Città di Cividale del Friuli · Comune di Cividale del Friuli Corso Paolino d'Aquileia, 2 ......

36

Transcript of Città di Cividale del Friuli · Comune di Cividale del Friuli Corso Paolino d'Aquileia, 2 ......

Città di Cividale del Friuli

Periodico

Cividale del FriuliAnno 2 - numero 6 - Dicembre 2004

(chiuso in redazione il 20-11-2004)

Pubblicazione bimestraleAutorizzazione del Tribunale di Udine

n° 22 del 13/08/2003

DirezioneDirezioneDirezioneDirezioneDirezioneComune di Cividale del FriuliCorso Paolino d'Aquileia, 2

33043 Cividale del Friuli (UD)

Direttore RDirettore RDirettore RDirettore RDirettore ResponsabileesponsabileesponsabileesponsabileesponsabileAttilio Vuga

RRRRResponsabile di Responsabile di Responsabile di Responsabile di Responsabile di RedazioneedazioneedazioneedazioneedazioneDaniela Miani

Tel. 0432 710136 Fax 0432 710103

e-mail: [email protected]

PPPPProgetto Graficorogetto Graficorogetto Graficorogetto Graficorogetto GraficoFranco Vicario

StampaStampaStampaStampaStampaArti Grafiche Friulane S.p.A.....

TTTTTiraturairaturairaturairaturairatura6.000 copie - Distribuzione gratuita

Riproduzione vietata - Diritti riservati

In copertina: La Città e il territorio

3 La stanza del Sindaco

Amministrazione4 Adottato il nuovo Piano Regolatore

Demografia9 La web-cam di Cividale in rete

Statistica sull�’età della popolazione residente

10 Cultura - Cividale bussa all�’UNESCO

12 Sanità - Ospedale di cure continue

Eventi16 Visita a Cividale del Ministro della Difesa Antonio Martino - L�’8° Alpini

non verrà sciolto17 Guglielmo Pelizzo: centenario della nascita e trentesimo anniversario

dalla scomparsa

18 Cultura - Torna a Cividale l�’antico Presepe delle Suore Orsoline

Ferrovia Udine - Cividale20 Lavori di adeguamento della lineea ferrroviaria21 I nuovi treni

Lavori Pubblici24 Saggi archeologici in Foro Giulio Cesare26 Conclusi gli interventi di restauro delle Sacrestie

e dell�’Archivio Capitolare del Duomo

Ambiente28 L�’impianto di fitodepurazione di Purgessimo

Cultura32 �“Premio Forum Iulii�” 2003-200433 Natale in biblioteca

Biblioteca Civica: corso di lingua e cultura friulana

Tributi33 Imposta Comunale Immobili (I.C.I.) - Pagamento saldo 2004

34 Il Corpo Bandistico Musicale Città di Cividale

Appuntamenti a Cividale36 Manifestazioni e occasioni d�’incontro nel periodo natalizio

In allegato: lo �“Statuto Comunale di Cividale del Friuli�”

La stanza del Sindaco

3

Nei giorni scorsi il Consiglio Comuna-le ha deliberato l�’adozione della �“VarianteGenerale al Piano Regolatore GeneraleComunale�” che, più comunemente, vieneindicato come nuovo piano regolatore. Sitratta di un atto di particolare importan-za sia per l�’intrinseco significato dellostrumento urbanistico, destinato anormare lo sviluppo della città e del ter-ritorio in proiezione futura, sia per lametodica praticata che consentirà - tra iprimi comuni del Friuli Venezia Giulia -una totale informatizzazione nell�’accessoe sulla gestione della documentazione dipiano, sia per l�’ampiezza degli studi dianalisi compiuti comprendenti oltre cin-quanta tavole di elaborati grafici. Si trat-ta anche di un atto particolarmente atte-so, discusso e sollecitato, il cui iter è ini-ziato otto anni fa ed ha interessato dueprecedenti amministrazioni comunali edue gestioni commissariali, durante lequali non era stato possibile giungere al-l�’approvazione neppure degli atti di indi-rizzo, come la �“bozza�” di piano. Conclusa questa importante fase, si apreora quella - definita da precise norme dilegge - di pubblicazione, comunicazionealla Regione e successivo deposito in vi-sione di tutti gli atti, necessaria anche perla presentazione di osservazioni ed oppo-sizioni. Queste riguardano generalmentele previsioni di zonizzazione che, peral-tro, rappresentano il punto di arrivo di tuttigli studi di analisi. È anche questo unmomento importante poiché consentirà daun lato ai cittadini di intervenire concre-tamente sugli atti predisposti e adottati e,dall�’altro, al Consiglio Comunale di de-cidere definitivamente sulle stesse nell�’ot-tica dell�’interesse generale, previa valu-tazione da parte dei professionisti incari-cati e degli uffici. A questo importante attoamministrativo vengono perciò dedicatediverse pagine del Notiziario per trattar-ne gli aspetti salienti generali, con l�’im-pegno di fornire ulteriori precisazioni neiprossimi numeri.

Diverse pagine vengono inoltre riservateall�’illustrazione degli sviluppi della fer-rovia Udine-Cividale, dopo la sottoscri-

zione del contratto di fornitura dei nuovitreni e la pubblicazione del bando di garariguardante, tra l�’altro, la realizzazionedella nuova stazione ferroviaria diCividale. È questo un importantissimo tra-guardo raggiunto grazie a ingentifinanziamenti ottenuti dal Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti. Sul prossi-mo numero sarà illustrato il progetto del-la nuova stazione e connesso centrointermodale.

Dopo anni di incertezza, con la visitadel Ministro della Difesa Antonio Martino,preceduta da quelle del Ministro per i rap-porti con il Parlamento Carlo Giovanardie del Sottosegretario alla Difesa FilippoBerselli, si aprono nuove prospettive perl�’8° Alpini. Il glorioso reggimento di stan-za alla Caserma Francescatto di Cividale

non verrà soppresso comeprevisto dai piani dello Sta-to Maggiore della Difesa epermarrà in Cividale. Con-seguito questo doppio risul-tato, bisognerà proseguirenei prossimi mesi conun�’ampia azione disensibilizzazione, al fine digarantire all�’8° le più favo-revoli possibilità di perma-nenza in città.

Il tradizionale appunta-mento con i problemi dellaSanità comprende questavolta l�’illustrazione dellostudio di fattibilità regiona-le per la realizzazione di unaunità polifunzionale di cureintermedie per la cronicitàpresso il presidio diCividale, e la posizioneespressa dai Comuni delmandamento. Rimando aduna attenta lettura dei testiinseriti.

Tra i diversi altri articoli, significativoin concomitanza con le prossime festivitàè quello sul Presepe delle Madri Orsolineche, dopo anni di assenza, ritornerà in viapermanente nella sua antica collocazio-ne. Un ritorno atteso e gradito. Un ulte-riore tassello al disegno complessivo divalorizzazione della città che si può co-gliere in �“Cividale bussa all�’UNESCO�”.

In allegato al Notiziario viene trasmes-so lo Statuto comunale, approvato dalConsiglio dopo un attento lavoro prepa-ratorio della Commissione Statuto e Re-golamenti. Si tratta della carta fondamen-tale del nostro Comune, che è bene siaconosciuta e letta da tutti i cittadini, comeauspicato in sede consiliare al momentodella sua approvazione.

Buona lettura, e Buon Natale ed un se-reno anno nuovo a tutti.

Attilio Vuga

La rosa, 1985, ferro ricoperto di quarzo.Gino Cortellazzo: scolpire lo spazio per inglobare il vuoto.

Chiesa di Santa Maria dei Battuti,10 dicembre 2004 - 30 gennaio 2005

L�’iter amministrativo

Il primo incarico per la predispo-sizione della variante generale alP.R.G.C. avente i contenuti della L.R.n. 52/91 fu affidato dalla GiuntaBernardi all�’arch. Leonardo Benevolo diBrescia con delibera n. 820 del27.11.96, successivamente revocatodalla Giunta Pascolini con delibera n.570 del 15.9.1999. Con delibere di G.M.nn. 593-594-595 del 29.12.1999 è statoquindi affidato dalla Giunta Pascolinil�’incarico per la redazione della varian-te generale all�’arch. Maurizio Trevisan,lo studio geologico alla dott.ssa Danie-la Croce e la predisposizione dellacartografia di base ed alcune indaginisul territorio all�’ing. Paolo Lena. L�’attuale giunta, risultando l�’arch.Trevisan inadempiente alle clausolecontrattuali sottoscritte con disciplinareil 25.01.2000, ha proceduto con deli-bera n. 133 del 8.5.2002 a dichiarareche il rapporto di fiducia era venutomeno, pertanto con determinazione delResponsabile veniva revocato l�’incari-co all�’arch. Trevisan per inadempimento.

Con delibera n. 184 del 31.7.2002 l�’at-tuale Giunta ha individuato l�’arch. Pao-lo Petris e l�’arch. Marcello Rollo di Udinequali professionisti in grado di megliooperare per giungere all�’approvazionedella Variante generale al P.R.G.C. Il Re-sponsabile dell�’Unità Operativa Urba-nistica-Edilizia Privata con determina-zione esecutiva in data 2 settembre2002 incaricava congiuntamente i pre-detti architetti allo studio e formazio-ne della variante generale in argomen-to. A seguito dell�’incarico questa am-ministrazione ha ritenuto necessarioaggiornare le direttive impartite condeliberazione del C.C. n. 15 del25.6.1999, rivedendone la stesura edalcuni contenuti al fine di perseguire,con la pianificazione del proprio terri-torio, gli obiettivi di valorizzazione delComune di Cividale del Friuli e della suacittà, a conferma del suo ruolo di rife-rimento per le realtà territorialicontermini e per il suo valore storico eculturale che detiene anche a livello in-ternazionale. Con l�’aggiornamento delle

direttive questa amministrazione havoluto indicare puntualmente il percor-so di indirizzo proposto dall�’Amministra-zione comunale per raggiungere gliobiettivi di piano, tenendo conto deiproblemi infrastrutturali irrisolti e dan-do un nuovo assetto zonizzativo cheidentifichi parti del territorio per spe-cifiche funzioni come indicato dal P.U.R. Le nuove direttive sono state appro-vate dal Consiglio Comunale con deli-berazione n. 27 del 23.5.2003.

Il nuovo Piano Regolatore Generale Co-munale è stato adottato dal ConsiglioComunale il giorno 11 novembre 2004,con 12 voti favorevoli e 3 contrari.L�’adozione del precedente (e ancora vi-gente) piano avvenne il 26.7.1977 e lasua approvazione si concluse con ilD.P.G.R n. 0569/Pres. del 22.10.1979.Ad oggi, risultano apportate all�’attua-le P.R.G. n.33 varianti.Con l�’entrata in vigore della Legge Re-gionale del 19.11.1991 n. 52 recanteNorme regionali in materia di pianifi-cazione territoriale ed urbanistica, èemersa la necessità di adeguare il PRGai contenuti previsti dalla legge stessa.

Adottato il nuovoPiano Regolatore

4

Piano Struttura

In particolare con la variante genera-le al P.R.G.C. si sono volute affrontarele seguenti tematiche:1) la rivitalizzazione del centro storico

del Capoluogo con nuove funzioni ur-bane caratterizzanti;

2) il controllo dello sviluppo edilizio dicompletamento e di espansione per

il raggiungimento di una quali-tà tipologica insediativa

all�’altezza degli obietti-vi prefissati;3) l�’integrazioneconnettivale dell�’edifi-

cato e dell�’edificabilecon le preminenze di tipo

naturalistico, ambientale epaesaggistico presenti;

4) la valorizzazione delle aree storicheminori con elementi rappresentatividelle loro identità insediative coe-rentemente con una attenta valuta-zione delle aree di più recente edi-ficazione;

5) la definizione dei gradi ditrasformabilità delle grandi areedismesse, creando una corretta in-tegrazione con il sistema insediativourbano esistente e soddisfacendo leesigenze di attrezzature per aumen-tare la qualità dei servizi della Cit-tà;

6) lo sviluppo delle aree produttive in-dustriali artigianali da prevedersinell�’ottica di un corretto insedia-mento ambientale paesaggistico;

7) l�’insediamento di aree per commer-cio, nelle quantità e ubicazioni talida non creare conflittualità con l�’esi-stente;

8) l�’organizzazione ed il riconoscimen-to delle zone agricole nel loro as-setto funzionale, il sostegno dei set-tori trainanti e lo sviluppo del set-tore agrituristico;

9) la giusta considerazione del paesag-gio agrario nei suoi valori storici,economici e ambientali per valoriz-zare le risorse ambientali esistentianche ai fini di una politica econo-mica legata al turismo culturale am-bientale;

10)la riorganizzazione del sistema viarioper renderlo congruente con il ruoloche Cividale ha, prevedendo il mi-glioramento delle connessioni con ilterritorio ed il superamento del pro-

blema della conflittualità tra il traf-fico di scorrimento e quello locale,consentendo agevoli e funzionali re-lazioni tra le varie parti della Città,ricercando una adeguata permeabi-lità delle infrastrutture principali.

Il nuovo Piano Regolatore risponderàanche alle più moderne esigenze di ge-stione informatizzata del territorio met-tendo a disposizione dell�’utenza tuttala tecnologia (sito internet, possibilitàdi consultazione delle tavole dizonizzazione, lettura delle norme tec-niche di attuazione adeguate alle nor-me vigenti e di facile e rapida consul-tazione) necessaria al fine di garantireuna migliore fruibilità dello strumentostesso. Il risultato raggiunto è stato fortemen-te voluto da questa Amministrazione; ilsuo conseguimento era posto tra gliobiettivi principali del proprio manda-to. Il completamento della stesura de-gli elaborati relativi alla variante gene-rale è frutto di un attento e approfon-dito studio di analisi del territorio co-munale, inoltre le direttive impartitesono state ampiamente recepite fornen-do al Comune di Cividale uno strumen-to flessibile e moderno capace di darerisposte alle odierne esigenze e nellostesso tempo di garantire un adeguatosviluppo futuro del territorio, salvaguar-

Il territorio di Cividale in una antica tavola del �“Topographisch geometrische Kriegskarte�”

(1799-1800) del Col. Anton von Zach

dando anche tutti quegli aspetti stori-co - ambientali imprescindibili nella for-mazione del nuovo P.R.G.C. Successivamente all�’adozione delnuovo P.R.G.C. da parte del ConsiglioComunale, avvenuta il giorno 11 novem-bre, la deliberazione sarà pubblicata al-l�’albo comunale per la durata di giorni15. Successivamente la stessa, corre-data da tutti gli allegati, verrà trasmes-sa alla Regione. Subito dopo la pubbli-cazione sul B.U.R. l�’intera documenta-zione sarà depositata presso la Segre-teria Comunale per 30 giorni effettivi,in visione. Nello stesso periodo potran-no essere presentate osservazioni e op-posizioni. Del deposito verrà data noti-zia mediante inserzione su un quotidia-no locale e con un avviso pubblicatoall�’albo. Al fine di perseguire la massi-ma trasparenza amministrativa, il Pia-no sarà anche visionabile sul sitointernet comunale. Nei novanta giorni successivi alla datadi ricezione della deliberazione di ado-zione divenuta esecutiva, la Regionepuò comunicare al comune le proprieriserve vincolanti. Decorso tale termine il Consiglio Co-munale potrà approvare il P.R.G.C., pro-nunciandosi sulle riserve, osservazionied opposizioni, che saranno preliminar-mente valutate dai professionisti inca-ricati e dagli uffici. 5

Illustrazione sintetica del progetto di piano

Il Piano Regolatore Generale Comunale

Premessa

Il territorio è un�’area contraddistin-ta da particolari caratteristiche geo-morfologiche, climatiche e da struttu-re legate alle attività produttive, allevie di comunicazione e agli insediamentiurbani. Il territorio è dunque un ambiente chel�’uomo costruisce con un processo con-tinuo di sovrapposizioni e distratificazioni; è una testimonianza divalori naturali e di valori culturali, dimodificazioni coerenti e caute, ma an-che di interventi invasivi e dannosi chehanno provocato mutazioni non piùassimilabili dall�’ambiente naturale ebenchè l�’ambiente sia per definizionefuori di noi, le relazioni tra noi e l�’am-biente sono tali che operando sull�’am-biente noi operiamo su noi stessi: mi-gliorando l�’ambiente, miglioriamo lanostra condizione; peggiorandolo, arre-triamo nella qualità della nostra vita. Il problema culturale, tecnico e poli-tico della pianificazione è appunto quel-lo di sostituire a un tipo d�’interventosull�’ambiente privo di regole il governodel territorio. La moderna pianificazione territoria-le dispone di un insieme di strumentioperativi (Piani) coordinati tra loro se-condo una gerarchia di livelli e di scale. Il Piano regolatore generale comu-nale (P.R.G.C.) è certamente lo stru-mento urbanistico più importan-te, perché determina la futuraconfigurazione del territorio co-munale - con l�’indicazione del-le aree destinate alla costruzio-ne di edifici residenziali, indu-striali, agricoli e destinati a pub-blici servizi �– e ne detta le modalitàdi attuazione. Per arrivare a ciò vengono esami-nate e valutate le ca-ratteristiche fisichee le modificazioniintrodotte dal-l�’uomo, vengonoanalizzate lec o m p o n e n t id e m o g r a f i c h e ,quelle economiche, lecondizioni della viabilitàe dei trasporti.

Il documento finale è la sintesi sia del-l�’elaborazione dell�’analisi territoriale eurbanistica sia delle direttive emanatedall�’Amministrazione comunale. L�’analisi territoriale e urbanistica hafornito gli elementi necessari alla co-noscenza del territorio e della Città,comprendendo l�’osservazione e lo stu-dio dei caratteri fisici e storici, econo-mici e sociali, e costituisce il supportoinformativo necessario per la realizza-zione di interventi coerenti con i risul-tati delle indagini analitiche oltre adefinire gli strumenti per la tutela delpaesaggio, dell�’ambiente naturale e deicentri insediativi storici.

Il progetto

La posizione geografica del territoriocomunale di Cividale rispetto a Udine eal bacino orientale, unitamente alla ri-levante importanza storica, archeolo-gica e culturale che esso riveste, ol-tre al buon grado di servizi, di at-trezzature e di infrastrutturedi cui è dotato, ne fanno unluogo di sicuro richiamo.

Obiettivo primario è quello sia di con-solidare e potenziare il suo ruolo, in-ternazionalmente riconosciuto, mante-nendo la tradizione che lo vuole centrodi riferimento di interessi sociali ed eco-nomici di scala mandamentale, sia disalvaguardare e valorizzare le risorsenaturalistiche, ambientali e paesag-gistiche presenti, sia di migliorare laqualità dei servizi, sia ancora di asse-condare uno sviluppo economico con-trollato. Il costante incremento della popola-zione, dovuto sostanzialmente alla mi-grazione interna, conferma una tenden-za già manifestatasi negli anni passatied alla quale è stato risposto offrendosul mercato tutta una serie di possibili-tà edificatorie, sia all�’interno che almargine dei centri storici. A fronte di tutto ciò e in presenza diuno strumento urbanistico generale che

si è dimostrato valido nelcorso degli anni,

ma che oggi

Zonizzazione: vista generale

6

Il Piano Regolatore Generale adottatoadottatoadottatoadottatoadottato sarà visionabile sul sito internet del Comune di Cividale del Friuli:

www.comune.cividale-del-friuli.ud.it (sezione �“Amministrazione�”)

evidenzia i segni di una inadeguatezzadi carattere concettuale e giuridica, c�’èstata la necessità di una revisione glo-bale dello strumento di programmazio-ne che tenesse conto delle mutate esi-genze di stile della vita sociale, dellaproduzione e dei consumi oltre che dellasituazione fisica insediativa determina-tasi con l�’inutilizzo di aree insediativeurbane. Non ultimo, la progettazione hatenuto conto, in armonia con le nuovescelte, di quanto emerso dalla lunga ge-stione del piano vigente. Appare quindi sempre più evidenteche lo sviluppo nel senso indicato do-vesse avvenire puntando sulla qualitàambientale, sia abitativa che di lavoro,intervenendo con scelte che, senza stra-volgere l�’assetto zonizzativo enormativo attuale, provvedessero aduna complessiva e organica soluzionedelle problematiche, tra cui le connes-sioni viabilistiche territoriali e locali,la valorizzazione del patrimonio edili-zio anche minore - armonizzando traloro, per quanto possibile, parti urba-ne sviluppatesi in maniera disomogeneao sporadica - e di quello ambientale epaesaggistico. In tal senso il nuovo PRGCfavorisce, attraverso un�’attentarivisitazione dell�’attuale impostazione,lo sviluppo qualitativo della Città, comecentro culturale, emporiale e di servizidi tutta l�’area friulana orientale. Si è resa, pertanto, indispensabile unariorganizzazione gerarchica, di integra-zione e di funzionalità delle parti e de-gli elementi costitutivi della città stes-sa: l�’area urbana centrale, in partecoincidente con il centro storico, ca-ratterizzata da un insieme complessodi valori e di funzioni, viene valorizza-ta come luogo rappresentativo; le nuo-ve parti urbane - costituite dalla peri-feria residenziale, dai grandi ambiti perattrezzature a scala urbana e territo-riale, dalle grandi aree produttive - sa-ranno consolidate e riqualificate; il si-stema delle relazioni viarie è statorazionalizzato e gerarchizzato; i rilevan-ti elementi geografici e del paesaggiosaranno conservati, ma anche valoriz-zati in quanto elementi connotativi del-la Città.

All�’interno del sistema urbano, il nuo-vo P.R.G.C. ha inoltre individuato alcu-ni ambiti strategici di trasformazioneurbanistico-edilizia, corrispondenti allearee degradate e/o sotto utilizzate sullequali si è intervenuti proponendo inter-venti di elevata qualità urbana nei set-tori della residenza, delle attrezzaturee servizi, degli spazi di uso collettivo edirezionale. Grande importanza è stata quindi ri-conosciuta ai centri storici minori dellefrazioni, per consolidare e valorizzaregli stessi nel loro ruolo di comunità au-tonome. A partire dall�’attento esame dellespecifiche condizioni insediative, del-l�’identità fisica e culturale e dellepotenzialità di sviluppo di ciascuna diesse, obiettivo del P.R.G.C. è lariqualificazione e la ricomposizionedella struttura urbana, per migliorarnela qualità insediativa e ambientale,mirando al recupero dei peculiari ca-ratteri insediativi ambientali - anche nelrapporto con il paesaggio - incentivan-do il riutilizzo del patrimonio edilizioesistente a fini residenziali, in funzio-ne delle condizioni localizzative di cia-scuna frazione rispetto alla strutturainsediativa e viaria del territorio e periniziative economiche; tutto ciò ancheper favorire la stabilizzazione della po-polazione insediata. Per quanto riguarda i servizi alla co-munità, è stata garantita una loro equadistribuzione sul territorio, verificando-ne la consistenza e la categoria di ap-partenenza rispetto alle esigenze ed

alle modifiche avvenute nella composi-zione della popolazione residente conl�’aumento della componente anziana esi è provveduto ai necessari adegua-menti. Particolare attenzione è stata riser-vata alla previsione di aree per parcheg-gi a servizio della residenza, special-mente nelle aree centrali del Capoluo-go, del commercio e delle attrezzatu-re, nonchè degli insediamenti industrialie commerciali esterni alla Città. Esaurita l�’impostazione per il futurodelle zone prevalentemente residenzia-li, il PRGC ha preso in considerazione ilsettore produttivo. E se per l�’industria il nuovo strumen-to generale conferma nelle localizza-zioni e nel dimensionamento le scelterecentemente effettuate, per la zonaartigianale ubicata alla porta occiden-tale del Capoluogo esso propone una suaparziale trasformazione dell�’esistenteverso funzioni miste artigianali/com-merciali che più si addicono al nuovodisegno urbanistico della città, miran-do al miglioramento degli aspetti am-bientale e paesaggistico. Con riferimento al settore commer-ciale, la città di Cividale, proprio perla sua particolare localizzazione terri-toriale, ha storicamente svolto un for-te richiamo per gli aspetti emporiali.Questa funzione viene rafforzata e qua-lificata sia nel Capoluogo che nelle fra-zioni secondo un disegno di riequilibrioterritoriale intervenendo sia dal puntodi vista normativo, consentendo nellevarie zone residenziali la destinazione 7

Zonizzazione (particolare): la previsione del nuovo accesso alla città da Udine (SS 54)

d�’uso commerciale, sia dal punto di vi-sta zonizzativo nei modi seguenti:1) nel centro Città, attraverso la

riorganizzazione dei sistemi di acces-so veicolare, la dotazione di adegua-te aree di sosta e la fissazione di for-me di mobilità da consentire al suointerno;

2) individuando due nuovi poli, in posi-zione strategica agli ingressi occiden-tali della Città;

3) riconoscendo come zone miste resi-denziali e commerciali, le due areecentrali dell�’ex cementificio efrontaliera ad esso, pur con diversi-tà di indici edificatori.

Un altro degli obiettivi importantiperseguiti dal PRGC riguarda la tutelae l�’uso dei beni di interesse ambienta-le, paesaggistico e culturale, di cui pe-raltro il territorio comunale di Cividaledel Friuli è ricco. Il Piano riconosce tali preminenze e,laddove i vincoli non trascendono le pos-sibilità di una qualsiasi fruizione, hapromosso le forme di utilizzazione cheha ritenuto compatibili con l�’equilibrioambientale delle aree interessate, co-niugando la salvaguardia della risorsaambiente con le diverse forme di uti-lizzazione della stessa. Si tratta di quelle aree legateall�’individuazione del Piano urbanisti-co regionale (P.U.R.), così come trasfor-mate dalla L.R.42/96, e di quelle di pre-visione comunitaria di cui alla direttivaHabitat Natura 2000. Sono state quindi individuate sial�’Area di rilevante interesse ambienta-le (A.R.I.A.) n.17 del Natisone, che sisovrappone al Sito di importanza comu-nitaria (S.I.C.) �”Magredi di Firmano�”,sia gli ex Ambiti di tutela ambientaledel �“Bosco Romagno�” e della �“Cava diVernasso�”. Per tali aree vengono confermati gliobiettivi di salvaguardia e valoriz-zazione delle loro peculiarità, nel ri-spetto delle indicazioni delle rispetti-ve disposizioni legislative. In questo sistema sono state anchericomprese le aree agricole boscate equelle collinari a valenza sia produtti-va sia naturalistica che, per il loro rico-nosciuto valore paesaggistico e ambien-tale, formano un continuum con leindividuazioni sopra descritte.

Inoltre, con partico-lare riferimento allezone collinari, è dasottolineare come laqualità dell�’insiemepaesaggistico determi-nato dall�’interre-lazione tra i fenomenimorfologico-vegeta-zionali (colline, corsid�’acqua, lembi bosca-ti) e quelli antropici(vigneti, insediamentirurali di valorearchitettonico am-bientale) sia stata ade-guatamente persegui-ta mediante una nor-mativa attenta e pun-tuale. Non ultimo èstato affrontato il si-stema della viabilità,in quanto strutturaleper l�’organizzazionecomplessiva dello svi-luppo di un territorio. Nella fattispecie,esaminate e valutatele diverse soluzioniproposte nel tempo per sgravare il Ca-poluogo dal traffico di attraversamentoprodotto dalla SS 54, reso ancor più dif-ficoltoso dalle numerose intersezionipresenti e dai passaggi a livello dellalinea ferroviaria Udine-Cividale, propo-ste queste anche di notevole impegnoeconomico, è stato individuato il mo-dello di circolazione quasi ad anello at-torno alla Città, intervenendo sostan-zialmente con l�’individuazione di duenuovi percorsi a nord ed a sud dell�’abi-tato. Lo scopo della nuova viabilità è du-plice in quanto consente sia di smistareil traffico pesante secondo le direzionivolute sia di fungere da sostegno al cen-tro storico di Cividale in termini di at-trezzature per la sosta e per limitare iltraffico di attraversamento. Il percor-so settentrionale, partendo dal trattodi strada statale che lambisce l�’ingres-so del Cimitero del Capoluogo, piegaverso nord interrandosi per passare sot-to la linea ferroviaria e quindi, con unanuova rotatoria, si dirige verso il Cen-tro di Cividale, risalendo per innestarsisull�’esistente nuova strada perMoimacco o verso Torreano e Faedis a

Il Piano Regolatore Generale Comunale

8

nord. Viene di fatto a crearsi un nuovoaccesso importante alla Città che, sno-dandosi tra aree per servizi e attrezza-ture collettive e con lo sfondo dellemontagne, offre una visione paesag-gisticamente migliore di Cividale. Taleviabilità poi prosegue per raccordarsialla SS 54 all�’uscita orientale. La fluidità di questo percorso è inol-tre garantita dall�’eliminazione del pas-saggio a livello di viale Foramitti, do-vuta al previsto arretramento versoovest della nuova stazione ferroviaria acui viene anche annessa la stazionedelle autocorriere creando così un cen-tro intermodale di indubbia comodità,liberando, in relazione alla nuova orga-nizzazione del settore dei trasporti,l�’attuale parcheggio di autocorriereesistente nelle vicinanze. Il percorso meridionale, utilizzando inparte sedimi di viabilità esistenti e in-nestandosi alle direttrici principali pro-venienti da sud e sud-est, si sviluppaverso Carraria per proseguire verso nordfino all�’incontro con la SS 54 in prossi-mità della sede della Protezione civile,dopo aver superato il Natisone con unnuovo ponte.

Zonizzazione (particolare): il tracciato di un possibile ponte

urbano a nord della città

Il sito internet del Comune di Cividale del Friuli dal 10 marzo2004 dispone di un servizio aggiuntivo: la web-cam panora-mica. Direttamente dalla Home Page, cliccando sull�’apposito bot-tone, oppure digitando l�’indirizzo URL:

è ora possibile ammirare su internet uno scorcio del centrostorico di Cividale del Friuli. La web-cam è stata installata sul tetto della palazzinademografica in Piazzetta Chiarottini n. 1 ed effettua unascansione continua sul piano orizzontale, con un brandeggiodi 90°, tra gli estremi del complesso di San Francesco e diBorgo Brossana. Per attivare il sistema l�’Amministrazione hapreventivamente chiesto ed ottenuto apposita autorizzazionedal garante della privacy, che non ha opposto alcuna limita-zione se non quanto già previsto dalle vigenti normative ov-vero, trattandosi di un sistema con finalità turistiche, la nonriconoscibilità delle persone e delle targhe automobilistiche. La web-cam pertanto non ha nulla a che vedere, tantomenodal punto di vista tecnico gestionale, con il sistema divideosorveglianza, operativo già da un anno sul territorio. La web-cam, contenuta in una custodia climatizzata, al mo-mento trasmette al sito internet una immagine aggiornata ogni15 minuti per una limitazione esistente nell�’attuale rete tele-matica comunale. Entro i prossimi mesi, con il passaggio allatecnologia HDSL, si prevede l�’attivazione della modalità�“live�”. Tutto il sistema, grazie anche al riuso di un personal com-puter già in dotazione ed all�’utilizzo dei medesimi sistemi ditelecomunicazione già impiegati dagli uffici comunali, è sta-to fornito ed installato a costi estremamente limitati e di fattonon risulta avere costi gestionali. È inoltre una delle pochis-sime web-cam attivate in regione.

La web-cam di Cividale in rete

http://www.comune.cividale-del-friuli.ud.it/amministrazione/webcam-panoramica.htm

Demografia

Statistica sull�’etàdella popolazione residente

Grazie all�’informatizzazione degli archivi anagrafici comu-nali, avviata nel 1983, è possibile effettuare estrazioni stati-stiche diversificate. Di seguito si riporta il prospetto del-l�’elaborazione di raffronto sull�’età della popolazione resi-dente, riferita alla data del 31 ottobre 2004.

Prospetto età popolazione residente per fascie di età decennali

Fasce di età - decennali

Popo

lazi

one

Fascia Età Maschi Femmine Totali

1 0-9 481 461 9422 10-19 471 439 9103 20-29 639 659 12984 30-39 944 931 18755 40-49 889 865 17546 50-59 759 819 15787 60-69 707 742 14498 70-79 395 607 10029 80-89 189 418 60710 90-99 28 97 12511 100-104 0 3 3

Totale 5502 6041 11543

942 910

1298

1754

15781449

1002

607

1253

9

1875

Si potrebbero sprecare metafore perfissare nell�’immaginario collettivo lospeciale momento che Cividale sta vi-vendo. Ma l�’esercizio letterario può ce-dere stavolta il passo a un essenzialepragmatismo, indispensabile per descri-vere la rotta che la città ducale si appre-sta ad affrontare nella consapevolezzadei propri valori archeologici, artistici,documentari e ambientali. Cividale, infatti, si propone di costrui-re attorno al nucleo della sua identità unnuovo sistema di riferimento e un pro-prio progetto di sviluppo �– di più gene-rale interesse regionale �– basato sul-l�’iscrizione delle proprie ricchezze eprerogative storiche nel registro dei�“Beni Patrimonio dell�’Umanità�” del-l�’UNESCO. Progetto ambizioso? Semmai, un pas-so dovuto. Perché i contenuti della com-plessiva �“realtà-Cividale�” costituisconoun assoluto in termini di continuità sto-rica, di valenza dei �“giacimenti cultura-li�” e di centralità culturale. Un insiemecon caratteristiche di unicità di elevatoprofilo. Specialmente per quanto attiene il pe-riodo longobardo ed il trapasso al pote-re franco (seconda metà dell�’VIII seco-lo) sino all�’epoca più fulgida del Patriar-cato di Aquileia, ovvero sino alla con-quista del Friuli da parte della Serenis-sima Repubblica di Venezia. I riconoscimenti di tali prerogative nonmancano: Centro storico e TempiettoLongobardo sono infatti già inseriti nel-

l�’esclusivo elenco predisposto dal no-stro Ministero degli Esteri che include isiti nazionali �“abilitati�” a presentare larichiesta all�’UNESCO. Di recente, poi,è giunta notizia dell�’inserimento nelPatrimonio dell�’Umanità del Codicemedievale noto come �“Salterio diEgberto�” �– custodito nel locale MuseoArcheologico Nazionale �– in quanto ele-mento dell�’insieme dei lavori eseguitinel celebre Scriptorium del Monasterodi Reichenau, oggetto dello specificoriconoscimento.

ca San Paolino e di Paolo Diacono, duefra i sette sapienti che, alla corte di Car-lo Magno, contribuirono sul finiredell�’VIII secolo alla elaborazione delprimo concetto storico di �“Europa�”. L�’azione per il riconoscimento daparte dell�’UNESCO è stata avviata �–come da prevista procedura �– dalla Am-ministrazione comunale, che ha dato vitaa un Comitato Istituzionale il cui com-pito è quello di orientare le commissio-ni scientifiche che verranno incaricatedi realizzare il dossier con cui la candi-datura sarà formalmente sottoposta pri-ma a Roma, poi a Parigi. Fanno parte del Comitato �– presiedu-to dal Sindaco Attilio Vuga e in cui si-gnificativamente siedono esponenti del-la maggioranza e della minoranzaconsiliare �– rappresentanti al massimolivello della Soprintendenza regionaleai Beni Artistici, Architettonici, Ambien-tali e Demoentoantropologici, della So-printendenza Archeologica, della Regio-ne, della Provincia di Udine, delle Uni-versità di Udine e di Trieste, del circui-to internazionale delle Università cen-tro-europee, oltre a esponenti di orga-nismi internazionali del turismo, di as-sociazioni culturali e di categoria e del-la stessa Delegazione Unesco di Udine.La segreteria del Comitato �– deputata aun lavoro di organizzazione e aggrega-zione del consenso - è stata affidata aun professionista esterno, esperto in pro-getti di sviluppo, con il sostegno dellastruttura amministrativa.

Cividale bussa all�’UNESCOattraverso un progetto

di valorizzazione complessivadella Città e del territorio

Anche in questo caso Cividale si con-ferma nel proprio ruolo di riconosciutoriferimento per una vasta area centro-europea. Del resto lo spirito unificante�– che condiziona il futuro dei popolid�’Europa e li stimola alla comune ricer-ca di una identità condivisa �– trova nel-le dotazioni della città ducaleindiscutibili e solidissimi ancoraggi. Apartire dai reperti della rinascenza dif-fusasi su impulso del Re longobardoLiutprando, sino all�’azione del Patriar-

Cultura

10

In definitiva il �“Progetto UNESCO�”prevede la costruzione di due linee ope-rative:a) accorpamento in un dossier di rela-

zioni e approfondimenti scientificisull�’insieme dei Beni (architettonici,storici, documentari e ambientali)oggetto della richiesta ammissione;

b) elaborazione di un progetto per lavalorizzazione dei Beni nel tempo.Ovvero, predisposizione di un piùampio progetto di sviluppo d�’area,che possa fungere da generale riferi-mento anche per il mondo dell�’eco-nomia regionale.

Impegni importanti. L�’attività progettuale include infattiriorganizzazione e coordinamento del-l�’insieme di attività culturali, scientifi-che ed economiche che caratterizzanoil tessuto connettivo dell�’area cividalese,chiamato a sostenere nel tempo la mi-

glior fruibilità del Bene �“Patrimoniodell�’Umanità�”, così come espressamen-te richiesto dall�’UNESCO quale ele-mento irrinunciabile per l�’approvazio-ne della candidatura di cui venga rico-nosciuto il merito. La formulazione del Progetto includealtre iniziative, già in essere, sviluppateda vari Enti e Associazioni (Soprinten-denze, Associazione per lo Sviluppodegli Studi Storici e Artisti, ComitatoPromotore Progetto Patriarcato diAquileia, Forum delle Associazioni diPromozione del Turismo Sociale) e pre-vede varie attività aggiuntive. Fra esse, l�’ampliamento del MuseoArcheologico Nazionale; lo sviluppo delMuseo Cristiano; la valorizzazione de-gli scavi archeologici; il riadeguamentodel Monastero di S. Maria in Valle; l�’av-vio �– già in itinere �– di iniziative uni-versitarie innovative; il riordino �– inessere �– delle forre del Natisone; il con-

seguimento di indirizzi innovativi per ilcomplesso delle attività economiche; lecollaborazioni con altri Comuni ditipologia longobarda (rapporti già av-viati) . L�’insieme di operazioni culturalieducative e turistiche si coniuga - constraordinaria tempistica - con i progettiche l�’Amministrazione comunale sta ge-stendo e che porteranno al ridisegnodell�’area di saldatura urbana tra il cen-tro storico e il complesso dell�’ex-cementifico, a sua volta oggetto di nuo-ve previsioni urbanistiche. La complessiva trasformazione diCividale, unita al miglioramento dei tra-sporti ferroviari da e per Udine, contri-buiranno in modo sostanziale a fornirelinfa economica allo sviluppo della cit-tà ducale nella sua prospettiva di rap-presentare un�’autentica e condivisa ve-trina della cultura regionale, europea edel patrimonio mondiale.

11

IL COMITATO ISTITUZIONALE

dott. Attilio VUGAdott. Dino TROPINAdott. Emilio FATOVICprof. Marzio STRASSOLDOprof.ssa Caterina FURLAN

prof.ssa Maria Amalia D�’ARONCOprof. Domenico ROMEO

dott.ssa Franca MASELLI SCOTTIarch. Giangiacomo MARTINESdott.ssa Renata CAPRIA D�’ARONCOdott. Norberto TONINI

mons. dott. Guido GENERO

avv. Antonio PICOTTI

col. Bruno D�’EMIDIOdott. Federico VERZEGNASSI

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA DEL COMITATO

dott. Bruno CESCA

Sindaco, Presidente del ComitatoConsigliere comunaleConsigliere comunalePresidente Amministrazione Provinciale di UdineRappresentante Amministrazione RegionalePreside della Facoltà di lettere dell�’Università degli Studi di UdinePro-Rettore Università degli Studi di UdineMagnifico Rettore dell�’Università di TriesteSegretario generale del Central European Initiative University NetworkSoprintendente per i Beni Archeologici del Friuli Venezia GiuliaSoprintendente per i Beni Architettonici P.P.S.A.D. del Friuli Venezia GiuliaPresidente Club UNESCO UdinePresidente Bureau International du Tourisme Social di BruxellesComponente WTO (United Nations - World Tourism Organization)Rappresentante della Diocesi di Udinee dell�’Insigne Capitolo della Collegiata di CividalePresidente Associazione per lo Sviluppo degli Studi Storici Artistici di CividalePresidente Fondazione de Claricini-DornpacherPresidente Rotary Club Cividale del FriuliRappresentante delle realtà economiche locali (Presidente ASCOM)

Giornalista professionista, Consulente progetti di sviluppo

12

In data 12 ottobre 2004 l�’Assessore Re-gionale alla Salute e Protezione SocialeEzio Beltrame ed i Direttori Generalidell�’Azienda Ospedaliera S. Maria del-la Misericordia di Udine, LionelloBarbina, e dell�’Azienda per i ServiziSanitari n. 4 �“Medio Friuli�”, RobertoFerri, hanno illustrato all�’Assemblea deiSindaci dell�’Ambito del Cividalese lostudio di fattibilità per la realizzazionedi una �“unità polifunzionale di cure in-termedie per la cronicità�” presso il pre-sidio di Cividale. Lo studio era già statotrasmesso ai Sindaci �– in forma non de-finitiva �– a fine settembre per un suoesame preliminare.Lo studio si compone di n. 40 pagine.È visionabile nella sua completezzasul sito Internet comunale:

(sezione �“notizie�”)Di seguito si cercherà di riassumerne icontenuti.

Ospedale

Azienda Ospedaliera�“S. Maria della Misericordia�”

Azienda per i Servizi Sanitari n° 4�“Medio Friuli�”

Studio di fattibilitàper la realizzazione di una

�“unità polifunzionale di cure intermedie per la cronicità�”presso il presidio di Cividale

OSPEDALE DI CURE CONTINUE www.comune.cividale-del-friuli.ud.it

IL MANDATOViene richiamata la Delibera di GiuntaRegionale n. 2081 del 5 agosto 2004,con la quale viene dato mandato alledue Aziende di predisporre lo studio.Su questo atto si è già riferito nel pre-cedente Notiziario.Si evidenzia che �“occorre creare, po-tenziare ed adeguare strutture e servi-zi per i crescenti bisogni della popola-zione anziana, in particolare nell�’areadella post-acuzie, riabilitazione, gestio-ne della cronicità con dismissioni pro-tette e difficili, lungodegenza e R.S.A.e servizi di cure domiciliari-ospedalizzazione domiciliare in parti-colare (�…) in stretto raccordo con il si-stema di cure primarie, verso la costi-tuzione di un�’area di servizi intermedi,fra ospedale per acuti e territorio, chesi faccia carico delle complesse esigen-ze residenziali e domiciliari di tali pa-zienti, garantendo prima di tutto la con-tinuità delle cure e la loro integrazionein una rete organizzata e gestita di pre-stazioni e servizi�”.Che ai fini dello studio �“l�’utente tipo èanziano, di 70-75 o più anni con una

cardiopatia cronica o gli esiti di un ictuso una malattia oncologica, con qualchealtra patologia concomitante (�…) conautonomia limitata o nulla, spessosolo�”. Che per queste situazioni manca�“la rete organizzata dei servizi�”. Che�“manca un luogo, �“una barca�”, in cuiquesta rete risieda, possa essere di voltain volta dispiegata, gettata e ripresa,magari riparata o resa meglio appropria-ta�”. Che il progetto �“tende alla crea-zione del sistema a rete di offerta�”. Che�“l�’ospedale è il luogo per la gestionedell�’acuzie�” e �“fuori dall�’ospedale ètutto più complesso e frammentato�”.Che �“l�’Ospedale di cure continue puòessere il luogo in cui sia possibile ga-rantire l�’insieme dei servizi e delle pre-stazioni che un ospedale garantisce pergli eventi acuti, in cui la maggior partedelle professionalità e delle disciplineutili ci siano sempre, magari anche conun buon grado di competenza tecnicaed esperienza acquisita. Questo luogodovrebbe contenere competenze edattività mediche di base, a vocazionegerontologia, di buon livello, ed in gra-

do di gestire le fasi post-acute e distabilizzazione (�…) con una diretta pre-senza dei medici di medicina generale�– ospedale di comunità�”. Che �“dovreb-be contenere le competenzeriabilitative (�…) la copertura delle curedi lunga durata (�…) la continuità fra ildentro e fuori con servizi avanzati diospedalizzazione domiciliare (�…) instretto collegamento con l�’ospedale peracuti e la rete distrettuale di servizi�”.

�“Per quanto riguarda la collaborazionepubblico-privato si esprimono alcuneconsiderazioni su cui si andrà a svilup-pare i contenuti (�…) La congiuntura eco-nomica sia regionale che nazionale edinternazionale in questo periodo èdefinibile, con un certo ottimismo, distagnazione (�…). Lo stato della finanzapubblica, che da tutto questo dipende,non fa dedurre possibilità di dotazionisufficienti per una politica di investi-menti. Provvedimenti sempre più incal-zanti di contenimento e controllo dellaspesa costringono a gestioni solo di�“breve periodo�” con la rincorsa ad un

Sanità

13

pareggio di bilancio �“pur che sia�” con la rinuncia o il rinviodei programmi di investimento. D�’altro canto le risorse fi-nanziarie private godono ancora di una residua liquidità edisponibilità. Sulla scorta dei forti disinvestimenti azionarifatti negli ultimi anni, vi sono ancora risorse disponibili peroculati e prudenti investimenti; si veda quanto siano in cre-scita gli investimenti ed i prezzi sul mercato immobiliare. Insanità, pur considerando i bassi ritorni di profitto, la stabili-tà e le garanzie di contratti di lungo periodo con il pubblicopossono indurre investitori istituzionali od operatori privatioculati a realizzare investimenti di dimensioni e con condi-zioni accettabili�”.

LA SITUAZIONE DI FATTO E DI DIRITTOSi ricorda che l�’ospedale di Cividale è interessato dalla revi-sione della rete ospedaliera regionale prevista dalla L.R. 13/95. Si elencano le attività in essere ed il personale operante,la logistica. Si stimano gli interventi di adeguamentonormativo del padiglione centrale in 12.121.500 Euro.

GLI OBIETTIVI DEL PIANOSi riportano elementi demografici ed epidemiologici e si sot-tolinea che �“una particolarissima attenzione va inoltre dedi-cata a quelle che vengono definite dimissioni ospedalieredifficili (�…) stimate intorno al 2/3% di tutte di dimissioniospedaliere�”, e che �“questa fase dell�’assistenza che inter-corre fra la dimissione ospedaliera ed il rientro a domicilioprende il nome di cure intermedie�”. Che �“la regione, in pro-spettiva di una riqualificazione dell�’offerta, per adeguarlaalle nuove esigenze di cambiamento demografico edepidemiologico, identifica nel presidio di Cividale l�’elemen-to dove poter sperimentare avviare e consolidare una strut-tura intermedia per la gestione delle cure continue perpatologie cronico degenerative�”. Che il progetto �“cerca diessere una risposta meditata e calibrata a bisogni reali sem-pre più emergenti: la gestione appropriata delle patologiecroniche che sono una diretta e certa conseguenza dell�’in-vecchiamento della popolazione�”. Che �“la dotazione e so-prattutto la qualità dei posti letto previsti, né risponde nédeve essere assimilata ad una concezione ospedaliera con-sueta�”. Che �“obiettivo primario del progetto è di garantire econsentire il massimo grado di domiciliazione delle cure edell�’assistenza presupponendo che salute, dignità e libertàsi possano esprimere compiutamente più e meglio a casa pro-pria�”.

IL MODELLO�“La proposta (�…) prevede la creazione di una struttura inter-media (�…) che si correli da una parte con l�’area ospedalieradell�’acuzie e dall�’altra con i servizi territoriali di base e so-cio assistenziali�”�“L�’ospedale polifunzionale nasce come struttura integrata ededicata alla continuità delle cure per le cronicità (�…) fina-lizzata a curare ed assistere pazienti con specifici ed emer-genti bisogni, molto diversi per qualità, quantità, estensionee modalità di presa in carico ed intervento, dai bisogni dellefasi acute�”. Che lo stesso �“inoltre deve divenire un polo di

IL BACINO DI UTENZA

diffusione delle competenze �‘tramite�’ un accordo con l�’uni-versità e la concentrazione in quel luogo, che dell�’ospedalefisico cui normalmente ci riferiamo poco ha a che vedere, dicapacità didattiche e di diffusione delle competenze�”.

Si ipotizza un�’area residenziale di 200 p.l. di cui 50 di areamedica per pazienti a provenienza ospedaliera eriacutizzazioni territorio, 50 di riabilitazione per pazienti daospedale, Gervasutta e Area vasta, 50 per lungodegenze perpazienti dell�’A.S.S. 4 ed Area vasta, 30 posti di R.S.A. perpazienti del Distretto ed ev. A.S.S., 20 unità specialistiche digeriatria e reumatologia in raccordo con il Policlinico Uni-versitario di Udine.Si prevede �“un�’organizzazione dipartimentale, edun�’impostazione a forte presenza e competenzainfermieristica�”.

14

Si prevede che la struttura fornisca servizi di day hospital(10 p.l.), centro di dialisi (12 p.l.), diagnostica di base, me-dicina di gruppo per medici di medicina generale della zona,poliambulatorio specialistico, cure domiciliari, servizi di te-lematica sanitaria e telemedicina.

ALCUNE OSSERVAZIONISi precisa che �“vi è l�’inevitabile tendenza a concentrare iservizi per acuti in ospedali tecnologici che trovano il loropunto di equilibrio ottimale intorno ai 500-600 posti letto�”,che vi è �“l�’intrinseca tendenza (�…) a ridurre sempre più itempi di degenza�”, che �“vi è l�’emergenza dell�’invecchia-mento della popolazione�”, e che �“occorre di conseguenzaridisegnare, razionalizzare e riqualificare l�’offerta a favoredella post acuzie, grande cronicità e terminalità�”.

IPOTESI DI SPERIMENTAZIONE REGIONALE�“L�’iniziativa potrebbe configurarsi in un ambito disperimentazione gestionale regionale (ex art. 9 bis L. 502 esuccessive modificazioni).Oggetto della sperimentazione è la collaborazione Pubblico-Privato per la gestione di Strutture e servizi intermedi:

Project FinancingCreazione di una azienda pubblica di servizi alla per-sona con partecipazione alla società di gestioneCreazione di una fondazione di partecipazioneGestione direttaForme miste ipotizzabili

(�…) Da quanto sinora trattato sull�’argomento emergono leseguenti considerazioni.1. La natura sperimentale del progetto (�…) tutto l�’impianto

reggerà o meno in funzione della corretta interpretazio-ne operativa dell�’intero assetto.

2. La necessità di know-how specifico da parte di chi avrà ilcompito di progettare e gestire.

3. La necessità di management dedicato in grado di realiz-zare scelte e percorsi gestionali rapidi.

4. I tempi di avviamento lunghi e la complessità organizzativacon alta probabilità di rimodellamenti in corso di attua-zione.

5. L�’alta flessibilità organizzativa e gestionale.

Tutti questi elementi depongono per la ricerca di unapartnership privata.Dall�’altra parte emergono necessità e garanzie �“pubbliche�”difficilmente eludibili (�…). Questi elementi rendono poco pra-ticabili le soluzioni estreme, quelle Pubblico/Pubblico e Pri-vato/Privato favorendo la scelta di soluzioni miste�”.

(�…) La collaborazione pubblico privato dovrebbe articolarsi come segue:A) assicurare in capo agli enti pubblici le funzioni di �• �“governance�” (...)

B) e di integrare le risorse private per la �• gestione operativa (�…).

Nell�’ipotesi di realizzazione si può prevedere quanto segue:

1. Azienda Pubblica o a controllo pubblico �– Servizi alla Per-sona/Fondazione di Partecipazione, con patrimonio risul-tante dal conferimento di beni, diritti ed eventualiconferimenti monetari da parte di Enti Pubblici e Privati.

(�…)S.p.A. di gestione orientativamente a capitale privatoper 80-90% e pubblico-Fondazione/Azienda Servizi allaPersona per 10-20%.

(�…) etrasferimento o concessione degli accreditamenti daititolari delle Aziende Sanitarie pubbliche alla S.p.A. digestione con contratto di concessione, o cessione, oconvenzione per almeno 20 anni (meglio se 25 per rea-lizzare gli ammortamenti degli investimenti immobi-liari e tecnologici).

2. Alla S.p.A. di gestione dovrà competere l�’insieme degliinvestimenti necessari (...).

Al privato va affidata la gestione dei servizi:�• Di ricovero e cura per i p.l. accreditati�• Di Day-Hospital�• Del servizio di Dialisi�• Di Ospedalizzazione domiciliare per 1.000-1.500 pz./

anno;�• Di poliambulatorio�• Di Telematica sanitaria�• Di organizzazione e gestione della formazione nell�’am-

bito della cronicità.

I COSTI PREVEDIBILISi riporta un�’indicazione approssimativa dei costi delle atti-vità previste dopo la riqualificazione, pari a 19.079.833 europer i servizi residenziali e 2.927.500 per quelli territoriali,rispetto ai 18 milioni di euro per le attuali attività di Cividale.Si confronta la situazione attuale con le attività previste.In allegato vengono infine riportate alcune riflessionidemografiche ed epidemiologiche.

LA POSIZIONE DEL CONSIGLIOCOMUNALE DI CIVIDALE

La bozza di �“studio di fattibilità�… Ospedale di cure conti-nue�” predisposto dai Direttori Generali dell�’AziendaOspedaliera Santa Maria della Misericordia e dell�’Azienda peri Servizi Sanitari n. 4 �“Medio Friuli�” è stata esaminata dalConsiglio Comunale il giorno 29 ottobre 2004, in seduta stra-ordinaria e d�’urgenza. Nel corso del dibattito le forze politi-che presenti in consiglio hanno unanimemente sottolineatol�’esigenza primaria che le funzioni sanitarie esercitate pres-so il Presidio ospedaliero di Cividale non vengano ridotte aseguito dell�’attivazione dell�’�”Ospedale di cure intermedie�”,ma mantenute e rafforzate.

Sanità

15

ASSEMBLEA DEI SINDACI DELL�’AMBITO SOCIO-ASSISTENZIALE DEL CIVIDALESE4 novembre 2004

�“Studio di fattibilità per la realizzazione di una unità polifunzionale di cureintermedie per la cronicità presso il presidio di Cividale del Friuli�”

Documento approvato all�’unanimità dai 15 Comuni presenti

L�’Assemblea dei Sindaci dell�’Ambito socio-assistenziale del Cividalese, unitamente ai Consigli Comunali del Mandamento, haripetutamente affrontato le problematiche relative al Presidio Ospedaliero di Cividale del Friuli. In tali occasioni è sempre stata sostenuta con fermezza e senza possibilità di fraintendimento alcuno la caratterizzazione del presidioospedaliero di Cividale quale struttura fortemente integrata con il territorio e rispondente alle fondamentali esigenze sanitarie dellapopolazione del mandamento, con possibilità di apertura transfrontaliera. È stata inoltre sempre sostenuta con fermezza la necessità di salvaguardare il ruolo del presidio ospedaliero di Cividale con le suefunzioni per acuti, con il mantenimento dei servizi erogati, da considerarsi la minima risposta accettabile alle esigenze sanitarie delterritorio. Si deve pertanto ribadire che lo studio in esame non può in alcun modo ritenersi sostitutivo o modificativo delle prestazioni sanitarieerogate (che devono essere perlomeno integralmente confermate), ma solamente aggiuntivo delle stesse. L�’esame dello studio di fattibilità, posto all�’attenzione dei Sindaci da parte dell�’Assessore Regionale alla Sanità, fa comprendere chele prestazioni sanitarie in essere non vengono né rafforzate, né mantenute, ma significativamente ridotte. Si rende necessario pertanto un ripensamento dello stesso, così che venga garantito nel tempo il mantenimento delle prestazionisanitarie in essere al 01.01.04, con particolare riferimento al pronto soccorso sulle 24 ore, alla medicina generale per tutta la popolazio-ne, alle attività di day surgery. Per queste ultime si chiede un potenziamento da attuarsi con il trasferimento presso il Presidio Ospedalierodi Cividale del Friuli delle attività ora svolte a Udine L�’analisi rileva inoltre che la proposta riguarda l�’attivazione di una struttura non ospedaliera, definita esplicitamente intermedia,riferita ad un bacino di utenza aziendale e di area vasta. Non viene affrontato compiutamente il rapporto con il territorio del mandamento, non vengono analizzati i rapporti con le strutturesanitarie e sociali esistenti, distretto sanitario, strutture protette, servizi sociali dei Comuni. L�’analisi dei bisogni è fatta su dati non riferibili al mandamento, rafforzando così ulteriormente l�’impressione che la proposta sia statain realtà elaborata prescindendo dalle esigenze del territorio. Il mancato coinvolgimento degli enti locali nella fase di elaborazione èsignificativo. Deve infatti ribadirsi che l�’iniziativa proposta può trovare ragion d�’essere, pur con gli approfondimenti che comunque dovrannoessere fatti, solamente qualora sia aggiuntiva e di supporto ai servizi, sanitari e non, attualmente erogati dal presidio ospedaliero diCividale del Friuli. Altro aspetto che dovrà essere oggetto di approfondite riflessioni non presenti nello studio, è il modello gestionale che, in un settoredi particolare delicatezza quale quello della salute pubblica, assume rilevanza primaria. Analoghe considerazioni valgono per quanto riguarda l�’utilizzo del personale attualmente in servizio presso il presidio ospedaliero diCividale del Friuli, di cui nello studio nulla si dice. Dovrà essere chiarito il ruolo che si intende riconoscere agli enti locali, che finora non sono stati in alcun modo coinvolti nelle attivitàdi predisposizione dello studio. Si richiede ancora la garanzia dell�’attuazione dei programmi di investimento in essere, i cui fondi sono già stati allocati e sonodisponibili (in particolare i 4 milioni di euro destinati dalla Giunta Regionale nel dicembre 2002 per la ristrutturazione del Padiglione dilevante quale sede del distretto sanitario, ed i 1,2 milioni di euro destinati in precedenza per i 10 posti di �“hospice�”). Alla luce di quanto avanti evidenziato l�’Assemblea dei Sindaci dell�’Ambito Socio-assistenziale del Cividalese non può che sospende-re il giudizio sull�’elaborato sottoposto alla sua attenzione. Auspica che gli enti locali vengano coinvolti nel processo di approfondimento della proposta

IL PRESIDENTE DELL�’ASSEMBLEA DEI SINDACIDott. Attilio VUGA

È stato quindi affermato con forza che la proposta debbaessere in ogni caso considerata �“aggiuntiva�” e non �“sostitu-tiva�” dell�’esistente.I Consiglieri nei loro interventi si sono poi soffermati sui con-tenuti dello studio di fattibilità evidenziando criticità e ca-renze, rispetto alle quali è stata fatta presente l�’esigenza diulteriori approfondimenti e precisazioni, così da permetteredi esprimere un giudizio definitivo. Tuttavia non sono emer-se posizioni pregiudizialmente contrarie alla proposta, an-che se sono giunti forti richiami alla necessità di prestare

estrema attenzione anche agli aspetti gestionali, dove èipotizzata anche una gestione pubblico/privata della strut-tura.

Di seguito si riporta il testo del documento approvato al-l�’unanimità in data 4 novembre 2004 dall�’Assemblea dei Sin-daci dell�’Ambito del Cividalese e indirizzato all�’AssessoratoRegionale alla Sanità.

IL GIUDIZIO DEI COMUNI DEL MANDAMENTO

Lo scioglimento dell�’ 8° Reggimento Al-pini, previsto dallo Stato Maggiore della Di-fesa nell�’ambito della riorganizzazionecomplessiva della Forze Armate, non si farà. È stato il Ministro della Difesa On. Prof.Antonio Martino ad annunciarlo al terminedi una visita al Reggimento di stanza pres-so la caserma �“Francescatto�” di Cividale.L�’esponente del governo nazionale ha vo-luto così rispondere alle tante sollecitazioniricevute in proposito. Martino, accompagnato dal sen. Giovan-ni Collino in rappresentanza della Commis-sione Difesa del Senato, dal Ten.Gen. GiulioFraticelli, Capo di Stato Maggiore dell�’Eser-cito, dal Ten.Gen. Bruno Iob, Comandantedelle Truppe Alpine, e dal Brig.Gen. Alber-to Primicerj, Comandante della Brigata Al-pina Julia, è stato accolto nella caserma�“Francescatto�” dal Col. Villi Lenzini, Co-mandante dell�’ 8°, e dal Sindaco di CividaleAttilio Vuga. Dopo la visita al complesso, che ha con-sentito al Ministro di constatare la qualitàdelle infrastrutture e delle dotazioni, si èsvolto presso il Comando un breefing riservato, nel corso del quale è stataillustrata la storia dell�’8° e le sue attività più recenti riguardanti missioni dipace all�’estero e servizi di presidio di aree sensibili sul territorio nazionale.Sonostate quindi delineate dallo Stato Maggiore diverse soluzioni che prevedono il

Confermato dal Ministro Martino il mantenimento del Reggimentoe la sua permanenza presso la Caserma �“Francescatto�” di Cividale

L�’Ottavo Alpini non verrà sciolto

mantenimento dell�’Ottavo e la suapermanenza a Cividale. L�’occasione ha consentito al Sinda-co Vuga di evidenziare al Ministro edai vertici militari l�’alto apprezzamen-to nei confronti del Corpo e gli ottimirapporti esistenti con la Città ed ilsuo territorio. Vuga ha pure consegna-to all�’On. Martino gli Ordini del Gior-no approvati dalle istituzioni pubbli-che del Friuli Venezia Giulia e delVeneto e trasmessi al Comune diCividale a tale data (30 ottobre). Pur sottolineando la necessità dioperare anche nei prossimi mesi alfine di ottenere la più favorevole so-luzione, nell�’ambito della conferma-ta continuità dell�’Ottavo in Cividale,si esprime la forte soddisfazione perl�’esito di una vicenda che i più dava-no già per scontata in senso negati-vo. Determinante in proposito l�’atti-vità di sensibilizzazione attivata dal-l�’Amministrazione Comunale diCividale.16

FESTE ALPINE A CIVIDALE DEL FRIULI

SABATO 15 GENNAIO 2005Giuramento dell�’ 11° Scaglione 2004

Volontari in ferma annuale

DOMENICA 16 GENNAIO 20059° Raduno dell�’ex-Battaglione �“Cividale�”a cura dell�’Associazione �“Fuarce Cividât�”

Nel trentesimo anniversario della scomparsa (Cividale - 6ottobre 1974) e a cent�’anni dalla nascita (Faedis - 25 aprile1904) ricordiamo l�’avvocato Guglielmo Pelizzo, che fu tra iprotagonisti della politica regionale nella seconda metà delNovecento, Senatore della Repubblica (dal 1953) e Sottose-gretario alla Difesa in cinque Governi (Fanfani, Leone e Moro)dal 1962 al 1968, dedicando il proprio impegno in modo par-ticolare ai problemi delle Forze Armate. L�’incarico più lungo fu quello che lo vide alla guida dellaCittà, per 23 anni, dal 1951 al 1974. Ricoperta in precedenzala delega di Vice Sindaco nell�’amministrazione Brosadola,Pelizzo divenne il Sindaco della comunità cividalese, nellaquale il suo ricordo è oggi ancora forte. La sua particolare attenzione ai rapporti con le amministra-zioni della fascia di confine dell�’allora Jugoslavia di Tito, inun�’epoca come quella degli anni �’50, lo vede oggi - alla lucedella recente adesione dell�’odierna Repubblica di Sloveniaall�’Unione Europea - come un precursore degli eventi. È riconosciuto il merito che egli ebbe nel ripristinare l�’omag-gio annuale ai Caduti della 1A Guerra mondiale al Monumen-to Ossario di Caporetto, ancora oggi tradizionalmente mante-nuto, allorché la delegazione italiana, composta da due - trepersone, non era affiancata dalle autorità jugoslave - che ri-manevano all�’esterno - durante la celebrazione nella Chiesadell�’Ossario. Avvocato formatosi nello studio udinese di Biavaschi eSchiratti, Pelizzo presiedette per oltre un decennio la SocietàFilologica Friulana. Fu presidente dell�’Ospedale di Cividalee del Consorzio Industriale del Friuli Orientale e dell�’Acque-dotto Poiana. 17

I COMUNI DI:ALTISSIMO (VC)ARZIGNANO (VC)BASILIANOBERTIOLOCAMISANO VICENTINO (VC)CAMPOFORMIDOCASARSA DELLA DELIZIACHIAMPO (VC)CHIOPRIS-VISCONECORDENONSCOSEANODIGNANODOGNADUINO AURISINAERTO E CASSOFAEDISFORGARIA DEL FRIULIFORNI AVOLTRIGEMONA DEL FRIULIGRANCONA (VC)LIGNANO SABBIADOROMAJANOMOGGIO UDINESEMOIMACCOMONFALCONEMONTORSO VICENTINO (VC)

I CONSIGLI PROVINCIALI DI UDINE E PORDENONE;IL CONSIGLIO REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA;

PALAZZOLO DELLO STELLAPORDENONEPOZZUOLO DEL FRIULIPRECENICCOPULFERORAVASCLETTORAVEORECOARO TERME (VC)REMANZACCORESIUTTAROMANO D�’EZZELINO (VC)RUDASAN PIETRO MUSSOLINO (VC)SAURISSEDEGLIANOSOLAGNA (VC)SOSSANO (VC)TAVAGNACCOTOLMEZZOTORREANOTORREBELVICINO (VC)TRICESIMOTRIESTEVARMOVITO D�’ASIOZANE�’ (VC)

Hanno aderito all�’Ordine del Giorno propostodal Comune di Cividale del Friuli:

GUGLIELMO PELIZZO

2004: centenario della nascitae trentesimo anniversario

della scomparsa

Il Presepedelle Suore Orsoline L�’artistico presepe delle Orsoline,collocato fin dalle sue origini all�’in-terno del Monastero di Santa Mariain Valle, si compone di statuine contesta e mani in cera e corpo in stoppa. La tradizione orale attribuisce il pre-zioso lavoro di artigianato popolare alSettecento, ma studi riguardanti i co-stumi delle statuine lo collocano nel-la seconda metà dell�’Ottocento. Il gruppo dei pastori e dellepastorelle riproduce, infatti, gli abitiottocenteschi in uso ai tempi della suarealizzazione, con notevole cura neiminimi dettagli.

Le statuine, realizzate nel silenziodella clausura, fanno rivivere la genteche animava i mercati e le vie diCividale anche attraverso i nomifriulani con i quali le suore li avevanobattezzati: Iustin, Agnul, Checo, Min,Zef, Nadal, Tin, Vigi, Toni, Bepo,Meni, Ursule, Sunte, Mariane,Mariute, Menie, Angiule, Filumene,Pine, Sante�….

Tra le mura dell�’antico Monasterodi Santa Maria in Valle per decenni siè ripetuta la tradizione di allestire ilpresepe delle Orsoline. In origine l�’an-tico presepe si collocava in un ambien-te al di sotto del campanile della chie-sa di San Giovanni Battista, la lavan-deria delle Orsoline. A partire dagli anni 1936-37 il pre-sepe venne allestito nella chiesa di San

18

Cultura

Giovanni Battista, occupando in par-te la navata sinistra dell�’aula liturgica(ben otto metri). Le cronache del mo-nastero documentano due importan-ti interruzioni nell�’allestimento, ripre-so poi nel 1931 e nel 1983. In questo secondo caso l�’interruzio-ne fu dovuta al terremoto del 1976 cheaveva danneggiato la chiesa impeden-do, a causa degli interventi di restau-ro che interessarono l�’edificio, la rea-lizzazione del presepe. Dal 1983 al1997 la tradizione dell�’allestimento siè ripetuta quasi ogni anno, a cura dellasignora Assunta Boscutti Persoglia,con la supervisione delle MadriOrsoline. In seguito, a causa dell�’abbandono,nell�’agosto del 1999, del Monastero diSanta Maria in Valle da parte delleMadri Orsoline, il prezioso presepe futrasportato a Gorizia, all�’interno delMonastero di Sant�’Orsola. In tale nuova sede il presepe non fumai allestito e rimase custodito concura, dalle Madre Orsoline cividalesitrasferitesi a Gorizia, in un ambientedel convento goriziano. Da dicembre di quest�’anno, il pre-sepe sarà allestito in modo permanen-te presso il monastero di Santa Mariain Valle, nell�’antica collocazionesottostante il campanile della Chiesadi San Giovanni Battista.

Era un�’assenza sentita quella del presepe delle Madri Orsoline, che interrom-peva una lunga tradizione cividalese, accompagnata da generazione a genera-zione con affetto e attaccamento.Nel corso delle trattative per l�’acquisto del Monastero di Santa Maria in Valle,l�’Amministrazione Comunale ha così richiesto alle Madri Orsoline di poter ri-portare a Cividale l�’antico presepe per rinnovare la tradizione della sua espo-sizione. La promessa è stata mantenuta con la concessione in comodato dellepreziose statuine e con la scelta di allestire il presepe in forma permanentenella sua antica collocazione. Per un tanto è stata contattata la competenteSoprintendenza, che ha posto severe condizioni non solo per l�’allestimento delpresepe, ma persino sul trasporto del materiale da Gorizia a Cividale.L�’Amministrazione Comunale ha dovuto così procedere a costosi interventi dicompartimentazione, di rifacimento degli impianti di illuminazione, di realiz-zazione di serramenti antisfondamento e di climatizzazione, oltre che allastipula di una congrua polizza assicurativa ed alla preventiva catalogazione ditutto il materiale. Per rispettare tutte queste esigenze non si è così potutoriallestire il presepe in tempo per il Natale 2003, procrastinando una già lungaattesa.Per l�’allestimento l�’Amministrazione Comunale ha incaricato un esperto dellamateria, lo scenografo Sergio Tavagna di Oderzo (TV) ed uno specialistadell�’impiantistica e dell�’illuminazione, Giuseppe Pizzo, da diversi anni colla-boratore di Mittelfest.In considerazione dell�’importanza dell�’iniziativa, la Provincia di Udine �– Asses-sorato alla Cultura si è impegnata a sostenere la sua realizzazione con uncontributo di 20.000 Euro.Dopo anni di attesa e molteplici vincoli e lungaggini, il presepe è di nuovo acasa.

Bentornato!

Un atteso ritorno

Per l�’allestimento permanente nell�’antica collocazione sono stati spesi oltre 50.000 Euro

dal Comune di Cividale e dalla Provincia di Udine

19

L�’inagurazione del nuovo allestimento del Presepe restaurato avverràil giorno 23 dicembre alle 17.00 nella Chiesa di San Giovanni Battista

(Monastero Santa Maria in Valle) a Cividale

È ritornato il sereno anche sulla ferroviaUdine-Cividale, dopo le insistenti voci di pos-sibili soppressioni circolate negli anni scorsi.A sostegno della tratta, che garantisce il tra-sporto di 500.000 persone/anno, si è costitui-to nel 2000 a Cividale il �“Gruppo di lavoro peril potenziamento della Ferrovia Udine-Cividale�”, presieduto dal Sindaco Attilio Vugae composto, tra gli altri, dall�’Assessore ai Tra-sporti Giovanni Pauletig, dai rappresentantidelle Amministrazioni comunali di Udine,Remanzacco e Moimacco e dai rappresentantidi Sistemi Territoriali s.p.a., erede della�“Veneta Ferrovie�”.Il gruppo di lavoro, nel corso di numerose riu-nioni ed incontri, ha fermamente sostenutol�’esigenza di un mantenimento e potenzia-mento della tratta, sia per il trasporto pas-seggeri, con evidenti benefici sulla percorrenzadella Strada Statale n. 54 Udine-Cividale, cheper il trasporto merci. Determinante è stata la sensibilità dimostra-ta da Sistemi Territoriali s.p.a., gestore dellalinea, ed i conseguenti rapporti con il Ministe-ro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che haconsentito di ottenere finanziamenti per ol-tre 13 milioni di Euro per l�’ammodernamentodella tratta.

FERROVIA UDINE �– CIVIDALE

È in atto il potenziamento della linea gra-zie ad un finanziamento del Ministerodelle Infrastrutture e dei Trasporti di13.400.000 Euro (26 miliardi di lire).Con l�’acquisto dei nuovi locomotori, l�’au-mento della velocità consentita sulla trat-ta, la nuova fermata di San Gottardo e lanuova stazione di Cividale con annessocentro intermodale, si concretizzal�’auspicata �“metropolitana di superficie�”

Questi finanziamenti sono finalizzati:

�• a lavori di rinnovo del binario, per Euro 2.260.000;�• all�’acquisto di due nuove automotrici, per Euro 6.000.000;�• a interventi su 8 passaggi a livello, alla costruzione di una

nuova fermata a San Gottardo, ad adeguamenti dei mar-ciapiedi nella stazione di Remanzacco e nelle fermate diMoimacco e Bottenicco, alla costruzione di una nuova sta-zione capolinea a Cividale, per Euro 5.140.000.

(1a Parte)

20

21

Hanno riguardato interventi dal Km. 0 + 622 al Km. 3 +762 e dal Km. 14 + 405 al Km. 14 + 716. Gli stessi sonostati previsti al fine di aumentare la velocità massima dipercorrenza, che passa così da 90 Km/h a 130 Km/h, conconseguente riduzione dei tempi di trasporto. L�’aumentodella velocità verrà conseguito con i due nuovi treni, giàcommissionati.Importo dei lavori: Euro 2.260.000.Tempi: i lavori sono già stati completati nel corso del 2004.Caratteristiche della linea: con l�’ultimazione dei lavori lalinea Udine-Cividale ha le seguenti caratteristiche:

- Categoria D4- Peso per asse 22,5 t.- Peso per metro corrente 8,0 t/m- Velocità max 130 Km/h

I LAVORI DI RINNOVO DEL BINARIO

Nel corso del 2004 Sistemi Territoriali s.p.a. ha provve-duto a emanare la disciplinare di gara per la fornitura didue automotrici articolate diesel-elettriche per traspor-to passeggeri.Importo a base d�’asta: Euro 6.000.000

Caratteristiche tecniche richieste:

- automotrice bidirezionale a due casse intercomunicanti;- velocità non inferiore a 120 Km/h;- impianto di climatizzazione;- capacità posti a sedere: non inferiore a n. 110 posti +

n. 1 HK (disabili), in ambiente NON FUMATORI, conpossibilità di accesso al veicolo da terra mediante ap-posita apparecchiatura di sollevamento;

- servizio WC a circuito chiuso e idoneo a HK (disabili).

ECCO I NUOVI TRENI

Il contratto per la fornitura di n° 2 (due) rotabili fer-roviari a trazione diesel per trasporto viaggiatori sullaferrovia Udine Cividale è stato stipulato il giorno 2novembre 2004.

Impresa fornitrice: Stadler Bussnang AG. sede legalea Bussnang - Svizzera - Industriestrasse n. 4.

L�’importo dell�’appalto ammonta a 5.780.000,00(Euro cinquemilionisettecentottanta/00) oltre IVA.

La fornitura verrà completamente ultimata nel termi-ne di 23 (ventitre) mesi a partire dalla data di stipuladel contratto.

Automotrice articolata diesel �– elettrica a piano ribassato GTW DMU - 2 2/6

Dati generaliScartamento 1.435 mmVelocità massima 140 km/hRodiggio 2 + Bo + 2Raggio di curva minimo percorribile in linea R 100 mRaggio di curva minimo percorribile in officina R 80 mRaggi di curva a S R 150 m / 6 m / R 150 mTemperature ambientali di esercizio usuali - 25° C / + 40° CPosti a sedere 111 PSuperficie totale posti in piedi 26,5 m2

Dimensioni dell�’automotriceLunghezza totale ganci compresi 39.500 mmLarghezza della cassa 3.000 mmAltezza dal piano del ferro 4.035 mmSagoma limite UIC 505 - 1Altezza del pavimento ribassato e zona d�’ingresso dal piano del ferro 585 mm

Impianto di trazionePropulsori diesel: MAN D2876 LE621, Common-Rail 2 x 390 kWCapacità lorda del serbatoio del carburante 1.500 I

Scheda tecnica

23

VISITA ALLA LINEA FERROVIARIAMERANO - MALLES

A seguito dell�’assegnazione dellafornitura alla Società svizzera STADLER,il Sindaco di Cividale si è recato aMerano, assieme all�’ing. Leonarduzzi ed

Nel prossimo numero del NotiziarioComunale: la nuova stazione

ferroviaria di Cividalee l�’annesso Centro Intermodale

al geom. Montanaro della Società Fer-rovia Udine-Cividale, dove la Provinciadi Bolzano sta completando i lavori diripristino della ferrovia Merano-Malles,

che sarà riattivata nella primavera del2005 dopo 15 anni di dismissione. A Merano i tecnici della Stadler stan-no completando le verifiche e gliallestimenti di 4 automotrici identichea quelle che serviranno la linea Udine-Cividale. L�’incontro con l�’ing. Moroder, respon-sabile delle strutture di trasporto del-l�’Alto Adige, è stata un�’occasione pre-ziosa per visionare i nuovi mezzi e perun confronto sulle scelte tecniche di or-ganizzazione e gestione delle rispetti-ve linee ferroviarie. Le immagini riportate ci fanno com-prendere la qualità ed il confort deimezzi realizzati dalla società svizzera.

24

Saggi archeologiciin Foro Giulio Cesare

Sono preliminari alla riqualificazione di tutta la piazza,per la quale l�’Amministrazione Comunaleha stanziato oltre 800.000 euro

Nell�’anno 2006 ricorrerà il centenariodella morte di Adelaide Ristori. In consi-derazione dei suoi natali cividalesi è sta-to eretto il monumento in Foro GiulioCesare, a lei dedicato. L�’inaugurazione di questa importanteopera secondo molti non ebbe mai luogoper un�’incomprensibile concomitanza difatti, tra cui principalmente il lungo di-battito di opinioni per la sistemazionedella piazza e le indecisioni mai superateriguardo una definitiva qualificazione del-l�’area.

L�’Amministrazione Comunale, inten-zionata a celebrare con solennità la ricor-renza, ha ritenuto opportuno prevedere

una riqualificazione di questo spazio conun progetto che valorizzi, in un contestorinnovato, non solo il monumento allagrande artista, ma tutta l�’area cir-costante compreso il palazzode Claricini, sede del liceoclassico, che chiude un latodella piazza con unoscenografico prospetto. Questo intervento, resofattibile con l�’utilizzo di fon-di destinati alla riquali-ficazione dei centri storici, darà

anche la possibilità di privilegiare l�’arti-gianato locale, che contribuirà �– a condi-zioni di favore �– alla fornitura ed alla posadella pavimentazione in pietra piasentina,estratta dalle cave dalla zona.Il progetto per il rifacimento della piazza,affidato agli architetti Rossella di Brazzàe Claudio Visintini, è già stato realizzatonella sua versione preliminare per attiva-re l�’iter burocratico. Prima di procedere alla stesura del pro-getto definitivo e di quello esecutivo,l�’Amministrazione Comunale, in accordocon la locale Soprintendenza Archeolo-gica, ha deciso di procedere con dei sagginel sottosuolo al fine di indagare sulla pre-senza di testimonianze sepolte, stanzian-do la somma di 12.000 euro. Le indagini preliminari, eseguite sottola direzione della dott.ssa Serena Vitri,hanno portato alla luce interessanti emer-genze di epoca quattrocentesca. Il tracciato di questi saggi è stato pro-gettato dopo un�’accurata analisi delle in-

25

dagini georadar, preventivamente realiz-zate con lo scopo di verificare la reale pro-fondità e le caratteristiche del deposito ar-cheologico esistente, già espresso nellacomplessa sovrapposizione di strutture in-tercettata nel corso delle indaginigeognostiche. Gli scavi hanno messo in luce alcunecostruzioni riconducibili ad ambienti di etàmedievale associati ad un vano discaricacontenente una grande quantità di vasel-lame da mensa e da tavola, datato agli ini-zi del quattrocento. In alcune zone è stata riconosciuta lapresenza di vasti scassi messi in relazioneai vecchi scavi effettuati rispettivamentenel XIX ed agli inizi del XX secolo, cherestituiscono una serie di strutture dellequali purtroppo si conserva una documen-tazione totalmente inadeguata ad un pre-ciso posizionamento e ad una correttacomprensione. In altre zone invece si è ri-levata la conservazione di una sequenzastratigrafica non compromessa da inter-venti recenti, che potrebbe risalire all�’epo-ca tardoromana. Questa fase di prima conoscenza del sito,ormai conclusa, prevede lo studio ed il ri-lievo di tutte le emergenze rinvenute e lanecessaria ricopertura dei reperti congeotessuto e ghiaia vagliata in modo danon degradare gli stessi e ridare agibilitàtemporanea alla piazza in attesa delle suc-cessive fasi. In considerazione della particolarità del-l�’intervento e dell�’occasione, per il mo-mento irripetibile, di esplorare una più

vasta area del sottosuolo, si sta conside-rando la possibilità di estendere l�’area diindagine con ulteriori saggi. Tali lavori di indagine archeologica nonsono finanziariamente di competenza del-l�’Amministrazione Comunale, considera-to anche che, secondo una prima ipotesi,il costo degli stessi dovrebbe aggirarsi in-torno a 250.000 euro. Ciononostante la stessa Amministrazio-ne, consapevole dell�’importanza di tuttal�’operazione, ha ritenuto di ricercare ulte-riori risorse per finanziare almeno unaparte dell�’intervento. Si procederà pertanto alla stesura di unprogetto di scavo archeologico, per il qualesono stati incaricati gli stessi professioni-sti che realizzeranno il progetto della piaz-za, al fine di utilizzare le esperienze già

acquisite dagli studi preliminare e dagliapprofondimenti sul tema. L�’Amministra-zione Comunale si augura, per finanziarequest�’iniziativa, di trovare l�’appoggio dialtri Enti quali la Regione F.V.G., la So-printendenza, istituzioni locali ed altrisponsor interessati all�’operazione. La conoscenza del sottosuolo fornireb-be indubbiamente nuove conoscenze sulpassato della Città, e suggerimenti per lastesura del progetto che renderà possibilela definitiva sistemazione della piazza,oggetto di tante vicissitudini ed indecisio-ni, e la valorizzazione del monumento adAdelaide Ristori che attende ancora, po-sando una mano sulla colonna sovrastatadal mascherone della tragedia, la conclu-sione dell�’infinita vicenda legata alla piaz-za stessa.

26

Lo scorso giugno si è svolta l�’inaugu-razione dei locali delle Sacrestie e del-l�’Archivio Capitolare del Duomo di San-ta Maria Assunta a conclusione degli in-terventi di restauro.Si tratta di un�’insieme architettonico digrande interesse sia sotto il profilo ar-tistico sia per quanto riguarda la me-moria storica: il complesso contiene unodegli archivi più importanti della nostraregione. La struttura è attigua al Duomo concui si collega attraverso la navata sud,e gode anche di un accesso indipenden-te attraverso una piacevole corte inter-na (dei Canonici), su cui si affaccia an-che il Museo Cristiano che ospita alcunifra i maggiori reperti scultoreilongobardi (Altare di Ratchis e Battiste-ro di Callisto). Le sacrestie comprendono tre locali:il primo, in immediata adiacenza al Duo-mo, attualmente viene usato come cap-pella feriale, ma era in origine il Corodei Canonici: in questo ambiente si tro-va un bell�’altare di marmo disegnatodal Maccaruzzi, allievo di Massari. L�’altare contiene una pala di piace-voli accenti tiepoleschi rappresentanteSant�’Antonio Abate (1760) del Diziani(1732- 1803), mentre alle pareti si svi-luppa un bel coro ligneo, che conferi-sce all�’ambiente religioso un�’atmosfe-ra raccolta adatta alla preghiera.

Lo stesso spirito di eleganza e legge-rezza settecentesca affiora anche nel-le altre due sacrestie: l�’intagliatorecividalese Matteo Deganutti (1712-1724)lascia in questi due locali un�’improntadi grande talento artistico coniugato conuna ragguardevole sapienza costruttiva. Nella seconda sacrestia vi è un soffit-to pregevole eseguito ad affresco dalDiziani nel 1711 (il Trionfo della fede),nella terza vi sono suggestive decora-zioni scenografiche di un allievo delChiarottini, celebre prospettivista escenografo friulano. Tutte tre le sacrestie sono quindi con-

CONCLUSI GLI INTERVENTI DI RESTAURODELLE SACRESTIE E DELL�’ARCHIVIOCAPITOLARE DEL DUOMO

temporanee nell�’architettura, nell�’ar-redo e nelle decorazioni ad olio ed af-fresco. L�’intervento di recupero redat-to dallo Studio Avon Architetti Associatidi Udine ha inteso valorizzare l�’insie-me di questi manufatti in modo che ilvisitatore attento possa essere invoglia-to ad apprezzare un interessante e pococonosciuto settecento cividalese che siesprime in tutte le tre sale. Nelle prime due sacrestie si mantie-ne l�’utilizzo originario (Cappella Feria-le e Sacrestia). La terza, detta Sala del Capitolo o del-le prospettive, verrà utilizzata come

27

aula riunioni e conferenze, data la pos-sibilità di un accesso diretto attraversola corte esterna. Il primo piano accoglie l�’Archivio Ca-pitolare, con annessa sala di consulta-zione, servizio e spazi per la conserva-zione di preziosi paramenti liturgici set-tecenteschi. Gli interventi di restauro hanno com-preso lo scavo archeologico di tutte trele sacrestie sotto la tutela della Dire-zione del Museo Archeologico diCividale. Alcuni pregevoli reperti rinvenuti sonocustoditi presso la stessa istituzione, eattualmente sono esposti in unabacheca al piano terra del museo.Si è colta l�’occasione per realizzareopere di miglioramento strutturale nellefondazioni e nei solai e per compiereuna necessaria sistemazione delle co-perture, in molte zone danneggiate. Vista la rilevanza storica del luogo,per il rinforzo dei solai si è intervenuticon tecniche �“leggere�” volte al sempli-ce miglioramento della strutturapreesis-tente. Le opere di adeguamento impianti-stico hanno previsto l�’inserimento di unimpianto di riscaldamento a pavimentoper la zona delle sacrestie, mentre alprimo piano nella zona archivi e salalettura si è realizzato un vero e propriocondizionamento degli ambienti perottenere le condizioni termoigrome-triche più idonee. Anche tutti gli im-pianti elettrici sono stati rinnovati. Una parte importante dei lavori svoltiè rappresentata dal restauro dell�’arre-

LAVORI DI Restauro delle Sacrestie del Duomo di Cividale del Friulie dell�’Archivio Capitolare

COMMITTENTE Parrocchia di Santa Maria Assunta di Cividale del FriuliIMPRESA CANDIDO BRUNO �– UdinePROGETTISTA Studio Architetti AVON Associati - UdineIMPORTI A BASE D�’APPALTO Lire 1.650.000.000INIZIO LAVORI 02.07.2001FINE LAVORI 22.02.2003

Lo stato finale firmato dall�’Impresa in data 22.02.2003 ammonta a Lire 1.632.757.565e può così riepilogarsi:Importo complessivo soggetto a ribasso Lire 1.567.817.468Ribasso d�’asta 1,10% Lire 17.245.992Oneri per la sicurezza Lire 82.186.089TOTALE Lire 1.632.757.565

Gli interventi sono stati finanziati con fondi regionali (ai sensi della L.R. n. 63/1977 - terremoto).Il Comune di Cividale - nella persona del Sindaco - è stato delegato a curare la parte economi-ca degli interventi.

do ligneo, che è stato in buona partetrasportato in laboratorio per le opera-zioni più delicate ed in seguito rimon-tato in loco.

Anche gli affreschi sono stati oggettodi un intervento molto delicato e at-tento. Complessivamente il recupero si èconcluso nell�’arco di un anno e settemesi, comprendendo in questo periodoanche la durata degli scavi archeologici.Tenuto conto delle difficoltà dell�’inter-vento e della scarsa accessibilità delcantiere (raggiungibile solo attraversouna corte interna) i tempi degli inter-venti sono stati contenuti.

28

Da tempo i ricercatori hanno evidenziato l�’elevata capaci-tà di depurazione e rimozione degli inquinanti posseduta dagliambienti naturali e, pertanto, la possibilità di utilizzare taliambienti, artificialmente ricostruiti e confinati, per depura-re o per ultimare il processo depurativo delle acque refluedi origine civile, industriale, zootecnica o mista.Le tecniche che utilizzano tali principi in impianti artificial-mente ricostruiti per la depurazione delle acque reflue sonoconosciute con il termine comune di �“fitodepurazione�”.Sulla base dei risultati ottenuti sia nel corso dellesperimentazioni di laboratorio sia nel corso di monitoraggidi impianti già realizzati, la fitodepurazione a flusso verti-cale si è distinta tra i metodi di trattamento delle acquereflue civili e/o industriali che permettono la restituzioneall�’ambiente di un�’acqua depurata sotto il profilo chimico-batteriologico, come richiesto dai limiti di legge.

Tra i vantaggi conseguibili mediante la fitodepurazione tro-viamo:�• la ridotta complessità dell�’impianto che consente una sem-

plice gestione e manutenzione ordinaria con conseguenteriduzione dei costi di gestione rispetto ai tradizionali im-pianti a fanghi attivi;

�• il sistema costruttivo permette l�’equalizzazione delle por-tate di punta (giornaliere e/o settimanali) in ingresso allasezione di trattamento secondario (fitodepurazione a flus-so verticale), consentendo un efficiente processo depurativoanche in presenza di fluttuazioni dell�’utenza;

�• l�’elevata porosità del substrato utilizzato consente un�’ele-vata ossigenazione all�’interno delle vasche nell�’arco di tuttol�’anno;

�• l�’utilizzo di specie vegetali autoctone consente di evitarefenomeni di inquinamento vegetazionale, fattore di parti-colare rilievo nelle aree oggetto di protezione ambientale.

L�’impianto primario di Purgessimo ha un bacino di utenzapari a 500 abitanti equivalenti (a.e.), per un consumo idricostimato di 0.2 mc/g/a.e. ed è servito da un sistema dicollettamento delle acque reflue di tipo misto in grado diraccogliere sia le acque di rifiuto domestico sia quelle dipioggia.Si stima che la produzione giornaliera di reflui in ingressoall�’impianto in oggetto sia pari a 85 mc/giorno.Le acque reflue dell�’abitato di Purgessimo vengono convo-gliate ad una vasca Imhoff dopo essere state sottoposte adun pre-trattamento di grigliatura grossolana e didissabbiatura. A monte del pretrattamento è installato unosfioratore di piena atto a consentire lo scarico diretto delleacque durante gli eventi di forte precipitazione. La vasca Imhoff ha la funzione di sottoporre il liquame inarrivo ad una fase di sedimentazione al fine della rimozionedelle sostanze sedimentabili e di solidi non biodegradabili.Al termine della fase di sedimentazione il refluo privo diquota parte del carico inquinante veniva avviato allo scaricoin corpo idrico superficiale (Torrente Lesa); tuttavia dalleanalisi effettuate sulle acque scaricate emergeva che nonsempre i trattamenti di sola sedimentazione consentivano dirientrare nei limiti di legge per lo scarico in acque superfi-ciali (D.Lgs. n.152/99).I tecnici dell�’Acquedotto Poiana S.p.A. hanno pertanto indi-viduato quale soluzione sperimentale atta ad innalzare l�’ef-ficienza dell�’impianto e la qualità delle acque scaricate nelcorpo idrico superficiale, un trattamento secondario consi-stente nella realizzazione di un impianto di fitodepurazionea flusso verticale.Questo intervento pilota ha un altro proposito che è quellodi valutare il margine di miglioramento che si può ottenereattraverso un affinamento secondario fitodepurativo sugli im-pianti primari di tipo Imhoff lungo la fascia collinare epedemontana della Provincia di Udine, ove esiste una realtàmolto diffusa di impianti di questo genere. Per tali motivi larealizzazione dell�’impianto è stata finanziata dalla Provin-cia di Udine che ne ha condiviso le finalità sperimentali. In aggiunta alla fase di sedimentazione già esistente pressol�’impianto di Purgessimo è stata prevista la realizzazione delleseguenti opere:

L�’impianto difitodepurazionedi Purgessimo

Un intervento pilotaper migliorare la qualitàdelle acque refluerealizzato grazie a un contributodella Provincia di Udine

Ambiente

29

Scavi per la realizzazione della vasca di equalizzazione

La vasca di equalizzazione riempita con ghiaia. Sono visibili il pozzetto dell�’impianto di sollevamento,l�’avampozzo per gli organi di manovra e la condotta di mandata alla vasca di fitodepurazione

�• accumulo e omogeneizzazione delleacque reflue;

�• trattamento biologico di depurazionemediante fitodepurazione.

L�’ubicazione delle vasche è stata de-finita tenendo conto della manovrabilitàdei mezzi all�’interno dell�’impianto, del-la distribuzione delle reti esistenti edella funzionalità operativa nella gestio-ne dell�’impianto sfruttando al massimocondotte, organi di manovra e scarichiesistenti.

Accumulo e omogeneizzazionedelle acque reflue

Le portate attualmente trattate nel-l�’impianto presentano forti fluttuazionisia nel corso della giornata sia nell�’am-bito settimanale; tali fluttuazioni dipen-dono principalmente dalla tipologiadell�’utenza in oggetto. Si stima che la durata media degli sca-richi nell�’ambito dell�’impianto sia me-diamente di 14 ore per 7 giorni la setti-mana con punte determinate da eventieccezionali. L�’equalizzazione ha la funzione di eli-minare le variazioni di portata delliquame influente all�’impianto, consen-tendo l�’alimentazione a portate costan-ti. Le variazioni di portata e di caricoorganico che si hanno in un piccolo im-pianto possono, infatti, essere moltogravose e determinare notevoli cali diefficienza. Le vasche di equalizzazione, smorzan-do le fluttuazioni di portata, permet-tono di ridurre le dimensioni delle va-rie opere costituenti l�’impianto e pos-sono essere introdotte nello schema diprocesso per incrementarne il rendi-mento. Infatti, mediante il volume dicompensazione della vasca di equaliz-zazione si eliminano le fluttuazioni deireflui in entrata consentendo il funzio-namento dell�’impianto sulla base diportate pari alla media oraria. La vasca di equalizzazione realizzataha dimensioni di 18.00 x 8.00 m ed èimpermeabilizzata con geomembrana inPEAD, dello spessore di 1,5 mm. La pro-fondità della vasca di equalizzazione èpari a 3.00 m con un battente idrico di2.00 m. La vasca è riempita di ghiaia difiume con granulometria 20-30 mm. Sulla superficie dell�’impianto è statodistribuito uno strato pacciamante in

Impermeabillzzazione della vasca di fitodepurazione con membrana in polietilene ad alta densità dello spessoredi 1,5 mm. Si nota sulla sinistra della foto il geotessile non tessuto a protezione della membrana

30

Il sistema di sub irrigazione realizzato per la distribuzionedel refluo da affinare proveniente dalla vasca di equalizzazione

materiale lignocellulosico per uno spes-sore di circa 20 cm. A completamentodella vasca di equalizzazione nei pros-simi mesi di gennaio-febbraio verrannomesse a dimora talee e rizomi di pianteidonee al clima ed alle condizioni am-bientali presenti. Il volume della vascadi equalizzazione è stato definito, as-sunta una porosità del substrato di riem-pimento nell�’ambito del 35%, pari a 100mc. Nella vasca di equalizzazione è al-loggiato un impianto di sollevamento co-stituito da due elettropompe sommer-se azionate da un temporizzatore dipausa-lavoro che provvede ad inviaread intervalli prestabiliti la portataequalizzata di 3.54 mc/h nell�’area difitodepurazione a flusso verticale.

Trattamento biologicodi depurazione mediantefitodepurazione

Nella fitodepurazione il trattamentodepurativo del liquame avviene utiliz-zando l�’azione delle colonie battericheadese e sviluppate sotto forma di pelli-cola sulla superficie del substrato diriempimento delle vasche nonché sulleradici della vegetazione presente. A differenza dei processi classici a fan-ghi attivi la biomassa microbica non ri-sulta più sospesa nel refluo da trattarema rimane adesa sulla superficie fino aquando non intervengono fenomeni didistacco connessi al metabolismobatterico o al regime idraulico. Ciò con-sente di svincolare i tempi di residenzacellulare ed idraulico del sistema sen-za dover ricorrere, come nel caso deiprocessi a fanghi attivi, al ricircolo del-la biomassa. Il sistema di fitodepurazione è costi-tuito da vasche impermeabilizzate conaltezza variabile, in funzione degliobiettivi prefissati, riempite con mate-riale inerte di granulometria diversa edecrescente dalla base verso l�’alto. Latipologia nonché la granulometria delsubstrato di riempimento è comunquefunzione degli obiettivi di depurazioneprefissati. La superficie dell�’impiantodi fitodepurazione è piantumata conspecie vegetali idonee al clima ed alcarico idraulico superficiale. La distri-buzione del liquame avviene sulla su-perficie dell�’impianto con modalità dialimentazione discontinua.

L�’ambiente aerobico così costituitopermette l�’instaurarsi di una ricca po-polazione batterica in grado di ossida-re e metabolizzare la sostanza organi-ca nonché di ammonificare l�’azoto or-ganico e quindi di nitrificare l�’azotoammoniacale. Dette condizioni consen-tono la crescita e l�’ispessimento dellapellicola con la creazione di uno stratointerno anaerobico. In definitiva il risultato ottenuto conun impianto di fitodepurazione, com-posto da una o più vasche poste in se-rie, è l�’eliminazione dal refluo della so-stanza organica biodegradabile, me-diante trasformazione in materiale iner-te (CO2, N2 ecc.) e l�’ottenimento di uneffluente caratterizzato da livelliqualitativi tali da poter essere scarica-to nell�’ambiente. La profondità della vasca è previstapari a 2.00 m. L�’ingombro complessivodella vasca di fitodepurazione è di 240mq, pari a 12x20 m, corrispondente acirca 0.5 mq/a.e. A realizzazione completata le vaschesono state impermeabilizzate median-te la posa in opera di geomembranadello spessore di 1,5 mm realizzata inmateriale sintetico costituito dapolietilene ad alta densità. Al fine di evitare eventuali forature,la geomembrana polietilenica è stataprotetta con la posa in opera di geotes-sile non tessuto agugliato a filo conti-nuo in polipropilene. Successivamenteall�’impermeabilizzazione è stato realiz-zato il sistema di drenaggio costituito

da tubi fessurati in PEAD, diametro 125mm posti ad interasse di 3,75 m. Il sistema di drenaggio dei reflui de-purati è connesso, mediante un collet-tore centrale in PEAD ad un pozzettoin conglomerato cementizio prefabbri-cato avente la funzione di punto di ispe-zione e campionamento. La vasca di fitodepurazione è statasuccessivamente riempita con substratiinerti in una successione di spessori egranulometrie determinata in proget-to. A riempimento ultimato il lettofitodepurante è stato attrezzato contubazioni forate in PEAD per l�’alimen-tazione e distribuzione del refluo sullasuperficie, poste ad interasse di 0,8 m. Tutte le opere elettromeccaniche del-l�’impianto sono controllate e comanda-te da un quadro automatizzato provvi-sto di temporizzatori di pausa lavoro checonsentono l�’adduzione intermittentedel refluo. Sulla superficie della vascadi fitodepurazione infine è stato distri-buito uno strato di materiale lignocel-lulosico con la funzione di evitare sia ladispersione dell�’energia termica delrefluo e con ciò evitare, nei mesi inver-nali, la formazione di ghiaccio sulla retedi distribuzione, sia con la funzione dibiofiltro in grado di evitare la forma-zione di odori sgradevoli. A completamento della vasca difitodepurazione verranno messe a di-mora, nei prossimi mesi di gennaio efebbraio, talee e rizomi di piante ido-nee al clima ed alle condizioni ambien-tali presenti; in particolare, le specie

Ambiente

vegetali utilizzate saranno le seguenti:Salix spp., Arundo donax e Phragmites

communis. Il refluo effluente dalla vasca difitodepurazione verrà inviato allo sca-rico nel torrente Lesa. Lo scarico hamodalità continua con caratteristichequalitative delle acque nei limiti di leg-ge per lo scarico in acque superficiali.Negli impianti di fitodepurazione a flus-so verticale non vi è produzione di fan-ghi di supero da smaltire. Considerato il margine temporale esi-stente prima della messa a dimora del-le piante l�’Acquedotto Poiana S.p.A. stamonitorando la qualità delle acque resedall�’impianto in assenza di vegetazio-ne sulle vasche in modo di poter otte-nere per confronto le rese dell�’impian-to nelle seguenti condizioni:�• privo di fitodepurazione (solo Ihmoff);�• con il solo filtro del materasso ghiaioso

(vasca di fitodepurazione senza pian-te);

�• con l�’impianto munito di piante.

b) Somme a disposizione della stazione appaltante b1) Spese per collegamenti ad altri servizi a rete (ENEL, acquedotto) 2.000,00 b2) Spese tecniche 3.500,00 b3) Spese per espropri ed indennizzi 2.564,38 b4) Imprevisti 673,03 b5) IVA al 10% su a) e 20% su b1)+b2) 4.994,65totale somme a disposizione 13.732,06sommano complessivamente 52.678,60

a) Lavori in appalto a corpo a1) Vasca di equalizzazione 15.580,94 a2) Vasca di fitodepurazione 19.755,60 a3) Sistemazione area depuratore 3.610,00totale opere in appalto 38.946,54di cui per l�’attuaz. dei piani di sicurezza 1.557,86

PROGETTO ESECUTIVO del 30 settembre 2002, redatto dall�’Ufficio Progettazione e Lavori dell�’ Acquedotto PoianaS.p.a. con sede in Cividale del Friuli, a firma degli ingg. Alessandro Patriarca e Gabriele Sandri, per l�’importocomplessivo di 52.678,60 così suddiviso:

Parametro Unità di misura Risultato Ingresso Uscita Uscita Limiti di legge

Imhoff Imhoff fitodep. (tab. 3 all. 5)

D. Lgs. 152/99

pH - 7.82 7.17 6.86 5.5 9.5

Solidi sospesi totali mg/l 36 40 10 80

C.O.D. mg/l 99 72 23 160

B.O.D.5 mg/l 57 61 <10 40

Azoto ammoniacale mg/l 50 24 7 15

Azoto nitrico mg/l n.c. 4 2 20

Azoto nitroso mg/l n.c. <0.06 <0.06 0.6

Tensioattivi anionici (MBAS) mg/l 3 9.1 <0.2 2

Escherichia coli n. UFC/100 ml n.c. n.c. 42000 5000

Campionamento del 07/10/2004Caratteristiche del refluo in uscita

3.54 mc/giorno14 Ore85 mc/giorno24 Ore180 mg O2/l15300 Gr/giorno400 mg O2/l34000 Gr/giorno240 mq95(1) %85-90(1) %

Questi i dati di progetto:

Portata refluo giornaliero mediaDurata media giornaliera degli scarichi (stima)Portata giornaliera del refluoOre di trattamento/giornoConcentrazione del BOD5 mediamente in entrataCarico giornaliero di BOD5 in entrataConcentrazione del COD mediamente in entrataCarico giornaliero di COD in entrataSuperficie fitodepuranteRimozione complessiva del BOD5

Rimozione complessiva del COD

31

�“PREMIO FORUM IULII�” 2003/2004

Venerdì 2 luglio 2004, presso la SalaConsiliare del Comune di Cividale delFriuli, si sono tenute le premiazioni dellaseconda edizione del Premio ForumIulii, concorso per tesi di laurea orga-nizzato dall�’Amministrazione ed inse-rito nelle attività della Biblioteca Civi-ca per l�’anno in corso.Il bando di concorso prevedeva l�’asse-gnazione di tre premi per tesi di laureaedite ed inedite aventi per argomento laCittà di Cividale del Friuli e temi di in-teresse regionale.Gli scopi del concorso, infatti, erano:a) la valorizzazione e la divulgazione

di tesi di laurea che trattino temi rela-tivi alla Città ed alla cultura locale diinteresse regionale, in rapporto alletrasformazioni dell�’ambiente, all�’evo-luzione della storia, della comunità edelle persone, alla riscoperta e con-servazione del patrimonio artistico,accertati negli elementi di culturamateriale e non materiale (linguaggio,feste, giochi, lavoro, religiosità, artein tutte le sue varie espressioni, arti-gianato, tradizioni popolari, musica,teatro, economia, scienze sociali, let-teratura, etc.);

b) la riscoperta dei valori profondi del-le comunità locali, in particolare del-la Città di Cividale del Friuli e dellaRegione Friuli - Venezia Giulia;

c) la creazione di possibilità concrete dicomunicazione con il mondo dei gio-vani, sviluppandone la creatività el�’impegno nello studio, chiamandolia dare contributi attivi in idee ed ingiudizi critici sulle realtà culturali del-le comunità friulane;

d) l�’incremento della Sezione specialesulla Città di Cividale del Friuli e sul-la cultura regionale della BibliotecaCivica cittadina.

Al concorso hanno partecipato ben 12laureati con tesi discusse presso diverseUniversità italiane. La Commissionegiudicatrice, composta dal Sindaco dott.Attilio Vuga quale Presidente, dal prof.Mauro Pascolini, dal prof. Dino Tropina,dalla prof.ssa Lucia Ellero e dalladott.ssa Elisabetta Gottardo, ha lavora-to con impegno alla lettura e valutazio-ne degli elaborati presentati rilevando-ne un ottimo livello generale. I lavorihanno portato alla selezione di ben tretesi da premiare e di tre segnalazioni permerito.Alla cerimonia di premiazione eranopresenti diverse Autorità, il Prorettoredell�’Università degli Studi di Udine,nonché i rappresentanti delle Associa-zioni Culturali locali.

Conclusione della seconda edizioneConclusione della seconda edizioneConclusione della seconda edizioneConclusione della seconda edizioneConclusione della seconda edizione

I tre elaborati premiati sono stati i se-guenti:1° Premio Euro 1.000 �“La Compagnia

dei Piccoli di Vittorio Podrecca(1914-1966)�” di Roberta D�’Errico,laureata all�’Università La Sapienzadi Roma nel 2001;

2° Premio ex-aequo Euro 600 �“Modellidi sceneggiatura: l�’attività di Ales-sandro De Stefani nel panorama te-atrale e cinematografico italianodegli anni Trenta�” di Silvia Conso-li, laureata all�’ Università Cattolicadel Sacro Cuore di Brescia nel 2001;

2° Premio ex-aequo Euro 600 �“Il SantoSepolcro di Aquileia: storia dellatradizione iconografica e analisi deimateriali e dei processi costruttivi�”di Roberta Riga, laureata all�’Univer-sità degli Studi di Udine nel 2003.

Le tre tesi segnalate: �“Analisi vegeta-zionale e paesaggistica del corso me-dio del fiume Natisone�” di RaffaellaZorza, laureata all�’Università degli Studidi Trieste; �“Recupero e riqualificazionefunzionale del Monastero di Santa Ma-ria in Valle in sede della Facoltà di Ar-chitettura dell�’Università di Udine�” diAndrea Manenti, laureato all�’Universi-tà degli Studi di Udine;�”L�’unità perdu-ta: la casaforte nel paesaggio. Ipotesidi restauro della �“Sdricca di Sotto�” aManzano - Udine�” di Silvia Pannacci,laureata presso l�’Istituto Universitariodi Architettura di Venezia nel 2002.L�’Amministrazione Comunale prevedel�’organizzazione di incontri per la pre-sentazione al pubblico delle tesi più si-gnificative.

Foto di gruppo della Commissione giudicante e deiconcorrenti alla selezione.

Nella foto grande: la vincitrice del Primo Premio,Roberta D�’Errico.

�“PREMIO FORUM IULII�” 2003/2004

32

Cultura

PAGAMENTO SALDO 2004

Dal 1° al 20 dicembre 2004 deve essere effettuato ilversamento della seconda rata dell�’Imposta comunale sugliimmobili (I.C.I.) a saldo dell�’imposta dovuta per l�’interoanno 2004, con eventuale conguaglio sulla prima rata ver-sata.Il versamento della prima rata, pari al 50% dell�’impostacomplessivamente dovuta, doveva essere effettuato en-tro il 30 giugno scorso.Il pagamento deve essere effettuato sul conto correntepostale n. 11162492 intestato a �“Comune Cividale del FriuliVersamenti I.C.I. Serv. Tes.�” presso gli sportelli delle Po-ste Italiane spa ovvero mediante versamento diretto, senzaoneri di commissione, presso gli sportelli della Tesoreriacomunale Banca di Cividale spa. L�’importo deve esserearrotondato al centesimo più vicino, per difetto se il va-lore della terza cifra dopo la virgola è inferiore a 5, pereccesso se uguale o superiore a 5; il versamento non èdovuto se l�’imposta da versare non è superiore a 2,07.Chi non esegue in tutto o in parte alle prescritte scaden-ze i versamenti dovuti è soggetto a sanzione amministra-tiva pari al 30% di ogni importo non versato (art. 13 del D.L.vo n. 471/1997).

VALORI AREE NUOVA ZONA OMOGENEA D2

Con atto del Consiglio comunale n. 3 del 30/01/2004 èstata approvata la variante n. 28 al Piano Regolatore Ge-nerale Comunale, relativamente alla nuova area perinsediamenti produttivi-zona omogenea D2; la stessa èentrata in vigore con la pubblicazione sul Bollettino Uffi-ciale della Regione n. 27 in data 07/07/2004.Per gli immobili ricadenti nella suddetta zona il proprie-tario, ovvero il titolare di diritto reale (uso, usufrutto,superficie, enfiteusi), ovvero il locatario, ovvero il con-cessionario di aree demaniali è tenuto al pagamento del-l�’imposta proporzionalmente alla quota ed ai mesi del-l�’anno nei quali si è protratto il possesso delle areefabbricabili ricadenti nella nuova zona omogenea D2.Il valore venale minimo di tali aree è stato determinatocon atto giuntale n. 339 del 29/12/2003 ed è pari a 8,00euro al metro quadro.Si ricorda inoltre che ai sensi dell�’art. 10 del D. L.vo n.504/92 il soggetto passivo ICI sarà tenuto alla presenta-zione della dichiarazione ICI nell�’anno 2005 per le varia-zioni intervenute nell�’anno 2004.

IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - (I.C.I.)

Tributi

Anche quest�’anno la Biblioteca Civica propone ai suoiutenti una serie di iniziative che avranno inizio nei primigiorni del mese di dicembre e si protrarranno - nella clas-sica atmosfera natalizia - fino allo scoccare del nuovo anno. Non solo alberi di Natale, quindi, ma anche libri, letture emomenti di riflessione. Per tutti sarà possibile reperire le ultime novità editoriali;per i più giovani sarà allestita un�’apposita vetrina con tutti ilibri sul Natale per bambini e ragazzi; sarà predisposta ancheuna ricca bibliografia sui libri in tema natalizio per ragazzi edadulti.

Nell�’ambito delle iniziative, si segnala per Sabato 11 Di-cembre l�’incontro con l�’attore Luca Zalateu, che proporrà aibambini delle scuole materne e delle scuole elementari unaserie di letture animate natalizie (alle ore 14.30 per i bambinidelle elementari �– classi prime, seconde e terze �– e alle ore16.00 per i bambini �“medi e grandi�” delle scuole dell�’infan-zia). L�’ingresso è libero previa prenotazione telefonica allo0432 710310; sono molto graditi i genitori.

33

Quindi�…un Buon Natale di lettura in Biblioteca

Natale in BibliotecaNatale in BibliotecaNatale in BibliotecaNatale in BibliotecaNatale in BibliotecaNatale in BibliotecaNatale in BibliotecaNatale in BibliotecaNatale in BibliotecaNatale in Biblioteca

In collaborazione con la Società Filologica Friulana e a cura delmaestro Romano Binutti, il 19 novembre alle ore 18.00 si è tenu-ta l�’inaugurazione, alla quale hanno partecipato il Sindaco dott.Attilio Vuga e il presidente della Filologica dott. Lorenzo Pelizzo.

Il corso ha cadenza settimanale(giovedì, dalle ore 18.00 alle ore 20.00).

Le iscrizioni potranno essere effettuate anchea corso già avviato, durante le ore di lezione.

Per informazioni rivolgersi alla Biblioteca Civica (tel. 0432 710310)

Anche quest�’anno presso la Biblioteca Civicasi svolge il corso di lingua e cultura friulana

32

Notizie circa la presenza di una Banda a Cividale risalgonoal 1700. Ma è nel 1842 che si costituisce ufficialmente la privata�“Società Filarmonica di Cividale�”, con lo scopo di �“coltivarela musica ed istruirvi gratuitamente gli allievi poveri daglianni 10 ai 20�”. Approvata dal Governo austriaco, che nonmancava di inserire la clausola che contemplava l�’interven-to di un incaricato politico ad ogni adunanza deliberativa�“de�’ Socj�”. Il primo sodalizio musicale cividalese ebbe tut-tavia una durata piuttosto breve, anche per lo scoppiare deimoti del 1848 contro l�’amministrazione austriaca. Ma il 3 giugno 1857, su iniziativa della Presidenza dellaSocietà del Teatro, veniva presentata la richiesta per laricostituzione della Società Filarmonica, approvata dal De-legato Provinciale d�’Udine il mese seguente. La nuova Socie-tà Filarmonica era diretta dal maestro cividalese Giovanni

Nel 25° anniversario di ricostituzioneuna nuova sede per il sodalizio

IL CORPO BANDISTICOMUSICALE

CITTÀ DI CIVIDALE

Sussuligh. La banda era allora composta da 24 suonatori: 4clarini, 2 flauti, 5 trombe, 4 corni, 2 tromboni, 1 fagotto, 1bombardina, 2 bombardoni, 3 gran casse. Nel 1868 il Comune di Cividale spendeva per la Banda 1200lire, di cui 1080 per il compenso al maestro Sussuligh, men-tre i soci della Società ne versavano altre 480, da ripartirsifra i bandisti. Tra essi in taluni momenti doveva regnare unacerta tensione, se di fronte alla domanda di un suonatore difar parte dei musicisti, una dozzina di essi minacciava diandarsene.

34

35

Forse è un sintomo che le cose stanno prendendo una bruttapiega ed infatti il Consiglio Comunale nella seduta del 17luglio 1872 delibera a malincuore il ritiro di tutti

gl�’istrumenti ed oggetti di spettanza del Comune.

Notizie relative alla Banda si ritrovano nel 1886: esistevaallora una Società Filarmonica che, nelle sale superiori delCaffè San Marco, dava spesso dei geniali intrattenimenti. Tuttoè ridotto ad una buona orchestra e a una banda che a stentosi regge�… Si potrebbe ridare vita a sì bella istituzione? L�’ap-pello è accolto da alcuni giovani dilettanti, che aprono unasottoscrizione di azioni da una lira allo scopo di far sorgereun Circolo Musicale, ancora sotto la guida del maestroSussuligh. Nell�’ottobre dello stesso anno si svolgeva la primaassemblea della neonata società �– intitolata a Jacopo Tomadini�– che contava 108 soci. Nel gennaio 1887 il Consiglio Comu-nale assecondava la domanda di sussidio concedendo 900 liree prestando gli strumenti musicali in uso della Banda, chepoteva così risorgere a nuova vita. Il maestro Sussuligh moriva nel settembre 1893. La banda era soggetta anche a qualche perturbazione alivello dirigenziale: le dimissioni della presidenza portarononel 1896 alla costituzione del Consorzio Filarmonico Cividalese

�“Jacopo Tomadini�”. Lo stesso venne sciolto nel 1899 allorchèil Municipio avocò a sé l�’istituzione della Banda, diretta dalmaestro Luigi Teza di Longarone. Nel 1914 la Banda Civica è sciolta dal Comune per proble-mi amministrativi ed economici, ma riprende l�’attività l�’an-no seguente sotto la guida del maestro Raffaele Tomadini diCividale, che già nel 1913 aveva sostituito il defunto mae-stro Teza. Ancora numerose furono le vicissitudini del Corpo Bandisticocittadino: sciolto nel 1931, si ricostituì nel 1932 come �“Ban-da del Dopolavoro di Cividale�”. Durante la seconda guerramondiale è codiretta dal maestro Moschioni e da un caporaletedesco, esibendosi anche in campi di lavoro. Si scioglie nuo-vamente verso il 1949/50. Nel 1953 la Banda cittadina è ricostituita su iniziativa di

Armando Cantarutti, con la direzione del maestro AntonioMarti. Ed ancora una volta si scioglie nel 1960. Nel 1978 viene costituito l�’attuale Corpo Bandistico Musi-cale �“Città di Cividale�”, su iniziativa di un gruppo di amiciappassionati di musica. Sotto la Presidenza del maestro Modesto Gonano e la dire-zione del maestro Mauro Meroi, la banda cittadina ha potutofesteggiare i 25 anni di ininterrotta attività, vantando un

numeroso organico di suonatori e lafama di uno dei complessi bandistici piùapprezzati della Regione. E proprio in occasione della celebra-zione del 25° anniversario di attività,la Banda cittadina ha ottenuto dall�’Am-ministrazione Comunale l�’uso di localiper l�’allestimento della nuova sede invia Carraria. Numerose le esibizioni del �“CorpoBandistico Musicale Città di Cividale�”siain altre Regioni che all�’estero. Nell�’ago-sto 2004 è stata particolarmente ap-prezzata la sua presenza a RossanoCalabro, su interessamento del segre-tario dott. Espedito Rapani, in occasio-ne dei tradizionali festeggiamenti dellaSantissima Achiropita.

dal 4 al 12 dicembrePiazza Paolo Diacono

7 dicembre �– ore 18.30Biblioteca Civica

10 dicembre �– ore 20.45Teatro Comunale �“A. Ristori�”

10 dicembre �– ore 18.30Chiesa di Santa Maria dei Battuti

11 dicembre �– ore 14.30Biblioteca Civica

14 dicembre �– ore 21.00Teatro Comunale �“A. Ristori�”

15 dicembre �– ore 20.45Teatro Comunale �“A. Ristori�”

18 dicembre �– ore 21.00Teatro Comunale �“A. Ristori�”

19 dicembre �– ore 10.00Loggia Municipale

19 dicembre �– ore 11.00Centro Civico

19 dicembre �– intera giornataCentro Città

19 dicembre - ore 16.00Teatro Comunale �“A. Ristori�”

23 dicembre �– ore 17.00Chiesa S. Giovanni Battista (Monastero S. Maria in Valle)

30 dicembre �– ore 20.45Teatro Comunale �“A. Ristori�”

6 gennaio - ore 10.30Duomo

6 gennaio �– intera giornataCentro città

6 gennaio �– ore 15.00Teatro Comunale �“A. Ristori�”

7 gennaio �– ore 20.45Teatro Comunale �“A. Ristori�”

8 gennaio �– ore 20.45

15 gennaio �– Città

15 e 16 gennaioTeatro Comunale �“A. Ristori�”

20 gennaio �– ore 20.45Teatro Comunale �“A. Ristori�”

�“Natale senza Confini�” - mostra mercato natalizia con bancarellee stands dalla Stiria e Slovenia, con presenza di agriturismi e vari enti della Città

Claudia Grimaz presenta �“Cantata per la donna al telaio�” di Marina Giovannelli

TARTUFO di Molière - con Flavio Bucci

Inaugurazione retrospettiva su Gino CortelazzoLa mostra sarà aperta al pubblico fino al 30 gennaio 2005 (orari: Venerdì, Sabato,Domenica e festivi (escluso 25/12) dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00

Letture animate sul tema del Natale per bambini delle classi prime, seconde e terzeelementari; ore 16.00 - Letture animate sul tema del natale per i bambini �“medi e grandi�”delle scuole dell�’infanzia

Serata con l�’alpinista Fausto De Stefani con proiezione di documentario sull�’Afghanistanorganizzazione Club Alpino Italiano Sezione Monte Nero di Cividale del Friuli

GARIBALDI AMORE MIO - di e con Maurizio Micheli

Concerto di Natale del Coro CAI �“Renzo Basaldella�” di Cividale del Friuli e con la Corale�“Tomassini�” di Serra de Conti - Ancona

Cerimonia commemorativa �“Martiri della Libertà�”

Mostra delle fotografie di Luigi Morandini�“L�’8° Reggimento Alpini ed Artiglieri della Julia: per non dimenticare�”La mostra sarà aperta al pubblico nei giorni 19 e 26 Dicembre 2004,1-2-6-8-9-15-16 Gennaio 2005 (orario 10.00-12.00 e 15.30-19.00)

�“Baule del Diavolo�” mercatino dell�’usato a cura della Pro Loco

Concerto UNASP-ACLI �– �“Musica Amica�”

Inaugurazione e apertura al pubblico dell�’antico Presepe delle Orsoline

Concerto gospel con i �“Talk of da Town�” (collaborazione del Folk Club di Buttrio)

S. Messa dello Spadone

Rievocazione Storica - a cura dell�’Associazione per lo Sviluppo degli Studi Storicied Artistici e del Comune di Cividale

Dan Emigranta - a cura del Circolo Culturale Ivan Trinko di Cividale del Friuli

I RAGAZZI IRRESISTIBILI - con Johnny Dorelli e Antonio Salines

Concerto della Rithm and Blues Band di Cividale del Friuli

Giuramento reclute 8° Reggimento Alpini

9° Raduno ex Battaglione Cividale �– a cura dell�’Associaizone �“Fuarce Cividât�”

IL MERCANTE DI VENEZIA di William Shakespearecon Elena Bucci, Stefano Randisi, Marco Sgrosso, Enzo Vetrano