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Illuminazione
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UNAE NAZIONALE Istituto di qualificazione delle Imprese d’installazione di impianti
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Illuminazione normale
Illuminazione di sicurezza
QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO
DM 81‐ 2008Articolo 22 ‐ Obblighi dei progettisti1. I progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia.
Articolo 63 ‐ Requisiti di salute e di sicurezza1. I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti indicati
nell’ALLEGATO IV.1.10. Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro1.10.1. A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un’illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori.
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QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO
Norme CEI UNI in particolare
UNI EN 10380 Illuminazione di interni con luce artificiale UNI EN 12464‐1 Illuminazione dei posti di lavori in interni UNI EN 12464‐2 Illuminazione dei posti di lavoro in esternoUNI EN 15193 Prestazione energetica edifici – Requisiti
energetici per l’illuminazioneUNI EN 11248 Illuminazione stradale. Selezione delle
categorie illuminotecnicheUNI EN 13201‐2 Illuminazione stradale. Requisiti prestazionaliUNI EN 13201‐3 Illuminazione stradale. Calcolo delle PrestazioniUNI EN 13201‐4 Illuminazione stradale. Metodi di misurazione
delle prestazioni fotometriche
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QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO
UNI EN 11095 Illuminazione delle gallerie stradali;UNI EN 12193 Illuminazione di installazione sportive;CEI EN 62471 Sicurezza fotobiologica delle lampade e dei
sistemi di lampadaCEI 34‐141 Applicazione IEC 62471 alle sorgenti di
illuminazione e agli apparecchi illuminazione per la valutazione del rischio da luce blu;
CIE TR 205/2013 Review of Lighting Quality Measures for Interior Ligthing with LED Lighting Systems (Rassegna di misure illuminazione di qualità per illuminazione interna con sistemi di illuminazione a LED )
LEGGI REGIONALI SULL’INQUINAMENTO LUMINOSO ( non commento)
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ORIGINE DEL COLORE
L’occhio è stimolato dalle lunghezze d’onda della luce. La lunghezza d’onda visibile, viene percepita con un colore l’insieme dei colori determina lo spettro visibileIl colore VIOLETTO corrisponde alla lunghezza d’onda più corta IL ROSSO corrisponde alla lunghezza d’onda più lunga. Tra le due le altre lunghezze d’onda corrispondenti a:
VERDE, GIALLO , ARANCIO.
La luce del sole in pieno giorno risulta bianca ed è composta da un miscela di radiazioni a frequenza diversa. Un raggio di luce bianca proiettato su di un prisma di vetro si scompone nelle radiazioni delle diverse lunghezze d’onda che lo compongono .
La successione dei colori dello spettro visibile corrisponde a quella dell’arcobaleno.
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SPETTRO ELETROMAGNETICO ‐ LUCE VISIBILE
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0,01 - 1 nm ultravioletti,1 - 100 nm raggi X- 100-400 nm raggi gamma;380 nm - 680 nm Spettro ottico (visibile)
1 mm - 1cm infrarossi, 1 - 10 cm micronde 1 -1000 m onde radioper ogni radiazione elettromagnetica
fꞏλ = v
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380 nm - 680 nm Spettro visibile
- frequenza " f " - lunghezza d'onda "λ“- velocità propagazione “v “
ARCOBALENO SCOMPOSIZIONE CROMATICA DELLA LUCE BIANCA
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un raggio di luce bianca proiettato sul prisma di vetro si scompone nelle radiazioni di diversa lunghezze d’onda che lo compongono .
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GRANDEZZE FOTOMETRICHE
FLUSSO LUMINOSO ɸ lm (lumen ) potenza radiante luminosa per la visibilità, rappresenta l'energia irradiata in ogni secondo dalla sorgente di luce, riferita alla sensibilità spettrale relativa dell'occhio umano
INTENSITÀ LUMINOSA ( I ) cd = lm / sr ( candela)di una sorgente luminosa in una certa direzione il flusso luminoso emessoentro l'angolo solido unitario appoggiato alla direzione considerata.
ILLUMINAMENTO (E) [ lx = lm / m² lux]Rapporto tra flusso luminoso ricevuto da una superficie e area della superficie stessa
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GRANDEZZE FOTOMETRICHE
LUMINANZA (L) [ cd / m² ] di un elemento di una superficie emittente in una direzione α è il rapporto fra l'intensità luminosa emessa nella direzione considerata e l'area dell'elemento stesso proiettata sopra un piano perpendicolare alla direzione α
L = d I / dS cos α
RADIANZA (M) lux lm/mqFlusso luminoso emesso per unità di superficie relativo ad una superficie emittente
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QUALITA’ PROGETTO ILLUMINOTECNICO
Sulla base dei requisiti illuminotecnici indicati nellaUNI EN 12464-1 si possono definire classi di qualità del progetto
illuminotecnico, un esempio in tabella
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progetto illuminotecnico ( * ) base ‐ (** ) intermedio ‐ (***) buono
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DATI IDENTIFICATIVI DELLE SORGENTI LUMINOSE
POTENZA ELETTRICA FLUSSO LUMINOSO
EFFICIENZA LUMINOSA DURATA
RESA CROMATICACALO DEL FLUSSO LUMINOSO
RISCHIO FOTOBIOLOGICOEFFICIENZA ENERGETICA
TEMPO DI ACCENSIONE e RIACCENSIONE ,DIMMING, POSIZIONE DI FUNZIONAMENTO
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La norma UNI EN 12464 – 1 Livelli di illuminamento
Scala degli illuminamenti raccomandati (in lux)
20 - 30 - 50 - 75 - 100 - 150 - 200 - 300 – 500
750 - 1 000 – 1 500 - 2 000 - 3 000 - 5 000
La variazione del livello d’ illuminamento deve essere del 50% per essere percepita in modo significativo.
Illuminamento di10/20 lux per distinguere il volto umano.
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La norma UNI EN 12464 – 2 Distribuzione delle luminanze
Fattori di riflessione delle principali pareti di un locale consigliate:
• soffitto: da 0,6 a 0,9• pareti: da 0,3 a 0,8• piani di lavoro: da 0,2 a 0,6• pavimento: da 0,1 a 0,5
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La norma UNI EN 12464 – 3 Abbagliamento UGR
UGR, Unified Glare Rating ( class. abbagliamento unificata) introdotto nella norma illuminazione interni UNI EN 12464-1 2004 (aggiornata nel 2011)
Deriva dalla CIE 117 del 1995- Discomfort Glare in Interior Lighting Norma che ha sostituito la storica UNI10380 negli ambienti di lavoro ,Abbagliamento indica la classe di qualità G che utilizzava le curve limite di luminanza .
Scala UGR (10, 13, 16, 19, 22, 25 e 28) più basso è il valore, minore è l’abbagliamento.
19Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
La norma UNI EN 12464 – 4 Apparenza del colore tonalità della luce
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Apparenza del colore Temperatura del colore Tcp
Calda minore di 3.300 KIntermedia da 3.300 a 5.000 K Fredda maggiore di 5.000 K
Aspetti psicologici, estetici e la ricerca dei colori naturali alla base della scelta della Apparenza di colore lampada.
Colonna 5 tabelle Cap. 5 “ Prospetti dei requisiti di illuminazione” sono indicate fasce ristrette di temperature di colore per alcuni applicazioni.
Apparenza del colore di una lampada si riferisce al colore apparente ( cromaticità) della luce emessa ed è definita dalla sua
temperatura di colore correlata Tcp.
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La norma UNI EN 12464 – 5 Resa del colore
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Buona prestazione visiva, sensazione di confort e benessere si hanno solo se i colori delle persone e degli ambienti circostanti
appaiono naturali.
L’indice della resa del colore di una sorgente luminosa è:“ INDICE DI RESA CROMATICA Ra”, valore massimo sorgenti
La norma UNI EN 12464 – 1 definizioni fotometriche
Em illuminamento mantenuto , nella posizione di lavoro,in generale il valore previsto si applica a tuttol’ambiente o in una zona definita.
UGRL valore limite dell’abbagliamento
Uo uniformità, rapporto tra l’illuminamento minimo E min equello medio Ē sulla superficie esaminata.
Ra resa cromatica. Le lampade scelte devono possedereun valore Ra uguale o maggiore.
H altezza lavoro, in genere = 0,75 m
23Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
La norma UNI EN 12464 ‐1 Cap.5 Prospetto dei requisiti di illuminazione
24Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
La norma UNI EN 12464 ‐1 Cap.5 Prospetto dei requisiti di illuminazione
25Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
EFFICIENZA ENERGETICA IMPIANTO ILLUMINAZIONE
La Direttiva UE 2018 /844 modifica - la Direttiva UE 2010/31 sulla prestaz. energetica nell’edilizia- la Direttiva UE 2012/27 sull’ efficienza energeticaÈ stata recepita dalla legislazione italiana
La valutazione deve comprendere i consumi energetici per:- riscaldamento ambienti; - acqua usi igienicosanitari;- raffrescamento ambienti;- illuminazione artificiale.L’indice di prestazione energetica globale EPGL deve essere calcolato come( D.M. 26 giugno 2009 e modifiche inerente le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici):
EPGL = EPI + EPACS + EPE + EPL• EPI indice climatizzazione invernale, • EPACS indice produzione acqua calda sanitaria, • EPE indice climatizzazione estiva• EPL l’indice per l’illuminazione degli ambienti.
26Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
ORE FUNZIONAMENTO ATTIVITA’ TIPICHE ‐ UNI EN 15193
27Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
RADIAZIONE SPETTRALMENTE BIANCA
Per ottenere una radiazione spettralmente bianca a partire da dispositivi intrinsecamente monocromatici si utilizano due tecnologie
TRICROMIA ( esempio)Tre singoli LED , emissioni lunghezze d’onda rosso,verde, blu e fasci opportunamente collimati. Tecnica utilizzata nella riproduzione digitale del colore
28Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
CEI EN 62471 Sicurezza fotobiologica delle lampade e dei sistemi di lampada
LIMITE DI ESPOSIZIONE ALLE EMISIONI
GRUPPO DI RISCHIO ESENTE
GRUPPO DI RISCHIO 1
GRUPPO DI RISCHIO 2
GRUPPO DI RSCHIO 3
29Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
CEI EN 62471 Sicurezza fotobiologica delle lampade edei sistemi di lampada
30Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
CERTIFICAZIONE IMQ APP. ILLUMINANTE INTERNO LED 39
32Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
CERTIFICAZIONE IMQ APP. ILLUMINANTE INTERNO LED 39 W
33Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
Gruppo di rischio Esente
CERTIFICAZIONE IMQ APP. ILLUMINANTE INTERNO LED 39 W
34Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
CONSUMO ENERGIA CORRIDOIO CON APPAR. ILLUMIN.38W LED ( 200 lux ‐0,6 unif.‐UGR <=22)
35Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
CONSUMO ENERGIA CORRIDOIO CON APPARECCHIO ILLUMIN. 38W LED ( 200 lux ‐0,6 unif.‐UGR <=22)
36Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
CONSUMO ENERGIA CORRIDOIO CON APPARECCHIO ILLUMIN. 38W LED ( 200 lux ‐0, unif.0,6‐UGR <=22)
37Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
Illuminazione Di Sicurezza richiesta dalla legge
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Nei luoghi di lavoro - DL 9 aprile 2008, n.81- Articolo 63 - Requisiti di salute e di sicurezza-1. I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti indicati nell’ALLEGATO IV. -...omissis1.10.7. Illuminazione sussidiaria1.10.7.1. Negli stabilimenti e negli altri luoghi di lavoro devono esistere mezzi diilluminazione sussidiaria da impiegare in caso di necessità.1.10.7.2. Detti mezzi devono essere tenuti in posti noti al personale, conservatiin costante efficienza ed essere adeguati alle condizioni ed alle necessità del loroimpiego. Se presenti più di 100 lavoratori e la loro uscita all’aperto incondizioni di oscurità non sia sicura ed agevole; quando l’abbandonoimprevedibile ed immediato del governo delle macchine o degli apparecchi sia dipregiudizio per la sicurezza delle persone o degli impianti; quando si lavorino osiano depositate materie esplodenti o infiammabili, l’illuminazione sussidiariadeve essere fornita con mezzi di sicurezza atti ad entrareimmediatamente in funzione in caso di necessità e a garantire una illuminazionesufficiente per intensità, durata, per numero e distribuzione delle sorgenti luminose, neiluoghi nei quali la mancanza di illuminazione costituirebbe pericolo. Se detti mezzi non sonocostruiti in modo da entrare automaticamente in funzione, i dispositivi di accensione devonoessere a facile portata di mano e le istruzioni sull’uso dei mezzi stessi devono essere resemanifeste al personale mediante appositi avvisi.1.10.7.4. L’abbandono dei posti di lavoro e l’uscita all’aperto del personaledeve, qualora sia necessario ai fini della sicurezza, essere dispostoprima dell’esaurimento delle fonti della illuminazione sussidiaria
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Illuminazione Di Sicurezza leggi varie
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Esistono poi una infinità di leggi e norme in merito, alcune
• edifici pregevoli per arte e storia ed edifici che contengono biblioteche,musei, archivi,gallerie, collezioni,esposizioni,mostre e simili (-Art. 8 del D.P.R. 418/95);
• sale di lettura e sale aperte al pubblico(-Art.8 del D.P.R.418/95);
• auditori e sale convegno (DM 19/08/96);
• luoghi intrattenimenti e spettacoli all’aperto (DM 19/08/96};
• ospedali case di riposo, Alberghi, Centri commerciali, Scuole, Uffici;
• ascensori (DPR 162/99) ;
• CEI 64-8 – 64-15 (locali pregievoli storia ed arte);
Con richieste non sempre uguali
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Illuminazione di sicurezza norme
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UNI EN 1838 - Illuminazione emergenzaDefinisce i requisiti illuminotecnici dei sistemi di illuminazione diemergenza, destinati a funzionare quando l'illuminazione ordinariaviene a mancare nei locali in cui è richiesta - chiarisce le diversetipologie di illuminazione da utilizzare nei casi di emergenza
UNI 11222- Impianti d’illuminazione di sicurezza negli edificiProcedure per la verifica periodica,la manutenzione,la revisione e ilcollaudo",nella quale viene indicato cosa deve essere testata,provato,verificato all'interno dell'impianto e quando farlo.
CEI EN 50172 (34-111):definisce "come“ effettuare le verifiche
CEI EN 50172 (34-111) - Sistemi illuminazione di emergenza
CEI EN 60598-2-22 ( 34-22)Apparecchi di illuminazioneParte 2-22: Prescrizioni particolari - Apparecchi di emergenza
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Illuminazione di sicurezza secondo UNI EN 1838
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In caso di pericolo è necessario che si possa abbandonare l’edificio in sicurezza e che siano presenti misure di salvataggio.
Per l’illuminazione di emergenza, le norme europee UNI EN 1838 stabiliscono i seguenti requisiti minimi:
1) L’illuminazione di emergenza deve fornire una luminosità pari ad almeno il doppio di quella della luna in una notte serena
2) L‘illuminazione di sicurezza deve segnalare le vie di esodo in modo che siano facilmente identificabili e possano essere agevolmente seguite fino al luogo sicuro
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Illuminazione di sicurezza secondo UNI EN 1838
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Illuminazione di emergenza
Illuminazione di sicurezza
Illuminazione di riserva
Illuminazione di aree del compito ad
alto rischio
IlluminazioneAntipanico
di aree estese
Illuminazione di sicurezzaper l’esodo
Segnali di sicurezza
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Norma UNI EN Illuminazione d emergenza
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ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA – Per essere utilizzata quando manca l’ alimentazione dell’illuminazione normale - totale o parzialeILLUMINAZIONE DI RISERVA - Parte dell’illuminazione di emergenza che consente di continuare la normale attività senza sostanziali cambiamentiILLUMINAZIONE DI SICUREZZA - Parte dell’ illuminazione di emergenza destinata all’illuminazione di sicurezza per le persone durante l’evacuazioneIlluminazione di sicurezza per l’esodo - Deve assicurare che i mezzi ed i segnali di fuga possano essere identificatiIlluminazione antipanico - Destinata ad evitare il panico e fornire l illuminazione perché le persone possano raggiungere un luogoIlluminazione di aree ad alto rischio - Destinata a garantirel’ illuminazione dei luoghi di lavoro in cui si svolgono attività pericolose o attività legate alla sicurezza ( Sala Operativa, biglietteria, sale con video controllo delle opere)Segnali di sicurezza - Parte illuminazione di sicurezza che illumina i segnali lungo le vie di esodo che devono essere sempre illuminati per poter individuare con certezza il percorso verso il luogo sicuro.
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Illuminazione di Sicurezza Punti Installazione
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.
Punti installazione apparecchi illuminazione sicurezza, protezione.
-A almeno a 2 metri dal pavimento;
-Se esiste la possibilità che siano sottoposti a danneggiamentiprechè installati ad altezza inferiore ai 2,5 m o perché l’ambiente sipresta particolarmente a questi rischi, si deve prevedere una grigliametallica di protezione;
-Possono essere installati a parete o a soffitto, si deve tener contoche quelli a soffitto in caso di presenza di fumo da incendio, sonopiù oscurati rispetto a quelli a parete;
-Gli apparecchi illuminati devono essere collocati in modo da fornireilluminamento oltre che alle vie di esodo ad ogni porta di uscitaanche nei punti dove è necessario evidenziare potenziali pericoli oapparecchi di sicurezza.
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Illuminazione Di Sicurezza posizione app.illuminanti
46
.
b) vicino (entro i 2 m) alle scale, in modo che ogni rampa riceva luce diretta
a) vicino (entro 2 m) ad ogni porta di uscita prevista per l'uso in emergenza
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Illuminazione Di Sicurezza posizione app.illuminati
47
.
c) vicino (entro i 2 m) ad ogni variazione di livello; esempio scalini
d) sui segnali di sicurezza delle vie di esodo ( sul pittogramma)
e) ogni cambio di direzione ( ad esempio lungo un corridoio)
f) ad ogni intersezione di corridoi ( incroci)
g) vicino ed immediatamente all'esterno di ogni uscita
h) vicino (entro i 2 m) ad ogni punto di pronto soccorso(5lux)-cassetta pronto soccorso)
i) vicino (entro i 2 m) ad ogni dispositivo antincendio e punto di chiamata (5lux) )
k) vicino ai rifugi e punti di raccolta per disabili e vicino al punto di chiamata
ALCUNE LEGGI ESEMPIO - OSPEDALI - RICHIEDONO LIVELLI ILLUMINAMENTO SUPERIORI ad 1 lux - VERIFICARE
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Illuminazione Di Sicurezza
49
.
Livelli illuminamento orizzontale lungo le vie di esodoLarghezza fino a 2 m :-1 lux al suolo sulla linea centrale della via di esodo,->= 0, 5 lux per almeno 50% larghezza via di esodo;
Larghezza maggiore di 2 m :si possono seguire due metodologie:1) Si considerano più percorsi di larghezza fino a due metri ( ad ognuno si applica quello della via di esodo di 2 m ( i lux sulle linee centrali e 0,5 lux per almeno 1 m)2) Se non sono definite le vie di esodo , esempio spazi ampi,-0,5 lux al suolo sull'intera area non coperta, escluso fascia di 0,5 m sul perimetro dell'area stessa.Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
Illuminazione Di Sicurezza – tempo di ricarica
50
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Tempo di ricarica Ricarica completa entro 12 h per:
■ edifici scolastici (D.M. 26/08/92 All. art. 7.1)
■ attività turistico-alberghiere (D.M. 09/04/94 All. art. 9)
■ impianti sportivi (D.M. 18/03/96 art. 17)
■ locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo (D.M. 19/08/96 All. art. 13.2 CEI 64-8 art. 752.56.1 la ricarica deve avvenire nell‘intervallo giornaliero di chiusura del locale)
■ strutture sanitarie (D.M. 18/09/02 All.art. 6)
■ uffici (D.M. 22/02/06 All. art. 9) Apparecchi di emergenza autonomi 24h (UNI EN 60598-2-22 CEI 34-22)
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Illuminazione Di Sicurezza uscite
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Aree ad alto rischio – illuminazione di sicurezzaSe in un luogo di lavoro esiste un processo definito pericoloso si deve pensare ad un’illuminazione di sicurezza dell’ area con un illuminamento sul piano di riferimento non inferiore al 10% di quello previsto per l'attività e in ogni caso almeno di 15 lux, il tempo di intervento degli apparecchi illuminantivdeve essere tale da fornire il flusso luminoso nominale entro 0,5 sec.Per distinguere i colori di sicurezza la res cromatica Ra della luce emessa dagli apparecchi illuminanti non deve essere inferiore a 40I segnali di sicurezza:-Con illuminazione interna o illuminati con apparecchi illuminanti esterni, devono essere installati almeno a 2 m dal suolo e non oltre i 20 gradi sopra la vista oriz. in funzione della distanza dal segnale.
Dimensione in funzione della distanza di posizionamentiLa norma ci aiuta tramite una formula:
l = z x h- l (d) distanza massima di osservazione- h altezza installazione del pittogramma- z 100 per i segnali illuminati esternamente
200 per i segnali illuminati internamenteBologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
Illuminazione Di Sicurezza Sorgenti
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Impianto a batteria singola ■ E composto da una batteria che non richiede manutenzione, da un dispositivo di carica e di controllo■ Alimenta il pittog. retroilluminato o altro dispositivo di sicurezzaLPS (Sistema Low Power) Impianto a batteria di gruppo■ Potenza d’uscita limitata■ Comprende una batteria e un dispositivo di carica e di controllo■ Alimenta i necessari dispositivi di sicurezza con una potenza impegnata fino a 1500 W e 1 ora di autonomia nominale
CPS (Sistema Central Power) Impianto a batteria centrale■ Accumulatore senza limitazione di potenza■ Comprende una batteria, un dispositivo di carica e di controllo■ Alimenta i dispositivi di sicurezza CPS UNI EN 50172 (34-102)
SA (apparecchio di illuminazione di emergenza sempre acceso)SE (apparec. illuminazione emergenza acceso solo in emergenza
Per gli impianti con sorgente centralizzata si deve porre particolare attenzione alle caratteristiche ed al tipo di installazione dei cavi in relazione alla resistenza al fuocoBologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
Illuminazione di Sicurezza-Classificazione per tempointervento e autonomia
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Classificazione secondo disponibilità energia: CEI 64-8 sez. 352
– di continuità : l‘alimentazione apparecchi di illuminazione disicurezza non presenta interruzione– ad intervento brevissimo: l‘alimentazione agli apparecchi diilluminazione di sicurezza avviene in un tempo < 0,15 s– ad intervento breve: l‘aliment. agli apparecchi illuminazione disicurezza e disponibile in un tempo > 0,15 s ma non > 0,5 s– ad intervento medio: l‘aliment. agli apparecchi di illuminazionedi sicurezza e disponibile in un tempo > 0,5 s ma non > 15 s– ad intervento lungo: l‘aliment. agli apparecchi di illuminazionedi sicurezza e disponibile in un tempo > 15 s
Autonomia illuminazione sicurezza:La UNI EN 1838, ai fini dell’esodo richiede almeno 1 h, con tempodi intervento di 5 sec per il 50 % degli apparecchi installati, eottenimento del livello di illuminamento richiesto entro i 60 secondi.s
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Illuminazione di Sicurezza –totale o parziale
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Attivazione totale o parziale illuminazione sicurezza
Per la CEI EN 50172 richiede due possibilità:- Assenza totale dell’alimentazione dell’illuminazione normale;- Assenza localizzata dell’alimentazione dell’illuminazione , adesempio per un guasto del circuito finale, ( attenzione sulla aicablaggio dell’impianto per ottenere questa possibilità) .
Prima di iniziare il progetto, (esecuzione impianto) devonoessere fornite dal responsabile Prevenzione Incendi le piantee le planimetrie dell’ edifici con riportate:-la disposizione delle vie di fuga, dei compartimenti e delle portetagliafuoco;-la posizione dei punti di segnalazione in caso di incendio, di luoghisicuri di cassette prontosoccorso e dell’apparecchiatura anti-incendio;-le posizioni degli elementi strutturali che possano costituire ostacolialla fuga.-la posizione di Aree ad alto rischio
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Illuminazione di Sicurezza verifiche -manutenzione
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Verifiche inizialiVerifiche periodiche, ManutenzioneRevisioneimpianti di illuminazione e segnalazione di sicurezza sono trattatedalla UNI 11222 e dalla UNI EN 50172 (CEI 34-111) Sez. 7.
VERIFICA INIZIALE fa parte della verifica che l’installatoredell’impianto elettrico e tenuto ad effettuare ai sensi di legge (DM37/08 e CEI 64-8 art. 61.1.1), comprende la verifica della :
• corretta installazione dei componenti dell’impianto;• corretta posizione e tipo apparecchi illuminanti secondo progetto• idoneo funzionamento degli apparecchi in caso di emergenza ed in
funzionamento ordinario (ricarica batterie, corretta accensione,segnalazione del dispositivo di controllo, tempo di autonomia e diricarica).
• la corretta apposizione della segnaletica di sicurezza in relazionealla distanza ed alle dimensioni e al progetto
• la rispondenza alle norme ed al progetto dei livelli di illuminamento.
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Illuminazione di Sicurezza verifiche -manutenzione
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VERIFICHE PERIODICHE MANUTENZIONE sono finalizzate a controllare lo stato dell’illuminazione di sicurezza, per prevenire le anomalie.Le verifiche devono essere svolte secondo i manuali del produttore ed in ottemperanza alle prescrizioni del manuale di manutenzione redatto dal progettista e/o installatore ( Norme-Leggi)
Gli impianti dotati di sistema di controllo e gestione centralizzato richiedono meno tempo ed attenzione per adempiere alla UNI 11222 che richiede:
– VERIFICA DI FUNZIONAMENTO – semestrale
- Verifica sistema gestione e inibizione – settimanale
- Verifica delle corrette operazioni del sistemanel funzionamento in emergenza e delle informazioni/ messaggi forniti dal pannello/display - mensile
SEGUEBologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
Illuminazione di Sicurezza verifica
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VERIFICA AUTONOMIA Annuale si consiglia SEMESTRALE
dell’autonomia di funzionamento degli apparecchi/sistema di illuminazione diemergenza mediante interruzione dell’alimentazione
VERIFICA GENERALE ANNUALE
Si riferisce sia all’efficienza degli apparecchi di sicurezza o dell’alimentazione centralizzata sia al rispetto dei requisiti illuminotecnici di progetto.Per gli apparecchi sono da verificare:– Il livello di illuminamento di locali, vie di esodo, ecc. nel
rispetto delle disposizioni legislative, normative applicabili– la segnaletica di sicurezza in relazione alla distanza di visibilità– Il degrado degli apparecchi e dei loro componenti– Il posizionamento e la tipologia degli apparecchi installati
e le prestazioni in riferimento al progetto originale edalle eventuali integrazioni.
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Illuminazione di Sicurezza Registro controlli
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REGISTRO DEI CONTROLLIOgni impianto di illuminazione di sicurezza deve essere accompagnato da un registro dei controlli e della manutenzione.Il registro è affidato al responsabile dell’impianto e deve essere a disposizione di organismi ispettivi.Deve poter essere utilizzato per più anni e deve contenere:• data di messa in servizio dell’impianto, con tutti i progetti, le
verifiche oltre alla dichiarazioni di conformità;• data, breve descrizione e documentazione relativa alle eventuali
modifiche all’impianto• data delle verifiche periodiche o di altri interventi• estremi identificati, fiscali e firma del manutentore/verificatore• numero di matricola o sistema di identificazione dei componenti ed
apparecchi oggetto di verifica/manutenzione• breve descrizione degli interventi manutentivi/ispettivi o prove
effettuati con indicazione degli esiti e delle date • caratteristiche dei principali componenti dell’impianto oggetto di
regolare sostituzione• caratteristiche e modalità di funzionamento del dispositivo di prova
automatico (se previsto)
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Illuminazione di Sicurezza esercizio
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GESTIONE DELL’IMPIANTO Impianto con dispositivi di controllo automatici, le informazioni vanno registrate mensilmente.Con tutti gli altri sistemi i test devono essere eseguiti e protocollaticome descritto al punto bE necessario provvedere a una manutenzione regolare. L’utente/ proprietario dell’edificio deve nominare una persona che sorvegli la manutenzione del sistema per il suo corretto funzionamento.Controllo quotidianoSi deve verificare visivamente il corretto funzionamento dell’impianto di alimentazione centrale. (controllo visivo per accertarsi che il sistema sia funzionante; non e richiesto un vero e proprio test di funzionamento)Controlo eTest mensile- test di funzionamento.che devono essere eseguiti come segue:a) Ogni apparecchio per illuminazione di sicurezza va commutato simulando la caduta dell’alimentazione dell’illuminazione generale; l’esercizio in emergenza va mantenuto per la durata necessaria a garantire che ogni lampada sia accesa. NOTA: la simulazione deve durare tanto quanto basta allo scopo del test, contenendo al minimo l’usura delle componenti del sistema come ad esempio le lampade.
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Illuminazione di Sicurezza esercizio
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In questo tempo si devono ispezionare tutti gli apparecchi e la segnaletica per accertarsi che siano funzionanti correttamente e puliti.Nel caso di impianti a batteria centrale, oltre a quanto descritto al punto a) si deve controllare il corretto funzionamento del dispositivo di sorveglianza.Test annualeNel caso si utilizzino dispositivi di controllo automatici, vanno registrati i dati riguardanti il test di autonomia.Con tutti gli altri sistemi e necessario eseguire i test mensili e in aggiunta i test seguenti:a) Ogni apparecchio d’illuminazione e ogni segnaletica retro illuminata devono essere controllato la sua entrata in ewsercizio al venir meno dell’alimentazione, inoltre va ispezionata per intero l’autonomia dichiarata dal produttore.b) Quando si ripristina l’illuminazione generale, si devono controllare tutte le lampade segnaletiche e dispositivi di misurazione per accertarsi che l’alimentazione generale sia effettivamente ripristinata. E necessario ispezionare il corretto funzionamento del dispositivo di carica.c) Nel registro dell’impianto vanno annotati la data e i risultati dei test.
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Registro rapporto verifiche
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1) La numerazione è quella riportata negli elaborati AS BUILT
ARTE E LA MAGIA DELLA LUCE ARTIFICIALE
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livelli di illuminamento esagerati oltre i 500 lux, cosa ha in comune con il periodo in cui l’opere è stata PENSATA E Realizzata da Michelangelo ?
E’ corretta la scelta? Bologna, 30-10-2020 Proprietà UNAE non riproducibile
CREAZIONE
GIUDIZIO UNIVERSALE
CAPPELA SISTINA ROMA
ESTERNO TEMPIO MALATESTIANO RIMINIL. BATTISTA ALBERTI
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ARTE E LA MAGIA DELLA LUCE ARTIFICIALE SI PUO’ INTERVENIRE CON RISPETTO
INTERNO TEMPIO MALATESTIANO RIMINIL. BATTISTA ALBERTI
70/80 LUX SULLE PARETI 100/120 lux SUL piano lettura
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30/ 35 lux SULLA PARETI LATERALI
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TEMPIO MALATESTIANO RIMINI L. BATTISTA ALBERTI esterno 30/35 lux CROCEFISSO DI GIOTTO INTERNO 250/300 lux
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