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VIA DEL BON

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VIA DEL BON

Via del Bon, localizzata ad est della città e compresa tra il quartiere san Gottardo a nord e Laipacco a sud risulta oggi, se

non un vero e proprio borgo, sicuramente un importante asse di penetrazione alla città che, nel corso del tempo, ha visto un

forte incremento di traffico (la via è utilizzata come alternativa a via Cividale) associato ad una elevata crescita edilizia a

partire dalla metà degli anni ’80.

A caratterizzare via del Bon è sicuramente la presenza delle infrastrutture ferroviarie che attraversano la viabilità stessa

dividendola - di fatto - in due parti. La prima, che va dall’inizio di viale Trieste al passaggio a livello nei pressi di via Prepotto,

risulta caratterizzata da un edificato composto da fabbricati di due-tre piani, in continuazione per densità e coerenza

tipologica con le aree circostanti. La destinazione d’uso prevalente è la residenza, sono presenti anche alcune attività

economiche quali: alimentare, parrucchiere, centro estetico. Qui si trovano anche le uniche due attrezzature localizzate

lungo la via e più precisamente la scuola dell’infanzia “A. Pick” e l’area verde “Emilio Salgari” dove ad un campetto di calcio

si accompagna uno di basket oltre ad un’area attrezzata con panchine e giochi per bambini.

La seconda parte della via, quella che va dal passaggio a livello di via Prepotto fino all’incrocio con le vie Tolmino e

Premariacco risulta invece notevolmente caratterizzata dall’inserimento di edilizia recente e dove anche buona parte delle

strutture originarie più storiche (es. Buse dai veris) sono state, in varia misura, impropriamente rimaneggiate. E’ appunto nel

periodo corrispondente agli anni ’80 fino ai primi anni ’90 che si è assistito ad una prima fase di consistente edificazione

che ha fortemente modificato l’assetto di una via che fino ad allora presentava una edificazione rada e composta da edifici

generalmente mono-bifamiliari. La fase successiva, fino ai giorni d’oggi, ha visto continuare questa tendenza edificatoria

mirata soprattutto a saturare le aree rimaste ancora inedificate.

Gli aspetti tipologici e localizzativi di questo tipo di edificazione, associato ad una evidente saturazione degli indici edilizi, ha

comportato il duplice aspetto di snaturare, da una parte, le aggregazioni storiche presenti e, dall’altra, ha notevolmente

incrementato un carico urbanistico (in termini di nuovi abitanti e traffico) su una viabilità già fortemente penalizzata dal

traffico di scorrimento alternativo a via Cividale, senza che a ciò corrispondesse un’organica serie di interventi strutturali

alla viabilità stessa. E’ il caso dell’allargamento della sede stradale (in alcuni punti molto stretta) e della realizzazione dei

marciapiedi attualmente inesistenti su questa parte della via.

Per quanto riguarda la popolazione residente, dalla lettura dei dati delle relative sezioni censuarie riferite alla seconda parte

della via, si può rilevare che:

• La popolazione residente totale risulta pari a 664 abitanti;

• La fascia di età prevalente è quella compresa tra i 40 ed i 64 anni;

• La presenza di stranieri è quantificabile in 47 unità, pari al 7% dell’intera popolazione;

L’ambito è inoltre interessato dalla presenza di un’area originariamente destinata ad accogliere attrezzature tecnologiche

(ex Enel) che rappresenta un’opportunità di recupero e riqualificazione verso funzioni urbane di un sito attualmente

inutilizzato per cessazione della precedente attività.

E’ in questo scenario che le strategie proposte tendono ad operare in particolar modo nella necessaria riqualificazione della

viabilità anche attraverso interventi di arredo urbano finalizzati a limitare (quantomeno) la velocità delle auto ed

aumentarne la sicurezza, nella rifunzionalizzazione dello spazio pubblico prospiciente Buse dai veris e ora utilizzato come

fermata degli autobus e come parcheggio, infine nella valorizzazione del paesaggio rurale e delle aree non interessate da

edificazione quali elementi portanti del sistema ambientale (comprendente l’adiacente parco del Torre) e di nuove

connessioni tra lo spazio edificato ed abitato e le aree verdi/agricole.

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MAPPA STORICA (1843)

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VIA DEL BON - ALTEZZE EDIFICATO

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VIA DEL BON - SPAZI NON EDIFICATI

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VIA DEL BON - PROPRIETA' COMUNALI

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STRATEGIE

SISTEMA AMBIENTALESISTEMA AMBIENTALESISTEMA AMBIENTALESISTEMA AMBIENTALE

1.1.1.1. Tutelare e valorizzare le aree agricole e naturali di pregioTutelare e valorizzare le aree agricole e naturali di pregioTutelare e valorizzare le aree agricole e naturali di pregioTutelare e valorizzare le aree agricole e naturali di pregio

a. Tutelare la continuità degli spazi aperti ai fini ecologici e paesaggistici

b. Tutelare e valorizzare gli elementi lineari naturali (corsi d’acqua, filari, strade poderali,..) anche rendendoli fruibili con percorsi ciclo-pedonali

c. Tutelare le visuali di pregio

d. Rendere fruibili maggiori porzioni dei Parchi Cormor/Torre

e. Recuperare dal punto di vista ambientale le aree compromesse o degradate

f. Valorizzare il sistema delle attività e delle aziende agricole

g. Promuovere il recupero dei manufatti rurali favorendo l’insediamento di funzioni integrate (fattorie didattiche, eventi culturali..)

SISTEMA INSEDIATIVOSISTEMA INSEDIATIVOSISTEMA INSEDIATIVOSISTEMA INSEDIATIVO

2.2.2.2. Preservare i borghi storiciPreservare i borghi storiciPreservare i borghi storiciPreservare i borghi storici

a. Tutelare il rapporto tra spazi edificati ed aree libere

b. Regolamentare i nuovi interventi edilizi a contatto con i borghi storici e l’architettura di matrice rurale

3.3.3.3. RegolamentareRegolamentareRegolamentareRegolamentare gli insediamenti residenzialigli insediamenti residenzialigli insediamenti residenzialigli insediamenti residenziali

a. Tutelare il rapporto tra spazi edificati ed aree libere

b. Regolamentare i nuovi interventi edilizi in relazione al contesto urbano di riferimento, in termini di standard urbanistici, qualità architettonica e ambientale

c. Disincentivare le saldature lineari tra insediamenti urbani

d. Favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente tutelando il tessuto edilizio consolidato

4.4.4.4. Promuovere la multifunzionalità nel contesto residenzialePromuovere la multifunzionalità nel contesto residenzialePromuovere la multifunzionalità nel contesto residenzialePromuovere la multifunzionalità nel contesto residenziale

5.5.5.5. Aree da riqualificareAree da riqualificareAree da riqualificareAree da riqualificare SISTEMA PRODUTTIVO E COMMESISTEMA PRODUTTIVO E COMMESISTEMA PRODUTTIVO E COMMESISTEMA PRODUTTIVO E COMMERCIALERCIALERCIALERCIALE

6.6.6.6. Promuovere la riqualificazione degli insediamenti produttivi a contatto con aree residenziali, agricole o Promuovere la riqualificazione degli insediamenti produttivi a contatto con aree residenziali, agricole o Promuovere la riqualificazione degli insediamenti produttivi a contatto con aree residenziali, agricole o Promuovere la riqualificazione degli insediamenti produttivi a contatto con aree residenziali, agricole o naturali (dal punto di vista architettonico, ecologico e ambientale)naturali (dal punto di vista architettonico, ecologico e ambientale)naturali (dal punto di vista architettonico, ecologico e ambientale)naturali (dal punto di vista architettonico, ecologico e ambientale)

7.7.7.7. Promuovere l’insediamento di funzioPromuovere l’insediamento di funzioPromuovere l’insediamento di funzioPromuovere l’insediamento di funzioni produttive in aree infrastrutturate (garantendo un corretto ni produttive in aree infrastrutturate (garantendo un corretto ni produttive in aree infrastrutturate (garantendo un corretto ni produttive in aree infrastrutturate (garantendo un corretto inserimento ambientale e paesaggistico dell’area in rapporto con gli ambiti residenziali, agricoli e inserimento ambientale e paesaggistico dell’area in rapporto con gli ambiti residenziali, agricoli e inserimento ambientale e paesaggistico dell’area in rapporto con gli ambiti residenziali, agricoli e inserimento ambientale e paesaggistico dell’area in rapporto con gli ambiti residenziali, agricoli e naturali) naturali) naturali) naturali)

8.8.8.8. Valorizzare e promuoverValorizzare e promuoverValorizzare e promuoverValorizzare e promuovere il sistema commerciale del Centro Cittàe il sistema commerciale del Centro Cittàe il sistema commerciale del Centro Cittàe il sistema commerciale del Centro Città

SISTEMA DEI SERVIZISISTEMA DEI SERVIZISISTEMA DEI SERVIZISISTEMA DEI SERVIZI

9.9.9.9. Valorizzare e potenziare spazi e servizi pubbliciValorizzare e potenziare spazi e servizi pubbliciValorizzare e potenziare spazi e servizi pubbliciValorizzare e potenziare spazi e servizi pubblici

a. Promuovere spazi urbani di socializzazione (piazze, aree pedonali…)

b. Riqualificare e valorizzare i servizi pubblici migliorando l’accessibilità

c. Realizzare nuove attrezzature pubbliche e favorire i servizi di interesse pubblico SISTEMA INFRASTRUTTURALESISTEMA INFRASTRUTTURALESISTEMA INFRASTRUTTURALESISTEMA INFRASTRUTTURALE

10.10.10.10. Riqualificare e integrare il sistema infrastrutturaleRiqualificare e integrare il sistema infrastrutturaleRiqualificare e integrare il sistema infrastrutturaleRiqualificare e integrare il sistema infrastrutturale

a. Integrare/riqualificare nodi e tracciati viari critici

b. Ridefinire gli accessi e potenziare la dotazione di spazi per la sosta

c. Caratterizzare i tratti di strada di borghi-quartieri come strade urbane

11.11.11.11. Mitigare gli impatti e ridurre l’effetto barriera dell’infrastruttura (viaria o ferroviaria)Mitigare gli impatti e ridurre l’effetto barriera dell’infrastruttura (viaria o ferroviaria)Mitigare gli impatti e ridurre l’effetto barriera dell’infrastruttura (viaria o ferroviaria)Mitigare gli impatti e ridurre l’effetto barriera dell’infrastruttura (viaria o ferroviaria)

12.12.12.12. Integrare la rete ciclopedonaleIntegrare la rete ciclopedonaleIntegrare la rete ciclopedonaleIntegrare la rete ciclopedonale

13.13.13.13. Promuovere l’intermodalPromuovere l’intermodalPromuovere l’intermodalPromuovere l’intermodalitàitàitàità