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XIII Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali

Reggio Emilia, 23 settembre 2010

Tecniche di produzione integrata e Tecniche di produzione integrata e residui di prodotti fitosanitari negli residui di prodotti fitosanitari negli

alimentialimenti

Roberto CapurroRoberto CapurroSata – Cadir Lab

XIII Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali

Reggio Emilia, 23 settembre 2010

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Chi siamo e cosa facciamo

Sata S.r.l., nata nel 1986 come studio agronomico tecnico

associato, è una società di agronomi con la finalità di soddisfare la

richiesta di servizi per la consulenza e il controllo dell’intera filiera

vegetale su tutto il territorio nazionale.

Sata, ha ampliato nel tempo i servizi offerti, passando dalla

sperimentazione e consulenza per la produzione, alla

consulenza organizzativa, fino all'attività di verifica ed analisi.

Il costante dinamismo e la necessità di sviluppare il settore analitico

hanno portato nel 1993 Sata a costituire, con altri partner del mondo

produttivo il laboratorio Cadir Lab .

I nostri principali clienti sono i diversi soggetti della filiera: aziende

produttive, aziende di mezzi tecnici, centri di condizionamento,

catene distributive.

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Indice intervento

Residui di prodotti fitosanitari – Normativa e Richieste del mercato

Un po’ di storia

Controlli analitici

Conclusioni

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Inquadramento storico sulla problematica difesa integrata e residui

1987

1999

1998

1989 1995

1990NATURAE

Applicazione misure agroambientali (Reg

CE 2078/92)

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2000

2007

2003-2005

EUREP GAP

GREEN PEACE in Germania

2008

Armonizzazione residui nella UE

Linee Guida Nazionali Prod

Integrata

Forte impulso alla produzione

biologica

Inquadramento storico sulla problematica difesa integrata e residui

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Disciplinari /Linee Guida NazionaliPrincipi generali

Da “Linee guida nazionali per la produzione integrata delle colture: difesa fitosanitaria e controllo delle infestanti “– anno 2010 – Introduzione…….. Particolare importanza va quindi riposta, nel rispetto della normativa vigente, nell’attuazione di interventi tesi a: • adottare sistemi di monitoraggio razionali che consentano di valutare adeguatamente la situazione fitosanitaria delle coltivazioni;• favorire l’utilizzo degli ausiliari; • promuovere la difesa fitosanitaria attraverso metodi biologici, biotecnologici, fisici, agronomici in alternativa alla lotta chimica;• limitare l’esposizione degli operatori ai rischi derivanti dall’uso dei prodotti fitosanitari, (dispositivi di protezione personale, DPI, ecc.) vedi allegato 3;• razionalizzare la distribuzione dei prodotti fitosanitari limitandone la quantità lo spreco e le perdite per deriva: definizione di volumi d’acqua di riferimento e metodiche per il collaudo e la taratura delle attrezzature(ecc.) vedi allegato 3;• limitare gli inquinamenti puntiformi derivanti da una non corretta preparazione delle soluzioni da distribuire e dal non corretto smaltimento delle stesse;• ottimizzare la gestione dei magazzini in cui si conservano i prodotti fitosanitari;•smaltire adeguatamente i contenitori dei prodotti fitosanitari.

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Disciplinari /Linee Guida Nazionali: esclusione sostanze attive autorizzate per:

tossicità operatore, impatto su organismi non bersaglio, etc..Il caso della carota: numero di sostanze attive

Tipologia Norma di riferimento 2000 Revoche (-)/ Nuove aut.(+) 2010

FungicidiAutorizzaz. impiego 12 - 4 / + 2 10

DPI E. Romagna 6 7

Insetticidi, limacidi,

nematocidi

Autorizzaz. impiego 30 -17 / + 4 17

DPI E. Romagna 9 13

ErbicidiAutorizzaz. impiego 22 -7 /+1 16

DPI E. Romagna 9 10

• Tra 2000 e 2010 si registra una sostanziale riduzione delle sostanze autorizzate all’impiego, mentre l’ossatura del DPI rimane sostanzialmente stabile.•In pratica dal Disciplinare di Produzione Integrata erano escluse già nel 2000 sostanze attive con profilo tossicologico e/o impatto ambientale sfavorevole, molte di queste successivamente non hanno superato il processo di revisione europea.

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Disciplinari /Linee Guida Nazionali Principi generali

E i residui nel prodotto?

Il problema dei residui è toccato solo in un punto delle LGN .

Se ne parla nell’All 1 delle Norme generali (riprende “Decisione della UE” - N. C(96) 3864 del 30/12/96 ), al punto B1 – Selezione qualitativa dei mezzi di difesa.

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Disciplinari /Linee Guida Nazionali e residualità sostanze attive

Anche se l’aspetto residualità è richiamato nei documenti del comitato STAR fin dal 1996 e nelle LGN dal 2007, l’esperienza insegna che non è stato sempre attentamente valutato nella redazione dei disciplinari pubblici,

Alcuni casi eclatanti del passato: • Uva da tavola, agrumi, ortaggi – primi anni di applicazione Reg CE 2078/92: obbligo di utilizzo di insetticidi in formulati microincap.• Pomacee – primi anni di applicazione Reg CE 2078/92: spinta a ripetuti interventi con Fosalone;• Procimidone: mai limitato su nessuna coltura fino al 2007, nonostante i noti problemi di residui NC, soprattutto su colture orticole a ciclo breve per accumulo nel terreno.

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Disciplinari /Linee Guida Nazionali e residualità sostanze attive

Il caso Oxamyl:

• Dal 1 gennaio 2008 LMR passa da 1 a 0,03 ppm (zucchino) e da 1 a 0,02 ppm (pomodoro e altri ortaggi a frutto).

• Vengono di conseguenza ridefinite le prescrizioni di etichetta allungando i TC e prevedendo limitazioni più restrittive (n° interventi). Queste prescrizioni non sono comunque sufficienti a garantire il rispetto degli LMR.

• Le LGN prescrivono:< su pomodoro un massimo di 30 lt/ha alla coltura di Vydate 10L, contro 40 lt/ha per ciclo come limite di etichetta.< su zucchino addirittura le prescrizioni sono meno restrittive rispetto all’etichetta (???!!!).

• La conseguenza è che anche il rispetto di disciplinari pubblici (LGN e DPI regionali) non offre maggiori garanzie rispetto a prescrizioni di etichetta inadeguate e non è uno strumento utile a garantire residui conformi rispetto agli LMR sulle orticole a frutto in serra.

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Indice intervento

Residui di prodotti fitosanitari – Normativa e Richieste del mercato

Un po’ di storia

Controlli analitici

Conclusioni

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Normativa residui

A far dal 1 settembre 2008 la normativa relativa agli LMR (limiti massimo di residuo) è armonizzata a livello UE,

L’armonizzazione rappresenta certamente un fatto positivo per la produzione,

Non rappresenta però la soluzione di tutti i problemi connessi alla commercializzazione dei prodotti alimentari tra gli Stati della UE:La politica di diverse GDO prevede infatti richieste più restrittive rispetto alla legge in termini di residui (N° massimo di sa, % di LMR, sommatoria, etc.).

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Le richieste della GDO

GDO ITALIA GDO NORD EUROPA

Prodotti a marchio Tutti i prodotti

Residui < % LMR Sì Alcuni

Sommatoria Sì No

Numero massimo residui No Alcuni

Black list No Alcuni

Produzione integrata Sì Alcuni

Rispetto delle LGN difesa integrata

Solo 1 in maniera prescrittiva

No

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GDO ITALIA a confrontoGDO ITALIA a confronto

Residui < % LMR Sommatoria < 100 Produzione integrata

AUCHAN 50% Si Si

BENNET 50% Si Si

COOP ITALIA 30% Sì Sì, LGN

CONAD 50% Sì Sì

ESSELUNGA 30% Sì Sì

GS CARREFOUR

IPER

LOMBARDINI 50% Si Si

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GDO ESTERO a confrontoGDO ESTERO a confronto

Residui < LMR ARfD Numero max residui Black list

ALDI (D, NL) 80% < 80% 3, 4 o 5 Sì?

EDEKA (D) 70%50% P.L.

Sì?

LIDL (D, NL) 33% Sì

MARK & SPENCER (GB) In futuro % di campioni Residuo Zero > 60% (frutta), 90% (ortaggi) Sì

PLUS (D) 70% 70% 3, 4 o 5

REWE (D) 70% Sì

REWE, BILLA (A) 50% Sì

SAINSBURY (GB) Obiettivo Zero Residui In futuro

Sup. De Boer (NL) 50% Sì Sì

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Indice intervento

Residui di prodotti fitosanitari – Normativa e Richieste del mercato

Un po’ di storia

Controlli analitici

Conclusioni

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LABZucchino

I dati presentati derivano da controlli analitici eseguiti in pre raccolta su prodotti origine Sicilia con applicazione di tecniche di difesa integrata o nella fase della vendita al consumatore (origine Italia). I dati si riferiscono al triennio 2007-2009 .

ZUCCHINO

Conforme Non conforme Totale % NC

Pre raccolta (Sicilia) 221 5 226 2,2%Prodotto nella fase

di vendita al consumatore (Italia)

181 8 189 4,2%

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LABZucchino

n° residui per campione nelle due categorie

N° residui/ campione% per ogni classe

Sicilia pre-raccolta Italia vendita al consumatore

Zero 48% 57%

1 38% 26%

2 7,5% 12%

3 4% 4%

4 o + 2,5% 1%

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LABZucchino

Suddivisione dei campioni in classi per sommatoria di residui

Classi di sommatoria

% per ogni classe

Sicilia pre-raccolta Italia vendita al consumatore

Zero 48% 57%

Da 0,1 a 30 38% 32%

Da 31 a 60 6% 4%

Da 61 a 100 5% 1%

Oltre 100 3% 6%

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LABZucchino

Le 10 sostanze attive riscontrate con maggior frequenza

Sicilia - pre raccolta ;difesa integrata

Italia – vendita al consumatore

Imidacloprid Imidacloprid

Oxamyl (residui NC nel 2008 e 2009) Propamocarb

Thiametoxam Thiametoxam

Azoxystrobin Bupirimate

Boscalid Boscalid

Ciprodinil Ciprodinil

Tebuconazolo Penconazolo

Fludioxonil Tebuconazolo

Azadiractina Fludioxonil

Propamocarb Metomil (impiego revocato da 19/03/09, problemi di residui NC)

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LABPesche e nettarine

I dati presentati derivano da controlli analitici eseguiti in pre raccolta su prodotti origine Provincia di Cuneo con applicazione di tecniche di difesa integrata o nella fase della vendita al consumatore (origine Italia). I dati si riferiscono al triennio 2007-2009 .

PESCHE E NETTARINE

Conforme Non conforme Totale % NC

Pre raccolta (Cuneo) 380 5 385 1.3 %

Prodotto nella fase di vendita al consumatore

(Italia)

293 7 300 2,4%

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LABPesche e nettarine

n° residui per campione nelle due categorie

N° residui/ campione% per ogni classe

Cuneo pre-raccolta Italia vendita al consumatore

Zero 4% 5%

1 16% 25%

2 18% 20%

3 20% 17%

4 20% 18%

5 o + 22% 15%

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LABPesche e nettarine

Suddivisione dei campioni in classi per sommatoria di residui

Classi di sommatoria

% per ogni classe

Cuneo pre-raccolta Italia vendita al consumatore

Zero 4% 5%

Da 0,1 a 50 64% 68%

Da 51 a 100 18% 13%

Oltre 100 14% 14%

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LABPesche e nettarine

Le 10 sostanze attive riscontrate con maggior frequenza

Cuneo - pre raccolta ;difesa integrata

Italia – vendita al consumatore

Tebuconazolo Clorpirifos (casi di residui NC)

Clorpirifos Tebuconazolo

Spinosad Etofenprox

Thiacloprid Triflumuron

Triflumuron Fenbuconazolo

Etofenprox Fenexamid

Pyraclostrobin Ciprodinil

Fenbuconazolo Thiacloprid

Boscalid Imidacloprid

Teflubenzuron Bitertanolo

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LABResidui non conformi

Derrata Sostanze attive causa di residui non conformi

Pre raccolta da difesa integrata Controlli nella fase della vendita al consumatore

Pesche e nettarine

Clorpirifos, (Tebuconazolo) Clorpirifos, Fenitrothion, Fosmet.

Zucchine Oxamil, Dieldrin(*) Oxamil, Endosulfan, Tebuconazolo, MetomilAcetamiprid, Dieldrin(*)

(*) probabile contaminazione ambientale

• Per i campioni da difesa integrata i problemi nascono dal mancato rispetto della buona pratica e/o delle limitazioni di impiego. In alcuni casi le prescrizioni di impiego si rivelano inadeguate/insufficienti (Oxamil).

• Per i campioni da controllo nella fase di vendita al consumatore incidono in maniera significativa impieghi di prodotti non autorizzati sulla coltura e/o il cui impiego è stato revocato a seguito del processo di revisione europea.

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Esperienze dall’attività di SATA e CADIR LAB

Sostanze attive con maggior frequenza oggetto di impieghi non conformi che originano residui nel prodotto (controlli nella fase della vendita al consumatore):

Prodotto Sostanze attive

Pesche nettarine Fenitrothion, Carbaril, Procimidone, (Endosulfan)

Zucchino Endosulfan, Procimidone, Acetamiprid

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Indice intervento

Residui di prodotti fitosanitari – Normativa e Richieste del mercato

Un po’ di storia

Controlli analitici

Conclusioni

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Conclusioni

EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA

SVILUPPO STRATEGIE DI DIFESA INTEGRATA

RICHIESTE DEL MERCATO/STAKEHOLDERS

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Le sfide dei prossimi anni

- Evoluzione della normativa e delle richieste del mercato. Esigenza di essere costantemente e correttamente aggiornati.

- Meno armi chimiche a disposizione per la difesa (in particolare per le colture minori).

- Esigenza/necessità di metodi di lotta alternativi al chimico, anche su colture orticole e/o in contesti di forte specializzazione produttiva.

- Necessità di una visione realmente integrata (“olistica”) che tenga conto di tutte le problematiche connesse alla difesa delle colture riservando la giusta attenzione anche al prodotto (quantità, qualità, sicurezza alimentare, costi, etc.).

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Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali

La difesa/produzione integrata necessita di un’adeguata conoscenza di aspetti tecnici, organizzativi, di mercato, legislativi, etc.

L’esperienza maturata in questi anni dimostra quanto sia fondamentale un approccio “dal campo alla tavola”.

L’agronomo per formazione e competenza è la figura professionale che meglio si presta per operare come esperto “dal campo alla tavola”.