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Domenica 9 settembre 2018Redazione: via Carlo Porta, 23/25 - 23900 Lecco - Tel. 0341 363172 - via Petrarca, 31 - 22100 Como - Tel. 031 305538· Pubblicità: SPM - Lecco - Tel. 0341 357400 - Fax 0341 364339, e-mail: [email protected]· Pubblicità: SpeeD - Como - Tel. 031 3100885 - Fax 031 3108763, e-mail: [email protected]

·Servizio all’interno

Maria Ferloni della Provincia: «Negli ultimi treanni sono passati in Valtellina più di ventianimali, undici li abbiamo tracciatigeneticamente. Si tratta in tutti casi di maschigiovani provenienti dal Trentino, dove 18 anni faè nato il progetto “Life ursus”».

·Servizio all’interno

BROGGIO ·All’interno

AlbosaggiaScappa inGermaniaper non finire in galeraGiovane arrestato

Quartier generale della festa lo stabilimentodi via Parodi 57, che ha aperto le porteai tantissimi fan svelando luoghi carichidi fascino dove si è scritta e si scrivetuttora la storia del marchio.Per l’occasione è stata presentata la V85 TT,l’ultima nata nella casa dell’Aquila.

Schianto nella notte, strage di ventenni

L’orso fa ancora danni aMarveggiaSondrio

CANALI ·All’interno

LeccoDavanti al liceoGrassiil ricordo di donTicozziprete partigiano

ChiavennaChiavennaè la Casaè la Casadelle eccellenzedelle eccellenze

Prima i raid sul versante retico, ora l’animale è arrivatoa Spriana in Valmalenco colpendo un apiarioGli esperti invitano gli apicoltori a installare recinzioni

ZAMBON ·All’interno

L’incidente si è verificato alle 3 della nottetra venerdì e ieri. Le vittime sono AlfonsoTolone, 19 anni di Fino Mornasco, che era allaguida della sua macchina. Michele Duchino20 anni e Alexander Solovyev, 21 anni, entrambidi Guanzate. Un quarto amico, 21 anni anche luidi Guanzate, è stato estratto quasi illeso.

PIOPPI ·All’interno

Como

Guzzi day aMandello: ed è spettacoloLecco

EErrbbaa pprreemmiiaa ii ssuuooii cciittttaaddiinniiEEuuffeemmiinnoo ppoossttuummooaa CCaarrlloo CCaassttaaggnnaa

·Servizio all’interno

Migliaia di appassionati sono giunti da tutto il mondoe hanno invaso la cittadina del lago per il 97esimoMotoraduno dell’Aquila che si concluderà oggi

Tre ragazzi tra i 19 e i 21 anni hanno perso la vita a GuanzateDopo una serata a Cadorago l’auto sulla quale viaggiavanosi è ribaltata diverse volte ed è finita contro un muro

PEREGO ·All’internoPANZERI ·All’interno

TTeemmppoo ddii vveennddeemmmmiiaassuullllee ccoolllliinnee bbrriiaannzzoollee

Como«Il cantiere del tesoropotrebbe svelareancoramolto altro»

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•• 2 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2018

Leccowww.ilgiorno.it/leccoe-mail: [email protected]

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Redazione: via Carlo Porta, 23/25 - 23900 Lecco - Tel. 0341 363172· Pubblicità: SPM - Lecco - Tel. 0341 357400 - Fax 0341 364339, e-mail: [email protected]

di SERGIO PEREGO– MONTEVECCHIA –

È GIÀ TEMPO di vendemmiasulle colline di Montevecchia e icommenti dei vignaioli sono giàpositivi. «La qualità del 2018 èbuona», assicura Claudia Crippa,woman-wine di Cascina Costa,prima a scendere in vigna sui ter-ramenti della Galbusera Nera.«Abbiamo raccolto le bianche,Riesling e Chardonnais, che di-venteranno il Solesta e gli spu-manti - precisa Crippa, che è an-che presidente del Consorzio viniTerre Lariane -, i grappoli sonocompatti e con la giusta gradazio-ne di zuccheri».

«LA STAGIONE è stata perfet-ta. A luglio gran caldo con pioggela notte che hanno reso più inten-si i profumi. Nessuna grandinata.Quanto allemalattie, unpo’ di fla-

vescenza c’è sempre, ma nulla dipreoccupante. In questo fine setti-mana abbiamo cominciato a rac-cogliere le nerementre per ilMer-lot aspetteremo la fine din questomesedi settembre.La grossanovi-tà di quest’anno è stato il conferi-mentodavvero numeroso alla can-tina sociale (ex Rovagnate, ndr)che abbiamo finito di restaurare».

«DEI 19 PRODUTTORI delmarchioTerreLariane, bendodi-ci hanno portato qui l’uva. Tra lo-ro oltre ai vignaioli del Parco delCurone, i Montecchio di Colico, iConcordia di Fino Mornasco e iFettorazzi di Perledo, noti per l’ot-timo olio». Aldo Ghezzi della Te-nuta Valcurone, versante sud diMontevecchia, invece spiega chenella sua azienda inizierà a ven-demmiare a partire da domani.«La stagione è stata ottima concaldo e pioggia che assicurano

unamaturazione perfetta. La qua-lità del 2018 è davvero buona. Co-minceremo con le bianche. Per lenere aspetteremo ottobre, perchèi nostri rossi sono ben strutturati.Quanto alla flavescenza, un po’ dicicaline si nascondono sempre tra

i boschi. Difficile debellarla, macon i due trattamenti di giugnosiamo riusciti almeno a tenerlasotto controllo».

«IL TEMPO quest’anno ci hadavvero graziato - aggiunge un al-tro produttore, Mario Ghezzi chegestisce le Terrazze di Montevec-chia, in viaAltaCollina -.Dueme-

si fa hopiantato ottomila barbatel-li (nuovi vitigni, ndr). Finalmentei nostri vini cominciano ad essereapprezzati». Il settore si dimostrain continua crescita, i ristoratoricominciano a richiedere i vini lo-cali e così anche i produttori silanciano negli investimenti.

«VENT’ANNI FA, nel tempoche io chiamo dell’America - rac-conta ancora il titolare delle Ter-razze di Montevecchia - avevo ac-quistato 13mila metri di terrenoincolto sotto il santuario dellaMa-donna del Carmelo. È rimasto alungo semi abbandonato. Adessolo stiamo ripulendo. Ci piantere-mo un vigneto conmille piantinedi Merlot e duecento ulivi. Fare-moquello che vorremmo chiama-re l’olio della Madonna. Perchè èsotto il santuario, ma sono certoanche della qualità che otterre-mo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tempodi vendemmia inBrianzaAMontevecchia i produttori si attendono un’annata di buona qualità

UN SETTORE CHE TIRA«Suun terreno acquistatoanni fa metteròmille piantinediMerlot e duecento ulivi»

LECCO Famiglia soccorsa sulla parete del Medale

CERNUSCO

Accusato di rapinaall’EmpireL’imputato:«Nonc’entro»

– LECCO –

RICORDATA la figura di don Giovanni Ti-cozzi e dei valori che ha trasmesso durante glianni da partigiano prima e di insegnamento aLecco. Ieri mattina si è svolta la doppia ceri-monia a Lecco e la professoressa Patrizia Co-lombo e i ragazzi della media Don Ticozzi diLecco hanno lanciato un messaggio forte: «Ivalori della libertà e della democrazia si con-cretizzinonel rispetto verso tutti, che purtrop-po ancora oggi non trova lo spazio adeguato

nella nostra società».Alla cerimonia erano pre-sentimonsignor FrancoCecchin, già prevostodi Lecco, il sindaco di Lecco, Virginio Brivio,l’assessore comunale all’Istruzione SalvatoreRizzolino, il dirigente scolastico del Liceo A.Manzoni, professor Giovanni Rossi, quindirappresentanti dell’Anpi e delle associazionicittadini, oltre agli studenti.Monsignor Cecchin ha benedetto le due tar-ghe dicendo: «Don Ticozzi è stato un preteche aveva passione per la cultura e per il coin-volgimento. Protagonista all’avanguardia di

una società nuova». I due pannelli commemo-rativi in ricordo di Don Giovanni Ticozzi, sa-cerdote, insegnante e partigiano lecchese sonostati collocati davanti all’Istituto comprensivoLecco 2 a lui intitolato e al Liceo scientificoG. B. Grassi, ex sede del ClassicoManzoni do-ve il sacerdote ha svolto il ruolo di preside dal1945 al 1958. «Abbiamo voluto posizionaredue insegne affinché i ragazzi possano semprericordarsi a chi è dedicata la loro scuola e trar-ne insegnamento», è stato ilmessaggio conclu-sivo delle autorità.

LECCO INMATTINATA LACERIMONIA INRICORDODEL PRETE, PARTIGIANOE PRESIDEDAVANTI AL LICEOGRASSI

«L’insegnamento di donGiovanni Ticozzi è ancora vivo»

ERANO SFINITI, troppo stanchi per continuare a salirema anche per provare a raggiungere la base della via.Così una famiglia - papà, mamma e figlio - che si eranoavventurati sulla ferrata del Medale, sul monte San Martino,hanno dovuto chiedere aiuto al 112, che ha inviato sul postol’elisoccorso da Como. I tre componenti della famigliasono stati issati a bordo e quindi, completamente incolumi,trasportati a valle.

AL LAVOROLa raccolta nei vigneti

di MontevecchiaSopra Claudia Crippa

woman-wine di CascinaCosta e presidentedel Consorzio vini

Terre Lariane

– LECCO –

È ACCUSATO di aver as-saltato e rapinato il locale“Empire” di CernuscoLombardone, ma lui - Gio-vanniCianci, 64 anni, di Ce-rignola, in provincia diFog-gia - si difende: «Non sonoma stato in quel locale». Ilsuo legale - l’avvocatoFilip-poBignardi - ha chiesto e ot-tenutodal collegio giudican-te, presieduto da EnricoManzi, a latere SalvatoreCa-talano e Martina Beggio, disentire l’imputato. Secondol’accusa Giovanni Cianci il23 agosto 2013 partecipòcon un complice all’assalto.Volti coperti dapassamonta-gna,mani coperte da guantineri e pistola in pugno, se-minarono terrore, imbava-gliato il gestore della salaslot, Giacomo Borghese, eun cliente che si trovavaall’interno, e dopo averli im-mobilizzati, sotto la minac-cia della pistola, si fecero in-dicare dal gestore dove tro-vare l’incasso. Senza fare re-sistenza, spaventato dalla si-tuazione e soprattutto dellaminaccia dell’arma puntatacontro di lui, il gestore gliaprì la cassaforte contenen-te 19mila euro. L’indaginedei carabinieri di Merateportò all’individuazione deidue, grazie anche a teleca-mere e alcuni testimoni.Giovanni Cianci è accusatodi rapina aggravata e deten-zione di armada fuoco.Unadelle prove è un guanto conle sue impronte, ma nellamemoria difensiva l’imputa-to ribadisce: «Quei guantinon erano miei». La prossi-ma udienza sarà decisiva.

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••3CRONACHEDOMENICA 9 SETTEMBRE 2018

di ANGELO PANZERI

– MANDELLO LARIO –«QUESTA è la nostra Mecca». Ifan dellaGuzzi sono lì, davanti al-lo storico stabilimentodi viaParo-di, quasi in preghiera, scrutano lemoto di amici, si scambiano qual-che idea sui modelli, anche suquelli più datati, poi entrano a vi-sitare la galleria del vento, il mu-seo, e soprattutto l’angolo dellanuovissima V85 TT. Tutti in filaindiana, quasi ad attendere l’arri-vo di una star. «Questa è la nostraMecca - ripete Lorenzo Rizzello,48 anni, di Pordenone -.Unguzzi-sta non può non visitare questostabilimento, io sono innamoratodi questo simbolo».

MIGLIAIA di appassionati, gio-vani e meno giovani, italiani estranieri, si sono dati appunta-mento fin dalle prime ore di ieridavanti alla Guzzi, hanno visitatola fabbrica, nata nelmarzo 1921, eosservato imodelli che hanno fat-

to la storia delmotociclismo italia-no e di borgo lariano. «Negli anni’50 a Mandello in ogni famigliac’era almeno una persona che la-vorava alla Guzzi», commentanole persone più avanti in età. La cri-si, l’avvento di nuovi marchi e ca-se motociclistiche a livello mon-diale non hanno scalfito il mito eoggi la casa dell’Aquila è ancorpiù forte. «Sono giunto aMandel-lo – racconta Diego Zanga, 50en-ne, di Brescia – per vedere alcunimodelli e soprattutto per conosce-re da vicino la fabbrica». Migliaiadi persone hanno raggiunto la lo-calità lacustre per l’OpenHouse esfoggiavano unbiglietto con scrit-to “Io c’ero - settembre 2018“.

«Per noi – sostiene un gruppogiunto da Firenze – è un segno diappartenenza a una casa motoci-clistica e a un simbolo del nostroPaese». Al motoraduno sono pre-senti tantissimi stranieri: svizze-ri, inglesi e tedeschi su tutti.Ovunque, nelle vetrine di negozi

e locali, alle finestre delle case,moto e simbolo dell’Aquila sonoin bella vista, mentre in via Paro-di, dove sorgerà il Museo, sonopresenti centinaia di esemplari.Tra gli appuntamenti di richiamospiccano stand e spazi con la Cu-stom Road che raggruppa mecca-

nici e customizzatori e in piazzaLeonardoDaVinci sono esposti imodelli storici. Nella sala del Li-do lamostra “IlDuilio e la Guzzi:storie di un amore infinito” dedi-cata aDuilioAgostini, collaudato-re e pilota Moto Guzzi, ideatoredel motoraduno di Mandello e

primo presidente del Moto club.Curata dalla figliaAlis e daMarga-ret, compagna di vita diDuilio, ri-corda a dieci anni dalle morte lesue imprese e la passione per quelsimbolo che ha conquistato mi-gliaia di persone.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

I PROTAGONISTI

Unacoppiagiuntadall’Australiaha legatola tappaalmotoradunoeunagita sul lagodiComoper trascorrerela vacanzanel 2018

“ ““ “ “

Rimarranno tregiorniaMandello e sulLarioSandraeKurtSolterman(nella foto) 57e59anniprovenienti daSolettacittà aNorddella Svizzera

Abbiamo dedicato la mostraa Duilio, pilota che vinseimportanti garenegli anni ’50 con la Guzzicon il racconto dei successi

Ad ogni raduno scoproqualcosa di nuovoanche tra i vecchi modelli

Per anni ho guidato Hondapoi ho provato una Guzzie non l’ho più abbandonata

Sono rimasto affascinatodalla V85 TT e dalle novitàintrodotte dalla Guzzi

Ho sempre avuto il sognodi guidare il Californiamodello chemi affascina

Le giornate a Mandellosono un pellegrinaggionel tempio della moto

FOCUS

I più lontani

FLASHNella foto sopra

i guzzistiin via Parodi

davantiallo storicostabilimentoa sinistra Alise MargaretAgostini

nella mostradedicataa DuilioA destra

il nuovomodelloV85 TT

presentatoin anteprima

(Cardini)

Il cuoredei guzzisti batte forteMandello Lario invasa damigliaia di appassionati dell’Aquila DallaSvizzera

ALISAGOSTINI

L’EVENTO PIÙDI 10MILAPERSONEATTESENELLATREGIORNIDELL’OPENHOUSE

LAGALLERIADEL VENTOLOSTORICOMUSEOELANUOVISSIMAV85 TT

I NUMERI LEATTRAZIONI

LORENZORIZZELLO

MAUROPASTORE

DIEGOZANGA

ALESSANDROTAPINASSI

SARAMORONI

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•• 4 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2018

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di PAOLA PIOPPI– GUANZATE –

UNA CARAMBOLA ripetuta,che ha ridotto l’utilitaria a un gro-viglio di lamiere. Poi lo schiantocontro un muretto. Pochi attimiin cui il giovane conducente diuna Fiat 500 ha perso il controllodell’auto. Da quell’abitacolo accar-tocciato sono stati estratti i corpidi tre giovani senza vita, morti sulcolpo. Alfonso Tolone, 19 anni diFino Mornasco, che era alla guidadella sua macchina. Michele Du-chino, 20 anni e Alexander Solo-vyev, 21 anni, entrambi di Guan-zate. Un quarto amico, 21 anni an-che lui di Guanzate, che viaggiavasul sedile del passeggero anterio-

re, è stato estratto quasi illeso. Do-po lo schianto, e dopo quei pochiattimi di silenzio irreale che si so-no consumati nel pieno della not-te, si è scatenato uno spiegamentodi forze da ogni fronte, per cerca-re di salvare i ragazzi. Ma per tredi loro non rimaneva nulla da fa-re, morti sul colpo in quel ribalta-mento che si è concluso solo con-tro la recinzione di un’abitazione.

L’INCIDENTE è avvenuto pocoprima delle 3 della notte tra vener-dì e sabato in via Madonna, corri-spondente alla Provinciale 26. Ilgruppo di amici aveva appena con-

cluso la serata al bar One Shot diCaslino al Piano a Cadorago. Sali-ti su quell’auto, avevano percorsopochi chilometri, diretti verso ca-sa. Tolone avrebbe fatto il giro delpaese per accompagnare i tre ami-ci di Guanzate, per poi tornareverso Fino. L’auto ha percorso untragitto rettilineo, arrivando allarotatoria che incrocia via del Bo-sco. Gli accertamenti da parte del

Radiomobile dei carabinieri diCantù e della stazione di AppianoGentile sono ancora in corso, ma iragazzi con ogni probabilità pro-venivano dalla Provinciale, e han-no quindi svoltato a sinistra allarotatoria: non è escluso che sia ini-ziata qui la perdita di controllodell’auto, che si sarebbe più volteribaltata prima di finire contro ilmuro di cinta di un’abitazione,

non distante dal Santuario. Neiminuti successivi sono arrivati invia Madonna i soccorritori. I vigi-li del fuoco di Como e AppianoGentile hanno lavorato per aprirele lamiere della Fiat, adagiata suun fianco e irriconoscibile.

IL MEDICO del 118 ha man ma-no dovuto constatare il decesso ditre dei quattro giovani occupanti.Solo il quarto è uscito praticamen-te indenne da quello scontro infer-nale, trasportato in ospedale alSant’Anna con ferite giudicatenon gravi. La ricostruzionedell’incidente al momento è deltutto ipotetica, perché nessuno haassistito all’incidente. Non ci so-no testimoni di ciò che è accadu-to, se non le tracce lasciate dall’au-to prima di arrestare la sua corsa.Il ragazzo unico superstite dovràessere sentito dai carabinieri peraiutare a spiegare come sia accadu-to questo schianto, uno dei più tra-gici nel Comasco.

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– GUANZATE –

AMICI da sempre. Uniti dallapassione per il calcio, quando gio-cavano nelle giovanili, rimastiuniti negli anni. Vite e professio-ni diverse, ma il fine settimanapassato insieme. Come venerdì se-ra. I quattro giovani coinvolti nel-lo schianto avvenuto in via Ma-donna erano stati assieme, si era-no attardati al bar di Cadorago fi-no a pochi minuti prima di saliresulla Fiat 500 di Alfonso Tolone,che li avrebbe portati a casa. Me-no di dieci chilometri, il tempo difare il giro del paese. Ma l’auto, ap-pena arrivata a Guanzate, è impaz-zita, sfuggita al controllo del suoconducente, imprigionando tuttial suo interno. Una tragedia che

arriva a gettare sconcerto in tuttala comunità di Guanzate, che inquesti giorni sta celebrando la fe-sta padronale, il cui fulcro è il san-tuario di Maria, che sorge a pochimetri dal luogo dello schianto.

IERI gli organizzatori hanno pas-sato la giornata a decidere in chemodo affrontare gli ultimi duegiorni di festa, mentre il cordo-glio per quanto era accaduto ser-peggiava per il paese. «L’inciden-te di ieri lascia in tutti noi unenorme senso di vuoto, impoten-za e sgomento. In questi casi le pa-role sono sempre superflue. Cistringiamo forte intorno alle fami-glie dei ragazzi e siamo loro vici-ni». È il messaggio diffuso ieri daIniziativa Viva, il gruppo politico

di maggioranza, guidato dal sinda-co Cinzia Negretti. «Quanto acca-duto è stato un impatto molto for-te per noi», dice il primo cittadi-no, che prosegue: «Martedì seraavremo il consiglio comunale, edè stato deciso di osservare un mi-nuto di silenzio, come segno di ri-spetto. Sono sconcertata da que-sta tragedia, come sindaco ma an-che a livello personale. Ho figlidella stessa età di questi ragazzi,continuo a pensare che una cosacome questa, per un genitore, èun dolore che non ti abbandonaper il resto della vita, che nonpuoi rimarginare. Non si è parla-to d’altro oggi a Guanzate, l’interacollettività è molto scossa per ciòche è accaduto. È un dispiacereimmenso, lo dico come sindaco ecome genitore». Pa.Pi.

ILCORDOGLIO IL SINDACONEGRETTI: «SIAMOTUTTI MOLTO SCOSSI»

Uniti dal calcio e da una fine assurda

Tremorti nel grovigliodi lamiereGuanzate,muoiono nello schianto contro unmuro: erano tutti ventenni

DOLORE Ieri in via Madonna è stato un via vai di amici e parentisul luogo del violento schianto. Inmolti hanno lasciato fioriproprio nel punto in cui la 500 dei ragazzi ha impattato il muro (Cusa)

A perdere la vita sonostati, dall’alto:Alexander Solovyev21 anniAlfonso Tolone, 19 anniMichele Duchino, 20 anniTutte le foto sono trattedai rispettivi profiliFacebook dei ragazzi

SOCCORSI INUTILI La Fiat 500 irriconoscibile dopo lo schiantoalle 3 della notte tra venerdì e ieri lungo via Madonna (Cusa)

LA DINAMICAPer cause da chiarireil conducente perde il controlloe l’auto carambola più volte

FOCUS

Levittime

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••5CRONACHEDOMENICA 9 SETTEMBRE 2018

LACOMOROMANA IL RITROVAMENTO L’AUSPICIOLASIMILANFORAÈSTATARINVENUTASOTTOL’EXCRESSONI

ORA ILMINISTEROPOTREBBETRATTARECON ILPRIVATOLACESSIONEDELL’AREA

di ROBERTO CANALI– COMO –

UNA SCOPERTA che potrebbecontribuire a ridisegnare i confinidella Como romana, l’urna ripienadimonete d’oro ritrovatamercole-dì nell’ex cinema Cressoni. Un ve-ro e proprio tesoro che più che aun ricco patrizio potrebbe essereappartenuto a un’istituzione dellacivitas, che già allora aveva un’im-portanza strategica dal punto di vi-sta commerciale, per la presenzadel lago, e militare come baluardoper le incursioni delle orde barba-richedirette verso la PianuraPada-na.

DI SICURO con la fortuna ritro-vata nella simil anfora rinvenutain via Diaz, che in realtà è un con-tenitore più pesante di pietra olla-re con deimanici che fanno pensa-re a una sorta di bollitore, si sareb-be potuto armare un esercito o ne-goziare in caso di assedio la resa diuna città, magari della stessa Co-mo che era difesa damura possen-tima temeva ugualmente le incur-sioni dei barbari. Un mistero nelmistero che solo gli archeologi po-tranno chiarire, anche se occorre-rà tempo e probabilmente nuoviscavi.«Se la proprietà in cui questo ecce-zionale ritrovamento è stato effet-tuato fosse pubblica non avrei al-cundubbio a chiedere di sospende-re i lavori e intensificare gli inter-venti di scavo per portare alla lucequanti più reperti possibili – spie-ga il Soprintendente della Lom-bardia, Luca Rinaldi –. Invece sitratta di una proprietà privata equindi dobbiamo tenere in debitaconsiderazione le esigenze e gli in-teressi dei proprietari. Di sicurodal nostro punto di vista questo èun sitomolto promettente e il teso-ro è solo l’ultimo di una serie di ri-

trovamenti significativi. Mi riferi-sco in particolare ad alcune epigra-fi e iscrizioni che i nostri espertistanno studiando. È ancora prestoper trarre delle conclusioni, ma lasensazione è che un tempo lì sottonon vi fosse una villa privata, maun edificio pubblico. Certo le ope-razioni di scavo non sono sempli-ci, dobbiamo tener conto del feno-menodella subsidenza che fa affio-rare l’acqua nel perimetro del can-tiere. Comunque considerandol’epoca romana l’urna non è statatrovata a una grande profondità, ilche ci induce a pensare che lì sottopotrebbe esserci ancora altro».

LASPERANZA è che dopo il cla-moremediatico suscitatodalla sco-perta, il ministero dei Beni Cultu-rali si faccia avanti per trattare con

il privato e valutare l’acquisizionedell’area,magari in collaborazionecon il Comune che solo con le ol-tre trecento monete d’oro zecchi-no ritrovate potrebbe allestire unintero museo.«Stiamo lavorando con microsca-vo nell’urna – conclude il Soprin-tendente –, alcune monete sono diperiodo tardo imperiale, ma altrepotrebbero essere di secoli prece-denti. Lemonete romane e in par-ticolare quelle metalli pregiato co-me l’oro non andavano fuori corsocome capita con le valute attuali,per questo quell’urna rappresentaun vero e proprio scrigno del tem-po per tutti gli appassionati di nu-mismatica e storia antica».

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Focus

Se la proprietà del terrenofosse stata pubblicanon avrei avuto dubbi:sospensione dei lavoriIn questo caso è più difficile

Monete, è solo l’inizioIl soprintendente: lì sotto potrebbe esserci altro

TESOROLa quantitàè così ingentechenon è esclusopossa essereappartenutoa un entepubblicodella civitaspiuttosto chea un patrizio

Sono oltre trecentole monete romanein oro zecchinoAlcune sono del periodotardo imperiale

LUCARINALDI

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•• 6 CRONACHE DOMENICA 9 SETTEMBRE 2018

di ROBERTO CANALI– ERBA –

NELL’ANNO della sua morte,avvenuta il 21 aprile, Erbanonpo-teva che tributare la propria bene-merenza civica a Carlo Castagnacapace di stupire l’Italia interaperdonando Olindo e Rosa chenel loro impeto di follia gli stermi-narono la famiglia. Era l’11 dicem-bre del 2006 quando i telegiornalidi tutta Italia si affacciaronosull’orrore del cortile di via Diazche da allora divenne il luogo del-la “strage di Erba”. Una tragediaimpossibile da dimenticare concuiCarloCastagnahadovuto con-vivere fino alla fine dei suoi gior-ni, trovando la forza di prenderele distanze attraverso il perdono el’impegno nel volontariato che èstato una delle costanti della suavita.

«PAPÀ sarebbe stato molto con-tento di questo riconoscimento –ha detto senza riuscire a trattene-re le lacrime il figlio Pietro che in-sieme al fratello Giuseppe ha pre-so parte alla cerimonia che si èsvolta nel parco Majnoni –, lui èstato un grande esempio per noisotto tutti i punti di vista, in parti-colare quellomorale».Nellamoti-vazione del premio, l’Eufemino,che la città di Erba ogni anno con-segna ai propri cittadini beneme-riti, il riconoscimento anche al

ruolo di imprenditore capace difare grandi cose anchenella sua vi-ta pubblica, come consigliere e as-sessore al Commercio prima e co-me anima della Caritas e dell’As-sociazione Padre Aristide Pirova-no.

«OGGI ERBA si appresta a ono-rare i propri figli migliori – haesordito il sindaco, Veronica Ai-roldi – con l’Eufemino si intendericonoscere il talento, un pensie-ro positivo che non è solo un pre-

mioma il simbolo di una città cheaspira all’eccellenza. Le personeche oggi premiamo hanno datouna scintilla di infinito ancor piùpreziosa in unmondo che vira sulvirtuale dove i like su Facebooksembrano contare più dell’amici-zia e i rapporti reali. Per questo ab-biamo scelto di onorare personeche rappresentano i nostri valoritradizionali, chi ha fatto del lavo-ro la propria eccellenza, personechenon si sono arrese di fronte al-le difficoltà. Alla fine la scelta è ca-duta su tre imprenditori e un arti-

sta e da sindaco posso dire che sia-mo una città fortunata perché ab-biamo al nostro interno personeeccezionali come queste». Insie-me a Carlo Castagna sono statipremiati con l’Eufemino gli im-prenditori Giuseppe NazzarenoRoda presidente del gruppoTrafi-lerie San Paolo, Albino Vanossifondatore dell’Aldap e altre azien-de specializzate nella creazione diutensili per la lavorazione delme-tallo duro, e l’artista Luigi DinoGuida noto pittore e acquarelli-sta.

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Erbapremia i suoi figlimiglioriQuest’anno l’Eufemino è andato a tre imprenditori e un artista

– COMO –

TUTTI PAZZI per il Barbarossaa Como, approdato ieri pomerig-gio in piazza Cavour dopo unabreve traversata del primo bacinodel lago, accolto da un corteo difanti e dame in costume. Il battesi-mo del Palio del Baradello cheper tre settimane animerà la città,anche se il via vero e proprio c’èstato il 30 agosto, con l’accensio-ne del cero votivo in Sant’Abbon-dio nella giornata dedicata al pa-trono. Come i partecipanti a unamini Olimpiade, anche se in co-stumi medievali, ieri pomeriggioi capitani hanno giurato la loro fe-deltà all’imperatore e la correttez-zanei tornei. In serata sotto il bro-letto si è svolta una cenamedieva-le in collaborazione con l’associa-zione Cuochi di Como.

LA PRIMA gara già oggi a parti-re dalle 17, con il palio delle Lu-cie che compiranno una breve re-gata lungo il tratto di riva che daVilla Olmo arriva a Villa Erba.Nel corso del pomeriggio spetta-coli di sbandieratori, falconieri edimostrazioni di danze medieva-

li. «Abbiamo grandi ambizioni eci siamoorganizzatimeglio per di-ventare internazionali – spiegaLaura Bordoli, presidente del pa-lio –. Vogliamo attirare a Comoun turismomedievale, un fenome-no che in Italia sta crescendo e stadiventando importante anche dalpunto di vista economico. Il Palio

del Baradello è momento di festama vuole offrire anche un appro-fondimento storico e culturale».Nonèun caso che accanto allema-nifestazioni folcloristiche fino a fi-ne settembre ci saranno anche vi-site guidate aimonumenti cittadi-ni. Ro.Can.

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COMO ENTRANEL VIVO IL PALIODEL BARADELLO. OGGI REGATA STORICA

ColBarbarossa un tuffo nelMedioevo

Unodei tre riconoscimentièandato aCarloCastagnamorto il 21aprileA ritirarlo, commossii due figli PietroeGiuseppe:«Èstatoungrandeesempiosoprattuttomorale»

Siparte oggi alle 17con il palio delleLuciePoi seguirannoscenografici spettacolidi sbandieratorifalconieri edimostrazionidi danzemedievali

L’arrivodell’imbarcazionecon ilBarbarossaaccolto inpiazzaCavourdauncorteodi fanti e dame in costumeI capitani poihannogiurato la lorofedeltà all’imperatore

DALTERRITORIO

IN POSALa sindacaVeronica Airoldicon la fasciatricoloree i cittadiniche hannoricevutola benemerenzaI primi dueda sinistra sonoi figli di CarloCastagna (Cusa)

IL TRIBUTOAI VALORI TRADIZIONALILABENEMERENZAÈSTATACONSEGNATAANCHEAGIUSEPPENAZZARENOALBINOVANOSSI E LUIGI DINOGUIDA

COMEUNTEMPO I figuranti appena dopo lo sbarco (Cusa)

FOCUS

Inmemoria

Il programma

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La traversata

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Sondriowww.ilgiorno.it/sondrio - e-mail: [email protected]

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Domenica 9 settembre 2018Redazione: via Carlo Porta, 23/25 - Lecco - Tel. 0341 350648· Pubblicità: SPM - Sondrio - Tel. 0342 200380 - Fax 0342 573063, e-mail: [email protected]

– BIANZONE –UNA SERATA informativa sull’orso, ein particolare sull’esemplare che in que-sti mesi sta attaccando le arnie nella zonatra Ponte e Bianzone, fino al confine conla Svizzera. Un incontro per cercare di co-noscerlo meglio, sapere le sue abitudinie, soprattutto, come potersi difendere dal-le sue incursioni. Ma, proprio mentre api-coltori ed esperti si confrontavano, lui,l’orso senza nome che sta passeggiandoin Valtellina dalla primavera, ha fattouna nuova incursione, questa volta aSpriana, in località Marveggia. C’è qual-cosa di ironico, ma non certo per l’apicol-tore che si è visto distruggere le arnie,proprio come è successo ad altri in que-ste settimane.

E PROPRIO per difendersi dagli attac-chi del plantigrado, come detto, venerdìsera a Bianzone è stata promossa una se-rata informativa dal titolo «L’orso brunoin Valtellina: tra conservazione e gestio-ne», con relatori d’eccezione: Mauro Be-lardi del Wwf Programma europeo Alpi,Elisabetta Rossi di Regione Lombardia,e Maria Ferloni, tecnico faunistico della

Provincia e referente territoriale per igrandi carnivori. «Negli ultimi tre anni –ha spiegato – sono passati in Valtellinapiù di venti orsi, undici li abbiamo trac-ciati geneticamente. Si tratta in tutti casidi maschi giovani provenienti dal Trenti-no, dove 18 anni fa è nato il progetto “Li-fe ursus”. Tendenzialmente, quando sistaccano dalla madrea poi si mettono acamminare e passano anche dalla Valtel-lina. Cercano cibo, poi quando sono piùgrandi e vogliono accoppiarsi tornano inTrentino, dove si trovano gli esemplarifemminili. Nel 2018 dovrebbero esseretransitati in provincia quattro plantigra-di: due di loro, tra cui M18, l’unico dota-to di microchip, stanno più che altro inValcamonica, e ogni tanto sconfinano danoi. Uno, poi, sembrerebbe essere statoavvistato in Valgerola. L’ultimo è l’orsoche sta effettuando incursioni negli apia-ri tra Sondrio e Tirano, ma anche in Sviz-zera. Stiamo ancora analizzando i cam-pioni genetici raccolti, ma pensiamo sitratti dello stesso esemplare». Infine l’in-vito agli apicoltori a installare i recintielettrificati: «Pericoli per l’uomo non cene sono». Susanna Zambon

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ZONAPROTETTA È il periodo giustoper ascoltare il bramito del cervo (CdG)

– BORMIO –

«ADDENTRATI nel bosco tra la metà disettembre e la metà di ottobre e prestamassima attenzione ai suoni della natura.Silenzio. Poi un fruscio dei rami mossi dalvento, il fragore dell’acqua di un torrentein lontananza e poi… il bramito di uncervo. Prova anche tu l’escursioneautunnale più emozionante del ParcoNazionale dello Stelvio». È senza dubbioaccattivante l’invito che «Bormiomarketing» estende a tutti gli amanti dellanatura, quello, cioè, di vivereun’esperienza unica, a piedi o in e-bike,alla scoperta della stagione degli amori deicervi. «Ogni anno, da metà settembre ametà ottobre circa, i cervi maschi sisfidano a suon di bramiti (simili a rochimuggiti) e cornate, per conquistare lefemmine prevalendo sui compagni vecchi– spiegano dall’ufficio turistico dellaMagnifica Terra -. Camminando per iboschi, è facile udire questo suggestivo«duello vocale»: un evento della naturache riempie di meraviglia e stupore». Madove è possibile ascoltare il bramito delcervo? «Tra le valli dove è più facile viverequesta esperienza, consigliamo la ValZebrù (in Valfurva) e la Valle del Gallo (inValdidentro – Cancano)». Il Parcoorganizza escursioni a piedi accompagnatidalle guide dell’ente e da esperti zoologi, esu richiesta le guide alpine portano neiluoghi in cui è più facile l’osservazioneravvicinata degli animali selvatici. S.Z.

«Regione Lombardiaha chiesto che l’Unione europeainserisca le recinzionielettrificate a protezionedelle arnie tra gli interventiammissibili a finanziamento»

BORMIO STAGIONE DELL’AMORE

Il Parco Stelvioattira i turistigrazie al cervo

Da sinistra Mauro BelardiDa sinistra Mauro Belardi(Wwf), Alan Delle Coste(Wwf), Alan Delle Coste

(sindaco di Bianzone)(sindaco di Bianzone)Elisabetta Rossi (Regione)Elisabetta Rossi (Regione)eMaria Ferloni (Provincia)e Maria Ferloni (Provincia)

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ElisabettaRossi

Hacolpito inValmalencoHacolpito inValmalencomentre aBianzonementre aBianzonesi teneva un incontrosi teneva un incontrodedicato ai selvaticidedicato ai selvatici

L’orso fa ancoradanni

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•• 8 CRONACHE DOMENICA 9 SETTEMBRE 2018

di SUSANNA ZAMBON– ALBOSAGGIA –

ERA STATOCONDANNATO in viadefinitiva a un anno e due mesi di reclu-sione, ma al momento della sentenza erafuggito in Germania per evitare il carce-re. Dopo diversi mesi di latitanza è statoarrestato, ormai alcune settimane fa, un30enne di Albosaggia di cui non sonostate rese note le generalità. Ma la vicen-da è a dir poco curiosa. Come detto, infat-ti, il giovane valtellinese aveva deciso didarsi alla latitanza, dopo che la condan-na per alcuni furti commessi tra la pro-vincia di Sondrio e quella di Como è di-

ventata definitiva.Una sentenza che per lui significava car-cere per un anno e due mesi. Troppi peril 30enne, che non voleva fare nemmenoun giorno in cella ed è scappato in Ger-mania, rendendosi irreperibile.

FORSEPENSAVA di averla ormai fat-ta franca, forse credeva che se fosse torna-te in Valtellina nessuno se ne sarebbe ac-corto e, dopo la breve vacanza, sarebbepotuto tornare tranquillamente in Ger-mania per continuare nella sua nuova vi-ta da uomo libero. Così, però, non è sta-

to. A metà agosto il giovane, il cui telefo-no cellulare era tenuto sotto controllo da-gli inquirenti che ne seguivano le tracce,è stato tratto in arresto nell’abitazionedei suoi famigliari ad Albosaggia, doveaveva deciso di tornare per qualche gior-no di ferie.

È STATO QUINDI CONDOTTO incarcere, dove sconterà la condanna adun anno e due mesi per furto.Sempre sul fronte della cronaca, un ri-chiedente asilo nigeriano di 30 anni èstato arrestato nella notte tra mercoledì

e giovedì con l’accusa di danneggiamen-to, resistenza e lesioni a pubblico ufficia-le. I carabinieri sono stati chiamati daivicini di casa dell’uomo a Cosio Valtelli-no, che hanno sentito le urla dello stra-niero che stava inveendo contro la mo-glie alla presenza anche dei due figliolet-ti. All’arrivo dei militari dell’Arma, l’uo-mo ha dato ancora più in escandescen-ze: prima ha strappato di mano ad unodei carabinieri la torcia che aveva in do-tazione, scagliandola a terra, poi ha ag-gredito fisicamente i due militari. Ed èscattato l’arresto.

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Scappa inGermania, presoUngiovane di Albosaggia doveva scontare 14mesi di carcere

IMPEGNODue gli arresti operati dagli uomini in divisa (ANP)

– SONDRIO –

OLTRE100partecipanti e 32 vei-coli d’epoca in mostra: questo ilbilancio, più che positivo – tenen-do conto dell’inclemenza del me-teo – del raduno organizzato alpasso del Tonale dal Club 105 del-le Frecce Tricolori della Valtelli-na e della Valchiavenna. Il radu-no di veicoli storici risalenti allaGrande Guerra, organizzato dalclub sondriese, si è concluso tra lasoddisfazione generale: tra Pontedi Legno e Vermiglio, passandoper il Tonale e per le trincee a 2mi-la e 3mila metri di quota. I duegiorni dedicati alla memoria dellaPrima guerra mondiale hannopermesso di tramandare il ricor-do, alle giovani generazioni, diquegli eventi drammatici, incisiprofondamente nella memoriadei territorio sui quali quella tre-menda guerra è stata combattuta.«Per noi questa manifestazione èmolto significativa – commenta ilpresidente del Club 105 delleFrecce Tricolori della Valtellina edella Valchiavenna Renato Vero-na - ricordare la Prima Guerramondiale significa trasmettere airagazzi la consapevolezza della di-sumanità degli eventi bellici e del

sacrificio di moltissimi giovani,mandati a combattere sui ghiac-ciai delle Alpi, in condizioni proi-bitive, per difendere la propria Pa-tria».Particolarmente carica di signifi-cato la deposizione della coronacommemorativa – al tempietto vo-tivo del Passo del Tonale – per icaduti della Grande guerra, siaper i martiri italiani sia per quelliaustriaci. Gli organizzatori hannoanche deciso di donare alle autori-tà presenti – tra loro anche unarappresentanza di reduci statuni-tensi – 18 targhette commemorati-ve del raduno. M.B.

IFATTIDELGIORNO GLI INQUIRENTI AVEVANOMESSOSOTTOCONTROLLOIL TELEFONODELGIOVANE

UNRICHIEDENTEASILOÈFINITONEI GUAIPERRESISTENZAELESIONI

INTERCETTAZIONI NIGERIANO

NELTEMPIETTO Il saluto

SONDRIOCON IL CLUB 105 FRECCE TRICOLORI

Il ricordo deiCaduti sul Tonale

·OGGI GIULIO e Lorenzo Valli, 25 e 16anni, fratelli di Teglio, concluderanno illoro lungo viaggio in kayak, iniziato il 21maggio scorso da Venezia. Saranno aGenova, dopo 111 giorni e oltre 3.000 kmdi coste italiane. Il sogno che li ha guidati èriassunto in poche parole ed è semplice:circumnavigare l’Italia.

Teglio

·OGGI, a partire dalle 17, il Mambo pub diPiateda ospiterà il “Memorialmemorabile”, in ricordo di Ezio Giorio,noto esercente sondriese, titolare pertanti anni del bar “Club 57”,prematuramente scomparso un anno faall’età di 57 anni.

Un lungo concertoper ricordareEzio Giorio

Piateda

·TRE PERSONE sono rimaste feritenell’incidente avvenuto ieri, attorno alle12.20, lungo la 38 dello Stelvio, all’altezzadel territorio comunale di Villa di Tirano.Per cause ancora in corso diaccertamento, due auto si sono scontratefrontalmente. Nessuno, fortunatamente,versa in gravi condizioni.

Lagrande impresa con il kayakI due fratelli oggi aGenova

in breve

Scontro fra due autoIl bilancio è di tre feriti

Villa di Tirano

TRADITO DAL CELLULAREIl 30enneera tornato a casadai genitori nel paesealle porte del capoluogo

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•• 10 CRONACHE DOMENICA 9 SETTEMBRE 2018

– SONDRIO –

UNA VERTENZA da parte di Fil-cams-Cgil è stata presentata nei confron-ti dell’Inps a difesa dei diritti dei lavora-tori impegnati nei servizi di ristorazio-ne, pulizia e ausiliariato nelle scuole.In provincia di Sondrio, 60 dipendentidelle grosse ditte committenti dei servi-zi di mensa e pulizia nelle scuole, infat-ti, si trovano ogni estate (periodo di so-spensione delle lezioni) a non poter acce-dere alla disoccupazione.

LA RAGIONE, spiega Marina Pensa,segretario di Filcams-Cgil «è un cavillonormativo. Finché non verrà cambiatala legge, Inps può fare poco: noi chiedia-mo comunque che si aggiri l’ostacolo e

che queste persone possano essere accre-ditate per ricevere l’indennità di disoc-cupazione (Naspi). Almeno i dipenden-ti a tempo indeterminato. Tutti i lavora-tori stagionali, infatti, ne hanno diritto.Loro, invece, non possono beneficiarenemmeno degli assegni familiari».Viene a mancare anche la contribuzioneutile al calcolo per l’accesso alla pensio-ne: l’Inps, in questo caso, non considera

per il diritto all’accesso alla pensione 52settimane all’anno, ma solo 40 o 44 a se-condo che l’attività sia svolta nelle scuo-le dell’infanzia o negli altri ordini e gra-di di istruzione.

LE STESSE SETTIMANE che do-vrebbero essere accreditate (tolte quelledi sospensione) vengono poi ulterior-mente ridotte in base alla contribuzioneannuale versata. La disparità di tratta-mento di questi lavoratori rispetto ad al-tri è stata riconosciuta dalla Corte diGiustizia Europea già dal 2010.Attualmente hanno aderito all’iniziati-va di Cgil 23 lavoratori, ma la speranzadel sindacato è di coinvolgere quantepiù persone possibile. Laura Taddei

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– CHIAVENNA –

È STATA INAUGURATA ierila «Casa delle eccellenze», la tenso-struttura che, nel parco di Prato-giano, ospiterà, per la durata dellaSagra dei Crotti di Chiavenna, leeccellenze agroalimentari e arti-gianali del territorio. Ben 30 leaziende che hanno deciso di farparte della «vetrina», in grado didare spazio e risalto ai prodotti ti-pici del territorio, sfruttando la vi-sibilità e l’affluenza turistica lega-te alla Sagra dei Crotti che, que-st’anno – complice il bel tempo –sembrerebbe registrare numeri ditutto rispetto.

«LA CASA delle eccellenze –commenta Davide Bernia, tra gliorganizzatori degli stand – giuntaalla sua seconda edizione, si pre-senta, anche quest’anno, comepunto di riferimento per le eccel-lenze del territorio: dal legno,all’edilizia, dalle confetture allabrisaola. Tutto il meglio della Val-chiavenna trova qui il suo spazio.

Molto produttiva la sinergia di in-tenti e di sforzi messi in capodall’Unione dei commercianti eda quella degli artigiani che han-no saputo collaborare insieme perrendere tutto questo possibile».Ad aver trovato spazio nella strut-tura ospitata a Pratogiano anche idue sponsor della Sagra: il Gallet-to Vallespluga e l’acqua mineraleFrisia che, in vista della prossimariapertura degli stabilimenti diPiuro, ha chiesto ai bambini di di-segnare la futura bottiglia d’acquaminerale. Presenti, e non potevaessere altrimenti, anche i produt-tori della rinomata brisaola, eccel-lenza alimentare della Valle delMera: «La nostra brisaola – spie-ga orgoglioso Stefano Ciabarri,della «Ma officina gastronomica»di Madesimo – è l’unica, in tuttala Valchiavenna, a venire prodot-ta rigorosamente senza l’utilizzodi conservanti. La nostra è la ricet-ta autentica della tradizione e sia-mo qui a presentarla, orgogliosa-mente, al pubblico. Tra i nostri

prodotti spicca anche il salame disuino nero di Samolaco, una raz-za autoctona del piano della Val-chiavenna che, da alcuni anni, èstata recuperata da un’azienda delposto». In «trasferta» da Berben-no, invece, è Sabrina Valenti dellaFrutticultura Alpina: «Per noiquesta è la prima volta a Chiaven-na – confida – I nostri prodotti so-

no succhi e confetture principal-mente a base delle nostre mele.Offriamo però anche trasformatidi mirtilli, ciliegie e lamponi. Ab-biamo voluto essere qui per averela possibilità di farci conoscere,anche al di fuori dell’ambito pro-vinciale: siamo sicuri che, ancheil solo fatto di essere presenti ad

una manifestazione così legata alterritorio sia, di per sé, un fattomolto positivo». Miele provenien-te da tutta la Valchiavenna quelloofferto dalla ditta di Apicoltura diAntonio Pace: «I nostri alveari –spiega il proprietario – sono dislo-cati su tutto il territorio, da Ver-ceia fino ad arrivare a Madesimocon il nostro miele prodotto in al-ta quota. Questa è un’ottima occa-sione per farci conoscere e apprez-zare dal territorio nel quale ci tro-viamo ad operare». Nella «Casadelle eccellenze» hanno trovatoposto anche gli artigiani chiaven-naschi come Fabiano Scuffi che,con la sua liuteria, ha voluto esse-re presente per esporre i suoi bas-si e le sue chitarre elettriche:«Questo è un ottimo modo per far-si conoscere non solo dal pubbli-co ma anche dagli altri artigiani.Credo sia molto importante avereuna buona rete di conoscenze coni propri colleghi e questa tenso-struttura è un eccellente punto diritrovo». Michele Broggio

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A Chiavennail taglio del nastro

nello spazio espositivodedicato

ai prodotti artigianalinell’ambito

della Sagra dei crotti

A Chiavennail taglio del nastro

nello spazio espositivodedicato

ai prodotti artigianalinell’ambito

della Sagra dei crotti

Eccellenze sul Mera “

C’è un cavillo normativoFinché non verràcambiata la leggel’Inps può fare poco

Eccellenze sul Mera

ECONOMIA

IMPEGNOMarina Pensa rappresentantesindacale della Camera del lavoro di Sondrio

OGGIALLE 15APRATOGIANOILCONCORSODIPINGERECON IL VINO

L’ACQUAFRISIAHA IDEATOUNCONCORSOPER I BAMBINI

APPUNTAMENTI UNANUOVABOTTIGLIA

«Addetti pulizie delle scuole penalizzati»Labattaglia del sindacato per la disoccupazione estiva

I nostri alvearisono dislocatisu tutto il territorioda Verceia a Madesimo

Questo è un ottimomodoper farsi conoscerenon solo dal pubblicoma anche dai colleghi

Per noi questaè la prima voltaa Chiavenna. Proponiamosucchi e confetture

HANNODETTO

AntonioPACE

Molto produttivaè la sinergiafra commerciantie artigiani della Valle

FabianoSCUFFI

SabrinaVALENTI

DavideBERNIA

MARINAPENSA

NUMERISono trenta le dittechehanno decisodi partecipare alla rassegna

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••11GIORNOENOTTEDOMENICA 9 SETTEMBRE 2018

Lepiù vistedi ieri 1 2Guarda tutte le fotogallery

degli eventi suwww.ilgiorno.it

GLI STESSI luoghi, la stessa emozione di cin-quant’anni fa, quando Josephine edEnzo si giu-rarono amore eterno a Malta, il 7 settembre del1968, coronandouna storia d’amore iniziata gra-zie a un’annuncio sul “Giorno”.La coppia saba-to ha festeggiato le nozze d’oro sull’isola nelMe-diterraneo con la figliaMariagabriella, infermie-ra al San Raffaele diMilano, il figlio Davide, fi-sico a Roma, i tre nipotini - Stefano di 10 anni,Giulia di 7 e Angelica di 2 - e tanti ospiti arriva-ti dall’Italia, daMalta e dall’Australia. Cinquan-

tacinque anni fa Josephine Mula, non ancoramaggiorenne, abitava aMalta e cercava un ami-codi penna italiano. Pubblicò quindi un annun-cio sulla rubrica “Corrispondenza internaziona-le” del “GiornodeiRagazzi”. InnocenzoD’Emi-liano, 20 anni, era in vacanza a Ponte di Legno.Quasi per caso gli cadde l’occhio su quell’an-nuncio, tempo dopo iniziò un fitto scambio dilettere e nacque una storia d’amore proseguitapermezzo secolo.Nel 1968, dopo le nozze, scris-sero una lettera al “Giorno”: «Sposi grazie al vo-

stro giornale». Un ringraziamento che ripetonocinquant’anni dopo, stringendo tra le mani lacopia del quotidiano con l’articolo sulla loro sto-ria emozionante. «La festa è stata bella nella suasemplicità - spiegano - eravamo in 50 tra paren-ti e amici, venuti anche dall’altra parte delmon-do. La messa nella parrocchia degli italiani aMalta, Santa Caterina, è stata officiata dal parro-codonGino e dadonMario,missionario france-scano venuto dall’Australia. Per noi è stato ilmomento più toccante». La festa all’hotel Phoe-nicia a Floriana. Nella stessa sala dove, cin-quant’anni fa, Josephine ed Enzo festeggiaronoil loro matrimonio.

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LASTORIA JOSEPHINE ED ENZOHANNOCELEBRATOLENOZZED’ORO

Grazie al “Giorno” 50 anni d’amoreAMalta un’emozione senza fine

NbaFanZoneMagicoBillups

Siamo diventati amici di pennaleggendo un annuncio sul giornaleed è nata così una storia d’amoreLa festa è stata bella e sempliceC’erano figli, nipoti e tanti parenti

Bus in Darsenaspot da “giallo”

JosephineMulae il maritoEnzoD’Emilianocon i figli DavideeMariagabrielladonGinoe il missionariodonMarionella chiesadi Santa Caterinaa La VallettaIn basso la festaall’hotel Phoenicia

L’EVENTO

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