Barometro sepa 10

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BAROMETRO SUI SERVIZI DI PAGAMENTO EUROPEI LA RIVOLUZIONE DEI SERVIZI DI PAGAMENTO IN EUROPA. CHI VINCERà LA SFIDA?

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BAROMETRO SUI SERVIZI DI PAGAMENTO EUROPEI

LA RIVOLUZIONE DEI SERVIZI DI PAGAMENTO IN EUROPA.CHI VINCERà LA SFIDA?

INFORMAZIONE FORMAZIONE E CONSULENZA

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CSC AL CENTRO DEI TREND

Nell’ambito del programma I.D.E.A.S. (Inspiration, Debate, Executive, Annual Surveys), CSC realizza, in collaborazione con TNS Sofres, i “Barometri”, ricerche annuali dedicate al monitoraggio e all’analisi delle tendenze e delle sfide affrontate dalle funzioni strategiche (CFO, CIO, CPO e HR) delle più importanti aziende europee. Ogni anno CSC pubblica un “Barometro” dedicato ad ogni funzione, in cui sono riportati i risultati dell’analisi condotta su un campione significativo di Top Executive di circa 100 grandi aziende del settore pubblico e privato. Il report di ciascun “Barometro” è presentato in differenti città europee (Parigi, Madrid, Barcellona, Milano, Bruxelles, Lisbona, etc...) nell’ambito di eventi CSC esclusivi, alla presenza di clienti, prospect, opinion leaders, media e mondo accademico.

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SOMMARIO 10. CONTESTO NORMATIvO E gIuRIDICO - vERSO uNA SINgLE EuRO PAyMENTS AREA12. RISuLTATI - 5 ELEMENTI CHIAvE DA RICORDARE16. SEPA, PSD E INNOvAzIONE TECNOLOgICA - ITINERARI DI TRASFORMAzIONE

11 PAg 9

TESTIMONIALS 21. SEPA OggI...E DOMANI? 22. Philippe Citerne. già Direttore e Amministratore Delegato - Société générale 26. Giampaolo Codeluppi. Direttore Pianificazione d’Impresa e del Servizio - ATM 28. Gilbert Ernst. Direttore e membro del Comitato Esecutivo - BCEE Luxembourg

30. Elizabeth Fraser. Responsabile dello Sviluppo Europeo - uK Payments Council 32. Gianluigi Rocca, Responsabile Marketing Carte - SIA-SSB

34. Marc Temmerman. Executive vice-President - visa Europe

37. quALI STRATEgIE ADOTTERANNO LE BANCHE? 38. Willy Dubost. Responsabile del Dipartimento Monetica - BNP Paribas 42. Enrique Barthe. Direttore Dipartimento Business Development e Innovazione Servizi di Pagamento - BBvA 44. Marc Carlos. Responsabile Sistemi e Servizi di Pagamento - Crédit Agricole 46. Zélia Livramento. Direttore Sistemi di Pagamento - Caixa geral de Depositos (CgD) 48. Roberto Santos. Direttore Business Development e Controllo Finanziario Sistemi di Pagamento - Banco Santander 50. Luca Vanini. Responsabile Servizi e Sistemi di Pagamento - unicredit 52. Paolo Zanchi. Responsabile Settore Monetica, Incassi e Pagamenti - Banca Monte dei Paschi di Siena

55. I SERvIzI DI DOMANI 56. Philippe Lemoine. CEO - LaSer 60. Daniela Manuello. Direttore Marketing - PosteMobile 62. Emmanuel Petit. CEO - Mastercard France 64. Gilles Sabatier. Direttore del Mercato Bancario/Assicurativo - Orange Business Services

12 PAg 19

RISULTATI TNS SOFRES

13 PAg 67

RISULTATI EFMA14 PAg 83

UNA SFIDA STRATEGICA PER CSC E I SUOI CLIENTI

96. IL CONTESTO DEL MERCATO DEI PAgAMENTI STA EvOLvENDO RAPIDAMENTE98. CSC, PRESENzA gLOBALE, PROFONDA ExPERTISE

15 PAg 93

INDICE

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IL BAROMETRO SUI SISTEMI DI PAGAMENTO DI CSC-EFMA SI PONE L’OBIETTIVO DI MISURARE LA PERCEZIONE DELLE BANCHE E DELLE IMPRESE EUROPEE RELATIVAMENTE AL POTENZIALE IMPATTO DI SEPA (SINGLE EURO PAyMENTS AREA) E PSD (PAyMENT SERVICES DIRECTIVE) SUL MERCATO DEI PAGAMENTI E IL LIVELLO DI MATURITà DEGLI ATTORI COINVOLTI IN qUESTI IMPORTANTI MUTAMENTI DI MERCATO.

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BAROMETRO SUI SERVIZIDI PAGAMENTO EUROPEILa prIma rICErCa EuropEa suLL’Impatto DI sEpa E psD

APPROCCIO E METODOLOGIA

Il primo Barometro europeo sull’impatto di SEPA e PSD è stato realizzato in collaborazione con l’istituto TNS Sofres e con EFMA (European Financial Management & Marketing Association) su un campione costituito da circa 100 decision maker di banche ed imprese europee e da altrettanti Top Executive di Istituti finanziari operanti in oltre venti Paesi europei.

I quesiti a cui CSC e EFMA hanno tentato di dare risposta, partendo dalle analisi dei dati raccolti da TNS Sofres e EFMA, sono i seguenti:

• SEPA e PSD porteranno all’armonizzazione delle normative dei singoli Paesi europei e all’abolizione delle barriere nazionali del mercato dei servizi di pagamento?

• quali ripercussioni comporteranno le trasformazioni in atto sul futuro ruolo dei principali operatori del settore, ovvero banche e Istituti di credito, Payments Institutions, retailers, grande distribuzione...? Tali evoluzioni produrranno gli effetti previsti?

• quale sarà la reazione degli attori soggetti? Saranno promotori del cambiamento o attenderanno di vedere quale forma assumeranno queste evoluzioni prima di investire?

• quali cambiamenti genereranno SEPA e PSD in termini di servizi di pagamento, nuovi progetti, etc...?

DUE ANALISI IN PARALLELO

Per avere una lettura il più possibile esaustiva delle trasformazioni in atto, sono state condotte in parallelo due ricerche, ognuna delle quali ha utilizzato risorse e questionari specifici:

• L’indagine TNS-Sofres è stata sviluppata mediante interviste

• l’indagine EFMA è stata condotta attraverso un questionario on-line

Le domande riguardavano due tipi di impatti:

• L’impatto strategico di SEPA e PSD sull’integrazione europea e sul mercato dei servizi di pagamento

• L’impatto di SEPA e PSD sull’evoluzione degli strumenti di pagamento attuali e futuri, e sul mercato in generale.

TARGET E CAMPIONE

L’indagine TNS-Sofres

Sono stati intervistati circa 100 decision maker di banche e imprese operanti in otto Paesi europei (Italia, Francia, Lussemburgo, Belgio, Regno unito, germania, Spagna, Portogallo):

• per le banche, il campione è stato costituito da Top Executive con responsabilità diretta sui servizi di pagamento (business line, back-office, IT)

• per le imprese, il campione è stato costituito da Top Executive di aziende operanti nei settori retail e grande distribuzione, Pubblica Amministrazione centrale e locale, grandi organizzazioni pubbliche e private operanti nel mondo Finance, grandi aziende, PMI.

L’indagine EFMA

Sono stati intervistati circa 100 Top Executive di banche operanti in 30 Paesi europei, rappresentando 36 diverse funzioni aziendali, prioritariamente legate ad attività di vendita, marketing e back-office.

queste due indagini hanno permesso di identificare tendenze e prospettive interessanti e convergenti.

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SOMMARIO

1BaromEtro suI sErVIZI DI paGamENto EuropEI

LA RIVOLUZIONEDEI SISTEMI DI PAGAMENTO

IN EUROPA.CHI VINCERÀ LA

SFIDA?

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SEPA, AREA UNICA DEI SISTEMI DI PAGAMENTO EUROPEI (SINGLE EURO PAyMENTS AREA), NASCE COME EMANAZIONE DELL’EPC (EUROPEAN PAyMENTS COUNCIL) CON L’OBIETTIVO DI ARMONIZZARE LE NORMATIVE DEI SINGOLI PAESI EUROPEI IN MATERIA DI SERVIZI DI PAGAMENTO, INCLUDENDO LE OPERAZIONI DI BONIFICO E LE TRANSAZIONI CON CARTE DI CREDITO E DEBITO, IN TUTTI I PAESI FACENTI PARTE DELL’EURO ZONA.

CONTESTO NORMATIvO E gIuRIDICO

VERSO UNA SINGLE EURO PAyMENTS AREA

sINtEsI

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SEPA: FINALITÀ

L’armonizzazione dei sistemi di pagamento nell’unione Europea si basa su SEPA, che mira a creare un’unica area dei pagamenti in Euro, e su PSD (Payment Services Directive), che offre il necessario quadro giuridico per SgA e stabilisce i nuovi rapporti che intercorrono tra le banche e i loro clienti. Nell’ambito di SEPA, l’EPC (European Payments Council) ha individuato tre strumenti di pagamento paneuropei, destinati a sostituire quelli attualmente in uso a livello locale:• SEPA Credit Transfer, lanciato in Francia il 28 gennaio

2008• SEPA Direct Debit (SDD), implementato in alcuni

Paesi europei a partire dall’entrata in vigore di PSD (1 novembre 2009) mentre altri, come la Francia, ne hanno ritardato il lancio di un anno

• Le carte di pagamento che corrispondono alle carte di credito europee e che sono il risultato di un approccio diverso rispetto a quello utilizzato per SCT e SDD. Il sistema delle carte di pagamento SEPA ha, infatti, richiesto lo sviluppo di un quadro normativo europeo definito dalla EPC e denominato SEPA Card Framework (SCF), finalizzato a garantire a tutti gli utenti la possibilità di effettuare pagamenti e prelievi con le medesime condizioni tecniche, tariffarie e con lo stesso livello di sicurezza in tutta l’area SEPA.

PSD: OBIETTIVI E AMBITI DI APPLICAZIONE

La PSD è stata adottata dal Parlamento il 24 Aprile 2007. Si applica a tutti i pagamenti (esclusi quelli in contanti e su carta) in tutte le valute in corso nell’area economica europea

(ad eccezione della Svizzera). La PSD mira a rafforzare i diritti degli utenti dei servizi di pagamento (nella maggior parte dei casi i consumatori), ad aumentare la concorrenza e a ridurre il prezzo delle transazioni. questa direttiva si applica a sei diverse categorie di soggetti interessati ai servizi di pagamento, inclusi i nuovi player non bancari: le cosiddette Payments Institutions, che hanno propri perimetri d’azione strettamente controllati e statuti autorizzati.

PIù SEMPLICI, PIù SICURI, PIù EUROPEI

Secondo le previsioni della Commissione Europea, i benefici attesi da SEPA e da PSD dovrebbero essere numerosi:• Per le imprese: riduzione dei prezzi dei servizi di

pagamento, incremento della produttività, creazione di economie di scala, opportunità di integrazione e sviluppo di un mercato europeo grazie alla possibilità di operare in modo più semplice a livello transfrontaliero

• Per i commercianti: rafforzamento della sicurezza dei pagamenti con carta di credito

• Per gli utenti: maggiore accettazione delle carte di pagamento da parte dei negozianti all’interno di tutto lo spazio SEPA, incremento della concorrenza tra i diversi fornitori europei, gestione di tutte le transazioni SEPA da un unico account, garanzia di tutela dei diritti in tutta l’area SEPA

• Per le banche: razionalizzazione delle transazioni su scala europea e opportunità di sviluppo di servizi a valore aggiunto destinati ai clienti di tutta l’area in oggetto.

L’Europa, tuttavia, è un’area di pagamento complessa (alcuni parlano di patchwork europeo dei pagamenti), in cui ogni mercato nazionale riflette la storia e la cultura dello specifico Paese. C’è chi ritiene che il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi richiederà tempi lunghi e che, nonostante l’introduzione dell’Euro, la creazione di un unico spazio europeo dei pagamenti resti ancora una sfida ardua..

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ELEMENTI CHIAVE DARICORDARE5RISuLTATI

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ENTRAMBI I MOTORI DELL’ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI DI PAGAMENTO EUROPEI, SEPA E PSD, SONO STATI DISEGNATI A VANTAGGIO DEI CONSUMATORI E DELLE IMPRESE. I SOSTENITORI DEL PROGETTO SI SONO POSTI L’OBIETTIVO DI ORGANIZZARE IL FUTURO DEI SISTEMI DI PAGAMENTO IN EUROPA PARTENDO DAI SEGUENTI ELEMENTI: ARMONIZZARE LE NORMATIVE NAZIONALI, DIVERSIFICARE I PLAyER AUTORIZZATI A PRESTARE SERVIZI DI PAGAMENTO (IN AGGIUNTA ALLE BANCHE E AGLI ISTITUTI DI CREDITO), SVILUPPARE LA CONCORRENZA TRA GLI OPERATORI, RIDURRE I PREZZI DELLE TRANSAZIONI. E’ INTERESSANTE NOTARE COME I RISULTATI DELL’INDAGINE INDICHINO, CONTRARIAMENTE ALLE ASPETTATIVE, CHE PROPRIO LE BANCHE E I NUOVI “ISTITUTI DI PAGAMENTO” SAREBBERO I SOGGETTI DESTINATI AD OTTENERE I MASSIMI BENEFICI DA qUESTO PROCESSO.

1. pErCEptIoNs BANCHE E IMPRESE: PERCEZIONI DIFFERENTI

Le due analisi rivelano l’esistenza di significative differenze tra banche e imprese in termini di aspettative sugli impatti delle due iniziative di armonizzazione europea.

Al di là delle divergenze a livello di motivazioni ed interessi, è chiaro che, se le banche si sono già attivate su questo tema, le imprese si sono mobilitate in maniera minore; molto ancora rimane da fare soprattutto in termini di comunicazione e conoscenza del quadro di riferimento generale.

Ciò chiarisce parzialmente la discrepanza tra le rispettive visioni: gran parte delle banche prevede un forte impatto di SEPA e PSD, sia a livello strategico che operativo, mentre solo un terzo delle imprese europee ha la stessa percezione. questa quota minoritaria è rappresentata da coloro che già hanno iniziato ad approfondire le tematiche e ad attivarsi.

2. pLayErs BANCHE CONSAPEVOLI DEL PROPRIO RUOLO, IMPRESE IN STAND-By

La maggior parte delle banche e delle imprese europee ritengono che questi sviluppi porteranno ad un’armonizzazione normativa senza però determinare una completa unificazione dei mercati, che resteranno per sempre nazionali. Al contempo, emerge un certo scetticismo sul reale impatto di SEPA, in particolare tra le aziende, anche se queste, insieme ai consumatori, dovrebbero esserne i principali beneficiari.

Tre quarti delle banche europee e due terzi delle imprese ritengono che questi sviluppi non rimetteranno in discussione la posizione delle banche nel mercato dei pagamenti e che, al contrario, ne rafforzeranno il ruolo. Ciò vale anche per i sistemi nazionali (ACH) e internazionali (PEACH), così come per le aziende del retail e della distribuzione.

Le posizioni divergono ulteriormente in relazione alla valutazione degli impatti su player di mercato, payment

Institutions, card schemes nazionali e internazionali, operatori privati e società IT. Le banche hanno probabilmente dedicato maggiore attenzione alla nascita di nuovi competitor, facilitati dall’introduzione di SEPA e PSD.

quasi il 50% delle banche europee concorda nel prevedere lo sviluppo di una forte concorrenza degli “Istituti di pagamento” e di un ruolo più forte dei card schemes, in particolare di quelli internazionali. La maggioranza si attende, inoltre, un aumento dell’importanza di operatori privati e IT.

Banche e imprese risultano divise anche sulle evoluzioni degli ACH e dei PEACH, così come sul futuro ruolo del retail e della grande distribuzione: le aziende ci credendo più delle banche. Infine, mentre il 43% delle banche intravede una riduzione del potere dei card schemes nazionali, il 40% delle imprese ne prevede l’incremento.

Nella maggior parte dei casi, le posizioni espresse dalle aziende sono opposte a quelle delle banche.

Le imprese hanno una visione molto più conservatrice, intravedono minori trasformazioni sostanziali e spesso temporeggiano, con l’eccezione di alcune poche grandi corporation che già sviluppano importanti volumi di fatturato.

3. traNsaCtIoNsVOLUMI STABILI

In termini di volumi delle transazioni, tutti sembrano pensare che SEPA e PSD non avranno alcun impatto diretto. La crescita dei volumi dipenderà più che altro dall’evoluzione della crescita del commercio europeo. questo sembra valere anche per le transazioni con carta.

Tuttavia, all’interno del quadro complessivo, le banche prevedono una continua diminuzione dei volumi legati a specifici mezzi di pagamento (assegni) e il calo dei sistemi di pagamento nazionali a favore dei nuovi strumenti SEPA. Inoltre, le banche si aspettano una crescita significativa nei pagamenti internazionali e nei pagamenti/servizi bancari a distanza, così come credono in un incremento dei propri ricavi e in una graduale unificazione del mercato europeo. Anche le aziende sposano la visione delle banche sui servizi

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a distanza, pur rimanendo un po’ meno entusiaste di queste ultime sull’affermazione dei sistemi di pagamento SEPA.

Né le une né le altre identificano cambiamenti significativi nel campo del Cash Management.

questa visione è condivisa in tutti i Paesi quando si tratta di remote banking e nuovi strumenti di pagamento, ma se ci si spinge al di là allora subentrano forti differenze.

4. BusINEss moDELsINCREMENTO DELLE FEES BANCARIE

Anche se non è chiaramente esplicitato nelle risposte fornite dalle banche, è abbastanza evidente che queste, dall’armonizzazione dei pagamenti e dei prezzi introdotta da SEPA, si aspettano un impatto sulla strategia commerciale dei trasferimenti (SCT), dei prelievi (SDD) e delle carte bancarie. questo impatto varierà da un mercato all’altro a seconda del contesto normativo del Paese di riferimento, e del tipo di modello di business che si andrà a sostituire.

Se da un lato le banche prevedono un calo dei propri profitti dovuto principalmente alla riduzione del volume dei pagamenti legacy (assegni e trasferimenti correnti), intravedono dall’altro margini in aumento per nuovi sistemi di pagamento, attribuibili soprattutto alla crescita complessiva, all’emissione di carte e alle movimentazioni internazionali, come conseguenza diretta della crescita complessiva dei volumi e dello sviluppo di nuovi servizi. questo, senza dubbio, sotto il duplice impatto del loro crescente potere e della crescita dei volumi resa possibile dai nuovi servizi che nasceranno a fianco dei sistemi che andranno progressivamente a sostituire. Si prevede, in ogni caso, la necessità di una significativa revisione dei modelli di business alla ricerca di nuove fonti di ricavo da sviluppare attraverso nuove offerte di servizi di pagamento e/o, a seconda dei casi, attraverso una considerevole evoluzione dell’offerta attuale.

Il fatto che alcune banche intervistate si attendano una crescita del fatturato legata alla gestione dei pagamenti allo sportello e al Cash Management è più sorprendente. questo potrebbe giustificare l’incremento atteso delle operazioni internazionali rese più semplici e sicure da SEPA e PSD.

Le banche sono consapevoli del fatto che l’emergere di nuovi player, in particolare delle Payment Institutions, avrà l’effetto di accrescere la concorrenza sui prezzi dei servizi. Curiosamente prevedono un crollo delle tariffe tale da indurre ad una differenziazione dei prezzi delle transazioni, sempre più automatizzate (interoperabilità), che scenderanno bruscamente, da quelli dei servizi a valore aggiunto, che dovrebbero contribuire a generare fonti di reddito alternative e funzionali all’incremento complessivo dei ricavi delle banche.

Ciò spiega perché anche la metà delle imprese intervistate prevede un aumento globale dei prezzi dei servizi di pagamento. L’altra metà, invece, confida, ma senza troppa convinzione, nella stabilità dei prezzi o, addirittura, in una loro diminuzione, come logica conseguenza dell’armonizzazione, dell’europeizzazione del mercato e della crescita della concorrenza fortemente incentivate da SEPA e PSD (il noto “Level Playing Field” tanto auspicato dalle Autorità europee).

5. INVEstmENtsL’IMPATTO SU INVESTIMENTI, COSTI E LIVELLI DI SERVIZIO

Le banche sono consapevoli del fatto che, al di là del probabile decremento dei prezzi delle transazioni di base, l’arrivo di nuovi player determinerà un arricchimento dell’offerta e l’aumento della qualità dei servizi.

Tale esigenza di eccellenza operativa, combinata con la necessità di ripensare profondamente modelli di business e di offerta, determinerà indubbiamente l’avvio di trasformazioni profonde, la cui sostenibilità sarà necessariamente legata all’evoluzione dei modelli operativi e alla volontà di sostenerli con investimenti di ampia portata.Tuttavia, solo una parte dei Top Executive di Istituti finanziari intervistati sembra percepire in giusta misura l’entità di tali cambiamenti e degli investimenti che si renderanno necessari per attuarli.

gli investimenti si concentreranno in particolare su sistemi di pagamento sicuri, vale a dire sui nuovi strumenti SEPA – dei quali oggi vediamo emergere solo la componente strettamente normativa – quali pagamenti transfrontalieri, in remoto e via mobile.I servizi e le infrastrutture legate ai sistemi di pagamento elettronici saranno oggetto di investimenti significativi, così come accadrà in ambito sicurezza, risk management e lotta alle frodi.

A differenza delle banche, la maggioranza delle imprese preferisce adottare un atteggiamento più cauto. Solo un terzo degli intervistati sembra già pronto a mettere in conto la reale necessità di passare ad una nuova area dei pagamenti europea. Tuttavia molte aziende, pur non essendosi ancora impegnate attivamente su SEPA, riconoscono che alcuni investimenti, anche piuttosto significativi, andranno effettuati. In ogni caso, la maggior parte di esse continua a lasciare alle banche il ruolo di first mover, determinando un probabile aumento dei costi.

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Il Regno Unito è il solo Paese in cui un quarto degli intervistati ha dichiarato di non ritenere che l’avvento di SEPA e PSD possa cambiare profondamente il mercato dei pagamenti, prevedendo, al contrario, il protrarsi delle attuali differenze ancora per un lungo periodo. La metà degli intervistati si aspetta, in ogni caso, l’armonizzazione dei regolamenti ma non l’integrazione dei mercati nazionali. Tale posizione è abbastanza prevedibile dato che il Regno Unito non fa parte dell’Eurozona e ha assunto, tradizionalmente, un atteggiamento scettico nei confronti della moneta unica. Tuttavia, un quarto degli intervistati intravede la possibilità di una forte integrazione dei mercati nazionali a livello paneuropeo, dimostrando come una certa parte del mercato britannico consideri SEPA e PSD quali driver di profondi cambiamenti in questo specifico settore.

In Germania e in Spagna gli intervistati non si attendono una reale integrazione dei sistemi di pagamento, né a livello paneuropeo né all’interno dei singoli mercati nazionali. In entrambi i casi, infatti, si evidenzia un atteggiamento di attesa e scetticismo nei confronti dei possibili benefici derivanti dall’avvento di SEPA; l’armonizzazione normativa è, invece, considerata come certa in entrambi i Paesi.

Nei Paesi Bassi, in Italia e in Lussemburgo, più di

due terzi degli intervistati (per il Belgio il 100%) si aspettano forti impatti a seguito dell’arrivo di SEPA e PSD, sia in materia di armonizzazione delle norme per l’integrazione dei mercati nazionali sia in termini di trasformazione dei ruoli dei diversi attori coinvolti. questa posizione conferma il dinamismo e la proattività dei Paesi del nord Europa, evidenziando, al contempo, l’inaspettata propensione al cambiamento dimostrata dall’Italia.

La Francia, infine, si colloca in una posizione intermedia. Due terzi degli intervistati dimostrano un forte scetticismo sul reale impatto di SEPA al di là della semplice armonizzazione normativa e, al contempo, una minoranza di intervistati prevede, invece, un’integrazione forte o molto forte dei mercati e un brusco cambiamento del ruolo dei differenti player coinvolti.

Relativamente all’impatto di SEPA e PSD, i Paesi dell’Europa centrale e orientale confermano le aspettative già espresse dagli intervistati dei Paesi del primo gruppo. Non hanno invece la stessa visione circa gli effetti di tali cambiamenti sugli attori del mercato dei pagamenti, probabilmente a causa del differente grado di maturità, in termini di risorse e sistemi di pagamento, dei propri mercati.

LE OPINIONI DELLE BANCHE E DELLE AZIENDE DIFFERISCONO NOTEVOLMENTE SULLA BASE DEI PAESI IN CUI qUESTE OPERANO, RIFLETTENDO LE DIVERGENZE CHE TRADIZIONALMENTE CARATTERIZZANO LO SPAZIO EUROPEO DEI PAGAMENTI.

LE INDICAZIONI EMERSE DALLO STUDIO VARIANO DA UN PAESE ALL’ALTRO

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PREPARARSI AL CAMBIAMENTO

Nel complesso le banche si mostrano molto preoccupate per l’introduzione dei nuovi strumenti di pagamento, in particolare per quanto riguarda SDD, PSD e il nuovo quadro di tutela dei consumatori. Al contempo, gli Istituti finanziari stanno considerando la possibilità di sviluppare i propri servizi di acquisition a livello transfrontaliero, mobilitandosi attivamente anche nell’ambito della definizione di standard globali per i flussi commerciali interbancari. Per contro, non ritengono necessaria la revisione dei processi di gestione della liquidità, un settore questo estremamente complesso, nell’ambito del quale non sembra ancora esserci una visione chiara a livello europeo.

Prioritariamente, la loro attenzione si rivolge, dunque, alla compliance normativa e, soltanto in seconda istanza, alla ridefinizione del proprio portafoglio d’offerta.

Preoccupate dalle prospettive di trasformazione del business dei sistemi di pagamento, le banche sono disposte ad investire - in modo diverso a seconda della dimensione e quota di mercato detenuta – per non perdere il proprio vantaggio competitivo a fronte dell’ingresso nel mercato dei nuovi operatori non bancari. Più in generale, in questa fase le banche tendono ad investire su progetti a carattere difensivo, focalizzandosi sull’ambito normativo piuttosto che su innovazioni radicali dei propri modelli di business e dei servizi offerti. In questo quadro fanno eccezione pochi player, bancari e non, che stanno già ponendo basi strategiche d’intervento in un’ottica di medio termine. Le imprese appaiono meno attive e scarsamente coinvolte, fatta esclusione se ci si riferisce al settore dell’e-commerce. Curiosamente, non sembrano molto interessate al potenziale, insito non soltanto nella possibilità di armonizzare i

bonifici, ma soprattutto del prelievo SDD, di SEPA e PSD. Tale attegiamento di disinteresse sembra essere costante anche in relazione alle opportunità offerte nell’ambito della gestione di cassa.

Ancora una volta, questi risultati sembrano essere determinati dalla mancanza di informazioni e da atteggiamenti di scarsa pro-attività, che ancora oggi accomunano molte imprese quando si parla di SEPA e PSD.

Per quanto riguarda le banche, la gestione dei mandati SDD è stata prioritaria nel biennio 2009/2010, fatta eccezione per la Francia che ha scelto di affrontarla nel 2010/2011. Le aziende, invece, si mobiliteranno in questo settore soltanto a partire dal 2011 e per tutto il 2012.

Contrariamente, sia banche che aziende intensificheranno i propri sforzi sui pagamenti in remoto (via web), sull’evoluzione dei pagamenti mobile, di quelli contactless e del pre-pagato.

Molteplici banche europee di grandi dimensioni hanno cominciato ad allineare il proprio portafoglio d’offerta di prodotti e servizi alle emergenti esigenze delle imprese, sviluppando piattaforme condivise per i servizi bancari sia a livello Europeo che internazionale. Anche se la maggior parte degli Istituti ancora oggi considera importante sviluppare tali piattaforme al proprio interno, è sempre più diffuso l’utilizzo di player specializzati in questo specifico settore sia per l’implementazione e l’utilizzo di piattaforme condivise, sia per l’outsourcing dei processi (25% degli intervistati).

Le aree in cui la tecnologia è considerata elemento chiave per affrontare tali cambiamenti riguardano in ordine di priorità: gli adeguamenti previsti da SEPA, includendo la gestione di carte di credito, mandati di credito, SCT di

LE BANCHE E LE AZIENDE STANNO INTENSIFICANDO I PROPRI SFORZI NELL’AREA DEI PAGAMENTI VIA REMOTO (PRINCIPALMENTE INTERNET-BASED), FOCALIZZANDOSI, CONTESTUALMENTE, SULLO SVILUPPO DI SERVIZI DI PAGAMENTO VIA MOBILE, CONTACTLESS E PRE-PAGATO. L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA FACILITA ED INCORAGGIA L’EVOLUZIONE VERSO L’EUROPA VIRTUALE E L’AVVENTO DI NUOVE MODALITA’ DI PAGAMENTO. NEL LUNGO PERIODO, L’INTEGRAZIONE A LIVELLO EUROPEO DI UN SISTEMA UNICO DI SERVIZI DI PAGAMENTO POTREBBE DERIVARE, IN BUONA PARTE, DALLO SVILUPPO DI MODALITA’ TRANSAZIONALI VIA REMOTO E MOBILE.

SEPA, PSD E INNOvAzIONE TECNOLOgICA

ITINERARI DI TRASFORMAZIONE

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massa, lo sviluppo del commercio elettronico per le imprese, l’interoperabilità tra banche e imprese, le attività EBICS/ Swiftnet e la gestione dei mandati debitori (in ambito B2C).

In alcuni Paesi, ad esempio la germania, e per alcuni player, diversi a seconda del mercato di riferimento, il B2B sta puntando prioritariamente su SDD.

L’ASCESA DELLA MONETA ELETTRONICA

L’innovazione tecnologica facilita ed incoraggia l’evoluzione verso l’Europa virtuale e l’avvento di nuove modalità di pagamento. Nel lungo periodo, l’integrazione a livello europeo di un sistema unico di servizi di pagamento potrebbe derivare, in buona parte, dallo sviluppo di modalità transazionali via remoto e mobile. Le indagini TNS-Sofres e EFMA evidenziano come le banche e le aziende prevedano una crescita esponenziale nell’utilizzo della moneta elettronica.

Fino ad oggi, le banche non hanno mostrato un interessse particolare per tali servizi. Secondo l’EFMA, infatti, il mobile non è ancora visto come uno strumento per acquisire nuovi clienti. Pertanto, le banche hanno preferito adottare un atteggiamento più cauto in questo settore, focalizzandosi prioritariamente sullo sviluppo dell’Internet banking.

L’utilizzo di Internet e delle tecnologie di telefonia mobile è ormai esteso in maniera capillare. Tutti i maggiori Istituti finanziari offrono servizi di trasferimento di denaro on-line e questa modalità di pagamento è oggi largamente diffusa e di uso comune. Attualmente, oltre a tale tipologia di servizi, le banche stanno incoraggiando la diffusione di modalità di pagamento contactless e pre-pagato. Dallo sviluppo di tali sistemi, le banche sembrano aspettarsi grandi volumi di crescita e, tali aspettative, stanno influenzando enormemente

anche lo sviluppo di nuovi standard internazionali per i flussi di pagamento.

A causa del grande interesse dimostrato da parte dei consumatori, tutti i player del mercato si aspettano un incremento dei pagamenti attraverso la telefonia mobile. Alcuni operatori di questo specifico settore di mercato ritengono che il tasso di adozione, da parte dei propri clienti, di tali modalità di pagamento, potrebbe superare il 90%. Molti consumatori sostengono, infatti, che l’utilizzo del proprio cellulare per effettuare acquisti di entità ridotte (biglietti per i mezzi di trasporto, alimentari, parcheggi...) non rappresenti un’innovazione ma piuttosto un gesto naturale.

Sebbene in questo momento i pagamenti via telefono cellulare sembrano poter sostituire quelli in contante, tuttora costosi per le banche, questi minacciano di fatto i ricavi generati dalle carte di credito, ancora oggi ampiamente diffuse in Europa.

Definire un nuovo modello di ripartizione delle revenue tra operatori bancari classici e operatori di telefonia mobile è, dunque, uno degli argomenti che stanno maggiormente catalizzando l’attenzione dei diversi player dello specifico settore di riferimento nell’ultimo periodo.

Nel momento in cui gli operatori di telefonia mobile e le banche arriveranno a definire un accordo che regoli tali transazioni, e in Francia ciò sta già avvenendo, i pagamenti via mobile prenderanno probabilmente il largo.

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TESTIMONIALS

2LA RIVOLUZIONEDEI SISTEMI DI PAGAMENTO

IN EUROPA.CHI VINCERÀ LA

SFIDA?BaromEtro suI sErVIZI DI paGamENto EuropEI

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SEPA OGGI...E DOMANI? L’implementazione di SEPA ha suscitato ampi dibattiti su cui si continua a discutere animatamente. A che punto siamo oggi? quali sono le criticità ancora da risolvere e quali conseguenze determineranno? Sei decision maker di banche operanti in otto Paesi europei si confrontano su tali tematiche, ipotizzando i possibili scenari futuri dell’Europa SEPA compliant.

‘‘SEPA, una soluzione ancora in cerca del problema...’’.

PHILIPPE CITERNEgià Direttore e Amministratore delegato di Société Générale,già Presidente del Comitato direttivo dei sistemi di pagamento della Federazione Bancaria Francese

‘‘Prevedo cambiamenti, ma nessun Big Bang’’.

GILBERT ERNST Direttore e membro del Comitato Esecutivo della Banque et Caisse d’Epargne de l’Etat (BCEE), Luxembourg

‘‘Verso un Europa armonizzata’’.

ELIZABETH FRASER Responsabile dello Sviluppo Europeo,UK Payments Council

‘‘Ritengo che i risultati già raggiunti siano numerosi e importanti’’.

GIANLUIGI ROCCAResponsabile Marketing CarteSIA-SSB

TESTIMONIALS

‘‘Assisteremo a breve ad una serie di fenomeni di significativa rilevanza’’.

GIAMPAOLO CODELUPPI Direttore Pianificazione d’Impresa e del Servizio,ATM

‘‘SEPA garantirà un ambiente sicuro, standardizzato e competitivo’’.

MARC TEMMERMAN Executive vice-President, Visa Europe

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“SEPA, UNA SOLUZIONE ANCORA IN CERCA DEL PROBLEMA...” 

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PHILIPPE CITERNE gIà DIRETTORE E AMMINISTRATORE DELEgATO DI SOCIéTé GéNéRALEgIà PRESIDENTE DEL COMITATO DIRETTIvO DEI SISTEMI DI PAgAMENTO DELLA FEDERAZIONE BANCARIA FRANCESE

LEI HA SEGUITO FIN DAL PRINCIPIO I LAVORI DI IMPLEMENTAZIONE DI SEPA. CON IL SENNO DI POI, COME VALUTA I PROGRESSI RAGGIUNTI NEGLI ULTIMI ANNI?

Inizialmente la questione è stata affrontata in modo errato. Tutto è cominciato con la volontà di Bruxelles di ridurre il costo delle transazioni transfrontaliere. Indubbiamente era una cosa da farsi, visto che con i sistemi di pagamento modellati sui singoli Paesi, i pagamenti internazionali risultavano eccessivamente costosi per le banche e per i clienti. Tuttavia questo problema riveste un’importanza secondaria se consideriamo che tuttora, in Francia, i pagamenti internazionali rappresentano solo il 5% dei flussi. L’idea che si è avuta è che trasformando tutti i pagamenti in domestici, per definizione, quelli internazionali non sarebbero stati più un problema. Invece di spostare lo sgabello, abbiamo dunque deciso di spostare il pianoforte! E’ dunque naturale considerare SEPA come una mera conseguenza del passaggio all’euro, mentre il problema dei pagamenti scritturali resta una materia più complessa.

PERCHé I PAGAMENTI SCRITTURALI SONO DA CONSIDERARSI UN SERVIZIO COMPLESSO O SPECIFICO?

Innanzitutto perché implicano una forte fiducia tra il debitore, il creditore e le banche, considerando i rischi legati alle frodi o al credito. Per secoli le banche e i loro clienti hanno affrontato questi problemi in contesti giuridici eterogenei utilizzando i sistemi di pagamento più diversi. I tedeschi, ad esempio, hanno una predilezione per il pagamento in contanti, anche con tagli di banconote che i commercianti francesi solitamente rifiutano. In Francia invece si utilizzano maggiormente gli assegni. Il problema era semplicemente correlato al passaggio all’Euro come valuta fiduciaria; si trattava di risolvere una complessità di tipo logistico legata alla necessità di rendere disponibili i diversi tagli di banconote. La vera sfida è invece quella di passare a metodi europei. E’ un’analisi opposta a quella che è stata fatta e che potrebbe risultare fatale alla SEPA.

MA CON PSD LE NORME SONO STATE ARMONIZZATE...

vero, ma ora è necessario verificare nella pratica che

queste norme siano identiche in ogni Paese e che anche le possibilità di ricorso siano le stesse e questo principio deve essere applicato in almeno trenta casi diversi. In materia di pagamenti, frodi e riciclaggio di denaro, il pericolo, lo sappiamo, si annida nei dettagli. questo processo di revisione richiederà certamente tempi lunghi. va inoltre ricordato che la Commissione Europea continua a ritenere che la gestione di alcuni tipi di pagamenti possa essere assegnata anche ad imprese che non hanno lo status di banca e che sono scarsamente regolamentate. In questo quadro è comprensibile l’atteggiamento molto prudente nutrito da alcune delle associazioni di consumatori presenti nei Paesi dove esistono forti forme di garanzia e solidi sistemi giudiziari.

qUAL è DUNqUE LA SITUAZIONE DI OGGI?

Siamo in una situazione strana. Secondo la Commissione, i risparmi, grazie all’uso dei prodotti SEPA, saranno enormi. Anche l’universo giuridico, sempre secondo la Commissione, sarà armonizzato e i consumatori potranno dormire sonni tranquilli. Ma i tempi non sono ancora maturi e gli strumenti SEPA vengono utilizzati in modo sporadico. Oggi, per evitare che il lancio si riveli un fallimento, l’idea di Bruxelles è di rendere obbligatorio l’uso di questi prodotti, ritenuti così utili, a partire da una data specifica al fine di ‘‘forzarne’’ l’introduzione invece di attendere la graduale crescita della richiesta proveniente dal mercato.

qUALI SONO LE POSIZIONI DEI DIVERSI ATTORI COINVOLTI NELLE DISCUSSIONI IN CORSO?

Alcuni importanti operatori (grande distribuzione, compagnie petrolifere, aziende di telecomunicazioni) hanno un grande interesse economico nel poter disporre di efficaci ‘‘fabbriche di prelievi’’ e questo merita attenta considerazione. Molti tra i consumatori, invece, non si fidano del fatto che possano essere effettuati prelievi sui loro conti da parte di operatori non bancari situati in Paesi i cui sistemi giuridici sono valutati meno affidabili. Per quanto riguarda le banche, sono tante quelle che ancora non sanno esattamente se saranno in grado di effettuare i necessari investimenti. Relativamente agli altri attori, principalmente imprese, non vedo perché, in un momento di crisi come questo, dovrebbero investire le loro risorse in un processo di pesante revisione dei

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loro sistemi interni senza intravedere alcun beneficio concreto. Nel linguaggio di Bruxelles, la maggior parte dei player è ancora alla ricerca di un ‘’Business Case SEPA’’ , e la Commissione ha rifiutato di convalidare un sistema più coerente di principi di fatturazione.

LEI PARLA DI LASCIA O RADDOPPIA. COME è MEGLIO OPERARE AFFINCHé SEPA DIVENTI UNA REALTÀ?

Nel lungo periodo, tutti concordano sulla necessità di adottare sistemi di pagamento europei, probabilmente con l’utilizzo di tecniche nuove. Ma il problema non è sforzarsi di immaginare uno o due sistemi di pagamento. Conviene fare chiarezza sulle caratteristiche di lungo periodo dei sistemi di pagamento europei. In questo contesto si può anche pensare a come potrebbe essere una carta di pagamento allo stato dell’arte per il continente in cui sono state inventate le smart card, che oggi rischia di perdere la leadership in questo settore rassegnando le dimissioni a favore di un oligopolio extra-europeo (è lecito chiedersi se l’approccio di matrice europea al gSM non verrà penalizzato...); vale inoltre la pena di riflettere su sistemi di pagamento europei che siano innovativi dal punto di vista tecnologico (ricollegandoci all’esempio del gSM). Si tratta di sfide importanti per un futuro dell’Europa in linea

con i principi del Trattato di Lisbona.

Nel gioco del ‘’lascia o raddoppia», il ‘’lasciare» è rappresentato dall’approccio coercitivo che prevede l’imposizione di prodotti che non vengono accettati e la prosecuzione dell’attuale; ’’raddoppia’’ significa invece riconoscere l’errore del primo approccio congiunto ad una governance di progetto che rischia di viziare qualsiasi attività. Bisogna dedicare il tempo necessario a definire obiettivi ambiziosi di lungo periodo del sistema europeo dei pagamenti. Solo in un secondo tempo sarà possibile sviluppare il progetto in modo professionale (business case, pianificazione, alternative possibili, milestones...), con una governance forte e un ruolo chiave delle Banche centrali che vantano antiche e naturali competenze in materia di pagamenti. Servirà poi fissare le regole di fatturazione utili a consentire alle parti interessate di prevedere una posizione; il tutto in attesa di individuare soluzioni efficaci ed applicabili per le transazioni internazionali e per alcuni grandi utenti limitando in primis la questione all’Eurozona.

La migliore analisi dello stato attuale di SEPA è stata svolta dalle autorità europee nel novembre 2009, comparando il lancio dei prodotti SEPA a quello avvenuto nel 1869 del Cutty Sark, il miglior veliero mai progettato per il trasporto del tè. La similitudine si lega alle prestazioni

“VI è UNA DINAMICA REGOLAMENTARE CHE CONDUCE ALLA NASCITA DI ISTITUTI BANCARI EUROPEI IN GRADO DI OPERARE NELL’EUROZONA CON ATTIVITà DI RETAIL IN DIVERSI PAESI”

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ritenute eccezionali. Tuttavia, nonostante l’eccellenza tecnica raggiunta, va detto che il costo del Cutty Sark mandò in rovina il cantiere che la produceva e che, nella sua prima gara, venne sconfitto pesantemente da un’altra nave (non serve reinventare le Termopili...). Per inciso, il Canale di Suez è stato aperto nello stesso momento, parallelamente allo sviluppo della propulsione a vapore. In poco tempo, quindi, il Cutty Sark si è trovato tagliato fuori dal trasporto del tè perchè non competitivo. Ovviamente il tempo trascorso per la costruzione del business case è stato insufficiente. Forse non siamo ancora arrivati a questo punto, ma l’esempio suggerito dalle autorità europee deve comunque farci riflettere.

PIù IN GENERALE, qUALI SONO I PRINCIPALI SVILUPPI CHE SI PREVEDONO NEL MONDO BANCARIO?

vi è una dinamica regolamentare che conduce alla nascita di Istituti bancari europei in grado di operare nell’Eurozona con attività di retail in diversi Paesi; almeno due grandi banche fanno già parte di questa categoria. queste banche hanno un interesse evidente a centralizzare la gestione dei pagamenti. Tra il gioco di questi protagonisti e il progresso di SEPA resta da risolvere il dilemma dell’uovo e della gallina. Per fare un

passo avanti sarebbe bene fornire un quadro generale a lungo termine che regoli la gestione dei sistemi di pagamento europei, piuttosto che imporre un prodotto o due, più o meno utili qua e là. 

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“ASSISTEREMO A BREVE AD UNA SERIE DI FENOMENI DI SIGNIFICATIVA RILEVANZA”.

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GIAMPAOLO CODELUPPI DIRETTORE PIANIFICAzIONE D’IMPRESA E DEL SERvIzIOATM

qUALI SONO LE PRINCIPALI SFIDE LEGATE ALL’INTRODUZIONE DI PSD E SEPA?

Se guardiamo alla nostra realtà aziendale, va da sé che, se in precedenza il tema dei pagamenti ci toccava solo marginalmente, oggi questo per noi rappresenta una grande opportunità e già da tempo lavoriamo molto sulle tecnologie NFC.

Relativamente alla nuova normativa, ritengo che la sfida principale sia legata alla gestione ottimale della sua implementazione. questa, infatti, è molto chiara nelle sue finalità generali, ma lascia ancora aperti una serie di punti, soprattutto in termini di linee guida operative, molto importanti. Le banche, dal canto loro, al momento stanno dimostrando un atteggiamento di difesa delle proprie posizioni; il loro approccio nel prossimo futuro aiuterà a comprendere meglio gli impatti concreti che condizioneranno il mercato. Ciò che appare comunque inconfutabile, è che assisteremo a breve ad una serie di fenomeni di significativa rilevanza: arricchimento dei servizi offerti ai clienti finali, semplicità di utilizzo dei sistemi di pagamento in generale, maggiore standardizzazione delle transazioni. Si tratterà, dunque, di trovare il giusto equilibrio tra la crescita della domanda di accesso ai nuovi sistemi e l’esigenza specifica di garantire la sicurezza degli stessi.

qUALI SARANNO GLI IMPATTI DIRETTI E INDIRETTI SUL MERCATO?

Se valutiamo il quadro complessivo delle trasformazioni in atto dal punto di vista dei clienti, è evidente che assisteremo ad una notevole semplificazione delle procedure connesse ai pagamenti. Le transazioni, soprattutto nell’ambito dei micro pagamenti cash-less, risulteranno facilitate, a tutto vantaggio degli utenti finali. gli effetti pratici di questi cambiamenti saranno rappresentati principalmente dall’incremento dei pagamenti attraverso le carte e via mobile, con una conseguente diminuzione dell’uso del contante. I telefonini sono ormai divenuti parte integrante della vita di ognuno di noi, in Europa e soprattutto in Italia. un percorso normativo che disciplini anche lo sviluppo di questo canale potrebbe avere risvolti davvero importanti. Anche i merchant, oggi spesso compressi tra le banche e gli utenti, dovrebbero poter godere di benefici economici non trascurabili.

IN CHE MODO SI STA DELINEANDO IL MERCATO DEI SISTEMI DI PAGAMENTO?

Chiunque possa far leva su un parco clienti sufficientemente ampio e su infrastrutture e sistemi

adeguati può essere considerato un soggetto interessato a scendere in campo, non solo i telco operator e i retailer. Ci sono, inoltre, spazi interessanti per la nascita di sinergie internazionali, a tutto vantaggio degli utenti finali. ATM, ad esempio, gestisce anche la metro di Copenaghen che, per il secondo anno consecutivo, ha ricevuto il premio di migliore metropolitana al mondo. E in Danimarca l’implementazione della PSD sta avvenendo in modo decisamente più fluido. Pensare di creare una struttura di pagamenti nel Nord Europa che sia in grado di offrire servizi anche in Italia non è più un’utopia. Sicuramente continuano ad esistere forti barriere all’ingresso ma queste sono, di fatto, sempre più facilmente superabili.

qUALI SFIDE SI PRESENTERANNO ALLE BANCHE CON L’ENTRATA IN VIGORE DEI NUOVI SOGGETTI ABILITATI AD OPERARE SUI SISTEMI DI PAGAMENTO?

Le banche e i circuiti assisteranno ad una contrazione dei propri margini e si troveranno costretti a lavorare sulla propria struttura dei costi. questo potrebbe incentivare la nascita di fenomeni di aggregazione tra Istituti, anche solo per specifici sistemi o sotto-sistemi di business. In ogni caso, credo che le organizzazioni finanziare dovranno sviluppare maggiore attenzione alla comprensione dei bisogni di clienti e prospect, profilandoli meglio per servirli meglio.

COME VEDE L’ EVOLUZIONE DELLA SUA REALTÀ AZIENDALE NEL PROSSIMO FUTURO?

ATM è ancora vista come un’azienda brick & mortar. vantiamo, tuttavia, una customer base di 1,2 milioni di clienti, concentrati in un’area geografica molto definitiva, abituati all’utilizzo di sistemi contact-less quotidiano, con un tempo di permanenza media all’interno della nostra rete di oltre 30 minuti al giorno. Proprio facendo leva su questi asset strategici, vogliamo diventare operatori integrati di mobilità (già oggi gestiamo servizi di parcheggio, car-sharing e bike-sharing all’interno del territorio milanese), attenti a soddisfare le esigenze della nostra clientela: massima qualità dei servizi di mobilità, minori costi di vendita, immediatezza d’uso dei nostri prodotti. In questo senso, la carta ATM può essere il giusto collante dell’intero portafoglio di offerta. Pensare di attivare anche servizi di pagamento è semplice e immediato.

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“PREVEDO CAMBIAMENTI, MA NESSUN BIG BANG”.

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GILBERT ERNST DIRETTORE E MEMBRO DEL COMITATO ESECuTIvOBANqUE ET CAISSE D’EPARGNE DE L’ETAT (BCEE), LuxEMBOuRg

IL LUSSEMBURGO SEMBRA ESSERE IN VANTAGGIO RISPETTO ALL’IMPLEMENTAZIONE DI SEPA, è VERO?

Essere un piccolo Paese comporta vantaggi e svantaggi. Il nostro costo per transazione è troppo elevato se restiamo un sistema di pagamenti “locale” con una massa critica insufficiente. Ecco perché è stato necessario migrare a sistemi standard e globalizzati. Siamo stati pionieri, nel 2004, nell’uso dei codici IBAN e BIC, con una singola struttura di supporto alle operazioni sia interne che internazionali. Nel 2005 abbiamo introdotto l’uso degli standard EMW per le carte, e nel 2006 il sistema di pagamento nazionale è migrato interamente su STEP2, una soluzione PEACH gestita da EBA. Oggi, il 90% dei pagamenti in Lussemburgo sono conformi alla norma SCT, mentre nel resto d’Europa la percentuale è del 6,2%.

CHE COSA CI PUò DIRE SUI PRELIEVI E SULLE CARTE NEL MONDO SEPA?

Sono due strade insidiose. Per SDD (SEPA Direct Debit), il termine di attuazione è stato fissato a novembre 2010 ma, considerando le innumerevoli peculiarità locali, compreso il mandato di gestione, dubito che tale scadenza possa essere rispettata.

Per quanto riguarda le carte, molti Paesi hanno già una carta di debito, che funziona bene, come i bancomat in Lussemburgo.

Abbandonare il nostro sistema di servizi di pagamento nel 2012 per adottare una norma internazionale o europea? Al momento riscontro che nessuno standard si è veramente imposto. Magari decideremo di mantenere il nostro sistema, rendendolo compatibile con le normative SEPA.

AD OGGI qUAL è qUINDI LA SFIDA PIù GRANDE?

Da un lato, è indispensabile trovare il giusto equilibrio tra concorrenza e trasparenza, dall’altro dobbiamo garantire anche l’equilibrio e la compatibilità necessari tra gli operatori del mercato e le Istituzioni. gli uni hanno bisogno degli altri affinchè SEPA diventi davvero una realtà. A titolo esemplificativo, il nuovo Commissario

Europeo ha indicato il 2012 come data per l’utilizzo globalizzato di SCT e SDD. A mio parere si tratta di un obiettivo troppo ambizioso: meglio invece spiegare ai soggetti interessati la necessità di attuare una vera e propria armonizzazione dei pagamenti e adottare un calendario realistico, ma rigoroso, e procedere in questa direzione. In breve, il problema sta nel mettere in pratica le normative.

I CAMBIAMENTI IN ATTO MODIFICHERANNO ANCHE IL MODO DI OPERARE DEI PLAyER DEL SETTORE BANCARIO?

Ci saranno cambiamenti, ma non grandi sconvolgimenti. Le banche dovranno sì coesistere con nuovi attori (le Paypal ed altri), ma avranno comunque numerosi punti di forza da sfruttare a loro favore. Le aziende beneficeranno di questa competizione, in particolare le società multinazionali, per le quali la gestione di cassa risulterà più semplice. Per quanto riguarda le imprese locali ed i singoli individui, potranno godere di una maggiore trasparenza e costi più bassi sul mercato.

qUALI ALTRI CAMBIAMENTI SI PREVEDONO?

L’e-banking è senza dubbio destinato a svilupparsi. La sicurezza rimane un problema per i trasferimenti di grandi somme, ma i clienti stanno iniziando ad abituarsi all’impiego dei servizi online, tra cui la fatturazione elettronica, per la quale prevedo un futuro dinamico.

I nostri colleghi scandinavi, del resto, sottolineano quanto SDD sia uno strumento piuttosto obsoleto e ormai superato dai pagamenti elettronici. Tuttavia, non credo che i sistemi di pagamento on-line sostituiranno SDD con un “Big Bang”, rivoluzionando completamente l’esistente. Probabilmente i due sistemi coesisteranno per qualche tempo. In ogni caso, l’EPC (European Payments Council) sarà sicuramente portato a considerare con la dovuta attenzione l’evoluzione dei pagamenti elettronici.

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“VERSO UN’ EUROPA ARMONIZZATA”.

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ELIZABETH FRASER RESPONSABILE DELLO SvILuPPO EuROPEOUK PAyMENTS COUNCIL

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qUALI SONO LE PRINCIPALI SFIDE LEGATE ALL’IMPLEMENTAZIONE DI PSD E SEPA?

SEPA concretizza la visione della Commissione Europea della realizzazione di un mercato unico, che richiede l’armonizzazione dei sistemi di pagamento in euro (regole, procedure e standard) in tutti i Paesi europei e, in definitiva, l’abolizione dai pagamenti domestici nazionali degli schemi di retail in atto. Tuttavia l’esistenza di SEPA non implica una domanda “europea” di beni e servizi, ma si limita a facilitare i pagamenti su base paneuropea. I nuovi sistemi di pagamento SEPA sono stati sviluppati con un approccio consensuale attraverso lo European Payments Council.

Da un punto di vista di implementazione della normativa, inevitabilmente sia i fornitori di servizi di pagamento sia gli utenti finali devono accettare il cambiamento ed i relativi adeguamenti, cosa che non è mai semplice. A due anni dal lancio del Credit Transfer oggi solo il 6% dei trasferimenti in euro è SEPA compliant. Il mercato e alcuni stakeholder stanno chiedendo alla Commissione di fissare una data limite per il passaggio definitivo a SEPA con un Regolamento vincolante, procedura attualmente al vaglio del Regolatore. PSD ha rappresentato una grande sfida in quanto direttiva di armonizzazione per eccellenza, pur prevedendo ancora numerose deroghe degli Stati membri.

gli operatori di mercato e i Ministeri delle Finanze dei rispettivi Stati membri, hanno dovuto compiere un duro lavoro per garantire che la normativa fosse applicata, nel modo più coerente possibile, all’interno della European Economic Area.

qUALE SARÀ L’IMPATTO, DIRETTO E INDIRETTO, DEI NUOVI SISTEMI DI PAGAMENTO SUL MERCATO?

SEPA definisce un mercato dei pagamenti in euro integrato quindi, da un punto di vista dell’Eurozona, gli attuali pagamenti domestici verranno adeguati alla nuova normativa. Ciò a cui stiamo già assistendo, anche con l’impiego dei sistemi definiti da SEPA, è l’emergere di diverse sfumature. Per esempio, in aggiunta al “Core Direct Debit” di SEPA, lo European Payments Council ha sviluppato anche uno schema B2B e un Fixed Amount Scheme pensati per soddisfare specifiche esigenze dei consumatori. Per quanto riguarda gli utenti finali, le grandi aziende troveranno meno difficoltà ad operare su

base paneuropea razionalizzando la gestione dei flussi di liquidità e le modalità di accettazione delle carte di credito. Per chi lavora o studia all’estero, o deve mantenere una proprietà oltreoceano, sarà più semplice trasferire i fondi da un Paese all’altro, così come chi viaggia per affari o per turismo troverà minori difficoltà nel fare accettare all’estero la propria carta di credito. Anche nel Regno unito sono stati valutati alcuni elementi dei programmi SEPA che potrebbero essere adottati a livello nazionale.

qUALI CONSEGUENZE PREVEDE POTREBBERO VERIFICARSI NELLO SCENARIO COMPETITIVO?

PSD incoraggia player non bancari ad entrare nel mercato dei servizi di pagamento: questo dovrebbe comportare un maggior livello di innovazione e più ampie possibilità di scelta per i consumatori.

qUALE IMPATTO AVRÀ SUL MERCATO L’INGRESSO DI NUOVI PLAyER?

Assisteremo ad un aumento della concorrenza che condurrà allo sviluppo di settori di nicchia e alla necessità degli operatori di differenziarsi attraverso servizi a valore aggiunto e soluzioni innovative. Tutto ciò dovrebbe comportare una maggiore possibilità di scelta per gli utenti finali.

qUALE SARÀ L’IMPATTO DI SEPA SUI MODELLI DI BUSINESS?

Le imprese, anche quelle piccole, potranno ripensare i propri modelli alla luce delle opportunità di estendere le proprie attività all’interno di un mercato più ampio, su scala europea.

qUALI ALTRI CAMBIAMENTI SI VERIFICHERANNO IN TERMINI DI TECNOLOGIA E COMPETENZE?

Ci aspettiamo una continua focalizzazione sull’interoperabilità e sull’adozione di standard di comunicazione aperti e globali. SEPA sta diventando un riferimento anche in altre parti del mondo. Ad esempio, l’International Payments Framework Association (IPFA) sta attualmente finalizzando lo “IPF Credit Transfer Rulebook” (sulla base del Credit Transfer Rulebook SEPA e le relative linee guida) e ha definito una serie di regole di mappatura tra i Credit Transfer SEPA ed i Credit Transfer in dollari utilizzati negli Stati uniti.

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“RITENGO CHE I RISULTATI GIà RAGGIUNTI SIANO NUMEROSI E IMPORTANTI”.

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GIANLUIGI ROCCA RESPONSABILE MARKETINg CARTESIA-SSB

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qUALI SONO, A SUO AVVISO, LE PRINCIPALI SFIDE LEGATE ALL’INTRODUZIONE DI PSD E SEPA?

Sebbene oggi, discutendo di SEPA, si faccia spesso riferimento soltanto al lungo iter sinora percorso e ai numerosi passi ancora da affrontare, ritengo che i risultati già raggiunti siano numerosi e importanti, anche se differenziati per Paese. un caso esemplificativo è quello del Credit Transfer. In Italia la penetrazione di questa soluzione si attesta già al 30% dei valori complessivi, mentre in germania è ancora ferma al 2%.

Nell’ambito delle carte, invece, lo European Council si è limitato a fornire semplici indicazioni di tendenza, senza definire in modo preciso cosa sia necessario attuare per essere SEPA compliant. SEPA, dunque, è per certi versi da considerarsi come un’iniziativa “volontaria”. Le Istituzioni finanziarie possono scegliere di agire in linea con i requisiti stabiliti ma, ad oggi, non esistono obblighi specifici né limiti temporali definiti per il varo complessivo.

PSD, invece, ha un ruolo rilevante proprio perché introduce delle scadenze e disciplina l’aspetto normativo di SEPA. L’innovazione da essa introdotta, relativamente all’apertura del mercato a nuovi player non bancari quali le payment Institutions, merita di essere valutata con estrema attenzione.

COME VEDE L’ENTRATA IN SCENA DI NUOVI PLAyER ABILITATI AD OPERARE NEL MERCATO DEI SISTEMI DI PAGAMENTO?

In generale, l’abbattimento delle barriere nazionali consentirà la crescita dei volumi e costituirà un’opportunità per i player più dinamici che potranno mettere a disposizione in un mercato più vasto, transnazionale, servizi innovativi a valore aggiunto. La standardizzazione va vista, dunque, come una grande opportunità per incrementare il potenziale competitivo attraverso l’innovazione di prodotti e servizi. Infatti, le payment Institutions potranno compiere tutte le operazioni di gestione dei servizi di pagamento (come ad esempio prelievi, versamenti, domiciliazioni, etc…), oggi prerogativa specifica del mondo bancario. Il problema per queste realtà sarà quello di dotarsi delle soluzioni necessarie a svolgere tali attività con successo. In tale contesto, SIA-SSB può giocare un ruolo importante nel facilitare il debutto dei nuovi player, fornendo loro le infrastrutture tecnologiche e i servizi necessari a rispondere al meglio alle loro esigenze. Al contempo, c’è da aspettarsi l’ingresso di grandi gruppi dei settori distribuzione e telecomunicazioni che, facendo leva sull’ampiezza del proprio portafoglio clienti, non mancheranno di cogliere le opportunità offerte dal

nuovo mercato. gli stessi circuiti internazionali saranno coinvolti nel processo di trasformazione in corso. Tali circuiti continueranno ad esistere, ma dovranno prestare massima attenzione alla concorrenza indotta da iniziative quali EAPS, Payfair e Monnet. Al momento, nessuno di questi tre nuovi network ha dimostrato avere la capacità di investimento necessarie a competere con i player tradizionali del settore. Non si può, però, escludere la nascita di nuovi circuiti nel medio periodo.

qUALE IMPATTO PREVEDE SUI CLIENTI FINALI?

E’ evidente che, al momento, non esiste una campagna di comunicazione sufficientemente forte a far comprendere ai consumatori tutti i benefici delle trasformazioni in atto. PSD consente ad ogni singolo utente di selezionare in maniera mirata il tipo di servizio, il livello di qualità richiesto e la società erogatrice. Ritengo che questa possibilità di scelta sia, di per sé, il più grande vantaggio anche se, come già accade per i servizi telefonici, non sarà semplicissimo per i clienti distinguere tra le tante promozioni offerte quella maggiormente conveniente.

qUALI ALTRE SFIDE SI ATTENDE PER LA SUA REALTÀ AZIENDALE IN TERMINI DI TECNOLOGIE, MODELLI DI BUSINESS, STRATEGIE?

Siamo sempre stati grandi sostenitori di SEPA e guardiamo, naturalmente, con positività a qualsiasi iniziativa che ci consenta di estendere la nostra offerta in nuovi mercati. Sebbene la maggior parte delle transazioni di pagamento siano oggi nei mercati nazionali, nel prossimo futuro SIA-SSB sarà sicuramente avvantaggiata grazie all’esperienza paneuropea già maturata. Siamo, infatti, da anni impegnati a supportare, in qualità di processor, circuiti di diverse nazioni e siamo stati i primi ad implementare transazioni cross border Italia-germania con collegamento dei due circuiti di debito nazionale secondo lo schema EAPS . Nel contesto attuale, il nostro intento è quello di lavorare con tutti i circuiti che saranno presenti sul mercato, abilitando di fatto una sorta di “SEPA delle carte”, in linea con quanto ci viene richiesto dai nostri clienti. Da tempo cerchiamo di offrire un servizio il più possibile allineato agli standard più elevati anche ai nuovi clienti che operano nei mercati emergenti dell’Est Europa. Dal punto di vista tecnologico, invece, credo che assisteremo ad un forte incremento della diffusione delle carte di prossimità e alla semplificazione dei pagamenti attraverso l’utilizzo del canale mobile. In questo ambito a breve renderemo disponibili soluzioni specifiche che ci consentiranno di accedere alle informazioni e abilitare i trasferimenti di denaro in modo uniforme.

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“SEPA GARANTIRà UN AMBIENTE SICURO, STANDARDIZZATO E COMPETITIVO”.

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MARC TEMMERMAN ExECuTIvE vICE-PRESIDENTVISA EUROPE

qUALI SONO LE SFIDE E LE CONSEGUENZE DIRETTAMENTE COLLEGATE ALL’IMPLEMENTAZIONE DI SEPA?

Si tratta di un “esercizio” di conformità, ovviamente molto complesso da mettere in atto. Istituire SEPA significa abolire norme, tecnologie e processi che sono in vigore da anni. questa trasformazione può rappresentare un motivo di stallo per chi è reticente al cambiamento ma, in definitiva, l’obiettivo è proprio quello di incrementare la competitività e i servizi. Prendete per esempio i bonifici bancari: fino ad oggi, gli Istituti sono stati costretti a un’Automated Clearing House (ACH) per le loro transazioni finanziarie. Con SEPA, invece, ci si troverà ad operare in un sistema concorrenziale, potendo utilizzare qualsiasi ACH in Europa.

qUAL è LA SITUAZIONE ATTUALE?

Esistono tre ambiti definiti dalla European Payments Council (EPC) che regolamentano i bonifici, gli addebiti diretti e i pagamenti con carta. E’ stato già pubblicato il SEPA Credit Transfers Rule Book a cui tutte le banche devono attenersi ma, ad oggi, solo il 5% dei bonifici avviene come da disposizioni stabilite.

Per gli addebiti, invece, attualmente chi riesiede in Belgio non può, ad esempio, pagare le bollette di una casa in Francia utilizzando il proprio conto corrente belga. una volta che il SEPA Direct Debit sarà stato implementato, questo tipo di operazione sarà finalmente possibile. La domanda a questo punto è la seguente: a partire da quale data i sistemi nazionali di addebito dovranno essere abbandonati e sostituiti da quelli nuovi? A questo proposito, una volta di più, auspichiamo che la scadenza venga dettata dalle normative e che, possibilmente, riguardi entrambe le iniziative.

In ogni caso, non vi è alcun dubbio che, nel giro dei prossimi anni, i bonifici e gli addebiti nazionali verranno soppiantati dagli strumenti di pagamento paneuropei definiti da SEPA.

Per le carte, in ultimo, è stato definito il SEPA Card Framework che le banche devono rispettare con lo scopo di facilitare l’armonizzazione dei processi.

Ma in questo ambito, l’aspetto più rilevante riguarda le carte a banda magnetica che dovranno essere completamente sostituite con quelle con tecnologia basata su chip. In questo modo l’Europa diventerà la prima regione al mondo a poter contare su un ambiente completamente sicuro relativamente all’uso delle carte, assumendo una posizione di leadership in un trend destinato a diffondersi in tutto il mondo, dal Canada al Sud America, dall’Asia all’Australia... un argomento sempre più attuale e discusso anche negli Stati uniti.

Molto lavoro è stato svolto per standardizzare il maggior numero possibile delle componenti correlate alle transazioni effettuate con le carte. Nel sistema attuale, ogni fornitore di servizi all’utenza finale deve avere la certificazione rilasciata da un organismo specifico in ciascun Paese. Nel futuro, grazie al sistema armonizzato su scala internazionale, allo stesso operatore sarà sufficiente detenere un’unica certificazione rilasciata da parte di un ente riconosciuto a livello SEPA.

qUALE SARÀ L’IMPATTO DI SEPA SUL BUSINESS E CHE COSA COMPORTERÀ L’APERTURA DEL MERCATO A NUOVI PLAyERS?

Come già anticipato, SEPA determinerà una maggiore competitività, grazie alla rimozione delle barriere nazionali e alla nascita di un vero mercato europeo aperto. La finalizzazione dei processi di standardizzazione dei bonifici aprirà la strada allo sviluppo di una concorrenza internazionale.

Non credo che l’aumento del numero degli operatori sul mercato sarà l’effetto principale a cui assisteremo. Preferisco valutare la questione in termini di opportunità, diversificazione e sviluppo di nuovi business. C’è spazio, inoltre, per servizi migliori a costi più convenienti, in ambito bancario, per esempio, laddove gli Istituti si troveranno ad avere una gamma di scelta più vasta di fornitori da scegliere in tutta Europa. Le grandi Istituzioni Finanziarie pan-europee, che oggi stipulano accordi con circa 20 attori diversi, potranno chiedere la migliore proposta attingendo ad un gruppo più ampio di attori.

IN SINTESI, qUAL è LA SUA VISIONE DI SEPA OGGI?

SEPA è un importante cantiere di lavoro. Se intendiamo raffigurare la situazione assumendo la metafora del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, io preferisco sicuramente optare per il secondo. Sono convinto che nel lungo periodo, SEPA offrirà un ambiente sicuro, standardizzato e competitivo da cui il mercato e tutte le parti coinvolte potranno trarre benefici.

In risposta a coloro che in questo periodo di transizione si dimostrano scettici, vorrei suggerire di guardare alla deregolamentazione avvenuta nel settore delle telecomunicazioni. Ben lungi dal distruggere il mercato, quel processo ha impresso un nuovo slancio al settore; basta dare un’occhiata ai risultati raggiunti! Credo che SEPA produrrà lo stesso effetto. Anche se sembra procedere lentamente, la portata di questa trasformazione è globale: il fatto che oltre 30 Paesi abbiano deciso di aderirvi modificando in profondità i propri processi di pagamento è già di per sè un successo senza precedenti. Il primo al mondo in questo ambito!

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qUALI STRATEGIE ADOTTERANNO LE BANCHE?Tra gli attori coinvolti, le Istituzioni finanziarie rappresentano i player che hanno maggiormente investito, in termini di risorse, per prepararsi all’avvento di SEPA e all’adozione dei nuovi strumenti di pagamento europei che questa impone. Ma qual è in realtà la posizione delle banche? In che modo queste stanno cercando di anticipare i possibili cambiamenti dei modelli economici che SEPA potrebbe generare? Sette Top Executive con responsabilità diretta sui servizi di pagamento analizzano scenari attuali e prospettive future, immaginando, anche al di là di SEPA, l’avvenire dei servizi di pagamento europei, con un’attenzione particolare alle tecnologie che, più di altre, stanno già anticipando il futuro: i pagamenti contactless.

‘‘Carta di pagamento contactless o M-payment: cosa sceglieranno gli europei?’’

WILLy DUBOSTResponsabile del Dipartimento Monetica BNP Paribas

‘‘I pagamenti in remoto, e soprattutto effettuati attraverso la telefonia mobile, occuperanno senza dubbio uno spazio importante nel medio periodo’’. ENRIqUE BARTHE Direttore del dipartimento Business Development e Innovazione dei servizi di pagamento, BBVA

‘‘L’ingresso di nuovi player, determinerà senz’altro un abbattimento dei costi’’.

ZéLIA LIVRAMENTO Direttore Sistemi di Pagamento,CGD

‘‘La maggior parte dei potenziali nuovi entranti saranno maggiormente interessati ad acquisire e gestire i clienti, non tanto i flussi’’.LUCA VANINI (UNICREDIT)Responsabile Servizi e Sistemi di Pagamento,Unicredit

‘‘Il pagamento è un servizio universale’’.

MARC CARLOS Responsabile Sistemi e Servizi di Pagamento,Crédit Agricole

‘‘La crisi colpisce il business dei pagamenti nella sua interezza’’.

ROBERTO SANTOS Direttore Business Development e Controllo Finanziario Strumenti di Pagamento,Banco Santander

‘‘Per quel che riguarda l’ingresso di nuovi operatori, lo scenario ad oggi non è ancora definito’’. PAOLO ZANCHI Responsabile Settore Monetica, Incassi e Pagamenti,Banca Monte dei Paschi di Siena

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“CARTA DI PAGAMENTO CONTACTLESS O M-PAyMENT: COSA SCEGLIERANNO GLI EUROPEI?”

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WILLy DUBOST RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO MONETICABNP PARIBAS

qUALI SONO I PRINCIPALI CAMBIAMENTI NEL MONDO DELLA MONETICA?

Dall’invenzione delle smart card, avvenuta quaranta anni fa, abbiamo assistito a molti sviluppi tecnologici sotto l’egida di una sicurezza sempre maggiore. Ma oggi sono in atto vere e proprie rivoluzioni. La prima è di natura tecnica e riguarda le nuove forme di pagamento contactless di tipo NFC (Near Field Communication): chiavi uSB, carte contactless, pagamenti via telefono cellulare, etc... questa trasformazione ne comporterà una seconda che sarà incentrata sui modi d’uso; basti pensare che nell’ambito dei pagamenti P2P (da persona a persona) gli utenti potranno, ad esempio, pagare con carta di credito anche l’intervento del proprio idraulico non appena questi avrà completato il lavoro e direttamente da casa. Tali evoluzioni determineranno una profonda rivoluzione nelle strategie di marketing sempre più orientate ad un approccio one-to-one dei servizi di pagamento, anche, ad esempio, attraverso lo sviluppo di attività di fidelizzazione e couponing.

qUAL è IL RUOLO DI BNP PARIBAS ALL’INTERNO DI qUESTE RIVOLUZIONI?

BNP Paribas è stata tra i promotori della creazione dell’AEPM (Associazione Europea di Pay-Mobile) che riunisce banche e operatori di telefonia mobile con l’obiettivo di definire l’architettura futura dei pagamenti in questo specifico settore. In questa logica, abbiamo partecipato attivamente a entrambi i progetti pilota avviati alla fine del 2007 a Caen e a Strasburgo e, naturalmente, siamo stati pronti a partecipare anche alle sperimentazioni previste a Nizza.

Attenzione, però: non siamo lì solo per il gusto di testare le nuove tecnologie. In primo luogo svolgeremo il nostro ruolo di banchieri. La nostra missione è innanzitutto rispondere alle richieste dei nostri clienti soprattutto in termini di sicurezza.

ESISTE GIÀ UNA DOMANDA REALE DI PAGAMENTI CONTACTLESS?

Sì, è innegabile che per alcuni segmenti di clientela esiste una domanda specifica. I giovani sono già abituati all’uso del telefono cellulare e delle carte contactless

per il trasporto pubblico, e sono inclini alle tecnologie innovative in grado di rendere più semplici gli scambi. Ciò è particolarmente vero nell’ambito dei micro pagamenti, al di sotto di 20 o 25 Euro, per i quali il cliente, utilizzando i sistemi che abbiamo implementato, non è obbligato a comporre alcun codice personale.

L’armonizzazione a livello europeo a cui stiamo lavorando con l’ AEPM dovrebbe contribuire ad espandere questo mercato. Alcune banche inglesi stanno già facendo da apri-pista in questa materia; visa, ad esempio, ha già emesso 6 milioni di carte contactless e punta all’enorme vetrina delle Olimpiadi di Londra 2012 per lanciare queste nuove offerte.

CHE COSA MANCA PERCHé qUEST’OFFERTA DIVENTI UNA REALTÀ IN EUROPA?

Molte questioni rimangono aperte. C’è stato, in primo luogo, un problema di regolamentazione europea. C’è voluto tempo, ma si trattava di un fattore essenziale per garantire la sicurezza necessaria. Altri Paesi (giappone, ma anche India e alcuni Paesi africani) hanno sicuramente compiuto passi più rapidi, ma i loro sistemi non potrebbero soddisfare le esigenze europee.

Abbiamo anche bisogno di mettere a punto taluni aspetti contrattualistici con gli operatori per l’assegnazione di responsabilità e di flussi finanziari. Sussistono, inoltre, una serie di questioni operative che riguardano i clienti: ad esempio, a chi dovrei rivolgermi se domani volessi dotarmi di un telefono cellulare con chip NFC? Al mio operatore telefonico o alla mia banca? E se perdessi il mio telefono, come farei ad essere sicuro che il mio chip venga disattivato sia per le comunicazioni che per i pagamenti? queste sono solo alcune delle tematiche che intendiamo risolvere attraverso le sperimentazioni.

COME VALUTA I PROGETTI PILOTA CONDOTTI A CAEN E STRASBURGO?

Da queste due esperienze abbiamo tratto bilanci molto positivi. Nei test abbiamo dotato 1.000 clienti di telefoni NFC e 200 commercianti di terminali ad hoc. I clienti si sono affezionati molto ai loro telefonini nonostante la scarsa ergonomia dei prototipi che abbiamo messo a disposizione. Anche gli esercenti sono stati soddisfatti

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dall’esperimento anche se sono ancora riluttanti a processare pagamenti di piccole somme, transazioni che le carte contactless dovrebbero contribuire a diffondere. Dobbiamo ancora lavorare su questo tema. Stiamo per passare a un’attività di tipo più industriale conducendo una sperimentazione su larga scala nella città di Nizza.

CHE COSA STA SUCCEDENDO A NIZZA?

Dal 21 maggio ha preso il via l’operazione “Nizza città NFC”, per cui sono stati messi in circolazione 3000 telefoni utilizzabili nei negozi, sui mezzi pubblici e nei musei. Ai cittadini sono state fornite anche carte contactless e appositi terminali sono stati distribuiti a numerosi esercenti. Tutte le banche partecipano all’operazione con proposte diverse in termini di prodotti, servizi e prezzi. Dal canto nostro, stiamo testando due offerte: una via telefono cellulare, l’altra di pagamento con carta contactless.

L’esperienza di Nizza consentirà di mettere alla prova la propensione dei nostri clienti verso l’una o l’altra offerta e di osservare in concreto i nuovi modi d’uso dei clienti, dei commercianti e degli operatori. È una sfida emozionante!

CON LE NUOVE NORMATIVE UE VI ASPETTATE L’ARRIVO DI NUOVI ATTORI SUL MERCATO DEI PAGAMENTI?

questo processo è già cominciato. vi sono operatori della grande distribuzione che hanno già lanciato le loro offerte di servizi contactless. È abbastanza normale, in quanto questa tecnologia è universale e interbancaria.

CHI PREVARRÀ NELLA BATTAGLIA DEL ‘‘CONTACTLESS’’?

Chi saprà proporre ai propri clienti (commercianti e cittadini) servizi su misura a prezzi accettabili, e farà in modo che le nuove modalità di utilizzo non risultino più complicate di quanto lo siano oggi. Sistemi sicuri ed esperienza dei clienti: queste sono le basi del successo.

Inoltre, va considerato che se l’Europa ha armonizzato la propria legislazione, non sarà di certo possibile fare lo stesso con le modalità di utilizzo. I Paesi nordici da molto tempo fanno uso di cellulari e probabilmente preferiranno il pagamento mobile, altri Paesi opteranno per la carta di pagamento. Che cosa accadrà in Francia... lo scopriremo presto!

“CHI PREVARRà NELLA BATTAGLIA DEL CONTACTLESS? CHI SAPRà PROPORRE AI PROPRI CLIENTI (COMMERCIANTI E CITTADINI) SERVIZI SU MISURA A PREZZI ACCETTABILI, E FARà IN MODO CHE LE NUOVE MODALITà DI UTILIZZO NON RISULTINO PIù COMPLICATE DI qUANTO LO SIANO OGGI”

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“I PAGAMENTI IN REMOTO, E SOPRATTUTTO EFFETTUATI ATTRAVERSO LA TELEFONIA MOBILE, OCCUPERANNO SENZA DUBBIO UNO SPAZIO IMPORTANTE NEL MEDIO PERIODO”.

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ENRIqUE BARTHE DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO BuSINESS DEvELOPMENTE INNOvAzIONE DEI SERvIzI DI PAgAMENTOBBVA (BANCO BILBAO VIZCAyA ARGENTARIA)

qUALI SONO LE PRINCIPALI SFIDE DA AFFRONTARE A SEGUITO DELL’IMPLEMENTAZIONE DI PSD E SEPA?

La prima sfida concerne sicuramente l’adeguamento dei sistemi, dei processi e la gestione dei clienti che le Istituzioni Finanziarie si trovano ad attuare nel bel mezzo di un periodo di grande incertezza economica. In seconda battuta c’è l’esigenza, altrettanto importante, che i clienti comprendano appieno ciò che sta mutando nei sistemi di pagamento che oggi utilizzano quotidianamente e che ne sappiano trarre beneficio.

qUALI CONSEGUENZE, DIRETTE E INDIRETTE, AVRÀ SUL MERCATO L’ADOZIONE DEI NUOVI SERVIZI DI PAGAMENTO?

Dipende da quale applicazione pratica avrà la legge. Teoricamente, un’area di pagamento comune dovrebbe servire a promuovere la competitività e, quindi, una maggiore penetrazione dei sistemi di pagamento a discapito del contante; ciò dovrebbe determinare una notevole riduzione dei costi di gestione e, in alcuni Paesi, anche dell’economia sommersa.

L’impatto indiretto causato dalle nuove normative potrebbe invece essere esattamente l’opposto: con la differenziazione dei tassi di sconto e la possibilità offerta all’esercente di trasferire all’utente finale gli oneri legati al pagamento con carta di credito, potrebbe verificarsi il paradosso per cui il cliente scelga di acquistare in contanti pagando un importo minore per comprare lo stesso prodotto. In questo caso, si tornerebbe a promuovere l’uso del contante con il relativo aumento dei costi di gestione che questo comporta. Tutto ciò sarà in ogni caso valutabile in dettaglio solo nel momento in cui si capirà meglio l’applicazione pratica delle nuove normative.

qUALI SONO LE CONSEGUENZE CHE SI VERIFICHERANNO IN SEGUITO ALL’INGRESSO DI NUOVI PLAyER SUI MERCATI?

E’ probabile che nel business dei servizi di pagamento si affacceranno nuovi attori, come nelle intenzioni alla base di SEPA e PSD.  Alcuni di questi player si posizioneranno nell’ambito dei pagamenti on-line, altri in settori dove le nuove tecnologie si integrano strettamente con l’utilizzo della telefonia mobile, altri ancora faranno leva sulla propria base clienti e sulla attuale offerta commerciale, come nel caso degli operatori del settore delle telecomunicazioni. E’

altresì possibile che si assista alla nascita di nuove alleanze tra gli Istituti finanziari tradizionali e i nuovi entranti, che metteranno insieme competenze tecnologiche e commerciali a tutto vantaggio dei clienti che utilizzeranno i sistemi di pagamento.

qUALE SARÀ L’IMPATTO DI SEPA SUI MODELLI DI BUSINESS?

Focalizzando l’attenzione sull’utilizzo delle carte, la riduzione dei tassi di cambio è già un dato di fatto, la migrazione verso le chip card EMv è già iniziata e le differenziazioni dei tassi di sconto per tipologia di transazione sono già state approvate. Ciò comporta minori entrate per le banche, maggiore concorrenza sulle tariffe e, soprattutto, enormi investimenti necessari per adeguare la tecnologia (carte, reti e sistemi di acquisizione) agli standard EMv. questo scenario mette a rischio alcuni modelli di business specifici come i monoliners, enti la cui attività principale è la semplice emissione di carte, le strutture con scarsa propensione all’innovazione e reti commerciali poco significative. Altre realtà, multiprodotto e con reti commerciali strutturate, vedranno ugualmente ridursi il proprio giro d’affari, ma potranno sfruttare il cambiamento tecnologico ed investire in innovazione e in nuovi servizi a valore aggiunto, che contribuiranno a riequilibrare i propri risultati economico-finanziari nel medio periodo.

qUALI ALTRI CAMBIAMENTI SI PREVEDONO NEL PROSSIMO FUTURO? (IN TERMINI DI TECNOLOGIA, COMPETENZE, ETC...)

Prescindendo dal tema degli investimenti a carico delle Istituzioni finanziarie già commentati in precedenza, credo che si apriranno opportunità molto interessanti nel campo dell’innovazione: i pagamenti in remoto, e soprattutto effettuati attraverso la telefonia mobile, occuperanno senza dubbio uno spazio importante nel medio periodo. Le possibilità offerte ai clienti di integrare una carta di credito in un cellulare sono infinite: è possibile controllare il saldo e i movimenti, inoltrare una richiesta di finanziamento per un acquisto in loco, ottenere il bonus di un programma di fidelizzazione direttamente rimborsabile attraverso il telefonino, etc... Nei prossimi anni assisteremo a una grande rivoluzione nelle modalità e nelle abitudini di pagamento. In principio non si tratterà di un cambiamento particolarmente massiccio, ma godrà sicuramente di una grande visibilità in alcuni segmenti di mercato.

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“IL PAGAMENTO è UN SERVIZIO UNIVERSALE”.

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COME VEDE, AD OGGI, L’INTRODUZIONE DI SEPA E PSD?

Le banche hanno effettuato investimenti significativi per rivedere i propri sistemi informativi conformemente ai nuovi schemi definiti da SEPA. PSD ha stabilito nuovi obblighi per i sistemi di pagamento nazionali e in area SEPA. Dal canto loro, le banche hanno cercato di convincere i propri clienti ad adeguarsi, ma hanno incontrato forti resistenze a livello nazionale. L’importante è che venga rapidamente definita una data entro la quale si debba completare la migrazione. Solo in questo modo tutti i player coinvolti potranno organizzarsi al meglio.

GLI ISTITUTI DI PAGAMENTO RAPPRESENTANO DAVVERO UNA MINACCIA PER LE BANCHE?

PSD favorisce di certo la concorrenza, ma le attività previste per gli Istituti di pagamento rimangono limitate. In Francia, se le mie informazioni sono corrette, sono state concesse solo due licenze, tra l’altro controllate da particolari condizioni. In ogni caso, se si osserva il fenomeno da vicino, la concorrenza esiste già: Carrefour, per esempio, emette già carte conformi alla regolamentazione Mastercard utilizzando infrastrutture di tipo bancario.

PREVEDE CHE PRESTO EMERGERANNO NUOVI MODELLI DI BUSINESS?

questa è una delle sfide del momento sullo sfondo della quale si delinea la questione delle commissioni interbancarie. quando si effettua un pagamento si rilascia in modo implicito un duplice mandato, alla banca e al commerciante. questa operazione ha un costo (che comprende il rilevamento delle frodi) che va considerato e ammortizzato. Resta da definire il modo con cui determinare un’equa distribuzione del valore. C’è da chiedersi a questo punto se questi parametri saranno decisi dal mercato o fissati da un’autorità. Personalmente credo che la seconda opzione sia più equa. Il pagamento resta un servizio universale, non esiste pertanto alcun motivo per cui una piccola banca debba pagare di più di una grande.

qUALI ALTRE EVOLUZIONI RAVVISA NEL MONDO DEI PAGAMENTI?

I potenziali del remote banking e del commercio elettronico sono enormi e la tecnologia oggi consente di immaginare sistemi di pagamento indipendenti dai canali utilizzati (Internet, telefono o carta). In un certo senso, si va verso strumenti di pagamento universali! E’ sufficiente guardare che cosa accade su alcuni siti web dove esiste una moneta virtuale, come il ‘’q-Coin» in Cina, che consente a due persone di scambiarsi beni materiali. Non abbiamo ancora valutato tutte le conseguenze di questi fenomeni. quali sono i modelli alla base di queste transazioni? Come si possono monitorare le frodi? Cosa succede se uno di questi player dovesse ‘‘catturare’’ milioni di utenti e decidere improvvisamente di aumentare le commissioni sui pagamenti?

L’Europa, fino ad ora, si è occupata solo di sistemi di pagamento tradizionali. C’è ancora molto da fare intorno ai nuovi sistemi di scambio sia in termini di sicurezza, sia nel dare impulso a nuovi modelli divenuti quasi ineluttabili.

qUALI SONO LE PRINCIPALI SFIDE DEI PROSSIMI MESI?

L’Europa ha istituito una Commissione SEPA per governare il progetto. Si tratta di un’iniziativa importante soprattutto laddove manca una vera e propria governance, per definire ciò che sarà di competenza del legislatore e ciò che dipenderà dagli attori di mercato, e mettere pressione sull’adeguamento alla normativa. In definitiva, penso che sia fondamentale che questa commissione venga costituita in modo rapido e che inizi ad operare al più presto.

MARC CARLOS RESPONSABILE SISTEMI E SERvIzI DI PAgAMENTOCRéDIT AGRICOLE

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“L’INGRESSO DI NUOVI PLAyER, DETERMINERà SENZ’ALTRO UN ABBATTIMENTO DEI COSTI”.

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ZéLIA LIVRAMENTO DIRETTORE SISTEMI DI PAgAMENTOCGD

qUALI SONO LE SFIDE PRINCIPALI CONNESSE ALL’IMPLEMENTAZIONE DI PSD E SEPA?

PSD costituisce la base giuridica per il mercato interno dei pagamenti. Mentre SEPA persegue tre obiettivi fondamentali: aumento della concorrenza, incremento della trasparenza e garanzia di uno standard comune di tutela per i consumatori/clienti.

In generale, le sfide chiave sono l’introduzione di un nuovo regime di licenze pensato per incoraggiare le Istituzioni non bancarie ad entrare nel mercato dei pagamenti, l’istituzione di norme comuni per l’accesso ai sistemi di pagamento e l’applicazione di massimali per gli utenti dei servizi di pagamento, a tutela degli interessi dei consumatori. Altre sfide sono connesse alla definizione di standard condivisi per le condizioni commerciali e le informazioni pos-transazione, con particolare attenzione a garantire elevati livelli di trasparenza e incoraggiare l’adozione di strumenti di pagamento più efficienti.

qUALI SARANNO GLI IMPATTI, DIRETTI ED INDIRETTI, DEI NUOVI SISTEMI DI PAGAMENTO SUL MERCATO?

L’impatto diretto più importante riguarda l’armonizzazione del mercato europeo dei sistemi di pagamento, mentre quello indiretto è legato agli ingenti investimenti necessari da parte dei fornitori dei servizi di pagamento. SEPA funzionerà come un singolo mercato di pagamenti domestici in cui i cittadini e gli intermediari finanziari saranno in grado di effettuare transazioni internazionali all’interno dell’unione Europea in modo semplice ed economico come nel loro Paese di origine. Inoltre, SEPA prevede di favorire maggiore trasparenza e concorrenza che si tradurranno in un sistema di pagamento europeo più economico ed efficiente.

Durante il cosiddetto periodo di migrazione, in cui i sistemi di pagamento tradizionali verranno lentamente abbandonati, tutti i Paesi partecipanti attueranno i rispettivi piani di transizione nazionali per abbandonare gli attuali sistemi locali. A mio parere dovrebbe essere possibile raggiungere una massa critica di volumi di transazioni SEPA entro il 2011.

qUALI SARANNO I POSSIBILI SVILUPPI NELLO SCENARIO COMPETITIVO?

gli sviluppi che ci aspettiamo saranno connessi alla forte concorrenza tra i player già presenti e i nuovi entrati che tenteranno di capitalizzare il più possibile le opportunità che si presenteranno e di ottenere i maggiori vantaggi nel nuovo

scenario di mercato.

questa maggiore concorrenza determinerà, in generale, un notevole impulso alla convergenza di procedure e culture diverse all’interno del mercato unico, e in particolare condurrà ad un’armonizzazione dei servizi di pagamento. I confini di quest’area stanno diventando sempre più evidenti con l’avanzare del processo, ma prima che questa ambizione diventi realtà, gli stakeholder dovranno lavorare ancora duramente per molti anni.

qUALI SARANNO LE PROBABILI CONSEGUENZE DI UN MERCATO APERTO A NUOVI PLAyER?

L’apertura del mercato a nuovi attori, tra le altre cose, favorirà la riduzione dei costi (in particolare per gli utenti finali), potrebbe intaccare la redditività di alcuni player (in particolar modo le banche), influenzerà la definizione di nuovi approcci strategici a SEPA da parte dei diversi attori coinvolti. In aggiunta, stimolerà la creazione di sistemi di pagamento più efficienti, generando benefici, sia qualitativi che quantitativi per gli utenti finali e, soprattutto, aumentando la trasparenza.

qUALE SARÀ L’IMPATTO DELLA SEPA SUI MODELLI DI BUSINESS DELLE IMPRESE?

La maggior convergenza e la crescente concorrenza derivanti da SEPA condurranno allo sviluppo di nuove opportunità nell’ambito della ridefinizione di molti processi in diversi mercati. Si avvertirà quindi un impatto significativo sui modelli di business attuali. Abbiamo già cominciato ad osservare alcuni primi importanti cambiamenti che questi processi implicano.

qUALI ALTRI CAMBIAMENTI SI ASPETTA (IN TERMINI DI TECNOLOGIA, COMPETENZE, ETC...)?

In primo luogo, un cambiamento nell’atteggiamento generale, che comporta il passaggio da un approccio passivo ad uno decisamente proattivo da parte di tutti i soggetti coinvolti. In secondo luogo, avverto una crescente sensazione di urgenza relativamente all’attuazione di SEPA all’interno del mercato europeo. Tutti gli stakeholder, ovvero le Autorità di regolamentazione, i fornitori di servizi di pagamento, le Istituzioni private e pubbliche, principali utilizzatori di questi servizi, possono e devono svolgere il proprio ruolo in questo senso.

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“LA CRISI COLPISCE IL BUSINESS DEI PAGAMENTI NELLA SUA INTEREZZA”.

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ROBERTO SANTOS DIRETTORE BuSINESS DEvELOPMENT E CONTROLLO FINANzIARIOSTRuMENTI DI PAgAMENTOBANCO SANTANDER

qUALI SONO LE PRINCIPALI SFIDE LEGATE ALL’INTRODUZIONE DELLE DIRETTIVE PSD E SEPA?

A mio avviso, ci sono due problemi fondamentali. Da un lato, la migrazione del parco carte verso lo standard EMv e, dall’altro, l’adeguamento dei processi di business e tecnologici alle nuove normative, così come le comunicazioni e la modifica dei contratti/condizioni da effettuare nei confronti dei clienti.

qUALE SARÀ L’IMPATTO DIRETTO E INDIRETTO DEI SISTEMI DI PAGAMENTO SUL MERCATO?

Se la domanda si riferisce a variazioni nel ruolo attualmente svolto da carte, POS e ATM, la mia opinione è che non ci saranno cambiamenti significativi nel medio termine. Più avanti nel tempo, probabilmente, assisteremo ad un graduale passaggio dal prelievo di contanti ad acquisti tramite carte, dovuti da un lato alla maggiore sicurezza offerta dalla tecnologia e dalla normativa vigente e dall’altro dall’ingresso di nuovi utenti più giovani e più propensi all’utilizzo di mezzi di pagamento elettronici.

qUALI SARANNO LE CONSEGUENZE DELL’APERTURA DEI MERCATI A NUOVI PLAyER?

A mio parere, fatto salvo i cambiamenti legati ai settori sopra citati, l’impatto sarà esiguo. L’esperienza spagnola di operatori specializzati – i cosiddetti monoliners – ha evidenziato chiaramente le forti barriere all’ingresso per un business strettamente legato all’attività bancaria; se a questo aggiungiamo che, a differenza di altri Paesi, non esiste un Credit bureau positivo, l’attrattiva del mercato spagnolo per un nuovo player è molto limitata. L’ingresso nel business dei sistemi di pagamento può essere interessante solo nei casi in cui si può far leva su una solida customer base e su partnership tecnologiche e commerciali.

qUALE SARÀ L’IMPATTO DI SEPA SUI MODELLI DI BUSINESS?

In generale, tutti i cambiamenti normativi, sia passati che futuri, favoriscono dettaglianti e consumatori piuttosto che l’industria nel suo complesso. L’applicazione della nuova regolamentazione, infatti, sta determinando una riduzione delle entrate per le imprese (come si evince

dalla riduzione dei tassi di cambio o dal rimborso parziale di alcune commissioni stabilite dalla normativa dei servizi di pagamento) e, al contempo, la necessità di effettuare investimenti rilevanti (come ad esempio per lo standard EMv).

Tali elementi produrranno lo spostamento di alcuni modelli di business “isolati” verso una forma più ampia di portafoglio d’offerta integrato. Ad esempio, nel private banking la gestione del debito sarà sempre una condizione necessaria, anche se non per forza redditizia. Nel settore delle carte di credito, con il passare del tempo, sarà necessario far leva sulle linee revolving e sulla vendita di altri prodotti o servizi connessi per poter mantenere un buon livello di redditività.

A LIVELLO GIURIDICO, OLTRE ALLA MAGGIOR SICUREZZA PER GLI UTENTI, qUALI ALTRI NOVITÀ HA PORTATO L’INTRODUZIONE DELLA LEGGE SUI SERVIZI DI PAGAMENTO?

Senza dubbio, ed è l’argomento principe che ha ispirato la Direttiva, la maggior sicurezza per l’utente è il beneficio principale. Tuttavia, a mio parere, credo che uniformi anche il panorama europeo in termini di regole del gioco e tipologia di player, permettendo in questo modo un accesso più semplice ai nuovi mercati e alle offerte commerciali dei competitor.

INFINE, COME LA CRISI COLPISCE I SISTEMI DI PAGAMENTO? OCCORRERÀ ADOTTARE PARTICOLARI MISURE?

La crisi colpisce il business dei pagamenti attraverso la riduzione dei consumi delle famiglie. Sebbene si stia ancora lavorando per aumentare la penetrazione delle carte di credito, la realtà è che la crescita storica del mercato è fortemente correlata all’evoluzione del PIL e dei consumi; quindi, in periodi di crisi o recessione i volumi di acquisto si riducono significativamente.

D’altra parte, il mercato del credito è ulteriormente colpito da fenomeni di ritardi e morosità che aumentano nei periodi di disoccupazione, come quello attuale. Credo però che la normativa spagnola sia sufficientemente conservatrice per far fronte all’impatto che la crisi potrebbe generare nel business dei sistemi di pagamento.

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“LA MAGGIOR PARTE DEI POTENZIALI NUOVI ENTRANTI SARANNO MAGGIORMENTE INTERESSATI AD ACqUISIRE E GESTIRE I CLIENTI, NON TANTO I FLUSSI”.

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IN CHE MODO SI STA DELINEANDO IL MERCATO DEI SISTEMI DI PAGAMENTO IN ITALIA?

Lo scenario è indubbiamente complesso ancor più in un contesto, come quello attuale, in cui il rallentamento dell’economia e il crollo dei tassi hanno già avuto un forte impatto sulla marginalità operativa degli Istituti bancari. E’ probabile che nel prossimo futuro questi reagiranno in modo distinto, a seconda della propria customer base: da un lato, le banche retail, che rappresentano la maggioranza degli Istituti italiani, faranno fatica a trovare nuove aree di ricavi e saranno, dunque, incentivate a recuperare efficienza dando in outsourcing processi e competenze in materia di sistemi di pagamento a player specializzati, già molto presenti, ad esempio, nella realtà anglosassone (e nel nostro Paese le banche consortili, di fatto, operano già in questo modo); dall’altro, le banche Corporate si troveranno ad operare in uno spazio competitivo più limitato e si focalizzeranno, pertanto, sulla creazione di servizi a maggior valore, in grado di attrarre e fidelizzare la propria clientela. Ritengo che, in Italia, la vera sfida sarà legata proprio alla capacità di coniugare questi due aspetti apparentemente inconciliabili: mantenere un solido know-how interno esternalizzando le attività operative dei sistemi di pagamento.

COME VEDE L’ENTRATA IN SCENA DI NUOVI PLAyER ABILITATI AD OPERARE NEL MERCATO DEI SISTEMI DI PAGAMENTO?

E’ difficile dire con esattezza cosa accadrà nel breve tempo nel nostro Paese. Se, infatti, nei mercati più maturi taluni fenomeni, quali ad esempio quello dei mobile payments gestiti dai Telco operator, sono di fatto quasi consolidati, in Italia lo scenario appare molto più frammentato. Senza dubbio esistono alcuni player che stanno valutando l’opportunità di scendere in campo. Si tratta di aziende che hanno milioni di clienti o decine di migliaia di filiali sul territorio. Ma istituire una payment Institution non bancaria non è certo un’operazione semplice e, per alcuni versi, ancora difficile da immaginare. E’ più probabile, invece, che nel prossimo futuro si affermino nuove organizzazioni che lavoreranno in sinergia con le banche, al momento ancora

uniche con know-how specifico e consolidato. Ritengo, infatti, che la maggior parte dei potenziali nuovi entranti saranno maggiormente interessati ad acquisire e gestire i clienti, non tanto i flussi.

qUALE SARÀ L’IMPATTO DI PSD E SEPA SUI MODELLI DI BUSINESS DELLE BANCHE?

Le banche italiane fanno ancora fatica a capire l’effetto economico reale della nuova normativa. In molti casi, infatti, queste posseggono un’ottima conoscenza dei principali driver di ricavo, ma non hanno un controllo ugualmente incisivo di quelli relativi ai costi. Nel nostro caso specifico, invece, posso affermare che i cambiamenti in atto, e i relativi impatti sui risultati, sono analizzati con estrema attenzione da tempo e a tutti i livelli, anche grazie ad un rigoroso sistema di monitoraggio dei KPI implementato già 7 anni fa. Se vogliamo guardare l’altra faccia della medaglia, per le banche attente ai singoli parametri di redditività PSD e SEPA, così come la crisi economica, possono rappresentare un vero e proprio booster per lo sviluppo di servizi a valore aggiunto e in ambito non solo nazionale.

qUALI ALTRE SFIDE SI ATTENDE PER LA SUA REALTÀ AZIENDALE IN TERMINI DI TECNOLOGIE, MODELLI DI BUSINESS, STRATEGIE?

uniCredit è già un grande gruppo multinazionale. Il 60% dei pagamenti che gestiamo sono già in area SEPA, quindi l’impatto della nuova normativa è indubbiamente molto forte. Noi continuiamo a prestare grande attenzione nei confronti dei servizi di natura transnazionale e dei nostri servizi proprietari, distintivi rispetto a ciò che offrono le altre banche. Siamo, inoltre, focalizzati a comprendere sempre meglio le reali esigenze e i comportamenti di acquisto dei nostri clienti, puntando ad una maggiore integrazione dei diversi prodotti, con l’obiettivo di offrire loro il massimo valore. In ultimo, l’ingegnerizzazione del cross selling rappresenta una componente molto rilevante delle nostre attività, come del resto accade in molti settori, non soltanto nel mondo bancario.

LUCA VANINI RESPONSABILE SERvIzI E SISTEMI DI PAgAMENTOUNICREDIT

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“PER qUEL CHE RIGUARDA L’INGRESSO DI NUOVI OPERATORI, LO SCENARIO AD OGGI NON è ANCORA DEFINITO”.

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qUALI SONO, SECONDO LEI, LE PRINCIPALI SFIDE CHE LE BANCHE SI TROVERANNO AD AFFRONTARE A SEGUITO DELL’IMPLEMENTAZIONE DI PSD E SEPA?

Per quanto riguarda PSD emerge chiaramente che le nuove disposizioni impongono alle banche una serie di cambiamenti nei sistemi, nei processi operativi e, dunque, nell’organizzazione stessa delle attività e degli Istituti. Le nuove regole relative a tempistiche e modalità di esecuzione, tracciatura delle operazioni e connessa archiviazione delle informazioni impattano, infatti, sulle procedure chiave del sistema informativo della banca, comportando numerosi oneri ed investimenti per adeguarsi alla normativa in vigore.

Allo stesso tempo l’uniformizzazione dei mercati in ambito europeo e l’introduzione delle nuove regole potrà comportare un incremento della pressione competitiva e una riduzione di ricavi e di marginalità per le banche.

In definitiva, appare evidente che la sfida consisterà nel saper fronteggiare l’incremento dei costi con la capacità di far leva sulle efficienze operative e di definire nuovi modelli di offerta per sfruttare le opportunità di mercato e trovare nuove fonti di business .

Con l’introduzione di SEPA, invece, lo scenario è diverso. In questo caso si tratta di lasciarsi gradualmente alle spalle il passato, garantendo la continuità ed i livelli dei servizi attuali. L’introduzione di nuovi prodotti trasforma il concetto di mercato domestico, prima inteso a livello strettamente locale, allargandolo su scala europea. Ciò comporterà ovviamente nuove dinamiche concorrenziali che porteranno a confrontarsi con operatori esteri e a rivedere le strategie commerciali anche ampliando i confini geografici.

qUALE IMPATTO PREVEDE SI AVRÀ SUI CLIENTI FINALI?

SEPA e PSD nascono con l’obiettivo di efficientare i servizi e di renderli uniformi a livello europeo, quindi sicuramente i clienti avranno, a regime, impatti positivi.

L’introduzione di nuove regole comporta però anche cambiamenti rispetto alle attuali modalità operative e agli attuali prodotti, a cui i clienti dovranno abituarsi.

I servizi di incasso e pagamento in Italia sono, infatti, in generale più complessi e strutturati di quelli degli altri Paesi europei e quindi, per effetto dell’allineamento dell’offerta, in taluni casi si potrebbero perdere alcune caratteristiche tipiche dell’attuale mercato domestico.

grazie all’introduzione di AOS (Additional Optional Services) di sistema sarà possibile garantire gli stessi livelli di servizio attuali, in particolare nel settore degli incassi, integrando gli schemi base di SEPA con funzioni a valore aggiunto coerenti con gli obiettivi europei e con le regole definite dall’EPC (European Payments Council).

Il nuovo scenario, che presuppone processi e regole nuove e più efficienti, potrebbe contribuire significativamente a modificare alcuni comportamenti della clientela spingendo verso strumenti di pagamento alternativi al contante o a prodotti tradizionali quali gli assegni, ancora molto utilizzati in Italia rispetto ai dati medi rilevati negli altri Paesi europei.

qUALI CONSEGUENZE SI DETERMINERANNO CON L’INGRESSO DI NUOVI PLAyER SUL MERCATO?

Come anticipavo, sicuramente assisteremo ad un incremento della concorrenza sia a livello europeo con l’apertura dei mercati sia come conseguenza dell’ingresso di nuovi player non bancari regolamentato da PSD. questa dinamica potrà comportare una maggiore attenzione al business e contribuire allo sviluppo di nuovi modelli e soluzioni finalizzati a fidelizzare la propria clientela, concentrandosi sull’offerta di servizi a valore aggiunto e puntando sulle opportunità di upselling. Per quel che riguarda l’ingresso di nuovi operatori, lo scenario ad oggi non è ancora definito e molto dipenderà dalle scelte strategiche dei vari potenziali player (ad esempio Telco, gDO ecc..) nell’applicare un modello di cooperazione piuttosto che di competizione nei confronti del sistema bancario, con l’obiettivo di contribuire ad incrementare i benefici per il consumatore finale.

qUALI ALTRI CAMBIAMENTI DOBBIAMO ATTENDERCI, PER ESEMPIO IN TERMINI DI NUOVE TECNOLOGIE E COMPETENZE?

Le nuove tecnologie (mobile payment, contactless, NFC, remote payment ecc..) possono sicuramente contribuire allo sviluppo e all’utilizzo dei servizi di incasso e pagamento. Iniziative in tal senso sono già in corso ed avviate con progetti pilota sviluppati in vari ambiti.

Il raggiungimento di un’adeguata circolarità a livello di sistema potrà contribuire a creare una massa critica di potenziali utilizzatori tale da far diventare l’innovazione una realtà diffusa e consolidata, con standard base interoperabili su cui sviluppare competenze per la realizzazione di servizi a valore aggiunto e competitivi.

PAOLO ZANCHI RESPONSABILE SETTORE MONETICA, INCASSI E PAgAMENTIBANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

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I SERVIZI DI DOMANI L’implementazione di SEPA ha suscitato ampi dibattiti su cui si continua a discutere animatamente. A che punto siamo oggi? quali sono le criticità ancora da risolvere e quali conseguenze determineranno? Cinque decision maker di grandi Istituzioni finanziarie europee si confrontano su tali tematiche, ipotizzando i possibili scenari futuri dell’Europa SEPA compliant.

‘‘questi cambiamenti normativi arrivano in un momento in cui l’evoluzione tecnologica può trasformare la catena del valore dei pagamenti’’.

PHILIPPE LEMOINECEOLASER

‘‘Siamo di fronte a un trend che trasformerà i nostri cellulari in canale per la gestione dei veri e propri ‘borsellini’ virtuali’’ DANIELA MANUELLO Direttore Marketing PosteMobile

‘‘Accogliamo con favore qualsiasi strumento che favorisca la concorrenza e faciliti lo sviluppo delle attività delle società emittenti’’. EMMANUEL PETIT CEOMastercard France

‘‘Un modello economico ancora da definire’’.

GILLES SABATIERDirettore del Mercato Bancario-Assicurativo Orange Business Services

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“qUESTI CAMBIAMENTI NORMATIVI ARRIVANO IN UN MOMENTO IN CUI L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA PUò TRASFORMARE LA CATENA DEL VALORE DEI PAGAMENTI”

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PHILIPPE LEMOINE CEOLASER

COSA NE PENSA DEI CAMBIAMENTI IN ATTO NEL SETTORE DEI PAGAMENTI?

In seguito all’introduzione della moneta unica in Europa è stato necessario garantire l’interoperabilità dei sistemi di pagamento. La posta in gioco va, tuttavia, ben oltre l’operatività dell’Eurozona. In effetti, tali cambiamenti normativi entrano in vigore in un momento in cui gli sviluppi tecnologici rivestono un’importanza tale da poter influenzare la catena del valore dei pagamenti, agendo contestualmente sull’architettura di rete, sui processi di transazione e sulla natura dei terminali.

PUò DESCRIVERE PIù IN DETTAGLIO qUESTE TRASFORMAZIONI?

Ne approfondirei tre. La prima riguarda la centralità di internet e dei sistemi aperti. L’avvento di questi strumenti sta mutando profondamente il nostro approccio ai modelli di costo, per non parlare dei problemi di sicurezza. In alcuni Paesi l’armonizzazione europea porterà con sé anche cambiamenti nelle abitudini d’uso. Mi riferisco, in particolare, ai bonifici e ai prelievi ancora poco diffusi in germania.

Infine, globalmente, si passerà dal “denaro di plastica” alla “moneta elettronica”. quelle che oggi chiamiamo carte potrebbero smaterializzarsi ed essere integrate nei telefoni cellulari. vi sono tante nuove funzioni che SEPA dovrà armonizzare.

qUALI SONO LE STRATEGIE DEI DIVERSI ATTORI IN qUESTO CONTESTO?

Le prime decisioni da prendere riguardano, naturalmente, la scelta dei provider di rete e delle soluzioni tecnologiche. Per quanto riguarda i player di maggior peso, il settore bancario dovrà ridefinire i propri processi valutando minacce ed opportunità. Esistono ancora aree di incertezza, come per la “carta bancaria europea” che il Commissario europeo Barnier ha recentemente auspicato quale possibile concorrente di visa e Mastercard. Anche le aziende, soprattutto quelle commerciali che si trovano in prima linea, dovranno adeguare le loro strategie.

COME SI PUò ANALIZZARE IL RAPPORTO TRA BANCHE E IMPRESE DI DISTRIBUZIONE?

E’ un gioco al quale i retailer sono abituati. A partire dagli anni ‘60, l’avvento e l’adozione delle evoluzioni tecnologiche sono stati elementi su cui retailer e mondo bancario si sono scontrati intensamente. Basti pensare, ad esempio, al tema delle commissioni interbancarie e dello standard EMv... Ogni volta i due poli hanno sguainato le sciabole in piazza e trattato dietro le quinte. È una questione di equilibri di potere. Tuttavia, questa volta emergerà un nuovo elemento: con l’aumento della concorrenza e il conseguente affermarsi di una sempre maggiore differenziazione dell’offerta, i consumatori avranno sempre più voce in capitolo. La battaglia dei pagamenti si svolgerà, dunque, sul fronte del marketing.

COME SI PONE LASER IN qUESTO SCENARIO?

Essendo uno dei maggiori gestori europei di carte destinate al commercio, restiamo fedeli alla nostra missione: infondere l’innovazione in tutti i processi di scambio. In primo luogo, manterremo le nostre alleanze commerciali nel settore retail, supportando i partner nell’implementazione di specifiche strategie di creazione di valore attraverso lo sviluppo delle relazioni con i proprio clienti. Alcuni distributori scelgono di avviare partnership commerciali con le banche, altri preferiscono allontanarsene: grazie al nostro azionariato misto (50/50 suddiviso tra galeries Lafayette e BNP Paribas) noi siamo in grado di supportarli in entrambi i casi. Non si tratta di una scelta politica. Tutto dipende in realtà dalle esigenze del retailer e dal suo livello di maturità.

CONCRETAMENTE, qUALI SONO OGGI LE MINACCE E LE OPPORTUNITÀ PER IL MONDO DELLA DISTRIBUZIONE?

Stiamo lavorando su tre scenari. Il primo è difensivo: quali servizi tra quelli attualmente forniti dalle carte potranno avere un futuro rispetto alle carte tradizionali rilasciate dal settore bancario? Il secondo è offensivo: si tratta di analizzare le opportunità che nasceranno con la scomparsa di alcune peculiarità nazionali (così come è accaduto in Francia nel 2007 con l’autorizzazione delle

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carte co-branded) e con una maggiore integrazione dello spazio bancario europeo con il resto del mondo.

Il terzo livello di riflessione riguarda l’innovazione - con logiche molto diverse a seconda dei player. Sappiamo che Microsoft, google e Apple sono in grado, basandosi sui rispettivi standard, di distribuire rapidamente le proprie innovazioni. Su questo piano, noi cerchiamo di essere vicini a questi apri-pista. In ogni caso, resteremo in una posizione complementare rispetto al mondo bancario. Non abbiamo intenzione di fare concorrenza a visa e Mastercard.

qUALI SONO I PUNTI DI FORZA DEI RETAILER NELLA “BATTAGLIA DEI PAGAMENTI”?

Negli ultimi anni il mondo del retail ha visto crescere notevolmente la propria capacità di azione. I grandi retailer sono stati in grado di allontanarsi dalla logica dell’immediato. Il focus ora è sulla costruzione del rapporto con i propri clienti nel lungo periodo, approcciandoli in termini di flussi e di reti e non di territori da catturare. uno dei corollari di questo cambiamento è il fatto che recentemente i retailer cominciano a creare relazioni più solide anche con i loro fornitori.

L’altra tendenza è sociologica: abbiamo osservato che le persone ripongono sempre meno fiducia nelle organizzazioni, anche se meno nei confronti dei retailer rispetto a quanto avviene con gli attori istituzionali.

I RETAILER POTRANNO SUL SERIO INVADERE IL CAMPO DELLE BANCHE?

Certo. Osserviamo il caso di Tesco, nel Regno unito. Negli ultimi dieci anni, Tesco (quarto distributore mondiale e secondo in termini di profitti) ha costruito il proprio successo investendo nelle relazioni con la clientela. grazie alle tecnologie informatiche ha saputo acquisire una conoscenza dettagliata del comportamento dei propri clienti. Ciò gli ha permesso di resistere all’ingresso di Wal-Mart in gran Bretagna adeguando la propria offerta, le politiche di prezzo e il merchandising.

gradualmente l’azienda ha sviluppato servizi di telefonia e accesso a internet, oltre a quelli finanziari e bancari, forniti in collaborazione con la Royal Bank of Scotland. Oggi Tesco Personal Finance è a tutti gli effetti un competitor delle banche di deposito. Dalla sua, ha il vantaggio di conoscere meglio di qualsiasi banca le abitudini e i bisogni di ogni singolo cliente. Ricordiamoci che SEPA giunge in un momento in cui l’intero scenario europeo della distribuzione ha lo sguardo rivolto al caso Tesco.

“Con l’aumento della concorrenza e il conseguente affermarsi di una sempre maggiore differenziazione dell’offerta, i consumatori avranno sempre più voce in capitolo. La battaglia dei pagamenti si svolgerà, dunque, sul fronte del marketing”.

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“SIAMO DI FRONTE A UN TREND CHE TRASFORMERà I NOSTRI CELLULARI IN CANALE PER LA GESTIONE DEI VERI E PROPRI ‘BORSELLINI’ VIRTUALI”.

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qUALI SONO LE SFIDE PRINCIPALI CONNESSE A PSD E SEPA?

La prima sfida è connessa prevalentemente all’apertura del mercato dei servizi finanziari a soggetti diversi dalle banche e dai tradizionali Istituti di credito. questo implicherà inevitabilmente un aumento delle dinamiche competitive, mutando gli assetti di un mercato, sinora quasi un oligopolio, in cui si affacceranno nuovi attori, alcuni dei quali provenienti da altri Paesi. In tale contesto, le singole organizzazioni potranno eccellere se avranno la capacità di strutturarsi in modo efficace ed efficiente, sia in termini di proposizione di servizi a valore aggiunto sia di infrastrutture tecnologiche.

SEPA, invece, rappresenterà un banco di prova importante soprattutto per l’integrazione di modelli di business, processi e comportamenti differenti. L’introduzione delle carte con chip consente la memorizzazione di una quantità di informazioni più ampie rispetto al normale standard bancario ed inoltre abiliterà i pagamenti contactless che inevitabilmente porteranno le carte stesse ad essere utilizzate per i micropagamenti. E’ facile immaginare come queste potenzialità possano influenzare i comportamenti degli utenti finali, semplificare l’accesso a prodotti e servizi, generare nuove relazioni. questo scenario costringe gli operatori ad essere innovativi, non solo nella definizione dei servizi o delle operation, ma anche nella capacità di costruire un sistema in grado di soddisfare tutti gli attori coinvolti.

qUALE IMPATTO, DIRETTO E INDIRETTO, AVRANNO SUL MERCATO I “NUOVI” SISTEMI DI PAGAMENTO?

La sinergia di PSD e SEPA, amplierà l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici (borsellini virtuali e carte), aumenterà i livelli di sicurezza delle transazioni e incrementerà i livelli di giacenza media sui conti correnti.

L’aumento della concorrenza spingerà sicuramente verso una naturale riduzione delle fees d’acquisto e, per certi versi, alla polverizzazione della customer base. questo costringerà tutti gli operatori a trovare ed implementare nuovi modelli di business, che consentano di incrementare i volumi e la qualità dei servizi offerti, garantendo il mantenimento di livelli di redditività sostenibili.

Per quanto riguarda gli end-user, è probabile che questi non si limiteranno ad utilizzare i servizi offerti da un unico operatore, ma sceglieranno sulla base della specifica

convenienza. In Italia vi è una diffusione di SIM pari quasi al doppio degli abitanti e moltissimi clienti utilizzano schede di operatori differenti a seconda delle necessità e della tariffa più interessante. Anche a livello di sistemi di pagamento è prevedibile la nascita di dinamiche “multi-conto” che porteranno i cittadini a rivolgersi a vari Istituti, sottoscrivendo servizi diversi e utilizzandoli, successivamente, sulla base dello specifico valore proposto e del relativo prezzo.

E SUL VOSTRO MODELLO DI BUSINESS?

PosteMobile rappresenta in Italia un caso singolare. Siamo il primo operatore mobile virtuale italiano in termini di clienti con circa 1,3 milioni di SIM attive.

La mission e il posizionamento della nostra società, parte integrante del gruppo Poste Italiane, ci consentono di poter incidere significativamente sullo sviluppo dell’intero sistema Paese, non solo come fornitore di servizi di telecomunicazioni e sistemi di pagamento, ma soprattutto in qualità di attore in grado di contribuire alla riduzione del digital divide e di facilitatore di tutti quei processi innovativi che possono migliorare la vita dei cittadini e l’efficienza delle imprese. Il mercato desidera servizi di pagamento semplici, veloci e sicuri. In questo senso PosteMobile è in grado di offrire soluzioni allo stato dell’arte che consentono ai clienti di utilizzare, attraverso il cellulare, fino a quattro diversi “borsellini” virtuali, in modo integrato e nel massimo rispetto degli standard di sicurezza.

qUALI ALTRI CAMBIAMENTI PREVEDE NEL PROSSIMO FUTURO IN TERMINI DI EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA E DELLE COMPETENZE?

Siamo di fronte a un trend che trasformerà i nostri cellulari in canale per la gestione dei veri e propri “borsellini virtuali”, accessibili in modo semplice, sicuro ed efficace, in qualsiasi momento e in ogni luogo. Certamente assisteremo allo sviluppo di nuove competenze verticali e a fenomeni di condivisione della conoscenza tra strutture e funzioni con culture e background diversi, esattamente come già avviene nel nostro gruppo in cui alle competenze di un operatore postale nazionale (Poste Italiane) si sono aggiunti skill finanziari (BancoPosta) ed infine il canale, nelle mani del cliente, per l’utilizzo dei servizi finanziari e postali, ovunque ed in ogni momento (PosteMobile). 

DANIELA MANUELLO DIRETTORE MARKETINgPOSTEMOBILE

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“ACCOGLIAMO CON FAVORE qUALSIASI STRUMENTO CHE FAVORISCA LA CONCORRENZA E FACILITI LO SVILUPPO DELLE ATTIVITà DELLE SOCIETà EMITTENTI”

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EMMANUEL PETIT CEOMASTERCARD FRANCE

CHE COSA NE PENSA DELL’INTRODUZIONE DI SEPA?

Non si tratta di una rivoluzione, ma di una lenta evoluzione. Molti dei nostri partner si stanno preparando da tempo. Anche noi abbiamo anticipato, in un certo senso, l’introduzione dell’area di mercato unico europeo. Con 303 milioni di carte emesse in Europa, Maestro è il primo prodotto SEPA su grande scala; le nostre infrastrutture e la rete di accettazione che operano nello stesso modo in tutta Europa soddisfano i requisiti SEPA.

COME SI POSIZIONA MASTERCARD NEL PROCESSO DI CAMBIAMENTO IN ATTO?

Ricoprendo innanzitutto il ruolo di “facilitatori”. In questo senso, accogliamo con favore qualsiasi novità favorisca la concorrenza e le attività delle società emittenti, siano esse banche tradizionali o nuovi attori, come nel caso della grande distribuzione, degli Istituti bancari on-line o dell’e-commerce.

A SUO PARERE COME SI POSIZIONERANNO GLI ISTITUTI DI PAGAMENTO?

Credo che le banche, che operano in modo molto efficace nei progetti su larga scala e sono state in grado, in passato, di industrializzare il loro back-office, conserveranno un ruolo di primo piano. gli Istituti di pagamento potranno imporsi su alcuni segmenti di mercato con un modello consolidato, una elevata competenza ed un’offerta mirata; è il progetto di Aqoba sul co-branding e la fidelizzazione. Ma resteranno senza dubbio operatori di nicchia.

qUALI SONO A SUO PARERE LE PRINCIPALI SFIDE CHE CI ATTENDONO NEGLI ANNI A VENIRE?

La prima sfida riguarda i pagamenti in remoto, effettuati tramite carta o via cellulare. Mastercard è il player numero uno in Francia in questo settore grazie alla soluzione PayPass, punta di diamante del nostro sviluppo. Oltre a partecipare al grande esperimento di Nizza abbiamo anche avviato un progetto a Parigi insieme a Banque Postale e RATP: siamo convinti che i pagamenti contactless si dimostreranno a tutti gli effetti la soluzione ideale per i viaggiatori che oggi acquistano biglietti singoli.

ALTRI PROGETTI FUTURI?

L’innovazione è il core della nostra attività: le carte di debito/ credito sono un esempio interessante in questo senso. La carta MasterCard ‘‘Double Action’’, sviluppata da Crédit Agricole, o la carta S2P (Carrefour) permettono al cliente di scegliere tra le funzioni di debito o di credito.

un altro esempio sono i programmi di co-branding. Abbiamo infatti dimostrato la nostra competenza nella realizzazione della carta “Mozaïc M6” di Crédit Agricole per i giovani, della carta “ISIC” di LCL per gli studenti o della carta “Sirène” della SBE per i riservisti. Le opportunità in gioco sono importanti ma, ancora una volta, non crediamo affatto che ci sarà una rivoluzione che spazzerà via tutto il resto! In questo settore, la chiave del successo è costituita dallo specifico valore aggiunto proposto, insieme ad una forte affinità con il cliente e ai benefici offerti, reali e personalizzati.

FINALMENTE, qUINDI, qUESTE INNOVAZIONI RICOLLOCANO IL CLIENTE IN UNA POSIZIONE CENTRALE ALL’INTERNO DELLE ATTIVITÀ DI MERCATO...

Le banche hanno da sempre messo il consumatore al centro dello sviluppo dei loro prodotti. Dopo aver trascorso 17 anni all’estero, posso confermare la qualità del sistema francese delle carte di pagamento per i singoli cittadini! grazie all’armonizzazione normativa di cui beneficeranno tutti gli attori coinvolti, e alla concorrenza che darà maggiori possibilità di scelta, SEPA conferirà più peso al consumatore, che resterà più che mai al centro delle preoccupazioni dei nostri clienti.

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“UN MODELLO ECONOMICOANCORA DA DEFINIRE”

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GILLES SABATIER DIRETTORE DEL MERCATO BANCARIO-ASSICuRATIvOORANGE BUSINESS SERVICES

CHRISTOPHE BEAUVAIS RESPONSABILE MARKETINg DEI SERvIzI DI PAgAMENTOORANGE BUSINESS SERVICES

MUNG-KI WOO RESPONSABILE DEI SERvIzI DI MOBILE PAyMENTORANGE

COME VEDE L’EVOLUZIONE NEL MONDO DEI PAGAMENTI?

gilles Sabatier: Noi individuiamo tre ambiti rilevanti di innovazione. Il primo riguarda il comportamento degli utenti con l’affermazione del Web 2.0. Il secondo è di natura tecnologica che, con NFC e la dematerializzazione, crea nuove abitudini d’acquisto: semplificazione dei pagamenti, incremento dei micro-pagamenti, etc... Il terzo è legato alla costituzione di Istituti di pagamento legati al lancio dell’ecosistema normativo SEPA. L’insieme di questi fattori cambierà la nostra quotidianità introducendo nuove interfacce di telefonia mobile tra la nostra sfera privata e il mondo dei servizi.

COME VI POSIZIONATE IN qUESTO CONTESTO?

Christophe Beauvais: Il nostro ruolo è quello di accompagnare i nostri clienti nell’adozione delle innovazioni tecnologiche fornendo strumenti e servizi integrabili che consentiranno di ottenere vantaggi dalle nuove normative. un esempio concreto: quando ci troviamo a gestire le migrazioni dalle reti x25 verso l’IP, utilizziamo strumenti SEPA-compatibili che consentono di effettuare le operazioni (monetica, e-commerce, trasferimento ETEBAC, etc...) senza problemi come invece avveniva in passato. Continuiamo, inoltre, a proporre soluzioni innovative, come abbiamo già fatto, introducendo ad esempio le carte co-branded prepagate, le carte virtuali dinamiche, o le soluzioni contactless.

GLI SVILUPPI NORMATIVI IN CORSO, TRA CUI IL NUOVO STATUTO CHE REGOLA GLI ISTITUTI DI PAGAMENTO, SONO DESTINATI A CAMBIARE IL RUOLO DEGLI ATTORI DI MERCATO?

Mung-Ki Woo: Con l’introduzione di SEPA e della nuova direttiva sui servizi di pagamento, numerosi nuovi attori si affacceranno sul mercato dei pagamenti; in gran Bretagna sono già state richieste una cinquantina di licenze per la costituzione di Istituti di Pagamento. un altro evento importante sarà l’arrivo di player provenienti

dal mondo di Internet, tra cui i grandi marchi americani. Anche Paypal, Apple, google e persino Facebook stanno sviluppando le proprie soluzioni di pagamento.

ORANGE PREVEDE DI DIVENTARE UN ISTITUTO DI PAGAMENTO?

M-K.W. e C.B.: Orange Business Services si rivolge innanzitutto ai commercianti e alle banche. Per quanto riguarda le nostre attività di operatore specializzato nelle telecomunicazioni dirette al mondo consumer, ci stiamo preparando all’arrivo dei pagamenti mobile contactless, ma i servizi di pagamento saranno forniti dalle banche. Cercheremo di supportare i nostri partner, le banche e i commercianti, con l’obiettivo di aiutarli a sfruttare al meglio questa nuova tecnologia.

COME VALUTATE L’ESPERIENZA DI PAGAMENTO MOBILE SPERIMENTATA A NIZZA? qUALI SERVIZI POSSIAMO PREVEDERE VERRANNO IMPLEMENTATI IN FUTURO?

M-K.W.: Il progetto condotto a Nizza è una sorta di prova generale. Per diversi anni abbiamo lavorato con le banche e con gli operatori del settore dei trasporti per definire un servizio che rispondesse appieno ai bisogni latenti dei clienti. Nizza consentirà di risolvere gli ultimi aspetti di dettaglio prima di procedere ad un lancio su larga scala.

Il servizio di biglietteria nei trasporti è uno dei più attesi. Se il sindacato dei trasporti dell’Ile-de-France, che rappresenta il 50% del trasporto urbano in Francia, proporrà il Pass Navigo in modalità mobile contactless, si potrebbe verificare un effetto domino decisivo per il lancio in tutta la Francia! Per tutti gli altri servizi, c’è ampio spazio per l’immaginazione. In giappone, dove la metà della popolazione è già attrezzata per accedere alle applicazioni mobile contactless, sono disponibili 80 servizi. Dai biglietti alla tessera della biblioteca, dalle tessere di accesso ai locali alle carte di fidelizzazione, tutto ciò che oggi tenete nel vostro portafoglio potrà essere trasferito sul vostro cellulare.

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3RISULTATITNS SOFRES

LA RIVOLUZIONEDEI SISTEMI DI PAGAMENTO

IN EUROPA.CHI VINCERÀ LA

SFIDA?BaromEtro suI sErVIZI DI paGamENto EuropEI

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L’INDAGINE TNS-SOFRES È STATA CONDOTTA ATTRAVERSO INTERVISTE A CIRCA 100 DECISION MAKER DI BANCHE (42%) E IMPRESE (53%) OPERANTI IN OTTO PAESI EUROPEI (ITALIA, FRANCIA, LUSSEMBURGO, BELGIO, REGNO UNITO, GERMANIA, SPAGNA, PORTOGALLO).

TARGET E CAMPIONE

France14 %

Luxembourg

12 %

Italie

17 %

UK

19 %

Espagne

19 %

Belgique5 %

Allemagne

14 %

France15 %

Luxembourg6 %

Italie

15 %

UK15 %

Espagne

19 %

Portugal

7 %

Belgique

8 %

Allemagne

15 %

LuSSEMBuRgO

LuSSEMBuRgO

FRANCIA

FRANCIA

ITALIA

ITALIA

gRAN BRETAgNA

gRAN BRETAgNA

SPAgNA

SPAgNA

PORTOgALLO

gERMANIA

gERMANIA

BELgIO

BELgIO

Banche:

Imprese:

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STRUTTURA DEL CAMPIONE: FUNZIONI DI APPARTENENZA DEI PARTECIPANTI

Banche:

Imprese:

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

11 %

23 %

19 %

34 %

13 %

Grand commerce et distribution

Administration centralisée ou décentralisée

Grand organisme financier public ou parapublic

Grandes entreprise

PME

29 %

17 %

10 %

44 %

Responsable de la Monétique ou des moyens de paiement côté Métier

Responsable des Back offices Moyens de paiement

Responsable de la Monétiqe ou des moyens de paiement côté informatique

Autres

Responsable de la monétique ou des moyens de paiement côté Métier

Responsable des Back Offices moyens de paiement

Responsable de la monétique ou des moyens de paiement côté informatique

Autres

Responsabili Servizi di Pagamento (Business line)

Responsabili Servizi di Pagamento (Back-office)

Responsabili Servizi di Pagamento (IT)

Altro

Retail e grande distribuzione

Pubblica Amministrazione centrale e locale

grandi organizzazioni pubbliche e private operanti nel mondo Finance

grandi aziende

PMI

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IMPATTO GLOBALE DI PSD

IMPATTO DI PSD SUL MERCATO

La maggioranza degli attori dei servizi di pagamento europei, sia del mondo bancario sia di quello business, ritiene che la Direttiva armonizzerà le normative internazionali ma non rimuoverà le barriere nazionali dei mercati.

Solo 1/3 dei rispondenti appartenenti al mondo bancario ritiene che l’avvento di PSD determinerà l’unificazione dei mercati nazionali.

una quota elevata delle imprese intervistate, circa il 25%, pensa che la diversità europea persisterà.

Le imprese sembrano avere un atteggiamento più conservativo, probabilmente dovuto ad una mancanza di informazioni e/o di attenzione sui possibili impatti di SEPA e PSD sul mercato dei servizi di pagamento europei.

NSPTrès fortFortMoyenneFaible

5 %4 %

23 %

48 %

33 %

50 %

30 %

45 %

25 %

17 %

4 %

7 %

0 %

4 %

7 %

TNS - Banques

Efma - Banques

TNS - Entreprises

TNS – Banche

EFMA – Banche

TNS – Imprese

Debole Medio Forte Molto Forte

Debole: la diversità tra i singoli Paesi continuerà a persistere per molto tempoMedio: PSD agevolerà l’armonizzazione normativa ma i mercati resteranno nazionaliForte: PSD unificherà i mercati nazionali e i servizi di pagamento a livello europeoMolto forte: PSD modificherà peso e ruolo dei differenti provider di servizi di pagamentoNon risponde

Non Risponde

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I punti di vista delle banche e delle imprese intervistate convergono sulla valutazione degli impatti sul futuro ruolo di banche, ACH internazionali e nazionali, grande distribuzione.

Emergono, invece, opinioni contrastanti sul possibile posizionamento di altri player, operatori privati e società di servizi IT, payment Institutions, issuer di carte nazionali e internazionali.

questa differenza è probabilmente dovuta al fatto che soprattutto le banche sono molto propense a ritenere che le opportunità offerte da SEPA e PSD attireranno nuovi potenziali concorrenti. Tale risultato è coerente con gli obiettivi delle Autorità Europee verso la creazione di un level playing field e l’eliminazione delle barriere nazionali alla concorrenza. Di contro, poche aziende sembrano essere preoccupate da questa possibilità.

IMPATTO DI PSD SUGLI ATTORI DI MERCATO

EVOLUZIONE DEL RUOLO DEGLI ATTORI

Les schemes nationaux

Les opérateurs privés ou SSII

Les schemes internationaux

Les ACH nationaux

Les autres établissements de paiement

Le grand commerce et la distribution

Les ACH internationaux

Les banques et établissements de crédit 32 %

30 %

25 %

21 %

21 %

15 %

13 %

11 %

Les ACH nationaux

Le grand commerce et la distribution

Les ACH internationaux

Les banques et établissements de crédit

Les schemes nationaux

Les schemes internationaux

Les autres établissements de paiement

Les opérateurs privés ou SSII 52 %

48 %

45 %

43 %

33 %

29 %

26 %

19 %

Banche:

Imprese:

Operatori privati o provider di servizi IT

Altri provider di servizi di pagamento

Issuer di carte internazionali

Issuer di carte nazionali

Banche e Istituti di credito

ACH internazionali

grande distribuzione e Retail

ACH nazionali

Banche e Istituti di credito

ACH internazionali

grande distribuzione e Retail

Altri provider di servizi di pagamento

ACH nazionali

Issuer di carte internazionali

Operatori privati o provider di servizi IT

Issuer di carte nazionali

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

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CRESCITA DEI VOLUMI DELLE TRANSAZIONI NEI PROSSIMI CINQUE ANNI

Anche in questo caso, le imprese risultano essere più prudenti delle banche che, in gran parte, spesso anticipano i cambiamenti del mercato.

Banche e imprese concordano nel ritenere che i servizi a maggiore potenziale di crescita sono legati al remote banking e al remote payment. Opinioni discordanti emergono, invece, sulle evoluzioni degli altri servizi. In materia di nuovi strumenti di pagamento e di flussi di pagamento cross-border, le banche sono ben disposte ad accogliere l’innovazione e ritengono che questa determinerà una crescita dei volumi delle transazioni.

Tale previsione, però, non è condivisa dalle imprese, sebbene dovrebbero essere proprio queste a beneficiarne maggiormente.

Per i pagamenti con carte , circa la metà delle banche e delle imprese non si aspetta alcun cambiamento. Per gli altri strumenti di pagamento, le imprese prevedono solo piccole evoluzioni di volumi. La metà delle banche, infine, si aspetta uno sviluppo del cash management, mentre le imprese ne prevedono la stabilizzazione e sono molto meno inclini ad immaginare evoluzioni in questo ambito.

EVOLUZIONE DEI VOLUMI DI TRANSAZIONI NEI PROSSIMICINqUE ANNI

69 %

64 %

67 %

57 %

67 %

36 %

60 %

28 %

48 %

38 %

45 %

28 %

40 %

28 %

36 %

28 %

17 %

17 %

0 %

9 %

TNS Sofres:

Remote payment

Remote banking (Internet)

Nuovi strumenti (SCT, SDD)

Flussi cross-border

gestione dei terminali di pagamento

Cash management

gestione dei conti di pagamento

Carte

Acquisizione dei flussi domestici

Assegni o altri strumenti domestici BancheImprese

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73

Efma:

LE IMPRESE SI ASPETTANO CAMBIAMENTI NELLE SEGUENTI AREE:

Le cash management

Le nouveau cadre de protection

des consommateurs

Les cartes EMLe SDDLe SCT

15 %

36 %

43 %

6 %

19 %

42 %

34 %

6 %

21 %

30 %

40 %

9 %

21 %

42 %

25 %

13 %

28 %

36 %

34 %

2 %

Fort Moyen Faible NSPForte Medio Debole NR

Checks or other domestic instruments

Acquisition of domestic flows

Withdrawal terminal management

Card issuance

Payment account management

Card withdrawals from other establishments

Payment terminal management

Cash management

Acquisition of cross-border flows

New instruments

Remote banking services

Remote payment transactions 63%

59%

56%

34%

31%

19%

26%

20%

17%

16%

11%

1%

SEPA Direct Debit (SDD)

SEPA Credit Transfer (SCT)

Carte EMv Nuovo quadro di protezione dei consumatori

Cashmanagement

Remote payment

Remote banking (Internet)

Nuovi strumenti

Acquisizione dei flussi cross-border

Cash management

gestione dei terminali di pagamento

Prelievi da altre banche

gestione dei conti di pagamento

Emissione di carte

gestione dei terminali di prelevamento

Acquisizione dei flussi domestici

Assegni o altri strumenti domestici

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

Page 74: Barometro sepa 10

74

EVOLUZIONE DEI RICAVI DELLE BANCHE NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI

Le banche si aspettano un calo dei ricavi provenienti da strumenti e modelli di business tradizionali (servizi di pagamento legacy), soprattutto da assegni e operazioni nazionali; di contro, ritengono di essere impattate poco o nulla nel business delle carte.

Prevedendo una forte crescita dei ricavi provenienti dai nuovi strumenti di pagamento (SCT e SDD) e una crescita media dei ricavi provenienti dalle transazioni cross-border, le banche sembrano esser convinte che le fonti di reddito alternative, afferenti non più ai volumi di transazioni ma ai servizi aggiuntivi offerti, compenserà ampiamente il calo dei prezzi delle transazioni previsto come conseguenza dell’effetto combinato dell’armonizzazione europea e dell’aumento della pressione competitiva.

Le attese di impatti di scarsa entità sul cash management sono abbastanza sorprendenti poiché, nel contesto SEPA, tale elemento dovrebbe fortemente contribuire al calo delle revenue. Ancora una volta, dunque, sembra rimanere valida la convinzione secondo cui i servizi a valore aggiunto compenseranno ampiamente il previsto calo dei prezzi dei servizi tradizionali.

EVOLUZIONE DEI RICAVI DELLE BANCHE NEI PROSSIMI CINqUE ANNI

Crescita

Nessun Impatto

Diminuzione

60 %33 %

5 %

45 %

40 %10 %

45 %

33 %7 %

36 %26 %

31 %

36 %26 %26 %

36 %50 %

5 %

29 %50 %

12 %

43 %14 %

26 %

0 %

79 %7 %

Nuovi strumenti (SCT, SDD)

Emissione di carte

Acquisizione di flussi cross-border

gestione dei conti di pagamento

Cash Management

gestione dei terminali di pagamento

Prelievi da altre banche

Acquisizione dei flussi domestici

Assegni ed altri strumenti domestici

Page 75: Barometro sepa 10

75

EVOLUZIONI DELLE COMMISSIONI PER LA GESTIONE DEL CONTO NEI PROSSIMI CINQUE ANNI

Ancora una volta, le posizioni delle imprese sono molto più conservative rispetto a quelle delle banche che, invece, dimostrano un atteggiamento maggiormente proattivo, tendendo ad anticipare i cambiamenti.

La metà delle imprese si aspetta la stabilizzazione delle commissioni per la maggior parte degli strumenti di pagamento.Sono molto meno numerosi, invece, coloro che prevedono di trarre benefici dall’impatto di PSD sulle tariffe delle operazioni a livello europeo.

Sembra chiaro, infatti, che le aziende, forse per mancanza di informazioni o perchè hanno analizzato i possibili scenari di mercato in maniera non troppo approfondita, non credono che SEPA possa generare reali benefici.

EVOLUZIONI DELLE COMMISSIONI PER LE IMPRESE NEI PROSSIMI CINqUE ANNI

Crescita

Nessun impatto

Diminuzione

36 %30 %

28 %

32 %21 %

45 %

26 %43 %

19 %

25 %38 %

34 %

25 %42 %

32 %

23 %

42 %32 %

40 %

23 %

32 %

13 %57 %

19 %

Nuovi strumenti (SCT, DSS)

Assegni ed altri strumenti domestici

Rimessa dei flussi cross-border

gestione dei terminali di pagamento

gestione dei conti di pagamento

Carte

Cash management

Rimessa dei flussi domestici

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

Page 76: Barometro sepa 10

76

EVOLUZIONE DELLA SPESA BANCARIA NEI PROSSIMICINqUE ANNI Le risposte seguono le aspettative già espresse sui trend dei ricavi.

Le banche prevedono un calo della spesa relativa a assegni e operazioni domestiche e non si attendono grandi cambiamenti nel volume degli investimenti nel settore dell’e-banking.

un terzo delle banche prevede un aumento delle spese dovuto all’introduzione di nuovi strumenti (SCT e SDD) e alle operazioni cross-border. Il dato sembra indicare che queste non hanno ancora affrontato i costi per l’implementazione di nuovi modelli di business e offering e per la ridefinizione dei processi, ma che si siano focalizzate per ora soltanto sull’adeguamento normativo.

Crescita

Nessun impatto

Diminuzione

36 %

33 %24 %

36 %24 %

26 %

31 %26 %

33 %

26 %29 %

31 %

24 %33 %

31 %

21 %48 %

24 %

14 %14 %

57 %

45 %14 %

33 %

5 %

38 %40 %

Nuovi strumenti (SCT, DSS)

Acquisizione dei flussi cross-border

gestione dei conti di pagamento

Cash management

gestione dei terminali di pagamento

Emissione di carte

Assegni ed altri strumenti domestici

Prelievi da altre banche

Acquisizione dei flussi domestici

Page 77: Barometro sepa 10

77

Consapevoli della progressiva riduzione del valore delle transazioni al mero ruolo di commodity e del calo dei prezzi e, dunque, delle revenue provenienti dai servizi di base, le banche stanno investendo molto sul miglioramento della qualità dei servizi offerti, preparandosi ad affrontare al meglio la concorrenza delle nuove payment Institutions.

Le banche non prevedono differenziazioni di prezzo (in riferimento al prezzo dei servizi di base senza valore aggiunto), mentre le aziende, si aspettano un notevole incremento della qualità e dei livelli di servizio e ritengono che questo sarà correlato ad un sensibile aumento dei prezzi (costo totale per transazione, incluso il valore aggiunto).

Inoltre, mentre i player bancari hanno già ampiamente valutato le sfide derivanti dall’interoperabilità e dalla reachability, per i 2/3 delle aziende tali argomenti sono ancora ben lontani dall’essere affrontati.

EVOLUZIONE DEL MERCATO DEI SERVIZI DI PAGAMENTO A SEGUITO DELL’INGRESSO DI NUOVI PAyMENT SERVICE PROVIDER

EVOLUZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA DEI SERVIZI DI PAGAMENTO A SEGUITO DELL’INGRESSO DI NUOVE PAYMENT INSTITUTIONS

Banche

Imprese

64 %

38 %

57 %

49 %

55 %

47 %

31 %

81 %

Interoperabilità

qualità dei servizi

valore aggiunto

Costo dei servizi

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

Page 78: Barometro sepa 10

78

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ DEI PAyMENT SySTEMS BANCARI A SEGUITO DELL’INGRESSO DI NUOVI PROVIDER DI SERVIZI DI PAGAMENTO

Le banche ritengono che la concorrenza delle Payment Institutions le indurrà ad arrichire notevolmente il proprio portafoglio d’offerta. I principali punti di attenzione sono in ordine di importanza: servizi di pagamento elettronico (Internet o mobile), servizi cross-border, potenziamento della lotta contro le frodi, risk management.

48 %

36 %

12 %

5 %

0 %

90 %

7 %

2 %

79 %

14 %

5 %2 %

64 %

26 %

7 %

2 %

Crescita Nessun impatto Decrescita NR

RiskManagement(pagamento

e credito)

Nuovi servizicross-border

Nuovi servizi di pagamento

elettronico(Internet o mobile)

Lotta contro le frodi

Page 79: Barometro sepa 10

79

Le banche e le imprese prevedono la crescita dei pagamenti via mobile e, in misura minore, dei pagamenti elettronici via Internet e dei servizi di e-money. Inoltre, le banche si attendono una forte crescita dei servizi di pagamento contactless e, seppur in misura minore, del prepagato.

queste conclusioni sono confermate anche dalla survey EFMA.

EVOLUZIONE NELL’USO DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEI PROSSIMI CINqUE ANNI

Banche

Imprese

74 %

58 %

60 %

68 %

55 %

28 %

50 %

23 %

38 %

34 %

63 %

59 %

56 %

34 %

31 %

26 %

19 %

11 %

17 %

Prepayment

European e-Walet

E-money on the Internet

Contactless payment

Mobile payment 60 %

49 %

46 %

29 %

29 %

Efma:

TNS Sofres:

Pagamenti mobile

E-money via Internet

Pagamenti contactless

Prepagato

E-wallet europei

Pagamenti mobile

Pagamenti contactless

E-money via Internet

E-wallet europei

Prepagato

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

Page 80: Barometro sepa 10

80

AREE D’INTERVENTO TECNOLOGICO PROPEDEUTICHE ALL’INTRODUZIONE DI SEPA E PSD

La metà delle banche si sente molto coinvolta dall’introduzione di SEPA e ha già mosso i primi passi con l’obiettivo di adeguarsi per tempo alle evoluzioni che verranno, inclusi gli standard internazionali per lo scambio di flussi interbancari.

Le banche si stanno focalizzando prioritariamente su SDD, in quanto ritengono che questo sia uno dei nuovi strumenti di pagamento maggiormente innovativi e impattanti per il proprio mercato di riferimento. Al contrario, esse non sembrano particolarmente impegnate sul fronte della ridefinizione dei processi legati al cash management, la cui complessità e differenziazione a livello europeo sembra rappresentare un forte deterrente per molti dei player coinvolti.

Le imprese si sentono molto meno influenzate dai cambiamenti indotti da SEPA e PSD, fatta eccezione per la tematica dell’e-commerce. Esse si sentono poco coinvolte sia da SDD che dal cash management. Anche quelle che stanno prendendo in considerazione eventuali progetti in questi due ambiti, prevedono di avviarli a partire dal 2011.

In conclusione, dai dati emersi dall’indagine, le aziende non sembrano essere particolarmente informate e attive rispetto alle possibili implicazioni future di SEPA e PSD.

PRIORITà D’INTERVENTO TECNOLOGICO PROPEDEUTICHE ALL’INTRODUZIONEDI SEPA E PSD

Banche

Imprese

57 %

52 %

28 %

50 %

42 %

50 %

34 %

48 %

48 %

19 %

Adozione di nuovi formati perbonifici, prelievi e RID

SCT massivi

Sviluppo dell’e-commerce

Interoperabilità tra banche e imprese

EBICS / SWIFTNet

gestione dei mandati

Page 81: Barometro sepa 10

81

PROGETTI DI IMPLEMENTAZIONE DI SDD

PROGETTI DI REVISIONE DEI PROCESSI DI CASH MANAGEMENT

Banche

Imprese

62 %64 %

26 % 26 %

Banche

Imprese

56 %

26 %

22 %

50 %

14 %

7 %

Se si, entro quando?

Se si, entro quando?

Banche

Imprese

68 %

31 % 32 %

48 %

Banche

Imprese

54 %

35 %

38 %

41 %

2010

2011

2012

Si

Si

No

No

2010

2011

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

Page 82: Barometro sepa 10

82

Page 83: Barometro sepa 10

83

4RISULTATIEFMA

LA RIVOLUZIONEDEI SISTEMI DI PAGAMENTO

IN EUROPA.CHI VINCERÀ LA

SFIDA?BaromEtro suI sErVIZI DI paGamENto EuropEI

Page 84: Barometro sepa 10

84

TARGET E CAMPIONE

L’indagine è stata condotta attraverso un questionario on-line pubblicato sul sito EFMA. Sono stati intervistati 70 Top Executive di banche operanti in 21 Paesi europei. Data la struttura del campione e la metodologia di risposta, è opportuno valutare con cautela i dati emersi.

Con l’obiettivo di rispettare i differenti gradi di maturità del mercato dei servizi di pagamento in Europa, il campione è stato raggruppato per metà con i Paesi con i livelli di maturità più alti (1° gruppo) e per l’altra metà dai Paesi meno maturi sui sistemi di pagamento:

• Primo gruppo: Francia, Italia, Belgio, germania, Regno unito, Paesi Bassi• Secondo gruppo: Nord Europa ed Europa Centrale • Terzo gruppo: Paesi dell’ex Europa dell’Est e Paesi emergenti

Infatti, benchè alcuni risultati dell’indagine appaiano in linea con quelli emersi dalla ricerca TNS Sofres, contestualmente essi riflettono, in alcuni punti, le specifiche caratteristiche geografiche del campione.

Page 85: Barometro sepa 10

85

quasi tutti gli intervistati ritengono che PSD avrà impatti sul mercato dei servizi di pagamento e, per il 47% di essi, tale impatto sarà di grande rilevanza.

Per il 50% però, PSD armonizzerà sì le leggi nazionali ma non cambierà i diversi mercati dei servizi di pagamento europei che, soprattutto inizialmente, resteranno legati ai diversi contesti specifici di ciascun Paese. Solo meno di un terzo degli intervistati si aspetta una reale integrazione dei mercati nazionali e meno del 20% crede che l’introduzione di PSD determinerà cambiamenti significativi sui ruoli e sulle posizioni dei diversi player del mercato dei servizi di pagamento.

Sebbene effettuata su un campione differente, lo stesso trend è emerso anche dalla ricerca TNS Sofres.

Debole: la diversità tra i singoli Paesi continuerà a persistere per molto tempoMedio: PSD agevolerà l’armonizzazione normativa ma i mercati resteranno nazionaliForte: PSD unificherà i mercati nazionali e i servizi di pagamento a livello europeoMolto forte: PSD modificherà peso e ruolo dei differenti provider di servizi di pagamento

SFIDE E PRIORITA’ RELATIVE ALL’IMPLEMENTAZIONEDI PSD E SEPA

IN CHE MISURA PSD IMPATTERA’ IL MERCATO DEI SERVIZI DI PAGAMENTO EUROPEI?

Radically

A lot

Somewhat

Not very much 4%

50%

30%

17%

Debole

Medio

Molto forte

Forte

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

Page 86: Barometro sepa 10

86

L’IMPATTO DI PSD SUL RUOLO DEGLI ATTORI COINVOLTI

Alcuni dei dati emersi dalla ricerca EFMA sono stati rilevati anche dall’indagine condotta da TNS Sofres;in particolare:• il 53% delle banche intervistate prevede che la maggior parte dei cambiamenti sarà determinato dall’emergere di

nuove payment Institutions• oltre il 40% si aspetta un aumento dell’importanza delle piattaforme clearing (ACH internazionali) e oltre il 30%

afferma che tale incremento impatterà anche gli schemi internazionali delle carte.

Contrariamente alla ricerca TNS-Sofres, nell’indagine EFMA:• non emerge un incremento dell’importanza del ruolo dei provider di software e system integration e degli operatori

privati. Il dato è probabilmente da collegarsi alla posizione marginale che tali attori occupano all’interno dei Paesi del campione di riferimento rispetto a quelli dell’Europa occidentale (ad esempio, in quelli del terzo gruppo)

• il campione intervistato non prevede un aumento dell’importanza del ruolo delle banche, come quello previsto per i sistemi di carte e alle ACH locali. Ciò enfatizza ulteriormente il trend (già emerso anche dalla ricerca TNS Sofres) di un impatto simile a quello di PSD sul ruolo delle banche

• per il 33% degli intervistati il settore della grande distribuzione giocherà un ruolo più rilevante.

PSD SARA’ UNA DELLE LEVE DI CRESCITA DEL RUOLO DEI SEGUENTI PLAYER DELLA PAYMENT CHAIN?

Domestic ACHs

Banks and credit establishments

Domestic schemes

Private operators or computerservices companies

International schemes

Big business and distribution

International ACHs

Other payment establisments10%

53%

41%

33%

31%

2%

20%

13%

9%

1%

9%

Payment Institutions

ACH internazionali

grande distribuzione

Schemi internazionali

Operatori privati o fornitori di servizi IT

Schemi nazionali

Banche e Isituzioni creditizie

ACH domestiche

Page 87: Barometro sepa 10

87

IMPATTO DI PSD SUI VOLUMI DELLE TRANSAZIONI

I VOLUMI DI QUALI DEI SEGUENTI SERVIZI AUMENTERANNO NEI PROSSIMI CINQUE ANNI?

Anche in questo caso, così come rilevato anche nella ricerca TNS Sofres, la maggior parte degli intervistati concorda su una crescita attesa dei volumi delle transazioni, sebbene con percentuali di risposta differenti:• in entrambe le ricerche emergono dati convergenti circa la grande fiducia che gli intervistati sembrano riporre nei

sistemi di pagamento remoti, nel remote banking e nei nuovi strumenti di pagamento. Inoltre, il 60% delle banche ha già avviato un progetto in ambito SDD

• invece, in riferimento alle acquisizioni cross-border e al cash management, le percentuali di risposta emerse dalla ricerca EFMA sono di entità minore rispetto a quelle rilevate da TNS Sofres. In relazione al cash management, il 60% delle banche non ha ancora avviato un progetto in quest’area

• un dato inaspettato: oltre 1/3 degli intervistati non ha ancora pianificato l’implementazione di SDD e soltanto il 24% ne prevede l’implementazione nel corso del 2011.

All’interno delle zone geografiche interessata dalla ricerca EFMA:• il grado di maturità del settore dei servizi di pagamento è minore in alcuni Paesi e, quindi, in tali Paesi sono

prevedibili più rapide evoluzioni tecnologiche • lo stesso dato vale anche per la posizione dei flussi cross-border e il cash management, aree nelle quali le banche

dell’Europa Occidentale sono in posizione di leadership.

Checks or other domestic instruments

Acquisition of domestic flows

Withdrawal terminal management

Card issuance

Payment account management

Card withdrawals from other establishments

Payment terminal management

Cash management

Acquisition of cross-border flows

New instruments

Remote banking services

Remote payment transactions 63%

59%

56%

34%

31%

19%

26%

20%

17%

16%

11%

1%

Transazioni di remote payment

Servizi di Remote Banking

Nuovi strumenti

Acquisizione di flussi cross-border

Cash management

gestione dei terminali di pagamento

Prelievi da altre banche

gestione dei conti di pagamento

Emissione di carte

gestione dei terminali di prelevamento

Acquisizione dei flussi locali

Assegni o altri strumenti domestici

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

Page 88: Barometro sepa 10

88

HA GIA’ PENSATO A COME INTRODURRE SDD (SEPA DIRECT DEBIT)?

CASH MANAGEMENT: HA PIANIFICATO UNA RIDEFINIZIONE DEL PORTAFOGLI D’OFFERTA IN QUESTO AMBITO?

Se si, entro quando?

Se si, entro quando?

NoYes

62 %

64 %

38%

38%

24%

NoYes

39 %

61 %

11 %

54 %

32 %

7 %

Si No

Si No

2009

2010

2011

2009

2010

2011

2012

Page 89: Barometro sepa 10

89

IMPATTO DI PSD SUL FATTURATO

NEI PROSSIMI CINQUE ANNI IN CHE MODO SEPA E PSD INFLUENZERANNO I MODELLI ECONOMICI DEI SERVIZI DI PAGAMENTO CHE FANNO O FARANNO PARTE DEL PORTAFOGLIO D’OFFERTA DELLA SUA AZIENDA?

• Per il 47% degli intervistati, l’emergere di nuovi strumenti di pagamento rappresenterà una nuova fonte di reddito. Le carte, il cash management e i flussi cross-border sono considerati elementi determinanti per la crescita dei propri ricavi (30% degli intervistati)

• Anche dall’indagine TNS Sofres emerge lo sviluppo e la crescita di nuovi strumenti di pagamento• Nell’indagine EFMA le percentuali di risposta riguardanti ricavi generati da acquisizioni transfrontaliere, cash

management, emissione delle carte o conti correnti sono più basse• questa divergenza tra i risultati delle due ricerche è coerente con le differenze emerse nelle risposte relative alla

crescita dei volumi di transazioni.

vendite legate ai servizi di pagamento

Checks or other domestic instruments

Acquisition of domestic flows

Card withdrawals from other establishments

Payment terminal management

Payment account management

Card issuance

Cash management

Acquisition of cross-border flows

New instruments 47%

31%

30%

23%

21%

23%

16%

11%

4%

Nuovi strumenti

Acquisizione di flussi cross-border

Cash management

Emissione di carte

gestione dei conti di pagamento

gestione dei terminali di pagamento

Prelievi da altre banche

Acquisizione dei flussi domestici

Assegni o altri strumenti domestici

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

Page 90: Barometro sepa 10

90

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Così come già emerso dalla ricerca TNS, l’indagine EFMA evidenzia la forte crescita attesa del settore dei pagamenti mobile, contactless e dell’e-money.

Al contrario, i rispondenti non sembrano avere una grande fiducia nel prepagato e nell’e-wallet europeo. Tali risultati sono in linea con le conclusioni tratte dall’indagine TNS Sofres.

NEI PROSSIMI CINQUE ANNI, IN CHE MODO PSD E SEPA INFLUENZERANNO LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE NEL MERCATO DEI SERVIZI DI PAGAMENTO?

Prepayment

European e-wallet

E-money on the internet

Contactless payment

International standards

Mobile payment 60%

31%

53%

49%

46%

23%

29%

11%

29%

Mobile

Standard internazionali

Pagamenti Contactless

E-money internet

E-wallet europeo

Prepagato

Page 91: Barometro sepa 10

91

Page 92: Barometro sepa 10

92

Page 93: Barometro sepa 10

93

UNA SFIDA STRATEGICA PER CSC E I SUOI CLIENTI

5LA RIVOLUZIONEDEI SISTEMI DI PAGAMENTO

IN EUROPA.CHI VINCERÀ LA

SFIDA?

BaromEtro suI sErVIZI DI paGamENto EuropEI

Page 94: Barometro sepa 10

94

PAGAMENTI: UNA SFIDA STRATEGICA PER CSC E I SUOI CLIENTI

Page 95: Barometro sepa 10

95

Il panorama dei pagamenti in Europa sta cambiando e tali trasformazioni causeranno nel tempo evoluzioni profonde non solo per i privati ma anche per le aziende, il settore pubblico, le Istituzioni finanziarie e gli operatori infrastrutturali.

Supportare i propri clienti lungo un processo di trasformazione cruciale e esteso nel tempo è una sfida strategica per CSC.

Page 96: Barometro sepa 10

96

IL CONTESTO DEL

MERCATO DEI PAGAMENTI STA EvOLvENDO RAPIDAMENTE

Page 97: Barometro sepa 10

97

I CATALIZZATORI DEL CAMBIAMENTO

Sin dall’introduzione di Target 2, primo passo nello sviluppo del mercato dei pagamenti in Europa, numerose normative, cambiamenti tecnologici e legislativi si sono susseguiti a grande velocità, quali, ad esempio:

• Sviluppi normativi legati a SEPA;• PSD, la nuova legislazione europea applicata ai servizi

di pagamento;• Misure anti-riciclaggio;• La diffusione degli standard unifi e BIC/Iban, del formato

xML e la sostituzione dei protocolli di comunicazione legacy con nuovi sistemi, quali Ebics e Swift.

TUTTI GLI ATTORI SONO COINVOLTI, E NUOVI ATTORI STANNO EMERGENDO

Due trend stanno attraversando il mondo dei servizi di pagamento europei: se da un lato, infatti, il settore pubblico, le aziende e le Istituzioni finanziarie sono chiamate a ricoprire ruoli diversi per rispondere ai nuovi bisogni di mercato che stanno emergendo – ad esempio, assumendo anche responsabilità “creditore” nell’ambito dello schema SDD – dall’altro lato, stanno affiorando nuove opportunità di business, in termini di offerte e settori di mercato, che devono essere colte e che stanno generando modelli di business.

Nell’area dei pagamenti elettronici, si sta intensificando il consolidamento dei sistemi di pagamento sotto forma di piattaforme industriali e, contestualmente, si stanno sviluppando attività transfrontaliere e nuovi prodotti e servizi, quali, ad esempio, i pagamenti via mobile.

Tutti gli attori coinvolti dovranno convogliare sforzi significativi per adeguare le proprie infrastrutture (quali ad esempio, Equans, Stet, voca, etc...) al fine di poter proporre linee d’offerta e processi SEPA compliant. Probabilmente tale adeguamento determinerà una forte competizione, portando alla creazione di una nuova “entità” europea: l’Istituzione dei pagamenti.

CSC, forte di un’ampia e consolidata expertise di industry specifica per il banking, e di una profonda conoscenza delle tendenze, delle sfide e dei processi che stanno attraversando il mondo dei servizi di pagamento europeo, si posiziona come player di riferimento in questo specifico settore di mercato, proponendo ai propri clienti, Pubblica Amministrazione, aziende, Istituzioni finanziarie, operatori infrastrutturali e provider di servizi di pagamento – un’offerta specifica dedicata ai payment systems fortemente incentrata sulle proprie aree core:

• Consulting• Business Solutions• Outsourcing

Le ampie e consolidate competenze di CSC sui sistemi di pagamento sono integrate a livello di South e West Region, con l’obiettivo di realizzare sinergie nelle seguenti aree:

• Massimizzazione del valore di expertise e best practice

• Condivisione delle conoscenze (su ruoli e progetti)

• Formazione specialistica• Monitoraggio del mercato e delle

normative• Soluzioni per i sistemi informativi• Partecipazione ad eventi di

settore, pubblicazioni di articoli, realizzazione di indagini e studi

Page 98: Barometro sepa 10

98

CONSULTINGIndipendentemente dal fatto che si tratti di affrontare cambiamenti di scenario o di trasformare le necessità di adeguamento normativo in opportunità economiche, finanziarie e competitive, tutti gli attori coinvolti in tali evoluzioni si stanno confrontando con molteplici sfide di grande complessità. CSC può supportare concretamente i propri clienti nell’affrontare i profondi cambiamenti che stanno attraversando il mercato dei servizi di pagamento europei, aiutandoli nella ridefinizione di ruoli e responsabilità, supportandoli nella revisione dei propri processi di creazione di valore e di generazione di revenue sostitutive, di riduzione dei costi e di risk management, fornendo servizi altamente customizzati a supporto di:

• Ridefinizione dei modelli di business• Sviluppo e lancio di nuovi prodotti e servizi• Competitive intelligence, valutazione e

consolidamento di nuove opportunità di business, strategie di gestione delle risorse (insourcing e outsourcing)

• Disegno e/o ridefinizione di piattaforme consolidate di payment factories

• Revisione di modelli operativi, processi e strutture organizzative

• Disegno di roadmap di sviluppo, allineamento dei sistemi e risorse IT con la struttura operativa

• gestione del portfolio progettuale

queste sono solo alcune delle competenze chiave dei professionisti CSC specializzati nell’area Consulting specificatamente dedicata alle aree servizi di pagamento elettronici, sistemi di pagamento e cash management.

BUSINESS SOLUTIONS Allineamento di sistemi informativi, scale-up e standardizzazione dei sistemi di pagamento elettronici, creazione di piattaforme legacy SEPA compliant, revisione dei sistemi di cash management: CSC sfrutta al meglio la sua comprovata esperienza in molteplici aree per fornire soluzioni di business ad hoc e in grado di generare valore.Di seguito alcuni esempi delle business solutions di CSC:

• Allineamento dell’Information System Roadmap con la struttura operativa

• Disegno e adattamento delle architetture IT (pianificazione, roadmap, EAI, SOA)

• Selezione della business solution• Programme management, anche su larga scala• Integrazione e customizzazione di soluzioni

proprietarie CSC specifiche per SEPA (Sepa DDWay, Mandateway, CAMS per la gestione del back-office elettronico dei sistemi di pagamento) e/o di soluzioni tecnologiche di vendor esterni (ACI Worldwide o Wincor)

• Delivery di soluzioni chiavi in mano complete di Knowledge Transfer

• Sviluppo di soluzioni specifiche, portali, ambienti collaborativi e decisionali a supporto della condivisione di informazioni e conoscienze

• Change management

Con un forte background nella gestione di programmi complessi e altamente sfidanti, CSC mette a disposizione dei propri clienti ampie e consolidate esperienze in un settore che, in Europa, è ancora in fase di grandi trasformazioni di là da venire. E’ attraverso tale bagaglio di competenze, expertise e best practice globali che CSC è in grado di garantire ai propri clienti, quando ne hanno più bisogno, il proprio commitment nel garantire il raggiungimento degli obiettivi di business di ciascuno di essi.

Alcuni esempi di applicazione:

• Valutazione dell’impatto di PSD su offerte e processi

• Studio di fattibilità per soluzioni “SAE global”• Creazione di “payments factory”• Pianificazione della convergenza di piattaforme

bancarie• Revisione dei sistemi di cash management

Alcuni esempi:

• Gestione di un complesso progetto di integrazione di una nuova soluzione di pagamento elettronico per un’importante network bank

• Implementazione e integrazione su larga scala della soluzione DDWay SDD per molteplici realtà bancarie di grandi dimensioni

• Sviluppo di SCT ad hoc per una delle maggiori banche retail

• Implementazione della soluzione CAMS II per la creazione di un sistema di acquisizione dei pagamenti elettronici transfrontalieri

• Management Development per un sistema di pagamento Europeo allo stato dell’arte

CSC,PRESENZA GLOBALE, PROFONDA EXPERTISE

Page 99: Barometro sepa 10

99

OUTSOURCINGRicerca della massa critica e abbattimento dei costi unitari, consolidamento europeo, supporto ai processi di transizione verso i payment and collection centres, creazione di centri di servizi condivisi: queste sono alcune delle tendenze che attraversano e influenzano l’emergere del settore dei servizi di pagamento Europei.Alcuni player risponderanno a tali evoluzioni focalizzandosi sulla creazione di payment factories, altri sceglieranno di puntare sull’outsourcing di tali attività.In entrambi i casi CSC, leader mondiale nella fornitura di servizi e soluzioni IT innovative, software e hardware, propone ai propri clienti servizi di outsourcing nelle seguenti aree:

• Information system infrastructure management• Application portfolio management• Process management

(Business Process Outsourcing – BPO)

CSC è uno dei maggiori provider di software a livello globale, in particolare nei settori assicurativo, bancario e dei pagamenti:

• Graphtalk AIA è un punto di riferimento mondiale per le compagnie assicurative che gestiscono il ramo vita ed è utilizzato dai più grandi operatori del mercato, tra cui AXA, Aegon etc...

• CAMS II è un sistema di back-office globale per la ricezione/emissione di pagamenti elettronici, utilizzato negli Stati Uniti da Mastercard e in Europa da Barclaycard, SSB/Sinsys etc...

• Per i sistemi di pagamento legacy e i sistemi SEPA su piattaforma integrata, CSC offre due soluzioni: DDWay e Payment Transaction System (PTS), la prima specifica per i mainframe, la seconda per i sistemi dipartimentali

• In ambito SEPA, CSC propone MandateWay, business solution europea specificatamente dedicata al mandate management

*Oltre 400 referenze dai nostri clienti Alcuni esempi:

• CSC ha fornito servizi di Information system infrastructure management per:

- Renault, - Royal Mail (UK), - British Aerospace, - Caceis Banque.• Servizi di Payment application portfolio management

per molteplici banche di grandi dimensioni• Database management in ambito BPO

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BAROMETRO SUI SERVIZI DI PAGAMENTO

EUROPEILa prIma rICErCa EuropEa suLL’Impatto DI sEpa E psD

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A PROPOSITO DI CSC

CSC è leader globale nella fornitura di soluzioni e servizi IT innovativi in tutti i principali settori di mercato, vantando competenze e referenze all’avanguardia nelle aree Business Solutions & Services e global Outsourcing Services.

Con headquarters a Falls Church (virginia, uSA), CSC è un’azienda di oltre 94,000 persone che nell’anno fiscale chiusosi a aprile 2010 ha fatto registrare ricavi per 16.1 miliardi di dollari.

L’azienda è quotata al New york Stock Exchange con il simbolo “CSC”

In Italia, facendo leva sulla profonda conoscenza dei business driver dei mercati di riferimento e sulla capacità di combinare visione strategica con un efficace ed efficiente utilizzo della tecnologia, CSC offre il proprio patrimonio di esperienze, metodo-logie e best practice ai principali player dei mercati: Financial Services, government & Services, Manufacturing, Fashion & Retail, in cui è leader assoluta nel mercato nazionale con un market share di oltre 60%.

L’azienda, che ha chiuso il Fy10 (30 marzo 2010) con un fatturato di oltre 123 milioni di dollari, si avvale delle competenze di 1.200 professionisti.

Per maggiori informazioni: www.csc.com

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BAROMETRO SUI SERVIZI DI PAGAMENTO

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I risultati dell’indagine sono stati arricchiti con interviste a Top Executive delle maggiori banche e aziende europee coinvolte nelle sfide che stanno attraversando il settore dei servizi di pagamento europei:

Phiippe Citerne | SOCIéTé GéNéRALE (Già Direttore Generale)Willy Dubost | BNP PARIBASPhilippe Lemoine | LASEREnrique Barthe | BBVAMarc Carlos | CRéDIT AGRICOLE S.A.Giampaolo Codeluppi | ATMGilbert Ernst | BANqUE ET CAISSE D’EPARGNE DE L’ETAT (BCEE)Gianluigi Rocca | SIA-SSBElizabeth Fraser | UK PAyMENTS COUNCILZélia Livramento | CAIXA GERAL DE DEPOSITOS (CGD)Daniela Manuello | POSTEMOBILEEmmanuel Petit | MASTERCARD FRANCE Gilles Sabatier, Mung-Ki Woo, Christophe Beauvais | ORANGE BUSINESS SERVICESRoberto Santos | BANCO SANTANDERMarc Temmerman | VISA EUROPELuca Vanini | UNICREDITPaolo Zanchi | BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

BAROMETRO SuI SERvIzI DI PAgAMENTO EuROPEI

In un momento storico in cui l’armonizzazione dei sistemi di pagamento europei sta diventando realtà, banche e aziende si apprestano a beneficiare dei molteplici vantaggi derivanti dall’introduzione di SEPA. L’Area Unica dei Pagamenti in Euro cambierà le regole del gioco, spingendo i tradizionali player del mondo bancario a confrontarsi con nuovi attori e ad integrare al proprio interno cambiamenti e sviluppi tecnologici sempre più veloci e radicali.

Consumatori, imprese, banche, payments institutions: chi vincerà la sfida della rivoluzione dei servizi di pagamento in Europa? La prima edizione del Barometro sui servizi di pagamento europei, indagine annuale realizzata da CSC in collaborazione con l’Istituto di ricerca TNS Sofres e con EFMA (European Financial Management & Marketing Association), presenta insights e punti di vista di 100 decision maker di banche ed imprese europee, e di altrettanti Directors di Istituti finanziari operanti in oltre venti Paesi europei.

LA RIVOLUZIONE DEI SISTEMI DI PAGAMENTO INEUROPA. CHI VINCERà LA SFIDA?