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TN6 TRENTO E PROVINCIA Venerdì 14 Luglio 2017 Corriere del Trentino

«Quartieri, ora un’innovazione fortePiù autonomia e confini ridisegnati»Circoscrizioni, i presidenti presentano la loro riforma: «Sì alle indennità»

Sicurezza Daspo, questore convocato in AulaIl centrodestra attacca Andreatta

Il testo

La proposta presentata ieri a Palazzo Thun dai presidenti indica la via di un forte rinnovamento

Si punta a una autonomia organizzativa e gestionale dei quartieri, basata su progetti pluriennali di comunità

TRENTO Chiedono «un’innova-zione forte per adeguare orga-nizzazione, modalità di lavoroe di comunicazione al tempopresente e per valorizzare lospirito di iniziativa e l’intra-prendenza di presidenti, con-siglieri, segretari e cittadini».Ma anche «perché solo un’in-novazione che rinnovi le rela-zioni centro-periferia potrà ac-cendere l’interesse e la passio-ne di presidenti e consiglieri,ora affaticati dal peso di proce-dure non proporzionate aicompiti e ai reali poteri dellecircoscrizioni».

Davanti ai componenti dellacommissione decentramentoe all’assessora Chiara Maule,nella sala Natività di PalazzoThun, ieri pomeriggio i presi-denti delle dodici circoscrizio-ni hanno svelato la loro visio-ne futura per i quartieri citta-dini. Tratteggiando, in un am-p i o d o c u m e n to , l a l o r oproposta di rinnovamento de-gli enti sul territorio, maturatadopo la debacle della delibera

sui compensi dei presidenti edei consiglieri (bocciata amarzo 2016): «Quella boccia-tura — ha spiegato ieri Ar-mando Stefani, portavoce deipresidenti — prospetta duepossibili uscite: o sappiamo ri-lanciare insieme la funzione eil ruolo delle circoscrizioni,oppure il temporeggiamentosi trasformerà inevitabilmentenell’affossamento definitivodei quartieri, intesi come luo-go di coinvolgimento e di par-tecipazione dei cittadini al be-ne comune».

La proposta «concreta» ela-borata dai rappresentanti de-gli enti decentrati, ha chiaritoStefani, è rivolta «prima allacommissione e poi all’intero consiglio». Con obiettivi chia-ri. «È necessario — si legge neldocumento — dare forza e si-gnificato alle circoscrizioni,valorizzandone il ruolo di rap-presentanti delle comunità».Puntando su «una rinnovatamodalità di lavoro che defini-sca la finalità essenziale delle

circoscrizioni» e che preveda ilcoinvolgimento dei quartieri«in tutte le fasi di progettazio-ni e di sviluppo del territorio».

Al Comune i presidentichiedono «autonomia di pro-grammazione e di organizza-zione», per «snellire le proce-dure» e «utilizzare al meglio lerisorse». In questo senso, laproposta è di prevedere, a ini-zio consiliatura, l’elaborazionedi un «progetto pluriennale dicomunità» (da aggiornareogni anno) con obiettivi, fina-lità e modalità di azione, da in-viare all’assessore di riferi-mento «per conoscenza e veri-

fica». Sarà quindi il consigliocomunale a indicare le «rego-le-quadro» entro le quali potràmuoversi ogni quartiere.

Fin qui la parte organizzati-va. Ma la riforma presentataieri a Palazzo Thun tocca an-che il delicato nodo dei «con-fini» dei quartieri. «La città —scrivono i presidenti — è mol-to cambiata dal punto di vistaurbanistico, quindi si puòpensare di ridisegnare i confi-ni delle circoscrizioni (e unifi-care i servizi), con prudenza econdivisione degli interessa-ti». Ma in caso di unificazione,avvertono, «occorre che sul territorio della circoscrizionepermanga un punto di ascolto,o sportello, in cui i cittadinipossano conferire con un rap-presentante dell’ente decen-trato». E ancora: se la «rivolu-zione» dovesse consentire ri-sparmi, «le risorse sarannosuddivise fra Comune e circo-scrizione». Con un passaggioin più: per interventi particola-ri, ad esempio quelli legati ai

territori più periferici, la rifor-ma chiama in causa la giuntacomunale prevedendo la pos-sibilità di stanziare delle risor-se aggiuntive.

E a oltre un anno dal «no»dell’Aula a indennità e gettonidi presenza, i presidenti rilan-ciano la questione. Invocandoun cambio di rotta e un rico-noscimento economico alme-no ai presidenti. «L’attribuzio-ne dell’indennità — si leggenel documento — è relativa allavoro che grava quotidiana-mente sui presidenti in rela-zione al loro mandato. Lavororiguardante l’ascolto della po-polazione, la tenuta delle rela-zioni, gli impegni e gli incontriistituzionali non eludibili checonfigurano il servizio di natu-ra del tutto diversa da quella del volontariato».

Infine, un accenno al per-corso di attuazione: si puntaora alla presentazione al pub-blico e poi al consiglio.

Marika Giovannini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Armando StefaniO sappiamo rilanciare il ruolo dei sobborghi o il temporeggiamento affosserà questi enti

La vicenda

A marzo dello scorso anno il consiglio aveva bocciato la delibera dell’assessora Maule (nella foto) sui compensi per i quartieri

I presidenti dei quartieri hanno risposto con una loro riforma

Il dibattito

Da lunedì il consiglio comunale sta discutendo dell’area cittadina dove applicare il Daspo urbano

Molte le critiche avanzate al sindaco Andreatta e al questore D’Ambrosio (nella foto)

TRENTO L’ultima parola sulladelibera che definirà l’area diapplicazione del Daspo urba-no nel capoluogo dovrebbe ar-rivare lunedì sera: dopo l’ulte-riore rinvio del voto (Corrieredel Trentino di ieri), la quartaseduta convocata sull’argo-mento dovrebbe chiudere undibattito che, a Palazzo Thun,ha scatenato non poche scin-tille. Anche se non sarà unachiusura definitiva: i capi-gruppo infatti sono pronti amettere in calendario unanuova riunione sul tema dellasicurezza in città, questa voltaalla presenza del questoreMassimo D’Ambrosio. Il quale,se accetterà, dovrà fare i contianche con una serie di critichepiovute in questi giorni sullagestione della rissa in Santa Maria Maggiore. Se ne discu-terà, in ogni caso, lunedì nellacommissione dei rappresen-tanti dei gruppi (convocatadalle 18 alle 18.30 per poi la-sciare spazio, fino alle 21.30,alla seduta di consiglio): in

quell’occasione si decideràquando fissare la seduta (pro-babilmente a settembre).

Ma in vista della nuova di-scussione di lunedì il clima incittà rimane rovente.

«È facile e scorretto — scri-ve la segreteria provinciale delsindacato di polizia Coisp —riversare sulle forze dell’ordineil problema delle decine, cen-tinaia di persone senza con-trollo, senza regole ma soprat-

tutto senza nulla da perdereche affollano piazza Dante e siallargano in città. Lo è ancorpiù dopo averne sminuito inmaniera così evidente la forzadi contrasto, dopo aver limatole unghie e i denti alla nostraPantera».

Parole sostenute dal centro-destra. «È palesemente sottogli occhi di tutti — sottolineaCristian Zanetti (Forza Italia) — la disfatta dell’amministra-

zione comunale: la politicamessa in pratica dal centrosi-nistra autonomista ha genera-to il disastro attuale e chi siedeal potere e si è reso complice diquesto dovrebbe rimettere ilmandato». «Chi si trova ognigiorno sul campo a combatte-re si sente abbandonato, chie-de di avere la legge dalla pro-pria parte» osserva Giacomo Bezzi (sempre di Forza Italia).Mentre Rodolfo Borga (CivicaTrentina) avverte: «La soluzio-ne del problema non sta in mi-sure di facciata adottate sullaspinta dell’opinione pubblica,ma in un deciso cambio di rot-ta: più risorse, introduzione distrumenti non letali di difesadi cui dotare le forze dell’ordi-ne e nuove leggi».

Intanto ieri una lite tra duestudenti stranieri nel parco dipiazza Centa ha richiamatol’attenzione: sono subito inter-venute le forze dell’ordine a se-dare gli animi.

Ma. Gio.© RIPRODUZIONE RISERVATA

In azioneLe forze dell’ordine sono intervenute ieri per una lite nella centrale piazza Centa

Il bando

Monte BondoneOliveri firmeràil masterplan

S arà Alessandro Oliveri,architetto con sede aMilano, a firmare il

piano di sviluppo urbanistico, ambientale e turistico del monte Bondone. Il professionista infatti ha vinto la gara indetta dal Comune per rilanciare la montagna del capoluogo (dieci le offerte arrivate, anche da fuori provincia). La sua offerta (per un valore netto di 28.080 euro) ha ottenuto un punteggio totale di poco più di 98 punti su 100, di cui 74,48 per l’offerta tecnica e 23,61 per l’offerta economica.

Oliveri, però, non lavorerà da solo. Per elaborare il piano di sviluppo l’architetto ha costituito un team, composto da Angela Airoldi (G.&A. Snc), Giovanni Luca Bisogni (Nuova Qualità Ambientale srl), Tatiana Manuela Cini, Andrea Debernardi (Meta srl), Andrea Di Lascio (DL&M studio legale associato), Michela Gadaldi, Moris Antonio Lorenzi e Andrea Macchiavelli.

Prima però ci saranno tutti i passaggi formali: l’amministrazione dovrà infatti controllare le dichiarazioni presentate, per poi procedere alla stipula del contratto.

Ma. Gio.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Semplificazione, modello unico per gli eventi in cittàComune, per le associazioni uno sportello di riferimento. Uez: «I cittadini ci guadagnano»

TRENTO Qualsiasi forma artisti-ca, per esser degna di nota,smussa l’eccesso. Al pari dellascultura o della poesia, l’artedel governare ha bisogno diagire semplificando. Il Comu-ne di Trento, dal 2014, si staimpegnando in questa dire-zione per facilitare ai cittadinila fruizione di alcuni servizicomunali. Tra questi, l’orga-nizzazione di eventi e manife-stazioni: un tempo scoraggiatada un iter burocratico tortuo-so, è oggi favorita dalla nascitadel modulo unico e di un soloufficio per gli adempimenti dicompetenza comunale.

«Semplificare è un’attivitàtrasversale alla pubblica am-

ministrazione, ed è volta allafacilitazione della vita cittadi-na. Stiamo lavorando per sfol-tire la burocrazia, ma nel ri-spetto delle regole». A presen-tare, a palazzo Geremia, il mo-dulo unico per la domanda diorganizzazione di eventi sulsuolo pubblico è stato ieri l’as-sessore comunale Tiziano Uez,delegato alle politiche di sem-plificazione.

Anche Chiara Morandini,direttore generale del Comu-ne, riconosce che, d’ora in poi,per organizzare eventi sul suo-lo pubblico si potrà contare suun unico sportello di riferi-mento, si dovrà compilare ununico modulo e, di conse-

guenza, applicare una solamarca da bollo: «Costi dimi-nuiti e tempo guadagnato».Un risultato così soddisfacen-te, sebbene «ancora in una fa-se sperimentale», è stato otte-nuto studiando e copiando «lepiù ragionevoli prassi comu-nali a livello nazionale». Unesempio? «L’organizzazionedel Comune di Milano, intro-dotta nell’anno di Expo».

Per il futuro dell’organizza-zione di eventi, l’assessorato ela direzione generale puntanosul digitale e sul contributo dienti e cittadini. Da una parte,infatti, c’è bisogno delle pro-poste e delle critiche «per at-tualizzare e perfezionare il

progetto», dall’altra occorrerendere più all’avanguardia glistrumenti facilitatori, come la«Guida pratica per l’organizza-zione di eventi», introdotta treanni fa, e oggi consultabile sulsito web dell’amministrazionecomunale.

Nel circolo virtuoso dellasemplificazione trentina si è inserita anche la Siae, che haproposto tariffe agevolate e of-ferto servizi online di attiva-zione e formazione, destinatiai cittadini e al Comune stesso.Sarà presto disponibile il ca-lendario digitale delle preno-tazioni del suolo pubblico.

Mar. Mo.© RIPRODUZIONE RISERVATAAssessore Tiziano Uez del Patt