Atti parlamentari

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04827 CAMERA Stampato il 26/02/2015 Pagina 1 di 2 Camera dei Deputati Legislatura 17 ATTO CAMERA Sindacato Ispettivo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04827 presentata da BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO il 25/02/2015 nella seduta numero 381 Stato iter : IN CORSO Ministero destinatario : MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Attuale Delegato a rispondere : MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO , data delega 25/02/2015

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04827 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04827presentata da BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO il 25/02/2015 nella seduta numero 381

Stato iter : IN CORSO

Ministero destinatario :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO , data delega 25/02/2015

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04827 CAMERA

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TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04827presentato da

BURTONE Giovanni Mario Salvinotesto di

Mercoledì 25 febbraio 2015, seduta n. 381 BURTONE. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

nell'ambito del piano di razionalizzazione e riorganizzazione degli uffici postali sul territorionazionale Poste italiane avrebbero deciso di sopprimere l'ufficio presso Granieri frazione del comunedi Caltagirone in provincia di Catania;

suddetta decisione lascia molto perplessi in considerazione della rilevanza che tale servizioriveste per la comunità locale;

Granieri è una frazione molto popolosa del comune di Caltagirone con circa 400 abitanti «everrebbe eccessivamente penalizzata da questa decisione poiché caratterizzata da un vivace tessutodi aziende agricole»;

in data 20 febbraio 2015 si è svolta una partecipata manifestazione di protesta che ha vistoimpegnati amministratori, sindacati, operatori economici cittadini per scongiurare la chiusuradell'ufficio postale;

in relazione al contratto di servizio che Poste italiane ha siglato con il Ministero dello sviluppoeconomico vanno tenute in debita considerazione alcuni elementi che ne caratterizzano la gestionedi un servizio pubblico fondamentale che vanno al di là dei criteri adottati dall'azienda –:

se e quali iniziative il Governo, per quanto di competenza, intenda adottare nei confronti diPoste italiane al fine di svitare la chiusura definitiva dell'ufficio postale di Granieri di Caltagirone econsentirne il mantenimento di un servizio fondamentale per i cittadini e le imprese. (5-04827)

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04823 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04823presentata da RIZZETTO WALTER il 24/02/2015 nella seduta numero 380

Stato iter : IN CORSO

COFIRMATARIO GRUPPODATA

FIRMA

BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/02/2015

ROSTELLATO GESSICA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/02/2015

PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/02/2015

SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/02/2015

MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/02/2015

BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/02/2015

TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/02/2015

BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/02/2015

ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/02/2015

Assegnato alla commissione :XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)

Ministero destinatario :MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI , data delega 24/02/2015

Fasi dell'iter e data di svolgimento :MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/02/2015

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04823 CAMERA

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TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04823presentato da

RIZZETTO Waltertesto di

Martedì 24 febbraio 2015, seduta n. 380 RIZZETTO, BARBANTI, ROSTELLATO, PRODANI, SEGONI, MUCCI, BECHIS, TURCO,BALDASSARRE e ARTINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

si è appreso che Poste italiane spa, per fronteggiare i picchi di attività produttiva, è ricorsafrequentemente alla stipula del contratto a termine facendo diventare lo stesso, il contrattopredominante nel regolare i rapporti di lavoro;

tuttavia, si è configurato un utilizzo di tali contratti, stipulati nel periodo compreso tra il 2006e il 2012 in maniera non conforme a quanto stabilito ai sensi dell'articolo 2, comma 1-bis, deldecreto legislativo n. 368 del 2001 che prevede la possibilità di utilizzare i contratti a termine senzagiustificarne il motivo per circa 10 mesi nello stesso anno e in percentuale non superiore al 15 per

cento dell'organico aziendale riferito al 1o gennaio dell'anno a cui le assunzioni si riferiscono;

a quanto è dato sapere, Poste italiane spa non avrebbe rispettato le condizioni previste dallanormativa precitata. In particolare, risulterebbe violato il limite percentuale previsto per utilizzareil tipo di contratto in questione. Ciò ha determinato la presentazione di ricorsi giudiziari contro lasocietà, da parte di circa 15.000 dipendenti precari;

in diversi accordi tra Poste italiane e i sindacati, è stata affrontata la situazione di precarietà deilavoratori senza pervenire a concreti provvedimenti a tutela dei lavoratori;

inoltre, si fa presente che il 16 dicembre 2014 il nuovo amministratore delegato, FrancescoCaio, ha presentato il piano strategico del gruppo per il periodo 2015-2019, mettendo in evidenzatra le linee del piano quella che prevede «8.000 tra nuovi ingressi e conversioni dei part-time: il 50per cento dei nuovi ingressi riguarderà giovani laureati e nuove professionalità. Inoltre prevediamo losviluppo di circa 7.000 risorse interne verso profili più qualificati» –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali siano i propriorientamenti;

se e quali iniziative intenda adottare, anche promuovendo un tavolo di concertazione con Posteitaliane spa e le parti sociali, al fine di individuare idonei provvedimenti per salvaguardare i lavoratoriricorsisti precari e in generale creare le condizioni per regolare i rapporti di lavoro dei dipendentiattraverso l'utilizzo di contratti più stabili;

se e quali iniziative intenda adottare anche per escludere che l'attuazione del nuovo pianodi sviluppo strategico posso avvenire peggiorando la posizione degli attuali lavoratori precari dasalvaguardare. (5-04823)

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04821 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04821presentata da CAPARINI DAVIDE il 24/02/2015 nella seduta numero 380

Stato iter : IN CORSO

Assegnato alla commissione :IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)

Ministero destinatario :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO , data delega 24/02/2015

Fasi dell'iter e data di svolgimento :MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/02/2015

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04821 CAMERA

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TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04821presentato da

CAPARINI Davidetesto di

Martedì 24 febbraio 2015, seduta n. 380 CAPARINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

Poste italiane è una azienda pubblica controllata dal Governo italiano che presenta unconsolidato bilancio in attivo. Negli ultimi tre anni l'utile di esercizio è pari a una media di un miliardol'anno. Poste italiane riceve significativi contributi da parte dello Stato per consentire l'erogazione deiservizi essenziali e in modo particolare per gli uffici postali periferici;

l'azienda nel mese di dicembre 2014 ha presentato un piano strategico che prevede lachiusura di 455 uffici postali e la riduzione degli orari di apertura per 608 uffici. Questa scelta, seattuata, causerà gravi disagi soprattutto per i residenti anziani o con difficoltà motorie oltre che per leimprese nelle zone colpite dalla scelta;

la normativa vigente attribuisce all'Autorità per la garanzia nelle comunicazioni (AGCOM) ilpotere di determinare i criteri per l'individuazione degli uffici postali sul territorio nazionale necessariad assicurare una regolare fornitura del servizio universale;

il criterio guida per la distribuzione degli uffici postali è costituito, in base alla normativa vigente,dalla distanza massima di accessibilità al servizio espressa in chilometri percorsi dall'utente perrecarsi al presidio più vicino e sono fissate diverse soglie di copertura tutte riferite alla popolazioneresidente sull'intero territorio nazionale. Si prescrive, inoltre, l'operatività di almeno un ufficio postalenel 96 per cento dei comuni italiani e nei comuni con un unico presidio postale in cui non è consentitala soppressione degli uffici si impone una apertura al pubblico degli uffici non inferiore a 3 giorni e a18 ore settimanali;

la delibera Agcom del giugno 2014 prevede criteri ulteriori di distribuzione degli uffici postalicon divieto di chiusura di uffici situati in comuni rurali che rientrano anche nella categoria dei comunimontani e di uffici che sono presidio unico nelle isole minori;

Poste italiane per pianificare annualmente eventuali interventi di chiusura o rimodulazioneoraria degli uffici postali dovrebbe informare, cosa che non avviene mai, con congruo anticipo, gli entiterritoriali interessati e naturalmente l'Agcom;

il processo di razionalizzazione avviato negli ultimi anni dalla società Poste italiane spa haportato alla chiusura di molti uffici e al ridimensionamento degli orari di apertura degli sportelli,causando notevoli difficoltà nella gestione operativa degli uffici e generando una diminuzione dellaqualità del servizio fornito alla clientela, argomenti oggetto di atti di sindacato ispettivo a firmadell'interrogante, anche nella passata legislatura;

Poste Italiane sta continuando su questa linea e nel piano di riorganizzazione nazionale siprevede per la Lombardia la riorganizzazione di circa 180 uffici postali dei quali circa 121 soggetti

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04821 CAMERA

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a ridimensionamento e altri 61 a rischio chiusura. Per la provincia di Brescia pare sia prevista lachiusura di circa 10 uffici e l'apertura a giorni alterni per altri 8 – si parla di tre giorni a settimana afronte delle attuali aperture quotidiane – per un totale di 18 uffici;

la lista degli uffici postali da chiudere o ridimensionare non è ancora stata ufficialmente diffusada Poste Italiane, ma da indiscrezioni di stampa risulta che sedici sportelli postali in provincia diBrescia chiuderanno o saranno aperti solo tre giorni la settimana. In provincia di Brescia chiudonole sedi di Botticino Mattina, Castelletto di Leno, Mazzano, Provezze di Provaglio d'Iseo, Brozzodi Marcheno, Cogno di Piancogno, Cogozzo di Villa Carcina e Magno di Gardone Valtrompia e icui cittadini dovranno rivolgersi ad altri sportelli di frazioni o comuni vicini. A giorni alterni, invece,saranno aperti quelli di San Martino della Battaglia a Desenzano, San Pancrazio a Palazzolo,Incudine in Valcamonica, ma anche Maderno, Ono San Pietro, Ponte Caffaro a Bagolino, Prestine eValvestino descritte da Poste Italiane come sedi «inefficienti, antieconomiche e che non svolgono unnumero sufficiente di operazioni da giustificarne costi di personale e di sede»;

i servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali nello svolgimentodi moltissime attività quotidiane, come il pagamento delle utenze, il ritiro del denaro contante daparte dei titolari di conto corrente postale e l'invio di comunicazioni soggette al rispetto perentorio discadenze, soprattutto quelle di carattere legale;

con la soppressione di ufficio o del suo ridimensionamento i primi a pagarne le conseguenzesaranno gli utenti, soprattutto le categorie più deboli;

nella frazione di Provezze nel comune di Provaglio d'Iseo (provincia di Brescia) l'ufficio postaleverrà addirittura chiuso. La frazione conta una popolazione di 1.126 abitanti quindi una densitàabitativa di particolare consistenza. Ma la giustificazione di Poste Italiane è quella della necessità diadeguare l'offerta all'effettiva domanda dei servizi postali nel territorio;

è evidente che ci sia una reale quanto imprescindibile necessità di orientare la gestione deiservizi alla sostenibilità economica a scapito del mantenimento di alcuni presidi, soprattutto in zoneperiferiche come possono essere le frazioni dei comuni che anche a causa di questi processi dirazionalizzazione saranno così sempre più soggette all'abbandono. Al fine di garantire un livello diservizio adeguato i cittadini, Poste italiane deve tener conto delle particolari esigenze da garantirealle frazioni dei comuni –:

quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per garantire che il serviziopostale universale si conformi ai principi di appropriatezza e qualità anche nelle frazioni dei comunicome quella di Provezze;

quali iniziative, per quanto di sua competenza, intenda intraprendere al fine di scongiurare lapossibile chiusura di uffici postali, come quello di Provezze, per garantire l'erogazione, in particolarmodo in un momento così difficile per l'economia e soprattutto in zone che sono già disagiate acausa della loro posizione territoriale, di un servizio efficiente ai cittadini ed alle attività produttive cheoperano nella provincia di Brescia. (5-04821)

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04797 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04797presentata da RUBINATO SIMONETTA il 20/02/2015 nella seduta numero 379

Stato iter : IN CORSO

Precedente numero assegnato : 4/07999

COFIRMATARIO GRUPPODATA

FIRMA

NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2015

CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2015

POLIDORI CATIAFORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' -BERLUSCONI PRESIDENTE

20/02/2015

MILANATO LORENAFORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' -BERLUSCONI PRESIDENTE

20/02/2015

Ministero destinatario :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO , data delega 20/02/2015

Page 9: Atti parlamentari

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04797 CAMERA

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TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04797presentato da

RUBINATO Simonettatesto di

Venerdì 20 febbraio 2015, seduta n. 379 RUBINATO, NARDUOLO, CASELLATO, POLIDORI e MILANATO. — Al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

Poste italiane spa è una società a capitale interamente pubblico che gestisce i servizi postali inuna condizione di sostanziale monopolio e che garantisce l'espletamento del servizio universale sullabase di un contratto di programma siglato con lo Stato, in cui la società si impegna a raggiungeredeterminati obiettivi di qualità, tra cui quelli concernenti l'adeguatezza degli orari di apertura deglisportelli rispetto alle prestazioni richieste;

Poste italiane spa riceve significativi contributi da parte dello Stato nell'ambito della leggedi Stabilità per consentire agli uffici postali periferici di garantire l'erogazione dei servizi postaliessenziali, tuttavia il piano di riorganizzazione previsto dall'azienda, che secondo fonti sindacalidovrebbe diventare effettivo dal 13 aprile nell'ambito dell'avviato processo di privatizzazione,prevederebbe, a livello nazionale la chiusura di 455 uffici postali e la riduzione degli orari di aperturain 608 uffici;

in data 22 gennaio 2014 il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazionirispondendo a specifica missiva del presidente dell'Intergruppo parlamentare per lo sviluppo dellamontagna ha ricordato che con apposita delibera l'Autorità ha «ritenuto opportuno inserire (...)specifici divieti di chiusura di quegli uffici che servono gli utenti che abitano nelle zone remote delPaese (...) ritenendo prevalente l'esigenza di garantire la fruizione del servizio nelle zone disagiateanche a fronte di volumi di traffico molto bassi e di alti costi di esercizio»;

in tale missiva il Garante esplicita chiaramente come «i divieti di chiusura, è bene sottolinearlo,tutelano situazioni individuate in base a parametri oggettivi: la natura prevalentemente montana e lascarsità abitativa sono desunte da classificazioni ISTAT e da dati demografici»;

la delibera AGCOM obbliga Poste italiane ad avviare con congruo anticipo con le istituzionilocali delle misure di razionalizzazione per avviare un confronto sulle possibilità di limitare i disagi perle popolazioni interessate individuando soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contestoterritoriale;

nonostante tale pronunciamento, si stanno diffondendo notizie di imminenti decisioni dichiusure di sportelli e uffici in tutta Italia, causando quindi notevoli difficoltà e generando unadiminuzione della qualità e della fruibilità del servizio fornito alla clientela;

con particolare riferimento al Veneto, la situazione è allarmante stando a quanto dichiaratosui media locali dal Sindacato dei lavoratori postali della Cisl, secondo cui sarebbero 50 gli ufficidi cui è prevista la chiusura o la razionalizzazione con riduzione dell'orario di apertura a febbraio

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04797 CAMERA

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2015, in aggiunta ai 50 già coinvolti a fine 2012, su poco più di 1.000 uffici in totale, con effettipesanti che penalizzano utenti già disagiati, in quanto gli uffici interessati da chiusure e riduzionedel personale riguardano frazioni di comuni rurali e montani (15 in provincia di Treviso, che ètra le province più colpite, 12 in provincia di Verona, 8 a Vicenza, 7 a Belluno e 4 a Rovigo); peraltro verso è emblematico il caso dello sportello della frazione di San Pietro di Barbozza, nelcomune di Valdobbiadene, che serve anche i cittadini delle frazioni di Guia e Santo Stefano, chenon si comprende perché venga chiuso visto che non vi è in loco neppure uno sportello bancariononostante la presenza di aziende operanti nel settore del prosecco;

i disagi agli utenti sono altresì aggravati dalla costante riduzione di personale e dalla carenza distrumenti di lavoro tecnologicamente adeguati;

questa decisione unilaterale di Poste italiane conferma l'orientamento portato avanti dalla,società negli ultimi anni, che insegue secondo gli interroganti una logica del guadagno puntando suassicurazioni, carte di credito, telefonia mobile e servizi finanziari in genere, a scapito delle esigenzedella collettività, sacrificando uffici che ritiene «improduttivi» o «diseconomici», non considerando cherappresentano un punto di riferimento per i cittadini dei piccoli comuni;

i servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali nello svolgimentodi moltissime attività quotidiane, come il pagamento delle utenze, il ritiro del denaro contante daparte dei titolari di conto corrente postale e l'invio di comunicazioni soggette al rispetto perentorio discadenze, soprattutto quelle di carattere legale;

questa razionalizzazione rischia di tradursi in gravi disservizi soprattutto per i residentianziani, che si troveranno a non poter usufruire di servizi essenziali quali il pagamento dellebollette o la riscossione della pensione, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe filenei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti, su territoriparticolarmente disagiati –:

quali azioni il Ministro intenda intraprendere per garantire il rispetto dei disposti stabilitidall'Autorità garante delle comunicazioni in ordine al divieto di chiusura degli uffici postali nelle areesvantaggiate, e conseguentemente per favorire una concertazione tra la direzione di Poste italianespa e le amministrazioni locali, al fine di scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali neicomuni più piccoli con particolare riferimento al Veneto, nonché come si intenda intervenire perevitare che decisioni unilaterali assunte da Poste italiane spa arrechino disagi ai cittadini-utenti chenon vedono garantita l'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità, nel rispetto dell'accordosiglato fra le Poste italiane spa e lo Stato. (5-04797)

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04788 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04788presentata da ROMANINI GIUSEPPE il 20/02/2015 nella seduta numero 379

Stato iter : IN CORSO

COFIRMATARIO GRUPPODATA

FIRMA

MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2015

Ministero destinatario :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO , data delega 20/02/2015

Page 12: Atti parlamentari

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04788 CAMERA

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TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04788presentato da

ROMANINI Giuseppetesto di

Venerdì 20 febbraio 2015, seduta n. 379 ROMANINI e MAESTRI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

il 5 novembre 2015, nel corso dell'audizione presso la Commissione industria delSenato, l'amministratore delegato di Poste italiane, Francesco Caio, ha annunciato il piano diriorganizzazione dell'ente su tutto il territorio nazionale che prevede la chiusura, a decorrere dal2015, di circa seicento sportelli di Poste italiane;

l'amministratore delegato di Poste italiane nel corso della citata audizione ha comunquegarantito che: «prossimità e presenza di copertura territoriale» restano elementi «funzionali» al pianoche il gruppo «ha in mente»;

diversi comuni sono stati raggiunti da una lettera in cui veniva comunicata la chiusura di alcunisportelli postali presenti sul territorio: «Il suddetto intervento, – si legge nella lettera – predisposto inottemperanza all'articolo 2, comma 6, del vigente Contratto di Programma 2009-2011, è determinatodalla necessità di adeguare l'offerta di Poste italiane all'effettiva domanda dei servizi postali nelterritorio comunale»;

nella provincia di Parma risultano:

a) in chiusura gli uffici di: Pastorello (Langhirano); S. Vitale (Sala Baganza); Sivizzano(Fornovo); Basilicagoiano (Montechiarugolo); Coltaro (Sissa Trecasali); Costamezzana (Noceto);Gaiano (Collecchio); Mezzano superiore (Mezzani); Riccò (Fornovo); Torrile;

b) in riduzione di orario quelli di Bore, Marzolara (Calestano), Pellegrino –:

se intende assumere iniziative al fine di ottenere la rimodulazione del piano di riorganizzazionedegli uffici e degli sportelli postali perseguendo una più attenta valutazione delle particolari situazionilocali e prestando attenzione anche agli aspetti sociali ed economici che gli stessi svolgono sulterritorio. (5-04788)

Page 13: Atti parlamentari

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04785 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04785presentata da CAPARINI DAVIDE il 19/02/2015 nella seduta numero 378

Stato iter : IN CORSO

Ministero destinatario :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO , data delega 19/02/2015

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04785 CAMERA

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TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04785presentato da

CAPARINI Davidetesto di

Giovedì 19 febbraio 2015, seduta n. 378 CAPARINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

il processo di razionalizzazione avviato negli ultimi anni dalla società Poste italiane spa haportato alla chiusura di molti uffici e al ridimensionamento degli orari di apertura degli sportelli,causando notevoli difficoltà nella gestione operativa degli uffici e generando una diminuzione dellaqualità del servizio fornito alla clientela, argomenti oggetto di atti di sindacato ispettivo a firmadell'interrogante, anche nella passata legislatura;

Poste italiane sta continuando su questa linea e nel piano di riorganizzazione nazionale siprevede per la Lombardia la riorganizzazione di circa 180 uffici postali dei quali circa 121 soggettia ridimensionamento e altri 61 a rischio chiusura. Per la provincia di Brescia pare sia prevista lachiusura di circa 10 uffici e l'apertura a giorni alterni per altri 8 – si parla di tre giorni a settimana afronte delle attuali aperture quotidiane – per un totale di 18 uffici;

la lista degli uffici postali da chiudere o ridimensionare non è ancora stata ufficialmente diffusada Poste Italiane ma da indiscrezioni di stampa risulta che sedici sportelli postali in provincia diBrescia chiuderanno o saranno aperti solo tre giorni la settimana. In provincia di Brescia chiudonole sedi di Botticino Mattina, Castelletto di Leno, Mazzano, Provezze di Provaglio d'Iseo, Brozzodi Marcheno, Cogno di Piancogno, Cogozzo di Villa Carcina e Magno di Gardone Valtrompia e icui cittadini dovranno rivolgersi ad altri sportelli di frazioni o comuni vicini. A giorni alterni, invece,saranno aperti quelli di San Martino della Battaglia a Desenzano, San Pancrazio a Palazzolo,Incudine in Valcamonica, ma anche Maderno, Ono San Pietro, Ponte Caffaro a Bagolino, Prestine eValvestino descritte da Poste Italiane come sedi «inefficienti, antieconomiche e che non svolgono unnumero sufficiente di operazioni da giustificarne costi di personale e di sede»;

i servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali nello svolgimentodi moltissime attività quotidiane, come il pagamento delle utenze, il ritiro del denaro contante daparte dei titolari di conto corrente postale e l'invio di comunicazioni soggette al rispetto perentorio discadenze, soprattutto quelle di carattere legale;

con la soppressione di ufficio o del suo ridimensionamento i primi a pagarne le conseguenzesaranno gli utenti, soprattutto le categorie più deboli, già disagiati per le criticità che presentano iterritori montani nei quali vivono;

nel comune di Prestine (provincia di Brescia) a partire dal 13 aprile 2015 sarà modificato l'orariodi apertura al pubblico dell'ufficio postale con l'apertura a giorni alterni anziché giornaliera comeprevisto attualmente;

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04785 CAMERA

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la giustificazione di Poste Italiane è nella necessità di adeguare l'offerta all'effettiva domandadei servizi postali nel territorio di Prestine;

è evidente che ci sia una reale quanto imprescindibile necessità di orientarne la gestione deiservizi alla sostenibilità economica ma ciò avviene a scapito del mantenimento di alcuni presidi,soprattutto in zone periferiche come quelle montane che anche a causa di questi processi dirazionalizzazione saranno così sempre più soggette all'abbandono, ancor più considerato che, inbase alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni menzionata nella lettera di PosteItaliane, le zone rurali e montane sono meritevoli di specifica considerazione nell'ambito del serviziopostale universale. Al fine di garantire un livello di servizio adeguato in tali aree, Poste italiane devetener conto delle particolari esigenze da garantire ai comuni che si caratterizzano per la naturaprevalentemente montana del territorio e per la scarsa densità abitativa;

l'articolo 2 della delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 342/14/CONSintende per «comune montano» i comuni contrassegnati come totalmente montani nel più recenteelenco dei comuni italiani pubblicato dall'ISTAT. Il comune di Prestine conta 390 abitanti ed è situatoad una altitudine di 610 metri sul livello del mare ed è qualificato dall'ultimo aggiornamento ISTATproprio come comune totalmente montano –:

se non si intendano assumere iniziative, per quanto di competenza, affinché tra i giornideterminati ci sia anche il sabato;

quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per garantire che il serviziopostale universale in un comune denominato dall'Istat come totalmente montano come Prestine siconformi ai principi di appropriatezza e qualità;

quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere al fine di scongiurare lapossibile chiusura di uffici postali e/o il ridimensionamento di orario per garantire l'erogazione,in particolar modo in un momento così difficile per l'economia e soprattutto in zone che sono giàdisagiate a causa della loro posizione territoriale, di un servizio efficiente ai cittadini ed alle attivitàproduttive che operano nella provincia di Brescia.

(5-04785)

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04768 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04768presentata da BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO il 18/02/2015 nella seduta numero 377

Stato iter : IN CORSO

Assegnato alla commissione :IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)

Ministero destinatario :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO , data delega 18/02/2015

Fasi dell'iter e data di svolgimento :MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/02/2015SOLLECITO IL 25/02/2015

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04768 CAMERA

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TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04768presentato da

BURTONE Giovanni Mario Salvinotesto di

Mercoledì 18 febbraio 2015, seduta n. 377 BURTONE. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

nell'ambito del piano di riorganizzazione aziendale che Poste Italiane si appresterebbe aporre in essere è prevista la chiusura di 400 uffici postali su tutto il territorio nazionale nonché larimodulazione degli orari di apertura di altri 600 uffici;

tra gli uffici che Poste Italiane vorrebbe chiudere vi è quello di Pisticci Scalo in provincia diMatera;

in merito al caso specifico andrebbero fatte alcune considerazioni che non attengono ad unadifesa di ufficio o ad una questione di «campanile» ma di merito rispetto al contesto sociale edeconomico su cui tale decisione andrebbe ad incidere;

il citato ufficio postale è ubicato nel cuore di un'area industriale presso la quale operano alcuneimportanti multinazionali e alcuni brand di assoluta rilevanza nel panorama economico e produttivodel Paese, basti citare l’«Amaro Lucano»;

lo stesso ufficio serve un quartiere residenziale presso il quale abitano oltre 700 persone, conuna rilevante presenza di pensionati, a cui bisogna aggiungere anche la presenza di altri nucleifamiliari che vivono nelle contrade rurali del comprensorio, in considerazione della presenza dinumerose aziende agricole;

in prossimità dell'ufficio sono operativi anche un centro per l'impiego, una scuola primaria, ealtri uffici ed esercizi commerciali;

è evidente che la presenza di un ufficio postale in questo contesto è più che giustificata ancheper il rispetto del contratto di servizio che Poste Italiane sigla con il Governo ed in considerazioneche gestisce un servizio «pubblico» di assoluta rilevanza;

in merito al citato ufficio postale l'interrogante ha già presentato in passato, anche recente,una serie di atti di sindacato ispettivo per sollecitarne la riapertura dopo alcune rapine, per chiederel'istallazione di uno sportello postamat e per incrementare il personale in servizio, poiché l'ufficioessendo facilmente raggiungibile, spesso è utilizzato anche da utenti provenienti da altri comuni;

gli elementi sopra riportati dovrebbero indurre ad una riconsiderazione in merito alla eventualedecisione di chiusura del citato ufficio postale –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra posto e quali iniziative urgenti,nell'ambito delle proprie competenze, intenda assumere, al fine di evitare la soppressione dell'ufficiopostale di Pisticci Scalo e di consentire che venga rispettato anche per il citato comprensorio e la

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04768 CAMERA

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citata comunità il contratto di programma stipulato da Poste Italiane con il Ministero dello sviluppoeconomico.

(5-04768)

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04731 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04731presentata da RIZZETTO WALTER il 11/02/2015 nella seduta numero 375

Stato iter : IN CORSO

Ministero destinatario :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO , data delega 12/02/2015

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04731 CAMERA

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TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04731presentato da

RIZZETTO Waltertesto di

Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375 RIZZETTO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

si apprende dalla stampa che Poste Italiane spa vuole procedere alla chiusura di 13 uffici inFriuli Venezia Giulia a partire dal mese di aprile 2015;

le chiusure sono state disposte in tutta la provincia di Udine per contenere i costi. A quantoè dato sapere gli uffici saranno dismessi a: Campeglio di Faedis, Carpacco di Dignano, Ciconicco,Cisterna di Coseano, Goricizza e Pozzo (Codroipo), Ipplis, Lavariano, Ospedaletto di Gemona,Percoto, Perteole, Rodeano Basso, Terzo di Tolmezzo e Torreano di Martignacco;

dunque, è la provincia di Udine ad essere più penalizzata con il 70 per cento delle chiusureregionali a Pordenone, Trieste e Gorizia;

a essere danneggiati sono i piccoli uffici, indispensabili soprattutto alle persone anzianesprovviste di mezzi per spostarsi. Già qualche anno fa è stata stabilita la prima tornata di chiusureche ha decimato soprattutto le zone di montagna. Se è vero che non tutti gli uffici raggiungono laproduttività ricercata dal management centrale, non può non tenersi conto che per un adeguatoservizio dovrebbe essere presente almeno una sede per ciascun comune;

rispetto alla chiusura della sede di Ospedaletto, il sindaco di Gemona, ha dato la disponibilitàdell'amministrazione comunale a offrire gratuitamente la sede per l'ufficio, purché venissericonsiderata la scelta con un contenimento dei costi. Ma a quanto è dato sapere la societàdifficilmente non procederà alla chiusura dell'ufficio. Attualmente la sede di Ospedaletto è apertaa giorni alterni, ma è un presidio indispensabile per le persone anziane e le fasce più deboli dellapopolazione, soprattutto considerando che la provincia ha soppresso il servizio di trasporto urbano;

anche il sindaco di Tolmezzo, cercherà un confronto con Poste Italiane spa, evidenziando ildisagio per la chiusura del servizio che coinvolge tutta la Carnia –:

se il Ministro sia a conoscenza dei fatti premessi e quali siano i suoi orientamenti in merito;

se e quali iniziative intenda adottare il Ministro affinché Poste Italiane spa non dispongaunilateralmente la chiusura di uffici in zone svantaggiate con conseguente danno ai cittadini chevengono ingiustamente privati di un adeguato servizio pubblico;

se e quali iniziative intenda promuovere il Ministro affinché Poste Italiane spa non dispongala chiusura di uffici, se non dopo una preventiva e necessaria concertazione con gli enti localiinteressati. (5-04731)

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04720 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04720presentata da PREZIOSI ERNESTO il 11/02/2015 nella seduta numero 375

Stato iter : IN CORSO

Assegnato alla commissione :XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)

Ministero destinatario :MINISTERO DELLA SALUTE

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELLA SALUTE , data delega 11/02/2015

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04720 CAMERA

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TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04720presentato da

PREZIOSI Ernestotesto di

Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375 PREZIOSI, MARCHETTI, LODOLINI, MANZI e MORANI. — Al Ministro dello sviluppo economico.— Per sapere – premesso che:

in relazione all'annunciato piano di riorganizzazione aziendale annunciato da Poste italiane sututto il territorio nazionale questo rischia di percuotersi pesantemente in una regione come le Marchegià pesantemente penalizzata nel corso degli ultimi anni;

nelle Marche rischiano la chiusura circa 10 uffici postali e per altri 23 si parla di rimodulazionedi orari e giorni di apertura;

le organizzazioni sindacali hanno già dichiarato «irricevibile» tale piano e chiedono l'apertura diun confronto con l'azienda;

Poste italiane rappresenta un presidio pubblico fondamentale in molti comprensori che nonpossono essere condannati da meccanismi statistici che non hanno nella giusta considerazionele peculiarità e le specificità territoriali e demografiche soprattutto per un territorio orograficamenteparticolare come quello delle Marche;

suddetti tagli andrebbero ad essere operati nei settori del recapito e degli uffici decentrati,quindi a danno evidentemente delle zone più complesse sia socialmente che economicamente;

gli interventi pesano per il 36 per cento sulla provincia di Pesaro (9 razionalizzazioni, 3chiusure), per il 24 per cento su quella di Macerata (6 razionalizzazioni, 2 chiusure), per il 21 percento su Ascoli Piceno (3 chiusure razionalizzazioni), per il 12 per cento su Ancona (1 chiusura, 3razionalizzazioni) e per il 6 per cento su Fermo (1 chiusura, 1 razionalizzazione) –:

quali iniziative il Ministro intenda assumere nell'ambito delle prerogative previste, anche inconsiderazione di quanto previsto dal contratto di servizio, al fine di indurre Poste italiane a rivedereil piano di tagli previsto per il territorio marchigiano e avviando un confronto con organizzazionisindacali ed enti locali al fine di assicurare la permanenza di un servizio pubblico essenziale inconsiderazione della sua rilevanza sociale i per i cittadini e il comprensorio. (5-04720)

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04710 CAMERA

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Camera dei DeputatiLegislatura 17

ATTO CAMERASindacato Ispettivo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04710presentata da BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO il 11/02/2015 nella seduta numero 375

Stato iter : IN CORSO

Ministero destinatario :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Attuale Delegato a rispondere :MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO , data delega 11/02/2015

Page 24: Atti parlamentari

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04710 CAMERA

Stampato il 26/02/2015 Pagina 2 di 2

TESTO ATTO

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04710presentato da

BURTONE Giovanni Mario Salvinotesto di

Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375 BURTONE. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

in data 3 febbraio 2015 Poste Italiane ha presentato il piano di razionalizzazione degli ufficipostali del Lazio;

suddetto piano prevede la chiusura dell'ufficio postale nel comune di Cretone;

nel 2012 Poste Italiane aveva già annunciato la chiusura di tale ufficio salvo poi riconsideraretale decisione in considerazione delle oggettive argomentazioni esposte dalle istituzioni locali nonchédalle organizzazioni sindacali che evidenziavano la piena funzionalità dell'ufficio e la imprescindibilitàper il comprensorio;

l'ufficio postale rappresenta un servizio pubblico fondamentale per una comunità che nel corsodel tempo ha subito un forte ridimensionamento della presenza di altri importanti presidi pubblici –:

quali iniziative il Ministro intenda assumere, per quanto di competenza, in considerazionedi quanto previsto dal contratto di servizio, al fine di scongiurare la chiusura dell'ufficio postale diCretone, assicurandone il prosieguo dell'attività in considerazione della sua rilevanza sociale per icittadini e il comprensorio. (5-04710)