ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
Classica – Scientifica – Professionale
- 89861 - TROPEA
PROGRAMMAZIONE COMUNE IN FUNZIONE DEL PTOF E DEGLI OBIETTIVI DEL RAV
PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE
SETTORE: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire allostudente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti enogastronomici. La qualità del servizio è strettamente congiunta all’utilizzo e all’ottimizzazione delle nuove tecnologie nell’ambito della produzione, dell’erogazione, della gestione del servizio, della comunicazione, della vendita e del marketing di settore. Per rispondere alle esigenze del settore turistico e ai fabbisogni formativi degli studenti, il profilo generale è orientato e declinato in tre distinte articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di Sala e Vendita” e “Accoglienza turistica”. A garanzia della coerenza della formazione rispetto alla filiera di riferimento e di una stretta correlazione tra le articolazione, alcune discipline (per esempio, scienza e cultura dell’alimentazione) sono presenti come filo conduttore in tutte le aree di indirizzo delle articolazioni, seppure con un monte ore annuale di lezioni differenziato rispetto alla professionalità specifica sviluppata.
Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro diintervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; di operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità; di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.
Nell’articolazione “Servizi di Sala e di Vendita” gli studenti acquisiscono competenze che li mettono in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; di interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela; di valorizzare i prodotti tipici locali,
interagendo con il cliente per trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in un evento culturale.
Nell’articolazione “Accoglienza Turistica” vengono acquisite le competenze per intervenire nell’organizzazione e nella gestione delle attività di ricevimento delle strutture turistico- alberghiere, in relazione alla domanda stagionale e alle diverse esigenze della clientela. Particolare attenzione è riservata alle strategie di commercializzazione dei servizi e di promozione di prodotti enogastronomici che valorizzino le risorse e la cultura del territorio nel mercato internazionale, attraverso l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE SALA E VENDITA
PRIMO BIENNIO
Il docente di “Laboratorio servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - settore sala e vendita” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse; utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico- alberghiera; valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera;
integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzandole tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi; controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico – fisico, nutrizionale e gastronomico; predisporre e realizzare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
L’articolazione dell’insegnamento di “Laboratorio di Servizi Enogastronomici – Settore Sala e Vendita ” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di Classe.Le conoscenze e le abilità indicate si sviluppano nello stretto raccordo tra questa disciplina e le altredell’area di indirizzo, in particolar modo con “Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina” e “Scienza degli Alimenti”. Un efficace processo di insegnamento apprendimento richiede una didattica finalizzata alla attuazione di progetti definiti con la partecipazione dei docenti dell’area generale e di indirizzo.
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:
PRIMO BIENNIO
Conoscenze Competenze Abilità
- Figure professionali che operano nel settore enogastronomico e caratteristiche delle professioni.- Ruoli e gerarchia della brigata di sala e di bar.- Elementi di deontologia professionale.- Il laboratorio di sala e di bar: le aree di lavoro, leattrezzature e gli utensili.- Igiene personale, dei prodotti, dei processi di lavoro e pulizia dello ambiente.-Norme di prevenzione e sicurezza sul lavoro e rudimenti sul primo soccorso.-Nozioni di base sul vino e sugli abbinamenti.-Elementi di enologia tipica del territorio in cui si opera.-Principali tipi di menu e successione dei piatti.-Tecniche di comunicazione professionale applicata alla vendita dei servizi.-Tecniche di base di sala: mise en place e stili di servizio.-Tecniche di base di bar: caffetteria e principali bevandeanalcoliche.
-Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio- economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio; -Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
-Riconoscere le principali figure professionali correlate al settore enogastronomico e le regole fondamentali di comportamento professionale.-Identificare attrezzature e utensili di uso comune.-Provvedere alle corrette operazioni di funzionamento ordinario delle attrezzature.-Rispettare le “buone pratiche” inerenti l’igiene personale, la preparazione, la conservazione dei prodotti e la pulizia del laboratorio.-Distinguere i vini e i piatti tradizionali del territorio in cuisi opera.-Proporre alcuni abbinamenti di vini locali ai piatti ed effettuare il serviziodel vino.-Utilizzare le forme di comunicazione per accogliere il cliente, interagire e presentare i prodotti/servizi offerti.-Distinguere il menu dalla carta.-Utilizzare le principali tecniche di base nel servizio di prodottienogastronomici e nelle preparazioni di bar.
LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO Alla fine di questo anno scolastico l’alunno dovrà:
1) Conoscere e applicare le principali norme igieniche e antinfortunistiche2) Sapersi collocare all’interno dell’organizzazione di una brigata, conoscendo le precise
funzioni tecnico-professionale di ogni componente.3) Raggiungere capacità di autodisciplina e/o di autocontrollo nonché di collaborazione con i
vari componenti della brigata.4) Conoscere e saper utilizzare i vari tipi di servizi in base alle diverse situazioni che si
presentano.5) Stabilire buone relazioni con gli altri reparti in generale e con quello della cucina in
particolare.6) Conservare e utilizzare correttamente alimenti e bevande.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE SALA E VENDITA
Il docente di “Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali; cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull’evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio; essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato; sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo; svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità; contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.
I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono ilriferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina,nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare alraggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termine dicompetenze:
SECONDO BIENNIOConoscenze Competenze Abilità-Classificazione degli alimenti e delle bevande secondo criteri di qualità.-Principi di alimentazione e accostamenti enogastronomici.-Tecniche di catering e banqueting.-Caratteristiche organolettiche del vino.-Tecniche di miscelazione e preparazione di cocktail.-Software di settore.
-Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità delservizio e il coordinamento con i colleghi;- Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando lenuove tendenze di filiera.;- Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;-Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche;- Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda deimercati, valorizzando i prodotti tipici;- Utilizzare il patrimonio lessicale ed
-Riconoscere i criteri di certificazione di qualità degli alimenti e delle bevande .-Valutare le caratteristiche organolettiche di alimenti ebevande.-Progettare menu e “carte” rispettando le regolegastronomiche, le esigenze della clientela e le dinamichedel mercato.-Progettare menu e servizi funzionali all’organizzazione dicatering e banqueting.-Riconoscere le caratteristiche organolettiche del vinoattraverso le tecniche di degustazione.-Distinguere le differenti tecniche di vinificazione eutilizzare il disciplinare per l’attribuzione delledenominazioni dei vini.-Proporre un corretto abbinamento cibo – vino-Utilizzare le tecniche per la miscelazione di cocktail
espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca eapprofondimento disciplinare.
nazionali ed internazionali.
QUINTO ANNOConoscenze Competenze Abilità
Tecniche di gestione dell’azienda turistico-ristorativa.Tecniche per la preparazione e il servizio della cucina disala.Principi di analisi sensoriale dei vini.Enografia nazionale e internazionale.Software del settore turistico- ristorativo.Lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.Criteri e strumenti per la sicurezza e la tutela della salutenel luogo di lavoro
-Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità delservizio e il coordinamento con i colleghi;- Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando lenuove tendenze di filiera.;- Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;-Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche;- Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda deimercati, valorizzando i prodotti tipici;- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca eapprofondimento disciplinare.
Simulare la gestione di un’azienda turistico- ristorativa,con riferimento alle risorse umane, economichefinanziarie.Simulare attività di gestione finalizzate alla valorizzazionedelle risorse territoriali e dei prodotti tipici.Esecuzione di piatti alla lampada, dal primo piatto aldessert per flambè di prestigio.Eseguire analisi sensoriali del vino.Riconoscere il sistema enografico nazionale edinternazionale.Utilizzare il sistema informativo di un’impresa turistico ristorativa.Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in linguastraniera.Operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza ealla tutela della salute.
LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO Alla fine di questo anno scolastico l’alunno dovrà:
1) Conoscere i principali piatti della cucina Calabrese.2) Saper stilare un menu completo. 3) Effettuare la mise en place di un tavolo, guèridon e console.4) Saper svolgere i metodi di servizio classici. 5) Saper preparare e servire la prima colazione a buffet in sala. 6) Saper organizzare il banco bar. 7) Saper effettuare il servizio completo della caffetteria.8) Saper realizzare i principali cocktail aperitivo, dissetanti e digestivi.
9) Conoscere l’HACCP dei vari reparti di sala e bar.10) Saper effettuare il servizio del vino (stappatura della bottiglia e mescita).11) Conoscere i principali vini calabresi.
14) Saper effettuare il servizio della birra. 15) Saper realizzare alcune decorazioni per cocktail. 16) Conoscere la tipologia dei banchetti.
ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE CONDIVISA DI CONTENUTI E VERIFICHE PER DSA E BES
Gli insegnanti opereranno affinché l’alunno sia messo in condizione di seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà, per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni. Si useranno strumenti compensativi e misure dispensative stabilite nel PDP. Sarà applicata una valutazione formativa che terrà conto delle conoscenze, dei progressi in itinere, seguendo i criteri indicati nel PDP.
COMPETENZE DI INDIRIZZOIn base all’allegato B3 del Regolamento degli Istituti Professionali a conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera” conseguono i seguenti risultati di apprendimento in termini di competenze:Generali di indirizzo (primo biennio-secondo biennio-Quinto anno)1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico- alberghiera.3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera.5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
Relative alle articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di Sala e di Vendita” (secondo biennio- Quinto anno)1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico fisico, nutrizionale e gastronomico.2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Relative all’articolazione “Accoglienza Turistica” (secondo biennio-Quinto anno)1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico- alberghiera.2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela.3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico- alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed
enogastronomiche del territorio.4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico- alberghiere.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione si basa su prove orali e pratiche, nel numero di almeno due, per ciascuna tipologia, in ogni trimestre e pentamestre.
Le verifiche orali saranno finalizzate ad accertare l'assimilazione dei contenuti da parte dello studente nonché a verificare il livello delle sue competenze e capacità, inoltre, saranno tenute in considerazione, anche, la costanza e la serietà dell’impegno. Le verifiche pratiche saranno finalizzate a valutare il grado di competenze raggiunto dell’alunno nell’ambito delle attività di laboratorio.
Tutte le verifiche saranno finalizzate ad accertare i progressi in itinere dell’allievo e l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento in modo tale che ogni docente potrà intervenire per attivare eventuali attività di recupero o per modificare la programmazione annuale. Sarà oggetto di valutazione anche la capacità dell’alunno di trasferire saperi e saper fare in situazioni nuove, con pertinenza, adattandoli e rielaborandoli nel nuovo contesto, individuando i collegamenti. Inoltre le sue capacità di inserirsi nel gruppo lavoro e rendersi disponibile alla cooperazione, ad assumere volentieri incarichi, che porta a termine con notevole senso di responsabilità.
Dal punto di vista docimologico potrà essere valutata come "sufficiente" la preparazione dello studente che dimostri di possedere una conoscenza generale dei contenuti disciplinari e che dia prova di saperli organizzare e rielaborare, esprimendosi in maniera corretta e con proprietà lessicale.
La valutazione ha in ogni caso un valore formativo, nel senso che deve dare all’alunno la chiara consapevolezza del livello delle sue conoscenze, competenze e capacità e deve pertanto aiutarlo a colmare le proprie lacune, a migliorare il metodo di studio e ad utilizzare al meglio le sue capacità al fine della propria crescita umana e culturale.
La valutazione finale sarà la risultante non meccanica né aritmetica, ma globale di una serie di elementi quali la frequenza, la partecipazione, l'assiduità nell'impegno e i progressi conseguiti rispetto alla situazione iniziale.
Essa terrà quindi conto dell’intero percorso formativo e della specifica personalità dell’alunno.
La valutazione, inoltre, deve essere trasparente e deve avvalersi di una prassi corretta di comunicazione agli studenti e ai genitori.
Non si dovranno inoltre trascurare altri fattori di carattere socio-ambientale e/o affettivi e gli eventuali problemi di salute.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVE PRATICHE
VOTO CONOSCENZA APPLICAZIONE ABILITA’ E$PRESSIVE
PARTECIPAZIONEE IMPEGNO
1-2 Rifiuta di sottoporsi alla verifica
Nessuna Nessuna Inesistente
3 Molto scarso
Ha acquisito una conoscenza stentata e molto scadente su
tutti i punti dell’unità didattica
Non riesce ad applicare le poche
conoscenze acquisite dell’unità
didattica
Si esprime in maniera molto limitata, quasi
incompressibile
Non partecipa al dialogo educativo,
non svolge i compiti assegnatigli
4 Ha acquisito una conoscenza Riesce ad applicare Si esprime in Partecipa al dialogo
Scarso frammentaria, lacunosa e approssimativa sugli
argomenti
con difficoltà le conoscenze e
commette errori gravi anche in
compiti semplici
maniera stentata, confusa e scorretta sui termini tecnici
educativo in modo incostante, non sempre svolge i
compiti assegnatigli sulle analisi
organolettiche5
MediocreHa acquisito una conoscenza non completa e superficiale dei contenuti minimi di base
Sa applicare meccanicamente le conoscenze ma non in situazioni nuove, commettendo errori
non gravi
Si esprime in maniera
comprensibile ma impacciata e non
appropriata
Partecipa al dialogo educativo in modo
incostante, non sempre svolge i
compiti assegnatigli
6Sufficiente
Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti
minimi di base dell’unità didattica
Riesce ad applicare le conoscenze
acquisite a semplici situazioni nuove degli argomenti
trattati
Si esprime in maniera lineare ed
appropriata
Partecipa regolarmente al
dialogo educativo, svolge i compiti
assegnatigli
7Discreto
Ha acquisito una conoscenza completa, pertinente e
abbastanza approfondita di tutti i punti, riguardante la
disciplina
Riesce ad applicare le conoscenze
acquisite a situazioni nuove
Si applica e si esprime con
chiarezza, usando la terminologia
corretta
Partecipa regolarmente al
dialogo educativo, svolge sempre i
compiti assegnatigli8
BuonoHa acquisito una conoscenza
completa, approfondita e coordinata di tutta l’unità
didattica
Applica le conoscenze
acquisite, senza commettere errori anche in situazioni
nuove
Si applica e si esprime con
chiarezza, usando un vocabolario
ricco e appropriato
Partecipa al dialogo educativo in modo
costante, svolge sempre in modo preciso i compiti
assegnatigli9
OttimoHa acquisito una conoscenza ampia, completa, strutturata,
integrata e molto approfondita di tutta l’unità
didattica
Applica le conoscenze in
maniera autonoma, senza errori, anche
in situazioni complesse
Si esprime in maniera accurata e
arricchita da concetti e termini
specifici multidisciplinari
Partecipa al dialogo educativo in modo propositivo, svolge
sempre in modo preciso i compiti
assegnatigli10
EccellenteHa acquisito una conoscenza
molto ampia, completa, strutturata, integrata e molto approfondita di tutta l’unità
didattica
Applica le conoscenze in
maniera autonoma, precisa, senza
errori, anche in situazioni complesse
Si esprime in maniera fluida,
accurata e arricchita da
concetti e termini specifici
multidisciplinari
Partecipa al dialogo educativo in modo eccellente, svolge sempre in modo molto preciso i
compiti assegnatigli
STRUMENTI DI VERIFICA
Prove individuali Colloqui e prove pratiche
Prove collettive Simulazione di servizio
Numero di verifiche Due- Tre
Tipologie delle verifiche Verifiche orali e pratiche
Criteri di misurazione della verifica Orale: grado di conoscenza degli argomenti
trattati. Pratico: grado di competenze raggiunto
nell’ambito delle attività di laboratorio
Modalità di notifica alla classe Immediata
Modalità di trasmissione della valutazione alle
famiglie
Registro elettronico
PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE SETTORE: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; di operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità; di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.
PRIMO BIENNIO
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI- SETTORE CUCINA Il docente di “Laboratorio di servizi enogastronomici – Settore cucina” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:
agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse; utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti
enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico- alberghiere; valorizzare promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove
tendenze di filiera; controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico; predisporre e realizzare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione
a specifiche necessità dietologiche .
Nel primo biennio docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:
comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali;• riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio
Conoscenze Figure professionali che operano nel settore enogastronomico e caratteristiche delle professioni. Ruoli e gerarchia della brigata di cucina. Elementi di deontologia professionale. Il laboratorio di cucina:le aree di lavoro, le attrezzature e gli utensili. Igiene personale, dei prodotti, dei processi di lavoro e pulizia dell’ambiente. Norme di prevenzione e sicurezza sul lavoro e rudimenti sul primo soccorso. Cenni sulla corretta utilizzazione igienica e gastronomica delle principali materie prime. Elementi di gastronomia tipica del territorio in cui si opera. Principali tipi di menu e successione dei piatti. Tecniche di base di cucina e principali tecniche di cottura. Principali tecniche di produzione di salse, contorni, uova, primi e secondi piatti. Tecniche di base di pasticceria, principali impasti e creme
Abilità Riconoscere le principali figure professionali correlate al settore enogastronomici e le regole fondamentali di comportamento professionale. Identificare attrezzature e utensili di uso comune. Provvedere alle corrette operazioni di funzionamento ordinario delle attrezzature. Rispettare le “buone pratiche” di lavorazione inerenti l’igiene personale, la preparazione, la cottura e la conservazione dei prodotti e la pulizia del laboratorio. Identificare le materie prime e i principali elementi di qualità e conservarle correttamente. Distinguere i prodotti tipici e i piatti tradizionali del territorio in cui si opera. Distinguere il menu dalla carta. Utilizzare le principali tecniche di base nella produzione gastronomica di cucina e di pasticceria. Presentare i piatti nel rispetto delle regole tecniche.
LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO
Primo biennio:
1. Conoscere e applicare le principali norme igieniche e antinfortunistiche.2. Conoscere le figure professionali e i rispettivi ruoli, la terminologia tecnica.3. Il laboratorio di cucina: le aree di lavoro, le attrezzature e gli utensili.4. Tecniche di base di cucina e principali tecniche di cottura.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE CUCINA
Il docente di “Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale:
riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;
cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio
essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire 6 un servizio il più possibile personalizzato;
svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;
applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità. I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termine di competenze:
utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera
valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera
applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti
controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico
predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche
adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi
correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento
SECONDO BIENNIO
Conoscenze
Valore culturale del cibo e rapporto tra gastronomia e società.
Caratteristiche della cucina regionale, nazionale ed internazionale.
Prodotti enogastronomici e tutela del marchio di qualità.
Criteri di elaborazioni di menu e carte.
Stili alimentari e dieta equilibrata nella ristorazione commerciale e collettiva.
Costi di produzione del settore cucina.
Alimenti e piatti delle tradizioni locali, prodotti della tradizione e dell’innovazione.
Organizzazione del personale del settore cucina. Tecniche di cottura e conservazione degli alimenti
Programmazione e organizzazione della produzione Tecniche di cucina. Tecniche di pasticceria. Software di settore
Abilità
Individuare le componenti culturali della gastronomia.
Individuare i fattori che determinano l’elaborazione di un menu.
Elaborare menu in relazione alle necessità dietologiche e nutrizionali della clientela.
Progettare un catalogo di menu, rispettando le regole gastronomiche in relazione al target dei clienti.
Elaborare menu e carte, in funzione della tipicità, stagionalità e target dei clienti.
Elaborare menu in relazione alle necessità dietologiche e nutrizionali della clientela.
Calcolare i costi di produzione specifici del settore. Apportare alla ricetta originale di un piatto variazionipersonali, fornire spiegazioni tecniche e motivazioni culturali, con attenzione all’evoluzione del gusto e della cucina.
Classificare gli alimenti in base alle qualità organolettiche e alle relative certificazioni di qualità. Simulare l’organizzazione scientifica della brigata di cucina.
Utilizzare tecniche di approvvigionamento per abbattere i costi (Food and beverage cost) . Applicare tecniche di cottura e conservazione ai prodotti enogastronomici.
Produrre impasti di base, creme e farce di base, torte e dolci al cucchiaio.
Produrre impasti lievitati ed evidenziare le varianti regionali.
LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO
Secondo biennio
1. Conoscere gli stili di cucina e la conservazione degli alimenti.2. Principali tecniche di produzione di salse, antipasti, primi piatti, secondi piatti di pesce, di
carne, contorni, uova e pasticceria.
3. Conoscere i tipi di menu e la cronologia delle portate.4. Conoscere la classificazione delle carni e i prodotti ittici.
QUINTO ANNO
Conoscenze
Caratteristiche di prodotti del territorio.
Tecniche di catering e banqueting. Tipologie di intolleranze alimentari.
Sistema HACCP.
Marchi di qualità, sistemi di tutela e certificazioni. Criteri e strumenti per la sicurezza e la tutela della salute nel luogo di lavoro.
Software di settore. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.
Abilità
Realizzare piatti con prodotti del territorio. Organizzare il servizio attraverso la programmazione e il coordinamento di strumenti, mezzi e spazi. Progettare menu per tipologia di eventi.
Simulare eventi di catering e banqueting.
Realizzare piatti funzionali alle esigenze della clientela con problemi di intolleranze alimentari. Simulare un piano di HACCP.
Riconoscere i marchi di qualità e utilizzare sistemi di tutela e certificazioni.
Applicare i criteri e gli strumenti per la sicurezza e la tutela della salute.
Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.
LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO
Quinto anno1. Elaborare semplici menu.2. Essere in grado di preparare e servire le principali portate (primi, secondi di pesce, di carne,
contorni e dessert).3. La cucina innovativa del territorio, regionale, nazionale e internazionale.4. Realizzare il calcolo del costo del piatto.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVE PRATICHE
VOTO CONOSCENZA APPLICAZIONE ABILITA’ E$PRESSIVE
PARTECIPAZIONEE IMPEGNO
1-2 Rifiuta di sottoporsi alla verifica
Nessuna Nessuna Inesistente
3 Molto scarso
Ha acquisito una conoscenza stentata e molto scadente su
tutti i punti dell’unità didattica
Non riesce ad applicare le poche
conoscenze acquisite dell’unità
didattica
Si esprime in maniera molto limitata, quasi
incompressibile
Non partecipa aldialogo educativo,
non svolge i compitiassegnatigli
4Scarso
Ha acquisito una conoscenza frammentaria, lacunosa e
approssimativa sugli argomenti
Riesce ad applicare con difficoltà le
conoscenze e commette errori gravi anche in
compiti semplici
Si esprime in maniera stentata,
confusa e scorretta sui termini tecnici
Partecipa al dialogoeducativo in modo
incostante, nonsempre svolge i
compiti assegnatiglisulle analisi
organolettiche5
MediocreHa acquisito una conoscenza non completa e superficiale dei contenuti minimi di base
Sa applicare meccanicamente le conoscenze ma non in situazioni nuove, commettendo errori
non gravi
Si esprime in maniera
comprensibile ma impacciata e non
appropriata
Partecipa al dialogoeducativo in modo
incostante, nonsempre svolge i
compiti assegnatigli
6Sufficiente
Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti
minimi di base dell’unità didattica
Riesce ad applicare le conoscenze
acquisite a semplici situazioni nuove degli argomenti
trattati
Si esprime in maniera lineare ed
appropriata
Parteciparegolarmente al
dialogo educativo,svolge i compiti
assegnatigli
7Discreto
Ha acquisito una conoscenza completa, pertinente e
abbastanza approfondita di tutti i punti, riguardante la
disciplina
Riesce ad applicare le conoscenze
acquisite a situazioni nuove
Si applica e si esprime con
chiarezza, usando la terminologia
corretta
Parteciparegolarmente al
dialogo educativo,svolge sempre i
compiti assegnatigli8
BuonoHa acquisito una conoscenza
completa, approfondita e coordinata di tutta l’unità
didattica
Applica le conoscenze
acquisite, senza commettere errori anche in situazioni
nuove
Si applica e si esprime con
chiarezza, usando un vocabolario
ricco e appropriato
Partecipa al dialogoeducativo in modo
costante, svolgesempre in modopreciso i compiti
assegnatigli9
OttimoHa acquisito una conoscenza ampia, completa, strutturata,
integrata e molto approfondita di tutta l’unità
didattica
Applica le conoscenze in
maniera autonoma, senza errori, anche
in situazioni complesse
Si esprime in maniera accurata e
arricchita da concetti e termini
specifici multidisciplinari
Partecipa al dialogoeducativo in modopropositivo, svolge
sempre in modopreciso i compiti
assegnatigli10
EccellenteHa acquisito una conoscenza
molto ampia, completa, strutturata, integrata e molto approfondita di tutta l’unità
didattica
Applica le conoscenze in
maniera autonoma, precisa, senza
errori, anche in situazioni complesse
Si esprime in maniera fluida,
accurata e arricchita da
concetti e termini specifici
multidisciplinari
Partecipa al dialogoeducativo in modoeccellente, svolgesempre in modomolto preciso i
compiti assegnatigli
PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO
LABORATORIO DI SERVIZI DI ACCOGLIENZA TURISTICA
Primo biennio (Classi I e II)
Il docente di “Laboratorio di servizi di accoglienza turistica” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:
1.Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera
2.Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela
3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistico, culturali e enogastronomiche del territorio
4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere; attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:
utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
utilizzare e produrre testi multimedialiLa disciplina si sviluppa in stretta correlazione con gli insegnamenti dell’Area generale e d’indirizzo.
Fondamentale appare la connessione con la lingua italiana e le lingue straniere. L’organizzazione di opportuni
laboratori di simulazione consente agli studenti di verificare le abilità comunicativo-relazionali possedute.
Conoscenze1. Concetti di base della comunicazione verbale e non verbale nelle diverse situazioni.2. Modulistica elementare alberghiera, elementi base di corrispondenza alberghiera.3. Elementi base di menu.4. Il linguaggio tecnico alberghiero e le tecniche di accoglienza5. Elementi di comunicazione professionale applicata alla vendita e all’assistenza clienti.6. Le operazioni del ciclo cliente.7. Il front e back office: struttura del reparto, organigramma e mansioni.8. Tecniche elementari di prenotazione e strutture ricettive nel comparto italiano.9. Elementi di base di vendita e assistenza clienti.10. Caratteristiche e articolazioni del sistema turistico- ristorativi.
11. Strutture ricettive, tipologie di aziende ristorative e le figure professionali.12. Risorse naturalistiche e i parchi del proprio territorio.13. Località d’arte e d’interesse turistico significative della zona.14. Tecniche di comunicazione professionale.15. Il conto cliente.16. Gli arrangiamenti alberghieri.17. La differenziazione dei prezzi in base alla tipologia di camere.18. La differenziazione dei prezzi in base alla stagionalità.
Abilità1. Accogliere il cliente mettendolo a proprio agio.2. Presentare i prodotti/servizi offerti.3. Rispettare le regole di corretto approccio professionale con il cliente.4. Applicare le tecniche di base di accoglienza e assistenza al cliente.5. Eseguire le operazioni relative alle fasi di ante e check-in del ciclo clienti.6. Identificare le strutture ricettive e di ospitalità.7. Individuare le interazioni tra ospitalità, enogastronomia ed economia.
8. Riconoscere le differenze tra i vari tipi di strutture ricettive, aziende ristorative e figure professionali coinvolte.9. Riconoscere le risorse ambientali storiche, artistiche e culturali del proprio territorio nella prospettiva del loro sfruttamento anche a fini turistici.10. Utilizzare le forme di comunicazione professionale di base per accogliere ed interagire con il
cliente.11. Impostare il conto di un cliente individuale.12. Redigere un listino prezzi di tipo alberghiero.
VALUTAZIONELa valutazione può essere:
formativa: ha lo scopo di fornire un'informazione continua e analitica circa il modo in cui l'allievo procede nell'apprendimento e nell'assimilazione. Serve anche al docente per valutare la qualità del proprio intervento. Questa valutazione si colloca all'interno delle attività didattiche e concorre a determinare lo sviluppo successivo.
sommativa: risponde all'esigenza di apprezzare le abilità degli allievi di utilizzare in modo aggregato capacità e conoscenze acquisite durante una parte significativa dell'itinerario di apprendimento.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE: Partendo dalla programmazione di dipartimento, le singole discipline indicano le tipologie di verifica che intendono proporre nel corso dell’anno scolastico (almeno due scritte o orali nel trimestre e nel pentamestre) con le relative griglie di valutazione in allegato.
Verifiche
Verifiche orali; Prove strutturate o semi strutturate; Risoluzione problemi; Ricerche; altro.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVE PRATICHE
VOTO CONOSCENZA APPLICAZIONE ABILITA’ E$PRESSIVE
PARTECIPAZIONEE IMPEGNO
1-2 Rifiuta di sottoporsi alla verifica
Nessuna Nessuna Inesistente
3 Molto scarso
Ha acquisito una conoscenza stentata e molto scadente su
tutti i punti dell’unità didattica
Non riesce ad applicare le poche
conoscenze acquisite dell’unità
didattica
Si esprime in maniera molto limitata, quasi
incompressibile
Non partecipa aldialogo educativo,
non svolge i compitiassegnatigli
4Scarso
Ha acquisito una conoscenza frammentaria, lacunosa e
approssimativa sugli argomenti
Riesce ad applicare con difficoltà le
conoscenze e commette errori gravi anche in
compiti semplici
Si esprime in maniera stentata,
confusa e scorretta sui termini tecnici
Partecipa al dialogoeducativo in modo
incostante, nonsempre svolge i
compiti assegnatiglisulle analisi
organolettiche5
MediocreHa acquisito una conoscenza non completa e superficiale dei contenuti minimi di base
Sa applicare meccanicamente le conoscenze ma non in situazioni nuove, commettendo errori
non gravi
Si esprime in maniera
comprensibile ma impacciata e non
appropriata
Partecipa al dialogoeducativo in modo
incostante, nonsempre svolge i
compiti assegnatigli
6Sufficiente
Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti
minimi di base dell’unità didattica
Riesce ad applicare le conoscenze
acquisite a semplici situazioni nuove degli argomenti
trattati
Si esprime in maniera lineare ed
appropriata
Parteciparegolarmente al
dialogo educativo,svolge i compiti
assegnatigli
7Discreto
Ha acquisito una conoscenza completa, pertinente e
abbastanza approfondita di tutti i punti, riguardante la
disciplina
Riesce ad applicare le conoscenze
acquisite a situazioni nuove
Si applica e si esprime con
chiarezza, usando la terminologia
corretta
Parteciparegolarmente al
dialogo educativo,svolge sempre i
compiti assegnatigli8
BuonoHa acquisito una conoscenza
completa, approfondita e coordinata di tutta l’unità
didattica
Applica le conoscenze
acquisite, senza commettere errori anche in situazioni
nuove
Si applica e si esprime con
chiarezza, usando un vocabolario
ricco e appropriato
Partecipa al dialogoeducativo in modo
costante, svolgesempre in modopreciso i compiti
assegnatigli9
OttimoHa acquisito una conoscenza ampia, completa, strutturata,
integrata e molto approfondita di tutta l’unità
didattica
Applica le conoscenze in
maniera autonoma, senza errori, anche
in situazioni complesse
Si esprime in maniera accurata e
arricchita da concetti e termini
specifici multidisciplinari
Partecipa al dialogoeducativo in modopropositivo, svolge
sempre in modopreciso i compiti
assegnatigli10
EccellenteHa acquisito una conoscenza
molto ampia, completa, strutturata, integrata e molto approfondita di tutta l’unità
didattica
Applica le conoscenze in
maniera autonoma, precisa, senza
errori, anche in situazioni complesse
Si esprime in maniera fluida,
accurata e arricchita da
concetti e termini specifici
multidisciplinari
Partecipa al dialogoeducativo in modoeccellente, svolgesempre in modomolto preciso i
compiti assegnatigli
Allegato “ B “
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIOREClassica – Scientifica – Professionale
TROPEA
PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SOSTEGNO E
POTENZIAMENTO AMBITO SCIENTIFICO E RISTORATIVO
a.s. 2017/2018
Composizione del dipartimento di sostegno e potenziamento
Docenti Classe ore sedeBarbalace Caterina II A 18 (sostegno) Enogastronomico
Caruso Giuliana II B - IIIB 18( sostegno) Enogastronomico
Serrau M. Franca I B - II B 18( potenziamento) Enogastronomico
Seva Carmela II A 18( sostegno) Liceo Scientifico
Coccia M. Luisa I A –II A 18( 9 ore sost.+9 ore potenz.)
Enogastronomico
Carlino Giuseppe IV B 18 (9 ore sostegno + Enogastronomico
Barillaro Elisabetta II A 18 ( sostegno) Liceo Classico
Premessa
Il nostro Istituto riserva una specifica attenzione all’inclusione degli allievi diversamente abili e si
avvale da anni della presenza di insegnanti specializzati.
Le linea guida che ispirano il nostro intervento mirano al raggiungimento dell’inclusione e
intendono favorire il recupero e il potenziamento delle capacità individuali, senza trascurare
l’orientamento al lavoro e l’integrazione nella società. Un’attenzione speciale viene dedicata alle
strategie da adottare e alla progettazione di percorsi individualizzati, personalizzati, flessibili e
programmati, agli strumenti e agli ausili tecnici ed informatici che possono rivelarsi molto più
efficaci al raggiungimento degli obiettivi stabiliti per ogni singolo allievo. La presente
programmazione, elaborata dai docenti di Dipartimento del Sostegno e potenziamento Area
Scientifica e Tecnico – pratico, intende garantire il diritto allo studio agli studenti in situazione di
svantaggio sociale e culturale e DSA nel rispetto della normativa vigente, secondo la C. M.n° 8 del
06/03/2013 e della legge n.104/92 che sancisce l’integrazione scolastica e sociale. Presupposto
fondamentale è considerare gli allievi come esseri unici, ponendosi nell’ottica di valorizzare le
differenze, pensando ad esse come ad una risorsa e non come inferiorità. Un’integrazione scolastica,
quindi, sostanziale e non formale, che si avvale nella nostra scuola di un’ attiva collaborazione di
tutto il personale dell’Istituto. I singoli Consigli di Classe promuoveranno e svilupperanno le
occasioni di apprendimento, favorendo la partecipazione alle attività e collaborando alla stesura del
P.E.I. e del P.D.P.,con il coinvolgimento attivo delle famiglie. Il Dipartimento intende articolare la
programmazione partendo dalle competenze, conoscenze, attività, abilità, per il raggiungimento
degli obiettivi che saranno effettivamente calibrati sulla base delle potenzialità, capacità e
prerequisiti posseduti dai singoli allievi. Queste ultime informazioni scaturiranno da un’attenta
osservazione da parte di tutti gli insegnanti che utilizzeranno test d’ingresso e griglia osservativa da
somministrare ad inizio dell’ anno. In ogni caso, ad una prima indagine potranno sempre seguire ulteriori
osservazioni aggiuntive e/o integrative, qualora se ne ravvisi la necessità, soprattutto per gli studenti inseriti
nella classi prime, la cui analisi della situazione di partenza presenta maggiori difficoltà e richiede tempi più
lunghi.
Al fine di rendere più efficace l’attività di sostegno in questa prima fase osservativo-ricognitiva, si
ritiene opportuno procedere nel seguente modo:
esaminare la documentazione pervenuta dalla A.S.L. di competenza (Diagnosi Funzionale) e
dalla Scuola o Classe di provenienza (Fascicolo Personale; Profilo Dinamico Funzionale;
Piano Educativo Individualizzato);
utilizzare una “griglia di osservazione” da integrare eventualmente con annotazioni libere
sui comportamenti e sulle abilità nelle varie situazioni (all’interno del gruppo classe, in
presenza dell’insegnante di sostegno, nelle attività individuali, ecc.);
prendere contatto con gli insegnanti della Scuola o Classe di provenienza, con i genitori, con
l’Èquipe Socio-Psico-Pedagogica, con i referenti dei centri socio-assistenziali specializzati
eventualmente frequentati dall’allievo.
Le informazioni raccolte, riunite e coordinate dall’insegnante di sostegno, saranno poi elemento di
base, unite alle risultanze della Diagnosi Funzionale, per la stesura della programmazione
educativo-didattica individualizzata, del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo
Individualizzato.
Il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) e il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) restano di
fatto gli strumenti essenziali attraverso i quali si esercita il diritto all’istruzione e all’educazione
dell’alunno con disabilità.
.
PERCORSO SCOLASTICO
Nella scelta del percorso scolastico più idoneo per l’allievo con disabilità si possono seguire due
percorsi scolastici:
a) una programmazione globalmente riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi
ministeriali;
b) una programmazione differenziata.
a) PRIMO PERCORSO: Programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai
programmi ministeriali, o comunque ad essi globalmente corrispondenti (O.M. n. 90 del
21/05/2001, art. 15, comma 3).
Per gli studenti che seguono obiettivi riconducibili ai programmi ministeriali è possibile prevedere:
un programma minimo con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;
un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti,
ricercando la medesima valenza formativa (D.L.vo 297/1994, art. 318).
Sia per le verifiche che vengono effettuate durante l’anno scolastico, sia per le prove che vengono
effettuate in sede di esame, possono essere predisposte prove equipollenti, che verifichino il livello
di preparazione raggiunto e le abilità sviluppate al termine del percorso di studio. Le prove
equipollenti possono essere effettuate con l’ausilio di mezzi diversi o con modalità diverse:
MEZZI DIVERSI: le prove possono essere, ad esempio, svolte con l’ausilio di
apparecchiature informatiche;
MODALITÀ DIVERSE: il Consiglio di Classe può predisporre prove utilizzando modalità
diverse (ad esempio questionari a diversa tipologia di item: risposta multipla, Vero/Falso,
ecc.).
Gli allievi possono usufruire di tempi più lunghi nelle prove scritte (dell’O.M. n. 90 del 21/05/2001,
art. 15, comma 9; D.L.vo n. 297/94, art. 318, comma 3).
Gli assistenti dell’autonomia e comunicazione possono essere presenti durante lo svolgimento solo
come “facilitatori” della comunicazione (D.M. 25 maggio 95, n. 170).
b) SECONDO PERCORSO: Programmazione differenziata in vista di obiettivi didattici
formativi non riconducibili ai programmi ministeriali.
Questo percorso richiede necessariamente il consenso della famiglia (O.M. n. 90 del 21/05/2001,
art. 15, comma 5). Il Consiglio di Classe, infatti, deve dare immediata comunicazione per iscritto
alla famiglia, fissando un termine per manifestare un formale assenso. In caso di mancata risposta,
si intende accettata dalla famiglia la valutazione differenziata; in caso di diniego scritto, invece,
l’allievo deve seguire la programmazione di classe. La programmazione differenziata consiste in un
piano di lavoro personalizzato per lo studente, stilato sulla base del P.E.I. da ogni docente del
Consiglio di Classe per ogni singola materia.
Gli alunni vengono valutati con voti decimali, che sono relativi unicamente al P.E.I. ed hanno
valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi.
Per gli alunni che seguono un P.E.I. differenziato, ai voti riportati nello scrutinio finale e ai punteggi
assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate, l’indicazione che la
votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali (O.M. 90 del 21/05/2001, art. 15,
comma 6).
Per favorire un reale processo di integrazione dei diversamente abili, i docenti Specializzati
attueranno la loro azione educativo-didattica all’interno della classe di appartenenza dei singoli
allievi.
Sono previsti, comunque, momenti di individualizzazione condotti all’esterno del contesto classe
atti a consentire:
nel caso di allievi con particolare gravità, la possibilità di effettuare attività specifiche
(senso-percettive, motorie e/o “ informatiche”) in spazi più idonei (aula informatica – aula
studio);
nel caso di allievi con gravità che non seguono il programma della classe di appartenenza, la
possibilità di proporre attività specifiche di consolidamento e verifica mirate, utili ai fini di
una valutazione serena ed obiettiva del processo formativo.
Obiettivi generali
Realizzare un buon grado di socializzazione e di integrazione all’interno del gruppo classe, dell’Istituto e del territorio;
Miglioramento dell’asse relazionale con gli altri studenti, con i docenti e i non docenti; Sviluppo dell’attitudine alla collaborazione e alla partecipazione alle attività; Acquisizione di abilità di base, sia teorica che pratiche; Sviluppo dell’autonomia personale e sociale; Consolidamento e/o miglioramento delle abilità, delle conoscenze e delle competenze
raggiunte; Accrescere l’autostima; Potenziamento delle capacità attentive, mnestiche e di concentrazione;
Migliorare l’autonomia operativa; Promuovere la fiducia in sé; Rispettare le regole della comunità scolastica e le norme civili di comportamento; Rispettare le strutture scolastiche e l’ambiente; Controllare l’emotività; Sviluppare un’adeguata motivazione all’apprendimento; Migliorare i tempi di ascolto e di applicazione allo studio.
Obiettivi Area Umanistica
Migliorare le abilità di letto-scrittura; Migliorare la comprensione e la produzione scritta e orale; Arricchire il lessico.
Obiettivi Area Scientifica
Sviluppare e potenziare la capacità di associare, discriminare, seriare, quantificare, ecc.; Eseguire calcoli e operazioni; Sviluppare abilità logico-matematiche e di problem solving; Uso di calcolatrice e computer.
Obiettivi Area tecnico - pratica
Sviluppare capacità organizzative; Sviluppare capacità tecnico-pratiche; Sviluppare e potenziare capacità di utilizzare strumenti specifici.
Area Psicomotoria
Imparare a gestire il proprio spazio; Migliorare la motricità fine e grosso-motoria; Acquisire e migliorare gli schemi, le abilità motorie di base e la coordinazione dinamica
generale; Acquisire la capacità di percepire il proprio corpo nel rapporto spazio-tempo.
Metodologia didattica
L’approccio metodologico sarà prevalentemente di tipo pratico, operativo, semplificato e concreto.
Per alcune discipline si tenterà di avvicinare quanto più possibile gli interventi didattici a quella che
può essere l’esperienza dell’alunno. Si cercherà costantemente di rendere partecipe gli alunni con
disabilità all’attività didattica svolta in classe, facendo leva sulle loro preferenze nonché sulla
necessità di garantire una piena integrazione e socializzazione.
Gli interventi didattici verranno attuati attraverso le seguenti modalità:
● Predisposizione di un ambiente accogliente, sicuro motivante che accresca l’autostima,
l’autonomia e la fiducia dell’alunno;
● Lezione frontale;
● Lettura guidata degli argomenti del libro di testo;
● Lezione interattiva ( LIM);
● Spiegazioni individualizzate;
● Discussioni libere o guidate;
● Organizzazione dei contenuti secondo unità didattiche, mappe concettuali;
● Schematizzazione sintetica;
● Semplici proposte operative quali test, schede di laboratorio, questionari, ricerche guidate,
esercizi, facili problemi e spunti di riflessioni per far cogliere i nessi ed i collegamenti fra ivari
aspetti dei temi trattati;
● Lavori di gruppo;
● Apprendimento cooperativo;
● Offrire occasioni di dialogo e discussione per scoprire e valorizzare particolari capacità personali
dell’alunno in difficoltà;
● Offrire occasioni di dialogo affinchè l’alunno possa prendere coscienza dei propri bisogni
relazionali e culturali.
Strumenti
● Libri di testo;
● PC in aula e nel laboratorio;
● Discussioni libere o guidate;
● Spiegazione di quanto letto;
● Schede, questionari, ricerche guidate, esercizi;
● Uso di mezzi audiovisivi;
● Laboratori operativi: di informatica, di lingua straniera, ecc.;
● LIM;
● Calcolatrice;
● Visione di film;
● Attività di recupero e potenziamento.
SPAZI DI LAVORO
Classe, laboratori informatici, linguistici e scientifici, laboratori di sala /bar e cucina, ambiente
esterno (uscite didattiche).
TIPOLOGIE DI VERIFICHE
In base al percorso educativo – didattico seguito dall’alunno con disabilità è possibile predisporre le
seguenti tipologie di verifica:
● Prove coerenti con quelle predisposte per la classe;
● Prove equipollenti che devono consentire di accertare il raggiungimento degli obiettivi minimi
prefissati;
● Prove differenziate che devono consentire di accertare il raggiungimento degli obiettivi
individualizzati prefissati.
Verifiche specifiche
● Verifiche scritte ( test, questionari, completamento schede illustrate, prove strutturate o
semistrutturate: risposte a scelta multipla, vero/ falso, ecc.);
● Semplici conversazioni guidate.
Le verifiche verranno concordate nei tempi e nei modi dello svolgimento tra l’insegnante di
sostegno o potenziamento e l’insegnante curriculare.
VALUTAZIONE
La valutazione dovrà:
● rispecchiare la specificità di ogni alunno e il suo personale percorso formativo;
● tenere conto degli obiettivi prefissati, del livello di partenza, dei ritmi di apprendimento,
dell’impegno dimostrato, della partecipazione alle attività educativo – didattiche, della componente
affettivo – relazionale e soprattutto dei progressi raggiunti in relazione all’integrazione,
all’acquisizione di autonomia e di competenze sociali e cognitive.
La valutazione delle competenze prevede che:
● per le competenze dei ragazzi che seguono una programmazione differenziata con obiettivi
didattici non riconducibili ai programmi ministeriali si farà riferimento al P.E.I.
● per le competenze dei ragazzi che seguono una programmazione per obiettivi minimi globalmente
riconducibili ai programmi ministeriali si farà riferimento alle proposte elaborate dai singolo
dipartimenti.
Griglia di valutazione materie con obiettivi minimi e/o differenziati
Rilievo Voto Modalità di raggiungimento dell’obiettivo
Obiettivo non raggiunto e problematiche 2/3 Mancata consegna, comportamento oppositivo
Obiettivo non raggiunto 4 Totalmente guidato e non collaborativo
Obiettivo raggiunto in parte 5 Guidato
Obiettivo sostanzialmente raggiunto 6 Parzialmente guidato
Obiettivo raggiunto in modo soddisfacente
7 In autonomia
Obiettivo pienamente raggiunto 8/9 In autonomia, con sicurezza e con ruolo attivo
Obiettivo pienamente raggiunto 10 In autonomia, con sicurezza e con ruolo propositivo
Nella stesura dalle singole programmazioni didattiche-educative si farà riferimento agli obiettivi
socio-affettivi- comportamentali e cognitivi trasversali.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Nicolantonio Cutuli
Gruppo dipartimentale
Prof.ssa Barbalace Caterina
Prof.ssa Caruso Giuliana
Prof.ssa Serrau Maria Franca
Prof.ssa Seva Carmela
Prof.ssa Coccia M. Luisa
Prof. Carlino Giuseppe
Prof.ssa Barillaro Elisabetta
DOCENTI DI DIPARTIMENTO FIRMA
1 BARBALACE CATERINA
2 CURELLO GREGORIO
3 LOIACONO COSTANTINO
4 LO IACONO SALVATORE
5 MAZZITELLI DOMENICO
6 PANTANO MARIA GRAZIA
7 RESTUCCIA MICHELE
8 SEVA CARMELA
Tropea 20/11/2017
Il Dirigente Scolastico
Prof. Nicolantonio Cutuli
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