okamura la regia di uno spettacolo che si annuncia di

assoluto interesse artistico per la fedeltà con cui il regista rappresen-terà tradizioni e costumi del Paese del Sol Levante.

Una CoProdUzione resa possibile anche grazie alla colla-borazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo diretto da Um-berto Donati che ha favorito la re-alizzazione di questa coproduzione in un più ampio progetto che ha vi-sto proprio a Tokyo un importante Simposio dal titolo “Madama But-terfly e la cultura giapponese” a cui hanno preso parte illustri musicolo-gi giapponesi ed internazionali per indagare la straordinaria bellezza di questa partitura con cui Puccini

riuscì a rappresentare un popolo ed una cultura senza averli mai cono-sciuti.

ogni raPPresentazione dell’opera in Giappone fa registrare sempre il tutto esaurito, le melodie di Madama Butterfly si ascoltano negli ascensori e sulle scale mobili o nelle canzoni popolari sin dagli anni trenta. Ma, come il maestro Puccini sia riuscito a così ben rap-presentare cultura e tradizioni di un Paese che non aveva mai visitato è per i giapponesi, ancora oggi, moti-vo di grande curiosità e soprattutto di indagine, oltre che di orgoglio. L’allestimento che propone il car-tellone del Festival Puccini di Torre

ESOTICA BUTTERFLYNel segno del Giappone l’allestimento filologico in riva al lago

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del Lago, interamente realizzato in Giappone , scene di Naoji Kawaguci si caratterizza per la “rilettura del libretto” in chiave filologica; il re-gista Takao Okamura pone un’at-tenzione meticolosa ai dettagli le-gati alla tradizione e al costume del Giappone.

Una fedeLtà alla tradizione giapponese che ritroveremo negli splendidi costumi dello stilista Ya-suhiro Chiji il più famoso creatore contemporaneo di kimono di cui sarà allestita durante il Festival 2011 (6 -27 agosto) negli spazi del Teatro una straordinaria Mostra, “Kimono Collection” che farà co-noscere al pubblico internazionale del Festival Puccini la straordina-ria collezione di Yasuhiro Chiji del

tradizionale costume giapponese, oggi custodita nel Museo di Kyoto.

aLtro eLemento distintivo di questo speciale allestimento del-la commovente storia della geisha è rappresentato dall’interpretazione: nei ruoli giapponesi troveremo solo interpreti giapponesi: Cio- Cio –San è Sakiko Ninomiya; Suzuki è Kimiko Suehiro; Goro, Jun Takahashi ; men-tre nei ruoli occidentali troveremo Marcello Bedoni (Pinkerton); Sergio Bologna (Sharpless); Alessandra Me-ozzi (Kate Pinkerton). Al debutto in questo titolo a Torre del Lago, alla testa di Orchestra e Coro del Festi-val Puccini il direttore Valerio Galli, il primo direttore viareggino prota-gonista sul podio del tempio della musica dedicato a Giacomo Puccini.

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Le mostre

OMAGGIO AL GIAPPONE

I FESTIVAL GIAPPONESIMostra fotografica a cura dell’Istituto Giapponese di Cultura di Romadal 5 al 31 agostoGran Foyer del Teatro Giacomo Puccini

L’ORIENTE IN ITALIACollettiva di scultori giapponesi Itto Kuetani, Yoshin Ogata, Maki Nakamura, Isao Sugiyamaluglio-agostoParco della Musica del Gran Teatro Giacomo Puccini

KIMONO COLLECTIONMostra di kimono firmati dallo stilista Yashuiro Chijidal 6 al 27 agosto Gran Teatro Giacomo PucciniSala BelvedereIngresso a pagamento

A PASSO DI DANZAMostra di Pittura di Guido Berti dal 24 al 31 luglio Gran Foyer del Teatro Giacomo Puccini

RIFLESSIONI NATURALIdi Amerigo Pelosiniluglio - agostoSala dell’Airone

COLORE E MUSICA: ARMONIA E MELODIACOPPOLA dal 30 luglio al 27 agostoGran Foyer del Teatro Giacomo Puccini

ALESSANDRO TOFANELLINel volo del coloreagosto - settembre Gran Teatro Giacomo Puccini

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daL 1880 al 1883 studia al Con-servatorio di Milano, grazie ad una borsa di studio ottenuta dalla madre presso la Regina Margherita. Sono anni di ristrettezze economiche, du-rante i quali è legato a un altro gran-de giovane musicista, Pietro Masca-gni. Tra i suoi maestri, Amilcare Pon-chielli e Antonio Bazzini. L’esordio nell’opera vede Puccini impegnato nella stesura delle “Villi” (composta come “Le Willis” nel 1883 per par-tecipare al concorso Sonzogno, non vinse, ma fu acquistata dal concor-rente Ricordi) e “Edgar”, rappresen-tata nel 1889 ma non bene accolta dal pubblico. L’incontro con Ricordi si rivelò fondamentale, in quanto l’editore, convinto delle grandi doti del giovane Puccini, gli concesse un assegno mensile. Nel 1884 aveva iniziato una relazione duratura con Elvira Bonturi, già sposata con un droghiere e madre di Fosca. Dalla loro unione nel 1886 nasce il figlio Antonio. Nel 1891 si stabilisce a Tor-re del Lago, prima in una casa d’af-fitto e poi – dal 1900 – nella villa in riva al Lago. Puccini ama la frazione lacustre di Viareggio, che considera il

luogo ideale per comporre, cacciare, passare serate con gli amici. Si di-chiara affetto da “torrelaghite acuta” e definisce così il suo ritiro: “Gaudio supremo, paradiso, eden, empireo, ‘turris eburnea’, ‘vas spirituale’, reggia...” Lascerà Torre del Lago nel primo dopoguerra, allontanato dai rumori delle torbiere, per acquista-re prima una tenuta a Orbetello e poi (nel 1921) la villa di Viareggio. Muore a Bruxelles il 29 novembre del 1924, in seguito a un intervento chirurgico per curare un tumore alla gola.

iL Vero sUCCesso gli arride nel 1893 con “Manon Lescaut”, se-guita nel 1896 da “La bohème”, che segna l’inizio della collaborazione con il duo di librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, proseguita fino al 1906. La cronologia delle altre opere è la seguente: “Tosca” (1900); “Madama Butterfly” (1904); “La fan-ciulla del West” (1910); “La rondine” (1917); “Trittico” (“Il tabarro”, “Suor Angelica”, “Gianni Schicchi”, 1918); “Turandot” (prima rappresentazione postuma nel 1926).

Cenni biografici e cronologia delle opere

iL mito Puccini si alimenta del-le trame delle sue opere, delle eroi-ne indimenticabili, ma anche del personaggio stesso, che ci appare oggi, ad oltre 150 anni dalla nasci-ta, ancora moderno. Nasce a Lucca il 22 dicembre 1858, sesto figlio dei nove avuti dalla coppia composta da Michele e Albina Magi. I Puccini sono tradizionalmente maestri di cappella del Duomo di Lucca. A die-ci anni canta nel coro della chiesa, a undici prende lezioni di musica dallo zio materno, a dodici suona l’organo in chiesa, nelle funzioni domenicali. Nel 1874 entra all’Isti-tuto musicale “Giovanni Pacini” di Lucca, e l’anno successivo ottiene il primo premio al corso d’organo della scuola. A 18 anni raggiunge a piedi Pisa per assistere all’Aida di Verdi, un incontro destinato a se-gnarlo. In questo periodo scrive le sue prime composizioni musicali.

PUCCINI IL GENIO MODERNO

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Le datedi Madame Butterfly16, 17, 19 agosto

Evelyn Millard, protagonista della “Butterfly” in prosa

di Belasco (1900)

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Novità, la “Madame Butterfly” di Belasco che sedusse Puccini

“LeggiLa e fammi sapere che ne pensi. Io sono completamente incantato dalla storia” scriveva Gia-como Puccini al suo librettista Luigi Illica nel trasmettergli la traduzione del racconto di John Luter Long “Madama Butterfly” dopo aver as-sistito a Londra alla rappresenta-zione del dramma di David Belasco, “Madame Butterfly”. Nell’estate del 1900, Puccini che era a Londra per le prove di Tosca al Covent Garden, su consiglio dell’impresario Francis Nielsen, assistette al Duke’s of York Theatre (per ben tre volte) alla mes-sa in scena londinese di “Madame Butterfly” di David Belasco (un suc-cesso già consacrato dalle preceden-ti 24 repliche a New York).

nonostante l’incapacità, per la scarsa conoscenza dell’inglese, di seguirne appieno il testo, ne rimase profondamente impressionato, lo “capì” e se ne entusiasmò, tanto da chiederne – quasi implorando – i di-ritti per farne il soggetto per il suo nuovo melodramma, appunto, “Ma-dama Butterfly”. Ad entusiasmare Puccini furono la drammatizzazio-ne, ma anche le suggestioni musicali di carattere giapponese ideate da William Furst per Belasco. Ma fu la scena della veglia, col passaggio dal tramonto all’alba, che Belasco risolse senza interruzione, a sedurre defi-nitivamente Puccini: le luci filtrate attraverso la stoffa. Quel tramonto e quell’alba di seta. Quelle note preci-se e sfumate come i colori della sera. Quell’assenza di parole inaspettata, , persino sfacciata. Quattordici minuti di sfida tra il pubblico e il regista.

DRAMMA GIAPPONESEIN PROSA

La fondazione Festival Puc-ciniano ha intesso proporre – novità assoluta del cartellone – a fianco della versione in musica di Giacomo Pucci-ni una rappresentazione molto fede-le a quella originale presentata nella primavera-estate del 1900 al Duke, grazie alla lunga ricerca fatta da Va-nia Bonetti che ne firma la regia. Va-nia Bonetti, rappresenta il dramma in maniera il più conforme possibile a quello che così tanto sedusse Puc-cini pur cercando tecniche di recita-zione più vicine al gusto del pubblico contemporaneo, ma lasciando tutti quegli elementi che, disseminati nel testo e nelle indicazioni di regia, con-tribuivano a rendere il personaggio di Butterfly così accattivante e ricco di fascino.

sarà Presentata l’intera scena della veglia, che tanto sedusse il pubblico dell’epoca e soprattutto

Puccini, senza spezzare la continuità dell’azione e risolvendo il passaggio dal tramonto all’alba attraverso un gioco di luci, per mettere in risalto quanto la condizione di estraneità della protagonista sia legata alla di-mensione della comunicazione asso-lutamente non verbale. La stessa fe-deltà alla rappresentazione londinese la ritroviamo nell’allestimento sceni-co e nei costumi ideati da Angelo Ber-tini, realizzati dalla Fondazione Cer-ratelli, sulla base di studi iconografici. La musica prevede un’esecuzione in forma ridotta dello spartito origina-le di William Furst per orchestra. Gli attori, tutti giovani, formatisi nelle più prestigiose accademie nazionali e internazionali, hanno alle spalle numerose ed importanti esperienze teatrali e cinematografiche. Madame Butterfly: Manuela Congia; Suzuki: Alice Bachi; Sharpless: Paolo Giom-marelli; Pinkerton: Simon Blackhall.

Foto di gruppo del 1910: da sinistra Giulio Gatti-Casazza, David Belasco, Arturo Toscanini e Giacomo Puccini

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In riva al lago l’allestimento del decennale del famoso musical

Uno dei mUsiCaL più cono-sciuti ed amati degli ultimi anni fa tappa a Torre del Lago nell’ambito del tour che festeggia i dieci anni dello spettacolo campione di incas-si. “Notre Dame de Paris” torna a far sognare nella magica atmosfera di Torre del Lago. L’Arena del Gran Teatro all’Aperto Giacomo Puccini ospiterà il tour del decennale dal 31 agosto al 3 settembre, quattro se-rate a suggello del ricco e variegato cartellone del 57° Festival Puccini di Torre del Lago.

sono Passati ormai dieci anni dalla prima di “Notre Dame de Pa-ris” in versione originale francese in scena al Forum di Assago il 21 marzo 2001 e 9 anni dal debutto della versione italiana dello spet-tacolo al Gran Teatro di Roma il 14 marzo 2002. In questo lunghissimo periodo di rappresentazioni in tut-to il Paese, l’Opera Popolare di Ric-cardo Cocciante e Luc Plamondon, nella versione italiana  di Pasquale Panella, ha mietuto trionfi e succes-si stagione dopo stagione. Abbiamo

quindi voluto riportare i numeri di “Notre Dame de Paris”, insieme alle notizie di carattere generale sulle ca-ratteristiche dello spettacolo e i rico-noscimenti ottenuti in tutti questi anni. In questi 10 anni: 842 repliche ad oggi in Italia; 2.500.000 spettato-ri paganti; 35 cantanti: 7 nel ruolo di Esmeralda, 5 in quello di Quasi-modo, 6 nei panni di Gringoire e di Frollo, 3 in quelli di Clopin e Febo e 4 nel ruolo di Fiordaliso; 75 ballerini, acrobati e breaker; 106 tecnici spe-cializzati; 38 città toccate dal tour;

NOTRE DAMEDE PARIS

Le datedi Notre Dame de Paris31 agosto1, 2, 3 settembre

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82 tappe; 400 ore di registrazione audio e video; 18 mezzi pesanti noleggiati; 2.846 biglietti omaggio emessi; 500 le telefonate giornalie-re per informazioni e prenotazioni; 425 gli operatori che hanno lavorato alla produzione italiana.

“notre-dame de Paris” è uno dei romanzi più famosi di Victor Hugo. Pubblicato nel 1831, fu il pri-mo grande successo dello scrittore francese. Venne infatti immediata-mente accolto con amplissimo suc-cesso, superando senza problemi le possibili censure del tempo. La tra-ma è romantica e conosciutissima. La vicenda si svolge a Parigi, nel XV secolo. Una tribù di zingari (della quale fa parte la bella Esmeralda) si è stabilita nella periferia di Pari-

gi. Quasimodo, un essere deforme e di mostruosa bruttezza, suona le campane della cattedrale di Notre Dame. Il gobbo di Notre Dame è di animo buono ma non lo manifesta.

Si innamora dell’affascinante Esme-ralda. La vicenda ha ispirato nume-rosi film (anche un lungometraggio di animazione Disney), oltre al mu-sical di Plamondon-Cocciante.

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I PARTNER DEL FESTIVAL

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In mostra gli stupendi kimono creati da Yasuhiro Chiji

Mostra KimonoDal 6 al 27 agosto

è neL segno di un ponte ideale fra l’Italia e il Giappone questa edi-zione 2011 del Festival Puccini. A cominciare dall’allestimento – par-ticolarmente fedele alla tradizione nipponica negli splendidi costumi – dell’opera “Madama Butterfly”, costumi curati dallo stilista Yasuhiro Chiji il più famoso creatore contem-poraneo di kimono.

di Chiji, sarà allestita dal 6 al 27 agosto, negli spazi del Teatro, la straordinaria mostra “Kimono Collection” che farà conoscere al pubblico internazionale del Festi-val Puccini l’eccezionale collezione di Yasuhiro Chiji del tradizionale costume giapponese, oggi custodi-ta nel Museo di Kyoto.

L’aLLestimento della “But-terfly” griffata da Yasuhiro Chiji sarà sotto i riflettori di NHK, la tv di Sta-to del Giappone pronta a realizzare uno speciale di un’ora e mezzo sul particolare legame tra la terra di Puccini e la cultura del Sol Levante.Oltre alla mostra dei kimono, nel Parco della Musica sarà allestita una collettiva di scultori giapponesi “L’Oriente in Italia” con le opere di Itto Kuetani, Manzen Yabe, Yoshin Ogata e Maki Nakamura.

Per L’aPPUntamento torre-laghese la tv nipponica NHK ha pro-

grammato uno speciale sulla cultura del Giappone che vedrà al centro proprio il regista di Madama Butter-fly Takao Okamura, e 11 donne tra cui le due protagoniste Sakiko Nino-miya che interpreterà Cio Cio San e Kimiko Suehiro, Suzuki oltre a 9 fi-guranti provenienti da Tokyo di cui due autentiche Maiko, apprendiste geisha che, con le complicate petti-nature, il trucco elaborato e gli sgar-

gianti kimono, sono, più che la gei-sha vera e propria, lo stereotipo che in Occidente si ha di queste donne. Il kimono è una veste molto formale, e la sua scelta corrisponde a canoni ben precisi. La scelta del kimono da indossare in un’occasione è legata a numerosi simboli e sottili messaggi sociali. Essa riflette l’età della don-na, il suo stato civile e la formalità dell’occasione.

LA TRADIZIONE DEL SOL LEVANTE

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uN ABiTO ANTiCOil kimono (letteralmente ‘cosa da indossare’, ‘abito’) è un indumento tradizionale giappo-nese nonché il costume nazionale del Giappo-ne. Divenne popolare nell’Viii secolo, mentre intorno al Xii secolo assunse una forma simile a quello attuale. e’ una veste a forma di T, dalle linee dritte, che arriva fino alle caviglie, con colletto e maniche lunghe. Le maniche solita-mente sono molto ampie all’altezza dei polsi, fino a mezzo metro. Per la maggior parte delle donne è impossibile indossare un kimono sen-za aiuto, dato che il tipico completo da donna consiste di almeno dodici parti separate, da in-dossare, unire e fissare secondo regole precise. Ancora oggi esistono assistenti professionali che aiutano le donne ad indossare i kimono, specialmente nelle occasioni speciali. Tali assi-stenti hanno una licenza professionale e, oltre a lavorare spesso presso i saloni di parrucchie-re, fanno anche visite a domicilio.

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IL MELODRAMMAAI RAGGI x

tra gLi aLtri eventi del pro-gramma proposto dalla rassegna estiva di Torre del Lago spicca il con-certo spettacolo di Carlo Colombara, che si terrà il 24 luglio all’Auditorium Enrico Caruso del teatro “Puccini”. “Prima analisi di un interprete” è il titolo dello spettacolo di Serenella Gragnani e Giulio Frugoli, che vede protagonista un voce illustre della li-rica italiana. Per la prima volta Carlo Colombara, uno dei più grandi bassi del nostro tempo, si presenta al pub-blico in uno spettacolo originale che lo vedrà non solo interprete ma ci farà conoscere vari aspetti della sua professione e della sua personalità.

Punto di forza sarà infatti non soltanto la scelta del repertorio (con una grossa sorpresa per il pubblico)

Nel concerto di Colombaracome nasce uno spettacolo lirico

Concerto spettacolodi Carlo Colombara24 luglio

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quanto l’impianto dello spettacolo. Carlo Colombara infatti verrà pro-posto in un contesto di “prova”, dove la regista, Serenella Gragnani, dialo-gherà con lui, mostrando al pubblico il farsi di una messinscena. Gragnani e Colombara porteranno in scena come la psicologia del personaggio permetta al regista e all’interprete di creare il ruolo.

iL Basso CarLo Colombara nasce a Bologna, dove studia come allievo di Paride Venturi. Il primo grande successo arriva nel 1986 quando, a Vercelli, partecipa al pre-stigioso Concorso “G. B. Viotti”, conquistando il premio come mi-glior cantante italiano. L’anno suc-cessivo, a Milano, vince il Concorso “As.Li.Co” e debutta in alcuni dei più rinomati teatri italiani: dall’Opera di Roma alla Fenice di Venezia, al Co-munale di Bologna. Seguono tour-née internazionali a Tokyo, Londra,

Berlino e alla Staatsoper di Vienna, che gli valgono la reputazione di uno dei migliori cantanti d’opera della sua generazione. Il debutto alla Scala è del 1989, diretto da Riccardo Muti ne “I Vespri Siciliani”. Da allora Co-lombara ha cantato nei più impor-tanti teatri lirici del mondo.

iL timBro VoCaLe scuro, la straordinaria cultura canora e una notevole facilità di coloratura fanno di lui uno dei più apprezzati cantanti nel registro di basso. I critici di tutto il mondo non mancano di esaltarne la poliedricità stilistica e le grandi doti interpretative, grazie alle quali egli può passare dalla prepotente au-torevolezza dei padri e dei monarchi verdiani alle filigrane del belcanto italiano. Il repertorio operistico e concertistico di Colombara va da Monteverdi a Puccini, passando per tutte le più importanti partiture per basso dei compositori italiani.

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aLtra novità della proposta cul-turale della Fondazione Festival Puc-ciniano è rappresentata dagli Incon-tri al Cafè Momus che animeranno il foyer del Teatro Giacomo Puccini con presentazioni di libri, documenti storici iconografici e non sulla storia del melodramma.

Gli incontri saranno coordinati e condotti da Marilena Cheli.

22 LUgLio Introduzione all’opera La BohèmeMario Fedrigo, Paolo Spadaccini.

23 LUgLioIntroduzione all’opera Turandot Mario Fedrigo, Paolo Spadaccini.

Conversazioni e anteprime sulle opere in cartellone

VEDIAMOCIAL CAFè MOMUS

INCONTRI

29 LUgLioIntroduzione all’opera Turandot con Lisa Domenici, Stefano Mecenate.

30 LUgLio Introduzione all’opera La Bohème con Lisa Domenici, Stefano Mecenate.

6 agostoPresentazione del libro “Tsunami nucleare. I trenta giorni che sconvolsero il Giappone” di Pio D’Emilia, edizioni Il Manifesto 7 agostoPresentazione del libro “Il Segreto del Re Sole” di Gianfranco Micali, edizioni Pendragon.

18 agosto Introduzione all’opera Madama Butterfly.

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Il ballerino della Scala a Torre del Lago per un galà con grandi star

Roberto Bolleand Friends26 luglio

LA MAGICA DANZA DI ROBERTO BOLLE

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Per i CULtori del balletto dei nostri giorni l’appuntamento del 26 luglio al teatro Puccini è irrinuncia-bile: per assecondare quell’amore per il virtuosismo, esibizionistico e sottilmente esaltante, intrinseco all’arte del balletto, e per appagare l’adorazione divistica che le sue star sanno suscitare. Per i neofiti della danza, trovare riuniti i brani più belli e famosi del repertorio otto-centesco e novecentesco, insieme ai migliori ballerini del momento, è invece l’occasione per accostarsi con facilità e in un’unica serata all’uni-verso del balletto. Quando poi un Gala di stelle si raccoglie intorno a Roberto Bolle, la trepidazione e il fanatismo crescono.

La sUa foLgorante car-riera, iniziata giovanissimo dopo il diploma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e l’ingresso nella compagnia scaligera, gli inviti nei più importanti teatri del mondo conteso come guest star, il corteg-giamento mediatico di magazine e

televisioni, la presenza da protago-nista e testimonial ai grandi eventi internazionali, fanno di lui un caso unico di ballerino che riesce a por-tare al balletto, come nessun altro, grandi folle e trepidanti entusiasmi.

e se Poi intorno al suo nome si raccoglie una splendente pléiade di étoiles - che gira l’Italia e il mondo con il titolo, carico di memorie ter-sicoree, “Roberto Bolle and Friends” - allora il balletto torna ad essere lo spettacolo più amato dal pubbli-co. Roberto Bolle sceglie per il suo spettacolo ballerini di fama interna-zionale, provenienti dalle migliori compagnie di balletto del mondo. Un’occasione unica per ammirare, in una stessa soirée e sul medesimo

palcoscenico, le più famose stelle del balletto di oggi ‘sfidarsi’ amiche-volmente, nel nome dell’arte della danza, in uno straordinario con-fronto di tecniche, scuole e stili.

neLLa serata del 26 luglio accanto a Bolle si esibiranno Ali-cia Amatriain (Stuttgarter Ballett, Stoccarda), Jiří Bubeníček (Dresden Semperoper Ballett, Dresda), Otto Bubeníček (Hamburg Ballett, Am-burgo), Marlon Dino (Bayerisches Staatsballett, Monaco di Baviera); Maria Eichwald (Stuttgarter Ballett, Stoccarda), Lucia Lacarra (Bayeri-sches Staatsballett, Monaco di Ba-viera), Marijn Rademaker (Stuttgar-ter Ballett, Stoccarda), Jason Reilly (Stuttgarter Ballett, Stoccarda).

nella pagina precedente Roberto Bolle.nelle foto: a destra la ballerina

Alicia Amatriain, sotto Marijn Rademaker (foto Stuttgart Ballet).

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Il sor Giacomo e la sua musica seducono i registi di cinema e tv

iL Cinema ama Puccini. Se ne sono accorti i visitatori della gran-de mostra curata dal professor Pier Marco De Santi, e allestita al Teatro Puccini nel 2008, in occasione del 150° anniversario della nascita del Maestro. Torniamo sull’argomento per ricordare alcuni titoli di film per il grande schermo e per la tv dedica-ti al compositore lucchese.

iL Primo da citare è - natural-mente - il “Puccini” di Carmine Gal-

lone del 1952, sontuosa biografia romanzata girata in Technicolor. Gabriele Ferzetti è il sor Giacomo, Marta Toren è la moglie Elvira, Ser-gio Tofano Giulio Ricordi. Miriam Bru interpreta la timida servetta di casa Puccini che si uccide gettandosi nel lago (infedeltà storica), oltretut-to ribattezzata Delia (il personag-gio reale, com’è noto, si chiamava Doria Manfredi). Se si tralasciano le pretese di accuratezza storica, il film ha un suo fascino figurativo,

PUCCINI SULLO SCHERMOAlessio Boni nel “Puccini” televisivo del 2009

in particolare la scena del funerale sul lago di Delia-Doria, con accom-pagnamento del coro a bocca chiusa della “Madama Butterfly”. Gallone richiamò Ferzetti nel successivo “Casa Ricordi” (1954), poi rifatto per il piccolo schermo nel 1993 da Mauro Bolognini.

PartiCoLarmente sugge-stivo lo sceneggiato televisivo (al-lora non si parlava ancora di fiction tv) “Puccini”, diretto nel 1972 da Sandro Bolchi e trasmesso in cin-que puntate sul primo canale Rai dal 7 gennaio 1973. Alberto Lio-nello è il convincente protagonista diviso tra caccia, musica e amori. Lo affiancano Ilaria Occhini nel ruolo di Elvira, Tino Carraro (Giu-lio Ricordi), Claudio Cassinelli, Re-nato De Carmine, Paola Quattrini. La cantanta Nada è Doria Man-fredi: ma anche qui, anziché darsi la morte col veleno, si annega nel lago Massaciuccoli. Evidentemente lo sceneggiatore Dante Guardama-gna si allineò alla versione roman-zesca del film di 20 anni prima.

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Ci sono anche dei documenta-ri su Puccini. Un paio li ha diretti Giorgio Ferroni, che nel 1938 firmò “Armonie pucciniane”, seguito, 20 anni dopo, da “Ricordi pucciniani”.Anche la televisione inglese si è oc-

cupata di Puccini. “Puccini” diretto da Tony Palmer nel 1984 e prodotto da Channel 4, vede l’attore britannico Robert Stephens nel ruolo del Mae-stro. Palmer ha al suo attivo un cen-tinaio di film ed è un autore specia-lizzato nei profili di grandi protago-nisti della musica, dai Beatles a Jimi Hendrix, per pas-sare a Maria Callas, Stravinsky, Wagner. Ha anche diret-to opere liriche,

fra le quali una Turandot rap-presentata alla Scottish Opera. Sfogliando il “Dizionario pucciniano” di Eduardo Rescigno si incontrano due film muti legati in qualche modo a Puccini. Il primo è “Cura di baci”

(Emilio Graziani, 1917), dove Giaco-mo Puccini fa la sua apparizione come comparsa; il secondo, “Nebbia azzur-ra” (regia di Lamberto M. Bosco), fu girato nel 1920 a Torre del Lago nei pressi di villa Puccini.

in temPi più recenti va ricor-dato “Puccini e la fanciulla” (2008, con Riccardo Moretti, Tania Squilla-rio, Giovanna Daddi), il coraggioso film ‘muto’ di Paolo Benvenuti, che ha rinunciato al dialogo - puntando solo sulla musica e sulla lettura di missive autentiche - per raccontare l’infelice storia di Doria Manfredi, la servetta di casa Puccini morta sui-cida nel 1909. Un film d’arte, pre-sentato a Venezia, assai applaudito dalla critica e apprezzato all’estero.

neL 2009 la Rai ha trasmesso il “Puccini” di Giorgio Capitani, con Alessio Boni nei panni del Maestro lucchese. Criticato dai melomani per varie imprecisioni, ma premiato da un buon ascolto.

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LO SPeCiALiSTA GALLONeIl regista cinematografico più pucciniano di tutti? Carmi-ne Gallone (1886-1973), un bravo artigiano del cinema (ha cominciato ai tempi del muto, restando in servizio fino agli anni ’60), che nel 1937 firmò il magniloquente (ma interessante) “Scipione l’Africano”, film di propa-ganda del regime fascista. Il “De Mille italiano” si era ac-costato a Puccini già nel 1934, con “Mein Herz ruft nach Dir”, un film musicale di ambiente operistico con Jan Kiepura e Martha Eggerth, poi distribuito in Italia col ti-tolo “E lucevan le stelle”. Poi venne “Il sogno di Butterfly” (1939), con la soprano Maria Cebotari e Fosco Giachetti. Nel 1940 Gallone realizza l’adattamento cinematografi-co di “Manon Lescaut”, con Alida Valli e Vittorio De Sica. Una curiosa attualizzazione della “Tosca” è “Avanti a lui tremava tutta Roma”, del 1946, con i nazisti al posto della polizia papalina. Seguono “Addio Mimì!” (1951) e nel 1952 il già citato “Puccini” con Gabriele Ferzetti, una delle più notevoli biografie (romanzate) del composito-re realizzate per il grande schermo. Gabriele Ferzetti tor-nò come Puccini agli ordini di Gallone nel 1954, in “Casa Ricordi”. La lista dei film pucciniani licenziati da Gallone si conclude con una “Madama Butterfly” del 1954 (in coproduzione col Giappone) e la “Tosca” del 1956.

Foto di scena di “Puccini e la fanciulla” (2008)

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A confronto il mondo terrestre e lo spirituale

IL BALLETTO CORPS ET ÂMES

“CorPi e anime”: è il titolo del balletto prodotto dal Théâtre des Champs-élysées su coreografie di Julien Lestel e musiche di Karol Beffa. In uno stile neoclassico lega-to ad un forte spirito di modernità questo balletto per dodici danzatori dalle diverse personalità ci immerge in un universo carico di emozione e virtuosismo, descrive il combatti-mento tra anima e corpo, tra mate-ria e spirito.

Lo sPettaCoLo creato su musiche originali di Karol Beffa, riflette gli scontri dell’anima e del corpo che conducono ad un equili-brio supremo mai acquisito in cui, la sostanza spirituale finisce sempre per prevalere sulla materia carnale. La gestualità è ora forte, materiale, esplosiva ma anche sottile e delicata

24 agostoCorps et Âmes

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LA SCheDACoreografie di Julien Lestel, musiche di Karol Beffa, luci di Max haas, co-stumi di Virginie Merlin. i danzatori sono: Antonio Faroppa, Fanny Fiat, Francesca Franzoso, Cinthia Laba-ronne, Caroline Lemière, Julien Le-stel, Aurora Licitra, Nicolas Noël, Gil-les Porte, Maria-Stefania Di Rienzo, Gennaro Siciliano, Marco Vesprini.

con una finezza talvolta trasparente e immediata. In “Corps et Âmes” il lavoro coreografico evidenzia e va-lorizza tutto quello che l’astratto ha di più bello e di più complesso per muovere un pubblico neofita o esperto, attraverso una danza fisica e emozionale, viva e aerea. “Lo spet-tacolo – spiega Lestel, coreografo e ballerino sulla scena con undici colleghi – ha due aspetti. Il primo è molto fisico, molto terreno, men-tre il secondo è più fluido e delicato, dando vita a quella mescolanza di materiale e spirituale che sperimen-tiamo nella nostra vita.

iL BaLLetto, con dodici dan-zatori, inizia con qualcosa di estre-mamente fisico e si conclude con un momento fortemente simbolico, legato all’anima. È un viaggio senza

narrazione, durante il quale ho cer-cato di descrivere, con il mio linguag-gio, lo scontro tra corpo e anima”.

jULien LesteL si è formato alla Scuola Nazionale di danza dell’ Opéra de Paris, e al Conservatorio superiore di Parigi, dove ha conse-guito un primo premio. E’ entrato presto a far parte di prestigiose compagnie di danza, come il Ballet-to di Monte Carlo, il Balletto Nazio-nale dell’Opéra di Parigi, il Balletto di Zurigo e – come primo danzatore – del Balletto Nazionale di Marsi-glia. Ha lavorato con i più grandi co-reografi, finché nel 2006 ha fondato la sua compagnia, la Compagnia Julien Lestel. Tra le sue ultime cre-azioni “Chopin Danse”, “Les Âmes frères”, “Constance”, “Somewhere” e naturalmente “Corps et Âmes”.

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I CONCERTI POPI POOH E RANIERISpazio anche alla musica leggera di qualità

iL festiVaL tradizionalmente riserva uno spazio a spettacoli di qualità che vanno oltre la lirica e il balletto. Quest’anno i concerti di musica leggera sono due: martedì 9 agosto I Pooh, che porteranno al gran teatro lo show del loro tour “Dove comincia il sole”. Mercoledì 10 agosto sarà la volta di Massimo Ranieri, per il gradito ritorno del suo tour “Canto perché non so nuo-tare … Da 500 repliche”.

i Pooh sono un pezzo della storia della canzone italiana. Il loro tour estivo, concepito per promuo-

vere l’album “Dove comincia il sole”, ha preso il via il 23 giugno, al Teatro Romano di Verona. Da lì è comin-ciato un viaggio di 22 tappe, che li vede ancora una volta protagonisti degli spazi aperti più affascinanti e significativi d’Italia, dal Teatro Ro-mano di Verona, al Teatro Antico di Taormina, passando per la Piazza degli Scacchi di Marostica e – ap-punto – il Teatro all’Aperto Puccini di Torre del Lago.

doPo 6 mesi sui palchi di teatri e palazzi dello sport di tutta Italia, dove hanno fatto registrare sempre

PUCCINI OFF

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il tutto esaurito, con queste ultime 22 date Roby Facchinetti, Dodi Bat-taglia e Red Canzian raggiungono quota 80 concerti: il tour più lungo dell’anno. “Dopo oltre 50 concerti nei teatri e sette nei palasport non vediamo l’ora di ritornare in pista con quello che per noi è in assoluto il tour più divertente e coinvolgente – raccontano Battaglia e soci – ogni

sera un’emozione diversa, ogni sera un confronto musicale importante tra di noi”.

“Canto PerChé non so nuo-tare” è il titolo dello spettacolo mu-sicale che Massimo Ranieri porta in scena dal febbraio 2007. Arrivato a centinaia e centinaia di repliche, lo show ripercorre i 40 anni di carriera

dell’artista svelando aneddoti e te-neri ricordi d’infanzia che porteran-no il pubblico a rivivere atmosfere lontane di un’Italia “povera, ma con le scarpe lucide”.

Lo sPettaCoLo teatrale è un omaggio alla sfera femminile, un’orchestra e un corpo di ballo di sole donne, ed è nato dalla fusione tra il doppio album “Canto perchè non so nuotare...da 40 anni!”, dove Ranieri ripropone una raccolta dei suoi maggiori successi duettan-do con talentuose vocalità come quelle di Silvia Mezzanotte, Lin-da, Simona Bencini e Jenny B., ed interpreta 14 brani dei più grandi cantautori italiani, come Battisti, Lauzi, Battiato, Endrigo, Paoli e Rossi, e la trasmissione televisiva “Tutte donne tranne me” andata in onda su Raiuno nel gennaio 2007 che vedeva ospiti, orchestra e bal-letto di solo donne.

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POMMERYBRINDA AL BELCANTO

anChe quest’anno la storica Maison di Champagne Pommery rinnova e suggella la collaborazione con la Fondazione Festival Pucci-ni per la 57.a edizione del Festival Pucciniano con “Brinda al Belcan-to”, una linea esclusiva di Champa-gne in quattro eleganti confezioni che racchiudono la magia delle melodie pucciniane ed immorta-lano le splendide scenografie delle opere di Puccini: La Bohème, Tosca, Turandot e Madama Butterfly. Le pregiate bottiglie saranno in ven-dita in poche migliaia di esemplari nelle serate dell’evento. Le confezio-ni custodiscono la cuvée Pommery Noir, etichetta nera di Champagne bouquet di Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier, creata in esclusiva da Pommery Italia per il nostro Pa-ese. I collezionisti di Champagne e

gli amanti dell’Opera non potranno fare a meno di collezionare le quat-tro etichette che compongono la linea Pommery Brinda al Belcanto.

QUeLLo con l’arte è un bino-mio che si è consolidato di anno in anno da quando nel lontano 1800 Madame Pommery aprì le storiche cantine di Reims a giovani artisti af-finché potessero realizzare pitture e sculture che oggi sono un patri-monio artistico inestimabile. Di lì a poco, nel 1874, nacque la prima opera d’arte di Pommery: il primo Brut Millesimato, pietra miliare nella storia della Maison francese e della tradizione dello Champagne in generale. Seguendo le orme stori-che di M.me Pommery, oggi si per-petua il legame dello Champagne con l’arte: dalla collaborazione con

La storica maison di champagne si lega all’arte

artisti, che realizzano in esclusiva per Pommery opere di vario gene-re, all’abbinamento del marchio ad eventi culturali di primo livello e importanza, come appunto il Festi-val Pucciniano.

iLario iannone, ammini-stratore delegato di Pommery Ita-lia sottolinea: “I motivi di questa partnership sono legati alla figura di Giacomo Puccini, grande artista e amante del “bel vivere”; la sua mu-sica rispecchia questo suo spirito spumeggiante, al quale Pommery fa eco splendidamente. L’arte delle opere di Puccini si sposa con l’ar-te della Maison Pommery, che dal 1836 trasmette eleganza, vivacità e personalità attraverso le sue cuvée, vero inno alla gioia di vivere e all’art de vivre”.

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LE STELLE DI PUCCINI

Donata D’Annunzio Lombardi

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LE STELLE DI PUCCINI

donata d’annUnzio LomBardiSoprano (È Mimì ne “La Bohème”)

Giovanissima vince il Concorso “Mattia Battistini” e per la prima volta interpreta il ruolo di Musetta ne La Bohème di Puccini, personag-gio con cui segna molte delle tappe fondamentali della sua carriera. E’ stata ospite dei più importanti teatri d’opera: il teatro alla Scala, il teatro Regio di Torino, il teatro Massimo di Palermo, l’Arena di Verona, il Re-gio di Parma, il teatro Comunale di Firenze, il San Carlo di Napoli, l’O-pernhaus di Zurigo, il Théatre des Champs Elysées, il Théatre Royal di Versailles, il Théatre du Chatelet, lo Staatstheater di Stoccarda, eccetera.

Tra i diversi ruoli interpretati: Violetta ne La Traviata, Micaela nella Carmen, Serpina ne La serva padrona (Pergolesi e Paisiello), Adal-gisa nella Norma, Poppea ne L’Inco-ronazione di Poppea di Monteverdi, Poppea nell’Agrippina di Haendel, Adina ne L’Elisir d’Amore, Oscar in Un Ballo in Maschera, Susanna ne Le Nozze di Figaro, Sophie nel Werther, Thérèse ne Les mamelles de Tirésias (Poulenc), la Damoiselle ne La da-moiselle Élue (Debussy).

Grazie alle spiccate doti sceniche e agli studi giovanili presso la pre-stigiosa scuola di danza di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, affronta con disinvoltura anche il repertorio operettistico rivelandosi in breve tempo fine interprete di personaggi quali: Valancienne de La vedova alle-gra, Hélene ne La bella Elena di Of-fenbach, Mary Lloyd ne La Duches-sa di Chicago di Kálmán, Cin Ci La dell’omonima operetta di V. Ranzato, Adele ne Il pipistrello di J. Strauss. La vittoria del primo premio assolu-to al Concorso Internazionale “Fran-cesco Paolo Tosti”, la elegge preziosa

divulgatrice del genere musicale della romanza da salotto in Europa, Giappone e America. La sua attività musicale è affiancata dalla ricerca culturale e musicologica: consegue la Laurea in Storia della Musica con lode presso l’università La Sapienza di Roma sul fraseggio di G. Puccini e quella in Psico-pedagogia con una tesi su “le distorsioni percettive nel mondo dell’opera lirica”. Tra le sue recenti interpretazioni ricordiamo: Liù in Turandot al Festival Puccinia-no di Torre del Lago (inaugurazione del Gran Teatro all’aperto), Musetta ne La Bohème al Teatro Comunale di Firenze, Emmy in Der Vampyr al Teatro Comunale di Bologna, La Prima donna ne Le convenienze e inconvenienze teatrali a Fano, Cin Ci La a Verona, il debutto nel ruolo di Mimì ne La Bohème presso il Te-atro Petruzzelli di Bari. E’ stata Cio Cio San nella “Butterfly” dell’anno a Torre del Lago.

serena farnoCChiaSoprano (È Mimì ne “La Bohème”, Liù in “Turandot”)

Nata a Pietrasanta, in provincia di Lucca, studia con il baritono Gianpie-ro Mastromei e successivamente con Giovanna Canetti. Vincitrice di vari concorsi in tutta Europa, nel 1995

ottiene la vittoria al prestigioso “Lu-ciano Pavarotti Competition” a Phi-ladelphia. Nel 1997 Riccardo Muti la accetta al biennio dell’Accademia del Teatro alla Scala e la sceglie per il ruolo di donna Anna nel mozartiano “Don Giovanni”. Ha cantato i ruoli di Mimì nella “Bohème” all’Opera di Roma, al Teatro alla Scala,al Festival Puccini di Torre del Lago, al Santa Fe Opera Festival, al Lyric Opera di Chi-cago e al Teatro La Fenice di Venezia, Leonora del Trovatore all’Operà di Losanna e al Teatro Regio di Parma e al Semperoper di Dresda, Amelia Gri-maldi nel Simon Boccanegra al Teatro la Fenice, al Teatro Verdi di Trieste e al Gran Teatro de la Maestranza di Siviglia. Ha ricoperto il ruolo titolo nella “Luisa Miller, di Alice Ford nel “Falstaff” verdiano e di Liù nella “Tu-randot” e altri ruoli di primadonna in prestigiosi teatri in Italia e all’estero. E’ stata diretta da maestri quali Ric-cardo Muti, Giuseppe Sinopoli, Zubin Metha, Daniel Oren, Yuri Temirka-nov, Alberto Zedda, Bruno Bartoletti, Nicola Luisotti, Pinchas Steinberg, Vladimir Jurowski, Gian Andrea No-seda, sir Andrew Davis, Asher Fish e ha lavorato con registi come Franco Zeffirelli, Pier Luigi Pizzi, Luca Ron-coni, Pier’Alli, Gabriele Lavia, Michele Placido, Willy Decker, Jonathan Mil-ler, Renata Scotto, Paul Curran.

Serena Farnocchia

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di Parma sotto la guida di Jenny Anvelt. In seguito ha seguito i corsi di interpretazione e stile tenuti dal soprano Renata Scotto. Nell’aprile del 1996 vince il primo premio al Concorso Internazionale “Ferruccio Tagliavini” svoltosi a Deutschlan-dsberg in Austria. Sin dal suo debut-to al Teatro alla Scala, avvenuto nel 1994 con l’Incoronazione di Poppea di Monteverdi (Virtù, Damigella; dir. M. Alberto Zedda), Annamaria Dell’Oste ha dimostrato spiccate doti vocali e di attrice che ne fanno, oggi, un artista tra le piú affermate della sua generazione.

Nelle passate stagioni è stata ac-clamata interprete ne L’elisir d’amo-re al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro dell’opera di Roma, allo Staatsoper di Vienna, allo Staatso-per di Berlino, a Tenerife ed al Teatro Sao Carlos di Lisbona, Bohème alla Deutsche Oper di Berlino ed al Fe-stival di Orange al fianco di Roberto Alagna e Angela Gheorghiu, Traviata

al Teatro Bellini di Catania ed al Te-atro Sao Carlos di Lisbona, L’enfant et les sortiléges e Die Zauberflöte (regina della notte) al Teatro Liceu di Barcelona, Lucia di Lammermo-or a Bari, Capriccio (cantante ita-liana) all’Opèra National de Paris, Il trionfo delle belle al Rossini Opera Festival, Die Fledermaus (Adele) al Teatro dell’Opera di Roma e Medea a Lisbona, Toulouse e Chatelet di Parigi. Di rilievo, inoltre, i debutti al Teatro Carlo Felice di Genova nel ruolo della Regina della notte in Die Zauberflöte ed al Maggio Musicale Fiorentino nel Die Entführung aus dem Serail sotto la direzione del M. Zubin Metha, nonchè gli esordi nel ruolo di Oscar in Un ballo in masche-ra al Teatro dell’Opera di Roma e nel ruolo di Musetta nella Bohéme a Ca-gliari, Modena, Piacenza e Ferrara. Il suo repertorio è molto vasto, come intensa è l’attività concertistica in Italia, a Pechino, Istanbul, Parigi, Vienna e altre capitali. Acclamata

anna maria deLL’osteSoprano (È Musetta ne “La Bohème”)

Nata a Udine, ha studiato presso il Conservatorio “J. Tomadini” della sua città, diplomandosi, in seguito presso il Conservatorio “A. Boito”

Anna Maria dell’Oste

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dalla critica italiana e straniera come intensa e versatile interprete lirica di rango internazionale.

aLida BertiSoprano (È Musetta ne “La Bohème”)

Inizia gli studi in Toscana con il Maestro Valiano Natali. Nel 1996, partecipa al concorso internazionale Accademia delle Muse, dove vince il premio per la migliore Voce. Nel 1997, si diploma ai corsi di perfezio-namento dell’Accademia Kairos di Verona, con i Maestri Monetti, Fus-si, Canetti, Patti. Nel 1998 e 1999, a Verona debutta in “Bohème” e ne “L’Elisir d’amore” con la compagnia  Giovani cantanti diretta dalla mae-stra Michela Forgiane. Dal 1998 stu-dia e partecipa alle Master Class del Maestro Jerzy Artysz partecipando a diversi  concerti a Valencia, Spagna.

Nel 2001 e 2002, canta in numero-si concerti e serate  di Galà per il Fe-stival Pucciniano. Nel 2003, continua

ad avere un’intensa attività concerti-stica, invitata anche da numerosi cir-coli lirici italiani. Nella stessa estate debutta in diverse Basiliche, Chiese, Cattedrali italiane “L’exultate jubila-te” di W. A. Mozart. Nel 2004 e 2005, collabora con i direttori d’orchestra Carlo Bernini e Stefano Adabbo in una serie di concerti; da sottoline-are il XII Verdi D’oro con Olga Bo-rodina e Paolo Pecchioli. Nel 2006 oltre ad avere attività concertistiche di prestigio come il concerto per la

Misericordia Nazionale con Lando Bartolini e Andrea Rola, e il concer-to per il XIII Verdi D’oro con Norma Fantini e Massimiliano Fighera ac-compagnati dal Maestro Paolo Raffo. Dal   2007   perfeziona   il   reperto-rio  Operistico  con  il  Maestro  Mar-co  Balderi  con cui tiene importanti  concerti. Nel 2008 è stata seleziona-ta dalla Cristina Muti ed ingaggiata dal Ravenna Festival per la produzio-ne di “Traviata”, diretta dal Maestro Patrick Fournillier. Successivamen-

Alida Berti

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te viene invitata a Parma dalla Fon-dazione Arturo Toscanini oer una se-lezione della “Traviata” diretta dallo stesso Fournillier.

antonia CifroneSoprano (È la Principessa in “Turandot”)

Nata a Taranto, si è diplomata in canto lirico al Conservatorio di Ma-tera ed ha avuto grandi insegnanti di perfezionamento vocale come Renata Tebaldi e Raina Kabaivanska. Vincitrice del concorso “Festival Ver-diano” indetto dal Teatro Regio di Parma, debutta nel ruolo di Alzira di Giuseppe Verdi al teatro Magnani di Fidenza. E’ chiamata ad interpretare i ruoli di madre e di strega in “Hansel e Gretel” di E. Humperdink presso il Teatro regio di Torino e Gilda in Ri-goletto accanto a Leo Nucci al Festi-val Verdiano di Roncole Verdi.

Il suo repertorio spazia anche nel campo della musica contemporanea e interpreta l’opera “Il giro di vite” di Britten al Festival  Internazionale di Musica Contemporanea di Bolzano; debutta quale Leonora ne “Il Trova-tore” a Sofia e ritorna al Teatro Ma-gnani di Fidenza nel ruolo di  Violet-ta nella Traviata. Debutta al Teatro Nacional de L’Avana a Cuba in Tosca, Mimì nella “Bohéme”, sotto la dire-

zione del Maestro Licata, al Festival Pucciniano di Torre del Lago dove torna nell’edizione del 2000 con Ma-dama Butterfly.

Nel 1999 segna comunque un altro debutto: Liù in Turandot al Teatro Verdi di Carrara a fianco di G. Dimitrova. Nel suo repertorio personaggi pucciniani, ma anche Rosaura ne “Le maschere” di Pietro Mascagni.

E’ stata insignita del titolo di “Ambasciatrice dell’Opera Italiana” in Canada -  con recital a Montréal e Toronto – ed in Giappone con un concerto dedicato a Mascagni nell’ambito del progetto culturale “Italia–Giappone 2001” a Tokyo, dove è tornata nel 2002 con un con-certo per l’inaugurazione del museo Vangi insieme al Tokyo Solisten ed al flautista A. Griminelli. Al repertorio operistico affianca un’intensa atti-vità concertistica e di musica sacra avendo più volte cantato nella Mes-sa di Requiem di G. Verdi e di W.A. Mozart e nello Stabat Mater di G.B. Pergolesi. Ha cantato più volte negli Stati Uniti, in Francia, Atene, Scozia, Amsterdam, Londra.

Nel 2004 un grande concerto evento in forma semiscenica la vede protagonista al “Festival Puccinia-no” (dov’è stata più volte acclamata

interprete): “Le Donne Di Puccini” diretto dal Maestro Veronesi e con la straordinaria partecipazione di  Placido Domingo, nelle vesti di Gia-como Puccini.

niLa masaLaSoprano (È la Principessa in “Turandot”)

Nata a Sassari, si  diploma in Can-to Lirico presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara e dal 2000 al 2004 svolge attività didatti-ca in qualità di docente presso l’Asso-ciazione musica per la pace “Bottega Ars Musicalis” nelle sedi di L’Aquila e Pescara. Si perfeziona presso l’A-teneo Internazionale della Lirica di Sulmona, seguendo i prestigiosi cor-si di perfezionamento per cantanti lirici tenuti da docenti quali: Mirella Freni, Gianni Raimondi, Gabriella Tucci e Dario Lucantoni. Componen-te del Trio Nice (Soprano e Pianofor-te a 4 mani) dalla sua formazione. 

Dal 2000 al 2006 è stata Artista del Coro del Teatro Marrucino di Chieti.

Debutta il ruolo di Bianca ne La Villegne di G. Albanese a Ortona. E’ stata la Contessa de Le Nozze di Figaro di Mozart al Teatro di Vasto. Interprete solista di un progetto personale “Natalina in America”, tra Gershwin e Brodway, al Teatro Mar-rucino di Chieti nel 2005.

Ha frequentato l’Accademia Har-monica a Modena e i corsi dell’Ac-cademia del Mediterraneo, sotto la

Antonia Cifrone

Nila Masala

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guida dei Maestri Enzo Di Matteo e Claudio Desderi. Per il Festival Operistico del Mediterraneo 2008 è stata interprete di un recital lirico – teatrale “Vissi d’arte, vissi d’amore” in occasione del 150° anniversario pucciniano ed è stata, inoltre, la Con-tessa  nell’allestimento de Le Nozze di Figaro a Ruvo di Puglia (Bari) nell’agosto 2008.

Nel 2009 ha   frequentato l’Acca-demia pucciniana di Torre del Lago. Nella Stagione Lirica Leccese è stata la Contessa di Ceprano nel Rigolet-to di Verdi  con la Regia di Vittorio Sgarbi e la Nella in Gianni Schicchi di Puccini, regia Mario Corradi. Per il 55° Festival Puccini di Torre del Lago ha ricoperto ruoli in Manon, La Fanciulla del West, Tosca, Madama Butterfly e Turandot. E’ stata invi-tata dall’Orchestra Sinfonica dello stato del Messico per dei concerti in Toluca come solista.

A Torre del Lago ha cantato anche in “Suor Angelica” nel nuovo Audito-rium, direttore Valerio Galli, regia di Vivien Hewitt.

gioVanna CasoLLaSoprano (È la Principessa in “Turandot”)

Nata a Napoli, dove si è diplomata

in canto e pianoforte presso il Con-servatorio di San Pietro in Majella. In seguito ha continuato a studiare can-to con Michele Lauro e Walter Ferra-ri. Il suo debutto è avvenuto a Spoleto per il “Festival dei Due Mondi”, dove ha preso parte alla rappresentazione dell’opera “Napoli Milionaria” di Nino Rota (con la regia di Eduardo De Filip-po). Ha poi debuttato al Teatro Verdi di Trieste nell’opera “La Campana Sommersa” di Respighi e al Teatro Regio di Torino nel “Castello del Prin-cipe Barbablù” di Bartók. Negli anni seguenti si è esibita regolarmente al Teatro Comunale di Bologna nell’ope-ra “Fedora” di Giordano, al Teatro Fi-larmonico di Verona nella “Turandot” di Busoni, e al Teatro S. Carlo di Na-poli in “Tosca” di Puccini, con Placido Domingo nel ruolo di Cavaradossi. Nel 1982 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano, nel “Il Tabarro” di Puccini e nella Fedora di Giordano, di-retto da Gavazzeni. Nel 1983 ha fatto il suo debutto a Firenze al festival del “Maggio Musicale Fiorentino”, per la direzione di Gavazzeni, e ci è tornata due anni dopo per cantare Eboli nel “Don Carlo”. Negli anni seguenti, nel medesimo festival, ha cantato in “Ma-non Lescaut”, “Cavalleria Rusticana” e “Andrea Chénier”. Un altro impor-

tante debutto è stato quello alla San Diego Opera con “Giulietta e Romeo” di Zandonai e “Tosca” con la Phila-delphia Orchestra, diretta da Un altro importante debutto è stato quello alla San Riccardo Muti.

Nel 1986 ha fatto il suo debutto al Metropolitan di New York, cantando il ruolo di Eboli nel “Don Carlo” di Ver-di, e vi è tornata nel 1991 per cantare “Tosca” accanto a Placido Domingo. Giovanna Casolla è ospite regolare di importanti teatri italiani ed esteri: ha cantato a Vienna, Monaco, Bruxelles, Buenos Aires, Rio de Janeiro, Tokyo, Ginevra, Pechino, Barcellona, Valen-cia. Ha vinto vari premi, fra i quali il “Luigi Illica” e il “Cilea”.

satomi ogawaSoprano (È Liù in “Turandot”)

Nasce in Giappone Compie gli studi musicali a Tokyo e si perfe-

Satomi Ogawa

Giovanna Casolla

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ziona a Salisburgo e in Italia, alla Scala. Al Nuovo Teatro Nazionale di Tokyo per le programmazioni dei Giovani artisti è Donna Elvira nel “Don Giovanni”, Ida nel “Pipistrel-lo”, Violetta in “Traviata”, Magda nella “Rondine”. E’ un soprano liri-co puro, dalla voce brillante e dalla bella presenza sulla scena. Durante i suoi studi, nel 1999, ha vinto il premio di Miss Universo in Giappo-ne ed ha rappresentato la bellezza asiatica nel mondo, impegnandosi in opere di beneficenza. Nel 2008 interpreta Valencienne nella “Ve-dova allegra” della Civic Opera di Fujisawa, Giappone. Nel suo reper-torio anche “Il Flauto magico”, “Così fan tutte”, “Le nozze di Figaro”, “La Bohème”, “Faust”. Ha vinto premi in importanti competizioni inter-nazionali. Vive anche a Milano, e ha la passione del tango argentino. mimma BrigantiSoprano (E’ Liù in “Turandot”)

Studia pianoforte con L.Maraviglia e canto con V. Natali. Frequenta vari corsi di perfezionamento con P.Venturi, A.Billard, A. Stella, L. Serra , K. Ricciarelli e Claudio Desderi, Vale-ria Mariconda Asciolla. Attualmente continua a perfezionarsi con il tenore Jorge Ansorena e il mezzosoprano

Maria Casula. E’ vincitrice di diversi concorsi. Nel febbraio 2006 e stata in-signita, da Mirella Freni e dal Maestro Gianni Raimondi, del premio “Rovere d’argento” in occasione del 35° anno d’attivita del circolo lirico “G. Verdi” di Rovereto s/s (Mo). Nel 2009 debutta a Torre del Lago con il ruolo di Liù nel-la Turandot. Svolge intensa attività concertistica sia in Italia che all’estero. Ha cantato diverse volte le seguenti opere in forma di concerto: Rigoletto (a fianco del baritono Leo Nucci nel 1991 a Cecina (LI) e nel 1994 a Carpi (Mo); Lucia di Lammermoor; Il Flau-

to Magico; La Boheme; La Traviata; L’elisir d’amore. Anche lo scorso anno ha interpretato il personaggio di Liù nella “Turandot” messa in scena a Torre del Lago.

sakiko ninomiya Soprano (È Cio Cio San in “Madama Butterfly”)

kimiko sUehiro Soprano (è Cio Cio San in “Madama Butterfly”)

Mimma Briganti

Sakiko Ninomiya

Kimiko Suehiro

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aLessandra meozzi Soprano (è Kate Pinkerton in “Madama Butterfly”)

Nata a Viareggio, scopre la pas-sione per il canto esibendosi in una corale cittadina. Si è diplomata in canto nel 2000 col massimo dei voti

presso il conservatorio G. Puccini di La Spezia sotto la guida di Maria Casula. Nel 2001 viene selezionata per la Bottega Sperimentale Opera Bazar del Maestro Aldo Tarabella, l’anno seguente per l’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici della Fondazione Festival Puc-cini e per il corso Città lirica Opera studio, finalizzato alla realizzazione dell’opera “La belle Helene” di J. Offenbach dove interpreta il ruolo di Leena nei teatri di Pisa, Lucca e Livorno. Studia con il maestro S. Rigacci. Nell’ambito della rassegna “ Mese Pucciniano 2003” ha eseguito il prima assoluta l’opera “ Ester” di Giuseppe Pardini in collaborazione con la Fondazione Festival Puccini. Partecipa alle produzioni di: Turan-dot (2003-2005), Madama Butter-fly (2004), Rigoletto (2005), “La tra-viata” (2005),. Nel 2006 è risultata vincitrice del ruolo di Alice nell’o-pera “Falstaff” di Verdi al concorso

a ruoli lirici Rome Festival. Succes-sivamente ha debuttato il ruolo di Donna Anna nel “Don Giovanni” di W. A. Mozart al Festival Geminiani di Follonica e successivamente ha debuttato al Teatro Antico di Taor-mina e Agrigento con la regia di Si-mone Alaimo. Per il 52° festival Puc-cini di Torre del Lago ha debuttato il ruolo di Musetta ne La Bohème e nel ruolo di Kate Pinkerton nell’ Opera Madama Butterfly, allesti-mento di Sakai City Opera. Ha inol-tre debuttato il ruolo di Mimì al Teatro degli Animosi di Carrara per le celebrazioni del Mese Pucciniano 2006 del Festival Puccini. Nel 2007 partecipa al concerto di chiusura del 22° Spring Festival di Kodaly ( Kecskemet – Ungheria) e nello stes-so anno è Bianca nella “Rondine” di Puccini a Torre del Lago. Ha inter-pretato Musetta nella “Bohème” di J. M. Folon in tournèe in Messico con il Festival Puccini.

Alessandra Meozzi

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PUCCini aveva due grandi pas-sioni, la musica e la caccia e per lui il lago di Massaciuccoli rappresentò il luogo ideale dove coltivarle entram-be. Vi arrivò nel 1891, trentatreen-ne, e decise di stabilirvisi prendendo delle stanze in affitto.

Poi arriVarono i successi di “Manon Lescaut” (1893) e della “Bohème” (1896) e con questi i dena-ri per comprare la casa della sua vita, un’antica torre di guardia (all’origine del nome di Torre del Lago) che fece completamente ristrutturare. Inter-rò anche una parte della riva del lago, con il permesso del marchese Ginori che ne era il proprietario, per realiz-zare il giardino e la strada davanti a

casa; uscendo si trovava l’imbarca-dero, da cui partiva per le battute di caccia, specialmente alle folaghe e ai beccaccini. La villa sul lago è stata anche il luogo dove Puccini ha rac-colto l’ispirazione per tante sue arie musicali, tanto che – qualche tempo prima di morire – espresse il deside-rio che le sue opere venissero rappre-sentate proprio in riva al suo amato lago. Sei anni dopo la sua morte, il desiderio diventava realtà. Il Festi-val Pucciniano, nato nel 1930, con il passare degli anni è diventato un appuntamento sempre più pre-stigioso e oggi richiama migliaia di spettatori provenienti da tutto il mondo. Per molti anni il teatro all’aperto è stato montato nella sta-

gione estiva, per poi essere rimosso durante l’inverno.

daL 2008 è operativo il nuovo Gran Teatro Puccini: un anfiteatro moderno dove si uniscono tradizio-ne, ambiente naturale e innovazione tecnologica. Un’ arena en plein air da 3370 posti e un auditorium da 495 posti consentono di ampliare l’offer-ta culturale del Festival Puccini e del-le altre manifestazioni intitolate al compositore italiano più rappresen-tato al mondo. Il nuovo teatro sorge su di una superficie di 6.600 metri quadrati: realizzato in cemento, le-gno e cristallo, è dotato di sofisticati impianti tecnologici e acustici che ne assicurano la massima funzionalità.

UN TEATROPER PUCCINI

Il luogo della musica

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Tra storia e leggendaTutti gli interpeti delle opere di Puccini

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Festival Puccini 1930-2010

L’Albo d’Oro

Magda Olivero

Beniamino Gigli

1930La Bohème: Rosetta Pampanini, Margherita Carosio, Angelo Min-ghetti, Luigi Montesano, Ernesto Badini, Giacomo Vaghi. Direttore Pietro Mascagni. Carro dei Tespi Li-rico. Regia di Giovacchino Forzano.

1931madama BUtterfLy: Ro-setta Pampanini, Olga de Franco, Angelo Minghetti, Gino Lulli. Di-rettore Edoardo Vitale. Carro dei Tespi Lirico. Regia di Giovacchino Forzano. La Bohème: Adelaide Saraceni, Pierina Giri, Beniamino Gigli, Luigi Montesano. Direttore Edoardo Vitale. Carro dei te-sPi LiriCo. Regia di Giovacchi-no Forzano.

1949 25° della morte di Puccini La fanCiULLa deL west: Ma-ria Caniglia, Galliano Masini, Paolo Silveri. Direttore Gabriele Santini.

1953madama BUtterfLy: Orietta Moscucci, Pier Mirando Ferrero, Guido Malfatti. Direttore Ino Sa-vini.

1954tUrandot: Carla Martinis, Aureliana Beltrame, Angelo Lo Fo-rese, Ugo Novelli. Direttore Fran-cesco Molinari Pradelli. manon LesCaUt: Elisabetta Barbato, Umberto Borsò, Dino Mantovani. Direttore Federico del Cupolo.

1955La Bohème: Magda Olive-ro, Carmen Piccini, Giuseppe Campora,Gino Orlandini, Antonio Zerbini. Direttore Argeo Quadri.

1956madama BUtterfLy: Roset-ta Noli, Anita Caminada, Flaviano Labò. Direttore Argeo Quadri. La fanCiULLa deL west: Elisa-betta Barbato, Antonio Annalo-ro,   Piero Guelfi.   Direttore Argeo Quadri.

1957manon LesCaUt: Clara Pe-trella, Giacinto Prandelli, Renata Cesari. Direttore Argeo Quadri. taBarro: Margaret Mas, Au-relio Oppicelli, Gastone Limarilli. sUor angeLiCa: Marina Cuc-chio, Federica Nicolich, Rina Caval-laro. gianni sChiCChi: Lydia Coppola, Renato Capecchi  Dino Formichini, Ugo Novelli. Direttore Argeo Quadri.

1958 Centenario della nascita di PuccinitosCa: Antonietta Stella, Giu-seppe Di Stefano, Anselmo Colza-ni. Direttore Nino Sonzogno.

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1959madama BUtterfLy: Anto-nietta Stella, Angelo Marchiandi, Afro Poli. Direttore Napoleone An-novazzi. La Bohème: Ofelia Di Marco, Ferruccio Tagliavini, Wal-ter Monachesi. Direttore Ottavio Ziino.

1960La fanCiULLa deL west: Gigliola Frazzoni, Giuseppe Savio, Andrea Mongello. Direttore Ot-tavio Ziino. taBarro: Luciana Bertoli, Salvatore Puma, Attilio D’Orazi. sUor angeLiCa: Iva-na Tosini, Rina Corsi. gianni sChiCChi: Ofelia Di Marco, Gino Bechi, Angelo Marchiandi. Diretto-re Ottavio Ziino.

1962La fanCiULLa deL west: Antonietta Stella, Giuseppe Di Ste-fano, Anselmo Colzani. Direttore Oliviero De Fabritiis. Regia di En-rico Frigerio. La Bohème: Ilva Ligabue, Mariella Adami, Gianni Raimondi, Rolando Panerai. Diret-tore Luciano Rosada. Regia di Car-lo Picconato.

1964tosCa: Anna De Cavalieri, Ma-rio del Monaco, Tito Gobbi. Di-rettore Franco Mannino. Regia di Carlo Acly Azzolini. manon LesCaUt: Vera Mantovani, Giu-seppe Gismondo, Attilio D’Orazi. Direttore Ottavio Ziino. Regia di Carlo Acly Azzolini.

1966La Bohème: Marcella Pobbe, Anna Maccianti, Gianni Raimondi, Giangiacomo Guelfi, Giorgio Gior-getti, Agostino Ferrin. Direttore Nello Santi. Regia di Luciano No-varo. madama BUtterfLy: Virginia Cordoni, Bruno Prevedi, Enzo Sordello, Flora Rafanelli. Di-rettore Ermanno Wolf-Ferrari.

1972madama BUtterfLy: Wilma Vernocchi, Licia Galvano, Adriana Alinovi Pirali, Beniamino Prior, Piero Francia. Direttore Giacomo Zani Regia di Beppe De Tomasi. La fanCiULLa deL west: Gianna Galli, Giuseppe Giacobini, Anselmo Colzani. Direttore Giu-seppe Morelli. Regia di Beppe De Tomasi.

1973La Bohème: Adriana Maliponte,Elena Baggiore, Benia-mino Prior, Angelo Romero, Gior-gio Giorgetti, Giancarlo Luccandi. Direttore Giacomo Zani. Regia di Gianpaolo Zennaro. manon Le-sCaUt: Virginia Zeani, Michele Molese, Rolando Panerai. Direttore Nino Bonavolontà. Regia di Beppe De Tomasi.

197450° della morte di Giacomo PuccinitosCa: Emma Renzi, Orianna Santunione, Placido Domingo, Giorgio Meriggi, Antonio Boyer. Direttore Ferruccio Scaglia. Regia di Beppe De Tomasi. taBarro: Navia Maria Goltara, Mario Del Monaco, Walter Alberti. sUor

Gigliola Frazzoni

angeLiCa: Irma Capace Minu-tolo, Adriana Lazzironi, Adriana Camani, Corinna Vozza. gianni sChiCChi: Adriana Valentini, Antonio Bevacqua, Angelo Rome-ro. Direttore Ottavio Ziino. Regia di Beppe De Tomasi. madama BUtterfLy: Raina Kabai-vanska, Anna Di Stasio, Nunzio Todisco, Angelo Romero. Diretto-re Alberto Paoletti. Regia di Aldo Masella. tUrandot: Danika Mastilovic, Emma Renzi, Adriana Santunione, Giancarlo Luccardi. Direttore Nino Bonavolontà. Regia di Dario Micheli.

1975La Bohème: Renata Scotto, Elena Zilio, Luciano Pavarotti, Ot-tavio Garaventa, Angelo Romero, Giorgio Giorgetti, Carlo Zardo. Direttore Giacomo Zani. Regia di Giovanni Miglioli. manon LesCaUt: Celestina Casapietra, Amedeo Zambon, Angelo Romero. Direttore Ferruccio Scaglia. Regia di Giovanni Miglioli.

1976La Bohème: Katia Ricciarel-li, Adriana Maliponte, Gabriella Ravazzi, Giovanna Santelli, Josè Carreras, Franco Corelli, Ottavio Garaventa, Angelo Romero, Mau-rizio Mazzieri, Giuseppe La Mac-chia, Gianni De Angelis. Direttore

Giuseppe Di Stefano

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Nino Sonzogno. Regia di Gianrico Becher. madama BUtterfLy: Raina Kabaivanska, Rita Talarico, Lucia Stanescu, Silvana Mazzieri, Ottavio Garaventa, Beniamino Prior, Walter Alberti. Direttore Reynald Giovaninetti. Regia di Gianrico Becher.

1977tosCa: Raina Kabaivanska, Rad-milla Bakocevic, Luciano Pavarotti, Josè Carreras, Franco Tagliavini, Louis Manikas, Gian Piero Ma-stromei, Direttore Nino Sonzogno. Regia di Tito Gobbi. madama BUtterfLy: Elena Mauti Nun-ziata, Silvana Mazzieri, Beniamino Prior, Alberto Rinaldi. Direttore Maurizio Rinaldi. Regia di Franca Valeri.

1978madama BUtterfLy: Maria Chiara, Lorenza Canepa, Anna Di Stasio, Ottavio Garaventa, Giorgio Merighi, Antonio Boyer. Direttore Nino Bonavolontà. Regia di Gio-vanni Miglioli. La Bohème: Ka-tia Ricciarelli, Raina Kabaivanska, Mariella Devia, Giorgio Merighi, Giuseppe Giacobini, Angelo Rome-ro, Gianni De Angelis, Silvano Pa-gliuca. Direttore Edoardo Mueller. Regia di Dario Micheli.

1979tosCa: Renata Scotto, Helia T’Hezan, Gianfranco Cecchele, Nunzio Todisco, Aldo Protti, Ro-lando Panerai, Ettore Nova. Di-rettore Giuseppe Sinopoli. Regia di Renzo Giacchieri. La fanCiULLa deL west: Oli-via Stapp, Silvano Carroli, Giusep-pe Giacobini, Nicola Martinucci. Direttore Gian Luigi Gelmetti. Re-gia di Renzo Giacchieri.

1980manon LesCaUt: Rosalind Plowright, Giuliano Cianella, Gior-gio Casellato Lamberti, Ettore Nova. Direttore Giampiero Taver-na. Regia di Renzo Giacchieri.

1981La Bohème: Mietta Sighele, Katia Ricciarelli, Marta Taddei, Veriano Lucchetti, Ettore Nova, Giancarlo Luccardi, Armando Ario-stini. Direttore Giampiero Taverna. Regia di Sylvano Bussotti. tosCa: Eva Marton, Giuliano Cianella, Ingvar Wixell. Direttore Nicola Re-scigno. Regia di Fiorenzo Giorni.

1982tUrandot: Olivia Stapp, Miet-te Sighele, Ermanno Mauro, Dimi-ter Petkov. Direttore Yuri Ahrono-vich. Regia di Sylvano Bussotti. La Bohème: Elena Mauti Nun-ziata, Adriana Anelli, Ottavio Garaventa, Lorenzo Saccomani, Armando Ariostini, Giancarlo Luc-cardi. Direttore Giampiero Taver-na. Regia di Sylvano Bussotti.

1983tUrandot: Olivia Stapp, Ceci-lia Gasdia, Adriana Maliponte, Er-manno Mauro, Giancarlo Luccardi, Ferruccio Furlanetto. Direttore Nicola Rescigno. Regia di Sylvano Bussotti. manon LesCaUt: Rosalind Plowrigth, William Johns, Ermanno Mauro, Rolando Panerai. Direttore Nicola Rescigno. Regia di Fiorenzo Giorgi.

1984madama BUtterfLy: Diana Soviero, Elena Mauti Nunziata, Eleonora Jankovic, Tiziana Tra-monti, Beniamino Prior, Vicente Sardinero, Tullio Pane. Direttore Marcello Panni. Regia di Pier Lu-igi Samaritani. Le ViLLi: Carlo Desideri, Cristina Rubin, Anto-nio Savastano.

1985tosCa: Marilyn Zachau, Giaco-mo Aragall, Ingvar Wixell, Vin-cente Sardinero, Aldo Bramante, Alfredo Mariotti. Direttore Da-niel Oren. Regia di Sandro Sequi. La Bohème: Fiamma Izzo D’A-mico, Alida Ferrarin, Ivan Kiukciev,

Franco Farini, Giacomo Aragall, Alberto Rinaldi, Vicente Sardine-ro, Roberto Scandiuzzi, Armando Ariostini Direttore Emil Tchaka-nov. Regia di Luciano Alberti.

1986La fanCiULLa deL west: Mary Jane Johnson, Alain Fun-dari, Giorgio Casellato Lamberti, Nicola Martinucci, Angelo Mar-chiandi, Giancarlo Tosi, Arman-do Ariostini. Direttore Gianluigi Gelmetti. Regia di Angelo Corti. tosCa: Maria Slatinaru, Gio-vanna Casolla, Lando Bartolini, Ruben Dominguez, Luis Lima, Sil-vano Carroli, Franco De Grandis, Alfredo Mariotti. Direttore Daniel Oren. Regia di Sandro Sequi.

1987tUrandot: Eva Marton, Dawn Symes, Galina Savova, Ermanno Mauro, Paolo Washington, Ma-ria Chiara, Alessandra Pacetti, Giancarlo Ceccarini, Tullio Pane, Antonio Bevacqua. Direttore An-gelo Campori. Regia di  Giancarlo Corbelli. La Bohème: Mietta Sighele, Lucetta Bizzi, Nuccia Fo-cile, Veriano Luchetti, Giovanni De Angelis, Armando Caforio. Di-

Mario del Monaco

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rettore Marcello Panni. Regia  di Stefano Piacenti. gianni sChiCChi: Giuseppe Taddei, Alida Ferrarin, Fedora Barbieri, Vincenzo La Scola. Direttore Bruno Moretti. Regia di Pino Quartullo.

1988La rondine: Elena Mauti Nunziata, Lucetta Bizzi, Vincen-zo Bello, Giuseppe Fallisi, Stefa-

Ghena Dimitrova

Giuseppe Taddei

no Antonucci. Direttore Pier Luigi Urbini. Regia di Simona Marchini. tUrandot: Marita Napier, Dawn Symes, Antonio Ordonez, Alessandra Pacetti, Giovanni De Angelis, Iorio Zennaro, Saverio Bambi, Bonaldo Gaiotti. Direttore Giuliano Carella. Regia di Gian-carlo Corbelli. taBarro: Silva-no Carroli, Giorgio Merighi, Mara Zampieri. Direttore Maurizio Are-na. Regia di Stefano Reali.

1989madama BUtterfLy: Yoko Watanabe Grimaldi, Mietta Sighe-le, Paola Fornasari Patti, Antonella Trevisan, Dario Raffanti, Nazare-no Antinori, Giovanni De Angelis, Andrea Piccinini. Direttore Bruno Moretti. Regia di Renzo Giacchieri. tUrandot: Olivia Stapp, Lucet-ta Bizzi, Antonio Ordonez, Paolo Washington, Stefano Antonucci, Giovanni De Angelis, Florindo Andreoli, Saverio Bambi. Diretto-re Giuliano Carella. Regia di Gian-carlo Cobelli. sUor angeLiCa: Yoko Watanabe, Mirna Pecile, Gudrum Nardi, Salome Manfred Jung, Reinhild  Runkel, Karin Lo-yee, Carmen Reppel, Franz Ferdi-nand Nentwig. Direttore Heinrich Bender. Regia di Christian Sauser.

1990tosCa: Rosalind Plowright, Jean Glennon Whiterhouse, Giuseppe Giacobini, Salvatore Fisichella, Sil-vano Carroli, Franco Giovine, Luigi Roni. Direttore Giuliano Carella. Regia di Attilio Colonnello. ma-dama BUtterfLy: Yoko Wa-tanabe, Simona Zambruno, Mirna Pecile, Salvatore Fisichella, Salvato-re Ragonese, Giovanni De Angelis. Direttore Bruno Moretti. Regia  di Renzo Giacchieri.

1991tUrandot: Ghena Dimitrova, Sofia Larsen, Lando Bartolini, Da-niela Longhi, Paolo Washington, Giancarlo Ceccarini, Florindo An-dreolli. Direttore Yuri Aronovitch. Regia di Sylvano Bussotti. mada-ma BUtterfLy: Maria Spaca-gna, Adriana Morelli, Giorgio Me-

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Placido Domingo

righi, Salvatore Ragonese, Giovan-ni De Angelis, Oslavio De Credico. Direttore Angelo Campori. Regia di Renzo Giacchieri. Le ViLLi: Lu-cetta Bizzi, Giorgio Merighi, Anto-nio Salvatori, Giuseppe di Stefano. taBarro: Franco Giovine, Giu-seppe Giacobini, Giovanna Casolla. Direttore Reynald Giovaninetti. Regia di Flavio Trevisan.

1992tosCa: Ghena Dimitrova, Adria-na Morelli, Giorgio Merighi, Gian-franco Cecchele, Lando Bartolini, Franco Giovine, Seng Hyoun Ko. Direttori Niska Baresa, Lovrenc Arnic. Regia di Flavio Trevisan.

1993gianni sChiCChi: Mauro Buda, Giuseppe Altomare, Giuliano Di Filippo, Luca Bodini, Annama-ria Chiuri, Annagrazia Carnovali. Direttore Marcello Panni. Regia di Rolando Panerai. La Bohème: Fiorella Burato, Olatz Saitua Iribar, Jordi Galofrè, Fabio Tinalli, Ramon De Abdres, Duccio Dal Monte. Di-rettore Stefano Ranzani. Regia di Luciano Alberti.

1994tUrandot: Ghena Dimitro-va, Barbara De Maio, Lando Bar-tolini, Nicola Martinucci, Maria Chiara, Adriana Morelli Direttore Ralf Weikert. Regia di Beppe De Tomasi. La Bohème: Maria Spacagna, Maria Pia Jonata, Keith Olsen, Claudio Di Segni, Giancarlo

Pasquetto, Fernando Costa, Orazio Mori, Enrico Turco. Direttore Rey-nald Giovaninetti. Regia di Rolan-do Panerai.

1995La fanCiULLa deL west: Barbara Daniels, Katleen McCalla, Antonio Salvatori, Lando Bartoli-ni. Direttori Christian Badea, Ja-nos Acs. Regia di Roberto Faenza. tosCa: Barbara De Maio, Galina Kalinina, Giovanna Casella, José Cura, Nunzio Todisco, Franco Giovine, Antonio De Gobbi, Gra-ziano Polidori. Direttore Garcia Navarro. Regia di Gianni Quaran-ta. madama BUtterfLy: Adriana Morelli, Natalia Dercho, Keith Olsen, Mario Carrara, Mau-ro Buda,Adriana Cicogna. Direttori Marcello Panni, Joanos Acs. Regia di Patricia Panton.

1996La Bohème: Denia Mazzola Ga-vazzeni, Maria Pia Jonata, Salvatore Fisichella, Claudio di Segni, Rose-mary Musoleno, Mina Yamazaki, Marcello Jenis, Michele Porcelli, Orazio Mori, Giacomo Prestia. Di-rettore Peter Mark. Regia Mario Monicelli. manon LesCaUt: Laura Niculescu, Paolo Ruggiero, Lando Bartolini, Graziano Polidori. Direttore Angelo Campori. Regia di Attilio Colonnello. tUrandot: Ghena Dimitrova, Christian Jo-hannsson, Andreev Kostadin, Katia Ricciarelli, Maria Vitali. Direttore Rico Saccani. Regia di Sergio Vela.

1997tosCa: Ines Salazar, Laura Nicu-lescu, Josè Cura, Mario Malagni-ni, Sherill Milnes, Ko Seng Youn. Direttore Antonio Guadagno. Re-gia di Vivien Hewitt. madama BUtterfLy: Natalia Dercho, Maria Pia Jonata, Claudia Marchi, Fulvia Bertoli, Alberto Cupido, Carlos Antonio Moreno, Rolando Panerai, Mauro Buda. Direttore Maurizio Arena. Regia di Rolando Panerai.

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Katia Ricciarelli

1998tUrandot: Giovanna Casolla, Leila Guimarez, Natalia Margrit, Alberto Cupido, Jan Storey, Anto-nia Brown, Maria Pia Jonata. Di-rettore Elio Boncompagni. Regia di Daniele De Plano. gianni sChiCChi: Angelo Ro-mero, Bruno De Simone, Pietro Ballo, Alessandro Panaja, Luciana Serra, Antonella Carnovali.

1999La Bohème: Patriza Pace. Anto-nia Cifrone, Gianna Queni, Salvato-re Fisichella, Josè Sampre, Anna Lu-isa Scano, Patrizia Cigna, Mimma Briganti. Direttore Niksa Bareza. Regia di Giuseppe Giuliano. tU-randot: Audrey Stottler, Laura Niculescu, Christjan Johannsson, Antonio Ordonez, Luciana Serra, Maria Pia Jonata, Gianna Queni, Luigi Roni. Direttore Alberto Vero-nesi. Regia di Peter Selam.

2000tosCa: Norma Fantini, Laura Niculescu, Natalia Margarit, Ri-chard Margison, Dario Volontà Seng Hyou Ko, Justino Diaz. Di-rettore Alberto Veronesi. Regia di Beni Montresor. La Bohème: Anna Laura Longo, Antonia Cifro-ne, Cesare Catani, Sergio Panajia, Mimma Briganti, Domenico Bal-zani, Sergio Bologna, Roberto Nelcini. Direttori Andrea Licata, Massimo Morelli. madama BUtterfLy: Maria Pia Jonata, Fulvia Bertoli Salvatore Fisichella Sergio Bologna, Marco Chingari. Direttori Mario Perusso, Massi-mo Morelli. Regia Vivien Hewitt. Scene Kan Yasuda.

2001tUrandot: Giovanna Casolla, Gegam Grigorian, Xiu Wei Sun, Ni-colay Bikov. Direttore Alberto Vero-nesi. Regia di Roberto Laganà Mano-li. tosCa: Daniela Longhi, Antonia Cifrone, Ignacio Encinas, David Pittman-Jennings. Direttore Andrea Licata. Regia Beni Montresor.

2002manon LesCaUt: Norma Fantini, Domenico Balzani, Ga-briel Sadè, Keith Olsen, Luciano Leoni. Direttore Alberto Veronesi. Regia di Luis Castro. tosCa: An-

tonia Cifrone, Nicola Martinucci, Alberto Mastromarino. Direttore Roberto Tolomelli. Regia di Beni Montresor ripresa da Gaetano Mi-glioranzi. tUrandot: Giovan-na Casolla, Paola Romanò, Mas-simo La Guardia, Paolo Battaglia, Lando Bartolini, Renzo Zulian, Serena Farnocchia, Anna Luisa Scano. Direttori Claudio Scimone, Bruno Nicoli. Regia di Roberto La-ganà Manoli.

2003La Bohème: Carla Maria Izzo, Maria Luigia Borsi, Ramon Vargas, Carlo Ventre, Valter Borin, Virginia Wagner, Rita Cammarano, Vladi-mir Stoyanov, Domenico Balzani. Enrico Marrucci, Cosimo Diano. Direttore Alberto Veronesi. Regia di Maurizio Scaparro. Scene e co-stumi di Jean-Michel Folon. ma-dama BUtterfLy: Veronica Villaroel, Hui He, Chiara Chialli, Teresa Nicoletti, Giorgio Merighi, Stefano Secco, Antonio Salvatori. Direttore Keri Lynn Wilson. Regia di Vivien Hewitt. Scene Kan Ya-suda. Costumi Regina Schrecker. tUrandot: Maria Dragoni, Paola Romanò, Alfredo Zanazzo, Riccardo Ferrari, Marcello Giorda-ni, Anna Laura Longo, Mina Tasca, Massimo La Guardia. Direttori Ja-cek Kaspszyk, Bruno Nicoli. Regia

Luciano Pavarotti

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scene e costumi di Roberto Laganà Manoli. manon LesCaUt: Da-niela Dessì, Antonia Cifrone, Ales-sandro Corbelli, Fabio Armiliato, Lando Bartolini, Franco Boscolo. Direttore Antonio Pirolli. Regia di Josè Luis Castro. Scene e costumi Igor Mitoraj.

2004madama BUtterfLy: Da-niela Dessì, Fabio Armiliato, Juan Pons. Direttore Placido Domingo. Scene Arnaldo Pomodoro. Costu-mi Guillermo Mariotto. mada-ma BUtterfLy: Carla Maria Izzo, Mariella Guarnera, Vincenzo La Scola, Stefano Secco, Marzio Giossi, Luca Salsi. Direttore Al-berto Veronesi. Regia di Vivien Hewitt. Scene Kan Yasuda Costu-mi Regina Schrecker. madama BUtterfLy: Kim Yoo Sun, Jang Hyun Ju, Lee Hyun, Choi Jong Woo. Direttore  Choi Seung Han. Regia di Chung Kab Gyun. Scene Lee Hak Sun. Costumi Lee Soo Dong, Canezou By Mavel, Saeki Masaaki (coproduzione Seoul-Tor-re del Lago). tosCa: Francesca Patanè, Andrea Bocelli, Giuseppe Gipali, Giorgio Surian, Alberto Mastromarino. Direttori Steven Mercurio, Jacek Kaspszyk. Regia di Beni Montresor. tUrandot: Maria Dragoni, Franco Farina, Nicola Martinucci, Maria Luigia Borsi, Anna Laura Longo, Riccardo Ferrari, Gianvito Ribba, Massimo La Guardia. Direttore Keri Lynn Wilson. Regia Daniele De Plano. Scene Pietro Cascella. Costumi Cordelia von den Steinen.

2005La fanCiULLa deL west: Daniela Dessì, Lucio Gallo, Fabio Armiliato, Massimo La Guardia, Andrea Patucelli. Direttore Alber-to Veronesi. Regia di Ivan Stefa-nutti. Scene e costumi Nall. La Bohème: Atonia Cifrone, Ruth Kerr, Roberto Aronica, Costyantyn Andreyev, Maria Costanza Nocen-tini, Luca Salsi, Alessandro Luon-

go. Direttore Keri Lynn Wilson. Regia di Maurizio Scaparro. Scene e costumi di Jean-Michel Folon. tUrandot: Francesca Patanè, Stefania Spaggiari, Marcello Gior-dani, Maurizio Graziani, Anna Laura Longo, Irina Muratbekova, Riccardo Ferrari, Gianvito Ribba, Massimo La Guardia. Direttore Bruno Vicoli. Regia Daniele De Plano. Scene Pietro Cascella. Co-stumi Cordelia Von den Steinen. madama BUtterfLy: Sun Xiu Wei, Renata Lamanda, Marco Berti Nicola Alaimo. Direttore Lu-kas Karytinos. Regia di Chung Kab Gyun. Scene Lee Hak Sun. Costu-mi Michelle Rutkowski.

2006La Bohème: Adriana Damato, Serena Farnocchia, Ilina Mihay-lova, Alessandra Meozzi, Roberto Aronica Stefano Secco, Marzio Giossi, Luca Salsi. Direttore Ju-lian Kovatcev. Regia di Maurizio Scaparro. Scene e costumi di Je-an-Michel Folon. tUrandot: Anna Shafajnskaia, Doina Dimi-triu, Frank Porretta, Warren Mok, Maria Costanza Nocentini, Mina Tasca Yamazaki, Rafal Siwek. Di-rettori Claudio Sciamone, Carmine Pinto. Regia Daniele De Plano. Sce-ne Pietro Cascella. Costumi Cor-delia Von den Steinen. tosCa: Norma Fantini, Antonia Cifrone, Andrew Richards, Lucio Gallo. Di-rettore Alberto Veronesi. Regia di Mario Corradi. Scene di Igor Mito-raj. madama BUtterfLy: Hi-sami Namikawa, Keiko Yokoyama, Yukiko Tanaka, Alessandra Me-ozzi, Massimiliano Pisapia, Luca Salsi. Direttore Roberto Zarpellon. Regia di Masayoshi Kuriyama. Sce-ne Sumiko Masuda. Costumi Kat-sumi Kishii.

2007madama BUtterfLy: Elmi-ra Veda, Tizia Ducati, Annamaria Popescu, Annunziata Vestri Carlo Barracelli, Luca Salsi. Direttore Laurence Gilgore. Regia Stefano

Vizioli. Scene e costumi Ugo Ne-spolo. Tosca: Antonia Cifrone, Marcello Giordani, Giorgio Surian. Direttori Keri Lynn Wilson, Valerio Galli. Regia Mario Corradi., Scene e costumi Igor Mitoraj. La Bohè-me: Norma Fantini, Maria Luigia Borsi, Donata D’Annunzio Lom-bardi, Chun Yu Xu, Massimiliano Pisapia. Regia Maurizio Scaparro. Scene e costumi Jean-Michel Fo-lon. La rondine: Svetla Vassi-leva, Maya Dashuk, Fabio Sartori, Emanuele Giannino, Marzio Gios-si. Regia Lorenzo Amato. Scene e Costumi Nall.

2008ConCerto inaUgUraLe: Fi-larmonica e Coro della Scala. Dire-zione Riccardo Chailly. Maestro del coro Bruno Casoni. Con Martina Serafin, Svetla Vassileva, Massi-miliano Pisapia, Carlo Bosi, Anto-nello Palombi, Ernesto Panariello. tUrandot: Francesca Patané, Susan Foster, Francesco Hong, Do-

Raina Kabaivanska

Daniela Dessì

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nata D’Annunzio Lombardi, Dejan Vatchkov, Massimiliano Valleggi, Emanuele Giannino, Nicola Pa-mio. Direzione Alberto Veronesi e  Giuseppe Acquaviva. Regia Mau-rizio Scaparro. Scene Ezio Frige-rio. Costumi Franca Squarciapino. edgar: Marco Berti, Cristina Gallardo-Domas, Rossana Rinal-di, Luca Salsi, Filippo Polinelli. Di-rezione Pier Giorgio Morandi. Re-gia Vivien A. Hewitt. Scene Roger Dean. Costumi Freyja Dean.tosCa: Daniela Dessì, Hui He, Fabio Armiliato, Ji Myung Hoon, Giorgio Surian. Direzione Yoel Levi e Cem Mansur. Regia Ma-rio Corradi. Scene e costumi Igor Mitoraj. madama BUtter-fLy: Liping Zhang, Elmira Veda, Mariella Guarnera, Massimilia-no Pisapia, Alessandro Corbelli, Marzio Giossi. Direzione Julian Reynolds e Carmine Pinto. Regia Stefano Vizioli. Scene e costumi Ugo Nespolo.

2009Bohème: Maija Kovalevska, Roberto Aronica, Silvia Della Bene-

detta, Alessandra Meozzi, Cristina Barbieri, Gianluca Terranova, Luca Salsi, Massimiliano Valleggi. Diret-tore Marcello Rota. Scene e costu-mi di Jean-Michel Folon.tosCa: Amarilli Nizza, Ambro-gio Maestri, Antonello Palombi, Olga Romanko, Enrique Ferrer, Silvio Zanon. Direttore Fabrizio Maria Carminati, scene di Antonio Mastromattei, costumi di Pierlu-ciano Cavallotti.tUrandot: Francesco Hong, Park Sung-Kyu, Elena Popovskaya, Giovanna Casolla. Direttore Vale-rio Galli, scene di Ezio Frigerio, co-stumi di Franca Squarciapino.manon LesCaUt: Martina Se-rafin, Marcello Giordani, Giovanni Guagliardo, Alessandro Guerzoni. Direttore Alberto Veronesi, scene di Poppi Ranchetti, costumi di Gio-vanna Fiorentini.

2010La fanCiULLa deL west: Daniela Dessì, Franco Armiliato, Carlos Almaguer, Luigi Roni, Gio-vanni Guagliardo, Cristiano Oli-

vieri. Direttore Alberto Veronesi, scene di Franco Adami, costumi di Giovanna Fiorentini.madama BUtterfLy: Ama-rilli Nizza, Donata D’Annunzio Lombardi, Massimiliano Pisapia, Luciano Ganci, Renata Lamanda, Hermine-Claude Huguenel, Fabio Capitanucci, Marzio Giossi. Diret-tori Eve Queler, Salvatore Percac-ciolo; scene di Kan Yasuda, costu-mi di Regina Schrecker. tosCa: Maria Guleghina, Liudmyla Monastyrska, Walter Fraccaro, Sung Kyu Park, Giorgio Surian, Marco Vratogna. Direttori Piergiorgio Morandi, Fabio Ma-strangelo; scene di Antonio Ma-stromattei, costumi di Pierluciano Cavallotti. tUrandot: Martina Serafin, Ian Storey, Donata D’Annun-zio Lombardi, Mimma Briganti, Alessandro Guerzoni, Roberto Accurso, Cristiano Olivieri, Ni-cola Pamio. Direttori Hirofumi Yoshida, Mauro Roveri; scene di Ezio Frigerio, costumi di Franca Squarciapino.

Maria Guleghina (Photo Petra Stadler)

Donata D’Annunzio Lombardi

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