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GIORNATA DELLA MEMORIA In biblioteca sabato 8 è stata raccontata la storia della giovane Eva Maria Levy

Le note del violino di Auschwitznel salone d'onore della MarazzaBORGOMANERO (zas) E' st at auna musica struggente quellache è risuonata nel saloned'onore di Villa Marazza nelpomeriggio di sabato 8 feb­braio. In occasione della Gior­nata della Memoria la biblio­teca agognina c'è stata la pre­sentazione del libro firmato daAnna Lavatelli intitolato "Ilviolino della Shoah". Il testoracconta la storia vera di EvaMaria Levy, una giovane to­rinese di fede ebraica che ven­ne deportata ad Auschwitz eche, nel campo, riuscì a entrarenella famosa orchestrina cheallietava le cene dei nazisti per­ché si era portata il violino.Quando il violino si ruppe, lagiovane andò incontro alla suasorte. La storia della giovane èstata ricostruita proprio par­

tendo dal suo violino, che èstato restaurato dopo esserestato riportato in Italia dal fra­tello di Eva Maria: anche lui erastato deportato, ma riuscì a sal­varsi. E' stato l'attuale proprie­tario dello strumento musicalea ricostruirne la storia, parten­do da un biglietto che ha tro­vato incollato al suo interno. Ilbiglietto reca la scritta "DerMusik macht frei", ("La musicarende liberi", facendo il versoalla tristemente celebre fraseche campeggia sul cancello delcampo di concentramento po­lacco). Il biglietto era stato in­collato nella cassa armonicadello strumento dalla stessaEva Maria Levy: glielo avevamandato il fratello Enzo, dalcampo di Monowitz, quando

erano riusciti a mettersi in con­tatto tra i due campi dove eranorinchiusi. Sul biglietto il fratelloEnzo aveva disegnato un rigomusicale con una melodia cheaveva scritto per la sorella, cheincollò il biglietto aggiungen­dovi, incidendola, una stella diDavide.Il ritrovamento dell'oggetto

risale solamente al 2014,quando un ingegnere torine­se, collezionista di strumentimusicali, lo trovò nella bottegadi un antiquario: Enzo Levy loaveva portato da un liutaio perfarlo riparare, ma non era piùtornato a prenderlo. Ricostrui­ta la storia, l'ingegnere Carutti( l'acquirente dello strumentoe suo attuale proprietario) hapoi contattato l'editore di In­terlinea, casa editrice nova­

rese, Roberto Cicala perché lastoria potesse essere raccontata ai bambini. Il violino, unCollin­Mézin, è custodito nelmuseo del violino di Cremo­na, gestito dalla fondazioneStradivari, e ne esce pochevolte all'anno per concerti au­torizzati dalla proprietà, equesto è stato il caso di Bor­gomanero. Alla presentazionein Villa Marazza hanno par­tecipato, oltre all'autr ice AnnaLavatelli e alla violinista Ales ­sandra Sonia Romano, ancheil presidente e il direttore dellaFondazione Marazza, G iovan­ni Tinivella e Giovanni Ce­r utti e gli assessori Frances coVals esia eElisa Zanetta.

Nel riquadroAnna Lavatellicon AlessandraSonia Romanoe il violino; a

lato e a sinistradue momenti

dell'e ve n to

Date: 14.02.2020 Page: 25Size: 346 cm2 AVE: € .00Publishing:Circulation:Readers:

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