GIOVANI ADULTI E DISABILITA’:
Nuovi percorsi di inclusione e di crescita
Il Laboratorio di Fisica come strumento di inclusione
Ing. Vittorio Grandi
La Spezia,31 Maggio 2013 - Sala Convegni CAMeC
Finalità del progetto
L’ attivazione di un Laboratorio di Fisica, all’interno del Progetto “Una casa, una palestra di vita” ha avuto una triplice finalità: 1. Introduzione, attraverso semplici esperimenti, di alcuni principi di base delle
scienze fisiche, stimolando nei ragazzi lo spirito di osservazione e l’attenzione, la riflessione e la capacità di problem – solving.
2. Inclusione sociale e contatto con il gruppo dei pari. Per questo motivo il
Laboratorio è stato aperto a studenti del Liceo Psicopedagogico Mazzini, che hanno collaborato al progetto nella duplice veste di coadiutori e allievi di un vero e proprio Laboratorio di Didattica della Fisica.
3. Ribaltare il concetto che vuole spesso il disabile adattato al mondo normotipico: in questo caso sono stati i ragazzi normotipici che hanno vissuto l’esperienza didattica in un contesto favorente l’apprendimento per ragazzi con ADS.
Dalla papera che galleggia al Principio di Archimede: una proposta didattica basata sull’esperienza di
laboratorio
Obiettivi formativi
• Sviluppare la curiosità e il gusto della scoperta • Sviluppare la capacità di mettere in relazione eventi e fare confronti • Partire dalle conoscenze che i ragazzi hanno della realtà, verificarle e
trasformarle • Stimolare e risolvere situazioni problematiche attraverso la
sperimentazione • Mettersi in gioco accettando eventuali errori compiuti nel formulare
un’ipotesi • Saper lavorare da soli o in gruppo • Acquisire la capacità di formulare ipotesi e verificarle • Acquisire una terminologia appropriata • Rispettare le consegne • Condividere i risultati
Obiettivi specifici di apprendimento
• Comprendere perché alcuni corpi galleggiano e altri vanno a fondo • Scoprire le condizioni che determinano il galleggiamento • Intuire l’esistenza di una forza che “sostiene gli oggetti” • Comprendere che la spinta è sempre presente anche nei corpi che non
galleggiano • Capire che la spinta può essere minore, maggiore o uguale del peso del
corpo immerso e che hanno verso opposto • Comprendere che la spinta è pari al peso del liquido spostato • Comprendere l’analogia tra volume dell’oggetto e volume del liquido
spostato • Capire che oggetti dello stesso materiale possono galleggiare e affondare • Capire l’importanza del volume di un oggetto per determinare il suo
galleggiamento • Capire l’importanza del peso di un oggetto • Capire l’importanza del peso specifico (legame tra peso e volume) per il
fenomeno del galleggiamento • Capire che non tutti gli oggetti grandi galleggiano e non tutti quelli piccoli
affondano
Fare scienza… La scienza nasce dalla curiosità e dal desiderio di spiegare i fenomeni della natura, cioè di capire come avvengono e da che cosa sono causati. Lo scienziato raccoglie informazioni, le organizza e cerca di trarne conclusioni utili per rispondere a domande che si è posto. Per fare questo segue un metodo, cioè un procedimento basato su un preciso insieme di regole.
1. Il primo passo nel procedimento scientifico è l’osservazione di ciò che avviene intorno a noi. In questa fase gli scienziati non usano soltanto i sensi, che talvolta potrebbero ingannare, ma ricorrono anche a strumenti di misura e di osservazione che permettono di fare osservazioni oggettive.
2. Il secondo passo del procedimento scientifico è la formulazione di ipotesi , cioè delle supposizioni, cercando di immaginare come mai sia accaduta quella cosa e non un’altra.
3. Queste poi vanno messe alla prova dei fatti e verificate attraverso degli esperimenti.
Quando una ipotesi è stata verificata, abbiamo una spiegazione del fenomeno e possiamo trarre delle conclusioni che prendono il nome di legge scientifica.
Il nostro laboratorio… (2) • Luogo all’interno del quale la realtà del mondo fisico viene “trasportata” e
interrogata.
• Il mondo fisico viene “decostruito” e “ricostruito” per estrarne il senso (esperimento) e sostituirlo con il significato (legge fisica).
• Semplificare non significa banalizzare bensì eliminare/isolare/minimizzare – per mezzo di esperienze sensate - ciò che è “rumore” da ciò che è il cuore della fenomenologia del fatto fisico.
• In laboratorio si costruisce un “modello” del mondo reale da indagare “con comodo”.
• Esempio: Galleggia/Non-galleggia
Rumore: colore, profumo, forma, materiale,… ecc.
Isoliamo: volume e peso
Legge fisica: peso specifico corpo ≤ o ≥ peso specifico acqua
L’esempio riportato chiarisce come si possa leggere l’esperimento a diversi livelli, e come questo possa essere di stimolo e fonte dei apprendimento altamente individualizzato.
I nostri esperimenti…
La Bilancia Idrostatica Luca & Archimede
La Spinta Idrostatica I La Spinta Idrostatica II
Laboratorio in movimento… Tre interventi delle scuole elementari dei Vicci e di Via Napoli con il coinvolgimento di alcuni ragazzi di AGAPO e degli studenti del Liceo Mazzini che hanno collaborato al progetto coordinati dal docente Prof.ssa Daniela Salis.
Laboratorio in movimento (2) I ragazzi hanno scelto alcuni esperimenti
realizzati durante il progetto, e li hanno proposti ai bambini. Il passaggio da discente a “docente” ha avuto un notevole impatto su autostima, motivazione e senso di efficacia in tutti i ragazzi coinvolti.
IL FUTURO Proseguimento e ampliamento del progetto di
fisica in collaborazione con il Liceo Mazzini.
Attivazione di una collaborazione con l’I.T. Fossati inerente al progetto di Robotica Educativa.
Sono in corso di strutturazione nuove ipotesi progettuali che coinvolgeranno segmenti delle Istituzioni dedicati all’infanzia.
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